Metti in valigia - Ateneonline
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foto Liberaterra<br />
Vacanze<br />
di Maddalena Maltese<br />
CAMPI DI LAVORO IN TERRENI<br />
CONFISCATI ALLA MAFIA, LABORA-<br />
TORI DI BUONE PRATICHE ALL’IN-<br />
SEGNA DELL’INTERCULTURALITÀ,<br />
RIPRISTINO DI SENTIERI E CURA<br />
DI ANIMALI FERITI: SONO SOLO AL-<br />
CUNI DEI PACCHETTI PROPOSTI AI<br />
GIOVANI PER UNA VACANZA ECO-<br />
SOSTENIBILE IN CUI METTERSI IN<br />
GIOCO CON FATICA E ALLEGRIA<br />
Non solo mete esotiche o paradisi del divertimento.<br />
Oltre alla Spagna e alla movida romagnola<br />
sono molti i giovani under 30 che<br />
hanno prenotato una vacanza eco-sostenibile<br />
e all’<strong>in</strong>segna della solidarietà.<br />
Dedicarsi a progetti di riprist<strong>in</strong>o dell’ambiente<br />
o a campi di legalità, a corsi di italiano per<br />
stranieri o a laboratori di valorizzazione del<br />
territorio è decisamente un modo alternativo<br />
di trascorrere le ferie estive. I “tour operators”<br />
Fer i e d a ... Fa v e l a s<br />
Fare il magistrato è la sua aspirazione, ma trova tempo anche per la<br />
musica, il calcio, un lavoretto e una vacanza solidale nel sud del Brasile.<br />
Fabio ha 22 anni, vive a Villabate e per un mese si trasferirà <strong>in</strong> una delle<br />
84 favelas che circondano Florianopolis. El morro è una città nella città,<br />
dove i giovani pur di sopravvivere si sono trasformati <strong>in</strong> narcotrafficanti.<br />
Perché una favela... e non le spiagge di Bahia o la movida di Rio?<br />
Me l’hanno chiesto anche i miei amici, tra lo sconvolto e lo stupito, quando<br />
gli ho annunciato la meta delle mie vacanze. Parto perché voglio<br />
misurare la mia capacità di spendermi per gli altri e capire la cultura<br />
lat<strong>in</strong>o-americana dal di dentro, oltre gli stereotipi. Toccherò con mano gli<br />
effetti collaterali del nostro stile di vita consumistico, troppo preoccupato<br />
più di sé che degli altri. Ho scelto per me un motto di Chiara Lubich, la<br />
fondatrice dei Focolari: se una rivoluzione è far giustizia occorre andare<br />
controcorrente, costi quello che costi.<br />
<strong>Metti</strong> <strong>in</strong> <strong>valigia</strong><br />
solidarietà<br />
e divertimento<br />
sono Wwf, Libera, Arci, Pax cristi e tante associazioni<br />
di ispirazione religiosa o laica che<br />
danno l’opportunità di mettere <strong>in</strong> <strong>valigia</strong> nuove<br />
esperienze, lontane spesso dalle comodità<br />
cittad<strong>in</strong>e, ma capaci di riprist<strong>in</strong>are rapporti<br />
autentici con la natura, con persone diverse<br />
per cultura e provenienza e forse anche con<br />
se stessi.<br />
Il motto comunque è “fare <strong>in</strong>sieme”: si condividono<br />
fatica, impegno, conoscenza e cibo,<br />
nell’ottica di provare a costruire un pezzetto<br />
di mondo migliore. E’ così nei campi di lavoro<br />
di Liberaterra, dove si vendemmia o si raccolgono<br />
meloni <strong>in</strong> terreni confiscati alla mafia: si<br />
lavora e si riflette sul contributo di umanità che<br />
ciascuno può dare al proprio territorio.<br />
Sempre sul fronte della legalità, si colloca Be<br />
a sign of hope, un laboratorio it<strong>in</strong>erante dei<br />
giovani “per un mondo unito”, che <strong>in</strong> estate<br />
propone attraverso workshop e buone pratiche<br />
uno stile di vita solidale e <strong>in</strong>terculturale.<br />
Dopo Corleone, Gela, Locri, la meta dell’estate<br />
2008 è Tortorici. Legambiente da Tro<strong>in</strong>a a<br />
Pantalica propone un riposo fatto di passeggiate<br />
ma anche di riprist<strong>in</strong>o di sentieri, e punta<br />
a valorizzare le aree archeologiche con corsi<br />
di studio e di lavoro.<br />
Mattoni, cemento e generosità sono <strong>in</strong>vece<br />
necessari per costruire il centro di accoglienza<br />
per immigrati progettato dai comboniani a<br />
Palermo. Essere protagonisti di queste vacanze<br />
richiede una quota di partecipazione<br />
ma anche la condivisione di valori comuni oltre<br />
alla voglia di mettersi <strong>in</strong> gioco e al piacere<br />
della scoperta che esula da un pacchetto tutto<br />
organizzato.<br />
E i souvenirs sono quei semi di speranza e di<br />
gioia che si è riusciti a portare a casa, magari<br />
assieme alle cartol<strong>in</strong>e e ai nuovi amici che<br />
hanno saputo accogliere uniti sfide <strong>in</strong>consuete<br />
<strong>in</strong> cui il divertimento e la solidarietà sanno<br />
andare a braccetto.<br />
Di cosa ti occuperai a El morro montserrat?<br />
Lavorerò al centro sociale Escrava Anastacia, gestito da 25 anni da un<br />
teologo della liberazione, don Grosh Vilson, e lavorerò al recupero di<br />
questi giovani meticci spesso esclusi ed emarg<strong>in</strong>ati. Ci saranno corsi<br />
di formazione al lavoro, ma anche lezioni di capoiera, studio, <strong>in</strong>contri.<br />
Vedremo come me la caverò anche con la l<strong>in</strong>gua, ma saremo un gruppo<br />
composito: italiani, tedeschi, uruguaiani e brasiliani del nord.<br />
Sarà un’avventura?<br />
L’avventura è com<strong>in</strong>ciata già durante i preparativi: non avevo tutti i soldi<br />
per il viaggio. Allora l’ho detto a dei miei amici, che con me condividono<br />
questi ideali di fraternità. Così, la sera della scadenza della prenotazione<br />
mi danno una busta, e dentro a sorpresa trovo tutta la cifra necessaria.<br />
Ed è solo l’<strong>in</strong>izio. (mm)<br />
PAGINA 2 EDIZIONE STRAORDINARIA agosto 2008
foto Junio<br />
SIAMO ORMAI IN PIENA ESTATE<br />
E PER CHI NON HA ANCORA PRO-<br />
GRAMMATO LE FERIE COMINCIA LA<br />
CACCIA AI LAST MINUTE. COME DI<br />
CONSUETO SPOPOLANO LE OFFER-<br />
TE IN RETE. NAVIGANDO SU INTER-<br />
NET SONO DIVERSI I SITI CHE RIE-<br />
SCONO A SODDISFARE LE VOGLIE E<br />
LE CURIOSITÀ DI CHI VUOLE TRA-<br />
SCORRERE LE PROPRIE VACANZE<br />
IN SICILIA<br />
Che siano stravaganti o vantaggiose, <strong>in</strong> barca o <strong>in</strong><br />
agriturismo, per una settimana o solo per un weekend,<br />
su <strong>in</strong>ternet di vacanze c’è ne è per tutti i gusti.<br />
Sono tantissimi i siti, di tour operator e non, che<br />
mettono <strong>in</strong> bella mostra le offerte per i vacanzieri. E<br />
per chi non ama i pacchetti organizzati c’è anche la<br />
possibilità di prenotare il viaggio “fai da te”.<br />
La formula che alletta i vacanzieri è la promozione<br />
che<br />
consente<br />
di<br />
usufruire<br />
di<br />
periodi<br />
di<br />
soggiorno<br />
<strong>in</strong><br />
pensione completa, al prezzo della mezza pensione.<br />
Ma andiamo più nel dettaglio.<br />
Sono diverse le offerte sul sito Toboggan.it, che vanno<br />
dalla “vola gratis <strong>in</strong> Sicilia” alla “last m<strong>in</strong>ute solo<br />
volo”. Ecco qualche esempio.<br />
Per Ustica il prezzo del pacchetto per otto giorni, volo<br />
compreso dal 3 al 10 agosto, è di 655 euro. Pensione<br />
completa e tasse aeroportuali <strong>in</strong>cluse. Sempre su<br />
Toboggan, tra le proposte più stravaganti c’è “charter<br />
barche a vela” che consente di navigare al largo<br />
delle coste siciliane su barche da 36 a 50 piedi con<br />
EDIZIONE STRAORDINARIA agosto 2008<br />
TURISMO IN SICILIA: PRESENZE IN CALO<br />
Calo delle presenze <strong>in</strong> Sicilia<br />
all’<strong>in</strong>izio della stagione.<br />
Taorm<strong>in</strong>a tocca l’8 per cento<br />
<strong>in</strong> meno rispetto al 2007. Alle<br />
Eolie è più forte la dim<strong>in</strong>uzione<br />
del flusso turistico f<strong>in</strong>o al 25<br />
per cento anche per la riduzione<br />
del numero delle corse navali.<br />
In controtendenza il dato<br />
dell’affluenza sull’Etna, per le<br />
eruzioni. In molti hanno scelto<br />
mete turistiche per coniugare<br />
relax e folklore, come a Palermo<br />
<strong>in</strong> occasione del fest<strong>in</strong>o<br />
di Santa Rosalia. Sebbene il<br />
vulcano attivo più alto d’Europa<br />
attiri i visitatori, a Catania<br />
l’avvio di stagione turistica è<br />
stato lento.<br />
Nonostante i picchi delle presenze<br />
legati all’alta qualità delle<br />
strutture ricettive (c<strong>in</strong>quanta<br />
tra alberghi e ristoranti etnei,<br />
hanno ricevuto il “Marchio di<br />
qualità’’ dell’Isnart, l’istituto nazionale<br />
ricerche turistiche), secondo<br />
la Camera di Commercio,<br />
il capoluogo etneo manca<br />
ancora di una programmazio-<br />
di Stefania Brusca<br />
Sì, viaggiare... on l<strong>in</strong>e<br />
ma evitando le buche<br />
EDIZIONE STRAORDINARIA<br />
Testata giornalistica dell’Università di Palermo<br />
Scuola di Giornalismo “Mario Francese”<br />
Master <strong>in</strong> Giornalismo professionale<br />
Direttore: Giuseppe Silvestri<br />
Coord<strong>in</strong>atore del Master: Roberto Pirrone<br />
Direttore responsabile: Natale Conti<br />
Tutor <strong>in</strong>terni: Salvo Gemmellaro e Carmen Vella<br />
Grafica: Marco Rizzo<br />
Redazione: Luigi Ansaloni, Mario Basile, Antonella Bonura,<br />
Stefania Brusca, Elisabetta Cannone, Andrea Cottone,<br />
Giuseppe De Simone, Natalia Distefano, Daniele Ditta,<br />
Salvatore Fazio, Alessandra Ferraro, Andrea Gangemi,<br />
Domenico Giard<strong>in</strong>a, Marzia Lat<strong>in</strong>a, Antonella Lombardi,<br />
Laura Maggiore, Maddalena Maltese, Cater<strong>in</strong>a<br />
Mangiarac<strong>in</strong>a, L<strong>in</strong>da Mar<strong>in</strong>o, Antonio Mercurio, Calogero<br />
Mira, Laura Nicastro, Federica Puglisi, Cristiana Rizzo,<br />
Marco Rizzo, Roberto Rizzuto, Accursio Sabella,<br />
Alessandro Teri, Junio Tumbarello, Giusepp<strong>in</strong>a Varsalona<br />
e-mail: ateneonl<strong>in</strong>e@unipa.it tel.: 091.6526513<br />
Numero unico <strong>in</strong> attesa di registrazione<br />
Chiuso <strong>in</strong> redazione il 31 luglio 2008<br />
Pubblicato da Novantacento s.r.l. - Via Libertà, 34 Palermo<br />
Stampa: Fotograf digital service - V.le delle Alpi, 59 Palermo<br />
prezzi a partire da 1.400 euro.<br />
È possibile anche consultare un catalogo on-l<strong>in</strong>e sui<br />
mari del Sud del Mediterraneo, compresi la Sicilia e<br />
le isole m<strong>in</strong>ori.<br />
Su Virtusviaggi.it, <strong>in</strong>vece, a seconda che si voglia<br />
trascorrere una vacanza di puro divertimento o all’<strong>in</strong>-<br />
segna del relax e della cura di sé, si può scegliere<br />
tra<br />
diversi<br />
agriturismo,<br />
anche<br />
solo<br />
per<br />
un<br />
week-end.<br />
Tra<br />
le<br />
chicche<br />
la<br />
tenuta<br />
“ Volpara”<br />
a Marsala,<br />
che<br />
offre sette notti e otto giorni a 336 euro, <strong>in</strong> regime di<br />
mezza pensione. Il prezzo comprende due <strong>in</strong>gressi<br />
