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Fabriano 5<br />
Il quiz<br />
che spopola<br />
su Internet<br />
iene banco il fu-<br />
Tturo dell'Antonio<br />
Merloni grazie<br />
alla creatività del<br />
fabrianese Davide<br />
Riccioni.<br />
EDITORIALI<br />
PAGINA 2<br />
L’oratorio: bello e possibile<br />
di don Samuele Marelli<br />
E’ possibile non essere<br />
massa digitale<br />
di Davide Rondoni<br />
L’identità possibile<br />
di Carlo Cammoranesi<br />
Un mese<br />
missionario<br />
Un mese molto intenso per la<br />
Chiesa locale quello di ottobre.<br />
E’ il mese missionario e non a<br />
caso giovedì 21 ottobre il ritiro<br />
mensile del clero è dedicato proprio alle<br />
missioni. L’appuntamento è per le ore<br />
9.45 fi no alle 14 presso la parrocchia della<br />
Misericordia a Fabriano.<br />
Il tema è “Eucaristia, condivisione e missione”<br />
e sarà sviluppato dal prof. Francesco<br />
Grasselli, responsabile dei Centri Missionari<br />
Diocesani dell’Emilia Romagna.<br />
Nel pomeriggio lo stesso Grasselli terrà<br />
un incontro nell'aula magna della Scuola<br />
Teologica per creare nelle parrocchie e nei<br />
gruppi ecclesiali “il centro missionario”.<br />
Un’altra testimonianza importante sarà<br />
con il Vescovo di Livorno Mons. Simone<br />
Giusti che terrà un incontro per la Scuola<br />
Teologica Diocesana (mercoledì 20 ottobre<br />
alle 18.15) e sarà presente presso la<br />
parrocchia di S. Giuseppe Lavoratore al<br />
primo convegno diocesano catechistico<br />
con il tema “Scienza e fede, come impostare<br />
il discorso con i bambini ed i ragazzi”<br />
(giovedì 21 ottobre alle 18).<br />
Ci Ci scusiamo scusiamo con con i i nostri nostri lettori lettori<br />
per i ritardi nella consegna del<br />
giornale che si stanno verificando<br />
in queste settimane anche<br />
perchè non dipendono da noi.<br />
Cercheremo comunque di<br />
sollecitare un pronto ripristino<br />
della normalità di distribuzione.<br />
Instaurare Omnia in Christo Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46)<br />
art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN)<br />
La capitale<br />
italiana<br />
dell'enduro<br />
al centro citta-<br />
Ddino alle piste,<br />
un grande evento<br />
nazionale delle due<br />
ruote riempie il week<br />
end cittadino.<br />
CONTIENE I.P.<br />
>Matelica 15<br />
>Chiesa 20<br />
Il Musical<br />
che seduce<br />
i ragazzi<br />
a Pastorale Gio-<br />
Lvanile Diocesana,<br />
dopo le selezioni darà<br />
il via alle prove dello<br />
spettacolo previsto<br />
per aprile 2<strong>01</strong>1.<br />
Le grandi<br />
manovre<br />
La politica fabrianese è in evoluzione: sono molte le strategie in piedi e molte le<br />
mosse in divenire, anche in relazione all’ormai vicina <strong>prima</strong>vera del 2<strong>01</strong>2, che<br />
segnerà l’appuntamento per la scelta del prossimo Sindaco. Destra, centro e<br />
sinistra si contendono lo scenario tra vari colpi di scena. Abbiamo interpellato i<br />
protagonisti locali cercando di capire i programmi e le intenzioni. Tra la nascita del gruppo<br />
dei fi niani in Consiglio, la riconferma del segretario del Pd, le rimostranze della sinistra<br />
radicale e le aperture dell’Udc, tutto si consuma in fretta. Ma settimana dopo settimana<br />
le novità sembrano sempre dietro l’angolo.<br />
Fabriano-Matelica euro 1,00 n. 39 Anno XCIX 16 ottobre 2<strong>01</strong>0<br />
>Sport 25<br />
Basket:<br />
la Spider vince<br />
e diverte<br />
Due vittorie<br />
nelle prime<br />
tre partite in serie<br />
B per la giovane<br />
squadra di coach<br />
Gabriele Giordani.<br />
Servizi a pag. 3<br />
di Alessandro Moscè
2 >EDITORIALI<<br />
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
L'oratorio: bello e possibile<br />
di DON SAMUELE MARELLI*<br />
Non è mai facile scrivere<br />
qualcosa sull’oratorio,<br />
tanto meno raccontare<br />
un’esperienza che si presenta<br />
per volti versi imprendibile<br />
e irriducibile ad una defi nizione.<br />
Certamente però l’oratorio è esperienza<br />
di bellezza per tutti coloro<br />
che sono coinvolti.<br />
Per i ragazzi, la bellezza consiste<br />
nel sapere che c’è qualcuno che<br />
è li per loro, che ha a cuore i loro<br />
bisogni, la loro umanità, la loro fede<br />
e il loro futuro; qualcuno che gli<br />
permette di sentirsi voluti bene, che<br />
è capace di farli sentire unici e che<br />
sa suscitare nel loro cuore le grandi<br />
domande e accompagnare in modo<br />
discreto e paziente la ricerca del<br />
senso, <strong>prima</strong> ancora che proporre<br />
Direttore responsabile<br />
Carlo Cammoranesi<br />
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona<br />
n.11 del 6/09/1948<br />
Amministratore<br />
Giovanni Chiavellini<br />
Sorta nel 1911<br />
soppressa nel 1925<br />
risorta nel 1945<br />
risposte in modo affrettato e semplicistico.<br />
Per tutto questo serve un<br />
oratorio, ovvero della passione educativa<br />
in atto. Serve un cortile dei<br />
sogni nel quale i ragazzi possano<br />
sperimentare delle relazioni capaci<br />
di gratuità, di durata e di sintesi.<br />
Tutto questo non si improvvisa:<br />
richiede un luogo, del tempo, un<br />
progetto preciso e uno stile.<br />
Soprattutto servono persone, giovani<br />
e adulti con un’umanità matura<br />
e una solida vita spirituale, decisi<br />
a vivere con intelligenza, passione<br />
e coraggio la nuova frontiera della<br />
carità del terzo millennio che è<br />
l’educazione. Servono uomini e<br />
donne cristiani disposti a passare<br />
dai discorsi sull’educazione al fatto<br />
educativo reale; gente disponibile<br />
ad abbandonare una generica preoccupazione<br />
educativa in favore di<br />
di DAVIDE RONDONI*<br />
Il viso e lo schermo. L’uno si fi ssa nell’altro. Ogni uomo<br />
può usare lo schermo come maschera o come rifl esso.<br />
Viene da pensare così, ancora confusamente, di fronte<br />
all’imponenza del tema che il Papa ha scelto per la<br />
Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali. Autenticità,<br />
annuncio, verità… Sono termini che troviamo nel titolo. E<br />
non sono in contraddizione, o opposte, al termine che sembra<br />
defi nire la nostra era: digitale. Parole… Troppo spesso si<br />
riducono a proclami; ed anche in omelie e discorsi si fanno<br />
tanto grandi quanto astratte. Ma proprio queste parole – verità,<br />
autenticità, annuncio – sono invece legate alla nostra povera<br />
umanità più che il nervo, il muscolo all’osso, il bacio alle<br />
labbra. Sono loro a render vivibili la casa di un secolo e il<br />
mondo di domani. Sono le piccole ciotole della vita.<br />
Dovessero svanire queste parole, se ne andrebbero il calore<br />
del nostro sangue, il nostro volto. Che cosa saremmo, infatti,<br />
senza poter sentire la verità? Se di tutto potessimo solo con-<br />
di CARLO CAMMORANESI<br />
È<br />
ormai da qualche anno che il tema dell’identità ha<br />
travalicato gli studi e le ricerche etnologiche per<br />
diventare oggetto (purtroppo, viste le assurdità che si<br />
proclamano) di discussione televisiva o di confronto<br />
politico. Che cosa è l’identità di una persona? E di un popolo?<br />
Di una cultura, nazione, regione, comunità, villaggio?<br />
Parliamo di una piattaforma, di un recinto dai confi ni chiari<br />
o di una casa senza porte? E cosa accade quando le identità<br />
si incontrano, posto che esista una soddisfacente nozione di<br />
identità? Spesso si parla di contaminazione, di arricchimento<br />
reciproco, di rispetto delle diversità, ma al contempo non mancano<br />
aspetti dell’altra medaglia che portano all’appiattimento<br />
del proprio essere, all’omologazione, alla sopraffazione tout<br />
court. Con il rischio, neanche tanto velato, di annullamento<br />
appunto dell’identità, o se non altro, di quella meno resistente<br />
e più accondiscendente. Non è una questione di forza, ma di<br />
rispetto e di valorizzazione del presente che interagisce con<br />
noi. E non si tratta di una questione soltanto odierna. Basti<br />
pensare al mos maiorum dei Romani e alle problematiche nate<br />
dall’espansione militare arabo-musulmana o per venire più<br />
vicino a noi, ecco i tormenti e i drammi seguiti alla conquista<br />
dell’America Latina, dove nacque il termine di meticciato per<br />
dire che dall’incontro-scontro tra i due nasceva un terzo: una<br />
terza identità? Certo è che la fi ne del Novecento e l’inizio del<br />
Duemila hanno riproposto l’incandescente questione accompagnata<br />
da una febbrile ricerca di comprensioni e soluzioni.<br />
Direzione, redazione e amministrazione<br />
Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10<br />
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Redazione Matelica<br />
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Impaginazione<br />
Tania Bugatti<br />
Daniela Pedica<br />
www.lazione.com<br />
una vera occupazione. Anche per<br />
loro questa potrà diventare un’autentica<br />
esperienza di bellezza, a<br />
precise condizioni. La <strong>prima</strong> è che<br />
sappiano custodire nel cuore un<br />
forte desiderio di Dio che li spinge<br />
a ripartire continuamente da Lui e a<br />
riconsegnare nelle sue mani le gioie<br />
e le delusioni del loro servizio. La<br />
seconda condizione riguarda invece<br />
la capacità di educare insieme ad<br />
altri e <strong>prima</strong> ancora nella Chiesa:<br />
nessuno educa da solo quasi che<br />
l’avventura educativa fosse un<br />
assolo straordinario; quasi sempre<br />
essa si presenta invece come<br />
opera ecclesiale, come un coro o<br />
una sinfonia. L’ultima condizione<br />
per sperimentare la bellezza del<br />
compito educativo è la capacità di<br />
rimanere umili, ovvero di lasciarsi<br />
continuamente educare. Solo chi-<br />
È possibile non essere<br />
massa digitale<br />
statare illusione,<br />
trucco, inganno?<br />
Come spesso già<br />
siamo, e come<br />
i più giovani ci<br />
mostrano sbattendoci lo specchio abnorme di noi stessi<br />
davanti agli occhi, saremmo totalmente, rovinosamente<br />
questo: animali irosi, pronti a scagliarsi contro o sopra ogni<br />
apparenza, affamati di non si sa che, da nulla mai veramente<br />
saziati. Senza volto, come certe fi gure che i grandi pittori del<br />
nostro tempo avevano previsto. Questo l’era digitale potrebbe<br />
divenire. Soltanto un’epoca di uomini fi nti, di maschere, di<br />
fi gure di paglia. Di schiavi scattanti di fronte a ogni vibrazione<br />
video, animaletti chiusi nelle barriere della prigione<br />
peggiore: quella di cui nono riesci più a riconoscere le sbarre<br />
o le vie di fuga, dove il bel panorama che invita alla libertà è<br />
fi nto perché di cartapesta digitale, mentre vere restano la tua<br />
disperazione e la catena della solitudine. Ma la verità – mi<br />
L'identità<br />
possibile<br />
L’Europa che vuole i suoi abitanti e Stati “uniti nella diversità”<br />
è da lungo impegnata nel risolvere il dilemma tra multiculturalismo<br />
e assimilazionismo (ambedue ormai rigettati come<br />
troppo ideologici, ma senza che si sia trovata una “terza via”<br />
praticabile e descrivibile). Mentre gli Stati Uniti ci hanno<br />
convinto con la narrazione del melting pot, non riuscendo<br />
però a spiegare in modo altrettanto effi cace il fenomeno delle<br />
inner cities, dei ghetti urbani e del dilagare dei fenomeni di<br />
esclusione, per non citare la crisi quasi trentennale dovuta<br />
all’immigrazione selvaggia dei latinos. Il Canada applica<br />
una versione del multiculturalismo talmente rigida che per<br />
molti si è rovesciata nel suo contrario: una sorta di gabbia. E<br />
mentre i modelli elaborati in Occidente sono sotto pressione<br />
cosa accade per il resto? Ben poco. Da altri mondi, da altre<br />
latitudini non sono arrivati contributi e slanci per affrontare<br />
l’onda generata dalla globalizzazione (e che insieme la con-<br />
Editore<br />
Fondazione di Culto e Religione<br />
“Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84<br />
Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione<br />
in abbonamento postale gr. 1 -<br />
Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%.<br />
Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/20<strong>01</strong>.<br />
Stampa<br />
Rotopress International srl<br />
via Brecce - Loreto (An)<br />
Ogni copia € 1. <strong>L'Azione</strong> paga la tassa<br />
per la restituzione di copie non consegnate.<br />
parte da qui andrà lontano e porterà<br />
lontano coloro che camminano con<br />
lui. Tutto questo è bello – diranno<br />
molti lettori – ma è anche possibile.<br />
Credo proprio di sì. La secolare tradizione<br />
educativa milanese ha scelto<br />
lo strumento dell’oratorio quale<br />
metodo privilegiato per promuovere<br />
l’umanità e proporre la fede come<br />
possibilità buona per la vita di molti<br />
ragazzi. E’ possibile anche oggi, in<br />
contesti nuovi e mutevoli, pensare<br />
ABBONAMENTO ORDINARIO € 35,00<br />
Amicizia € 50,00 - Sostenitore € 70,00<br />
Europa e Bacino Mediterraneo € 160,00<br />
Africa, Asia e America € 160,00<br />
Oceania € 170,00<br />
C.C.P. 17618604 intestato a <strong>L'Azione</strong><br />
C.C.B. IT21B0614021110<strong>01</strong>0570009048<br />
intestato a <strong>L'Azione</strong><br />
presso Cassa di Risparmio di Fabriano<br />
e Cupramontana - Ag. Corso della Repubblica<br />
insieme l’oratorio, tenendo conto di<br />
alcuni fondamentali equilibri quali<br />
il rapporto tra identità e missione,<br />
tra memoria e profezia, tra mobilità<br />
e territorio. Prima ancora però<br />
bisogna credere che tutto questo è<br />
realmente possibile. Ci è chiesto di<br />
essere uomini di speranza, capaci di<br />
passione per ciò che è possibile.<br />
*Direttore Fondazione Oratori Milanesi<br />
perdonino i fi losofi – è un certo gusto del reale. Sia del reale<br />
che cogliamo direttamente con i nostri sensi, sia di quello<br />
racchiuso nelle fole dei vecchi del paese e ora le rapide news<br />
su ogni video del mondo. La scoperta della verità è come<br />
quando una donna si gira: anche se l’hai immaginata a lungo,<br />
ecco che il suo viso supera ogni aspettativa. Sia quando si<br />
mostra come bella e dolce, sia quando il volto pare indurirsi,<br />
contrastando le nostre intenzioni. Non censurare la tensione<br />
alla verità e il suo gusto signifi ca non accontentarsi di vedere<br />
quella signorina passeggiare da lontano, profi lo indistinto e<br />
impreciso. Dal titolo prescelto viene una fi ducia. La nostra<br />
libertà è integra. Insomma, possiamo essere noi stessi anche<br />
in questa selva luminosa di rapidissimi fantasmi. Non è vero<br />
che siamo destinati ad una perdita progressiva della coscienza<br />
personale, amputati di quel che abbiamo di più prezioso<br />
e unico: il nostro io. A vagare, fantasmi tra fantasmi. Non<br />
siamo destinati ad essere solo “massa digitale”. In questo sta<br />
perfi no la salvezza della raggiunta era digitale. Fallirebbe,<br />
crollerebbe su se stessa in una specie di gioco a vanvera, se<br />
non fosse sostenuta dall’ansia della verità e dunque dell’autorevolezza<br />
e dell’affi dabilità, senza le quali la comunicazione<br />
perde valore e importanza. Il Papa scende un’altra volta nel<br />
fuoco della storia e del tempo. E noi con lui. Nessuna età<br />
ci separa dall’amore incontrato. Chi è raggiunto dalla gran<br />
comunicazione di Gesù ha qualcosa di speciale da dire, una<br />
speranza in questa vita dura e meravigliosa – anche con voci<br />
ed immagini che traversano in un baleno continenti e oceani<br />
– rivolgendosi a milioni di spettatori. O fosse pure ad una<br />
sola persona cara, ferita e lontana.<br />
*editorialista Avvenire<br />
diziona): il nuovo inevitabile processo di rimescolamento<br />
mondiale. Ci vorrà tempo, certo, ma intanto occorre proporre<br />
e sperimentare qualche cambiamento di prospettiva, indizio<br />
di un nuovo giudizio che potrà portare, chissà, a nuovi modelli.<br />
L’interpretazione - giuridica, fi losofi ca e antropologica<br />
- di questo fatto è più che mai necessaria per favorire una<br />
convivenza pacifi ca, innanzitutto, e una integrazione reale.<br />
Le posizioni e i modelli che conosciamo, pur contrapposti,<br />
presuppongono identità originarie, fi sse e immutabili, universi<br />
incomunicabili e dotati di leggi proprie. Di questa ossessione<br />
per la defi nizione di etnie e culture “originarie” abbiamo<br />
mille esempi provenienti proprio dalla cultura europea. Perciò<br />
l’inizio di una nuova considerazione del tema coincide con<br />
la “messa in movimento” del concetto di identità. Non uno<br />
stato, ma una dinamica, non un confi ne ma un abbraccio, non<br />
una indifferenza ma una consapevolezza. Indipendentemente<br />
dalle culture e dalle tradizioni, tutti gli uomini sono uguali:<br />
lo sappiamo, ce lo spiegano fi n da bambini. Ma con gli anni<br />
è facile dimenticare in cosa sono uguali: nel bisogno di una<br />
risposta alla loro attesa di senso. È questo il dato presente in<br />
ogni uomo, dovunque venga al mondo. La rifl essione nuova<br />
sull’identità non può che avere la sua scaturigine dal recupero,<br />
o dalla scoperta, della comune umanità, di ciò che davvero ci<br />
rende uguali e fratelli di destino. Perché per un dialogo vero<br />
e costruttivo è sempre ragionevole e profi cuo partire da ciò<br />
che unisce ponendo le basi per un lavoro inaspettatamente<br />
nuovo ed effi cace. Che è al fondo e all’origine della vera pace<br />
tra gli uomini ed i popoli.<br />
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Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3<br />
della legge 250 del 7/8/1990.
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
>INCHIESTA<<br />
Il futuro delle coalizioni<br />
di ALESSANDRO MOSCÈ<br />
La vicenda che si è consumata<br />
nelle Marche sembrava<br />
impensabile solo<br />
pochi mesi <strong>prima</strong> che<br />
si verificasse. Si è spezzata la<br />
continuità di una collaborazione<br />
politica e di governo iniziata nel<br />
1995 e che aveva visto, appena il 21<br />
dicembre 2009, le forze del centrosinistra<br />
unite su base programmatica<br />
intorno al candidato Gian Mario<br />
Spacca. Poi il Pd a Roma, in modo<br />
unilaterale, ha stretto un accordo<br />
“strategico” con l’Udc.<br />
Il 29 marzo 2<strong>01</strong>0 il Presidente<br />
uscente, candidato della coalizione<br />
di centro-sinistra composta<br />
da Pd, Idv, Udc, Verdi, Alleanza<br />
Riformista, Liste Civiche è stato<br />
riconfermato alla guida della Regione<br />
Marche con il 53,17% dei<br />
voti, pari a 408.569 preferenze, secondo<br />
lo scrutinio di 1.585 sezioni<br />
su 1.585. Ha funzionato, dunque,<br />
l’esperimento marchigiano che ha<br />
visto alleati insieme Pd, Udc e Idv,<br />
a sostegno del Governatore uscente.<br />
Erminio Marinelli, candidato del<br />
centro-destra con il Popolo della<br />
Libertà, la Lega Nord e La Destra,<br />
ha ottenuto il 39,71% dei voti, pari<br />
a 305.137 preferenze. Massimo<br />
Rossi, candidato alla presidenza da<br />
parte di “Unione Democratica per<br />
le Marche”, un’alleanza composta<br />
da Rifondazione Comunista, Comunisti<br />
Italiani, Sinistra Ecologia<br />
e Libertà, ha avuto il 7,10% dei<br />
voti, pari a 54.590 preferenze. Le<br />
Marche sono diventate una regione<br />
laboratorio in tutta Italia, come<br />
ribadito di recente da Enrico Letta<br />
del Pd e da Pier Ferdinando Casini,<br />
leader dell’Udc. “Sì al modello<br />
marchigiano che è un ottimo esempio<br />
di buon governo”.<br />
Ha risposto così il vice-segretario<br />
del Pd Enrico Letta a Pier Ferdinando<br />
Casini, che nell’ambito di<br />
Sud Camp 2<strong>01</strong>0, l’evento organizzato<br />
dallo stesso Letta e dalla sua<br />
Associazione “TrecentoSessanta”,<br />
aveva chiesto al Pd di spiegare se<br />
l’alleanza realizzata nelle Marche<br />
fosse da considerare un modello<br />
politico esportabile o solo un incidente<br />
di percorso. “Credo che<br />
se il Pd vuole battere Berlusconi<br />
e governare, dobbiamo avere la<br />
consapevolezza che queste due cose<br />
vanno tenute insieme. Il problema<br />
non è un punto in più o un punto<br />
PDL e IDV: nessuna<br />
preclusione a priori<br />
Il capo-gruppo del Pdl in Consiglio Comunale, Urbano Urbani,<br />
sottolinea: “E’ ancora presto per pensare alle prossime<br />
elezioni comunali, anche perché a Roma si parla di elezioni<br />
anticipate e la cosa non potrebbe non avere una ricaduta<br />
locale, qualora si tornasse alle urne. In ogni caso dico che<br />
Fabriano deve cambiare, radicalmente, da un punto di vista<br />
sociale, culturale ed economico. Gli errori dell’amministrazione<br />
comunale sulle variazioni di bilancio la dicono lunga<br />
sul pressapochismo della Giunta Sorci. Dico sì ad eventuali<br />
aperture a nuove formazioni e penso che la differenza possano<br />
farle le singole persone e non solo i partiti. Mi auguro<br />
che il movimento dei fi niani rimanga fedele all’alleanza<br />
di centro-destra. Tutti gli accordi che possono far crescere<br />
Fabriano sono bene accetti. Da questo punto di vista guardo<br />
con estrema positività l’ingresso di alcuni componenti del<br />
Club della Libertà nel Pdl. C’è voglia di fare, di collaborare<br />
e di rafforzarsi".<br />
Mario Paglialunga, assessore comunale dell’Idv, riferisce:<br />
“Il partito si strutturerà con una segreteria giovane. Siamo<br />
cresciuti del 500% in poco tempo e il 29 ottobre ci attende<br />
un appuntamento importante, il congresso comunale.<br />
Per ciò che concerne le future alleanze cittadine, non abbiamo<br />
preclusioni di sorta e non diciamo di no a Il Ponte, al<br />
Sel e ad altre componenti della sinistra. Guardiamo specie<br />
agli uomini, alle loro capacità e competenze, non solo alle<br />
appartenenze. I programmi possono segnare una svolta, <strong>prima</strong><br />
ancora delle sigle”.<br />
a.m.<br />
La politica<br />
locale<br />
in pieno<br />
fermento<br />
in meno per il partito, ma il 51% di<br />
una coalizione in grado di guidare<br />
il paese”, è stato detto da Letta e<br />
Casini. Nella <strong>prima</strong>vera del 2<strong>01</strong>2 si<br />
voterà anche a Fabriano: vedremo<br />
La novità cittadina<br />
con i finiani e la Lega<br />
Si è svolta la settimana scorsa presso la sala Ubaldi la <strong>prima</strong><br />
riunione regionale giovanile di Generazione Italia, propedeutica<br />
all’incontro nazionale che avrà luogo a Perugia nel mese<br />
di novembre. Alla presenza di Daniele Silvetti (coordinatore<br />
regionale di GI), Gianmario Mariniello (direttore responsabile<br />
di Generazioneitalia.it) e di Alessandro Gentili (coordinatore<br />
provinciale di GI), si sono confrontati più di cento ragazzi sui<br />
temi dell’attualità politica italiana. Meritocrazia, legalità, lotta<br />
al precariato e voglia di una politica innovativa sono stati gli<br />
argomenti più gettonati, oltre alla volontà di costruire una<br />
destra legalitaria, laica, aperta al dialogo e attenta ai diritti<br />
civili. All’incontro era presente anche il Consigliere Comunale<br />
Alessandro Gentili. A conclusione dei lavori si è stilato un<br />
documento che arricchirà la piattaforma politico-culturale di<br />
questo nuovo movimento legato a Futuro e Libertà, il neopartito<br />
di Gianfranco Fini. Gentili e Mezzopera si appellano<br />
alla politica del fare, del confronto e delle proposte. Nel frattempo<br />
la Lega Nord, nella fi gura del coordinatore cittadino<br />
Gian Pietro Simonetti, rivendica un ruolo chiave per il suo<br />
partito, nell’ambito della prossima coalizione cittadina di<br />
centro-destra. Vale a dire un accordo preventivo, un asse forte<br />
con il Popolo della Libertà. Nell’eventualità che non ci sia un<br />
riscontro in tal senso, non si esclude affatto la possibilità che<br />
la formazione leghista possa correre da sola con un proprio<br />
candidato a Sindaco. La Lega inizierà presto una campagna<br />
elettorale volta a raccogliere i segnali di libertà, dissenso e<br />
pensiero critico fabrianese.<br />
a.m.<br />
PD E UDC INSIEME: STRADA TRACCIATA<br />
Sabato 9 ottobre Claudio Alianello (nella foto) è stato confermato<br />
segretario cittadino del Partito Democratico. “E’ da<br />
subito indispensabile dare un’accelerazione al progetto di<br />
tornare a fare politica tra la gente per ingenerare la speranza<br />
di prospettive future, anche alla luce delle elezioni del 2<strong>01</strong>2.<br />
Il Pd sarà sicuramente l’artefi ce del nuovo<br />
accordo su cui costruire la futura alleanza<br />
con tutte le forze che vorranno condividere<br />
e contribuire a migliorare il nostro progetto”,<br />
ha dichiarato Alianello. Ma la parola<br />
più ricorrente nella sala è stata senz’altro<br />
cambiamento. E’ sembrato a tutti che le<br />
porte siano sempre più aperte verso l’Udc<br />
e l’Idv, a discapito di una certa sinistra<br />
radicale. Lo scenario delle coalizioni per<br />
l’appuntamento elettorale comunale, è stato<br />
suggellato anche dalla presenza del segretario<br />
dell’Udc, Roberto Pellegrini, che<br />
analizza la situazione attuale: “Valutiamo<br />
con interesse le dichiarazioni di alcuni esponenti di punta del<br />
Partito Democratico lette in questi giorni, come le affermazioni<br />
provenienti dalla segreteria. E’ ancora molto presto per<br />
parlare di programmi e di alleanze. Sarebbe come giocare al<br />
lotto. Credo però che la parola -novità- debba essere considerata<br />
un patrimonio generale. Siamo contrari<br />
ai professionisti della politica e pensiamo,<br />
altresì, che sia necessario promuovere<br />
chi non è completamente a digiuno di<br />
politica. Non siamo un partito di grandi<br />
dimensioni, ma tutt’altro che marginale.<br />
Al tavolo di ogni discussione l’Udc non<br />
sarà una formazione di seconda istanza.<br />
Riteniamo che il modello regionale, con il<br />
Governatore Spacca e l’Assessore Viventi<br />
in Giunta, stia dando i suoi frutti. Quindi<br />
non chiudiamo la porta alla possibilità che<br />
questo esperimento possa essere ricalcato<br />
anche a Fabriano”.<br />
se sarà ricalcato o meno il modello<br />
regionale, che cambierebbe, eventualmente,<br />
lo scenario nell’ambito<br />
delle coalizioni di partenza. Da<br />
seguire anche la nascita del partito<br />
3<br />
dei fi niani che orbita nel centrodestra,<br />
e la crescita in città della<br />
Lega Nord. Ma è l’Udc, stavolta,<br />
che sembra fare la parte dell’ago<br />
della bilancia.<br />
Sinistra radicale,<br />
no ai ribaltoni<br />
Emanuele Rossi, Consigliere Comunale della sinistra radicale<br />
(ora nel Gruppo Misto) non lesina critiche al sistema<br />
politico fabrianese: “Il quadro attuale è decisamente piatto.<br />
L’amministrazione gestisce l’esistente senza, a mio avviso,<br />
riuscire a cogliere i profondi mutamenti strutturali del nostro<br />
territorio, sia sociali che economici. Bisogna avere il coraggio<br />
di ammettere che un’epoca, dominata da precisi attori politicoeconomici,<br />
è irrimediabilmente tramontata. Fabriano necessita<br />
di un nuovo modello di sviluppo. Proporre un accordo politico<br />
fra Pd e Udc nel nostro territorio, signifi ca bloccare ogni idea<br />
di rinnovamento. Si tratterebbe di un ritorno ad un passato<br />
clientelare e fallimentare. Oggi la sinistra governa con il Pd.<br />
Se il più grande partito di maggioranza avesse intenzione<br />
di allearsi con i Viventi di turno, non si andrebbe avanti un<br />
anno e mezzo con un’amministrazione seppellita. Questo<br />
il Sindaco Sorci lo sa bene. La segreteria del Pd dovrebbe<br />
essere più cristallina, sia con i suoi iscritti sia con la città,<br />
anche perché sta diventando patrimonio comune l’analisi<br />
che l’accordo stipulato in Regione non abbia pagato quanto<br />
ci si aspettava. Ritengo inoltre che la sinistra, in ogni caso,<br />
debba unirsi su punti programmatici comuni, legittimando<br />
anche attraverso le <strong>prima</strong>rie, i suoi contenuti politici e i suoi<br />
rappresentanti. Così da non trovarsi impreparata nel caso di<br />
un terribile accordo al centro fatto tra Pd e Udc. In ogni modo<br />
per le prossime elezioni fabrianesi non serviranno alchimie<br />
astruse e nuovi ulivi, ma contenuti e serietà. Questo è ciò<br />
che la gente chiede”. Anche Angelo Costantini, Assessore<br />
comunale del Pdci, dice la sua in proposito: “E’ ancora presto<br />
per ipotizzare scenari futuri. Credo che sia tutto in alto mare,<br />
complice la situazione a livello nazionale, molto frastagliata,<br />
che preclude ogni decisione sul locale. A Fabriano l’alleanza<br />
che governa è solida e il Sindaco Roberto Sorci porterà a termine<br />
il suo mandato, ovviamente. Per il futuro dico che <strong>prima</strong><br />
vengono i programmi, poi le alleanze. Il quadro regionale con<br />
ci soddisfa assolutamente, ma non per l’ingresso dell’Udc,<br />
bensì per il mancato rispetto dei programmi. La stessa sinistra<br />
radicale, unita, ha ottenuto più voti dell’Udc, eppure è fuori<br />
dalla maggioranza, non dimentichiamolo. Ripeto, il quadro<br />
nazionale è in evoluzione e nulla, al momento, può essere<br />
previsto. Non sono personalmente contrario ad un accordo<br />
con l’Udc, ma dipenderà dalla complessità dello scenario<br />
politico. Per esempio, se nascesse il terzo polo con i fi niani<br />
e l’Udc, che cosa succederebbe in Regione? In altri parole,<br />
l’Udc da che parte sta?”.<br />
a.m.
