Metti in valigia - Ateneonline

foto Liberaterra
Vacanze
di Maddalena Maltese
CAMPI DI LAVORO IN TERRENI
CONFISCATI ALLA MAFIA, LABORA-
TORI DI BUONE PRATICHE ALL’IN-
SEGNA DELL’INTERCULTURALITÀ,
RIPRISTINO DI SENTIERI E CURA
DI ANIMALI FERITI: SONO SOLO AL-
CUNI DEI PACCHETTI PROPOSTI AI
GIOVANI PER UNA VACANZA ECO-
SOSTENIBILE IN CUI METTERSI IN
GIOCO CON FATICA E ALLEGRIA
Non solo mete esotiche o paradisi del divertimento.
Oltre alla Spagna e alla movida romagnola
sono molti i giovani under 30 che
hanno prenotato una vacanza eco-sostenibile
e all’insegna della solidarietà.
Dedicarsi a progetti di ripristino dell’ambiente
o a campi di legalità, a corsi di italiano per
stranieri o a laboratori di valorizzazione del
territorio è decisamente un modo alternativo
di trascorrere le ferie estive. I “tour operators”
Fer i e d a ... Fa v e l a s
Fare il magistrato è la sua aspirazione, ma trova tempo anche per la
musica, il calcio, un lavoretto e una vacanza solidale nel sud del Brasile.
Fabio ha 22 anni, vive a Villabate e per un mese si trasferirà in una delle
84 favelas che circondano Florianopolis. El morro è una città nella città,
dove i giovani pur di sopravvivere si sono trasformati in narcotrafficanti.
Perché una favela... e non le spiagge di Bahia o la movida di Rio?
Me l’hanno chiesto anche i miei amici, tra lo sconvolto e lo stupito, quando
gli ho annunciato la meta delle mie vacanze. Parto perché voglio
misurare la mia capacità di spendermi per gli altri e capire la cultura
latino-americana dal di dentro, oltre gli stereotipi. Toccherò con mano gli
effetti collaterali del nostro stile di vita consumistico, troppo preoccupato
più di sé che degli altri. Ho scelto per me un motto di Chiara Lubich, la
fondatrice dei Focolari: se una rivoluzione è far giustizia occorre andare
controcorrente, costi quello che costi.
Metti in valigia
solidarietà
e divertimento
sono Wwf, Libera, Arci, Pax cristi e tante associazioni
di ispirazione religiosa o laica che
danno l’opportunità di mettere in valigia nuove
esperienze, lontane spesso dalle comodità
cittadine, ma capaci di ripristinare rapporti
autentici con la natura, con persone diverse
per cultura e provenienza e forse anche con
se stessi.
Il motto comunque è “fare insieme”: si condividono
fatica, impegno, conoscenza e cibo,
nell’ottica di provare a costruire un pezzetto
di mondo migliore. E’ così nei campi di lavoro
di Liberaterra, dove si vendemmia o si raccolgono
meloni in terreni confiscati alla mafia: si
lavora e si riflette sul contributo di umanità che
ciascuno può dare al proprio territorio.
Sempre sul fronte della legalità, si colloca Be
a sign of hope, un laboratorio itinerante dei
giovani “per un mondo unito”, che in estate
propone attraverso workshop e buone pratiche
uno stile di vita solidale e interculturale.
Dopo Corleone, Gela, Locri, la meta dell’estate
2008 è Tortorici. Legambiente da Troina a
Pantalica propone un riposo fatto di passeggiate
ma anche di ripristino di sentieri, e punta
a valorizzare le aree archeologiche con corsi
di studio e di lavoro.
Mattoni, cemento e generosità sono invece
necessari per costruire il centro di accoglienza
per immigrati progettato dai comboniani a
Palermo. Essere protagonisti di queste vacanze
richiede una quota di partecipazione
ma anche la condivisione di valori comuni oltre
alla voglia di mettersi in gioco e al piacere
della scoperta che esula da un pacchetto tutto
organizzato.
E i souvenirs sono quei semi di speranza e di
gioia che si è riusciti a portare a casa, magari
assieme alle cartoline e ai nuovi amici che
hanno saputo accogliere uniti sfide inconsuete
in cui il divertimento e la solidarietà sanno
andare a braccetto.
Di cosa ti occuperai a El morro montserrat?
Lavorerò al centro sociale Escrava Anastacia, gestito da 25 anni da un
teologo della liberazione, don Grosh Vilson, e lavorerò al recupero di
questi giovani meticci spesso esclusi ed emarginati. Ci saranno corsi
di formazione al lavoro, ma anche lezioni di capoiera, studio, incontri.
Vedremo come me la caverò anche con la lingua, ma saremo un gruppo
composito: italiani, tedeschi, uruguaiani e brasiliani del nord.
Sarà un’avventura?
L’avventura è cominciata già durante i preparativi: non avevo tutti i soldi
per il viaggio. Allora l’ho detto a dei miei amici, che con me condividono
questi ideali di fraternità. Così, la sera della scadenza della prenotazione
mi danno una busta, e dentro a sorpresa trovo tutta la cifra necessaria.
Ed è solo l’inizio. (mm)
PAGINA 2 EDIZIONE STRAORDINARIA agosto 2008