<strong>in</strong> un centro benessere e la possibilità di usufruire<br />
del servizio spiaggia e animazione del tre stelle Delf<strong>in</strong>o<br />
Beach hotel. Ampio ventaglio di offerte anche<br />
ai sempre più italiani che vogliono trascorrere <strong>in</strong> vacanza<br />
solo un week-end.<br />
Sul sito Edreams.it c’è un’<strong>in</strong>tera sezione dedicata<br />
ai viaggi <strong>in</strong> Sicilia. Si possono trovare offerte all <strong>in</strong>clusive<br />
per Pantelleria, Lampedusa e Ustica e voli<br />
ne turistica adeguata.<br />
Dopo i ritardi nelle partenze di<br />
alcuni aerei <strong>in</strong> Sicilia, il presidente<br />
dell’Enac Vito Riggio,<br />
ha lanciato un appello sulla<br />
necessità di <strong>in</strong>crementare la<br />
vigilanza sul rispetto di tutte le<br />
regole relative alla manutenzione,<br />
alla sicurezza e ai diritti<br />
dei passeggeri.<br />
Ma proprio dai cieli arriva una<br />
novità che potrà favorire l’arrivo<br />
dei vacanzieri alle Isole<br />
Eolie. Nei giorni scorsi è stato<br />
istituito un nuovo collegamento<br />
diretto <strong>in</strong> elicottero, dall’aeroporto<br />
di Lamezia Terme, con<br />
voli giornalieri operati dalla<br />
compagnia Elitaliana, con sede<br />
a Roma e basi <strong>in</strong> Calabria, Lazio,<br />
Campania e Piemonte. Il<br />
costo del biglietto è di 180 euro<br />
a persona,<br />
per<br />
s<strong>in</strong>gola<br />
tratta.<br />
Tendenzialmente la Sicilia è <strong>in</strong><br />
l<strong>in</strong>ea con il trend nazionale. In<br />
Italia per il 2008 a farla da padrone<br />
saranno le vacanze brevi<br />
con un crollo delle presenze<br />
che si aggira tra il 25 e il 30<br />
low cost a prezzi d’occasione, come ad esempio<br />
Milano-Palermo a 21 euro.<br />
Un’ampia gamma di scelta per vivere al meglio la<br />
propria vacanza sull’Isola la offre anche il sito Offerteok.com<br />
. Cliccando sulla categoria turismo,<br />
si spazia tra ben 200 soluzioni diverse.<br />
Su Siciliae.com, <strong>in</strong>vece, possono trovare la soluzione<br />
ideale alle proprie vacanze gli amanti degli<br />
agriturismo. Tra le mete Siracusa, Noto, Piazza<br />
Armer<strong>in</strong>a e Calatafimi. Il costo a persona al gior-<br />
no, oscilla tra i 25 e i 55 euro. Ma il panorama<br />
vacanziero <strong>in</strong> Sicilia non si ferma ai pacchetti<br />
vacanza.<br />
Per chi non ama i viaggi organizzati, basta<br />
digitare www.<strong>in</strong>sicilia.it, che offre la possibilità<br />
di scegliere, essere consigliati sulle località, i<br />
percorsi, le sistemazioni più adatte, i mezzi di<br />
trasporto, le attività e i costi da sostenere. Non<br />
mancano sul sito anche pacchetti vacanza organizzati<br />
<strong>in</strong> tour e m<strong>in</strong>itour a tema con it<strong>in</strong>erari<br />
gastronomici, come quello del “Buongustaio”,<br />
alla scoperta della Sicilia barocca, con soste<br />
<strong>in</strong> diversi agriturismo e <strong>in</strong> hotel.<br />
Occhio però alle “buche”, alle truffe che corrono<br />
on l<strong>in</strong>e. Verificate sempre l’affidabilità delle<br />
<strong>in</strong>formazioni. Un consiglio? Affidatevi al vecchio,<br />
ma sempre efficace, passaparola di chi<br />
ha cliccato prima di voi.<br />
per cento durante la settimana.<br />
Pienone <strong>in</strong>vece nel week-end.<br />
Sono 25,9 milioni gli italiani<br />
che hanno espresso l’<strong>in</strong>tenzione<br />
di andare <strong>in</strong> vacanza nel<br />
periodo compreso tra luglio e<br />
settembre.<br />
Lo studio, realizzato il 23 giugno<br />
scorso su un campione<br />
di 17.500 persone dall’Osservatorio<br />
nazionale del turismo,<br />
evidenzia anche una propensione<br />
a scegliere l’Italia come<br />
dest<strong>in</strong>azione f<strong>in</strong>ale (13,6 milioni),<br />
diversamente da una quota<br />
m<strong>in</strong>ore che <strong>in</strong>vece preferirà<br />
l’estero (5,9 milioni). Il dato è<br />
confermato dall’Eurostat. Secondo<br />
l’istituto europeo di statistica<br />
la grande maggioranza<br />
dei vacanzieri, che programma<br />
di fare un viaggio con più<br />
di quattro pernottamenti, resta<br />
nel proprio Paese. Sulla base<br />
dei dati del 2006, <strong>in</strong>dica <strong>in</strong>oltre<br />
che sono solo il 25 per cento<br />
coloro che varcano i conf<strong>in</strong>i italiani<br />
contro una media Ue del<br />
39 per cento. (sb)<br />
PAGINA 3<br />
Vacanze
Storie di mare<br />
VINCENZO DI STEFANO, UNO DEI SO-<br />
PRAVVISSUTI AL NAUFRAGIO, RACCONTA<br />
L’ESPERIENZA CHE GLI HA CAMBIATO LA<br />
VITA: “LA MORTE MI STAVA PRENDENDO”<br />
Se la diffidenza avesse gli occhi, avrebbe i suoi. Intensi,<br />
penetranti, aguzzi e scrutanti, gli occhi di V<strong>in</strong>cenzo<br />
Di Stefano raccontano ancora molto di quel 3<br />
agosto di un anno fa. E’ come se avessero fissato<br />
ogni attimo su una pellicola, pronti a rieditare ogni<br />
emozione, rumore, odore, sussurro di battaglia tra<br />
la vita e la morte. “La morte è semplice – dice sottovoce<br />
- e tu non puoi sfuggirle. Ti senti impotente<br />
perché lo sei. Io stavo per essere preso dalla morte,<br />
ma è la vita che mi ha riacchiappato con la sua potenza”.<br />
Dest<strong>in</strong>o, fatalità? Ed ecco il richiamo a uno<br />
di quei particolari che chiama “co<strong>in</strong>cidenze”. “F<strong>in</strong>o a<br />
quel giorno - spiega - avevamo lavorato<br />
sul lato s<strong>in</strong>istro della nave,<br />
ma quella matt<strong>in</strong>a abbiamo deciso<br />
di lavorare su quello destro.<br />
Dall’altro lato, non avremmo visto<br />
la Eleni e nessuno avrebbe avuto<br />
il tempo di tuffarsi”.<br />
Già, tuffarsi verso la salvezza. Era<br />
matt<strong>in</strong>a, una matt<strong>in</strong>a come le altre<br />
su quella nave oceanografica che<br />
per una vent<strong>in</strong>a di giorni si sarebbe<br />
dovuta spostare lungo le coste,<br />
tra campionamenti, analisi e test.<br />
Le attività erano riprese e ognuno<br />
era al proprio posto. C’era nebbia,<br />
la visibilità era scarsissima. Di Stefano vede quella<br />
enorme ombra. E’ lì, vic<strong>in</strong>o alla nave. Si rende conto<br />
del pericolo. Grida: “Tuffatevi”. “Mi sono diretto verso<br />
prua – racconta - credendo che i miei colleghi mi seguissero.<br />
Invece, girandomi vedo due di loro pietrificati.<br />
Non me la sono sentita di lasciarli. Sono tornato<br />
<strong>in</strong>dietro, <strong>in</strong>veendo nel tentativo di scuoterli. Pensavo<br />
di riuscire a tuffarmi, dopo avere sp<strong>in</strong>to loro, malgrado<br />
il tempo scorresse e quella sagoma diventasse<br />
sempre più grande. Ma ho sottovalutato la violenza,<br />
dell’impatto”. Pochi attimi…il boato, la forza del mare<br />
unita a quella di quel mercantile. “Mi sono trattenuto<br />
– riprende - con tutta la forza di cui ero capace, ho<br />
LA TRAgEdIA dEL 3 AgOSTO 2007<br />
Il 24 luglio di un anno fa, dalle coste di Mazara del Vallo, nel Trapanese, partiva<br />
“Do Laser 07, una campagna oceanografica italo-russa. Quattordici persone,<br />
a bordo della nave Thetis, sarebbero dovute rimanere <strong>in</strong> mare f<strong>in</strong>o al 7 agosto.<br />
Quella spedizione, però, si concluse prima. E <strong>in</strong> una tragedia. E’ la matt<strong>in</strong>a del<br />
3 agosto. Verso le 9, mentre tutti sono al lavoro sull’imbarcazione, la collisione.<br />
Una nave conta<strong>in</strong>er, la Msc Eleni, battente bandiera panamense, sperona la<br />
Thetis. L’impatto è violentissimo. Il rapporto di forza tra le due navi è tutto a<br />
scapito del “piccolo” natante oceanografico. Solo 13 delle 14 persone a bordo<br />
si salveranno. Petr Mikhejchik, un <strong>in</strong>gegnere russo, rimane <strong>in</strong>trappolato e il<br />
suo cadavere verrà recuperato solo il 6 agosto. Dalla ricostruzione, emerge<br />
Quel giorno<br />
sul Thetis<br />
visto un uomo con un b<strong>in</strong>ocolo che guardava verso<br />
di me dall’<strong>in</strong>terno della Eleni. Ho fatto dei gestacci<br />
verso di lui, sono conv<strong>in</strong>to mi abbia visto. Poi, questo<br />
muro nero contro, mentre pensavo che presto sarebbe<br />
arrivata l’elica e per me non ci sarebbe stato<br />
più nulla da fare. Ho fatto appello a tutte le forze per<br />
allontanarmi da lei, <strong>in</strong> modo perpendicolare. Non<br />
riuscivo a risalire. Ero a circa 8 metri di profondità,<br />
con le contrazioni diaframmatiche dell’apnea. Da lì<br />
a pochi secondi, sarei morto”. Ma ecco che la vita è<br />
<strong>in</strong> grado di strapparti alla morte. “Ad un certo punto<br />
- cont<strong>in</strong>ua - mi sono sentito libero dalle turbolenze.<br />
F<strong>in</strong>o a qualche secondo prima, erano di una potenza<br />
<strong>in</strong>audita. Una nave conta<strong>in</strong>er mi era passata sopra.<br />
Ho provato <strong>in</strong>credulità. Poi, il bisogno di parlare…<br />
e mi sono messo a parlare da solo, dentro quell’atmosfera<br />
surreale. Un silenzio<br />
mai udito. Non vedevo nulla,<br />
nessun relitto, quell’ombra nera<br />
non c’era più. Ho pensato ai miei<br />
compagni e ho creduto fossero<br />
morti. Poi, la forza di cont<strong>in</strong>uare.<br />
Non potevo essere sfuggito<br />
a quel terribile passaggio <strong>in</strong>utilmente.<br />
Qualcuno mi avrebbe<br />
trovato. E lì l’attesa, mentre la<br />
rabbia saliva... devastante. Mi<br />
sono sentito abbandonato, lì a<br />
morire <strong>in</strong> mare, da altri miei simili.<br />
E’ questo ciò che ancora non<br />
riesco a mandare giù”.<br />
E il ricordo va a un’altra esperienza. “Il mare fa parte<br />
anche dei miei hobby - racconta - e un giorno,<br />
mentre ero sulla mia barchetta con altre persone,<br />
abbiamo visto un cane <strong>in</strong> acqua. A volte capita che<br />
sui pescherecci tengano dei cani e forse quel cane<br />
era caduto da un natante. Lo abbiamo recuperato,<br />
rischiando di farci mordere perché era spaventatissimo.<br />
Una volta recuperato, si è rannicchiato dentro<br />
l’imbarcazione ma, appena abbiamo toccato terra, si<br />
è volatilizzato. Noi, quel cane, non lo abbiamo lasciato<br />
<strong>in</strong> acqua a morire. Io ho visto quell’uomo con il<br />
b<strong>in</strong>ocolo. Avevo gli occhi imbrattati di carburante, ma<br />
l’ho visto… mentre mi lasciava lì… a morire”.<br />
di Cater<strong>in</strong>a Mangiarac<strong>in</strong>a<br />
“ABBIAMO PERSO TUTTO”<br />
Molti gli obiettivi scientifici della spedizione denom<strong>in</strong>ata<br />
“Do laser 07”. Primo fra tutti il test e<br />
la calibrazione di alcuni prototipi. Come il lasertrap,<br />
uno strumento che serve a misurare la<br />
distribuzione degli organismi nel mare. “Grazie<br />