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Tre volte<br />
festa!<br />
"Il 6 ottobre scorso è stato un giorgiorno di festa per le donne Girolamini:<br />
l'onomastico di Bruna, il compleanno<br />
di Claudia e la laurea magistrale in<br />
Scienze e Tecnologie Agrarie con 110<br />
e lode di Nadia. Tanti auguri da chi vi<br />
vuole bene!"<br />
3 anni<br />
per Micol<br />
Il 22 ottobre Micol Caporali compie 3<br />
anni. Tanti auguri da mamma Melissa da<br />
babbo Marco, dai nonni, dalle bisnonne<br />
e dalla zia.<br />
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<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
>CRONACA<br />
Tre fotomontaggi di Davide Riccioni:<br />
tra i pianeti, nelle vesti dello Zio Sam<br />
e, ultima, quella che relativa alle vicende<br />
della Antonio Merloni in una sorta<br />
di "Chi vuol essere milionario"<br />
Si chiamerà "Movieplex" e sarà pronto per metà novembre<br />
con l'uscita del fi lm "Harry Potter e i doni della morte"<br />
Il fabrianese, Una star che del spopola cinema su per internet l'inaugurazione con le sue geniali<br />
iniziative, tiene desta l'attenzione sulle vicende dell'azienda<br />
fabrianese creando un gioco a risposta multipla<br />
L'A.Merloni è un vero quiz!<br />
Davide Riccioni ne fa un dibattito su Facebook<br />
di ALESSANDRO MOSCÈ<br />
Inventa giochi e video che<br />
immette su Youtube. Uno di<br />
questi è sul pendolarismo<br />
estivo Fabriano-Senigallia<br />
alla ricerca di novità per sfuggire<br />
alla noia e alla calura di Fabriano.<br />
Ma Davide Riccioni ha centrato<br />
l’obiettivo soprattutto con il gioco<br />
a domande sul futuro dell’Antonio<br />
Merloni. Anche stavolta ha optato<br />
per Facebook e il mezzo di comunicazione<br />
gli ha dato ragione. Una<br />
valanga di consensi per questo<br />
giovane creativo che spopola sul<br />
network locale e che ha ben 792<br />
amici. Davide di professione fa il<br />
dipendente di Trenitalia, ma si diletta<br />
a lanciare iniziative originali.<br />
Tra l’altro è stato tra i promotori<br />
della riuscitissima “Notte Bianca”<br />
dell’anno scorso, tenutasi nel centro<br />
storico e che ha visto la partecipazione<br />
di migliaia di giovani.<br />
Con una serie di fotomontaggi ha<br />
iniziato il suo virtuale percorso per<br />
diventare milionario, rifacendosi<br />
alla celebre trasmissione ideata da<br />
Gerry Scotti. Una delle domande<br />
Funghi, una gran bontà<br />
Mostra e incontro hanno animato il centro<br />
Tradizione, antiquariato ma anche<br />
cultura ed arte i momenti che hanno<br />
caratterizzato il weekend del 9 e 10<br />
ottobre. Un fi ne settimana ricco di<br />
eventi che hanno portato in città<br />
tanti cultori ed appassionati della<br />
raccolta, coltivazione e degustazione<br />
delle infi nite ricette che si<br />
possono preparare con i funghi.<br />
Oltre mille le fi rme apposte sul<br />
registro delle presenze, ma è semplice<br />
capire che sono stati molti di<br />
più coloro che hanno visitato la 24°<br />
edizione della Mostra Micologica<br />
Fabrianese, allestita sotto il Loggiato<br />
San Francesco, senza lasciare<br />
l’autografo o il commento: un numero<br />
elevato quelli di encomio per<br />
il Gruppo Micologico Fabrianese,<br />
che ha organizzato l’appuntamento,<br />
patrocinato dalla Regione Marche,<br />
la Provincia di Ancona, il Comune<br />
di Fabriano e la Comunità Montana<br />
dell’Esino Frasassi. Altrettante le<br />
presenze al Mercatino delle Cose<br />
Vecchie e Antiche, che con i suoi<br />
oltre cinquanta stand e bancarelle<br />
(ceramiche, monili, radio d’epoca,<br />
giocattoli, libri, fumetti e dischi<br />
in vinile usati) ha vivacizzato e<br />
reso ancora più attraente il Centro<br />
Storico: da Corso della Repubblica<br />
sino a Piazza Garibaldi, traffi cato da<br />
numerosi appassionati.<br />
Per non parlare della mostra fotografi<br />
ca, consistente e doviziosa, arricchita<br />
dalla relazione su “Funghi<br />
e Ambiente”, tenuta all’Oratorio<br />
della Carità, dal micologo David<br />
Monno, vice presidente del Gruppo<br />
Micologico locale. Un corposo<br />
spaccato dell’immenso mondo<br />
costituito dai Ficomiceti, Ascomiceti<br />
e Basiodiomiceti mangerecci<br />
e velenosi.<br />
“Il numero delle specie mangerecce<br />
- ci ha spiegato il presidente del<br />
sodalizio locale Alberto Spinaci - è<br />
di gran lunga superiore a quelle<br />
velenose e solo una loro approfondita<br />
conoscenza evita pericolosi<br />
avvelenamenti”. Morfologia, citologia,<br />
metabolismo, riproduzione,<br />
ciclo biologico, classifi cazione gli<br />
argomenti che ci hanno sciorinato<br />
gli esperti organizzatori accompagnandoci<br />
in visita lungo i banchi<br />
espositivi perfettamente predisposti<br />
in sequenza: Amanite, Porcini,<br />
Mazze di Tamburo, Galleti, Turini,<br />
Campanelle ecc.<br />
A coronamento di questo circostanza,<br />
oramai uno dei rendez-vous<br />
tradizionali d’inizio stagione, il<br />
Calendario per il 2<strong>01</strong>1 dedicato dal<br />
Gruppo Naturalistico Fabrianese al<br />
25° anno di nascita della Mostra<br />
Micologica, con la foto di uno gnomo<br />
attorniato dai funghi realizzato<br />
in legno d’ulivo da Otello Crialesi.<br />
Almanacco che sarà presentato a<br />
Fiuminata dal 30 ottobre al 1 novembre,<br />
dove si sposterà la Mostra<br />
Micologica Fabrianese che anche<br />
in questa città è andata sempre in<br />
crescendo, ottenendo buonissimi<br />
risultati di presenze ed interesse.<br />
Daniele Gattucci<br />
riguardava l’Antonio Merloni: che<br />
fi ne farà? Sarà venduta alla Indesit,<br />
agli indiani, ai cinesi, o si profi lano<br />
altre soluzioni? Si è scatenato un<br />
vero e proprio forum per rispondere<br />
all’interessante provocazione di<br />
Davide. Tra i partecipanti, per dire<br />
la sua, anche il Sindaco Roberto<br />
Sorci. Non sono mancate le ipotesi<br />
suggerite da esponenti politici<br />
fabrianesi, Consiglieri Comunali<br />
inclusi. Afferma il giovane: “Evidentemente<br />
l’iniziativa ha colto nel<br />
segno. Il mio intento era proprio<br />
quello di portare all’attenzione della<br />
città e del mondo di Facebook una<br />
questione sentitissima. L’ho fatto<br />
con spirito ironico, ma in verità<br />
speravo che si aprisse un dibattito.<br />
Mi fa piacere che la gente abbia<br />
voluto partecipare al dibattito. Sto<br />
pensando ad altre domande da<br />
porre, tutte incentrate, ovviamente,<br />
sulla fabrianesità. Facebook in particolare<br />
è una cartina di tornasole<br />
che permette di tastare il polso sulla<br />
realtà che viviamo, fuori da ogni<br />
convenzionalità e fuori dalle solite<br />
posizioni retoriche che richiedono<br />
gli incontri uffi ciali”.<br />
In tournée con il Taxi<br />
Esordio di Di Claudio con Papaveri e Papere<br />
Rifl ettori spenti al termine della<br />
mini tournèe in terra maceratese<br />
del 2 e 3 ottobre scorsi e per Papaveri<br />
e Papere è tempo di un primo<br />
bilancio in attesa dei prossimi<br />
appuntamenti in programmazione<br />
per questa <strong>prima</strong> parte di stagione<br />
2<strong>01</strong>0/11.<br />
"Taxi a due piazze" ha ormai preso<br />
il proprio ritmo e lo dimostra il<br />
fatto che l'inserimento di Nino Di<br />
Claudio nel ruolo del Brigadiere<br />
Ferroni, pur fatto in brevissimo<br />
tempo, è stato molto naturale e senza<br />
evidenti intoppi fi n dal debutto.<br />
Segno questo che il gruppo di attori<br />
fabrianesi è affi atato e continua a divertirsi<br />
ad ogni replica. Bravo Nino,<br />
Nino Di Claudio (al centro)<br />
al debutto non ha deluso!<br />
ovviamente. Quando gli schemi<br />
di gioco sono collaudati anche un<br />
fuoriclasse può far fatica a trovare la<br />
sintonia con il resto della squadra.<br />
Ma Nino non ha avuto paura di tirare<br />
il calcio di rigore (parafrasando<br />
una nota canzone di De Gregori) e<br />
ha fatto gol sia a Mogliano, nella<br />
meravigliosa bomboniera del Teatro<br />
Apollo, sia a Civitanova Marche di<br />
fronte all'esigente pubblico della<br />
Rassegna Caro Teatro 2<strong>01</strong>0. E<br />
diamo spazio dunque anche agli<br />
altri attori, che hanno dimostrato<br />
una maturità da professionisti nel<br />
saper accogliere in squadra il nuovo<br />
elemento e nel saper reinterpretare<br />
lo spettacolo adattando gli schemi<br />
alla fi sicità del nuovo Ferroni. Non<br />
era facile!<br />
Mauro Mori, perfettamente a suo<br />
agio nel ruolo del capitano, quello<br />
che dà il tempo al serrato ritmo<br />
della farsa. Fabio Bernacconi, il<br />
tocco di classe, la giocata che non<br />
ti aspetti. Katia Stazio, un concentrato<br />
di carica ed entusiasmo.<br />
Claudia Mengarelli una francesina<br />
veramente tutto pepe, brava! Oreste<br />
Aniello, grande mestiere sempre<br />
pronto in qualsiasi momento. Massimo<br />
Arteconi, genio e creatività in<br />
una parte decisamente fuori dagli<br />
schemi. E in attesa dei prossimi<br />
appuntamenti con Taxi a due piazze,<br />
Papaveri e Papere sta già lavorando<br />
al nuovo spettacolo per il 2<strong>01</strong>1/12<br />
e ha nel cassetto una sorpresa veramente<br />
esilarante.<br />
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20.30 e 22.30. Lunedì 18 ottobre ore 21.30<br />
(telefonare per conferma).<br />
"20 sigarette"<br />
Mercoledì 20 ottobre ore 21.30.<br />
Giovedì 21 ottobre ore 18.30.
6 >FABRIANO<<br />
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
Per la biblioteca finisce l'esilio<br />
Sabato scorso è stata inaugurata la nuova struttura delle Conce<br />
di GAIA GERMONI<br />
La biblioteca comunale “Romualdo Sassi”<br />
ha fi nalmente preso il via: la struttura<br />
“Le Conce”, restaurata dopo i danni<br />
subiti con il terremoto, è stata infatti<br />
inaugurata sabato scorso davanti alla presenza di<br />
un numeroso pubblico. Al nastro del taglio erano<br />
presenti il sindaco Roberto Sorci, l’assessore alla<br />
Cultura Sonia Ruggeri, il vescovo Mons. Giancarlo<br />
Vecerrica e il vice presidente alla Provincia<br />
di Ancona Giancarlo Sagramola.<br />
La biblioteca torna così, dopo tredici anni di<br />
esilio forzato, a vivere nel centro della città. “Una<br />
biblioteca per tutti” come ha detto il sindaco<br />
Sorci “dalle donne in attesa fi no alle persone anziane”.<br />
Un totale di 1700 metri quadri organizzati<br />
su due livelli e divisi in due strutture collegate<br />
tra loro da due passetti, unendo insieme la fun- LA STRUTTURA<br />
zionalità e la bellezza di una struttura che ha un<br />
Dove: Via Le Conce, 76<br />
valore signifi cativo per la cultura fabrianese. Il<br />
Superficie: 1.700 metri quadri<br />
restauro è stato possibile grazie alla Fondazione Progetto di recupero e direzione lavori:<br />
Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana<br />
arch. Paolo Schicchi<br />
Committente: Fondazione Cassa<br />
che ha stanziato i fondi necessari per recuperare<br />
di Risparmio di Fabriano<br />
e Cupramontana<br />
LA BIBLIOTECA IN CIFRE<br />
Lavori eseguiti: fra il 2002 e il 2006<br />
Oltre 100.000 volumi a stampa.<br />
Costo dell’intervento:<br />
Tra i fondi di rilievo si segnalano:<br />
oltre 3 milioni di euro<br />
- il Fondo antico, con con più di 6.000 tra manoscritti, manoscritti, incunaboli,<br />
cinquecentine, seicentine e altri altri numerosi libri libri antichi a stampa,<br />
tra i i quali l’edizione livornese del1770 dell’Encyclopédie di Diderot Diderot e D’Alembert;<br />
- Il Fondo Miliani, composto dalla biblioteca del senatore Gianbattista Miliani;<br />
- Il Fondo Molajoli (in via di ordinamento).<br />
- L’Archivio storico comunale, ospitato dalla Biblioteca, contiene oltre 7.000<br />
tra pergamene e documenti, i più antichi dei quali risalenti all’XI secolo.<br />
- 4 quotidiani e 80 riviste in abbonamento.<br />
- 4000 volumi nella sezione bambini e ragazzi.<br />
- Uno “scaffale multiculturale” con circa 700 volumi di narrativa e saggistica in varie<br />
lingue straniere, dall’albanese al francese, dal polacco all’arabo.<br />
- 50 posti a sedere per la lettura, nelle varie sezioni della biblioteca.<br />
- Una sala multimediale con 12 postazioni internet<br />
e 3 postazioni audio-video per la fruizione di musica e film.<br />
- Una sala didattica / sala conferenze con 40 posti<br />
a sedere e una lavagna multimediale di ultima generazione.<br />
- Un video ingranditore per ipovedenti, collocato in emeroteca,<br />
e software specifici per facilitare la lettura dei testi tramite computer.<br />
- Collegamento Wi-Fi in tutta la Biblioteca.<br />
- Un’area dedicata al ristoro e alle attività ricreative.<br />
Ritagli di giornale: la più grande piena<br />
Un omaggio a Romualdo Sassi, al quale<br />
è dedicata la nuova Biblioteca Comunale<br />
Sabato 9 ottobre è<br />
stata inaugurata la<br />
sede provvisoria della<br />
Biblioteca Comunale<br />
di Fabriano (istituita<br />
nel 1841), nei restaurati<br />
locali delle<br />
Conce, Contrada dei<br />
Tintori. È intitolata al<br />
prof. Romualdo Sassi<br />
(1878/1969). Di questo<br />
famoso storico il<br />
quale dedicò molto<br />
tempo al riordino dei<br />
documenti antichi dell’Archivio,<br />
riportiamo un articolo del lontano<br />
7 dicembre 1946, ma di palpitante<br />
attualità a causa dell’incombente<br />
pericolo - a cose e persone della<br />
Città bassa - in caso di piena del<br />
Fiume Giano. (B.Beltrame).<br />
“Chi osservasse in tempo di magra<br />
il fi umiciattolo che porta per ironia<br />
il superbo nome di Giano — per<br />
i quali complicate ed oscure vicende<br />
questo gli sia venuto senza<br />
sua colpa, può leggersi nel mio<br />
articolo pubblicato nel numero di<br />
novembre de “Le nostre regioni” a<br />
tutto potrebbe pensare fuorché ad<br />
inondazioni pericolose delle acque<br />
di esso e dei torrenti anche più pic-<br />
coli che vi affl uiscono.<br />
Eppure, quando monta<br />
in bestia, anch’esso<br />
può farsi temere; la<br />
piena che ha dilagato<br />
nei giorni scorsi ricoprendo<br />
gli orti dove<br />
dovrà passare la nuova<br />
gran Via — fortuna<br />
che è rimasta ancora<br />
su la carta! — rende<br />
credibile il gravissimo<br />
cataclisma che il<br />
Liber luguberrimus<br />
dell’archivio comunale registra<br />
insieme coi saccheggi, i terremoti,<br />
le pestilenze, le carestie che desolarono<br />
la città nei lunghi secoli della<br />
sua storia.<br />
Fu il 17 settembre 1807, tre anni<br />
<strong>prima</strong> che il mite Pio VII fosse<br />
vittima della prepotenza di Napoleone.<br />
Un diluvio di piogge che si<br />
rovesciò fra le due e le quattro del<br />
pomeriggio su l’intero territorio,<br />
da Valdicastro a Monte Maggio,<br />
ingrossò fi umi e torrenti in modo da<br />
produrre una pericolosa alluvione.<br />
La città fu presa tra due fuochi; da<br />
un lato le acque che scendevano<br />
impetuose dalle colline del sud,<br />
superato il profondo fossato che<br />
allora cingeva le mura, irruppero<br />
dalla porta Cervara e invasero<br />
trionfalmente il Corso, allagando<br />
cantine e pianterreni fi no all’altezza<br />
di nove palmi (oltre 2 metri, ndr)<br />
e proseguendo impetuosamente la<br />
corsa, scesero, tutto travolgendo,<br />
alla piazza del Mercato; dall’altra<br />
il Giano, enormemente ingrossato,<br />
uscì dalle sponde invadendo il piano<br />
circostante, occupando per due<br />
terzi la piazza stessa, rovesciando<br />
23 case e botteghe con sei logge e<br />
superando il livello stradale fi no a<br />
raggiungere il palazzo De Vecchi<br />
(inizio via F.Filzi, ndr). Non vi furono<br />
vittime umane, ma indicibile<br />
fu lo spavento degli abitanti delle<br />
case esposte alla furia, i quali si<br />
salvarono salendo ai piani superiori.<br />
Danni incalcolabili: agricoli per<br />
i terreni di montagna e di collina<br />
privati dell’humus fecondatore, di<br />
pianura insabbiati e travolti; edilizi<br />
per i ponti quasi tutti lesionati<br />
(tranne il vecchio e massiccio ponte<br />
dell’Aèra, costruito per sfi dare i<br />
secoli) e per molte case diroccate;<br />
patrimoniali per il bestiame, le<br />
botti piene e vuote, le suppellettili<br />
più varie trascinate via dalle<br />
acque. Una perizia dell’architetto<br />
Virgilio Bracci, assistito da una<br />
deputazione di quattro cospicui<br />
cittadini, calcolò danni a 65.000<br />
scudi (euro 130 milioni circa,<br />
ndr), di cui circa 8500 per danni a<br />
e rivalorizzare questa importante struttura. Durante<br />
l’inaugurazione le autorità hanno inoltre<br />
ricordato che la struttura “Le Conce” non rappresenta<br />
che una tappa nella sistemazione defi nitiva<br />
della biblioteca all’interno del complesso “San<br />
Francesco”, ma la sua importanza risiede nella<br />
centralità di questo stabile e nella sua rinascita<br />
dopo anni di degrado: “Un’opportunità per<br />
rilanciare l’offerta culturale” , come ha detto<br />
Sonia Ruggeri, sottolineando l’importanza che<br />
per la vita culturale di Fabriano è rappresentata<br />
dal ritorno in vita di questa struttura. Tanto più<br />
se si considera che la nuova biblioteca è dotata<br />
dei servizi più disparati, che consentono sia la<br />
consultazione dei testi alla vecchia maniera,<br />
sia la loro lettura multimediale, inserendosi<br />
perfettamente all’interno del passaggio verso<br />
una nuova era.<br />
I servizi bibliotecari sono stati resi operativi<br />
da martedì 12 e da giovedì 14 ha inoltre preso<br />
vita la <strong>prima</strong> delle iniziative culturali che si<br />
svolgeranno all’interno della biblioteca, ovvero<br />
“Caffè 900”, con il primo incontro dedicato al<br />
tema “Comunicazione e società”.<br />
Foto servizio<br />
Cico<br />
stabilimenti industriali, 7000 per<br />
il restauro delle case cadenti, 5000<br />
per oggetti mobili perduti, 3700<br />
denunziati dalle frazioni rurali.<br />
Per valutare l’entità di questa cifra,<br />
che di fronte ai valori astronomici<br />
odierni potrebbe sembrare irrisoria,<br />
si pensi che allora si mangiava a<br />
suffi cienza con pochi baiocchi al<br />
giorno e che una rendita annua di<br />
cento scudi era considerata una<br />
discreta agiatezza. Ma, per quanto<br />
la città risentisse ancora le profonde<br />
ferite del saccheggio giacobino del<br />
1799, trovò modo di risollevarsi<br />
da questa nuova sventura. E sia<br />
questo di buon augurio per le tristi<br />
condizioni presenti”.
