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Il Fuoco al culo - Giano Bifronte

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L’esperienza é andata avanti benissimo, in perfetto accordo con la teoria e<br />

senza nessun inconveniente .Ad un certo punto ho sostituito la scodellina<br />

refrattaria con un vaso inox gemello di quello forato, già usato nelle esperienze<br />

con il piombo, ma intero, pieno d’acqua ( quella del giardino) in modo che<br />

Gaia fusa stillasse proprio nell’acqua .<br />

Cosi’é andata ancora meglio: ho ottenuto un bellissimo granulato fine<br />

certamente assai più pratico e lavorabile di un ammasso compatto .<br />

Quando é ora di cambiare l’acqua , perché si sc<strong>al</strong>da molto con la caduta delle<br />

gocce fuse e tende a bollire si osserva un fenomeno curioso :una sottile<br />

pellicola oleosa rossa che si stende in superficie, come un olio.<br />

La prima volta che lo ho notato effettivamente era ora di cambiare l’acqua , in<br />

quanto si era quasi <strong>al</strong>l’ebollizione ,ma poi devo dire che si é riprodotto più<br />

rapidamente .<br />

Per l’esattezza ho l’impressione che in qu<strong>al</strong>che caso una goccia di materia fusa<br />

ogni tante ( forse 50 -70 )in luogo di cadere in fondo <strong>al</strong>l’acqua , sul granulato<br />

sottogiacente si stenda in olio rosso sulla superficie dell’acqua.<br />

Almeno cinque o sei volte ho osservato proprio questo .<br />

Ho conservato questa acqua con questo lampen rosso sopra, e la esaminerò<br />

meglio nei prossimi giorni .<br />

Ho conservato anche gelosamente il vaso forato con le scorie di Gaia intendo<br />

coobarle con del piombo ripetutamente, facendoglielo più volte colare<br />

attraverso, in modo da vedere cosa accadrà <strong>al</strong> buon saturno in questo<br />

passaggio ripetuto .<br />

Probabilmente il mercurio met<strong>al</strong>lico Hg sarebbe un estrattivo ancora più<br />

energico: gli é che ancora non ne ho, per il momento. (1-XI-91)<br />

TENTATIVO DI “TRAPIANTO”( 25 -10-91) nel piombo<br />

L’idea gener<strong>al</strong>e era quella di cercare di potenziare il grano fisso del piombo,<br />

oltre che con le cotture ripetute, anche con il sublimato corrosivo proprio<br />

(HgCl2) come consigliava originariamente De Vigènere e non con il carbone di<br />

legna polverizzato come fece Canseliet, in modo da non essere costretto a<br />

dover maneggiare il sublimato corrosivo , che bisogna pur dirlo é un potente<br />

veleno.<br />

In effetti anche il carbone di legna é un riducente, ma Naxagora insegna<br />

proprio come il mercurio e il piombo possano consociarsi , e migliorarsi<br />

a vicenda. (Clavicola, pag 76) ovviamente questa parte della faccenda va<br />

perduta, sostituendo il sublimato con il carbone.<br />

Al tempo stesso ritenevo che forse si poteva insemenzare il piombo con lo<br />

zolfo di un ‘<strong>al</strong>tro met<strong>al</strong>lo , e pensavo <strong>al</strong> rame , tutta tintura , met<strong>al</strong>lo rosso<br />

per eccellenza oppure <strong>al</strong>lo stagno tentato d<strong>al</strong>le parole di Fulcanelli “lo zolfo<br />

dello Stagno , pulito e brillante ...”.Oppure di Piccolpassi “C<strong>al</strong>cinando un<br />

piombo e uno stagno ... “.

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