a questi rilevamenti – spiega Giusy Busca<strong>in</strong>o,<br />
responsabile della spedizione e sopravvissuta<br />
al naufragio – è possibile capire se il mare è<br />
produttivo. Petr, il nostro compagno morto nel<br />
naufragio, aveva sviluppato sia l’hardware sia il<br />
software di questo strumento”. Ma c’erano anche<br />
altri strumenti da testare. Come quelli utilizzati<br />
per allontanare i delf<strong>in</strong>i dalle zone di pesca.<br />
“Dovevamo fare – cont<strong>in</strong>ua la Busca<strong>in</strong>o – sia dei<br />
test meccanici, per vedere f<strong>in</strong>o a quale profondità<br />
questi strumenti potevano essere usati, sia<br />
gli effetti di questi strumenti sull’allontanamento<br />
e sul comportamento dei delf<strong>in</strong>i”. Inf<strong>in</strong>e, la fase<br />
della documentazione. Purtroppo, di quel progetto<br />
è ormai rimasto poco. “Noi – sottol<strong>in</strong>ea la<br />
ricercatrice - abbiamo perso tutto. Abbiamo perso<br />
un ricercatore, gli strumenti. Andiamo avanti,<br />
ma sia dal punto di vista umano sia dal punto<br />
di vista scientifico abbiamo perso moltissimo.<br />
Alcune cose si sono fermate lì, sono ancora<br />
<strong>in</strong> fondo al mare. Altre devono cont<strong>in</strong>uare. La<br />
l<strong>in</strong>ea della ricerca del laser-trap è ferma. I russi<br />
verranno <strong>in</strong> occasione dell’anniversario e dobbiamo<br />
capire se andare avanti. In questo caso,<br />
sarà necessario formare una persona che sostituisca<br />
Petr. Inoltre, noi non siamo più gli stessi.<br />
Io, ad esempio, non riesco più ad imbarcarmi<br />
sulle navi oceanografiche e lo stesso vale per i<br />
miei compagni”. Un capitolo non ancora chiuso,<br />
dunque, che, per la ricerca, si trova a fare i conti<br />
anche con i f<strong>in</strong>anziamenti. “Abbiamo esaurito i<br />
fondi – conclude la Busca<strong>in</strong>o - e solo più avanti<br />
potremo verificare se ci saranno le condizioni<br />
per riprendere”. (cm)<br />
la segnalazione che la guardia costiera aveva fatto alla conta<strong>in</strong>er. Innanzitutto<br />
per la velocità di viaggio e poi perché sulla sua rotta c’erano ben 35 bersagli.<br />
Uno dei quali proprio la Thetis. Dal mercantile una risposta <strong>in</strong> <strong>in</strong>glese: “Non<br />
preoccupatevi. Li vediamo”. Ma l’impatto non è stato evitato. Né la Eleni si<br />
è fermata dopo la collisione. Solo più tardi, il mercantile verrà bloccato dalla<br />
guardia costiera. Le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i sono ancora <strong>in</strong> corso. La capitaneria di porto di<br />
Mazara del Vallo ha concluso l’<strong>in</strong>chiesta sommatoria e trasmesso gli atti agli<br />
organi superiori di Palermo, che si occuperanno dell’<strong>in</strong>chiesta formale. Ci sarà<br />
ancora da attendere, dunque, per conoscere la verità sulle responsabilità che<br />
hanno trasformato una campagna scientifica <strong>in</strong> sciagura. (cm)<br />
PAGINA 4 EDIZIONE STRAORDINARIA agosto 2008
IL 30 GIUGNO è STATO ELETTO PRI-<br />
MO CITTADINO. IL 17 LUGLIO HA<br />
INDOSSATO LA FASCIA TRICOLORE.<br />
E SUBITO HA PORTATO IL PICCOLO<br />
CENTRO DEL BELICE ALLA RIBAL-<br />
TA DEI GRANDI MEDIA NAZIONALI:<br />
“CON ME è ARRIVATA LA LUCE”<br />
Salemi caput mundi. Da quando il capo della giunta<br />
comunale risponde al nome di Vittorio Sgarbi, la cittad<strong>in</strong>a<br />
del Trapanese è stata più volte sotto i riflettori della<br />
stampa nazionale. Abbiamo sentito l’estroso critico<br />
d’arte a c<strong>in</strong>que giorni dal suo <strong>in</strong>sediamento.<br />
Salemi caput mundi<br />
Cos’è cambiato <strong>in</strong> città da quando lei è stato<br />
eletto?<br />
Salemi era <strong>in</strong> una situazione di oblio dagli ultimi dieci<br />
o dodici anni e, quando era ricordata, lo era per il<br />
terremoto e per i cug<strong>in</strong>i Salvo. Avere dato sui giornali<br />
nazionali e <strong>in</strong>ternazionali, e sulle televisioni, l’idea che<br />
Salemi è un luogo pieno di attrattive e di felicità possibile,<br />
anche per la presenza di persone che vengono<br />
da ogni parte d’Italia e che vogliono stabilire qui le loro<br />
attività, è stata un’operazione grandiosa. Basta citare<br />
il caso di Oliviero Toscani, che qui farà il suo laboratorio<br />
di creatività. Insomma, ho compiuto un’operazione<br />
di comunicazione senza averla neanche premeditata.<br />
E questo non ha prezzo. La Calabria ha speso più di<br />
dieci milioni di euro per quello che io ho fatto, praticamente<br />
gratis, <strong>in</strong> 5 giorni. Qu<strong>in</strong>di, almeno da questo<br />
punto di vista, se dovessi già valutare ciò che è stato<br />
fatto, direi che io ho riportato a Salemi la luce. Potrei<br />
anche già salutare e andar via.<br />
Quali sono state le sue prime azioni da s<strong>in</strong>daco?<br />
Non posso dire nulla, perché non ho ancora com<strong>in</strong>ciato<br />
la mia attività: di fatto, l’unico atto ufficiale è stato<br />
l’<strong>in</strong>sediamento del Consiglio comunale che, non per<br />
colpa mia, ma per quanto prescrive la legge, è stato<br />
il 17 luglio. Abbiamo comunque già prodotto dei<br />
progetti, abbiamo aperto dei capitoli, come quello<br />
‘comunicazione a costo zero ma con grandi risultati’.<br />
Diciamo che la prima azione è stata un’azione immateriale,<br />
ma eccezionale. Oggi si parla di Salemi, non<br />
di Palermo o Catania. Adesso è una città che <strong>in</strong>curiosisce.<br />
Mi ha chiamato Vittorio Feltri, mi ha chiamato<br />
Nicholas Farrell, il giornalista che l’estate scorsa fece<br />
una clamorosa <strong>in</strong>tervista a Berlusconi. E ancora: mi<br />
ha telefonato Matteo Collura, ma anche Remo Girone<br />
che vuole venire <strong>in</strong> città, così come Alessandro<br />
Quasimodo, figlio di Salvatore, che mi ha proposto<br />
di celebrare qui l’anniversario della morte del padre.<br />
Tutte persone che non sarebbero mai venute a Salemi<br />
senza quest’operazione di comunicazione portata<br />
a compimento <strong>in</strong> 5 giorni. E adesso faremo quattro<br />
cose per l’estate.<br />
Di che si tratta?<br />
Della bella estate di Salemi. Abbiamo deciso alcuni <strong>in</strong>terventi,<br />
programmati <strong>in</strong> brevissimo tempo: dall’arrivo<br />
del presidente dell’Inter Massimo Moratti, a quello di<br />
un famoso illusionista che si chiama Raptus, f<strong>in</strong>o alle<br />
previste visite di Katia Ricciarelli e Alessandro Quasimodo.<br />
Insomma, l’abbiamo fatto per rendere amena<br />
l’estate e allietare le notti degli abitanti di Salemi.<br />
Crocetta sembra avere seguito le sue orme nel<br />
dire un no assoluto agli impianti eolici...<br />
Sì, senza dubbio. E - tra le altre cose - ho ricevuto<br />
anche il presidente di una società di impianti eolici e<br />
gli ho spiegato che f<strong>in</strong>ché ci sarò io qui, non ci saranno<br />
autorizzazioni <strong>in</strong> tal senso. Secondo me Crocetta<br />
è una persona <strong>in</strong>telligente. Le pale eoliche sono il<br />
punto più visibile della mafia. Con questo non voglio<br />
dire che c’è la mafia dietro gli impianti eolici, ma sono<br />
EDIZIONE STRAORDINARIA agosto 2008<br />
ChI è/il C r i t i C o-m at tat o r e<br />
Umberto Antonio Maria Sgarbi nasce a Ferrara<br />
l’8 maggio 1952, sotto il segno del Toro. Sulla<br />
sua carta d’identità, alla voce professione c’è<br />
scritto: critico d’arte. Si laurea <strong>in</strong> filosofia con una<br />
specializzazione <strong>in</strong> storia dell’arte all’università di<br />
Bologna e qualche anno dopo diviene ispettore<br />
della Sovr<strong>in</strong>tendenza ai beni storici e artistici <strong>in</strong><br />
Veneto.<br />
Debutta <strong>in</strong> tv come ospite del Costanzo Show:<br />
durante la trasmissione tiene lezioni d’arte e<br />
<strong>in</strong>veisce nei confronti degli altri ospiti. Nel ‘90 si<br />
candida senza successo a s<strong>in</strong>daco di Pesaro per<br />
il Partito comunista. Qualche mese dopo diventa<br />
consigliere comunale di San Sever<strong>in</strong>o Marche<br />
con il Partito socialista e qu<strong>in</strong>di nel ‘92 primo cittad<strong>in</strong>o,<br />
sostenuto dalla Democrazia cristiana e<br />
dal Movimento sociale. Sempre nel ‘92 è deputato<br />
nazionale per il Partito liberale e, poco dopo,<br />
si avvic<strong>in</strong>a al Partito radicale di Marco Pannella,<br />
con cui sarà alleato nelle coalizioni guidate<br />
da Silvio Berlusconi nel ‘94 e nel ‘96. Il 7 aprile<br />
‘95 legge al Tg5 una lettera sui “veri colpevoli”<br />
dell’assass<strong>in</strong>io di don P<strong>in</strong>o Puglisi, senza rivelare<br />
le generalità dell’autore e attribuendola a un amico<br />
del prete ucciso; la missiva accusava il procuratore<br />
Giancarlo Caselli di essere il mandante<br />
dell’omicidio, e Leoluca Orlando e Michele Santoro<br />
di esserne gli esecutori materiali. Il 21 marzo<br />
del 1999 nasce il movimento “I Liberal Sgarbi-I<br />
libertari”. Nello stesso anno passa a Forza Italia,<br />
con cui diviene sottosegretario ai Beni culturali<br />
dal 2001 al giugno del 2002, quando l’<strong>in</strong>carico gli<br />
viene revocato dal Consiglio dei M<strong>in</strong>istri a causa<br />
di numerose polemiche e tensioni con l’allora m<strong>in</strong>istro<br />
Urbani. In seguito fonda, <strong>in</strong> vista delle elezioni<br />
europee del 2004, la lista “Liberal Sgarbi”,<br />
che si allea col Partito repubblicano. Alle elezioni<br />
politiche del 2006 decide di candidarsi con la Lista<br />
Consumatori che appoggia la coalizione di<br />
centros<strong>in</strong>istra, senza essere tuttavia eletto.<br />
Nel 2006 corre a primo cittad<strong>in</strong>o di Milano, ma poi<br />
si accorda con la candidata della Cdl Letizia Moratti<br />
e si ritira dalla competizione: dopo la vittoria<br />
dell’ex m<strong>in</strong>istro dell’Istruzione ottiene l’<strong>in</strong>carico di<br />
assessore alla Cultura. Nel maggio 2008 la nom<strong>in</strong>a<br />
gli viene revocata dal s<strong>in</strong>daco <strong>in</strong> seguito a vari<br />
diverbi, e Sgarbi ricorre al Tar (che proprio nei<br />
giorni scorsi gli ha dato ragione, ma lui si è già dimesso<br />
da assessore). Inf<strong>in</strong>e, sostenuto dall’Udc,<br />
dalla Dc e da una lista civica di centro, il 30 giugno<br />
viene eletto s<strong>in</strong>daco di Salemi, superando al ballottaggio<br />
l’esponente del Pd Alberto Scuderi. (jt)<br />
PAGINA 5<br />
Attualita’<br />
Intervista al s<strong>in</strong>daco Vittorio Sgarbi<br />
di Junio Tumbarello<br />
comunque il simbolo della sopraffazione mafiosa. La<br />
mafia è la violenza a una persona <strong>in</strong>erme e <strong>in</strong> questo<br />