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
>FABRIANO<<br />
Rotary Club per il Benin<br />
Edifi cante incontro con Suor Maria Antonietta Marchese<br />
di DANIELE GATTUCCI<br />
nelle<br />
Comunità, uniamo i<br />
continenti” è uno dei<br />
“Impegniamoci<br />
precetti che il Rotary<br />
International Club di Fabriano<br />
ha pienamente applicato nel service<br />
di sabato 9 ottobre all’Hotel<br />
Janus, dove soci, consorti e ospiti<br />
(presente anche il Rotary Club di<br />
Montegranaro) hanno incontrato<br />
Suor Maria Antonietta Marchese,<br />
che ha parlato del suo impegno nel<br />
Benin, piccolo stato dell’Africa<br />
occidentale che si trova sul Golfo<br />
di Guinea, vicino all’equatore a<br />
confi ne con il Togo, Burkina Faso,<br />
Niger e Nigeria e dell’uso fatto dei<br />
fondi versati dal Rotary, ben 12.000<br />
euro raccolti insieme agli altri Club<br />
di Alta Vallesina Frasassi, Gubbio e<br />
Jesi, a sostegno di un progetto di recupero<br />
di bambine (dai 6 ai 16 anni)<br />
vendute dalle famiglie (nel caso<br />
citato da suor Maria, Rosin sei anni<br />
venduta per sette euro ed un lenzuolo<br />
di stoffa) e ridotte in schiavitù.<br />
L’ospite, <strong>prima</strong> insegnante e preside<br />
a Torino, da sei anni vive in questo<br />
piccolo paese molto povero, con<br />
un’economia basata sull’agricoltura<br />
di sussistenza e sulla coltivazione<br />
del cotone il cui prezzo in questi<br />
ultimi anni è crollato; dal 1990 è<br />
una democrazia presidenziale e<br />
multipartitica con elezioni regolari<br />
ogni cinque anni. Qui, suor Maria,<br />
che coordina le suore salesiane<br />
di don Bosco presenti dal 1992,<br />
ha investito tutti i suoi sforzi nel<br />
superamento di una delle maggiori<br />
piaghe del Benin: il fenomeno dei<br />
vidomegons che in lingua fon vuol<br />
dire “bambini piazzati o traffi cati”.<br />
Circa 40.000 su una popolazione di<br />
otto milioni, alfabetizzazione pari al<br />
Lions: Ceccacci<br />
è presidente<br />
Martedì scorso, presso l’Hotel Janus,<br />
si è svolta la <strong>prima</strong> conviviale<br />
di quest’anno lionistico, che ha<br />
visto il debutto del nuovo presidente<br />
del Lions Club di Fabriano, dottor<br />
Renzo Ceccacci, stimato <strong>prima</strong>rio<br />
del reparto rianimazione dell’ospedale<br />
di Fabriano, che succede a<br />
Paolo Notari.<br />
La serata ha avuto come ospite il<br />
cuoco Silvano Scalzini, personaggio<br />
eclettico, titolare del ristorante<br />
“il picciolo di Rame” di Caldarola,<br />
che ha deliziato gli ospiti con una<br />
cena dal sapore storico, rivisitando<br />
la cucina tradizionale contadina dei<br />
nostri avi. Durante la cena il presidente<br />
ha esposto il suo programma,<br />
puntando particolarmente sul rafforzamento<br />
dei vincoli di amicizia,<br />
collaborazione e solidarietà che<br />
caratterizzano il sodalizio dei soci,<br />
la divulgazione degli scopi e dei<br />
principi che ci sono propri e che<br />
si basano sul sostegno al prossimo<br />
e prendere attivo interesse al bene<br />
civico, culturale, sociale e morale<br />
della comunità, nel nome di un<br />
comune impegno al servizio delle<br />
persone meno fortunate.Come ogni<br />
anno, ed è ormai tradizione, rimane,<br />
inoltre, confermato il “service” relativo<br />
all’attribuzione di una borsa<br />
di studio di 500 euro da consegnare<br />
ad uno studente meritevole.<br />
Monica Bisio<br />
40,9% suddivisa in maschi 56,2% e<br />
femmine 26,5%, reddito medio di<br />
490 euro l’anno ed il 47 per cento<br />
degli 8 milioni di abitanti vive<br />
con meno di un dollaro al giorno:<br />
solo il 60 per cento dei nuovi nati<br />
è registrato all’anagrafe e questo<br />
produce eserciti di baby fantasmi.<br />
Qui s’innesta l’attività di suor Maria<br />
Antonietta Marchese: dare assistenza<br />
alle bambine impiegate nel<br />
mercato Dantokpa di Cotonou, il<br />
più grande dell’Africa occidentale,<br />
ove si calcola in svariate migliaia<br />
la presenza dei vidomegons. Per<br />
altro in questo posto, ha evidenziato<br />
l’invitata, le suore salesiane hanno<br />
costruito nel mercato, all’interno<br />
di un parcheggio frequentatissimo,<br />
una baracca d’accoglienza le bambine<br />
possono trascorrere un po’ di<br />
tempo. Inoltre, la religiosa, presentata<br />
ai Rotaryani dal parroco del San<br />
Giuseppe Lavoratore, don Tonino<br />
Corale S. Cecilia:<br />
che bei brani!<br />
Domenica 10 ottobre è iniziata nella<br />
chiesa del Ss.mo Sacramento di<br />
Ancona la 21a Rassegna Nazionale<br />
Corali Polifoniche “Città di Ancona”.<br />
La rassegna, organizzata dalla Corale<br />
“Federico Marini” di Ancona, ospita<br />
ogni anno prestigiose formazioni corali<br />
provenienti dalle Marche e dalle altre<br />
regioni e si pone ormai come momento<br />
di particolare importanza per mettere<br />
in mostra le potenzialità artistiche dei<br />
gruppi musicali che vi partecipano e<br />
per lo scambio di diverse e signifi cative<br />
esperienze musicali. Quest’anno ad<br />
inaugurare la Rassegna è stato invitato<br />
il “Gruppo Corale S. Cecilia” di Fabriano,<br />
per il prestigio di cui gode nelle<br />
Marche, essendo una delle formazioni<br />
più longeve e più ricche di successi<br />
artistici. Il programma offerto dal<br />
nostro Coro comprendeva brani tratti<br />
dalla tradizione liturgica russa e dal<br />
grande repertorio della polifonia classica<br />
italiana. Il Coro S. Cecilia, sotto la<br />
guida del M° Marcello Marini, ha dato<br />
prova della sua preparazione musicale e<br />
della sensibilità artistica, offrendo una<br />
convincente interpretazione dei brani<br />
in programma. Il numeroso pubblico<br />
che riempiva la Chiesa del Sacramento,<br />
ritornata a grande splendore dopo<br />
i recenti restauri, ha apprezzato l’esecuzione<br />
dei brani, accogliendoli con<br />
calorosi applausi. Dopo il nostro Coro<br />
si è esibito il “Polifonico Durantino”<br />
di Urbania.<br />
Suor Maria Antonietta ospite al Rotary di Fabriano<br />
Lasconi e accolta dal vescovo della<br />
diocesi don Giancarlo Vecerrica,<br />
ha aperto un “foyer” diviso in due<br />
sezioni: una di breve permanenza<br />
nell’attesa del reinserimento nella<br />
famiglia d’origine, l’altra di più<br />
lunga durata (due-tre anni) per i casi<br />
più problematici. Una psicologa<br />
una volta la settimana fa incontri di<br />
gruppo e, quando necessario, anche<br />
individuali. “Il reinserimento nelle<br />
famiglie di origine - sono ancora<br />
parole della missionaria - generalmente<br />
ben riuscito, a volte può<br />
risultare complicato perché le bambine<br />
non ricordano il villaggio ove<br />
abitavano né il proprio cognome.<br />
Nei casi d’assoluta impossibilità di<br />
rintracciare i parenti o quando vi è<br />
il rischio di una nuova vendita, le<br />
bambine sono affi date a famiglie<br />
di qualsiasi religione, ma non<br />
poligame, scelte dopo un’approfondita<br />
indagine sui valori morali<br />
La spettacolare dimostrazione<br />
del Cai sulla Torre Civica e il Loggiato<br />
di San Francesco (Foto BettaEnne)<br />
con particolare attenzione alle fi -<br />
gure maschili”. Tra le aspirazioni<br />
di suor Maria Antonietta Marchese,<br />
c’è l’inserimento dei minori più<br />
piccole nella scuola normale e non<br />
nei corsi alternativi, preferibilmente<br />
nella scuola privata dove le classi<br />
sono di circa venti alunni mentre<br />
in quella pubblica quasi sempre<br />
raggiungono il numero di sessanta<br />
o settanta con gravi diffi coltà di<br />
apprendimento, ma vuole pure<br />
costruire, un dormitorio affi nché i<br />
piccoli che attualmente passano la<br />
notte nel mercato possano trovare<br />
un riparo più confortevole che le<br />
protegga dalle violenze anche sessuali<br />
alle quali oggi sono esposte.<br />
Sua intenzione è anche quella intensifi<br />
care il microcredito e la sensibilizzazione<br />
dell’opinione pubblica,<br />
specialmente delle donne e ragazze<br />
farle studiare, farle diventare sarte,<br />
parrucchiere, cuoche, riconciliandosi<br />
in tal modo con la propria<br />
dignità. Nello specifi co il Rotary<br />
Club di Fabriano, con i suoi fondi,<br />
ha permesso di fi nanziare progetti<br />
di scolarizzazione, di formazione<br />
agricola in una fattoria e terreno attrezzato<br />
con vasche per pesci, allevamento<br />
conigli e polli, recinzione<br />
per proteggere il tutto dagli animali<br />
selvatici, con tanto di pozzi dotati di<br />
gruppo elettrogeno alimentano un<br />
serbatoio aereo al servizio dell’intera<br />
struttura. Il presidente Verna ha<br />
annunciato che sono stati stanziati<br />
altri 2.000 euro per ricostruire una<br />
baracca di bambù, spazzata via dal<br />
maltempo, con fondo in cemento,<br />
struttura portante e tetto in lamiera.<br />
“Don Bosco diceva: vi ringrazio<br />
per tutto quanto state facendo, ma<br />
ricordate che siete voi che dovete<br />
dire grazie a me perchè vi aiuto a<br />
fare del bene”.<br />
Cai Fabriano:<br />
arrampicata<br />
in centro storico<br />
Spettacolare iniziativa<br />
Il gruppo speleologico Cai Fabriano, in occasione del quarantesimo<br />
anniversario della fondazione, sabato 9 ottobre, ha fornito una dimostrazione<br />
pratica delle tecniche di progressione su corda utilizzate in<br />
grotta. Sono state allestite una teleferica dalla torre civica al loggiato<br />
S.Francesco ed una corda di salita e discesa lungo la facciata della<br />
torre stessa, i membri del gruppo a turno hanno simulato le manovre<br />
abitualmente effettuate in grotta. Con l’occasione hanno anche ripulito<br />
la sede campanaria e la facciata della torre. L’iniziativa è stata davvero<br />
molto spettacolare da vedere.<br />
Costituita<br />
"Spazio<br />
Libero"<br />
7<br />
Nasce l'associazione "Spazio Libero".<br />
I soci riunitisi in assemblea il<br />
31 maggio scorso hanno dato vita<br />
all’associazione Spazio Libero con<br />
l’elezione del Consiglio Direttivo.<br />
L’obiettivo dell’associazione, che<br />
sta lavorando ad iniziative di nuova<br />
sperimentazione per comunicare le<br />
sue fi nalità con originalità e passione,<br />
è quella di testimoniare il cambiamento<br />
in atto ed intervenire da<br />
protagonista nella trasformazione<br />
culturale ed economica che stiamo<br />
vivendo. L’associazione, con sede<br />
a Fabriano, annovera fra i suoi soci<br />
rappresentanti di un territorio che va<br />
dal Comune di Pergola a quello di<br />
Camerino. Il futuro di queste aree<br />
e delle giovani generazioni sarà<br />
oggetto di studio dell’associazione<br />
che promuoverà progetti e proposte<br />
verso le istituzioni pubbliche e<br />
private e la società. L’analisi della<br />
realtà dei territori interessati, non<br />
condizionata da stereotipi o da stanchi<br />
e sterili pregiudizi, coniugata<br />
all’individuazione di opportunità<br />
di cambiamento o sviluppo, guiderà<br />
l’associazione a monitorare<br />
quello che succede nei vari settori<br />
dell’economia locale, a valutarne<br />
i risvolti sociali, ad individuare<br />
nuovi modelli imprenditoriali per<br />
allargare la rifl essione al maggior<br />
numero di persone su nuove opportunità<br />
che sembrano venir meno a<br />
causa dei tempi poco rassicuranti<br />
che viviamo. Spazio Libero vuole<br />
coinvolgere coloro che usano il loro<br />
modo di essere come guida ad un<br />
progetto di vita signifi cativo e di<br />
successo, quelli che pensano che<br />
il luogo dove si vive offre, aprendosi<br />
al nuovo, un futuro di lavoro,<br />
di studio, di relazioni che vale la<br />
pena sperimentare, coloro che nella<br />
salvaguardia dei luoghi della loro<br />
vita valorizzano un bene prezioso<br />
del quale godere anche nella sua<br />
inevitabile trasformazione. I soci<br />
di Spazio Libero hanno deciso che<br />
è tempo di ritrovarsi, di parlare,<br />
di intervenire, di dare un nuovo<br />
nome a ciò che sta cambiando<br />
anche andando controtendenza.<br />
Ci saranno occasioni d’incontro<br />
per immaginare come i progetti<br />
più arditi o, al contrario, l’assenza<br />
di ogni intervento sul territorio<br />
influenzino il nostro quotidiano<br />
e la qualità della vita. La <strong>prima</strong><br />
iniziativa in programma, in modo<br />
inedito ed originale, pertanto ancora<br />
non svelato, punterà a dare una ”informazione<br />
di sostanza” e stimolare<br />
una rifl essione sul momento che<br />
stiamo vivendo e sullo stato dei luoghi<br />
che ogni giorno frequentiamo.<br />
Per informazioni e per richiedere<br />
una copia dello Statuto contattare<br />
la segreteria al 333 6523983 in via<br />
Vittorio Veneto 5, Fabriano<br />
Porta del Borgo<br />
La Porta del Borgo elegge il nuovo<br />
consiglio di Porta che resterà in<br />
carica per il prossimo triennio.<br />
Venerdì 22 ottobre è l’ultimo giorno<br />
valido per iscriversi all’elenco dei<br />
candidati presso la Tabaccheria<br />
Gobbi in via Martiri della Libertà.<br />
Sabato 23 e domenica 24 ottobre<br />
si voterà dalle 10 alle 13 e dalle 16<br />
alle 19 presso la sede della Porta del<br />
Borgo in piazza Cairoli, 19.<br />
Info: Maurizio Marini 347 1304941,<br />
Antonio Stopponi 328 6771081,<br />
Ginetto Villani 338 8918247.
8 >FABRIANO<<br />
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
Speranza di un'intera valle<br />
La scuola materna di Serradica continua a rimanere a rischio<br />
di MARTA ROCCHI<br />
La complessa situazione<br />
che vede da<br />
mesi protagonista la<br />
Scuola Materna Cif<br />
di Serradica sembra volgere<br />
tristemente a termine.<br />
Già da febbraio di quest’anno il<br />
Centro Italiano Femminile, gruppo<br />
che gestisce la struttura e che opera<br />
nell’ambito della promozione sociale,<br />
aveva pubblicamente dichiarato<br />
il suo disappunto nei confronti<br />
dell’operato del Comune, anzi del<br />
mancato operato dal momento che<br />
quest’ultimo non intendeva offrire<br />
il consueto sostegno finanziario<br />
indispensabile all’operatività della<br />
scuola. Nonostante questo, dopo<br />
una trattativa combattuta, ad ottobre<br />
la scuola riesce ad aprire le<br />
porte garantendo accoglienza a un<br />
numero esiguo di bambini, con la<br />
sicurezza che a gennaio l’inserimento<br />
di nuovi arrivati permetta alla<br />
scuola di raggiungere un numero<br />
suffi ciente per continuare il suo<br />
prezioso lavoro. Ma ora, nell’ultimo<br />
incontro tra le parti, si torna<br />
a ribadire la negazione del fondo<br />
A MODO MIO<br />
di Luciano Gambucci<br />
Con L' Azione da...<br />
40 anni<br />
BREVI DA FABRIANO<br />
~ FERMI ORE PER ANCONA<br />
E PER FABRIANO<br />
Castelplanio, 3 ottobre. La S.S. 76 è rimasta<br />
chiusa per ore, <strong>prima</strong> in un senso poi<br />
nell’altro, a causa di due incidenti stradali.<br />
Il primo, capitato in direzione Ancona,<br />
aveva prodotto la chiusura per tre ore a<br />
partire dalle 18; il secondo, avvenuto in<br />
direzione di Fabriano e che era stato mortale<br />
per Fulvio Lametti nato a Serra S. Quirico<br />
e residente a Rosora, aveva portato<br />
comunale e inevitabilmente a decretare<br />
la chiusura dell’asilo per la fi ne<br />
dell’anno. In questo modo i bambini<br />
della scuola e le loro famiglie si<br />
vedranno private di quel servizio<br />
fondamentale che da anni intercetta<br />
le esigenze sociali di un’intera<br />
vallata, attraverso una didattica di<br />
qualità, garantita dal basso numero<br />
Sembra ieri, o quanto meno l’altro ieri. Eppure sono passati quattro<br />
decenni! Sì, quarant’anni.<br />
Tutto nacque da Gino Giraldi, caro amico con cui avevo condiviso importanti<br />
esperienze tra cui quella nella Fuci, la Federazione universitaria<br />
dei cattolici, e con il quale insieme a tanti altri avevamo fatto crescere la<br />
Gioventù Studentesca. Conoscendo il piacere che avevo nello scrivere<br />
mi telefonò per invitarmi a collaborare con L’Azione.<br />
Risposi in modo interlocutorio perché, all’epoca, stavo facendo scuola in<br />
quel di San Severino Marche nel corso di Telecomunicazioni del locale<br />
Istituto Tecnico. Inoltre, a breve mi sarei sposato con Gabriella.<br />
“Ci vediamo da Gustavo” mi disse Gino invitandomi a mangiare qualcosa<br />
con don Pietro Ragni, il punto di riferimento de L’Azione, il prete<br />
dalla testa completamente pelata che quando percorreva un pur breve<br />
tratto di strada impiegava ore tante erano le persone che lo fermavano<br />
per chiedere, domandare o fare semplicemente due chiacchiere. Lui<br />
era disponibilissimo e, molto frequentemente, da quegli incontri traeva<br />
spunti per scrivere settimanalmente delle rifl essioni.<br />
Da Gustavo, allora frequentato ristorante situato di fronte alla stazione<br />
ferroviaria, ci ritrovammo in quattro: oltre a Gino, don Pietro e Balilla<br />
Beltrame.<br />
Si parlò del più e del meno, del ruolo che il giornale aveva nella comunità<br />
dell’entroterra, del piacere che i redattori provavano nel vederlo<br />
alla chiusura dalle 19.30 in poi.<br />
~ OCCORRE UN PASSAGGIO<br />
Piazza Garibaldi. Occorre un passaggio pedonale<br />
verso via Damiano Chiesa perché,<br />
specie il sabato, le auto provenienti da via<br />
Mamiani - strada a senso unico, discendente<br />
dalla chiesa S. Benedetto - sono tante e l’incontro<br />
con i pedoni è improvviso.<br />
~ CHIUSA UNA FABBRICA<br />
Sassoferrato, giorni fa. Chiude, dopo la<br />
La scuola materna di Serradica<br />
di bambini e dal personale competente<br />
e preparato. Senza il fondo<br />
comunale che rappresenta il 50%<br />
del bilancio della Scuola, la materna<br />
di Serradica non ha alcuna possibilità<br />
di continuare a svolgere questo<br />
servizio cruciale, e i bambini da<br />
gennaio dovranno necessariamente<br />
spostarsi a Fabriano, in asili che,<br />
cassa integrazione, la “Nicolemax srl”, che<br />
faceva indumenti intimi e che aveva 17 dipendenti;<br />
pignorati anche i macchinari.<br />
~ IN RIANIMAZIONE PER DROGA<br />
Fabriano, giorni fa. Un 30enne del luogo,<br />
tossicodipendente, in overdose viene ricoverato<br />
nel reparto rianimazione dell’ospedale. Il<br />
giovane non sembra correre pericolo di vita.<br />
~ GAS IN FUGA<br />
Nebbiano, località Nazzano, 7 ottobre ore<br />
avendo capacità ricettive ben più<br />
ampie, spesso sono saturi, forse<br />
troppo per le esigenze dei bambini<br />
della scuola materna.<br />
Senza contare che inserirli sarà<br />
un problema dal momento che<br />
implicherà lo svegliare i bambini<br />
molto presto, metterli in macchina<br />
e partire per Fabriano lungo un percorso<br />
stradale spesso diffi cilmente<br />
praticabile a causa della neve e del<br />
ghiaccio che d’inverno complicano<br />
la normale circolazione.<br />
Si parla infatti di una scuola materna<br />
che fa convergere al suo interno<br />
bambini provenienti da cinque<br />
frazioni: Serradica in posizione<br />
centrale, Cacciano, Cancelli ma<br />
anche Campodonico e Belvedere<br />
che sono tra le frazioni più distanti<br />
da Fabriano, circa 17 chilometri.<br />
Un’intera valle si vedrà così privata<br />
di un servizio utile, effi ciente e consolidato<br />
da anni di esperienza sotto<br />
la supervisione attenta del Cif.<br />
Ma le comunità coinvolte non intendono<br />
stare con le mani in mano<br />
mentre vedono chiudere, vale la<br />
pena ricordarlo, l’ultima scuola<br />
rimasta attiva nelle frazioni.<br />
Queste, fi n da ora si impegnano<br />
settimanalmente nascere, del puro volontariato che ognuno esercitava<br />
nell’impegno, del desiderio di migliorarlo, e così via.<br />
Accettai di “dare una mano” e, con mia grande sorpresa, un paio di giorni<br />
dopo ricevetti una telefonata da don Pietro che mi chiese di andare ad<br />
intervistare Galliano Sereni, sindaco uscente, che stava concludendo il<br />
suo secondo mandato.<br />
Don Pietro, da buon conoscitore degli uomini, aveva capito che l’intervista,<br />
l’incontro, il colloquio con un altro mi catturava. L’intervista, a<br />
tutt’oggi, rimane il fi lone giornalistico che più gradisco perché mi fa<br />
conoscere altre persone, altre mentalità, altri…in genere.<br />
L’impatto con Sereni fu curioso o quanto meno singolare. Ci sedemmo<br />
in quella che oggi è la sala del segretario e dove si svolgono le riunioni<br />
di giunta, e cominciammo a parlare.<br />
Dopo poco arrivò un segretario (era Tiziano di Leo che poi ritrovai a<br />
L’Azione) con una pila gigantesca di fogli da fi rmare. Mentre parlava<br />
con me Sereni fi rmava senza guardare, con Di Leo che con una velocità<br />
impressionante gli metteva i singoli fogli sotto la penna.<br />
Il giorno dopo chiesi a Di Leo se la situazione era sempre così e lui mi<br />
rispose “ anche peggio”: All’epoca, infatti, il sindaco fi rmava tutto. Feci<br />
fare a Tiziano anche un calcolo molto approssimato su quante fi rme<br />
Sereni avese messo nel decennio in cui era stato il primo cittadino. Un<br />
cifra impressionante!<br />
Di aneddoti legati alla collaborazione con L’Azione potrei raccontarne<br />
tanti e, ogni tanto, in questa rubrica andrò a pescare nel mare dei ricordi.<br />
Oggi concludo queste righe sottolineando ciò che frequentemente racconto<br />
ad amici o colleghi: quei primi anni sono stati una autentica fucina,<br />
un laboratorio ricchissimo, una esperienza ricca di vita e di rapporti.<br />
Ho sempre pensato di essere stato fortunato: a L’Azione devo moltissimo<br />
e con tutta franchezza aggiungo che non mi sono lasciato sfuggire<br />
l’opportunità di imparare così tanto.<br />
15,30. I Vigili del Fuoco accorrono per una<br />
fuga di gas e individuano il guasto nella<br />
rottura della fascetta che serrava il tubo in<br />
plastica – da cambiare ogni 5 anni- con il<br />
tubetto in ottone dell’impianto.<br />
I pompieri chiudono il rubinetto, la fuoriuscita<br />
ed il pericolo cessano; un tecnico del gas<br />
provvedeva poi a riparare il guasto.<br />
~ BEFERE NELLA STUFA<br />
Marischio, 11 ottobre ore 9,30. Il freddo è<br />
arrivato e gli insetti - vespe, calabroni, api,<br />
affi nché l’attenzione tanto dell’opinione<br />
pubblica locale quanto degli<br />
organi competenti su questa ingiusta<br />
vicenda resti alta. Un’intera valle,<br />
nella quale le più basilari forme<br />
di aggregazione sociale sembrano<br />
ormai oscurate dalle luci della<br />
città, si fa portavoce di un appello<br />
che non è solo una sentita ricerca<br />
di solidarietà, ma che torna a rilanciare<br />
una questione a cui troppo<br />
spesso la politica cittadina ha fatto<br />
retoricamente riferimento senza<br />
però garantire alcun risultato, una<br />
questione di vitale importanza per il<br />
nostro comune, quella del territorio.<br />
Costantemente sentiamo parlare di<br />
valorizzazione delle frazioni, di<br />
cooperazione e integrazione, ma di<br />
fatto la frattura tra campagna e città<br />
resta insanabile fi nché la <strong>prima</strong> viene<br />
privata dei servizi che garantisce<br />
alla comunità a tutto vantaggio della<br />
seconda. L’appello che queste frazioni<br />
hanno raccolto induce ad una<br />
rifl essione che, ci auguriamo, possa<br />
raggiungere tutte le forze sociali di<br />
Fabriano, affi nché cinque frazioni<br />
del nostro comune possano ancora<br />
vantarsi del lavoro fondamentale<br />
della materna di Serradica.<br />
Il mercatino<br />
italiano<br />
Fine settimana all’insegna dei prodotti<br />
tipici di diverse regioni d’Italia.<br />
La manifestazione si chiama<br />
“Mercatino Italiano” e per tre giorni<br />
– venerdì 15, sabato 16, domenica<br />
17 ottobre dalle 9 alle 22 – l’intera<br />
piazza del Comune sarà occupata<br />
da stand che presenteranno prodotti<br />
tipici della gastronomia e dell’artigiano<br />
di molte regioni italiane. Ad<br />
organizzare la manifestazione è<br />
l’assessorato alle Attività produttive<br />
del Comune guidato da Angelo<br />
Costantini, in collaborazione con la<br />
ditta Jm Consul.<br />
PRONTO AVIS<br />
GITA A NAPOLI<br />
Organizza per i giorni 27 – 28 novembre:<br />
gita a Napoli con visita a S.Gregorio<br />
Armeno e Pompei. Sono aperte le iscrizioni.<br />
Organizza per il 17 dicembre allo<br />
Janus Hotel cena “Auguri per le festività”<br />
allietata dal duo Lando e Dino.<br />
ecc - stanno al riparo, infatti i Vigili del<br />
Fuoco vengono chiamati presso la frazione<br />
da una signora che, nell’aprire in casa<br />
lo sportello di una stufa a legna - per riusarla<br />
dopo i mesi caldi - aveva trovato<br />
vespe all’interno.<br />
I pompieri accorrono ed eliminano le vespe<br />
giganti, quelle chiamate befere.<br />
Gli insetti, tantissimi, si erano annidati nella<br />
stufa nella quale entravano - e uscivano<br />
- tramite il tubo del camino che porta i<br />
fumi all'esterno.
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0 >FABRIANO<<br />
9<br />
Le insidie del glaucoma<br />
Un convegno si è svolto a Fabriano sotto la guida del dottor Lippera<br />
di DANIELE GATTUCCI<br />
glaucoma è una malattia<br />
particolarmente<br />
insidiosa perchè col- “Il<br />
pisce la popolazione<br />
senza, inizialmente, alcun sintomo.<br />
Il paziente gode apparentemente di<br />
buona salute ma la pressione interna<br />
dell’occhio è più alta rispetto al normale<br />
e le strutture oculari soffrono<br />
deteriorandosi progressivamente,<br />
pertanto contro tale patologia la<br />
diagnosi precoce diviene arma particolarmente<br />
efficace”. Ci risponde<br />
così il dottor Stefano Lippera,<br />
responsabile dell’Unità Operativa<br />
di Oculistica della Zona Territoriale<br />
n. 6 di Fabriano, che abbiamo incontrato<br />
dopo il convegno intitolato<br />
“Evidenze cliniche nella terapia<br />
medica e chirurgica del glaucoma”<br />
(nella foto, uno degli interventi),<br />
al quale hanno preso parte cento<br />
oculisti provenienti da tutta Italia,<br />
aperto dal saluto del sindaco Sorci.<br />
Al primo cittadino, i maggiori<br />
esperti italiani di questa malattia,<br />
direttori di prestigiose cliniche<br />
oculistiche provenienti da Mila-<br />
no, Parma, Napoli,<br />
Pisa ed i Primari<br />
Oculisti delle Marche,<br />
coordinati dal<br />
dottor Lippera e dal<br />
dottor Francesco<br />
Gaudenti di Cesena,<br />
sono stati formulati<br />
“complimenti per la<br />
bellezza della città e<br />
i suoi luoghi e per<br />
la perfetta organizzazione<br />
curata dall’<br />
Unità Operativa di<br />
Oculistica”. Come<br />
detto il convegno,<br />
svoltosi nella cornice del complesso<br />
di San Benedetto, antico monastero<br />
di Fabriano, restaurato recentemente<br />
e tornato nel suo originario<br />
splendore, s’è focalizzato sul trattamento<br />
del paziente con glaucoma.<br />
Ci risponde Lippera: “le terapie non<br />
mancano. I colliri per diminuire<br />
il tono oculare vengono preparati<br />
sempre in nuove formulazioni.<br />
Anche gli interventi chirurgici sono<br />
meno invasi ed efficaci. Diminuire<br />
la pressione dell’occhio precocemente<br />
preserva la vista per tutta la<br />
vita: anche a Fabriano sono state<br />
fatte campagne di screening per<br />
scoprire i pazienti con tale patologia<br />
e curarli. Occorre pensare però<br />
che secondo indagini approfondite<br />
è necessario visitare un milione di<br />
persone per scoprire 700 casi di<br />
nuovi malati. Quindi le campagne<br />
di screening sono utili, se estese a<br />
grandi popolazioni”.<br />
Ma quando la malattia è avanzata,<br />
cosa fare?<br />
“Per aggiornare chi lavora nella<br />
nostra regione e in quelle limitrofe<br />
Quindici tele di Aisha Djenàn per l'Hospice<br />
Una mostra per testimoniare l’importanza<br />
del connubio tra arte e<br />
terapia medica. Questo l’ultimo<br />
progetto realizzato dall'associazione<br />
fabrianese “Noi come <strong>prima</strong>” ,<br />
nata con l’obiettivo di sostenere ed<br />
aiutare le donne operate al seno,<br />
durante tutto il percorso oncologico.<br />
Dopo il calendario per 2<strong>01</strong>0,<br />
ecco un’altra iniziativa di grande<br />
rilievo: 15 tele realizzate della<br />
pittrice Aisha Djenàn (nonché<br />
moglie del celebre artista fabrianese<br />
Roberto Moschini), destinate, in<br />
maniera permanente, alla struttura<br />
dell’Hospice.<br />
L’inaugurazione, avvenuta sabato<br />
9 ottobre presso la sala Parca<br />
dell’ospedale “Engles Profili”<br />
è stata accompagnata “musicalmente”<br />
dalla jazz band diretta<br />
dal musicista fabrianese Marco<br />
Agostinelli. “Sono molto felice di<br />
questa iniziativa”, ha commentato<br />
la presidentessa dell’associazione<br />
Gianna Catufi, “nella quale abbiamo<br />
creduto subito, sin dall’inizio.<br />
Siamo certi che i colori caldi e tenui<br />
di queste opere conferiranno alla<br />
struttura una dolcezza e una luminosità<br />
tutta particolare”. Un’idea<br />
condivisa a pieno anche dalla<br />
direttore del reparto di oncologia<br />
medica, la Dottoressa Rosa Rita Silva<br />
e dal dott. Giuliano Giuliodori,<br />
che hanno sottolineato, durante la<br />
cerimonia, l’importanza del grandissimo<br />
lavoro che ogni giorno<br />
svolgono i responsabili dell’Hospice<br />
e dell’oncologia, con il prezioso<br />
e fondamentale contributo di tutto il<br />
personale infermieristico. Presenti<br />
all’inaugurazione anche il Direttore<br />
dell’Hospice, Piero Venanzoni e il<br />
Presidente dell’associazione oncologica<br />
fabrianese Giorgio Saitta.<br />
“Il nostro obiettivo è quello di<br />
poter stabilire una comunicazione<br />
armonica con i pazienti”, ha spiegato<br />
la psicologa dell’Hospice,<br />
Mary Romagnoli, “e credo proprio<br />
che anche la serenità del colore<br />
possa rappresentare un elemento<br />
importante di armonia all’interno<br />
della struttura”. Soddisfazione<br />
anche per la pittrice Aisha, che ha<br />
lanciato anche una “sfida” ai suoi<br />
“colleghi”: “Mi auguro che la mia<br />
esposizione possa essere la <strong>prima</strong><br />
di una lunga serie”, ha commentato,<br />
“ovvero che altri artisti, come me,<br />
possano realizzare altre mostre per<br />
l’Hospice, tenendo sempre in primo<br />
piano la delicatezza, il calore<br />
e la luminosità del colore, adatto<br />
in una struttura caratterizzata da<br />
un difficile e particolare percorso<br />
terapeutico”.<br />
Elisabetta Monti<br />
Prevenzione sul lavoro anche in "braille"<br />
Premio speciale allo Psal di Fabriano diretto da Anna Maria Colao<br />
In occasione della Convention Nazionale<br />
Ambiente Lavoro che si è<br />
svolta a Modena nelle giornate del<br />
6 e del 7 ottobre scorsi, il Servizio<br />
Psal (Prevenzione e Sicurezza<br />
negli Ambienti di Lavoro) della<br />
Zona Territoriale n. 6 dell’Asur ha<br />
conseguito il premio speciale per il<br />
prodotto “Barcollo ma non crollo”<br />
presentato alla Rassegna Concorso<br />
Il dottor Rossano Bartoli mentre consegna il premio al gruppo fabrianese<br />
Inform@zione 2<strong>01</strong>0. Il prodotto<br />
informativo sulle principali regole<br />
comportamentali da tenere nei<br />
luoghi di lavoro in corso di eventi<br />
sismici e sulla normativa di riferimento<br />
per la gestione dell’emergenza<br />
nei luoghi di lavoro è stato<br />
tradotto anche in lingua “braille”, a<br />
tutela dei soggetti ipovedenti e non<br />
vedenti. La premiazione è avvenuta<br />
mercoledì 6 ottobre nel corso del<br />
Convegno Nazionale dal titolo<br />
“Quale informazione e formazione<br />
efficace? Premi e novità in tema<br />
di salute e sicurezza sul lavoro”,<br />
che si è tenuto all’interno della<br />
Convention Ambiente Lavoro. Ad<br />
esporre il lavoro svolto e presentare<br />
la brochure nel corso del convegno,<br />
di fronte ad una folta platea, è stata<br />
la dottoressa Anna Maria Colao<br />
Direttore dello Psal. Il premio è<br />
stato consegnato al personale del<br />
Servizio fabrianese dal dottor Rossano<br />
Bartoli, Presidente della Lega<br />
del Filo d’Oro Onlus, Associazione<br />
Nazionale per i sordo ciechi.<br />
sui nuovi farmaci e i<br />
tipi di intervento più<br />
moderni, abbiamo<br />
appunto organizzato<br />
a Fabriano con l'Unità<br />
Operativa di Oculistica,<br />
il personale<br />
medico il Convegno,<br />
che ha detto agli<br />
oculisti quello che<br />
è stato dimostrato<br />
essere efficace nella<br />
letteratura internazionale”.<br />
Può farci qualche<br />
esempio?<br />
“L’oculista deve decidere il tipo<br />
di terapia: intervento chirurgico o<br />
farmaci antiglaucoma somministrati<br />
in modo massiccio. Questo<br />
dipende innanzitutto dal paziente<br />
e dall’adesione alla terapia antiglaucoma.<br />
Secondo statistiche<br />
europee solo il 50% dei pazienti<br />
glaucomatosi fa la terapia prescritta<br />
dal medico e di questi solo l’85%<br />
la attua secondo le precise prescrizioni.<br />
L’opzione chirurgica è valida<br />
perché il controllo pressorio può<br />
essere indipendente dalla terapia ma<br />
Allora ci siamo! Come anticipato<br />
qualche tempo fa, i prossimi 5, 6 e<br />
7 novembre prenderà avvio il primo<br />
corso di avviamento al servizio<br />
di volontariato "Clown in corsia"<br />
organizzato dall’associazione la<br />
Valigia delle Meraviglie.<br />
Il corso è organizzato attraverso<br />
una serie di esercizi con i quali si<br />
cercherà di scoprire dentro di sé<br />
la parte più ingenua e più giocosa<br />
per riuscire a vedere il mondo con<br />
gli occhi trasparenti del bambino.<br />
Si cercherà di creare un clima<br />
sereno e magico dove ognuno si<br />
senta a suo agio e dove non pesa<br />
il giudizio altrui. Ogni esercizio<br />
è pensato con un preciso scopo:<br />
riscaldamento, fiducia, gruppo,<br />
rilassamento e verbalizzazione. È<br />
è necessario studiare il paziente e<br />
verificare se esiste un deterioramento<br />
funzionale della capacità visiva,<br />
in caso di perdita della funzionalità<br />
occorre cercare di diminuire la<br />
pressione oculare con il metodo più<br />
idoneo secondo le caratteristiche<br />
ed il modo di vita del paziente.<br />
Non va inoltre dimenticato che<br />
oggi esistono nuovi prodotti, di cui<br />
occorre verificare l’efficacia, per un<br />
trattamento che aiuti la ripresa del<br />
nervo ottico dopo la chirurgia ed<br />
eviti il progressivo deterioramento<br />
della sua funzionalità”.<br />
Perché l’antico monastero di San<br />
Benedetto come location?<br />
“E’ una parte importante della<br />
storia di Fabriano. Basti ricordare<br />
l’esistenza all’interno della chiesa<br />
di un affresco che rappresenta l’incendio<br />
che in passato colpì la città<br />
e secondo la tradizione, fu domato<br />
da San Silvestro. Tutto il complesso<br />
ha potenzialità sia per il turismo sia<br />
per incontri, esposizioni, convegni.<br />
Il recente restauro consegna un<br />
nuovo importante centro culturale<br />
e turistico che spero tutti i cittadini<br />
sappiano apprezzare”.<br />
E in corsia arrivano i clown!<br />
necessario preparare il nostro corpo<br />
per il momento creativo e sciogliere<br />
tutte le tensioni che la vita di tutti i<br />
giorni ci prospetta. Non possiamo<br />
prenderci cura degli altri se <strong>prima</strong><br />
non coccoliamo un po’ noi stessi<br />
e non ci permettiamo di sentirci<br />
liberi di esprimere e dar voce a<br />
quella parte nascosta di cui spesso<br />
ci vergogniamo.<br />
Il sorriso allunga la vita! Cogliamo<br />
ancora una volta l’occasione<br />
per ringraziare la direzione sanitaria<br />
dell’ospedale "E. Profili"<br />
di Fabriano e l’Itcg “A. Morea”<br />
che attraverso il progetto “Il riso<br />
abbonda... alla faccia degli stolti”,<br />
coordinato dalla professoressa Maria<br />
Cristina Corvo, ci ha permesso<br />
di dare avvio a questo progetto!
