LAV Dossier Circo 2010
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<strong>Circo</strong> Martin Show<br />
Il <strong>Circo</strong> Martin è inserito nel registro delle imprese con la<br />
denominazione <strong>Circo</strong> Equestre Martin Show di Martino Eusanio.<br />
Diversamente da molti altri circhi le attività autorizzate<br />
sono strettamente legate all’attività circense: circo<br />
equestre, spettacoli viaggianti, mostra faunistica itinerante.<br />
Nell’ottobre 2008 la <strong>LAV</strong> effettua una prima verifica presso<br />
il circo in questione, attendato a Bolzano. Rilevando<br />
situazioni di detenzione non corretta di animali, vengono<br />
richiesti anche l’intervento del Servizio Veterinario ASL<br />
e del Corpo Forestale.<br />
Le loro risposte ribadiscono che “in contraddizione all’allegata<br />
planimetria di posizionamento degli animali sottoscritta<br />
dal titolare stesso, l’ippopotamo pigmeo era rinchiuso<br />
all’interno del rimorchio di trasporto e non disponeva<br />
di un parchetto esterno per la movimentazione nel<br />
rispetto delle esigenze etologiche proprie della specie (in<br />
particolare di tenere costantemente umida la cute) e la<br />
detenzione all’aperto non garantiva le condizioni di sicurezza<br />
per l’incolumità pubblica”, che “La voliera nella<br />
quale era detenuto un pappagallo Ara era di dimensioni<br />
tali da non raggiungere le dimensioni minime previste<br />
dal punto 7 dell’allegato alla legge provinciale nr.9 (n.d.t.<br />
“Interventi per la protezione degli animali e prevenzione<br />
del randagismo 2000”) e che “il rettilario era di dimensioni<br />
troppo ridotte rispetto allo sviluppo dei rettili ed<br />
inoltre la temperatura interna troppo fredda per le esigenze<br />
fisiologiche delle specie detenute, non vi era disponibilità<br />
di sufficiente acqua.”<br />
Vengono inoltre rilevate importanti mancanze documentali:<br />
“dal registro di carico e scarico avrebbero dovuto<br />
essere presenti un Tegu Argentino e un Pitone Moluro,<br />
mentre assolutamente non era registrato il Pitone di Seba<br />
[…] Per quanto riguarda la documentazione mancava<br />
quella relativa all’Ara ed era lacunosa quella relativa al<br />
Pitone di Seba […].”<br />
Nei mesi successivi la <strong>LAV</strong> continua a richiedere agli Enti<br />
Pubblici di effettuare controlli presso il <strong>Circo</strong> ma le risposte,<br />
quando arrivano, dichiarano che tutto risulta in<br />
regola o, in alternativa che “la licenza di pubblico spettacolo<br />
[…] è stata concessa in data 18 dicembre 2008<br />
senza alcuna prescrizione relativa alla detenzione di animali<br />
in quanto non ne risulta la presenza nella documentazione<br />
presentata”.<br />
Dall’anno 2009 si unisce poi al <strong>Circo</strong> Martin Show la domatrice<br />
Maxy Niedermayer, conosciuta con il nome di<br />
“Maxymova“.<br />
La signora Niedermayer rimane una delle poche domatrici<br />
ad utilizzare, nei suoi numeri, degli orsi. Fino all’anno<br />
2008 si esibiva con lei persino un orso polare, in seguito<br />
deceduto.<br />
Le motivazioni per le quali gli orsi non sono animali generalmente<br />
utilizzati nei circhi sono estremamente evidenti<br />
da quanto specificato nei “Criteri per il mantenimento<br />
di animali nei circhi e nelle mostre viaggianti”<br />
emanati nel 2000 dall’Autorità Scientifica CITES del Ministero<br />
dell’Ambiente:<br />
“Gli orsi sono dei predatori di grosse dimensioni, dalle<br />
abitudini principalmente solitarie, assai robusti, dotati di<br />
artigli pericolosi, il che li rende poco adatti alla vita del<br />
circo. Infatti è impossibile mantenere degli orsi nei circhi<br />
in maniera compatibile con le loro caratteristiche biologiche<br />
e con i peculiari comportamenti sociali di ogni<br />