caso la violenza è fatta contro dei paesaggi bellissimi,<br />
fatta da queste macch<strong>in</strong>e diaboliche e immonde.<br />
Passiamo ad altro. Cosa ha <strong>in</strong> mente per l’arte della<br />
città di cui è s<strong>in</strong>daco?<br />
Nulla. Non voglio occuparmi d’arte. Tanto c’è Gibell<strong>in</strong>a<br />
vic<strong>in</strong>a. Non c’è ne bisogno. C’è già chi se ne occupa.<br />
Come è stato per lei, che ha sempre sparato a<br />
zero sul matrimonio, celebrarne uno?<br />
Ho cercato di dissuaderli. Ho detto loro che pensavo<br />
fossero dei matti. Ma non c’è stato modo di conv<strong>in</strong>cerli.<br />
Felice Cavallaro, facendo un po’ di gossip sul<br />
Corriere della Sera, ha scritto che già molte donne<br />
del Paese l’hanno adocchiata. È vero?<br />
Sono un uomo-oggetto l’ho sempre detto. Il mio m<strong>in</strong>istero<br />
è quello delle Pari opportunità. È quasi una<br />
vocazione naturale.<br />
Allora le sue prossime fiamme saranno tutte<br />
siciliane?<br />
Si, ma devo confessare che già ho diversi ricordi <strong>in</strong> tal<br />
senso. Tempo fa sono stato nom<strong>in</strong>ato commissario a<br />
Piazza Armer<strong>in</strong>a e a Noto, qu<strong>in</strong>di ho già avuto modo<br />
di conoscere alcune bellezze siciliane e le loro <strong>in</strong>dubbie<br />
qualità.<br />
UNA gIUNTA d’ECCEZIONE<br />
Un Comune illum<strong>in</strong>ato. Ecco cosa vuole Sgarbi.<br />
Il critico dice che il Municipio di Salemi sarà<br />
“l’opposto di quello di Milano”. Tra i suoi assessori<br />
il primo cittad<strong>in</strong>o ha scelto Ala<strong>in</strong> Elkann,<br />
giornalista e scrittore, e Graziano Cecch<strong>in</strong>i,<br />
l’artista che l’anno scorso ha rivendicato come<br />
atto futurista la t<strong>in</strong>tura della Fontana di Trevi.<br />
Il vices<strong>in</strong>daco è <strong>in</strong>vece N<strong>in</strong>o Scalisi, docente<br />
<strong>in</strong> pensione. Mentre il fotografo Oliviero Toscani<br />
ha la delega ai Diritti umani, comunicazione,<br />
creatività e ambiente. Al centro storico va<br />
Bernardo Tortorici di Raffadali, presidente dell’<br />
associazione Dimore storiche. V<strong>in</strong>cenzo Lo<br />
Castro, imprenditore di Salemi, è l’assessore<br />
al Commercio, <strong>in</strong>dustria e bilancio. In giunta<br />
anche l’<strong>in</strong>gegnere Giuseppe Ilardi, con deleghe<br />
all’Informatica e sanità, l’architetto Peter<br />
Glidewell, assessore alla Cultura ma anche<br />
all’Agricoltura, e l’avvocato Cater<strong>in</strong>a Bivona,<br />
responsabile Legalità e lavori pubblici. (jt)
LIBRI<br />
IL GIALLO DEL CAPOLAVORO<br />
ATTRIBuITO A PRASSITELE ED<br />
ESPOSTO IN OHIO, NEGLI uSA. IL<br />
MuSEO SOSTIENE DI AVER ACQuI-<br />
STATO LA STATuA DA uNA CASA<br />
D’ASTE. MA NON SI PLACANO I<br />
SOSPETTI SuLLA PROVENIENZA<br />
ILLEGALE. E I TESORI MESSI A<br />
RISCHIO DALLE ARCHEOMAFIE<br />
SONO TANTI: LA DENuNCIA NEL<br />
DOSSIER DI LEGAMBIENTE “L’AR-<br />
TE SOTTO IL MARE”<br />
La statua del giovane dio greco è maestosa.<br />
In bronzo, del IV secolo avanti Cristo,<br />
ritrae un Apollo sul punto di uccidere una<br />
lucertola. E’ forse l’unica opera orig<strong>in</strong>ale<br />
rimasta dello scultore greco Prassitele ed<br />
è ora esposta <strong>in</strong> un museo di Cleveland,<br />
<strong>in</strong> America. A renderla un tesoro <strong>in</strong>estimabile<br />
è proprio il materiale di cui è costituita<br />
che, <strong>in</strong> situazioni di emergenza,<br />
veniva fuso per fabbricare armi e monete.<br />
I pochi esemplari superstiti sono proprio<br />
quelli restituiti dal mare, dove venivano<br />
gettati per alleggerire il carico delle navi<br />
<strong>in</strong> tempesta. Ma il mare non ha restituito<br />
tutti i misteri che si nascondono dietro alla<br />
scoperta dell’Apollo Sauroktonos, meglio<br />
noto come Apollo di Cleveland, almeno<br />
secondo quanto denuncia Legambiente<br />
nel suo dossier “L’arte sotto il mare”, realizzato<br />
<strong>in</strong>sieme all’associazione nazionale<br />
Archeologi e alla Sopr<strong>in</strong>tendenza del<br />
Mare e con un decalogo sulla tutela dei<br />
tesori sommersi.<br />
Il museo americano che espone la scultura<br />
ha dichiarato di averla acquistata da<br />
una galleria d’arte svizzera, la Phoenix<br />
Ancient Art, che ha sedi a G<strong>in</strong>evra e New<br />
York. La direzione del museo dell’Ohio<br />
sostiene che la statua sarebbe stata abbandonata,<br />
per cent<strong>in</strong>aia di anni, <strong>in</strong> un<br />
giard<strong>in</strong>o privato nell’ex Germania dell’Est.<br />
Una versione che ha alimentato i sospetti<br />
di provenienza illecita, poiché i proprietari<br />
della galleria svizzera sono Alì e Hicham<br />
Aboutaam, due fratelli libanesi che hanno<br />
ricevuto una condanna per traffico illecito<br />
<strong>in</strong>ternazionale di antichità.<br />
Il caso, con la richiesta di un’azione legale<br />
italiana contro il museo, è stato sollevato<br />
dall’archeologo Tsao Cevoli, ma a chiedere<br />
maggiori controlli è anche Sebastiano<br />
Tusa, sopr<strong>in</strong>tendente del Mare per la Regione<br />
Sicilia: “Certe gallerie d’arte sono<br />
vere e proprie lavanderie dei beni culturali<br />
che ridanno verg<strong>in</strong>ità con documenti falsi<br />
a tesori trafugati”.<br />
Un vero affare per le archeomafie, organizzazioni<br />
crim<strong>in</strong>ali <strong>in</strong> grado di controllare<br />
tutti i passaggi della scoperta, dallo sca-<br />
PAGINA 6<br />
Tesori sommersi e misteri degli abissi<br />
Lo strano caso dell’Apollo di Cleveland<br />
di Antonella Lombardi<br />
vo clandest<strong>in</strong>o all’esportazione usando le<br />
stesse rotte dei traffici illeciti.<br />
“L’Italia ha il dovere di accertare la provenienza<br />
dell’Apollo e avviare un’azione<br />
legale verso il museo di Cleveland, chiedendo<br />
che una commissione di esperti<br />
possa analizzare l’opera per scoprire<br />
<strong>in</strong>dizi sul luogo di provenienza”. E’ l’appello<br />
lanciato dall’archeologo Cevoli e<br />
sottoscritto da Legambiente che chiede di<br />
istituire un censimento dei giacimenti culturali<br />
sottomar<strong>in</strong>i. A mettere <strong>in</strong> pericolo tali<br />
tesori sono i “relittari”, l’equivalente sulla<br />
terraferma dei “tombaroli”: sub che per<br />
collezionismo personale o per lucro vanno<br />
a caccia di relitti sommersi per sottrarre<br />
oggetti antichi e preziosi. A salvarsi sono<br />
i beni al di sotto dei 50 metri di profondità<br />
“il limite oltre il quale i subacquei generalmente<br />
non vanno”, spiega Tusa. Un altro<br />
nemico dell’arte <strong>in</strong> mare è la pesca con<br />
reti “a strascico”, vietata su fondali <strong>in</strong>feriori<br />
a 50 metri. “Ma spesso i divieti vengono<br />
violati – dice Gianfranco Zanna, responsabile<br />
dei Beni culturali per Legambiente<br />
Sicilia – per questo abbiamo diffuso un<br />
decalogo sul comportamento responsabile<br />
da seguire durante le immersioni e che<br />
sarà a disposizione di tutti i div<strong>in</strong>g center<br />
siciliani”. Secondo uno studio economico<br />
dell’ateneo di Catania i centri di immersione<br />
dell’Isola che dispongono di parchi<br />
archeologici registrano il 30 per cento di<br />
presenze <strong>in</strong> più. Come il percorso subacqueo<br />
di Cala Gadir, a Pantelleria che, attraverso<br />
un sistema <strong>in</strong>tegrato di telecamere<br />
e ultrasuoni, permette di segnalare le<br />
<strong>in</strong>trusioni nell’area ma consente anche di<br />
osservare <strong>in</strong> diretta, dal sito <strong>in</strong>ternet della<br />
Sopr<strong>in</strong>tendenza del mare, le immag<strong>in</strong>i<br />
del percorso archeologico. Cautele utili<br />
per gli oltre 700 punti di <strong>in</strong>teresse storico<br />
dei mari siciliani, <strong>in</strong> mancanza di risorse<br />
e tutele giuridiche sufficienti per la salvaguardia.<br />
E’ il caso del piroscafo “Ancona”,<br />
con a bordo cittad<strong>in</strong>i americani ma anche<br />
emigranti siciliani diretti a New York <strong>in</strong><br />
cerca di fortuna e affondato nel 1915 nel<br />
corso di un’azione bellica e ora al centro<br />
di una contesa <strong>in</strong>ternazionale. A far gola<br />
sono gli oltre 12 barili pieni di l<strong>in</strong>gotti d’oro<br />
e ora a 500 metri di profondità tra la Sicilia<br />
e la Sardegna. “Il governo italiano –<br />
sostiene Tusa - potrebbe appellarsi alla<br />
convenzione Unesco del 2001 che tutela<br />
i cimiteri di guerra def<strong>in</strong>endoli <strong>in</strong>toccabili”.<br />
“Ma f<strong>in</strong>ora poco è stato fatto dall’Italia -<br />
sostiene Gianfranco Zanna, responsabile<br />
siciliano dei Beni culturali di Legambiente<br />
- e il 90% del nostro patrimonio artistico<br />
è ancora sconosciuto, immerso nelle profondità<br />
mar<strong>in</strong>e”.<br />
LA STORIA<br />
Colori e d<br />
I riti dell’<br />
MITI, PROCESSIONI, CARRI E FESTE.<br />
SONO RICCHE DI VIVACITà E FOLKLORE<br />
LE MANIFESTAZIONI SACRE CHE ANIMA-<br />
NO L’ISOLA IN AGOSTO<br />
L’estate con il suo calore, i suoi colori, i suoi<br />
profumi è la stagione <strong>in</strong> cui si rivivono i riti che<br />
fanno parte <strong>in</strong>tegrante della Sicilia, della sua<br />
storia, del suo popolo. Misteri e segreti che appartengono<br />
alle tradizioni del mondo contad<strong>in</strong>o<br />
e che vennero raccolti da Giuseppe Pitrè nel<br />
suo monumentale lavoro di ricerca e di raccolta<br />
dalla viva voce dei popolani e dei contad<strong>in</strong>i<br />
analfabeti.<br />
Da giugno entrano nel vivo le feste per i vari<br />
santi che <strong>in</strong> giro per la Sicilia si ripetono ogni<br />
anno radunando da ogni parte i fedeli devoti,<br />
che magari organizzano le proprie ferie <strong>in</strong> quei<br />
giorni per ritornare <strong>in</strong> Sicilia, nel proprio paese<br />
e rivivere quei riti del passato che nonostante<br />
la modernità dei tempi racchiudono ancora<br />
tanta misticità.<br />
È ad agosto che si rivive soprattutto il culto della<br />
Madonna <strong>in</strong> tanti paesi della Sicilia. Ai primi di<br />
agosto <strong>in</strong> alcuni paesi si festeggia la Madonna<br />
della Neve, come a Francofonte, nel Siracusano.<br />
In un roveto venne trovato un quadro, nel<br />
tentativo di liberarlo dai rami, una falce sfiorò il<br />
volto della Verg<strong>in</strong>e e sgorgò del sangue. Dopo<br />
il ritrovamento nevicò. Da qui l’<strong>in</strong>titolazione della<br />
festa che si festeggia ogni anno il 5 agosto<br />
anche a Giarratana nel Ragusano.<br />