10<br />
Foto servizio: Studio Cico<br />
di ELISABETTA MONTI<br />
Si è svolta sabato 9 ottobre presso l’Oratorio della Carità,<br />
la quattordicesima edizione del Premio “Gentile da<br />
Fabriano”, promosso dall’associazione “Gentile Premio”,<br />
con il patrocinio della Presidenza del Consiglio<br />
dei Ministri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del<br />
Comune di Fabriano, della Regione Marche e della Provincia<br />
di Ancona. Anche quest’anno la cerimonia, condotta da Donatella<br />
Vici, ha riscosso un grandissimo successo di pubblico,<br />
testimoniando il forte richiamo della cultura, dell’innovazione<br />
e dell’impegno sociale. Tra le autorità presenti il presidente<br />
dell’associazione Enzo Carnevali, il presidente di Giuria e<br />
rettore dell’Università di Urbino, Stefano Pivato, il presidente<br />
della Regione Gian Mario Spacca, il sindaco Roberto Sorci, il<br />
Vescovo Mons. Giancarlo Vecerrica e il direttore del Premio<br />
Galliano Crinella, che ha annunciato l’arrivo alcune novità per<br />
la prossima edizione, in concomitanza con il decennale della<br />
morta di Carlo Bo. Il primo premiato, nella sezione “Scienza,<br />
ricerca ed innovazione” il ricercatore Francesco Stellacci,<br />
uno dei maggiori studiosi dell’innovazione biotecnologica.<br />
Curiosa la spiegazione che ha dato riguardo alla nascita<br />
della sua vocazione: “Quando avevo 4 anni”, ha spiegato,<br />
“guardavo sempre Goldrake in tv. Ebbene, proprio da questo<br />
cartone animato, ho capito che da grande avrei voluto salvare<br />
Francesco Stellacci<br />
Francesco Stellacci è pugliese, nato nel 1973 a Bitonto (Bari).<br />
Si è laureato in Ingegneria dei materiali al Politecnico di Milano.<br />
Ha soggiornato a lungo negli Stati Uniti, dove ha potuto<br />
approfondire ricerche innovative nel campo delle nanotecnologie.<br />
Non una fuga, ma una grande esperienza! Dal 2009 è Direttore<br />
del Centro Europeo di Nanomedicina (Cen) di Milano,<br />
fondato da dieci centri di ricerca pubblici e privati, e fi nanziato<br />
per la maggior parte dalla Regione Lombardia. Le applicazioni<br />
pratiche della nanomedicina potranno contribuire a risolvere<br />
problemi tuttora aperti nell’ambito della prevenzione,<br />
della diagnosi<br />
e della cura<br />
delle malattie<br />
neoplastiche,<br />
cardiovascolari<br />
e neurologiche,<br />
con la<br />
prospettiva di<br />
un approccio<br />
medico personalizzato.<br />
E’ auspicabile<br />
che il Centro<br />
guidato<br />
da Francesco<br />
Stellacci si inserisca in un<br />
progetto di rilancio della ricerca scientifi ca in Italia. Senza<br />
sviluppo delle conoscenze e senza innovazione non vi può<br />
essere crescita culturale ed economica e non vi può essere<br />
in sostanza un futuro per la nostra società. Per l’esempio di<br />
concreto entusiasmo scientifi co, per gli esaltanti risultati già<br />
conseguiti, per la sua straordinaria esperienza in campo internazionale,<br />
per l’impegno in un settore di ricerca altamente<br />
tecnologico e innovativo, capace di migliorare signifi cativamente<br />
la salute dell’uomo, la Giuria del Premio Gentile da<br />
Fabriano è lieta ed orgogliosa di assegnare il Premio 2<strong>01</strong>0,<br />
nella Sezione Scienza, ricerca e innovazione, al professor<br />
Francesco Stellacci.<br />
Iginio Straffi<br />
Poco più che ventenne, Iginio Straffi manifesta la sua creatività<br />
cominciando a disegnare fumetti. Apprezzato per le sue<br />
qualità, nel 1989 viene assunto dalla Casa editrice Sergio<br />
Bonelli nello staff dei disegnatori della serie poliziesca “Nick<br />
Raider”. Ma il suo vero interesse è rivolto al disegno d’animazione,<br />
per il quale matura la sua esperienza in Francia e in<br />
Lussemburgo, dove collabora alla realizzazione di diversi fi lm.<br />
Ma il successo indiscusso giunge nel 2004 con la creazione<br />
delle “fatine Winx”, personaggi fantastici di una serie di fi lm<br />
di animazione che conquista rapidamente il pubblico infantile<br />
di vari paesi europei ed asiatici e dà il via ad una straordinaria<br />
operazione di merchandising, nella quale le “Winx” vengono<br />
>FABRIANO< <strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
il mondo, con un solo mezzo: quello dell’innovazione tecnologica<br />
e scientifi ca”. Assente Gae Aulenti, architetto, premiata<br />
nella Sezione Vite di italiani. L’imprenditore marchigiano<br />
Iginio Straffi , “padre” della famosissime fatine “Winks” si<br />
è aggiudicato il premio nella Sezione Economia, impresa e<br />
società. Straffi è presidente di “Rainbow”, un’azienda che<br />
ha sede Loreto, fondata insieme con don Lamberto Pigini,<br />
all’avanguardia mondiale nel suo settore, con un fatturato di<br />
sessanta milioni di euro ed una presenza in oltre centocinquanta<br />
paesi. Vincitore nella sezione Carlo Bo per l’arte e la<br />
cultura Mons Giancarlo Ravasi, biblista, Arcivescovo titolare<br />
di Villamagna di Proconsolare, presidente del Pontifi cio Consiglio<br />
della Cultura e delle Pontifi cie Commissioni per i Beni<br />
Culturali della Chiesa e di Archeologia Sacra. L’Arcivescovo,<br />
nel suo intervento, ha voluto ricordare la fi gura di Carlo Bo,<br />
conosciuto personalmente, soffermandosi sul valore della<br />
cultura e della fede: “L’opera più importante del sapiente è<br />
quella del dialogo, di andare oltre la frontiera”, ha affermato,<br />
“nei miei studi contemporanei sto tentando di riavvicinare la<br />
scienza alla teologia, discipline che fi no poco tempo fa si esorcizzavano,<br />
ma anche la fede all’arte. Del resto la religione e,<br />
appunto, l’arte, sono indispensabili per spiegare il senso della<br />
commercializzate come oggetto di culto e di collezione; il<br />
marchio “Winx Club” viene abbinato a una<br />
vasta produzione<br />
di articoli per l’infanzia,realizzate<br />
da alcuni fra<br />
i principali produttori<br />
mondiali.<br />
Insieme con le sue<br />
doti di creativo e di<br />
regista, Straffi rivela<br />
notevoli qualità<br />
di imprenditore. La<br />
sua Rainbow è oggi<br />
un’azienda all’avanguardia<br />
mondiale nel<br />
suo settore, con un<br />
fatturato di sessanta milioni di euro ed una presenza in<br />
centocinquanta paesi. Fondata e operante a Loreto, profondamente<br />
radicata nel territorio nonostante la sua crescente<br />
proiezione internazionale, l’impresa di Iginio Straffi fornisce<br />
un contributo nuovo e originale all’economia regionale ed è<br />
un esempio dell’intraprendenza e dell’innovazione proprie<br />
della migliore tradizione marchigiana.<br />
E’ con questa motivazione che la Giuria si onora di poter conferire<br />
a Iginio Straffi il Premio nazionale Gentile da Fabriano<br />
2<strong>01</strong>0 nella Sezione Economia, impresa e società.<br />
Ezio Greggio<br />
Ezio Greggio è uno dei volti storici di Mediaset. E’ conosciuto<br />
al grande pubblico per la più che ventennale, straordinaria<br />
conduzione del programma giornalistico<br />
di controinformazione<br />
“Striscia<br />
la notizia”, in<br />
onda su Canale<br />
5, “la voce della<br />
supplenza”<br />
ora “dell’improvvidenza”<br />
- così è defi nita<br />
dagli stessi autori<br />
e da Antonio<br />
Ricci, il suo inventore.<br />
“Striscia”<br />
ha dato voce a chi<br />
ha subito e subisce<br />
quotidianamente soprusi, ha smascherato truffe, inadempienze<br />
e sprechi, ha sostenuto legittime proteste contribuendo a rendere<br />
migliore l’informazione e un po’ più rispettati i diritti di<br />
cittadinanza nel nostro paese. Ha dato vita all’Associazione<br />
“Ezio Greggio per l’aiuto ai bambini nati prematuri”, che<br />
in quindici anni ha fornito preziose apparecchiature ai centri<br />
vita”. Spazio poi alla sana comicità del conduttore storico di<br />
“Striscia la Notizia”, Ezio Greggio, che ha ricevuto il Premio<br />
Speciale della Giuria. Il giornalista ha recentemente esordito<br />
sul grande schermo con un ruolo drammatico nel fi lm di Pupi<br />
Avati “Il Papà di Giovanna”, e sta lavorando per una prossima<br />
opera cinematografi ca. “Non è semplice fare controinformazione”,<br />
ha rivelato,” specialmente per le denunce. Tutto però<br />
volge per il meglio, anche perché le persone da noi segnalate<br />
vanno sempre a fi nire in galera! Anche il ruolo comico ha le<br />
sue diffi coltà, soprattutto perché abbiamo un grandissimo<br />
rivale nel settore: Emilio Fede. Ho potuto notare che tra le<br />
opere che circondano la sala, ce ne sono tre dedicati a Silvio<br />
Berlusconi, l’attapirato Gian Franco Fini e persino Di Pietro!<br />
Incredibile. In queste occasioni si viene a contatto, poi, con<br />
persone talentuose, come, appunto, gli altri premiati presenti.<br />
Tutti noi abbiamo qualcosa in comune! Ad esempio, Straffi<br />
ha le Winks, ma noi abbiamo… le Veline!”.<br />
neonatali di oltre sessanta ospedali italiani, utilissime per<br />
curare, e talora salvare la vita a neonati di bassissimo peso<br />
affetti da gravi patologie respiratorie. Per la lunga e brillante<br />
attività televisiva e cinematografi ca che ne ha messo in rilievo<br />
la poliedrica personalità di giornalista, di attore, di creativo<br />
e singolare uomo di spettacolo e per la meritoria opera di<br />
carità umana dell’Associazione da lui fondata, la Giuria,<br />
intepretando uno stesso sentire della città di Fabriano, è ben<br />
lieta di assegnare ad Ezio Greggio il Premio speciale della<br />
quattordicesima edizione del Premio nazionale Gentile da<br />
Fabriano.<br />
Mons. Gianfranco Ravasi<br />
Ordinato sacerdote nel 1966, Monsignor Gianfranco Ravasi<br />
è consacrato Arcivescovo da Papa Benedetto XVI nel 2007.<br />
Docente di Esegesi dell’Antico Testamento alla Facoltà Teologica<br />
dell’Italia Settentrionale, é autore di una vastissima<br />
produzione let- teraria, che<br />
ammonta a circa<br />
centocinquanta<br />
volumi, su argomentiprevalentemente<br />
biblici, con<br />
acutissime interpretazioni<br />
della parola e<br />
della valenza<br />
poetica dei<br />
testi sacri.<br />
Ha curato la<br />
nuova edizione, in<br />
più volumi, della Bibbia di Famiglia cristiana.<br />
Oltre ad essere un scrittore prolifi co e molto apprezzato,<br />
Monsignor Ravasi, dotato di eccellenti doti di “comunicatore”,<br />
interviene costantemente sui giornali quotidiani e cura<br />
trasmissioni televisive. Conduce, su Canale 5, la rubrica<br />
domenicale Le frontiere dello Spirito. E’ una delle fi rme più<br />
prestigiose de L’Osservatore Romano e delle pagine culturali<br />
de Il Sole 24 Ore. Le sue profonde e sapienziali competenze<br />
esegetiche emergono negli studi sull’Antico e sul Nuovo Testamento.<br />
La lettura che ne ha proposto gli ha consentito di<br />
evidenziare la piena rispondenza del testo sacro alle esigenze<br />
spirituali e culturali dell’uomo del nostro tempo. La sua ricerca<br />
biblica e teologica mostra così come la fede cristiana non<br />
sia incompatibile con le grandi scoperte scientifi che, ma ne<br />
costituisca l’indispensabile complemento, nella misura in cui<br />
esse rifl ettono l’inesauribile desiderio di verità che connota<br />
costitutivamente l’uomo e sono il segno distintivo della sua<br />
grandezza e della sua dignità. E’ con questa motivazione che<br />
la Giuria è onorata di poter assegnare a Monsignor Gianfranco<br />
Ravasi la Sezione Carlo Bo per l’arte e la cultura della XIV<br />
edizione del Premio nazionale Gentile da Fabriano.
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
di ALESSANDRO MOSCÈ<br />
Momento di rifl essione<br />
per progettare il rilancio<br />
di Fabriano e del<br />
suo comprensorio.<br />
E’ stato il Senatore del Pdl Francesco<br />
Casoli, nella serata che ha<br />
festeggiato i 125 anni del “Resto del<br />
Carlino”, a lanciare la polemica e a<br />
scuotere la platea del Museo della<br />
Carta, venerdì scorso. La politica si<br />
divide sulla ricetta da prescrivere.<br />
“Dobbiamo riflettere con sincerità<br />
sui nostri errori. In primis su<br />
quanto si è dissipato negli ultimi<br />
cinquant’anni, nei quali si è pensato<br />
solo al successo raggiunto e a non<br />
diversifi care. Le amministrazioni<br />
comunali hanno impedito che<br />
l’economia fabrianese potesse<br />
avere inclusioni esterne. Non posso<br />
tacere sul fatto che la politica e una<br />
certa imprenditoria abbiano agito<br />
a circuito chiuso. Adesso il piano<br />
regolatore è vecchio di vent’anni.<br />
Ho acquistato personalmente un<br />
terreno su cui non posso ancora edifi<br />
care”, ha ammesso il Senatore.<br />
Prima di Casoli aveva parlato<br />
Tempi duri per i tomtombini fabrianesi. Foglie<br />
e sporcizia impediscono<br />
il regolare<br />
defl usso dell'acqua piovana<br />
in molte parti della città.<br />
Con l'arrivo della stagione<br />
autunnale non è una buona<br />
notiza, visto che il prevedibile<br />
aumento delle priogge rischia<br />
di causare - come negli anni<br />
passati - grandi e pericolose<br />
pozze d'acqua per le strade<br />
della città.<br />
Una signora ci ha segnalato,<br />
nella fattispecie, la situazione<br />
delle fogne in via Dante (vedi<br />
foto). Riceviamo e pubblichiamo<br />
questa segnalazione,<br />
nella speranza che il Comune<br />
- come ha iniziato a fare in<br />
alcune zone - provveda ad una<br />
ripulitura generale in tutta la<br />
città. E perchè no, anche nella<br />
frazioni...<br />
>AGORA'<<br />
Sulla crisi della città<br />
la politica si divide<br />
l’Onorevole Maria Paola Merloni,<br />
del Pd, esortando a fare squadra: “Il<br />
futuro va pensato non individualmente,<br />
ma collettivamente. L’esempio<br />
di attaccamento al territorio più<br />
lampante, è quello di mio nonno<br />
Aristide, che lascio il nord per dare<br />
qualcosa di concreto a Fabriano,<br />
trasformando l’economia da agricola<br />
in industriale. La nostra storia<br />
è fondata sulla grande ricchezza, i<br />
nostri valori sono la nostra forza.<br />
Il coraggio dobbiamo metterlo<br />
insieme per essere protagonisti del<br />
domani. In fondo, anche in passato<br />
abbiamo superato la crisi, convinti<br />
che questa non sia solo la città del<br />
fare, ma anche del fare bene”.<br />
Il Governatore delle Marche Gian<br />
Mario Spacca aveva detto la sua,<br />
in apertura del dibattito, sulla diffi<br />
coltà del territorio: “Il segreto per<br />
rialzarsi sta nell’accettare i rischi<br />
che il futuro comporta. Non basta<br />
più l’uomo faber.<br />
Occorre il fare creativo e intelligente.<br />
Non bisogna impaurirsi dei<br />
cambiamenti che la realtà propone.<br />
Ognuno è fabbro della propria fortuna<br />
e per questo non si deve pensare<br />
C'è "ressa" nei tombini<br />
Discussioni aperte sul piano della riconversione degli stabilimenti<br />
della Indesit di Refrontolo e Brembate, per cercare di<br />
tutelare l’occupazione. Il management dell’azienda, durante<br />
un recente vertice con i sindacati, ha confermato di affidarsi<br />
al gruppo Sernet, specializzato nel settore come advisor,<br />
ovvero figura di supporto per la questione<br />
relativa all’annunciata chiusura di due<br />
unità produttive dell’Italia settentrionale.<br />
A breve la Sernet presenterà la<br />
bozza di un piano d’azione.<br />
Segnale di pericolo<br />
Indesit, posti a rischio?<br />
solo a preservare privilegi<br />
e posizioni di<br />
rendita”. Senza peli<br />
sulla lingua anche<br />
il Sindaco Roberto<br />
Sorci: “E’ vero che<br />
dopo cinquant’anni<br />
di grande sviluppo<br />
ci è cresciuta un po’<br />
di pancia. Ora non<br />
dobbiamo pensare<br />
che siano altri attori a<br />
risolvere i nostri problemi.<br />
Di sicuro Fabriano<br />
non sarà più<br />
quella di vent’anni<br />
fa, ma si riprenderà.<br />
Il problema basilare<br />
è come ricollocare i<br />
lavoratori nel mondo<br />
industriale. Dal<br />
1995 in poi, la città<br />
è cresciuta dei 700<br />
persone l’anno. Ora<br />
non c’è più posto per<br />
tutti”.<br />
Il saluto iniziale alla tavola rotonda<br />
e al pubblico era stato dato dal<br />
Vescovo don Giancarlo Vecerrica,<br />
il quale, applaudendo all’iniziativa<br />
Foglie e<br />
sporcizia<br />
impediscono<br />
il deflusso<br />
dell'acqua<br />
piovana<br />
Il medagliere<br />
della settimana<br />
del “Resto del Carlino”, ha rimarcato<br />
che un giornale è meritevole di<br />
interesse se lo si legge con la penna,<br />
cioè se si prende appunti. E in fondo<br />
11<br />
è sempre il lettore il giudice supremo.<br />
Il giornalista non può esimersi<br />
dal cercare una verità, anche a costo<br />
di diventare scomodo.<br />
di NICOLO'<br />
CAMMORANESI<br />
Moretti, non sono<br />
solo i marchigiani<br />
Come nel resto della penisola il cognome Moretti è diffuso<br />
anche a Fabriano, in cui si contano 81 presenze con una<br />
maggioranza femminile a quota 44, dietro gli uomini a 37. E’<br />
il 20° cognome della graduatoria nazionale e denomina circa<br />
35.000 persone. E’ diffuso sia in Italia centrale che settentrionale.<br />
Risulta il 4° per diffusione in Umbria, infatti a Perugia<br />
è il secondo cognome più diffuso con 635 presenze, 5° nelle<br />
Marche, con Macerata in testa (235) e 12° nel Lazio, a Roma<br />
è il 10° cognome per frequenza con più di 3000 presenze. Al<br />
nord ha punte in Friuli e Lombardia. E’ presente in ben 2266<br />
comuni italiani. La variante Moret è specifi co dell’area che<br />
comprende il trevisano soprattutto, Morettini sembra essere<br />
della fascia centrale delle Marche e dell’Umbria, Morettino,<br />
quasi unico, parrebbe meridionale, Moretto è diffusissimo in<br />
tutto il nord Italia, con ceppi anche nel romano e latinense,<br />
dovuto all’esodo forzato per la bonifi ca delle Paludi pontine,<br />
Moruzzi ha un ceppo tra cremonese, piacentino e parmense<br />
ed uno nel bolognese e nel friulano. La radice del cognome<br />
è moro, al quale è stato aggiunto il suffi sso-etti. Dovrebbe<br />
essere derivato da varie forme del nome medioevale italiano<br />
Morus. Principalmente la propria derivazione va ricercata<br />
nel termine che si usa per indicare i capelli scuri.<br />
1. GIANCARLO SAGRAMOLA & URBANO URBANI<br />
Designati con un anno e mezzo di anticipo come candidati a Sindaco delle coalizioni<br />
di centro-sinistra e di centro-destra, hanno l’assillo di non arrivare a fine<br />
corsa senza fiato. Maratoneti!<br />
2. FRANCESCO CASOLI & MARIA PAOLA MERLONI<br />
Riappaiono improvvisamente sulla scena madre per i 125 anni del “Carlino” e<br />
constatano che il territorio fabrianese è ancora pesantemente in crisi. Preoccupati!<br />
3. ANTONIO MERLONI & VALERIO FEDELI<br />
Si lanciano in una querelle giornalistica sulle presunte responsabilità del crollo<br />
della Ardo, ma la cosa non sembra affatto essersi risolta. Misterici!