individuo. Ad esempio bisogna ricordare che diverse specie<br />
originarie delle regioni più settentrionali trascorrono<br />
i mesi più freddi riducendo il loro metabolismo e andando<br />
in letargo. Inoltre diverse specie sono minacciate di<br />
estinzione e sono tutte incluse nelle appendici della CI-<br />
TES.<br />
Oltre alle considerazioni in merito al benessere degli animali,<br />
i circhi non sono adatti ad ospitare le diverse specie<br />
di orsi anche per ragioni legate alla sicurezza del pubblico<br />
e degli operatori. […]<br />
Si ribadisce che le indicazioni sui requisiti minimi indicate<br />
di seguito non devono pertanto essere considerate come<br />
una giustificazione o un invito a tenere queste specie nei<br />
circhi o mostre viaggianti. Considerata l’assoluta impossi-<br />
bilità di detenere nei circhi l’Orso polare (Ursus maritimus),<br />
i requisiti seguenti non si riferiscono a questa specie”.<br />
La Maxymova dimostra, quindi, già da tempo un chiaro<br />
disinteresse sia delle normative italiane, sia del benessere<br />
degli animali.<br />
Nel marzo 2009, durante un attendamento a Reana del<br />
Rojale, viene fatto un ulteriore sopralluogo presso il circo.<br />
Le prime e più evidenti mancanze riguardano le pessime<br />
condizioni dell’ippopotamo che reiterano il mancato rispetto<br />
dei Criteri di Detenzione CITES, non essendo per lui possibile,<br />
fra l’altro, nascondersi alla vista del pubblico<br />
I volontari <strong>LAV</strong> hanno inoltre avuto modo di assistere alla<br />
preparazione dello spettacolo della signora Niedermayer:<br />
un assurdo numero costituito da un cavallo, una tigre e<br />
un orso. Il cavallo, con in groppa la tigre traina un carretto<br />
con un orso a bordo.<br />
Ancora una volta risulta estremamente evidente la violazione<br />
delle Linee Guida CITES che specificano molto chiaramente<br />
che “Particolare attenzione deve essere posta a<br />
non imporre la vicinanza di specie per loro natura non<br />
compatibili” e che “In nessun caso esemplari di specie<br />
diverse potranno essere trasportati o mantenuti in strutture<br />
attigue, con particolare riguardo alle differenze di<br />
età e gerarchie sociali e soprattutto se le relative specie<br />
sono in rapporto preda-predatore”.<br />
Di nuovo, ad aprile 2009, i volontari <strong>LAV</strong> videro che nuovamente<br />
il numero della Maxymova veniva portato in<br />
pista.<br />
Sembrano bastare solo due mesi, però, per cambiare il basilare<br />
istinto di sopravvivenza di un animale. Nel giugno<br />
del 2009, infatti, il cavallo viene dissequestrato e restituito<br />
a Martino Maxi Jutta, il proprietario. La motivazione<br />
rileva che il cavallo, portando la tigre in groppa da<br />
quando questa era ancora cucciolo, era ormai abituato<br />
alla sua vicinanza.<br />
Nulla si dice sulla vicinanza dell’orso, da poco acquistato<br />
e inserito nel numero.<br />
E nulla si dice delle Linee Guida CITES che, essendo redatte<br />
da esperti della materia, non stabiliscono parametri<br />
entro cui specie etologicamente in conflitto possono<br />
essere detenute insieme, ma lo vietano del tutto.<br />
Ancora una volta, a distanza di mesi, il numero oggetto<br />
di denuncia è tornato in pista, questa volta a Cagliari:<br />
Negli anni tra il 2006 e il <strong>2010</strong> il Ministero dei Beni e<br />
delle Attività Culturali ha rendicontato un totale di €<br />
73.087,00 di contributi stanziati per il Sig. Martino Eusanio,<br />
legale rappresentante del <strong>Circo</strong> Martin Show.<br />
I contributi, richiesti con costanza e in aumento ogni anno,<br />
sono così suddivisi:<br />
2006 2007 2008 2009 <strong>2010</strong><br />
Attività Circense in Italia<br />
8.000,00 7.000,00 10.000,00 12.000,00 15.000,00<br />
Acquisto di nuovi impianti, macchinari,<br />
attrezzature e beni strumentali 21.087,00