Ma il culm<strong>in</strong>e dei riti dedicati alla Madonna <strong>in</strong><br />
tutta l’Isola è il 15 agosto. Per i profani è la giornata<br />
di mare per eccellenza, il ferragosto, per i<br />
religiosi è la festa dell’Assunta. La festa è il momento<br />
<strong>in</strong> cui l’estate si avvia al suo decl<strong>in</strong>o e il<br />
fuoco raffigura uno dei momenti pr<strong>in</strong>cipali della<br />
purificazione, con i grandi falò per scacciare<br />
le forze del male. Da Palermo con la sfilata<br />
dei Cerei, a Mess<strong>in</strong>a con la processione della<br />
Vara, ad Agrigento con le danze nella Spiaggia<br />
di Seccagrande a Trapani con la processione<br />
condotta dai mar<strong>in</strong>ai vestiti di bianco.<br />
A Tusa, nel Mess<strong>in</strong>ese, il culto si articola <strong>in</strong> tre<br />
giornate, dalla processione dedicata alla Madonna<br />
morta, alla statua tra<strong>in</strong>ata verso l’alto<br />
per rappresentare l’assunzione <strong>in</strong> cielo della<br />
EDIZIONE STRAORDINARIA agosto 2008
di Federica Puglisi<br />
evozione<br />
estate<br />
Verg<strong>in</strong>e. Proseguendo sulle coste peloritane, a<br />
Capo d’Orlando, migliaia di persone seguono<br />
la tradizionale processione della Madonna di<br />
Porto Salvo (nella foto <strong>in</strong> alto, dal sito orland<strong>in</strong>o.it).<br />
La statua della Verg<strong>in</strong>e viene condotta<br />
dalla chiesa sul monte f<strong>in</strong>o alla spiaggia per<br />
essere portata a bordo di un peschereccio decorato<br />
con rami di palma e mazzi di fiori colorati.<br />
La Barca prenderà poi il largo seguita da un<br />
corteo di imbarcazioni f<strong>in</strong>o al lido di San Gregorio<br />
dove la Statua viene sbarcata e portata<br />
nella chiesetta del paese per la benedizione.<br />
Dopo il rito, il corteo riprende il largo per rientrare<br />
sulla spiaggia di capo d’Orlando. Sempre<br />
<strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Mess<strong>in</strong>a a Novara, la festa <strong>in</strong>izia<br />
la sera del 14 con l’uscita di 15 statue di santi<br />
che raggiungono il duomo, per onorare la Madonna.<br />
Poi i riti si mischiano a quelli <strong>in</strong> onore di<br />
Sant’Ugo. A Mess<strong>in</strong>a si ha la processione della<br />
vara, con il corteo delle due statue del Gigante<br />
e della Gigantessa, che simboleggiano la supremazia<br />
della città su Palermo. Poi c’è il corteo<br />
della vara della Madonna, un’enorme struttura<br />
a forma piramidale <strong>in</strong> cui è rappresentato il<br />
trapasso della Madonna e di Gesù. A Randazzo,<br />
nel Catanese, il giorno della vigilia si ha la<br />
processione della Verg<strong>in</strong>e dormiente, mentre<br />
il giorno della festa si ha la preparazione dei<br />
bamb<strong>in</strong>i che verranno poi posti sulla vara. Il<br />
carro simboleggia la rappresentazione sacra<br />
con la successione <strong>in</strong> verticale degli eventi mariani:<br />
<strong>in</strong> basso il letto funebre della Madonna<br />
attorniato dagli Apostoli, a metà l’assunzione<br />
<strong>in</strong> cielo , <strong>in</strong> alto la glorificazione mariana. Tutto<br />
l’apparato è alto oggi una vent<strong>in</strong>a di metri.<br />
A San Nicola l’Arena, l’Assunta viene caratteristicamente<br />
portata <strong>in</strong> processione su un<br />
peschereccio <strong>in</strong> un tragitto che va dal porto di<br />
San Nicola f<strong>in</strong>o all’antica torre normanna, dove<br />
arriva all’imbrunire. Prima del corteo si celebra<br />
la messa sul peschereccio. La processione è<br />
seguita dalle altre barche, ma anche da curiosi<br />
e bagnanti.<br />
Nel corso del tempo diverse tradizioni antiche,<br />
pagane e cristiane, si sono fuse, dando orig<strong>in</strong>e<br />
a una serie di riti ancora tutti da scoprire.<br />
EDIZIONE STRAORDINARIA agosto 2008<br />
Riscoprire Campofelice<br />
con la rassegna “Cuore antico”<br />
Campofelice di Roccella, con un metodo<br />
che potremmo def<strong>in</strong>ire “veltroniano”, ha <strong>in</strong>vestito<br />
nella cultura per far crescere l’economia<br />
del proprio paese. Se la notizia di<br />
un concerto di un cantante famoso, come<br />
Jovanotti, poteva passare <strong>in</strong>osservata,<br />
dieci concerti con dieci grandi nomi non<br />
possono che richiamare un certo <strong>in</strong>teresse<br />
e sp<strong>in</strong>gere (anche i più restii) a curiosare<br />
nel programma estivo della rassegna<br />
“Cuore Antico”.<br />
L’edizione di quest’anno è partita il 2 luglio<br />
con il primo film della rassegna c<strong>in</strong>ematografica<br />
gratuita, che durerà f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e<br />
d’agosto. Le pellicole proposte sono tutte<br />
commedie di recente distribuzione.<br />
Non mancano anche le <strong>in</strong>iziative di beneficenza<br />
come la mostra-mercato artigianale<br />
organizzata <strong>in</strong> collaborazione con l’Unicef,<br />
gli eventi studiati ad hoc per i bamb<strong>in</strong>i,<br />
le <strong>in</strong>iziative sportive, le manifestazioni a<br />
carattere sociale come “la giornata della<br />
legalità” o la riscoperta delle tradizioni<br />
popolari siciliane nella riproposta di antichi<br />
balli e canti.<br />
Sicuramente<br />
i punti di forza<br />
della fitta<br />
programmazione<br />
sono<br />
gli spettacoli<br />
teatrali e i<br />
concerti organizzati<br />
con<br />
il patroc<strong>in</strong>io<br />
dell’assessoratoRegionale<br />
al Turismo.<br />
Dopo avere<br />
ospitato GeorgeBenson,<br />
uno dei<br />
più grandi chitarristi del mondo, e alcuni<br />
dei nostri artisti più amati (Ernesto Maria<br />
Ponte, N<strong>in</strong>o Frassica, Ron) per il mese di<br />
agosto sono previsti nomi d’eccezione: il<br />
giorno 1 ad esibirsi saranno le “Vibrazioni”,<br />
dopo tre giorni sarà il turno dei F<strong>in</strong>ley,<br />
il gruppo che ha fatto breccia nel cuore<br />
di molte ragazz<strong>in</strong>e. Ma le date più attese<br />
sono quelle della coppia più chiacchierata<br />
del mondo dello spettacolo italiano: Anna<br />
Tatangelo e Gigi D’Alessio. Gli <strong>in</strong>separabili<br />
della canzone italiana hanno fissato<br />
le date dei loro concerti una dietro l’altra<br />
proprio per stare vic<strong>in</strong>i. Il 12 agosto canterà<br />
la bella ventenne <strong>in</strong> piazza Garibaldi,<br />
il giorno dopo sarà il suo amato Gigi ad<br />
esibirsi dal vivo all’Arena del mare. I fan<br />
sperano già <strong>in</strong> qualche duetto e si stanno<br />
preparando per quello che sembra preannunciarsi<br />
come un evento. A placare le<br />
folle eccitate saranno le poetiche melodie<br />
di Francesco De Gregori (il 16 agosto) seguito<br />
dall’attesissima data dei Pooh (il 21<br />
agosto) che <strong>in</strong> <strong>in</strong>verno dovettero r<strong>in</strong>unciare<br />
al concerto al Palasport di Palermo. Inf<strong>in</strong>e,<br />
grande chiusura con un altro napoletano<br />
doc, P<strong>in</strong>o Daniele, che il 28 agosto canterà<br />
le canzoni del suo ultimo album. Tutti i<br />
concerti f<strong>in</strong>o al 12 agosto si svolgeranno <strong>in</strong><br />
piazza Garibaldi. Dal 13 al 28 si terranno<br />
all’Arena del mare.<br />
SPETTACOLI TEATRO<br />
di Laura Maggiore<br />
La forza suggestiva della scena<br />
da Lello Arena ai classici greci<br />
“Cercare un dialogo con lo spirito dei luoghi”.<br />
E’ il senso ricercato da Enrico Stassi,<br />
direttore artistico del Calatafimi Segesta<br />
festival. Una rassegna teatrale allestita al<br />
teatro antico di Segesta e quest’anno anche<br />
al castello Eufemio di Calatafimi. Dal<br />
mito ai classici, attraverso Shakespeare e<br />
il teatro moderno, gli spettacoli e i concerti<br />
<strong>in</strong>tratterranno il pubblico f<strong>in</strong>o al 29 agosto.<br />
Giunto alla sua seconda edizione il festival<br />
può già vantare un cartellone di tutto rispetto,<br />
con ospiti come Lello Arena, <strong>in</strong> scena il<br />
27 luglio con una versione <strong>in</strong> napoletano de<br />
“L’Histoire du soldat” di Ramuz, al riadattamento<br />
di Maurizio Panici del “Giulio Cesare”<br />
di Shakespeare e, ancora, “Ione”, di Euripide,<br />
il 7 agosto e la “Sesta Eneide” con<br />
Moni Ovadia, il 13 e 14 agosto. Si cont<strong>in</strong>ua<br />
con “Olà Medea!” il 16 agosto e il “Prometeo<br />
<strong>in</strong>catenato” di Eschilo il 24. Dall’alba al<br />
tramonto sarà possibile assistere a rappresentazioni<br />
e concerti come quello del pianista<br />
Stefano Bollani che si addentra nel<br />
mondo carioca della samba con un ensemble<br />
di strumentisti brasiliani.<br />
E per chi ama il teatro nei siti archeologici<br />
dell’Isola, un appuntamento particolarmente<br />
suggestivo è costituito da “Teatri di pietra”,<br />
un circuito che punta a far conoscere<br />
le tragedie antiche nelle località escluse dai<br />
grandi flussi turistici.<br />
Quest’anno oltre a Morgant<strong>in</strong>a (Aidone),<br />
Eraclea M<strong>in</strong>oa e il tempio di Hera a Sel<strong>in</strong>unte,<br />
i siti co<strong>in</strong>volti sono il parco archeologico<br />
di Palm<strong>in</strong>telli (Caltanissetta), la necropoli<br />
Realmese di Calascibetta (Enna),<br />
la chiesa di San Giovannello alla Giudecca<br />
(Ortigia, Siracusa) e la grad<strong>in</strong>ata della cattedrale<br />
di Noto. Dopo il dramma di Didone,<br />
<strong>in</strong>terpretato da Isabel Russ<strong>in</strong>ova, sarà l’attrice<br />
Elisabetta Pozzi a dare corpo e anima<br />
alla tragedia, con “Sorelle di sangue”,<br />
tratto dal poemetto “Crisotemi” di Ritsos e<br />
dall’ “Elektra” di Hugo Von Hofmannsthal,<br />
che riunisce le due figlie di Agamennone e<br />
Clitennestra <strong>in</strong> uno spettacolo di musica,<br />
teatro e danza. Crisotemi, quarta figlia di<br />
Agamennone, è l’antiero<strong>in</strong>a per eccellenza<br />
della cosiddetta “saga degli Atridi”, colei<br />
che assiste muta all’uccisione delle persone<br />
più care senza giudicare né dimenticare.<br />
“Sorelle di sangue”, <strong>in</strong>sieme allo spettacolo<br />
“Il ciclope” e alla danza dei “Carm<strong>in</strong>a Burana”<br />
sarà rappresentato f<strong>in</strong>o a settembre<br />
con Teatri di Pietra che, per l’occasione, si<br />
sposterà a Erice.<br />
Quest’anno sono quaranta le <strong>in</strong>iziative<br />
previste dal cartellone, per una rassegna<br />
che l’anno scorso ha registrato 15mila presenze.<br />
PAGINA 7<br />
di Antonella Lombardi
Tradizioni<br />
L’ultima sarcitrice<br />
di Palermo<br />
di Elisabetta Cannone<br />
LA PORTA DI INGRESSO è UNA VECCHIA PER-<br />
SIANA GRIGIA LOGORATA DAL TEMPO. DA qUI<br />
SI ACCEDE AL LABORATORIO, DUE STANZE BEN<br />