12<br />
~ ARCHEOCLUB FABRIANO<br />
L'ARMA DEI CARABINIERI<br />
VENERDI' 15 OTTOBRE ORE 17.30<br />
Venerdì 15 ottobre alle ore 17.30 presso l’Aula Magna dell’UniFabriano la sede locale<br />
di Archeoclub d’Italia organizza un incontro pubblico sul tema “L’Arma dei Carabinieri<br />
e la tutela del patrimonio culturale. La normativa a tutela dei beni archeologici“. Relatore<br />
il Cap.Salvatore Strocchia, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio<br />
Culturale di Ancona.<br />
~ AVULSS DI FABRIANO<br />
“UN PONTE FRA LE ETÀ”<br />
SABATO 16 OTTOBRE ORE 10.30<br />
L’Avulss di Fabriano organizza per sabato 16 ottobre l’iniziativa “Un ponte fra le età”<br />
presso i locali della Croce Azzurra in via Brodolini. Il ritrovo è previsto per le 10.30<br />
presso la sede della Croce Azzurra, alle 10.45 ci sarà il saluto del Vescovo Vecerrica,<br />
alle 11 la S. Messa. Alle 11.45 sarà la volta di uno spettacolo presentato dagli alunni<br />
della classe 3° D della scuola media Marco Polo, dal gruppo animazione Avulss e<br />
dall’associazione “Midaldi spettacoli”. Infine alle 13 il pranzo e alle 14 un po’ di musica<br />
con Vittorio e la sua fisarmonica.<br />
Il popolo albanese<br />
ora in una mostra<br />
La mostra sulla ‘Storia e identità del popolo<br />
albanese’ è frutto del lungo impegno della<br />
Associazione Anolf Marche in favore<br />
degli immigrati, della loro integrazione<br />
nel territorio e dell’interesse per la loro<br />
storia.<br />
Si tratta di un notevole lavoro di ricerca<br />
condotta da alcuni anni, che ha consentito<br />
di raccogliere importanti e signifi cative docudocumentazioni scritte e fotografi che, provenienti da numerose fonti bibliografi -<br />
che e siti internet e che ha portato anche alla scoperta di tanti collegamenti<br />
tra la storia del popolo albanese e quella della nostra regione. E’ quindi<br />
emerso l’interesse per un progetto comune con l’Ambito Territoriale n.<br />
10 di Fabriano per la promozione e sua diffusione - con altre iniziative<br />
collegate - di una mostra didattica itinerante, rivolta soprattutto all’ambiente<br />
scolastico, agli albanesi presenti nel territorio ed agli italiani che si trovano<br />
a convivere con gli stessi, quale strumento utile a favorire una reciproca<br />
conoscenza meno approssimativa e non di rado fuorviante, così come si<br />
trasmette fi ltrata dai più diffusi luoghi comuni. L’autore della mostra ha<br />
poi avuto la fortunata occasione di incontrare il Prof. Robert Prendushi,<br />
che ha insegnato nel corso della sua vita, Storia e Letteratura a Scutari,<br />
che ora vive da pensionato ad Ancona e che ha dato la sua disponibilità a<br />
fornire il suo entusiastico contributo di competenza, per mettere ordine al<br />
notevole materiale raccolto e per le necessarie verifi che sulla attendibilità<br />
delle fonti. La mostra così realizzata - pronta e disponibile per esposizioni<br />
itineranti, facilmente trasportabile ed allestibile ovunque -, è composta di<br />
37 pannelli in resina leggera del formato di 70 cm. di altezza x 100 cm.<br />
di larghezza. La sua <strong>prima</strong> esposizione, avvenuta in occasione del Festival<br />
Adriatico Mediterraneo di Ancona nell’ultima settimana di agosto di<br />
quest’anno, ha avuto un notevole successo di pubblico e ricevuto moltissimi<br />
commenti positivi, soprattutto di numerosi albanesi<br />
entusiasti di sentirsi protagonisti di una storia loro,<br />
ma poco conosciuta da loro stessi - cresciuti e formati<br />
nelle sole scuole di regime.<br />
La sorpresa più interessante è stata proprio quella costituita<br />
dalle numerose e grandi testimonianze umane,<br />
che un popolo così martoriato ed oppresso per tanti<br />
secoli, ha saputo comunque dare all’Europa e al mondo<br />
intero, come nel caso di Madre Teresa di Calcutta,<br />
della quale proprio nel 2<strong>01</strong>0 ricorre il centenario della<br />
nascita (il 26 agosto 1910).<br />
L’incontro di presentazione è previsto per venerdì<br />
22 ottobre alle 17 presso la Pinacoteca di Fabriano,<br />
in occasione dell’apertura del Festival Multietnico<br />
organizzato dall’Arci di Fabriano. L’esposizione<br />
durerà fi no al 30 ottobre. Tante le autorità presenti a<br />
cominciare dall’autore della mostra Claudio Omiccioli<br />
e dal consulente storico Robert Prendushi.<br />
>EVENTI< <strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
Allarme bullismo<br />
Parte un progetto dell'associazione Fidapa<br />
Fidapa di Fabriano<br />
ha avviato un progetto<br />
specifico sul fenomeno del<br />
L’associazione<br />
bullismo nel tentativo di ap-<br />
città e con caratterizzazioni<br />
diverse per la<br />
tipologia di ragazzi<br />
che le frequentano<br />
profondirne i meccanismi e con lo scopo<br />
e ciascuna psicologa<br />
fi nale di per poter offrire materiale inte-<br />
ha esaminato gli elaressante<br />
per eventuali interventi successivi<br />
borati suddivisi in 3<br />
degli enti competenti. L’obiettivo principale<br />
raggruppamenti, uno<br />
che abbiamo posto alla base di questo<br />
per ciascuna scuola<br />
progetto è stato di analizzare il fenomeno<br />
media. Successiva-<br />
concretamente cercando soprattutto di<br />
mente alla fase di<br />
capire come i ragazzi vivono e vedono<br />
osservazione degli<br />
questa devianza.<br />
elaborati le 3 psi-<br />
Fondamentale è stata la collaborazione delle<br />
cologhe coinvolte<br />
3 scuole medie del Comune di Fabriano che<br />
nel progetto hanno<br />
ci hanno consentito di far lavorare gli stu-<br />
riassunto l’attività da<br />
denti per raccogliere il materiale utile alla<br />
loro svolta in 3 sin-<br />
ricerca. La scelta delle scuole da coinvolgole<br />
relazioni. Alla<br />
gere è scaturita anche dalla consapevolezza<br />
tavola rotonda di sa-<br />
che proprio in queste scuole il fenomeno si<br />
bato 16 ottobre in-<br />
è reso più evidente soprattutto durante lo<br />
terverrà un sociologo<br />
scorso anno scolastico anche se con qual-<br />
con le 3 psicologhe, e<br />
che accenno negli anni immediatamente<br />
saranno invitati a fare<br />
precedenti. Per una corretta osservazione<br />
dei brevi interventi<br />
del fenomeno sono state coinvolte anche<br />
anche soggetti che<br />
3 psicologhe di cui 2 libere professioniste<br />
in varie situazioni<br />
direttamente operanti nel territorio e la<br />
si trovano a stare in<br />
terza che è la responsabile del Consultorio<br />
stretto contatto con<br />
presso la Asl<br />
territoriale. Il<br />
progetto ha vi- C'è anche la tavola rotonda<br />
i giovani compresi<br />
nella fascia di età<br />
analizzata e quindi<br />
sto come <strong>prima</strong><br />
fase quella<br />
dell’elaborazione<br />
da parte<br />
Sabato 16 ottobre alle ore 17, presso l’Oratorio della Carità di Fabriano, si terrà la tavola<br />
rotonda a conclusione del progetto “Adolescenti crescono: come vivono il bullismo<br />
i ragazzi delle scuole medie di Fabriano”. Il progetto è stato avviato lo scorso anno<br />
dalla Fidapa, sezione di Fabriano, e reso possibile grazie alla preziosa disponibilità e<br />
l’allenatore di una<br />
squadra di calcio, un<br />
animatore del CAG<br />
(centro cittadino di<br />
dei ragazzi di<br />
elaborati attraverso<br />
i quali<br />
raccontare “il<br />
bullismo”. E’<br />
stata data ai<br />
collaborazione dei dirigenti delle scuole medie di Fabriano. I relatori saranno le psicologhe<br />
Tomassini, Rosati e Silvia Busini. Saranno presenti l’assessore alla Cultura<br />
e Pubblica Istruzione Sonia Ruggeri e l’assessore ai Servizi Sociali Renato Paoletti.<br />
Interverranno inoltre alcuni rappresentanti di associazioni cittadine “Genitori in crescita”<br />
e “Fortitudo Fabriano”, nonché l’avvocato Lorenzo Armezzani in rappresentanza della<br />
cooperativa “Il Mosaico”.<br />
aggregazione giovanile),<br />
un sacerdote<br />
che analizza da anni<br />
i fenomeni che riguardano<br />
i giovani,<br />
un’associazione de-<br />
ragazzi la massima libertà di scelta per la forma espresnominata “genitori in crescita”, i dirigenti scolastici<br />
siva da utilizzare ed infatti i ragazzi hanno utilizzato sia delle 3 scuole che hanno partecipato al progetto. Infi ne,<br />
la forma scritta, con frasi, testi più elaborati, rime, sia il mentre la tavola rotonda avrà come interlocutori gli<br />
fumetto, sia il disegno. Per offrire un’ulteriore possibi- adulti, intesi come genitori, insegnanti ed educatori in<br />
lità di espressione assolutamente anonima, in ciascuna genere, per i ragazzi si è deciso di prevedere la realiz-<br />
classe sono state sistemate delle scatole bianche dove zazione di uno “spettacolo” del quale ciascuna scuola<br />
ciascuno studente ha avuto la possibilità di inserire progetterà e realizzerà una parte. Probabilmente una<br />
ancora messaggi anonimi, frasi, richieste, denunce. Uno scuola utilizzerà la rappresentazione teatrale, un’altra<br />
sforzo particolare è stato messo nel garantire comunque un intrattenimento musicale e la terza un cortometrag-<br />
l’anonimato a ciascuno nel tentativo di ottenere da parte gio. La scelta è stata fatta dalle singole scuole in base<br />
dei ragazzi la massima libertà di espressione. L’unico agli approfondimenti laboratoriali e di cui ciascuna<br />
raggruppamento che è stato fatto è stato successiva- scuola già conosce le tecniche di realizzazione. La<br />
mente alla realizzazione degli elaborati ed è effettuato base per queste “realizzazioni” prenderà spunto dagli<br />
per scuole di provenienza dislocate il punti diversi della elaborati realizzati dai ragazzi in ciascuna scuola.
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
>SPAZIO LAVORO<<br />
Per l'innovazione<br />
delle piccole imprese<br />
di DANIELE GATTUCCI<br />
Primo incontro territoriale con<br />
gli imprenditori organizzato<br />
dalla Confartigianato per approfondire<br />
i bandi regionali,<br />
promulgati dalla Regione – sottolinea<br />
Clementi - si aprirà un capitolo nuonuovo, in particolare con il bando Por<br />
Fesr Legge 598/94 art. 11 - Innovazione<br />
dei processi aziendali - e il<br />
bando Por Fesr Promozione della<br />
di prossima uscita, che andranno a<br />
ricerca industriale e dello sviluppo<br />
fi nanziare l’innovazione nelle micro e<br />
sperimentale delle PMI”.<br />
piccole imprese.<br />
Cosa prevedono gli interventi della<br />
L’iniziativa, tenuta nella sede della Cgia di<br />
Regione?<br />
Fabriano, in via di Vittorio 3, ha avuto come<br />
“La concessione di contributi per pro-<br />
tema centrale gli avvisi normativi regionali<br />
muovere i progetti di ricerca e sviluppo<br />
destinati a fi nanziare l’innovazione con particolare<br />
sperimentale realizzati da micro, piccole e medie<br />
riferimento a micro e piccole imprese ovvero, ha spie- imprese, in forma singola o aggregata, anche in collagato<br />
il responsabile del locale Mandamento, Simone borazione con organismi di ricerca, parchi scientifi ci e<br />
Clementi (nella foto) “quelle aziende che ogni giorno tecnologici, centri per l’innovazione ed il trasferimento<br />
innovano, soprattutto nei processi produttivi, ma che per tecnologico. Puntare sulle aziende che hanno voglia di<br />
le loro piccole dimensioni e diffi coltà gestionali sono innovare, priorità nella strategia sindacale di Confarti-<br />
escluse dal sostegno, sia di know how che fi nanziario. gianato. Vogliamo valorizzare – sottolinea Clementi - e<br />
Gli esperti del nostro sodalizio hanno esposto agli far emergere il lavoro delle micro e piccole imprese<br />
imprenditori le linee guida dei bandi e le opportunità che queste idee innovative le hanno ma spesso non<br />
che essi dovrebbero offrire”.<br />
riescono ad avere risorse suffi cienti. L’occasione offerta<br />
Quali sono queste possibilità?<br />
dai bandi può consentire alle imprese, a noi di Confar-<br />
“Riguardano Innovazione di prodotto, innovazione ortigianato, e agli attori istituzionali preposti, di ragionare<br />
ganizzativa e di processo, tutela della proprietà intellet- seriamente sulla possibilità di costruire insieme progetti<br />
tuale e del made in Italy, Green Economy, innovazione di innovazione tecnologia realmente mirati al progresso<br />
commerciale, strategia e marketing sono alcuni dei temi e allo sviluppo della micro e piccola impresa e collate-<br />
che verranno trattati nel corso dell’incontro. Con i bandi ralmente dello scenario economico locale”.<br />
Il software libero nella scuola<br />
La Scuola Secondaria di I° grado “Gentile da Fabriano”,<br />
La Scuola Secondaria di I° grado “Gentile da Fabriano”,<br />
e quindi l’Istituto Comprensivo “F.Imondi Romagnoli”,<br />
ha avviato un profi cuo rapporto di collaborazione con il<br />
PDP Free Software User Group di Fabriano (http://pdp.<br />
linux.it/), in nome della prospettiva culturale che vede nel<br />
Software Libero una risorsa educativa per l’utilizzo consapevole<br />
della tecnologia informatica. I giovani professionisti<br />
del gruppo stanno aiutando la scuola ad offrire un servizio<br />
sempre migliore per gli studenti, realizzando la rete del laboratorio<br />
informatico con Software Libero. Le peculiarità di<br />
queste azioni sono: - utilizzo del sistema operativo Skolelinux<br />
(http://www.slx.no) ottimizzato e personalizzato per la scuola;<br />
- un account personale per ogni studente, professore e personale<br />
ATA; - accesso da qualunque computer al proprio account e utilizzo<br />
dei medesimi documenti personali da ogni postazione; - inserimento<br />
facilitato dei nuovi alunni che possono accedere da e a tutta la rete; -<br />
possibilità di controllo da parte dei docenti che dalla propria postazione<br />
possono verifi care continuamente l’attività di ogni studente; - frequenti<br />
e programmate copie di salvataggio dei dati. L’utilizzo sistematico nel<br />
laboratorio della “Gentile da Fabriano” del nuovo sistema operativo Sko-<br />
Allarme della Cna, ma anche qualche risposta<br />
La ripresa non decolla<br />
“Si ferma la recessione ma la ripresa non decolla”. Lo sostengono Mirco<br />
Gaggiotti e Marco Topparelli, segretario e presidente della Cna di Fabriano,<br />
in base all’analisi de dati forniti dal Centro Studi Cna della provincia di<br />
Ancona, dal quale “emerge in generale una quadro di forte incertezza”.<br />
In concreto, quindi “pur registrando alcuni segnali positivi nel 2° trimestre<br />
dell’anno, per il 3° trimestre – aggiungono - abbiamo segnali contrastanti.<br />
Questo in uno scenario internazionale che registra forte crescita di alcuni<br />
mercati emergenti e in Europa, il signifi cativo incremento della Germania<br />
trainata dall’export mentre il mercato italiano e quello locale al contrario si<br />
mostrano fragili e pieni d’incognite”. Analizzando i dati del comprensorio<br />
di Fabriano, i vertici della Cna parlano “di una situazione di diffi coltà, in<br />
assenza di un nuovo piano di sviluppo ed ancora alle prese con le crisi di<br />
alcune grandi realtà industriali.<br />
Tra i vari comparti – evidenziano - la situazione migliore è quella delle<br />
manifatture, anche se a partire dal 3° trimestre si segnala un rallentamento,<br />
mentre per impiantisti ed edili le previsioni per il 3° trimestre sono in<br />
ascesa, faticano invece i servizi. La meccanica tra i vari comparti registra<br />
segnali di ripresa sia per il 2° trimestre e le previsioni per il 3° sono di cauto<br />
ottimismo. Alla voce fatturato le previsioni per il 3° trimestre indicano una<br />
ripresa per quello nazionale, seguito dal locale e dall’internazionale”. Di<br />
conseguenza le risposte per fronteggiare la crisi “Indicano una strategia<br />
per lo più difensivista” con “il 30,9% dei casi che ridurrà gli utili, il 29,4%<br />
cercando nuovi spazi nel mercato locale ed italiano, il 23,7% chiedendo<br />
nuova liquidità e solo il 22% realizzando nuovi investimenti. Se mettiamo<br />
a confronto i vari territori della provincia di Ancona – concludono Gaggiotti<br />
e Topparelli - Fabriano rimane quello più in diffi coltà e prendendo<br />
in esame i livelli produttivi, si registra nel 2° trimestre un calo, mentre<br />
le previsioni per il 3° trimestre lasciano intravedere una tenue inversione<br />
di tendenza”.<br />
d.g.<br />
SPAZIO LAVORO<br />
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi<br />
lelinux rappresenta un’implementazione funzionale e specifi ca della<br />
precedente esperienza, (tutt’ora positivamente condotta nei plessi<br />
di Scuola Primaria “Allegretto di Nuzio” e “C.Collodi”) basata su<br />
“Ubuntu”. Proprio per dare il massimo risalto a tale impostazione<br />
dell’educazione alla e con la tecnologia informatica, l’edizione<br />
locale del Linux Day, la decima giornata nazionale di promozione<br />
di GNU/Linux e del Software Libero promossa da Italian Linux<br />
Society (www.linux.it), prevista per il sabato 23 ottobre, si<br />
svolgerà presso il laboratorio della Scuola “Gentile da<br />
Fabriano”. L’edizione di quest’anno è dedicata per<br />
l’appunto alla scuola ed ha per titolo “Investiamo<br />
in oro grigio”. L’evento, aperto a tutti e con la<br />
mattinata specifi camente riservata al mondo della<br />
scuola, sarà un’occasione per conoscere il funzionamento<br />
del laboratorio della Gentile e la tipologia del lavoro svolto<br />
egregiamente dai volontari del PDP Free Software User Group di<br />
Fabriano, ai quali va tutta la stima, la considerazione e il ringraziamento<br />
da parte della comunità scolastica dell’Istituto Comprensivo “F.Imondi<br />
Romagnoli” di Fabriano.<br />
Emilio Procaccini<br />
13<br />
~ OFFERTA DA AGENZIA FINANZIARIA DI FABRIANO<br />
Agenzia finanziaria di Fabriano ricerca un addetto/a alla gestione clienti (front office e<br />
back office), preferibilmente con esperienza pregressa in ruoli commerciali e conoscenza<br />
del settore finanziario, cui assegnare lo sviluppo della filiale e le attività di marketing.<br />
Si richiede dinamismo, capacità di analisi, predisposizione alle relazioni interpersonali,<br />
spiccate competenze commerciali. Completa il profilo una buona conoscenza del<br />
territorio di riferimento ed è necessario essere automunito/a. Richiesta disponibilità full<br />
time. I candidati potranno inviare dettagliato cv con autorizzazione al trattamento dei dati<br />
personali (Legge 196/03) tramite e-mail all’indirizzo f.silvestri@adriafidi.com o via fax<br />
al numero 071.2905136.<br />
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retribuiti negli Oratori della diocesi di Jesi. Inviare curriculum vitae completo a: Centro<br />
Sportivo Italiano, Comitato Provinciale di Ancona, P.za Federico II, 7 - Jesi (AN), tel./fax:<br />
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~ PRESTITO D’ONORE DALLA REGIONE MARCHE ALLE NUOVE IMPRESE<br />
La Regione Marche ha individuato, quale strumento di politica attiva del lavoro,<br />
l’iniziativa denominata “Prestito d’Onore regionale”. L’obiettivo è quello di realizzare, nel<br />
periodo 2<strong>01</strong>0-2<strong>01</strong>2, l’avvio di almeno 400 nuove iniziative di microimprese attraverso<br />
la concessione di “microcredito” a medio termine che escluda il ricorso a garanzie di<br />
qualunque tipo e l’erogazione di servizi di assistenza tecnica gratuiti a soggetti disoccupati<br />
o in cassa integrazione, residenti nella Regione Marche, al fine di sostenere lo sviluppo<br />
socio-economico della Regione ed evitare la dipendenza dai programmi di assistenza<br />
pubblica. I destinatari del “Prestito d’Onore regionale” sono donne e uomini che, alla<br />
data di presentazione della domanda di ammissione, abbiano un’età compresa fra i 18<br />
ed i 60 anni, siano residenti da almeno 6 mesi nella Regione Marche ed appartengano<br />
ad una delle seguenti categorie: disoccupate/i o inoccupate/i ai sensi del D.Lgs. n.<br />
297/2002; lavoratrici e lavoratori sospese/i per cassa integrazione ordinaria (CIGO),<br />
straordinaria (CIGS) o in deroga; donne occupate “over 35”. Il bando resta aperto fino al<br />
31/12/2<strong>01</strong>1. La modulistica e tutte le informazioni per la presentazione della domanda<br />
sono consultabili nel sito www.prestitodonore.marche.it.<br />
Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed<br />
eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Complesso S. Antonio fuori le Mura,<br />
Via De Gasperi 10, Fabriano - telefax 0732.250434 - e-mail: cig.fabriano@cadnet.marche.<br />
it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig/fabriano.html. Orario di apertura: lunedì,<br />
mercoledì e venerdì, 9:00/13:00; martedì e giovedì, 15:30/18:30.<br />
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del LAVORO<br />
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di ricerca del lavoro
14 >MATELICA<<br />
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
Che passione<br />
per il film<br />
XX Sigarette<br />
Il regista Aureliano Amadei<br />
e l'attore Giorgio Colangeli<br />
ospiti al Cinema Nuovo<br />
di GABRIELE SPITONI<br />
Basterebbero le parole<br />
dell’assessore alla Cultura<br />
Luciano Farroni (in rappresentanza<br />
della Giunta<br />
comunale, per la <strong>prima</strong> volta gentilmente<br />
intervenuta ad un nostro<br />
evento), per riassumere emblematicamente<br />
l’ultimo appuntamento<br />
di CineAmiamo di lunedì scorso 4<br />
ottobre: “questo è uno dei più grandi<br />
eventi che abbiamo realizzato a<br />
Matelica negli ultimi mesi”. Se poi<br />
quell’ “abbiamo” è legittimo, questo<br />
è un altro discorso, da affrontare<br />
in altre sedi. Ma la soddisfazione<br />
trapelante da quelle parole, è la<br />
soddisfazione di tutti noi per una<br />
grande serata di cinema e di cultura<br />
(ma non solo, direi anche “di vita” e<br />
capirete poi perché) che tanta gente<br />
ha riportato nel centro storico della<br />
nostra città, e cioè in uno dei suoi<br />
simboli, quel vecchio “Cinema de<br />
li preti” o “Cinema Teatro” che<br />
oggi si chiama Cinema Nuovo. E<br />
se l’occasione era di quelle ghiotte,<br />
da non lasciarsi sfuggire, il pubblico<br />
con più di centossessanta presenze<br />
(è stato organizzato addirittura un<br />
pullman dal capoluogo Macerata!),<br />
ha risposto alla grande perché ap-<br />
taccuino<br />
MATELICA<br />
FARMACIE<br />
Da sabato 16 ottobre<br />
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Niente paura<br />
Venerdì 15 ottobre e sabato 16 ottobre<br />
ore 21.15, domenica 17 ottobre ore 18 e<br />
21.15, lunedì<br />
18 ottobre<br />
ore 21.15.<br />
passionato da una delle pellicole<br />
più belle ed emozionanti che il<br />
cinema (non solo italiano) abbia<br />
prodotto negli ultimi mesi: quel<br />
“XX sigarette” capace di vincere<br />
l’unico riconoscimento per un<br />
fi lm italiano all’ultima mostra del<br />
cinema di Venezia (il premio Controcampo,<br />
anche se in realtà come<br />
ha spiegato poi in sala il regista, il<br />
fi lm ha ricevuto in tutto sei premi,<br />
tra cui la menzione speciale all’attore<br />
protagonista Vinicio Marchioni,<br />
ndr). “XX sigarette” è la storia di un<br />
ragazzo come tanti, “precario nella<br />
vita e nei sentimenti”, in cerca di<br />
una svolta che gli cambi l’esistenza:<br />
quella svolta gli arriva come<br />
un fulmine a ciel sereno nel 2003,<br />
quando in quattro e quattr’otto (tre<br />
giorni) si ritrova a partire per<br />
l’Iraq a fi anco di un cineasta<br />
che lo vuole con sé per girare<br />
un documentario su quella che<br />
nel nostro Bel Paese ci hanno<br />
spacciato come “una missione<br />
di pace”. Ma la permanenza in<br />
Iraq di quel ragazzo dura poco,<br />
molto poco: il tempo di fumarsi<br />
appunto venti sigarette, che<br />
nel rapporto di equivalenza<br />
della sua “tossicodipendenza”<br />
vuol dire un giorno, anzi meno<br />
di ventiquattr’ore. Perché quel<br />
ragazzo pochi giorni dopo verrà<br />
conosciuto dall’Italia intera<br />
come l’unico superstite civile<br />
dell’attentato alla base italiana<br />
Maestrale di Nassyryah. Ed è<br />
stato proprio “quel ragazzo”,<br />
al secolo Aureliano Amadei,<br />
regista del fi lm, insieme ad un<br />
magistrale Giorgio Colangeli<br />
interprete nel lungometraggio<br />
del mentore di Aureliano, il<br />
Siamo contro il calendario venatorio regionale<br />
Dopo la risposta del Tar, la Lega per l'Abolizione della Caccia si appella al Consiglio di Stato<br />
Dopo il pronunciamento<br />
del<br />
Ta r M a r c h e ,<br />
che ha negato<br />
la sospensiva<br />
nel ricorso presentato contro il<br />
calendario venatorio regionale, la<br />
Lac - Lega per l’Abolizione della<br />
Caccia sta valutando, con i suoi<br />
legali, la possibilità di appellarsi al<br />
Consiglio di Stato.<br />
Non convincono, infatti, le motivazioni<br />
addotte dal Tar Marche, anche<br />
perché quelle stesse “osservazioni”,<br />
inserite dalla Lac nel ricorso al<br />
calendario venatorio della Sicilia,<br />
erano state invece accolte dal Tar<br />
siciliano. In particolare, risulta inconcepibile<br />
che il Tar delle Marche<br />
sostenga che la normativa europea<br />
non possa essere direttamente<br />
I due protagonisti della serata<br />
con lo staff del Cinema Nuovo<br />
cineasta Stefano Rolla, a rendere<br />
la presentazione del fi lm appassionante<br />
ed emozionante. Perché<br />
non è facile trovare una persona<br />
che in maniera semplice, diretta e<br />
chiara riesca a parlare di un evento<br />
terribile vissuto sulla propria pelle<br />
trasformandolo in un insegnamento<br />
morale, di valori, o meglio di un<br />
valore che è forse il più grande, il<br />
più alto di tutti: quello dell’umanità.<br />
Il valore dell’umanità che fa capire<br />
ad un pacifi sta, antimilitarista ed<br />
anarchico convinto come Aureliano<br />
(che tale è rimasto anche oggi,<br />
dopo l’attentato) che la morte e la<br />
tragedia sono uguali per tutti, invasori<br />
(i militari italiani) ed invasi<br />
(i civili iracheni), al di là di ogni<br />
ideologia. Il valore dell’umanità<br />
applicabile al calendario venatorio<br />
marchigiano, quando invece<br />
la nuova Legge Comunitaria la<br />
riprende fedelmente. Come pure<br />
è molto grave che nell’Ordinanza<br />
del Tar non venga tenuto in alcun<br />
conto il parere dell’Ispra, Istituto<br />
Superiore per la Protezione e<br />
Ricerca Ambientale, che è l’organo<br />
scientifi camente preposto al<br />
monitoraggio sullo stato di salute<br />
delle specie animali sottoposte a<br />
prelievo venatorio. Nel nostro Bel<br />
Paese la gestione della fauna, per<br />
la legge “patrimonio indisponibile<br />
dello Stato”, quindi appartenente a<br />
tutti i cittadini, anche a quelli che<br />
a caccia non vanno, viene delegata<br />
alle varie Regioni, le quali poi, per<br />
opportunità politico-elettorali, a<br />
loro volta la delegano ad una esi-<br />
che porta Aureliano a considerare<br />
i soldati per le persone che sono,<br />
non per l’immagine che ne viene<br />
data, sia essa quella di “eroi della<br />
patria” sia essa quella di “assassini”<br />
invasori per soldi o per fanatismo<br />
politico. Il risultato è una commedia<br />
di guerra che nel suscitare forti<br />
emozioni, inevitabilmente per la<br />
storia ma anche abilmente grazie<br />
ad una fotografi a ed una regia magistrale,<br />
si afferma, nelle intenzioni<br />
di Amadei stesso, come un “fi lm di<br />
vita e non di guerra”. Forte anche<br />
la testimonianza del già nastro<br />