ORDINATE. NELLA PRIMA CI SONO UN TAVOLO,<br />
SCAFFALI A MURO, DUE MACCHINE PER CUCIRE,<br />
e un grande specchio fissato alla parete. E poi ancora camicie, pantaloni,<br />
gonne e giacche appesi a un’asta. Nell’altra stanza <strong>in</strong>vece ben<br />
ripiegati <strong>in</strong> altri scaffali si trovano diverse stoffe. Per circa quarant’anni<br />
queste due stanze sono state la fonte di guadagno che le ha consentito<br />
di crescere i tre figli e il luogo dove ha realizzato la sua passione per<br />
la sartoria. La signora Concetta è l’ultima sarcitrice di Palermo, sarta<br />
specializzata nella riparazione della trama dei tessuti usurati. Anche se<br />
ormai da due anni ha smesso di lavorare.<br />
Un mestiere antico il suo, praticamente <strong>in</strong> via di est<strong>in</strong>zione. Un’arte, una<br />
pratica artigiana che necessita di qualità come precisione, pazienza e<br />
una vista pressocché perfetta. Seduta dietro la sua vecchia macch<strong>in</strong>a<br />
per cucire verde della S<strong>in</strong>ger, che troneggia accanto la f<strong>in</strong>estra che dà<br />
sulla strada, l’ultima sarcitrice palermitana <strong>in</strong>izia a raccontare la sua storia,<br />
mentre prende le ultime riparazioni rimaste <strong>in</strong> casa.<br />
“Quando lavoravo avevo tantissimi clienti - spiega la donna -, venivano<br />
da ogni parte della Sicilia: Agrigento, Caltanissetta, Mess<strong>in</strong>a. Ma anche<br />
da fuori. Ce n’era una che arrivava da Roma. Era qui per sbrigare degli<br />
affari, ma ne approfittava per farsi risarcire dei vestiti”. I clienti che si<br />
rivolgevano alla signora Concetta appartenevano a tutti gli strati sociali,<br />
“dalla gente qualunque al magistrato”. Perché tutti hanno un vestito<br />
buono che ha bisogno solo di qualche ritocco. Un bisogno che non ha<br />
conosciuto flessioni, nemmeno nei periodi di crisi economica, perché<br />
“al vestito buono, che può essere ancora usato, non vuole r<strong>in</strong>unciare<br />
nessuno”. Parlare di costi, <strong>in</strong>vece, è quasi tabù. “Non si può parlare di<br />
Un’a r t e a n t i C a C h e r i s a l e a l di C i a s s e t t e s i m o s e C o l o<br />
In Sicilia, e <strong>in</strong> particolare a Palermo, la storia<br />
delle sarcitrici risale al XVII secolo. Quando le<br />
bamb<strong>in</strong>e erano mandate nei collegi di Maria<br />
per imparare a scrivere e leggere, ma pr<strong>in</strong>cipalmente<br />
ad apprendere la sarcitura (<strong>in</strong> italiano<br />
rammendo) degli abiti logorati e smagliati.<br />
Nel capoluogo siciliano, esperte <strong>in</strong> questa vera<br />
e propria arte manifatturiera di tipo artigiano<br />
erano le Clarisse, tant’è che riparavano la sacra<br />
S<strong>in</strong>done. Una tecnica difficile, che consiste nel<br />
riprendere i fili del tessuto dalla parte <strong>in</strong>terna e,<br />
una volta tirati fuori, <strong>in</strong>trecciarli per ricostruire la<br />
trama. Era un lavoro familiare che veniva svolto<br />
pr<strong>in</strong>cipalmente <strong>in</strong> casa, o <strong>in</strong> case-bottega, da<br />
parte di giovani ragazze o anziane signore ormai<br />
vedove, o ancora da nonne.<br />
“Il maggior successo si ebbe negli anni 30, periodo<br />
di grande pititto (“fame” <strong>in</strong> siciliano, ndr)<br />
– spiega Gaetano Basile, esperto di cultura<br />
dell’Isola – e <strong>in</strong> particolare dopo la guerra con<br />
la specializzazione nel rammendo delle calze<br />
femm<strong>in</strong>ili, che all’epoca erano di seta. Il boom<br />
delle calze di nylon, <strong>in</strong>vece, rappresentò l’<strong>in</strong>izio<br />
della f<strong>in</strong>e di questo mestiere”.<br />
A Palermo, le cosiddette case-bottega delle<br />
sarcitrici si potevano trovare <strong>in</strong> ogni angolo del<br />
centro storico, come a piazza Rivoluzione e nel<br />
vicolo degli Angelelli. Ma erano pr<strong>in</strong>cipalmente<br />
due i luoghi deputati all’esercizio di quest’antica<br />
arte: via Divisi, dove le più brave hanno<br />
cont<strong>in</strong>uato a lavorare f<strong>in</strong>o agli anni ‘58-’59, e<br />
poi <strong>in</strong> via Maqueda, dove si trovavano i negozi<br />
più “importanti”.<br />
E per quanto riguarda i prezzi? “Erano abbastanza<br />
democratici – cont<strong>in</strong>ua Basile -. Visto<br />
che i clienti erano di tutte le classi sociali, il costo<br />
si adeguava alle tasche e alle possibilità di<br />
ognuno”.<br />
un prezzo, perché dipende da quello che c’è da fare e dal tipo di tessuto.<br />
C’è quello di buona qualità che si presta meglio e quello <strong>in</strong>vece scadente<br />
dove il lavoro non ‘risulta’ – racconta la signora -. A volte, quando la<br />
qualità del tessuto era scarsa, mi capitava anche di rifiutare le commissioni”.<br />
Ma al di sotto dei venti euro non si può proprio andare. “Questo è<br />
un lavoro che ha bisogno di tempo e di precisione – tiene a precisare la<br />
sarcitrice - E poi devo essere pagata per quello che faccio”. La tecnica,<br />
<strong>in</strong>fatti, prevede che dalllo stesso tessuto smagliato vengano tirati i fili<br />
della trama che poi, grazie a un ago (<strong>in</strong> gergo “ago per ciechi”), vengono<br />
tirati fuori <strong>in</strong> modo da ricostruire la trama. Ma per riparare i vestiti esiste<br />
anche un altro metodo: la cosiddetta tessitura. In questo caso, nella parte<br />
<strong>in</strong>terna del capo, <strong>in</strong> corrispondenza del buco, viene posto un pezzo di<br />
stoffa preso dallo stesso <strong>in</strong>dumento. A questo punto si “sfilano” i fili, che<br />
poi vengono annodati.<br />
Ma il racconto cont<strong>in</strong>ua. Va lontano nel tempo, agli <strong>in</strong>izi, poco meno di<br />
dieci lustri fa. Era ventic<strong>in</strong>quenne la signora Concetta quando, dopo dieci<br />
anni di matrimonio (<strong>in</strong>iziati con la classica “fuit<strong>in</strong>a” a qu<strong>in</strong>dici anni) tre<br />
figli e tante botte, veniva lasciata dal marito. Uno scandalo per l’epoca.<br />
Così assieme ai tre figli la giovane torna dalla madre. Dopo diversi lavori,<br />
un parente le offre un impiego <strong>in</strong> un negozio di abbigliamento. Così<br />
riesce a comprare casa, arredarla e riprendersi i figli che aveva dovuto<br />
mettere <strong>in</strong> collegio. “La mia passione però era sempre stata la sartoria,<br />
così quando ho capito che il negozio stava fallendo, ho deciso che avrei<br />
fatto la sarta”. E’ il 1964, la signora si iscrive a un corso di taglio e cucito<br />
della S<strong>in</strong>ger: quattromilasettecento lire per sei mesi di lezioni, due<br />
volte a settimana. Sarcitrice, <strong>in</strong>vece, lo diventa qualche tempo dopo.<br />
“Un pomeriggio mi sono messa a guardare la figlia di una vic<strong>in</strong>a mentre<br />
risarciva un pantalone. Ho capito subito come fare, così sono andata <strong>in</strong><br />
merceria a comprare il necessario. Da quel giorno non ho più smesso,<br />
f<strong>in</strong>o a due anni fa”.<br />
A Catania, <strong>in</strong>vece, per imparare la sarcitura<br />
c’erano due possibilità: andare dalla “mastra”,<br />
una sarta esperta che <strong>in</strong>segnava alle bamb<strong>in</strong>e<br />
il proprio lavoro, oppure nei collegi femm<strong>in</strong>ili.<br />
“Dalle nostre parti – racconta la signora Maria,<br />
anziana ambulante di stoffe al mercato A fera<br />
‘o luni (quello del lunedì <strong>in</strong> piazza Carlo Alberto,<br />
ndr) – una sarta degna di questo nome doveva<br />
essere <strong>in</strong> grado di sarcire, altrimenti era<br />
una che faceva il lavoro alla buona. E i clienti<br />
delle più brave erano nobili o signori d’affari<br />
che portavano a riparare il vestito buono”. I<br />
collegi dove le bamb<strong>in</strong>e imparavano a sarcire<br />
dalle suore erano soprattutto quelli delle Opere<br />
pie.<br />
Qui le donne che lavoravano trovavano non<br />
solo un posto sicuro <strong>in</strong> cui lasciare le proprie<br />
figlie, ma anche un luogo dove poter fare loro<br />
apprendere un mestiere per il futuro. (ec)<br />
PAGINA 8 EDIZIONE STRAORDINARIA agosto 2008
Universita’<br />
Un viaggio virtuale<br />
sul soffitto dello Steri<br />
UN MODELLO TRIDIMENSIONALE FOTO-<br />
REALISTICO E UNA GUIDA VOCALE PER-<br />
METTERANNO DI AMMIRARE LE SCENE<br />
DIPINTE SUL TRECENTESCO TETTO<br />
LIGNEO DI PALAZZO CHIARAMONTE,<br />
OGGI SEDE DEL RETTORATO DELL’ATE-<br />
NEO PALERMITANO. IL PROGETTO DI<br />
DOCUMENTAZIONE DIGITALE è STATO<br />
CURATO DAI DIPARTIMENTI DI RAPPRESENTA-<br />
ZIONE E DI INGEGNERIA INFORMATICA<br />
La tecnologia al servizio di un viaggio nel passato. Un modello tridimensionale<br />
fotorealistico e una guida vocale permetteranno di ammirare le<br />
scene del soffitto ligneo della Sala Magna dello Steri, sede del Rettorato<br />
universitario di Palermo. I dipartimenti di Rappresentazione e di Ingegneria<br />
<strong>in</strong>formatica dell’Ateneo, <strong>in</strong> collaborazione con il Centro regionale<br />
per l’<strong>in</strong>ventario, il catalogo e la documentazione dei beni culturali, hanno<br />
curato la realizzazione di un progetto di documentazione digitale che permetterà<br />
di decifrare la fitta trama di cicli iconici e narrativi del capolavoro<br />
dell’arte medievale siciliana, che Manfredi Chiaromonte, conte dell’immenso<br />
e potente feudo di Modica, commissionò nel 1377 a Simone da<br />
Corleone, Cecco di Naro e Pellegr<strong>in</strong>o Dareno, tre artisti-artigiani dell’Isola.<br />
Poemi omerici, testi biblici, romanzi cavallereschi, arricchiti da decorazioni<br />
floreali e geometriche di derivazione moresca e lat<strong>in</strong>a. Una fitta<br />
trama che non risulta di facile <strong>in</strong>terpretazione.<br />
Il modello tridimensionale permette un’agevole fruizione delle pitture del<br />
“soffitto-enciclopedia” del Trecento, consentendo così la comprensione<br />
dei dip<strong>in</strong>ti anche ai non addetti ai lavori. Rimanendo fermi dieci metri più<br />
giù dal soffitto, sarà possibile, con l’aiuto di una guida virtuale, compiere<br />
un salto nel Quattordicesimo secolo.<br />
Nelle rappresentazioni c’è tutto il vasto repertorio figurativo che per i temi<br />
moralistici e didascalici rispecchia fedelmente la società siciliana del Trecento.<br />
Temi religiosi, l’Antico testamento <strong>in</strong> primo luogo, si alternano a<br />
scene cavalleresche e illustrazioni araldiche e floreali. I tornei d’arme e il<br />
corteggiamento dell’amor cortese prendono grande spazio nella ragnatela<br />
di travi. Ma anche i delitti passionali e i castighi. E ancora: il conflitto<br />
isCrizioni a l l’at e n e o d i Pa l e r m o , e C C o le n o v i t à<br />
Niente più lunghe code agli sportelli per gli<br />
studenti che vogliono iscriversi, partecipare ai<br />
concorsi e ai test e accedere ai benefici dell’Ersu<br />
(alloggi e mense): sarà possibile farlo solo<br />
attraverso Internet. Questa è una delle novità<br />
dell’offerta dell’Università di Palermo per l’anno<br />
accademico 2008-2009, che “diventa più snella e<br />
razionale - assicurano dall’Ateneo -, con ventuno<br />
corsi di laurea <strong>in</strong> meno”.<br />
Le procedure on l<strong>in</strong>e. Seguendo le istruzioni su<br />
www.unipa.it, <strong>in</strong>serendo i propri dati anagrafici e<br />
patrimoniali e il codice del corso prescelto (la cui<br />
<strong>in</strong>dicazione quest’anno è obbligatoria), il sistema<br />
calcola automaticamente le tasse dovute dallo<br />
studente rispetto alla fascia di reddito familiare.<br />
Compilato il modulo e pagato il bollett<strong>in</strong>o <strong>in</strong> qualsiasi<br />
agenzia del Banco di Sicilia, istituto tesoriere<br />
dell’Università (o via Internet, con carta di<br />
credito), a questo punto il gioco è fatto. Gli iscritti<br />
al primo anno riceveranno on l<strong>in</strong>e anche il pro-<br />
EDIZIONE STRAORDINARIA agosto 2008<br />
di Giusepp<strong>in</strong>a Varsalona<br />
prio numero di matricola. L’unico adempimento<br />
da fare, ma senza alcuna scadenza perentoria,<br />
sarà portare successivamente il modulo stampato<br />
e la ricevuta del bollett<strong>in</strong>o di pagamento<br />
(<strong>in</strong>sieme con la copia di un valido documento<br />
d’identità) alle segreterie, per perfezionare<br />
l’iscrizione.<br />
islamico-cristiano, l’Iliade e l’Odissea, scene di caccia, momenti ludici,<br />
come il gioco degli scacchi, e tanti stemmi, con quello dei Chiaromonte<br />
(il profilo di c<strong>in</strong>que monti colore argento su sfondo dorato) ripetuto più<br />
volte.<br />
Il progetto di fruizione multimediale è stato avviato all’<strong>in</strong>izio del 2007 con<br />
i rilievi del soffitto della Sala magna. Il dipartimento di Rappresentazione<br />
ha realizzato, con tecniche fotogrammetriche digitali e laser scann<strong>in</strong>g,<br />
una documentazione completa delle decorazioni pittoriche delle 24 travi.<br />
Su una porzione corrispondente alle travi ottava e nona, che narrano<br />
le gesta del ciclo troiano, è stato realizzato un modello tridimensionale<br />
fotorealistico, che consente un viaggio virtuale attraverso le splendide<br />
pitture.<br />
Per accompagnare la navigazione è stata realizzata dal dipartimento di<br />
Ingegneria <strong>in</strong>formatica una guida vocale, <strong>in</strong> collaborazione con la società<br />
Media voice di Roma. Il sistema permette ai visitatori di vedere da vic<strong>in</strong>o<br />
le scene descritte sulle travi, scegliere il percorso desiderato ed essere<br />
accompagnati da una guida virtuale che illustra i soggetti delle pitture,<br />
tenendo conto delle <strong>in</strong>formazioni fornite dagli esperti del Centro regionale<br />
per il catalogo. Cuore dell’articolata postazione multimediale, è un<br />
box collegato a uno schermo ad alta risoluzione e a un microfono che<br />
consente ai visitatori di fare la propria richiesta.<br />
“Si tratta di un prototipo limitato a una porzione del soffitto, ma speriamo<br />
di potere estendere il lavoro e offrire questo nuovo servizio ai visitatori<br />
che ogni giorno vengono ad ammirare questo gioiello”, spiega il rettore<br />
Giuseppe Silvestri. “Il nostro auspicio - aggiunge Benedetto Villa, direttore<br />
del dipartimento di Rappresentazione - è che questo sistema articolato<br />
possa essere diffuso e utilizzato anche nei musei e nei siti archeologici,<br />
per migliorare la fruizione del nostro patrimonio storico-artistico”.<br />
PAGINA 9<br />
di Cristiana Rizzo<br />
L’offerta didattica. Nel 2008-2009 il ventaglio<br />
di scelte dim<strong>in</strong>uisce, rispetto all’anno precedente:<br />
da 186 a 165 corsi di laurea. Le triennali diventano<br />
90, le biennali di secondo livello 63 e<br />
le specialistiche a ciclo unico, le cosiddette magistrali,<br />
restano 12. Novità nella maggior parte<br />
delle facoltà, a eccezione di Agraria, Medic<strong>in</strong>a e<br />
Chirurgia, Scienze della formazione e Scienze<br />
motorie. I cambiamenti più rilevanti a Giurisprudenza,<br />
Scienze politiche e Lettere: nelle prime<br />
due viene <strong>in</strong>trodotto il test di verifica delle conoscenze<br />
<strong>in</strong>iziali per le matricole. A Lettere, <strong>in</strong><br />
molti corsi, cade il numero programmato e viene<br />
pure <strong>in</strong>trodotto il test di verifica. Altre novità a<br />
Economia, Ingegneria, Scienze matematiche,<br />
fisiche e naturali. Tra queste, il corso <strong>in</strong> Scienze<br />
biologiche diventa a numero programmato<br />
e viene proposto <strong>in</strong> c<strong>in</strong>que diverse sedi: oltre a<br />
Palermo, anche a Trapani, Caltanissetta, Term<strong>in</strong>i<br />
Imerese e Castelbuono. Per ulteriori <strong>in</strong>formazioni<br />
consultare il sito web dell’Ateneo.
Sport<br />
L’ex Arcoleo:<br />
“Sarà un grande Paler<br />
di Accursio Sabella<br />
IL SUO PALERMO FU AMATO DAI TIFOSI. E IGNAZIO<br />
ARCOLEO è SEMPRE LEGATISSIMO AI COLORI RO-<br />
SANERO. DA TIFOSO, ADESSO. DA OSSERVATORE<br />
PRIVILEGIATO. PERCHé LA CITTÀ è LA SUA. PERCHé<br />
L’AMBIENTE LO CONOSCE, E BENE. PERCHé AMA<br />
ANCORA DIRE “SEMPRE FORZA PALERMO”.<br />
E non si tira <strong>in</strong>dietro di fronte a chi gli chiede un parere sulla nuova squadra<br />
che sta nascendo <strong>in</strong> vista del prossimo campionato. “Il giudizio del<br />
mercato per me è molto positivo – dice Arcoleo – anche perché sulla scelta<br />
dei giocatori ha <strong>in</strong>fluito il parere dell’allenatore. Una responsabilità <strong>in</strong><br />
più, per lui, ma è anche il modo migliore per partire”.<br />
Nel capitolo “cessioni”, spicca l’addio di Amauri. Sono arrivati Budan e<br />
De Melo, “ma nessuno dei due – spiega il mister – si può considerare<br />
un erede del bomber passato alla Juve. Il croato non gli somiglia affatto<br />
e il brasiliano, da quel poco che ho visto, mi sembra più un f<strong>in</strong>alizzatore.<br />
Credo <strong>in</strong>vece che il Palermo cambierà gioco, puntando su due esterni e<br />
una punta centrale”.<br />
Il modulo, appunto. Colantuono ha annunciato il 4-3-3: “Il Palermo è quasi<br />
obbligato a far giocare tre centrocampisti centrali - osserva Arcoleo - Nocer<strong>in</strong>o,<br />
Liverani e Migliaccio mi sembrano dei titolari sicuri. Ma sono tutti<br />
calciatori che non amano giocare larghi. A quello penseranno gli esterni<br />
d’attacco, che credo saranno Jankovic e Lanzafame”. Un tridente nel quale<br />
manca Fabrizio Miccoli: “Io sono un suo tifoso – confida il grande ex<br />
– lo considero un giocatore straord<strong>in</strong>ario. Il problema per lui sarà tattico. Il<br />
pugliese ama giocare vic<strong>in</strong>o alla prima punta, comunque avanzato. Negli<br />
schemi di Colantuono non sarà facile trovare una collocazione. A meno<br />
che non decida di fare il trequartista. Resta il fatto che è uno di quei giocatori<br />
che possono cambiare la gara <strong>in</strong> qualsiasi momento”.<br />
Un Palermo rivoluzionato quello che affronterà la stagione 2008-2009.<br />
E tra i reparti più “ritoccati” c’è certamente la difesa, che ha ceduto i due<br />
campioni del mondo Zaccardo e Barzagli, oltre a R<strong>in</strong>audo e Biava. Sono<br />
arrivati Carrozzieri, Raggi e Bovo. Un rischio la retroguardia nuova di zecca?<br />
“Non credo proprio. L’anno scorso – sottol<strong>in</strong>ea Arcoleo - i giocatori<br />
avevano un’ottima <strong>in</strong>tesa. Ma la difesa fu tra le peggiori del campionato.<br />
E comunque quello dell’amalgama è un problema relativo, perché ormai<br />
tutti gli allenatori sono tatticamente molto preparati. E i giocatori conoscono<br />
alla perfezione i movimenti della zona. Senza dimenticare, poi, che<br />
Carrozzieri è uno dei pupilli di Colantuono”. L’anno scorso un campionato<br />
molto sofferto. Gli osservatori avevano segnalato nella mancanza di un<br />
regista, dopo la partenza di Cor<strong>in</strong>i, uno dei punti deboli della squadra. Ora<br />
è arrivato Liverani, può raccogliere lui quell’eredità? “Fabio è un giocatore<br />
PAGINA 10 EDIZIONE STRAORDINARIA agosto 2008
mo”<br />
molto diverso da Cor<strong>in</strong>i. Quest’ultimo – precisa Arcoleo - privilegia il<br />
gioco lungo direttamente verso la punta. L’ex viola <strong>in</strong>vece è uno che<br />
ama cucire il gioco attraverso passaggi corti. E, più di Cor<strong>in</strong>i, sa mettere<br />
il cosiddetto ‘ultimo passaggio’ per le punte”.<br />
Eppure, dopo un mercato pirotecnico nelle entrate e nelle uscite, Zampar<strong>in</strong>i<br />
ha deciso di separarsi dal direttore sportivo Foschi. Un addio<br />
che ha sorpreso anche Arcoleo: “Non conosco – ammette - i motivi<br />
di questa separazione. Nessuno l’ha spiegato. E secondo me è stato<br />
uno sbaglio. Ognuno così s’è fatto una propria idea, magari anche<br />
lontana dalla verità. Sarebbe stato meglio chiarire tutta la vicenda”.<br />
Anche quest’anno il Palermo ha deciso di puntare su alcune “scommesse”.<br />
Ma per Ignazio Arcoleo non ci sono dubbi su chi potrebbe<br />
essere la rivelazione del campionato rosanero: “Lanzafame è un giocatore<br />
forte, estroso. Sono conv<strong>in</strong>to che farà benissimo e che <strong>in</strong> Sicilia<br />
troverà la sua consacrazione”.<br />
Inf<strong>in</strong>e un pronostico, che è più una speranza: “Inutile parlare di Uefa o<br />
altro. Io sono conv<strong>in</strong>to che il Palermo farà un grande campionato. Tra<br />
l’altro, non giocando la coppa sarà avvantaggiato. Il doppio impegno è<br />
sempre stato una palla al piede per i rosa”.<br />
Arcoleo saluta. Palermitano doc. “Sempre forza Palermo”, dice, da<br />
vero tifoso rosa. Lui che dei tifosi rosa fu beniam<strong>in</strong>o e condottiero.<br />
EDIZIONE STRAORDINARIA agosto 2008<br />
foto Junio<br />
CALCIO<br />
I rosa giornata per giornata<br />
Obiettivo: rientro <strong>in</strong> Europa<br />
La prima e l’ultima. Potrebbero essere<br />
queste le partite chiave della<br />
prossima stagione per il Palermo. In<br />
un campionato 2008-09 <strong>in</strong> cui i rosa si<br />
pongono l’obiettivo del rientro <strong>in</strong> Europa<br />
(che significa Uefa, ovviamente),<br />
potrebbero essere <strong>in</strong>fatti le sfide con<br />
l’Ud<strong>in</strong>ese e la Sampdoria a decidere<br />
la corsa per la competizione cont<strong>in</strong>entale.<br />
Dati alla mano, tolte le prime c<strong>in</strong>que<br />
squadre dell’anno scorso, che quasi<br />