d’argento ’98 e David di Donatello<br />
2007 Giorgio Colangeli, bravissimo<br />
nel sottolineare le sfaccettature<br />
di un personaggio come Stefano<br />
Rolla, determinante nella vicenda<br />
gua minoranza di cittadini (appena<br />
l’1%): i cacciatori! Una situazione<br />
inaccettabile, che peggiorerà in<br />
modo esponenziale quando verrà<br />
attuato, in tutte le sue forme, il tanto<br />
proclamato Federalismo, grazie al<br />
quale le Regioni faranno a gara a chi<br />
concederà più deroghe ai cacciatori.<br />
Anche le Marche, ovviamente, non<br />
fanno differenza, come nel caso del<br />
calendario venatorio. Solo che stavolta,<br />
per soddisfare troppo le “esigenze”<br />
della parte più becera del<br />
mondo venatorio, i nostri politici<br />
hanno fi nito con lo scontentare anche<br />
la parte più “responsabile” dei<br />
cacciatori, che ha criticato anch’essa<br />
pubblicamente il calendario. In<br />
particolare la decisione di anticipare<br />
l’apertura della caccia al cinghiale,<br />
la forma di caccia più pericolosa, al<br />
e a spiegare nella pratica come poi<br />
nasca l’immedesimazione in un<br />
personaggio da interpretare.<br />
Dopo il dibattito, moderato da<br />
Gabriele Spitoni, è intervenuta Giulietta<br />
Paolinelli, agente distributore<br />
per conto di Cinecittà-Luce nelle<br />
Marche e in Abruzzo, vero deus ex<br />
machina (insieme allo staff de La<br />
notte degli Oscar) di quest’incontro.<br />
La signora Paolinelli, una di quelle<br />
persone che fanno bene al movimento<br />
cinema in generale, e nello<br />
specifi co, al nostro territorio, nel<br />
sottolineare la passione per il suo<br />
lavoro ha dovuto però constatare<br />
come a volte sia diffi cile ottenere e<br />
realizzare quello che sembrerebbe<br />
più scontato, cioè la proiezione e la<br />
presentazione di certi fi lm, che in<br />
città come Matelica, riscuotono<br />
un grande successo. Ma<br />
la soddisfazione e l’appagamento<br />
per una serata come<br />
quella di lunedì sono stati così<br />
forti sia nel sottoscritto, che in<br />
Claudio e Mauro Zamparini<br />
de La notte degli Oscar, che<br />
in Don Piero Allegrini gestore<br />
del Cinema Nuovo, nonché<br />
nella stessa Giulietta Paolinelli<br />
e (motivo ancor di più<br />
gioia) negli stessi Aureliano<br />
Amadei e Giorgio Colangeli<br />
i quali hanno parlato di “una<br />
serata come poche altre in<br />
giro per i cinema italiani”, che<br />
non si può non continuare su<br />
questa strada e cercare di fare<br />
sempre meglio. Perché noi...<br />
CineAmiamo!<br />
Da sinistra nella foto: l'attore<br />
Giorgio Colangeli, il regista<br />
Aureliano Amadei ed il moderatore<br />
Gabriele Spitoni<br />
2 ottobre, in un periodo in cui sui<br />
passi montani è aperta anche la caccia<br />
alla migratoria, ma soprattutto<br />
quando gli alberi conservano ancora<br />
le loro foglie ed i boschi brulicano<br />
di raccoglitori di funghi, castagne,<br />
escursionisti ecc…, che possono<br />
quindi essere facilmente scambiati<br />
in prede da uccidere!<br />
Si comprende quindi quanto questa<br />
situazione sia esplosiva ed a rischio<br />
di incidenti, perché, come dimostrano<br />
purtroppo le statistiche stilate<br />
alla fi ne di ogni stagione di caccia,<br />
sono poi decine e decine i morti e<br />
centinaia i feriti tra i cacciatori e<br />
comuni cittadini causati da questo<br />
pericoloso “passatempo” riservato<br />
a pochi privilegiati…<br />
Danilo Baldini,<br />
delegato responsabile Lac per le Marche
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
>MATELICA<<br />
A Matelica l'enduro che conta<br />
Sabato e domenica è in programma l'ottavo Trofeo delle Regioni<br />
di RICCARDO ANTONELLI<br />
edizione del<br />
tanto ambito Trofeo<br />
delle Regioni di En-<br />
L’ottava<br />
duro fa tappa a Matelica.<br />
Sabato 16 e domenica 17<br />
ottobresi terranno infatti <strong>prima</strong> le<br />
presentazioni poi le gare che determineranno<br />
la regione vincitrice.<br />
L’anno precedente il trofeo era stato<br />
organizzato dalla regione Umbria<br />
nelle zone di Terni, quest’anno<br />
invece è stata selezionata dalla<br />
Federazione Italiana Motociclisti<br />
(FIM) proprio la nostra città, soprattutto<br />
grazie all’affi dabilità ed<br />
all’organizzazione del Motoclub di<br />
Matelica (vedi specchietto a fi anco)<br />
e del nostro Comune, che ormai<br />
da anni organizza eventi anche più<br />
importanti di questo. Ricordiamo<br />
tutti il ‘Gravity Games’, con crossisti<br />
freestayler da tutto il mondo,<br />
oppure il mondiale di enduro nel<br />
2004. Due settimane fa intanto ad<br />
Attiggio si è svolto anche il campionato<br />
Italiano sempre di Enduro, che<br />
ha visto la partecipazione<br />
di molti piloti che poi parteciperanno<br />
anche alle gare<br />
di domenica 17 ottobre. Il<br />
programma dell’evento è<br />
veramente ampio e c’è n’è<br />
per tutti, amanti di moto<br />
e non, giovani ed adulti,<br />
uomini e donne, crossisti<br />
o enduristi… Si parte prestissimo,<br />
sabato mattina<br />
alle ore 8 verranno allestiti<br />
i paddock in Località Tiratori;<br />
due ore dopo, alle<br />
10, fi niti i lavori di allestimento,<br />
tutti in piazza Enrico Mattei per le<br />
verifi che tecniche delle varie moto,<br />
preparate dai meccanici più bravi<br />
d’Italia apposta per l’evento. Nel<br />
pomeriggio verso le ore 17, ci sarà<br />
la sfi lata in corso Vittorio Emanuele<br />
di tutti i partecipanti in motocicletta<br />
divisi per Regioni di appartenenza<br />
e quindi per squadre. Anche a cena<br />
c’è la possibilità di rimanere nel<br />
mondo dei motori con l’esposizione,<br />
sempre in piazza Enrico Mattei,<br />
di moto storiche e di nuovi modelli.<br />
Il Verdicchio si degusta<br />
Iniziativa di successo al centro commerciale<br />
Grande successo per il “Verdicchio<br />
di Matelica” protagonista, nella<br />
giornata del 10 ottobre, dell’evento<br />
“Le domeniche dei grandi vini”, un<br />
ciclo di quattro incontri organizzati<br />
presso il centro commerciale Val di<br />
Chienti di Macerata dedicato alla<br />
scoperta di quattro perle dell’enologia<br />
marchigiana (Colli Maceratesi,<br />
Verdicchio di Matelica, Lacrima di<br />
Morro d’Alba e Offi da). I numerosi<br />
amanti del vino accorsi domenica<br />
pomeriggio nella galleria del centro<br />
commerciale sono stati accolti dai<br />
responsabili Onav (Organizzazione<br />
Nazionale Assaggiatori di Vino)<br />
della provincia di Macerata e sono<br />
stati invitati a partecipare ad un<br />
insolito intrattenimento olfattivo.<br />
Subito dopo l’enologo Riccardo<br />
Pellegrini ha guidato una degustazione<br />
di Verdicchio di Matelica<br />
parlando di territorio, di curiosità<br />
e tradizioni storiche nonché della<br />
sua complessità sensoriale che lo<br />
rendono un vino con caratteristiche<br />
uniche capace di donare grandi<br />
emozioni. E’ stato possibile assaggiare<br />
varie etichette di Verdicchio di<br />
Matelica sia nella versione “base”<br />
che in quella “riserva” a testimoniare,<br />
pur nel ristretto territorio<br />
dell’Alta Vallesina, la capacità dei<br />
diversi produttori di esprimere una<br />
propria personalità nello stile del<br />
vino. E proprio nella capitale del<br />
Verdicchio è previsto un corso,<br />
aperto a tutti, in 18 incontri teoricopratici<br />
alla scoperta di profumi, aromi<br />
e sapori del vino che comincerà<br />
venerdì 29 ottobre alle ore 21 e si<br />
terrà a Matelica presso l’enoteca<br />
di via cuoio 19. Per avere altre<br />
informazioni è possibile visitare il<br />
sito internet www.onav.it (Sezione<br />
Marche) oppure scrivere una mail<br />
a onav@macerata.it.<br />
ONAV - Sezione di Macerata<br />
L'enologo matelicese<br />
Riccardo Pellegrini<br />
Un occasione per guardare non<br />
solo le moto del passato, ma per<br />
scoprire anche quelle che saranno<br />
le moto del futuro che vedremo poi<br />
‘cavalcare’ dai grandi piloti in ambito<br />
internazionale. Inoltre saranno<br />
presenti anche stand gastronomici<br />
con specialità matelicesi come<br />
Verdicchio e salumi accompagnati<br />
da musica live fi no a notte fonda.<br />
Se volete seguire le gare però, non<br />
andate a letto tardi perchè domenica<br />
si parte presto; infatti alle 8 e 30 da<br />
piazza Enrico Mattei prenderanno<br />
Dal 27 settembre al 3 ottobre si è<br />
svolto il pellegrinaggio nazionale<br />
a Lourdes. Anche la nostra sottosezione<br />
ha partecipato, con undici<br />
presenze tra malati, personale e<br />
pellegrini. Al rientro, molti sono<br />
stati i comunicati favorevoli, qualcuno<br />
si è presentato in sede per<br />
esprimere personalmente la propria<br />
gratitudine per quanto ricevuto in<br />
quel luogo santo e ringraziare del<br />
servizio prestato dal personale.<br />
E’ stato un coro unanime di osservazioni<br />
positive e, talvolta, intimamente<br />
sentite relative all’esperienza<br />
spirituale vissuta. Un ringraziamento<br />
particolarmente sentito<br />
va rivolto alla famiglia Bragoni:<br />
Gianni, Giusy, Alessio e Francesco<br />
(foto), che sono partiti tutti insieme<br />
alla volta di Lourdes. Il presidente<br />
regionale aveva richiesto alla nostra<br />
sottesezione il prestito di due<br />
costumi marchigiani caratteristici<br />
da far indossare in occasione di<br />
una festa che si sarebbe svolta a<br />
Lourdes durante il pellegrinaggio,<br />
con l’allestimento di stands, uno<br />
per ogni regione d’Italia, in ognuno<br />
dei quali sarebbero stati esposti ed<br />
offerti prodotti locali.<br />
Come successo altre volte, il consiglio<br />
del gruppo folkloristico di<br />
Matelica, di cui Gianni è presidente,<br />
con generosità, ha risposto positivamente<br />
a tale richiesta. Da qui è<br />
scaturito il desiderio della famiglia<br />
Bragoni di partecipare al pellegrinaggio.<br />
Dopo intense trattative telefoniche<br />
tra la segreteria della nostra<br />
il via i due ‘Cross’ test: il<br />
primo più impegnativo alle<br />
8 e 45 nella rinnovata pista<br />
dei Cavalieri, il secondo<br />
alle 10 in località Petrara<br />
(Mistrianello). Due piste<br />
da anni solcate dagli enduristi<br />
matelicesi e di tutta<br />
la regione, specialmente<br />
quella di Petrara, dove<br />
spesso vengono organizzate<br />
gare o dove si allenano<br />
i nostri piloti giornalmente<br />
per prepararsi ai campionati<br />
da loro disputati. Alla fine<br />
di tutte e due le gare, si ritorna al<br />
paddock in località Tiratori per le<br />
premiazioni, verso le ore 16, dei<br />
singoli e delle squadre. Sono circa<br />
trecento i piloti che parteciperanno<br />
divisi per categorie di cilindrata e<br />
naturalmente, come detto <strong>prima</strong><br />
per regioni. Saranno presenti per<br />
l’occasione molti piloti di enduro<br />
famosi in tutta Europa non solo per<br />
partecipare, ma anche per osservare<br />
le gare. Quindi non fatevi scappare<br />
un weekend tra i motori come que-<br />
sottosezione e quelle della sezione<br />
regionale a Loreto, fi nalmente è<br />
stato possibile far realizzare ai<br />
componenti della famiglia suddetta<br />
quanto desiderato. Si sono presentati<br />
alla festa organizzata a Lourdes<br />
come un gruppo folkloristico in miniatura,<br />
tutti indossando il costume<br />
tradizionale marchigiano.<br />
Gianni ha suonato l’organetto, allietando<br />
in tal modo non solo il nostro<br />
stand regionale, ma anche gli altri<br />
che erano stati allestiti; Giusy ed i<br />
due fi gli hanno ballato il saltarello;<br />
anche Francesco si è esibito con<br />
l’organetto. Hanno riscosso numerosi<br />
applausi e complimenti per la<br />
loro perfomance e hanno portato<br />
un po’ di allegria anche fra i malati<br />
presso l’accoglienza del Saint Frei,<br />
15<br />
sto, organizzato su misura per tutti<br />
come da tanto tempo non succedeva<br />
nelle nostre zone.<br />
Il Motoclub<br />
Matelica<br />
Presidente: Baldini Carlo<br />
Presidente Onorario: Grimaldi Sauro<br />
Vice Presidente: Gubinelli Sandro<br />
Segretario: Stortini Massimo<br />
Revisore dei Conti: Paciaroni Vittorio<br />
Cassiere: Cannillo Tonino<br />
Direttore Sportivo: Alecio Mantini<br />
Direttore Turismo: Bruzzechesse<br />
Mauro<br />
Rappresentante Licenziati: Falzetti<br />
Graziano<br />
Responsabile Moto Epoca: Stortini<br />
Massimo<br />
Consiglieri: Giorgi Tullio, Porcarelli<br />
Andrea, Falzetti Pierluigi, Bottaccio<br />
Mauro, Mosciatti Andrea, Riccioni<br />
Giovanni, Santinelli Massimo, Traballoni<br />
Antonio<br />
Info 0737.786007<br />
Lourdes, per un sogno da realizzare<br />
Pellegrinaggio Unitalsi indossando i costumi folkloristici di Matelica<br />
insieme ad un gruppo di scouts. E’<br />
stato un bell’esempio di fratellanza<br />
e una manifestazione di sensibilità<br />
verso il prossimo meno fortunato!<br />
Alla festa erano presenti, oltre agli<br />
esponenti della sezione marchigiana,<br />
il Sindaco di Lourdes ed il<br />
Presidente nazionale dell’Unitalsi.<br />
Rinnoviamo il nostro sentito grazie<br />
a Gianni, Giusy (dama dell’Unitalsi<br />
di Matelica) e ai due fi gli, che<br />
hanno contribuito con entusiasmo<br />
a rallegrare i partecipanti al pellegrinaggio,<br />
ma che, soprattutto,<br />
hanno potuto realizzare il sogno,<br />
accarezzato da tempo, di partire,<br />
come famiglia unita, alla volta di<br />
Lourdes per pregare e ringraziare<br />
la Vergine Immacolata.<br />
Mario Mori, Unitalsi Matelica<br />
La parrocchia di Santa Teresa festeggia... Santa Teresa<br />
La Parrocchia di Santa Teresa<br />
festeggia la Santa di Avila e il<br />
dinamico Don Vincenzo Bracci ha<br />
previsto per questo una settimana<br />
di incontri. I festeggiamenti sono<br />
iniziati domenica 10 ottobre, con le<br />
indicazioni del programma pastorale<br />
2<strong>01</strong>0/11. Dall’11 al 14 ottobre,<br />
poi, c’è stata ogni sera una Santa<br />
Messa in preparazione della festa,<br />
con letture degli scritti di Santa Teresa.<br />
All’interno di questa settimana<br />
non poteva mancare la musica, con<br />
un concerto d’organo tenuto dal<br />
Maestro Migliorelli per giovedì 14<br />
ottobre, e di cui abbiamo già parlato<br />
nel precedente numero. Ma la festa<br />
vera e propria ci sarà venerdì, 15<br />
ottobre. Questo il programma: alle<br />
ore 18.30 ci sarà l’inaugurazione e<br />
la benedizione della nuova Cappella<br />
della Riconciliazione nella chiesa di<br />
Santa Teresa e la S. Messa Solenne<br />
presieduta da monsignor Giancarlo<br />
Vecerrica con la partecipazione del<br />
Priore Conventuale di S. Silvestro<br />
Don Lorenzo Sena e degli altri mo-<br />
naci. Molto importante (soprattutto<br />
conoscendo Don Vincenzo) il fatto<br />
che saranno presenti tutti i ragazzi<br />
che frequentano ogni giorno la realtà<br />
dell’Oratorio. Alle ore 19.15 si<br />
chiuderà in allegria con un rinfresco<br />
nella Sala del Camino nei locali<br />
sottostanti la chiesa.<br />
a.g.
16 >MATELICA<<br />
<strong>L'Azione</strong> 16 ottobre 2<strong>01</strong>0<br />
Dagli Appennini... alla Pampa<br />
Cronaca della settimana argentina del nostro redattore matelicese<br />
di LUCA DI DIO<br />
è la lingua<br />
del dovere… l’italiano<br />
è la lingua<br />
“L’inglese<br />
del piacere”. È<br />
Javier Lucca che parla, avvocato<br />
di Rosario, figlio di una osimana<br />
e presidente della FeMaCeL, la<br />
Federazione che raccoglie tutti i<br />
marchigiani e discendenti di marchigiani<br />
emigrati in Argentina nella<br />
zona del Centro e del Litorale.<br />
Ma l’italiano, per molti, è anche la<br />
“lingua del cuore”, perché è quella<br />
che per una settimana hanno parlato<br />
con me Marcello e Alessandra<br />
(ovvero Marcelo Eduardo Paoli e<br />
Alejandra Bruera), l’anima di un<br />
gemellaggio che non smette di suscitare<br />
emozioni, amicizie, cultura,<br />
unità, incuranti degli oltre 12 mila<br />
chilometri (11663 per l’esattezza<br />
solo tra Roma e Buenos Aires)<br />
che ci separano. Tutta la comunità<br />
rosense è sicuramente vocata<br />
all’ospitalità, ma non posso tacere<br />
che la loro famiglia è una porta<br />
costantemente aperta verso l’Italia,<br />
e Matelica in particolare, quasi ci<br />
fosse una macchina di teletrasporto<br />
che ti permette di essere catapultato<br />
da un emisfero all’altro senza<br />
sentire nessuna distanza, nessun<br />
distacco. I loro figli, Sofia, Treia<br />
e Tirso, stanno con me come se<br />
fossi l’amico di famiglia che tutte<br />
le settimane si ritrova per l’asado,<br />
Pia, la mamma di Marcelo, mi<br />
parla (in perfetta cadenza dialettale!)<br />
come se si trattasse di una<br />
amicizia almeno quarantennale. E<br />
tutti – dico tutti – i loro conoscenti<br />
ruotano attorno non come fossi il<br />
Presidente della Repubblica (che<br />
brutto sarebbe!), ma come “uno<br />
della squadra”… tutti in gioco<br />
dalla stessa parte e per lo stesso<br />
risultato: la partita di una vita bella<br />
e piena che non dimentica mai chi<br />
siamo e da dove veniamo. Ma chi<br />
sono, veramente, i Paoli? Difficile<br />
dirlo in una settimana? No! Perché<br />
ogni momento della loro giornata<br />
parla chiaro. Alessandra ogni mattina<br />
incontra “piccoli uomini” e<br />
lavora – passo dopo passo e senza<br />
fretta – per costruire “grandi uomini”.<br />
Dice sempre che è stanca e<br />
vuole andare in pensione, ma io non<br />
ho dubbi di ritrovarla tra trent’anni<br />
a chiacchierare – magari in chat<br />
come fa con tanti ragazzi e ragazze<br />
di Matelica conosciuti nel gennaio e<br />
febbraio scorso – con bambini, adolescenti<br />
e giovani comunicando loro<br />
l’amore per l’Italia, la sua storia,<br />
la sua cultura e tradizione, i suoi<br />
paesaggi. Marcello l’amore per<br />
l’Italia non lo comunica… lo vive!<br />
Esce ogni mattina prestissimo per<br />
andare al lavoro in una azienda che<br />
fabbrica pasta, cui ha messo nome<br />
Matelica, e che sta piano piano (è<br />
un contabile d’eccezione e non fa<br />
mai progetti azzardati) trasformando<br />
in una splendida realtà tra l’artigianale<br />
e l’industriale. Ora c’è il<br />
formaggio grattugiato Matelica (il<br />
“cacio sui maccheroni”!) e presto<br />
arriverà il sugo, sempre Matelica,<br />
perché tutti imparino che non c’è<br />
solo il “ragù alla bolognesa”.<br />
Nel “tempo libero” si dedicano<br />
Puntatina Monte Buey<br />
Il viaggio promosso dalla Provincia all’interno delle celebrazioni per il<br />
bicentenario dell’Argentina non ha coinvolto solo Matelica, ma è stata<br />
l’occasione anche per una serata a Monte Buey. Il piccolo paese di provincia<br />
di Cordoba è gemellato con il comune di Treia e, nell’attesa del<br />
grosso contingente di persone (il gruppo in partenza da Treia conta già 32<br />
iscritti) che arriveranno il 22 ottobre prossimo per festeggiare anche i 100<br />
anni dalla fondazione di Monte Buey, la locale Associazione Marchigiana<br />
ha organizzato una conferenza pubblica approfittando della presenza del<br />
prof. Di Dio. Il saltarello ha chiuso il percorso culturale… e un ottimo<br />
asado ha chiuso infine la serata.<br />
BIO NON BIO...<br />
Un pasto biologico a settimana? In data 3<br />
agosto abbiamo richiesto ed ottenuto un<br />
incontro con l’Ass. Procaccini, presente in<br />
gestore dell’attuale appalto di fornitura della<br />
mensa, per discutere di vari argomenti<br />
tra cui la richiesta del Co.Ge. di introdurre cibo biologico nei<br />
pasti dei bambini, e veniva deciso e concesso di introdurre il<br />
biologico una volta a settimana. Sinceramente digiuni sull’introduzione<br />
nelle mense (n.d.r. mai aggettivo tanto adeguato),<br />
alla luce degli incontri successivi, e delle informazioni fornite<br />
da esperti del settore come nell’ultima riunione pubblica del<br />
1° ottobre, è emerso l’importante considerazione che questo<br />
tipo di introduzione sarebbe sbagliata perchè antieconomica e<br />
di difficile attuazione per il reperimento di tute le pietanze di<br />
origine biologica per un solo pasto completo. Che fare allora?<br />
La soluzione è introdurre i cibi singolarmente da utilizzare<br />
durante tutta la settimana. Si possono utilizzare pasta, riso,<br />
pomodori, altro tipo di verdure, olio extravergine d’oliva, tutti<br />
alimenti singoli e di <strong>prima</strong>ria importanza. Quanto costa? Al<br />
momento non lo sappiamo, o per lo meno noi non possiamo<br />
saperlo, guardando pero’ altre realtà come la vicina San Severino<br />
Marche, fatto salvo il possibile accesso a contributi<br />
regionali e non, constatiamo che il prezzo a pasto, pubblicato<br />
sul sito ufficiale dello stesso comune, per la scuola dell’infanzia<br />
è di 2,50 Euro e per la <strong>prima</strong>ria di 3 euro, nettamente<br />
inferiori a quanto si paga a Matelica, e parliamo di servizio<br />
svolto utilizzando cibi biologici e con inoltre un’attenzione<br />
di valenza socio-culturale, verso la cucina tipica marchigiana.<br />
Visitate il nostro blog per avere più informazioni.<br />
Marco Ferracuti, presidente del CO.GE. Comitato dei Genitori di Matelica<br />
anima e corpo all’Unione Marchigiana<br />
portando avanti il gruppo<br />
folkloristico, il coro “E.Mattei” e<br />
tante altre iniziative con una forza<br />
incredibile. La forza del cuore, che,<br />
nonostante ‘trapiantato’, non ha<br />
mai cessato di battere al ritmo del<br />
saltarello.<br />
Luca con Marcelo e Alejandra<br />
al negozio di pasta Matelica<br />
Canti e balli<br />
il lunedì<br />
Tutti i lunedì sera le prove del<br />
coro e tutti i mercoledì sera quelle<br />
del gruppo folkloristico. Ogni<br />
settimana, senza saltare i festivi.<br />
Così Alessandra, Marcello, Alice,<br />
Treia, Elena e tanti altri di cui non<br />
ricordo il nome si ritrovano per stare<br />
insieme, non come al bar, ma per<br />
uno scopo… si ride, si scherza, ci<br />
si diverte scaldando i muscoli con<br />
mezzora di ritmi latino americani,<br />
cumbia e salsa, e poi via con la Pasquella<br />
e il Saltarello. Non manca il<br />
folklore delle altre regioni d’Italia,<br />
sia nei balli che nelle canzoni, da<br />
Reginella Campagnola a L’Uselin<br />
de la comare, e non mancano neppure<br />
gli ingaggi. Ogni tanto, infatti,<br />
sia il coro che il gruppo folk si<br />
trovano a cantare a Las Rosas o in<br />
paesi vicini in occasioni di feste e<br />
ricorrenze… sempre applauditi perché<br />
portano un vissuto, quello dei<br />
nostri nonni, qui rimasto inalterato<br />
forse più che nella stessa Italia.<br />
Ordinanza, è battaglia<br />
L’ordinanza n. 73 - quella, per intenderci,<br />
sulla questione dell’elemosina - continua a<br />
far parlare di sé e a scatenare polemiche e<br />
dibattito. Si è anche costituito un Comitato<br />
per raccogliere le firme dei cittadini su un<br />
testo antiordinanza, che abbiamo ricevuto e che proponiamo.<br />
La nostra società del benessere presenta al suo interno, soprattutto<br />
in questa particolare fase di crisi economica e del<br />
lavoro, situazioni di indigenza e di bisogno. Ci domandiamo:<br />
L’ordinanza era necessaria in una realtà come Matelica? Il<br />
comune, attraverso questa ordinanza, coinvolge le Associazioni<br />
di volontariato esistenti sul territorio per fornire aiuto<br />
a chi si trova in condizioni, suo malgrado, di dover chiedere<br />
l’elemosina? L’ordinanza serve effettivamente per migliorare<br />
la sicurezza pubblica? Noi cittadini di diversa ispirazione ideale,<br />
laici e cattolici, che crediamo nei valori della solidarietà,<br />
del rispetto e della promozione della persona, chiediamo:<br />
che si attui la vigilanza sull’intero territorio comunale per<br />
evitare eventuali forme di racket, di sfruttamento, di abusi;<br />
che si sviluppino tutte le potenzialità e le modalità di assistenza<br />
sociale, sia da parte dei servizi comunali che delle associazioni di<br />
volontariato attive in città; che sia ritirata l’Ordinanza Comunale<br />
che vieta la carità e l’elemosina. Perché non distingue tra chi ha<br />
effettivamente necessità e chi specula. Perché confonde il disagio<br />
sociale e la povertà con il decoro urbano. Perché alimenta<br />
l’indifferenza e l’egoismo di chi non vuol essere disturbato nel<br />
suo quieto vivere. Perché non vuole vedere e rifiuta di dare una<br />
risposta al problema dell’indigenza e del bisogno, all’interno<br />
della società del benessere non equamente distribuito.<br />
Giacomo Baldini, Comitato Matelica Insieme<br />
Da sinistra Marcelo Paoli, presidente Società Italiana e Unione Marchigiana<br />
di Las Rosas, Javier Lucca, presidente Fe.Ma.Ce.L, Gustavo Sanini, presidente<br />
Unione Marchigiana di Las Parejas e… Dante<br />
A scuola<br />
di italiano...<br />
in musica<br />
Accanto a Dante, la canzone italiana<br />
è stato il filo conduttore della<br />
settimana rosense. Nella Scuola<br />
Dante Alighieri, una splendida<br />
realtà educativa che proprio lunedì<br />
4 ottobre ha compiuto il suo<br />
21esimo compleanno, è proposto<br />
un cammino formativo che va dai<br />
bambini di 3 anni (la nostra scuola<br />
dell’infanzia) fino ai ragazzi di 18<br />
(la nostra scuola superiore) con<br />
un curricolo riconosciuto a livello<br />
nazionale in cui sono previste dalle<br />
4 alle 2 ore di lingua italiana. In<br />
un modo o nell’altro grazie alle<br />
direttrici, Marta e Giuditta e alle<br />
insegnanti di italiano Alessandra,<br />
Alicia e Yamila, ho avuto modo di<br />
incontrare tutti. La curiosità e le<br />
mille domande fatte<br />
in un italiano più o<br />
meno sicuro si sono<br />
alternate a momenti<br />
di didattica in cui la<br />
lingua del bel paese<br />
è stata proposta…<br />
attraverso le canzoni.<br />
Dai più piccoli<br />
che cantavano<br />
a squarciagola “Ci<br />
son due coccodrilli<br />
ed un orangutango…”<br />
ai più grandi<br />
che, dopo aver<br />
lavorato sul testo<br />
di una canzone per<br />
approfondire lessico, grammatica,<br />
fonetica ed espressioni idiomatiche<br />
si scatenavano in un pazzo<br />
karaoke. Naturalmente a farla da<br />
padrone Laura Pausini, Andrea<br />
Bocelli ed Eros Ramazzotti, ma<br />
non sono mancate piacevoli sorprese<br />
come “Balliamo” di Fred<br />
Buongusto e “L’emozione non ha<br />
voce” dell’Adrianone nazionale.<br />
Tutti cantavano a squarciagola e<br />
con entusiasmo “Volare” di Modugno<br />
in un clima di festa difficile da<br />
raccontare a parole. La scuola, una<br />
struttura privata che non riceve sovvenzione<br />
né dallo Stato Italiano né<br />
da quello argentino, non è ricca…<br />
anzi, è ricchissima di una voglia<br />
di educare che ha fatto sì che anno<br />
dopo anno tanti genitori, discendenti<br />
di italiani, ma non solo, scegliessero<br />
questa struttura (anche con sacrifici<br />
economici non indifferenti) per far<br />
crescere i propri figli. Un esempio<br />
di sussidiarietà e imprenditorialità<br />
anche per noi che siamo abituati<br />
a pensare che sia lo Stato a dover<br />
educare i nostri figli.<br />
I bambini della Scuola materna<br />
che cantano con la chitarra<br />
Tornano gli OTTONI?<br />
Ancora una volta ci troviamo a denunciare<br />
una condotta discutibile tenuta da<br />
chi fa uso privato della cosa pubblica. Il<br />
riferimento va a quanto è accaduto lo<br />
scorso sabato 9 ottobre presso la corte<br />
di Palazzo Ottoni: un mostra allestita dagli artisti Enea<br />