certamente si contenderanno un posto<br />
<strong>in</strong> Champions, sono proprio i liguri<br />
e i friulani (sesti e settimi nel 2007-08)<br />
i più accreditati ostacoli per i siciliani.<br />
Con i bianconeri di Mar<strong>in</strong>o il Palermo<br />
debutterà, al Friuli, per dare il via a<br />
un <strong>in</strong>izio di campionato molto duro.<br />
Nelle prime otto gare, solo la Regg<strong>in</strong>a<br />
<strong>in</strong> casa (qu<strong>in</strong>ta giornata) sembra<br />
un match abbordabile, mentre f<strong>in</strong>o<br />
al 26 ottobre i ragazzi di Colantuono<br />
dovranno affrontare squadre molto<br />
ostiche. La Roma arriverà già alla seconda<br />
giornata. Contro la Juve i rosa<br />
giocheranno il 5 novembre a Tor<strong>in</strong>o,<br />
per la sesta giornata, mentre per il<br />
ritorno di Amauri al Barbera si dovrà<br />
attendere il 22 febbraio. La Fiorent<strong>in</strong>a<br />
chiuderà il ciclo terribile all’ottava<br />
giornata. In mezzo, altre sfide molto<br />
difficili come quelle contro società blasonate<br />
e <strong>in</strong> pieno rilancio (Genoa alla<br />
terza e Napoli alla quarta), e il derby<br />
siciliano contro il Catania previsto<br />
per il 19 ottobre (settima giornata) al<br />
Massim<strong>in</strong>o.<br />
Insomma, la partenza ideale per spegnere<br />
gli entusiasmi di una folla che<br />
ha voglia di emozioni dopo l’anonimo<br />
campionato da poco concluso. Emozioni<br />
che però potrebbero quest’anno<br />
fare rima con rimonta. La seconda<br />
parte del calendario, <strong>in</strong>fatti, è assai<br />
più agevole per il Palermo: nelle ultime<br />
dieci giornate i rosa affronteranno<br />
le tre neopromosse Lecce (alla nona),<br />
Chievo (alla decima) e Bologna (alla<br />
tredicesima). Certo, <strong>in</strong> mezzo ci sono<br />
anche le sfide con le due milanesi<br />
(l’Inter alla dodicesima e Milan alla<br />
quattordicesima), ma anche match<br />
alla portata della squadra di Colantuono<br />
come quelli contro Tor<strong>in</strong>o<br />
(all’undicesima), e poi Cagliari, Siena,<br />
Lazio e Atalanta dalla quattordicesima<br />
alla penultima. Un filotto da nove<br />
punti <strong>in</strong> su. Per lanciarsi <strong>in</strong> una volata<br />
da decidere, magari, nell’ultimissimo<br />
tratto, <strong>in</strong> quegli ultimi novanta m<strong>in</strong>uti<br />
da giocare al Barbera il 31 maggio. In<br />
uno stadio pieno, arroventato dal sole<br />
e dagli ultrà rosanero. Contro la Samp<br />
di Antonio Cassano. Perché anche<br />
nella scorsa stagione la corsa all’Uefa<br />
e alla Champions si decise nella giornata<br />
conclusiva. Mentre nell’ultima<br />
partita al Barbera il Palermo <strong>in</strong>contrò<br />
proprio la Samp. Allora i blucerchiati<br />
v<strong>in</strong>ero per 2-0. Magari stavolta la festa<br />
sarà tutta rosanero. (as)<br />
PAGINA 11<br />
Sport<br />
foto Tullio Puglia
Borghi e d<strong>in</strong>torni<br />
Quando l’estate<br />
ha il sapore<br />
di pera e pesca<br />
A MANIACE, NEL CATANESE,<br />
TORNA LA SAGRA DEDICATA<br />
ALLA FRUTTA FRESCA. SPA-<br />
ZIO ANCHE A FORMAGGI,<br />
VINO, SALUMI E CONSERVE.<br />
TUTTO ALL’INSEGNA DELLA<br />
GENUINITÀ<br />
Ha il sapore dolce delle pere e delle pesche.<br />
Quelle mature e<br />
succose, ma senza<br />
anticrittogamici e pe-<br />
sticidi. Il mese di agosto<br />
a Maniace, nel<br />
Catanese, si veste di<br />
genu<strong>in</strong>ità. In un periodo<br />
<strong>in</strong> cui circa la metà<br />
della frutta che arriva<br />
sulle nostre tavole<br />
contiene residui chimici,<br />
nella cittad<strong>in</strong>a<br />
chiamata il “Giard<strong>in</strong>o<br />
dei Nebrodi” vanno <strong>in</strong><br />
scena i prodotti tipici<br />
locali, coltivati come<br />
tradizione vuole.<br />
Venerdi 8, sabato 9 e<br />
domenica 10 agosto,<br />
nel territorio a cavallo<br />
tra i Parchi dei Nebrodi<br />
e dell’Etna, prende<br />
il via la “Sagra delle<br />
pesche e delle pere”,<br />
ormai giunta alla qu<strong>in</strong>dicesima<br />
edizione. In scena le t<strong>in</strong>te vivaci dei<br />
carretti e dei banchi <strong>in</strong> cui fanno bella mostra<br />
i prodotti tipici locali. Sono circa 50 gli<br />
stand che verranno allestiti lungo il corso<br />
pr<strong>in</strong>cipale e dove i turisti potranno recarsi<br />
per assaggiare gratuitamente la frutta fresca.<br />
Ma non solo. Spazio anche a formaggi,<br />
v<strong>in</strong>o, salumi, s<strong>in</strong>o alle conserve, che a<br />
COME ARRIVARE<br />
EDIZIONE STRAORDINARIA agosto 2008<br />
Autostrada Palermo - Catania (A19) uscita<br />
tangenziale di Catania, Superstrada<br />
(SS121) <strong>in</strong> direzione di Paternò, proseguire<br />
per Adrano (SS284) f<strong>in</strong>o a Bronte. Distanza<br />
50 km circa. Da Bronte percorrere la Strada<br />
prov<strong>in</strong>ciale per Maniace (circa 15 km).<br />
Autostrada Mess<strong>in</strong>a - Catania (A18) uscita<br />
Fiumefreddo imboccare la SS 120 <strong>in</strong> direzione<br />
di Randazzo f<strong>in</strong>o al Bivio Stivale per<br />
Maniace. Distanza 40 km circa.<br />
Maniace si estende per una superficie di<br />
3.600 ettari e conta 3.600 abitanti. L’altitud<strong>in</strong>e<br />
sul livello del mare varia dai 700 metri<br />
(nucleo Fondaco) agli 800 (nucleo Petros<strong>in</strong>o).<br />
Dista da Catania 70 chilometri. Dove<br />
mangiare: agriturismo Nelson, via Dispensa<br />
7, tel. 095. 690806; ristorante La Contea,<br />
corso Margherita 69, tel. 095.695164<br />
foto Junio<br />
di Alessandra Ferraro<br />
di Alessandra Ferraro<br />
Maniace vengono preparate seguendo<br />
antiche ricette. Si <strong>in</strong>izia venerdì alle 10 con<br />
l’apertura degli stand e si f<strong>in</strong>isce domenica<br />
con lo spettacolo degli sbandieratori e<br />
dei musicisti trampolieri e il tradizionale<br />
taglio delle grandi torte preparate dai pasticceri<br />
locali. In programma anche spettacoli<br />
musicali e visite guidate nelle aziende<br />
agricole. Una volta arrivati a Maniace ci si<br />
può anche concedere<br />
un giro turistico. Da<br />
vedere il Castello di<br />
Nelson, a 13 chilometri<br />
da Bronte, la<br />
chiesa di Santa Maria<br />
di Maniace del<br />
dodicesimo secolo e,<br />
sulla sponda destra<br />
del fiume Saracena,<br />
il piccolo cimitero <strong>in</strong>glese<br />
dove sono sepolti<br />
i duchi di Bronte<br />
e il poeta scozzese<br />
William Sharp. Da<br />
visitare anche i numerosi<br />
boschi e<br />
corsi d’acqua che<br />
circondano la cittad<strong>in</strong>a.<br />
Maniace è conosciuta,<br />
<strong>in</strong>fatti, per<br />
essere uno dei paesi<br />
più ricchi di verde e<br />
d’acqua dell’entroterra<br />
siciliano. Per gli<br />
appassionati del cibo da strada, <strong>in</strong>vece,<br />
suggeriamo di assaggiare alcune ricette<br />
tipiche: dalle “Scacciate”, torte di pane farcite<br />
di formaggi locali e verdure, f<strong>in</strong>o alle<br />
“Crespelle”, frittelle ripiene di ricotta e acciughe.<br />
Per <strong>in</strong>formazioni: 095.690823 e<br />
<strong>in</strong>fo@comune.maniace.ct.it .<br />
Ga s t r o n o m i a/dU e Pa r o l e C o n Ga e ta n o Ba s i l e<br />
di Junio Tumbarello<br />
Sei di Palermo se mangi babbaluci<br />
La parola babbaluciu, voce ufficiale del dizionario siciliano<br />
con cui si <strong>in</strong>dicano le lumache terrestri, viene<br />
dal term<strong>in</strong>e greco “ßoußalàkion” che vuol dire “piccolo<br />
bisonte”, per via delle sue corna. E proprio dalle<br />
corna di questi gasteropodi derivano anche le note<br />
di “Viri chi danno ca fannu i babbaluci, ca cu li corna<br />
ammuttano i balati”. Abbiamo chiesto a Gaetano Basile,<br />
palermitano doc, giornalista ed enogastronomo<br />
appassionato di cultura siciliana, di raccontarci l’orig<strong>in</strong>e<br />
dell’uso <strong>in</strong> cuc<strong>in</strong>a dei “babbaluci”.<br />
Il term<strong>in</strong>e scientifico di questa “ghiottoneria cornuta”<br />
- per la precisione, della varietà più conosciuta dai<br />
palermitani - sarebbe “Helix pisana”, comune sia nel<br />
capoluogo siciliano che nel Trapanese. È una specie<br />
che vive <strong>in</strong> luoghi secchi e assolati, generalmente<br />
vic<strong>in</strong>o al mare. I siciliani ne vanno letteralmente matti.<br />
“Fimm<strong>in</strong>i a vasari e babbaluci a sucari un ponnu<br />
mai saziari”, recita d’altronde un proverbio dell’Isola.<br />
“I palermitani dalla notte dei tempi sono mangiatori<br />
di ‘babbaluci’ – dice Basile - e non hanno mai disdegnato<br />
neanche quelli ‘cilesti’ (una varietà dal colore<br />
azzurrognolo, oggi molto rara), così come altre due<br />
specie mar<strong>in</strong>e: la ‘Natica millepunctata’ e la ‘Natica<br />
castanea’. Quella terrestre è per antonomasia la vittima<br />
sacrificale per festeggiare con tutti gli onori il Fest<strong>in</strong>o<br />
di Santa Rosalia. Da qui la ricetta dei babbaluci<br />
ru Fest<strong>in</strong>u, che sono soffritti con aglio, olio, sale, pepe<br />
e prezzemolo”.<br />
E passiamo alle varietà del prelibato gasteropodo.<br />
“Sono 3 le famiglie conosciute <strong>in</strong> Sicilia - cont<strong>in</strong>ua il<br />
giornalista - anche se esiste una notevole confusione<br />
nei nomi. Che è dovuta alle differenze l<strong>in</strong>guistiche da<br />
prov<strong>in</strong>cia a prov<strong>in</strong>cia: alla prima famiglia, quella ‘classica’,<br />
appartengono, secondo le zone, i vavaluci, detti<br />
cazzicaddi nel Ragusano. Nella seconda troviamo <strong>in</strong>vece<br />
gli attuppateddi, che si raccolgono nella terra argillosa<br />
dopo le prime piogge autunnali: anche questi<br />
assumono nella regione nomi bizzarri come scauzzu,<br />
scataddizzu e munacheddi. Inf<strong>in</strong>e, la terza è quella<br />
dei crastuna, di dimensioni più grandi e dal colore<br />
bruno-verdastro, conosciuti pure come settesordi o<br />
carr<strong>in</strong>u, ma anche come barbaniu o muntuni”.<br />
Cosa fare se ci si trova davanti un piatto di babbaluci?<br />
“Mangiare comme il faut le lumache è segno di<br />
riconoscimento: si devono succhiare direttamente dal<br />
guscio dopo che con i can<strong>in</strong>i si è creato quel forell<strong>in</strong>o<br />
che ne permette la fuoruscita - spiega lo studioso -<br />
Insomma, sicilianità vuole che a ciascuna di loro sia<br />
riservato un bacio post mortem. È chiaro che - conclude<br />
Basile - è previsto soltanto l’uso delle dita e della<br />
bocca, assieme a una notevole forza aspirante. Solo<br />
alle “educande romantiche” di buona famiglia fu consentito<br />
l’uso di un unc<strong>in</strong>o - d’argento, naturalmente<br />
- per evitare quel poco elegante risucchio”.<br />
PAGINA 12<br />
foto Junio