Francia e Sara Noè, nell’ambito della manifestazione<br />
nazionale “A ottobre piovono libri”, ed un cena privata<br />
organizzata dalla “solita compagnia” nello stesso luogo<br />
e nella stessa ora dell’evento culturale. Nella logica del<br />
“chissenefrega, famo festa”, il Sindaco Sparvoli (conviviale<br />
d’eccellenza della festa) non ha esitato a mettere a<br />
disposizione dell’amico quarantenne, la corte del “proprio<br />
palazzo”, per fare festa nel bel mezzo della mostra.<br />
Risultato? Sabato pomeriggio la mostra era visitabile con<br />
un abile gimkana tra i camerieri intenti ad apparecchiare,<br />
ma fortunato chi ci è riuscito perché a sera il materiale<br />
esposto era stato ammucchiato e semidistrutto dagli avventori<br />
della serata. Non è più tollerabile, in una società civile<br />
l’uso privato della cosa pubblica, l’essere amico di...per<br />
ottenere tutto anche al di sopra delle regole civili; questo<br />
modo di fare sta creando una forte spaccatura tra cittadini<br />
ed istituzioni, in quanto, la gente che guarda alla politica<br />
per ritrovare un riferimento, per sentirsi comunità, per ritrovare<br />
le energie per ripartire, si trova di fronte una classe<br />
dirigente che non sa (o non vuole) dare questa risposta.<br />
Matelica, città di antiche tradizioni culturali, non merita di<br />
essere maltrattata dalla sottocultura e dal pressapochismo<br />
delle cose fatte per accontentare qualcuno.<br />
Partito Democratico di Matelica
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
>MATELICA<<br />
Un romanzo per capirsi<br />
Lo psicologo Gentili presenta il suo ultimo romanzo<br />
di ANTONIO GENTILUCCI<br />
Venerdì 15 ottobre alle<br />
ore 18 verrà presentato<br />
il romanzo “Sul ciglio<br />
dell’acqua” alla presenza<br />
del suo autore, il poeta e romanziere<br />
Enrico Gentili.<br />
L’autore si mette a nudo: sceglie<br />
di parlare della propria malattia,<br />
dell’invalidità e della forza di<br />
affrontare ogni sfi da con dignità<br />
e coraggio e lo fa con straordinaria<br />
leggerezza, con la sensibilità<br />
dell’artista e la competenza e<br />
profondità dello psicologo (che lui<br />
è...). Vivendo il presente, scavando<br />
nel passato, immaginando il futuro,<br />
le sue storie parlano di viaggi e di<br />
memorie, di amicizia e di amore.<br />
Pur raccontando di sé, l’autore<br />
parla ad ogni lettore, trasmettendo<br />
la consapevolezza che l’handicap,<br />
sia esso di tipo comunicativo, emotivo,<br />
fi sico o psicologico, è di tutti:<br />
nessuno basta a se stesso e, quando<br />
necessario, dobbiamo essere in<br />
grado di cercare aiuto con umiltà<br />
e coraggio, dentro noi e negli altri.<br />
Quello trasmesso non è dunque un<br />
messaggio di riscatto, ma l’invito a<br />
una ricerca interiore.<br />
Questo non è certo la <strong>prima</strong> opera<br />
di questo importante ed eclettico<br />
autore marchigiano. Appassionato<br />
di musica, in passato si è cimentato<br />
anche come cantautore. Alcuni<br />
suoi lavori letterari sono apparsi<br />
sulle riviste “Il Loggiato” e “Il<br />
Melograno”.<br />
Nel 1992 ha pubblicato la raccolta<br />
di poesie “Nuvole Americane” e,<br />
nel 2007, il romanzo “Maiali nella<br />
nebbia”, grandissimo e ironico<br />
libro, che è sicuramente, al momento,<br />
il suo più famoso.<br />
Vista la personalità dell’autore,<br />
la presentazione “rischia”<br />
dunque, secondo noi, di uscire<br />
presto, molto presto, dalla<br />
banalità.<br />
PRE E POST SCUOLA A PAGAMENTO:<br />
L’OPPOSIZIONE ATTACCA Montesi: “Meno sperpero<br />
di soldi, più servizi sociali”<br />
Ennesima decisione discutibile del sindaco Sparvoli: i genitori dei bambini<br />
che frequentano la scuola elementare di Matelica con l’inzio dell’anno<br />
scolastico hanno ricevuto una bella sorpresa dall’amministrazione di centro<br />
destra matelicese. “Infatti con grande stupore e con grande rabbia molti<br />
genitori all’inzio delle lezioni della scuola elementare si sono trovati davanti<br />
ad una scelta piuttosto discutibile - afferma Massimo Montesi per il<br />
gruppo consiliare MatelicaInsieme - i bambini da quest’anno non potranno<br />
usufruire più del servizio pre e post scuola a titolo gratuito perchè la Giunta<br />
Sparvoli ha deciso che questo servizio doveva diventare a pagamento. La<br />
conseguenza più imbarazzante è stata quella di vedere i genitori basiti<br />
davanti alla scuola elementare che non potevano far entrare i bambini nel<br />
plesso di via Spontini perchè non era stata corrisposta la cifra prevista per<br />
il servizio. E’ vergognosa questa scelta – continua Montesi – perchè il<br />
servizio del pre e post scuola era un servizio a cui molti genitori lavoratori<br />
si affi davano per poter permettere la regolare frequenza scolastica ai loro<br />
fi gli senza intaccare orari e diffi coltà di lavoro.” “Questa ennesima chiusura<br />
contro i cittadini è una delle tante vergogne messe in scena in questi<br />
mesi – chiosa Montesi – non possiamo assistere attoniti a questo degrado<br />
sopratutto quando le scelte sbagliate di un’amministrazione ricadono sulla<br />
JUNIOR MATELICA,<br />
PARTITI I CAMPIONATI<br />
Sono ricominciati ormai da un paio di settimane i campionati delle varie<br />
categorie del girone di Macerata a livello giovanile. Quest’anno la novità<br />
assoluta della Figc impone a tutte le squadre l’iscrizione ai campionati<br />
<strong>prima</strong> a livello provinciale, divisi in vari gironi da circa sei squadre l’uno,<br />
poi per le prime è di diritto l’accesso alla fase regionale che si svolgerà<br />
nel nuovo anno, da gennaio 2<strong>01</strong>1. Un motivo in più per dare lo stimolo<br />
a tanti ragazzi che <strong>prima</strong> vedevano i campionati regionali abitati sempre<br />
dalle solite squadre considerate ‘imbattibili’. I risultati. Partono male i più<br />
grandi, gli Allievi del ’94 e ’95, con due sconfi tte ed un pareggio. L’ultima<br />
giornata li ha visti sconfi tti addirittura per 3-0 a Macerata contro la Robur,<br />
squadra in vetta alla classifi ca. Bene invece i Giovanissimi del ’96, reduci<br />
da un pareggio per 2-2 con il Tolentino, squadra seconda in classifi ca. I<br />
Giovanissimi del mister Pasquale Di Franco hanno gia vinto due partite,<br />
entrambe con sette gol di scarto, e persa una all’esordio. Ora sono terzi in<br />
classifi ca con ancora tutto il campionato da disputare per poi, speriamo,<br />
accedere alla fase regionale. Le potenzialità ci sono sicuramente, infatti<br />
sono da segnalare le circa 10 reti di Matteo Ilari solo dopo 4 partite su un<br />
complessivo di ben 16 gol fatti. Bene anche i Pulcini del 2000 vincitori<br />
all’esordio per 2-0 contro la Vis Macerata.<br />
Riccardo Antonelli<br />
scuola, sulla famiglia e sopratutto sui bambini. Non possiamo permettere<br />
che alcuni genitori siano costretti a chiedere l’aiuto delle forze dell’ordine<br />
per poter far entrare il proprio fi glio in una scuola pubblica, noon vogliamo<br />
che le famiglie siano continuamente penalizzate”.<br />
“Ci indigna la modalità di (non) comunicazione di questa decisione,<br />
allo stato dei fatti risulta che nei giorni precedenti all’apertura dell’anno<br />
scolastico si era diffusa la notizia di questa novità a pagamento e non più<br />
un servizio a carico del comune come invece era negli anni precenti, ma<br />
nessuna comunicazione uffi ciale è stata inviata ai genitori dei bambini.<br />
Una lettera protocollata dal Comune di Matelica in data 4 settembre 2<strong>01</strong>0,<br />
indirizzata ai genitori dei bambini della scuola elementare, non è stata mai<br />
spedita, nè tantomeno distribuita ai genitori il primo giorno di scuola. La<br />
Giunta guidata da Sparvoli ancora una volta si pone nettamente contro ai<br />
suoi cittadini”.<br />
Matelica Insieme<br />
BREVI DA MATELICA<br />
~ AL VIA LE LISTE<br />
PER GLI SCRUTATORI<br />
Prende il via la raccolta delle domande<br />
per le funzioni di Presidente<br />
e di Scrutatore di seggio elettorale,<br />
con scadenze rispettivamente al<br />
31 ottobre e 30 novembre 2<strong>01</strong>0. Il<br />
modulo della domanda può essere<br />
richiesto all’Ufficio del Cittadino.<br />
Con l’aria che tira, a livello di politica<br />
nazionale, forse ce ne sarà<br />
presto bisogno...<br />
~ SCUOLABUS PER LA MATER-<br />
NA: PROBLEMA DA RISOLVERE<br />
Abbiamo segnalato il 7 ottobre agli<br />
organi preposti, la difficile e perico-<br />
losa operazione di salita e discesa<br />
dei bambini dal pulmino, presso la<br />
scuola dell’Infanzia di via Bellini a<br />
causa della mancanza di spazio.<br />
Sembra che sia stato già effettuato<br />
un sopralluogo per risolvere tale<br />
problema, strettamente collegato<br />
alla pensilina non ancora presente.<br />
Pronto intervento pronta soluzio-<br />
ne? Speriamo di si!<br />
Co.Ge. Matelica<br />
~ PRANZO SOCIALE<br />
PER LA PIA UNIONE ADDOLORATA<br />
La Pia Unione dell’Addolorata invita tutte<br />
le iscritte, parenti e amici al pranzo sociale<br />
presso il ristorante “La notte degli<br />
Oscar”, domenica 24 ottobre, alle ore<br />
13, con un ricco e gustoso menù.<br />
Per prenotazioni (ore pasti) si possono<br />
contattare:<br />
Antonietta 0737/83319 – 349/2572506.<br />
Maria 0737/85369<br />
Ornella 338/3352204.<br />
~ “NIENTE PAURA”...<br />
AL CINEMA NUOVO<br />
Il Cinema Nuovo propone, per il prossimo<br />
fine settimana, il film "Niente<br />
Paura".<br />
Gli spettacoli, al solito, saranno dal venerdì<br />
al lunedì, alle 21.15, più uno spettacolo<br />
alle 18 la domenica.<br />
17<br />
La storia<br />
del mini<br />
basket<br />
Il Biddy Basket-ball viene ideato,<br />
come facilmente prevedibile,<br />
negli Stati Uniti nel 1950 da Mr.<br />
Jay Archer, laureato in scienze<br />
dell’Educazione Fisica all’Università<br />
di Stroudsbourg.Nasce<br />
come pallacanestro per i piccoli,<br />
con regole identiche a quelle dei<br />
grandi e solamente con canestri<br />
più bassi e pallone più piccolo.<br />
La <strong>prima</strong> diffusione del Biddy<br />
Basket-ball avviene in tutti gli Stati<br />
Uniti d’America ed in seguito si<br />
presenta in Canada, Portorico, Australia,<br />
Messico, Brasile, Equador,<br />
Giappone, Malesia e Singapore.<br />
In Europa cambia defi nizione, da<br />
Biddy Basket-ball diventa Minibasket<br />
grazie ad Anselmo Lopez che con<br />
questa denominazione lo lancia nel<br />
proprio paese, la Spagna, nel 1964.<br />
Immediatamente dopo arriva anche<br />
in Italia, nel 1965, per una felice<br />
intuizione del Presidente Emilio<br />
Tricerri e nascono così i primi centri<br />
Minibasket a Milano, Bologna,<br />
Trieste, Livorno, Pesaro e Roma....<br />
L’entusiasmo è notevole, molti bambini<br />
e bambine iniziano a praticare<br />
il Minibasket, nel 1966 nascono i<br />
Centri di Addestramento Miniba-<br />
sket di Catania, Messina, Bergamo,<br />
Brescia, Padova, Genova, Firenze,<br />
Ravenna, Bari e grazie alla “Coca<br />
Cola”, primo sponsor uffi ciale del<br />
Minibasket, cui seguirono Motta,<br />
Plasmon, Kraft e Monte dei Paschi<br />
di Siena, vengono realizzate le<br />
prime indimenticabili feste sulle<br />
principali piazze italiane. Nella<br />
piazza matelicese il Minibasket<br />
ebbe inizio nel 1984 nella piccola<br />
palestra delle scuole elementari con<br />
i bambini nati tra il 1976 e il 1974<br />
che a quel tempo avevano dagli 8 ai<br />
10 anni e frequentavano gli ultimi<br />
tre anni delle scuole elementari.<br />
Agli appassionati di pallacanestro<br />
sembra superfl uo e scontato dire<br />
chi fu il primo istruttore ad iniziare<br />
il minibasket: sì, fu proprio lui, “il<br />
professore”. Il “professore”, per<br />
chi non lo sapesse Sig. Massimo<br />
Gentilucci, coinvolse anche me che<br />
iniziai la mia carriera di istruttore<br />
Minibasket dopo aver partecipato<br />
al Corso Istruttori tenuto dal responsabile<br />
nazionale di quel tempo<br />
tale Maurizio Mondoni. Dopo anni<br />
passati ad allenare giovani, prime<br />
squadre sia femminili che maschili<br />
eccomi di nuovo, ormai, da diversi<br />
anni essere tornato ai più piccoli<br />
con immensa soddisfazione. Anche<br />
quest’anno ho iniziato timoroso, con<br />
la paura di avere pochi bambini ma,<br />
con insperata gioia, il numero dei<br />
bambini è aumentato tanto da dover<br />
creare un gruppo in più e chiedere<br />
più spazi in palestra. Ad aiutarmi<br />
nell’insegnamento ci saranno altri<br />
nomi nuovi del minibasket come<br />
Danira Leonangeli, Letizia Pecchia<br />
e Walter Paggi ed una ormai<br />
affermata ed esperta dei bambini<br />
più piccoli Natascia Stronati. Speriamo<br />
che anche loro possano tra<br />
vent’anni scrivere ciò che io sto<br />
scrivendo ora.<br />
Giancarlo Picchietti
18 >SASSOFERRATO<<br />
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
San Demetrio negli Usa<br />
La preziosa icona sassoferratese "vola" a Cleveland<br />
In volo verso l’America con un<br />
prezioso carico. Sassoferrato si<br />
“trasferisce” nuovamente negli<br />
Usa per mostrare il suo gioiello<br />
più ricco e più raro, l’Icona di San<br />
Demetrio, minuscola opera d’arte<br />
del XIV secolo, appartenente alla<br />
prestigiosa Raccolta Perottiana di<br />
reliquiari bizantini, custodita all’interno<br />
del museo civico-archeologico<br />
della città. L’opera, un mosaico su<br />
supporto ligneo rivestito su lamina<br />
d’argento sbalzato e dorato, raffigurante<br />
il Santo in veste di guerriero,<br />
sarà esposta dal prossimo 17 ottobre<br />
al 17 gennaio 2<strong>01</strong>1, al Cleveland<br />
Museum of Art della omonima città<br />
dell’Ohio e, successivamente, al<br />
Walters Art Museum di Baltimora,<br />
nel Maryland, dal 13 febbraio al<br />
15 maggio 2<strong>01</strong>1, in occasione<br />
della prestigiosa mostra dal titolo<br />
“Treasures of Heaven: Saint, Relics<br />
and Devotion in Medieval Europe”<br />
(“Tesori del Paradiso: Santi, Reliquie<br />
e Devozione nell’Europa Medievale”).<br />
La mostra è organizzata<br />
dai due Musei insieme al British<br />
Museum di Londra, che ospiterà la<br />
fase finale del grande evento espo-<br />
sitivo. L’opera d’arte del Comune di<br />
Sassoferrato non sarà però presente<br />
in quest’ultima città per il lungo<br />
protrarsi dalla sua sede naturale. La<br />
dott.ssa Martina Bagnoli, curatrice<br />
del Dipartimento di arte medievale<br />
del Museo di Baltimora e del catalogo<br />
della mostra, nel motivare la<br />
richiesta di prestito dell’Icona di<br />
San Demetrio, così scriveva lo scorso<br />
anno al Comune di Sassoferrato:<br />
«Sarebbe un pezzo eccezionale per<br />
illustrare la simbiosi tra reliquia e<br />
immagine soprattutto per quello che<br />
riguarda l’arte bizantina; l’icona di<br />
Sassoferrato sarebbe esposta con il<br />
Mandylion (volto santo) vaticano<br />
e con l’Icona del Cristo dolente<br />
della chiesa di Santa Croce in<br />
Gerusalemme a Roma». Dunque,<br />
un’occasione ghiotta per presentare<br />
in una vetrina così prestigiosa il<br />
“gioiello” della città sentinate, così<br />
come del resto avvenne nel 2004<br />
e nel 2005 quando l’icona, venne<br />
esposta in occasione di due eventi<br />
di grande rilievo, tenutisi rispettivamente<br />
a New York e a Salonicco.<br />
«Abbiamo accolto con favore le<br />
richieste dei direttori dei due Mu-<br />
Ecco il francescanesimo<br />
Un incontro pubblico sabato a Palazzo Oliva<br />
Due temi per un incontro. Il francescanesimo<br />
nell’entroterra marchigiano<br />
e un’opera letteraria,<br />
questi gli argomenti che verranno<br />
trattati nell’incontro pubblico dal<br />
titolo“San Francesco pellegrino nel<br />
Castello Sentinate”, in programma<br />
sabato 16 ottobre, alle ore 17, nella<br />
sala convegni di Palazzo Oliva.<br />
La manifestazione è incentrata,<br />
in particolare, su due interessanti<br />
iniziative editoriali: la presentazione<br />
dei volumi “S. Francesco<br />
in Diocesi - I luoghi francescani<br />
del bacino Fabriano-Sassoferrato-<br />
Genga-Cerreto d’Esi-Matelica” e<br />
“Invocazioni e lodi”. All’iniziativa,<br />
promossa dall’Istituto Internazionale<br />
di Studi Piceni in collaborazione<br />
con l’Università degli Adulti di<br />
Sassoferrato e con il patrocinio<br />
del Comune sentinate, prenderanno<br />
parte autorevoli studiosi delle<br />
scienze letterarie e personalità istituzionali.<br />
I saluti del vescovo della<br />
diocesi Fabriano-Matelica, Mons.<br />
Giancarlo Vecerrica e del sindaco<br />
di Sassoferrato, Ugo Pesciarelli,<br />
introdurranno l’appuntamento<br />
culturale. La presentazione del<br />
volume “S. Francesco in Diocesi”<br />
conclude, di fatto, il ciclo delle iniziative<br />
promosse per le celebrazioni<br />
dell’ottavo centenario dei viaggi di<br />
San Francesco nelle Marche e del<br />
quarto centenario della fondazione<br />
del Convento di S. Maria della Pace<br />
di Sassoferrato. Curato da Angelo<br />
Antonelli e dai francescani Aurelio<br />
Barbaresi, Leonardo Bellonci e<br />
Stefano Troiani, il volume, pregevole<br />
per contenuti e illustrazioni,<br />
sarà presentato<br />
dal prof. Galliano<br />
Crinella<br />
dell’Università<br />
degli Studi di<br />
Urbino “Carlo<br />
Bo”. Una corposapubblica-<br />
Padre<br />
Stefano<br />
Troiani<br />
zione, realizzata con il contributo<br />
della Fondazione e della Cassa di<br />
Risparmio di Fabriano e Cupramontana,<br />
impreziosita dalla presentazione<br />
di padre Armando Pierucci e da<br />
numerose riproduzioni fotografiche<br />
di opere d’arte e di complessi monastici,<br />
a cura del Foto-club “Arti<br />
Visive BFI” Cral Cartiere Miliani<br />
di Fabriano”. L’altra pubblicazione,<br />
“Invocazioni e lodi”, edita da “Unaluna”,<br />
è una raccolta di cinquantuno<br />
poesie scritte dal francescano padre<br />
Stefano Troiani, personaggio molto<br />
noto per aver promosso numerose<br />
ed importanti iniziative culturali ed<br />
artistiche dagli anni ’50 ai giorni<br />
nostri. Il volume è arricchito dalle<br />
illustrazioni dell’incisore Nazzareno<br />
Della Rocca, dal testo introduttivo<br />
del prof. Vitaliano Angelini e<br />
dalla presentazione del poeta Fabio<br />
Maria Serpilli. Nella circostanza, lo<br />
stesso Serpilli, il critico letterario<br />
Fabio Ciceroni e il prof. Gastone<br />
Mosci dell’Università degli Studi<br />
di Urbino illustreranno i vari aspetti<br />
della raccolta letteraria firmata da<br />
Troiani. Ad una nota voce recitante,<br />
quella di Luca Violini, è affidata<br />
la lettura teatrale dei testi della<br />
raccolta.<br />
sei, rispettivamente Deborah<br />
Gribbon (Cleveland) e Gary<br />
Vikan (Baltimora) - osserva<br />
in proposito l’assessore alla<br />
cultura e al turismo Massimo<br />
Bardelli - in quanto per la<br />
nostra città è un privilegio<br />
essere rappresentata in un<br />
contesto storico-artistico di<br />
tale livello. La mostra - aggiunge<br />
l’assessore - costituirà<br />
un veicolo pubblicitario di<br />
<strong>prima</strong>ria importanza per dare<br />
lustro al nostro Comune in<br />
un Paese di grande visibilità<br />
come gli Stati Uniti d’America».<br />
Frattanto, l’icona è<br />
stata sottoposta ad intervento<br />
conservativo sotto la supervisione<br />
della Soprintendenza<br />
per i beni storici, artistici<br />
ed etnoantropologici delle<br />
Marche di Urbino. La preziosa<br />
opera d’arte, ottenuto<br />
il nulla-osta da parte del Ministero<br />
per i beni e le attività culturali, verrà<br />
trasferita tra pochi giorni negli Stati<br />
Uniti d’America sotto la custodia<br />
di una ditta specializzata e di un<br />
funzionario comunale.<br />
Educazione, correttezza nei comportamenti,<br />
senso civico, ovvero<br />
valori etici e stili di vita che sempre<br />
meno fanno parte del vivere quotidiano,<br />
sia nei rapporti pubblici, sia<br />
in quelli privati. Valori che, invece,<br />
dovrebbero essere recuperati e,<br />
soprattutto, inculcati nelle giovani<br />
generazioni, se si intende costruire<br />
veramente una società civile ed evoluta.<br />
Un compito, questo, che deve<br />
essere svolto in sinergia tra tutte le<br />
componenti della società, dalle istituzioni<br />
alla scuola, dagli operatori<br />
pubblici agli educatori, alle famiglie<br />
e così via. In tale contesto si inquadra<br />
la conferenza dal titolo “La<br />
sfida educativa: rapporto-proposta<br />
sull’educazione - … per un Patto<br />
Loro sono quelli della ceramica. Una banda creativa, estroversa che, disinvolta,<br />
si diverte con l’argilla, l’acqua e gioca con i colori. Si riuniscono<br />
tutti i lunedì e venerdì pomeriggio, dalle 17.30 alle 19.30 nello splendido<br />
palazzo di proprietà comunale del San Bartolomeo. Lavorano con il ritmo<br />
della banda musicale e della corale che, sullo stesso pianerottolo, fanno<br />
le loro prove. Sono quelli della “Vaseria”, un gruppo associato alla Pro<br />
Loco sentinate. E’ nato diciasette anni orsono e nonostante sia quasi giunto<br />
alla maggiore età e abbia ospitato artisti e professori celebri e fatto pure<br />
crescere soci che, della ceramica, ne hanno fatto una professione, rimane<br />
spontaneo sia nella didattica che nell’organizzare i partecipanti intorno al<br />
tavolo. Perché il bello alla “Vaseria” è che ognuno, dotato o non dotato,<br />
è invitato a liberare la propria creatività.<br />
“Diamo spazio a tutti - commenta Pia Umena - “Sul tavolo, mettiamo la<br />
creta e i colori, le forme e gli strumenti. E nella stanza accanto, il nostro<br />
grande piccolo forno. Siamo qui per condividere le nostre esperienze ed<br />
affiancare chi vuole lavorare con noi. Insomma – conclude – siamo a disposizione<br />
di tutti per aiutare alla realizzazione di ogni idea.” E delle idee nel<br />
L'icona di San Demetrio, minuscola<br />
opera d'arte del XIV secolo custodita<br />
all'interno del museo civico-archeologico<br />
di Sassoferrato, sarà esposta negli<br />
Stati Uniti d'America al Cleveland<br />
Museum of Art, in Ohio<br />
Sfida educativa: proposta<br />
Il 22 ottobre intervento di Sergio Belardinelli<br />
Il professor<br />
Sergio Belardinelli<br />
educativo condiviso”, che si terrà al<br />
Cinema Teatro del Sentino venerdì<br />
22 ottobre alle ore 17.30.<br />
All’iniziativa, organizzata dall’Associazione<br />
“Sassoferratesi nel<br />
mondo” con la collaborazione del<br />
Comune, dell’Ambito Territoriale<br />
Sociale n.10 e dell’Istituto comprensivo<br />
di scuola dell’infanzia,<br />
<strong>prima</strong>ria e secondaria di 1° grado<br />
dei Comuni di Sassoferrato e Genga,<br />
prenderanno parte qualificati<br />
rappresentanti del mondo istituzionale,<br />
culturale, associazionistico e<br />
religioso. Relatore centrale della<br />
manifestazione Sergio Belardinelli,<br />
professore ordinario di sociologia<br />
dei processi culturali e comunicativi<br />
presso la Facoltà di scienze politiche<br />
dell’Università di Bologna.<br />
Interverranno, inoltre, il sindaco<br />
di Sassoferrato, Ugo Pesciarelli,<br />
il vescovo della Diocesi Fabriano-<br />
Matelica, Mons. Giancarlo Vecerrica,<br />
il presidente dell’Associazione<br />
“Sassoferratesi nel mondo”, Mara<br />
Silvestrini, e la dirigente dell’Istituto<br />
comprensivo, Carla Santini.<br />
Il coordinamento dei lavori sarà<br />
curato da Rita Ferri, consigliere<br />
della Associazione “Sassoferratesi<br />
nel mondo”.<br />
Accoglienza<br />
ai sacerdoti<br />
indiani<br />
Con una calorosa accoglienza, le<br />
comunità intorno al Monte Rotondo<br />
hanno accolto i tre sacerdoti<br />
indiani che d’ora in poi saranno<br />
alla guida delle loro parrocchie. A<br />
dare il suo personale benvenuto,<br />
il vescovo Giancarlo Vecerrica<br />
che ha concelebrato la messa di<br />
domenica 3 ottobre alla Madonna<br />
del Cerro e con il loro provinciale<br />
Padre Enrach, parroco al Santuario<br />
di Santa Maria fuori Monsano<br />
e San Marcello. Padre Morlino<br />
si dedicherà al Santuario e alla<br />
parrocchia di Rotondo, Padre Antonio<br />
a Catobagli e Padre Enrico a<br />
Venatura e Morello. “Appartengono<br />
all’Istituto Missionario di sacerdoti,<br />
Araldi della Buona Novella. Istituto<br />
fondato da Padre Jose Kaimlett,<br />
sacerdote indiano, nel 1984 ad<br />
Andhra Pradesh nella Diocesi di<br />
Eluru (India) per aiutare la Chiesa<br />
Universale nel provvedere sacerdoti<br />
dove c’è scarsità di vocazioni alla<br />
vita religiosa”, spiega Don Claudio<br />
Capoccia, parroco che in questi<br />
ultimi mesi è stato affianco alle comunità<br />
nell’attesa che arrivassero i<br />
nuovi sacerdoti. “Non sono religiosi<br />
che fanno parte di un ordine come i<br />
Francescani o i Domenicani e non<br />
sono diocesani ma missionari che<br />
hanno avuto riconoscimento canonico<br />
nel 1991 dalla Congregazione<br />
per l’Evangelizzazione dei Popoli.<br />
L’istituto – conclude - è stato elevato<br />
a Diritto Pontificio dal Papa nel<br />
1999”. Il carisma degli “Araldi della<br />
Buona Novella” è la vita apostolica<br />
per formare missionari. La spiritualità<br />
è la devozione a Maria Regina<br />
degli Apostoli e a San Giuseppe.<br />
La finalità è la propagazione del<br />
messaggio evangelico con attività<br />
pastorali, sociali e caritatevoli.<br />
“Tutto è dono, tutto è grazie” ha<br />
sottolineato Monsignor Vecerrica<br />
ai fedeli che sono stati conquistati<br />
da subito dai loro sorrisi. “Siamo<br />
orgogliosi e contenti di essere qui,<br />
- hanno affermato - L’unica cosa<br />
che temiamo è l’inverno. Perché la<br />
neve non sappiamo cosa è.“ Don<br />
Maurizio rimane come rappresentante<br />
legale. In Italia, gli Araldi<br />
della Buona Novella sono presenti<br />
nelle diocesi di Genova, Savona,<br />
Albenga, Ancona, Fano, Urbino,<br />
Senigallia, Fermo, Pesaro, Potenza,<br />
Nola, Tricarico, Ariano Irpino e da<br />
domenica in quella di Fabriano-<br />
Matelica. Gli Araldi della Buona<br />
Novella prestano il loro servizio,<br />
oltre che in, Italia, in India, Olanda,<br />
Papua Nuova Guinea, Tanzania,<br />
Kenya, Africa del sud, Guatemala,<br />
USA, Canada ed Australia.<br />
Veronique Angeletti<br />
Quelli della... ceramica: ovvero, la creatività con l'argilla<br />
piccolo laboratorio, ce ne sono tante. Ogni ripiano cela un manufatto che a<br />
modo suo è arte. Lavori che si ispirano al periodo romano, rinascimentale<br />
o anche barocco o prettamente contemporanei. Forme lunghe, corte, utili e<br />
meno utili, curiose ed intriganti, a cui non si riesce a rimanere indifferenti.<br />
“Qui, spiega Atena, una delle più giovani ceramiste, frequenta i banchi<br />
della scuola media, “mi diverto e realizzo le mie invenzioni”. Creazioni<br />
che forse a Sassoferrato, più che in altri luoghi, era quasi normale che<br />
fossero di ceramica. Il paese vanta una forte tradizione quando era romano<br />
e si chiamava ancora Sentinum. “In fondo - spiegano Edgardo Rossi e<br />
Fabio Lattanzi - il laboratorio di ceramiche nasce dalla voglia di riportare<br />
in luce la storia di un Sassoferrato conosciuto anche per i suoi cocci e far<br />
nascere la passione per un antico mestiere”. Il laboratorio si finanzia con<br />
le proprie vendite e non richiede né tesseramento né quota associativa e,<br />
con il procedere inarrestabile della globalizzazione e dell’industrializzazione,<br />
riveste un fascino produttivo più che interessante in questo delicato<br />
periodo di riconversione.<br />
v.a.
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
di MICHELA BELLOMARIA<br />
Il Liceo Musicale A. Toscanini,<br />
una delle scuole di musica più<br />
importanti e blasonate d’Italia<br />
che può vantare centinaia di<br />
licei musicali in giro per la penisola,<br />
40 solo nella nostra Regione<br />
fi nalmente approda anche a Cerreto,<br />
proponendo fi n da subito due corsi;<br />
il primo è educazione musicale,<br />
serie di lezioni di primo livello<br />
rivolto infatti ai bambini dai 3 ai 5<br />
anni e ai loro genitori che sognano<br />
di crescere con un amico davvero<br />
unico: la musica.<br />
Questo corso, che ha<br />
frequenza settimanale<br />
( martedì dalle 18 alle<br />
19), è un piacevole<br />
percorso per i bambini<br />
che non devono specifi<br />
catamente imparare a<br />
suonare uno strumento<br />
ma bensì imparano<br />
ad usare in maniera<br />
attenta e diligente la<br />
propria voce in modo<br />
che, <strong>prima</strong> di iniziare<br />
a strimpellare, i nostri<br />
piccoli si rendano conto e prendano<br />
confi denza con le loro potenzialità,<br />
il tutto però sempre sottoforma<br />
di divertimento, cioè con giochi<br />
ritmici, melodici e psico-motori.<br />
Il secondo corso di propedeutica<br />
strumentale, che si svolge sempre<br />
di martedì ma dalle 17 alle 18, è<br />
invece proposto ai bambini di 6 –<br />
7 anni che impareranno a suonare<br />
il fl auto dolce, ovvero uno degli<br />
strumenti più completi del panorama<br />
musicale in quanto permette<br />
ai bambini di imparare, oltre ad<br />
amare la musica esprimendo con<br />
essa i loro stati d’ani-<br />
mo e i loro sentimenti,<br />
anche ad articolare tutte<br />
le dita di entrambe le<br />
mani. Questo secondo<br />
corso è rivolto anche<br />
a bambini che hanno<br />
superato i 7 anni di età<br />
i quali faranno anche un<br />
avvio strumentale che<br />
li porterà poi a suonare<br />
lo strumentino che gli<br />
resterà più simpatico.<br />
A fi ne corso la scuola<br />
organizzerà un concerto<br />
A pochissimi mesi dalla nascita, la Protezione Civile di Cerreto d’Esi ha già<br />
fatto centro, assumendo un posto di rilievo nel panorama del volontariato<br />
cerretese. Già dalla <strong>prima</strong> riunione con cui l’Amministrazione comunale<br />
delineava il piano di lavoro alla cittadinanza, c’era stato un’ottima affl uenza<br />
di persone a testimonianza dell’interesse e del bontà del progetto. Al<br />
termine di quella <strong>prima</strong> riunione la neonata protezione Civile di Cerreto<br />
contava già una ventina di iscritti fi no ad arrivare ai 30 attuali. Da notare<br />
l’alta percentuale di ragazzi.<br />
Questo gruppo di volontari si è<br />
subito organizzato, delineando<br />
le cariche: il Coordinatore è<br />
Gionata Zamparini coadiuvato<br />
dal Segretario Sara Tiberi e<br />
dal Vice-coordinatore Alice<br />
Mearelli che hanno impostato,<br />
in <strong>prima</strong> battuta, i lavori di<br />
sistemazione della sede fornita<br />
dall’Amministrazione comunale:<br />
lo stabile dell’ex asilo<br />
delle Cerquete. In occasione<br />
della Festa dell’Uva la Protezione Civile ha costituito una delle novità della<br />
kermesse, lavorando in sinergia con le altre forze dell’ordine e garantendo<br />
una costante e discreta presenza. Ma il nuovo gruppo è riconosciuto ed<br />
apprezzato anche fuori dai confi ni del Comune: ha difatti partecipato alla<br />
Giornata dei volontari delle Marche che si è svolta lo scorso. 25 settembre<br />
a Loreto, in concomitanza con la ricorrenza di San Pio da Pietrelcina,<br />
protettore del volontariato di Protezione Civile.<br />
>CERRETO D'ESI<<br />
La scuola Toscanini a Cerreto<br />
Il Liceo musicale apre anche in città<br />
La Protezione fa centro!<br />
Teatro Casanova nel 2<strong>01</strong>1<br />
Il teatro Casanova tornerà operativo a fi ne 2<strong>01</strong>1 dopo decenni di inattività.<br />
L’amministrazione comunale cerretese sta cercando di accorciare i diversi<br />
passaggi tecnici e burocratici per arrivare il <strong>prima</strong> possibile all’apertura<br />
della gara d’appalto e dunque anche al via dei lavori. “Per il momento<br />
– afferma il sindaco David Alessandroni - stiamo attendendo l’assenso<br />
defi nitivo da parte della commissione di vigilanza. Una volta che l’organismo<br />
di controllo ci avrà dato il suo via libera cercheremo di essere<br />
decisamente rapidi in tutti gli altri step”. Nella tabella di marcia dell’ente<br />
pubblico è infatti previsto che per i primi mesi del 2<strong>01</strong>1 possano cominciare<br />
gli interventi di sistemazione e dunque alla fi ne dello stesso si abbia di<br />
nuovo fruibile la struttura. Una volta a regime, il “Casanova” fungerà sia<br />
da teatro, sia da cinema e potrà anche ospitare eventi convegnistici.<br />
in modo che i bambini<br />
possano dimostrare<br />
simpaticamente e con<br />
orgoglio tutto ciò che<br />
hanno imparato ai familiari<br />
e amici.<br />
Questi interessantissimi<br />
corsi sono partiti il<br />
5 ottobre già con una buona affl uenza<br />
iniziale a testimonianza della<br />
validità degli insegnamenti e si<br />
svolgono presso la sede della Banda<br />
comunale di Cerreto, vicino alle<br />
Poste, sede messa a disposizione<br />
dall’Amministrazione Comunale,<br />
sempre attenta e pronta a dare spazio<br />
e a favorire la nascita di nuove<br />
realtà artistiche e culturali nel nostro<br />
paese. Presentiamo brevemente<br />
gli insegnanti che con questi corsi<br />
d’insegnamento trasmettono la loro<br />
grande passione per la musica ai<br />
più piccoli: Nina Feric diplomata<br />
in pianoforte e Luca Zampetti,<br />
cerretese doc, una licenza di pianoforte<br />
complementare all’attivo oltre<br />
al diploma in clarinetto presso il<br />
conservatorio di Pesaro, il pubblico<br />
di Cerreto ha potuto apprezzare le<br />
sue doti musicali anche alla Festa<br />
dell’Uva appena conclusa, dove<br />
si è esibito con il suo gruppo ska<br />
Le Mani Sporche. Entrambi sono<br />
abilitati all’insegnamento mediante<br />
il famoso Metodo<br />
Rusticucci ideato dal<br />
Presidente del Liceo<br />
Musicale A. Toscanini il<br />
prof. Fulvio Rusticucci<br />
che ha come scopo <strong>prima</strong>rio<br />
quello di avvicinare<br />
tutti al mondo della<br />
musica e di scoprire le<br />
proprie abilità creative.<br />
Gli insegnanti che<br />
usano questo metodo<br />
organizzano programmi<br />
personalizzati per ogni<br />
allievo, si pongono alla stessa altezza<br />
dell’allievo, consentendo a<br />
quest’ultimo di sentirsi rispettato e<br />
in grado di esprimere liberamente<br />
Un luogo d'incontro dove il risparmio è di casa<br />
Via N. Morea Cerreto d'Esi Tel. 0732 679920-1 fax 0732 677141<br />
19<br />
le proprie idee, le proprie emozioni,<br />
il proprio stato d’animo. L’accostamento<br />
alla musica ha luogo in un<br />
clima di ascolto e comprensione,<br />
in cui l’assenza dei libri<br />
di testo permette di sviluppare<br />
le doti naturali<br />
dei ragazzi, facilitandone<br />
la crescita e lo sviluppo<br />
della personalità. Questo<br />
metodo d’insegnamento<br />
è adottato in tutte le<br />
scuole musicali gestite<br />
dall’Associazione “A.<br />
Toscanini” in quanto il<br />
metodo didattico è stato<br />
riconosciuto dal Ministero<br />
della Pubblica Istruzione.<br />
Chiunque voglia informazioni<br />
puo contattare il nr. 338.5982147<br />
oppure consultare il sito: www.<br />
crescereconlamusica.org.
20 <strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
>CHIESA<br />
Musical, si scatena la passione<br />
di DON UMBERTO ROTILI<br />
Settanta ragazzi sono stati<br />
già selezionati ai provini<br />
della scorsa settimana e<br />
altri venti hanno chiesto<br />
la possibilità di poter partecipare<br />
alle selezioni per quello che si preannuncia<br />
essere la manifestazione<br />
di punta della Pastorale Giovanile<br />
Diocesana.<br />
Infatti la Domenica delle Palme e<br />
PELLEGRINAGGIO<br />
CON I GIOVANI<br />
27 dicembre - 3 gennaio, pellegrinaggio in Terra Santa con<br />
i giovani presieduto da Mons. Giancarlo Vecerrica Vescovo<br />
di Fabriano-Matelica. Viaggio con volo speciale partenza<br />
da Falconara, pensione completa, assistenza spirituale,<br />
assicurazione annullamento e medico bagaglio; iscrizioni<br />
quanto <strong>prima</strong>. Info: Ufficio Diocesano Pellegrinaggi: Don<br />
Umberto Rotili cell. 339 4735954 - Marco Antonini cell.<br />
340 3726564. In collaborazione con Opera Romana<br />
Pellegrinaggi.<br />
VIVERE IL VANGELO<br />
di Don Aldo Buonaiuto<br />
Domenica 17 ottobre<br />
dal Vangelo secondo Luca<br />
(Lc 18,1-8)<br />
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una<br />
parabola sulla necessità di pregare sempre, senza<br />
stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che<br />
non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In<br />
quella città c’era anche una vedova, che andava<br />
da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio<br />
avversario”.<br />
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra<br />
sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per<br />
alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio,<br />
le farò giustizia perché non venga continuamente a<br />
importunarmi”».<br />
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il<br />
giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai<br />
suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li<br />
farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro<br />
giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando<br />
verrà, troverà la fede sulla terra?».<br />
Una parola per tutti<br />
Presso gli Israeliti la vedova era tra le categorie<br />
deboli della società, assieme al cieco, lo zoppo e la<br />
partoriente. La donna della parabola, disperata per<br />
la sua condizione difficile, chiedeva giustizia ad un<br />
magistrato indifferente e disonesto. L’avversario della<br />
donna forse era un uomo ricco e molto influente e così<br />
il giudice non voleva mettersi contro un personaggio<br />
importante. La vedova non avrebbe potuto e forse<br />
nemmeno voluto corrompere l’uomo di legge, ma<br />
precisamente sabato 16 e domenica<br />
17 aprile 2<strong>01</strong>1 debutterà sul palco<br />
del Teatro Gentile di Fabriano,<br />
gentilmente concesso dal Comune<br />
di Fabriano, il Musical “Dove<br />
sei?”, interamente prodotto e realizzato<br />
dai ragazzi della diocesi<br />
di Fabriano-Matelica con l’ausilio<br />
di alcuni adulti esperti nel settore<br />
che hanno messo a disposizione la<br />
loro professionalità per realizzare<br />
musiche, costumi, balletti, recita-<br />
rivendicava il suo diritto che esigeva con grande<br />
fermezza. La sua costanza non solo le ha permesso<br />
di ottenere l’esito sperato, ma alla fine ha cambiato<br />
anche il giudice stesso.<br />
Alcuni credenti, ai nostri tempi come in passato,<br />
dubitano sull’effettivo ascolto da parte di Dio delle<br />
preghiere e delle suppliche degli uomini. Gesù a<br />
queste persone risponde che Dio è l’essere perfetto<br />
che ascolta sempre chi si rivolge a Lui supplicandolo<br />
con cuore sincero.<br />
Il Signore esaudisce al giusto momento coloro che<br />
gridano giorno e notte verso di Lui e a volte ritarda<br />
nell’accogliere le suppliche dei fedeli perché vuole<br />
dare tempo all’uomo di pentirsi e salvarsi. Le vie di<br />
Dio non sono le nostre vie, i suoi tempi non sono i<br />
nostri tempi.<br />
La domanda “ma il Figlio dell’uomo, quando verrà,<br />
troverà la fede sulla terra?” è un invito a perseverare<br />
nel legame di abbandono a Dio e cioè a nutrire la fede<br />
anche quando questo legame richiede di portare la<br />
croce, di accettare le proprie e le altrui sofferenze.<br />
Come la possiamo vivere<br />
- Dio ci ascolta sempre, ma non è certo disposto<br />
a concederci una parvenza di bene. Non può<br />
certo avallare le idolatrie, gli smodati desideri di<br />
onnipotenza e l’egoismo dell’uomo, ma vuole dare<br />
alle sue creature la pienezza.<br />
- Quante volte durante la giornata diamo spazio<br />
alla preghiera, cioè a quell’intimo contatto con Dio<br />
inteso come relazione voluta e cercata con il Padre<br />
Onnipotente?<br />
- Gesù ci assicura che il Padre, lo Spirito e Lui stesso<br />
prendono dimora nel nostro cuore: questa relazione<br />
d’amore deve essere sviluppata ed accresciuta fino<br />
a diventare insostituibile.<br />
zione e quanto altro potrà servire<br />
all’allestimento di uno spettacolo<br />
grandioso.<br />
L’atmosfera che si percepiva durante<br />
i provini era simile a quella<br />
che poteva esserci in una selezione<br />
seria di artisti di professione che<br />
sperano e tentano di essere presi<br />
nel cast dello spettacolo.<br />
Ogni ragazzo si è preparato su un<br />
pezzo proprio in maniera molto<br />
professionale, bella e davvero sor-<br />
prendente!<br />
Lo scopo di questo spettacolo è<br />
quello di valorizzare da parte della<br />
Chiesa con l’aiuto del Comune di<br />
Fabriano, i giovani e ciò che i giovani<br />
sanno fare: l’arte a tutti i livelli.<br />
Già con la Sfi da delle Arti svoltasi<br />
lo scorso anno, la diocesi aveva dato<br />
la possibilità ai giovani di esprimere<br />
la loro capacità creativa.<br />
Ora con questo musical si vuole<br />
mettere in scena il talento a servi-<br />
Tanti ragazzi<br />
alla selezione<br />
dell'iniziativa<br />
della Pastorale<br />
Giovanile<br />
zio del Vangelo: infatti il musical<br />
racconta la storia di Gesù vista da<br />
un’angolazione nuova e moderna.<br />
Nessuna anticipazione per non<br />
rovinare la sorpresa.<br />
Inoltre l’iniziativa è volta a fi nanziare<br />
una parte della quota dei ragazzi<br />
che parteciperanno alla Giornata<br />
Mondiale dei Giovani a Madrid con<br />
il Papa nell’agosto del 2<strong>01</strong>1.<br />
Molto presto inizieranno le prove,<br />
con i ragazzi coinvolti.<br />
TV 2000 lancia "MENTRE",<br />
si parte con Macerata<br />
“Good morning, Nairobi!”. “Good morning, Rome!”. Il fi lo diretto con l’Africa è la chicca<br />
di “Mentre”, la novità editoriale di TV 2000 in onda dal lunedì al venerdì: in diretta dalle ore<br />
15 alle ore 16; e in replica in seconda serata alle ore 22,30 (il venerdì alle ore 22,50).<br />
In particolare, ogni giorno sono previsti quattro collegamenti web-cam: dal mondo delle<br />
missioni e dell’impegno laico. E proprio attraverso la web-cam, “Mentre” apre una fi nestra<br />
su persone che nella contemporaneità raccontino il loro quotidiano: “mentre” Massimiliano in<br />
Bolivia aiuta una cooperativa a produrre mobili dopo aver lasciato la toga di avvocato a Foggia,<br />
la Missionaria dell’Immacolata suor Silvia in Brasile porta avanti una fabbrica di pannolini<br />
per ridare speranza alle donne delle favelas; “mentre” Emma, disabile, a Lamezia Terme<br />
(Catanzaro) promuove progetti di legalità, Salvatore tutti giorni a Capranica (Viterbo) apre<br />
la scuola di musica Juppiter per offrire percorsi di creatività riscoprendo i gesti semplici.<br />
L’idea di fondo, che ha raccolto l’interesse anche della Fondazione Missio, “è quella di offrire,<br />
una piazza mediatica in cui possano confl uire esperienze signifi cative attraverso i cosiddetti<br />
new media”, sottolinea Stefano De Martis, direttore dell’informazione di TV 2000 e Radio<br />
Inblu.<br />
Dunque, ogni giorno racconti di vita per far emergere non solo cosa stanno facendo e per<br />
conto di chi lo stanno facendo, ma soprattutto il perché delle scelte che si<br />
rinnovano giorno dopo giorno. In particolare dall’Africa, i<br />
frammenti di umanità saranno raccontati<br />
dalla sede del “New People Media<br />
Center” dei Missionari Comboniani<br />
a Nairobi, in Kenya, dove<br />
si avvicenderanno testimonianze<br />
di missionari e laici.<br />
Nello studio di TV 2000, oltre al<br />
conduttore Maurizio Di Schino,<br />
sarà presente un “creativo” (scrittore,<br />
pittore, musicista, fumettista...)<br />
che aiuterà ad alimentare il dialogo<br />
interattivo, ma interpreterà i racconti<br />
anche attraverso la propria arte: con<br />
la tavolozza dei colori o con uno strumento<br />
musicale in studio, tanto per fare<br />
alcuni esempi.<br />
“Mentre” scorre la diretta, dietro le<br />
quinte preparano il programma il regi- regi-<br />
sta Paolo Ferrazza e le producers Anna De Simone, Antonella Becciu, Concetta Malatesta,<br />
Dolores Gangi, Francesca Baldini e Paola Buonomini.<br />
Nella <strong>prima</strong> settimana di trasmissioni, venerdì 22 ottobre dalle 15 alle 16 saranno protagoniste<br />
subito le Marche, con il collegamento tramite skype con la redazione del settimanale diocesano<br />
Emmaus di Macerata: la caporedattrice Francesca Cipolloni racconterà la sua esperienza<br />
professionale all’interno di uno strumento di comunicazione, quale appunto Emmaus, così<br />
importante per la vita della nostra Chiesa.
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
>CHIESA<<br />
Come comunicare il sacro<br />
Il Vescovo di Livorno, Mons. Simone Giusti alla Scuola Teologica<br />
Mercoledì 20 ottobre,<br />
alle ore 18.15,<br />
nell’aula magna della<br />
Scuola Teologica Diocesana,<br />
presso il seminario di via<br />
Serraloggia, proposta dalla stessa<br />
Scuola Teologica, nell’ambito “arte<br />
e fede”, si terrà una conferenza un<br />
po’ particolare sul tema: “Da le<br />
Corbusier ad Enzo Piano: diffi -<br />
coltà dell’architettura religiosa nel<br />
comunicare il sacro”, proposta dal<br />
vescovo di Livorno: Mons. Simone<br />
Giusti. La conferenza sarà un po’<br />
particolare non perché proposta da<br />
un vescovo. Immagino infatti che<br />
non siano pochi i vescovi esperti<br />
su una tematica di grande interesse<br />
come questa. La particolarità sta nel<br />
fatto che il vescovo Giusti è anche<br />
architetto, e non soltanto perché<br />
laureato in architettura presso<br />
l’università di Firenze, <strong>prima</strong> di<br />
diventare prete, ma perché, una<br />
volta prete, nonostante i molteplici<br />
impegni pastorali, ha progettato e<br />
costruito chiese, e operato restauri<br />
AGENDA<br />
LITURGICA<br />
di Don Leopoldo Paloni<br />
di chiese e di edifi ci religiosi. Le<br />
sue conoscenze in materia, perciò,<br />
oltre che dai libri, sono maturate nei<br />
cantieri, dove le idee, anche le più<br />
belle e ardite, devono confrontarsi<br />
con la realtà e con i prezzi.<br />
Dove, con altre parole, devono<br />
reggersi in piedi e soddisfare<br />
concretamente le esigenze del<br />
committente, dell’arte, della liturgia,<br />
e di coloro che la vivono.<br />
L’iniziativa della Scuola Teologica<br />
Diocesana sarà un’occasione per<br />
tutti coloro che o professionalmente<br />
o culturalmente (architetti,<br />
ingegneri, esperti e amanti della<br />
liturgia), o per esigenze pratiche<br />
(parroci, comunità parrocchiali), o<br />
semplicemente per curiosità sono<br />
interessati a questo argomento.<br />
L’incontro potrebbe essere interessante<br />
anche per tutti coloro che,<br />
devoti di Padre Pio da Pietralcina,<br />
si domandano se la grande chiesa<br />
del famosissimo architetto Enzo<br />
Piano è “tanto bella” oppure “tanto<br />
brutta”. Su questo argomento<br />
Mandato e convegno<br />
su scienza e fede<br />
Giovedì 21 ottobre, alle ore 18, nella chiesa<br />
della parrocchia di san Giuseppe Lavoratore,<br />
il vescovo Giancarlo Vecerrica conferirà il<br />
mandato ai catechisti e agli educatori della<br />
Diocesi. E’ un momento molto importante<br />
e sempre più importante<br />
per stimolare i catechisti e gli<br />
educatori a prendere coscienza<br />
dell’importanza ecclesiale del<br />
loro servizio. Fare catechesi<br />
o accompagnare nella fede i<br />
bambini, i ragazzi, i giovani e<br />
gli adulti non è più un semplice<br />
“dare la mano” ai parroci, ma<br />
una presa di coscienza di quella vera e propria corresponsabilità laicale<br />
- ecclesiale che i vescovi italiani hanno posto alla Chiesa italiana come<br />
impegno di conversione e di rinnovamento pastorale nel primo decennio<br />
del nuovo secolo.<br />
Presa di coscienza che può aumentare e trovare forza soltanto<br />
con la consegna e la benedizione del “catechista” della diocesi.<br />
Subito dopo, nella stessa chiesa, si terrà il primo convegno catechistico<br />
del nuovo anno pastorale, proposto dall’Uffi cio Catechistico Diocesano,<br />
sul tema: “Come educare i bambini e i ragazzi al rapporto scienza e<br />
fede”, e affi dato al Vescovo di Livorno Mons. Simone Giusti, per lunghi<br />
anni Assistente nazionale dell’Azione Cattolica dei ragazzi e Direttore<br />
dell’Uffi cio catechistico della Diocesi di Pisa. L’argomento del convegno<br />
potrebbe sembrare curioso, se non si tiene conto che, oggi, fi n dalla scuola<br />
elementare i bambini vengono a trovarsi di fronte a questa problematica,<br />
spesso risolta velocemente e acriticamente con il “nuovo creatore”: il Big<br />
Bang. A questa situazione, la catechesi, anche dei bambini, non può rispondere<br />
con un’altrettanta veloce e acritica soluzione della proposta biblica.<br />
Dell’importanza di questo problema è ben cosciente il Vescovo Giusti che<br />
sta organizzando un’équipe di valenti scienziati credenti per la creazione di<br />
agili sussidi destinati ai catechisti e agli insegnanti della religione cattolica.<br />
Il Convegno si svolgerà dalle 18.30 alle 19.45, perciò con un andamento<br />
diverso da quello ormai consueto (18 – 22.30), perché sarà tutto incentrato<br />
sulla conferenza di Mons. Giusti e nel dialogo con lui.<br />
AUGURI A<br />
17 ottobre: compleanno di don Leopoldo Crocetti e<br />
ordinazione sacerdotale di don Leopoldo Paloni<br />
~ FESTA DI S. TERESA NELLA CHIESA DI SANTA TERESA A MATELICA: venerdì 15<br />
ottobre il Vescovo celebra alle ore 18.30.<br />
~ IL VESCOVO CELEBRA PER L’AVULSS: sabato 16 ottobre alle ore 11 presso i locali<br />
della Croce Azzurra.<br />
~ CANONIZZAZIONE DELLA BEATA CAMILLA BATTISTA VARANO DI CAMERINO:<br />
domenica 17 ottobre in San Pietro a Roma: sarà presente il nostro Vescovo.<br />
~ CRESIME A SAN NICOLO': domenica 17 ottobre ore 11, celebra S.E. Mons. Giuseppe<br />
Chiaretti, arcivescovo emerito di Perugia.<br />
~ FESTA DI S. LUCA: lunedì 18 ottobre alle ore 8 nella chiesa del monastero di San<br />
Luca, presiede Mons. Vecerrica.<br />
Mons. Giusti farà rifl essioni molto<br />
interessanti, sia da architetto che<br />
da liturgista. Argomento di grande<br />
interesse e attualità.<br />
Il tutto servito da brillante facoltà<br />
MIO PAPA’<br />
CATECHISTA<br />
Chiesa e complesso parre Giusti<br />
oratoria e gustosa arguzia toscana.<br />
Un’occasione da non perdere.<br />
Quando un bambino<br />
fa la <strong>prima</strong> comunione<br />
deve fare<br />
due cose: sapere chi<br />
è presente in quel<br />
pane bianco rotondo,<br />
che chiamiamo<br />
ostia, e partecipare<br />
alla messa insieme a papà, mamma e altra gente della parrocchia. Perché<br />
il bambino sia preparato si manda alla scuola di catechismo in parrocchia<br />
e, da noi, salvo eccezioni, i genitori mandano i fi gli alla dottrina; ma dopo<br />
la messa di <strong>prima</strong> comunione molti genitori non continuano a partecipano<br />
alla Messa festiva con i fi gli. Cosa avviene? Avviene che il bambino che<br />
non può avere una fede adulta, personale, si forma una convinzione che<br />
la messa è fatta per i bambini e le donne anziane.<br />
Farà con poca convinzione la cresima, perché la fanno tutti, ma la vedrà<br />
come il momento giusto per non partecipare più alla messa festiva. Questa<br />
è la realtà in molte parrocchie.<br />
Le eccezioni in bene ci sono. E’ il caso del babbo di Giorgio (nome di<br />
fantasia) che ha capito che i fi gli devono essere concepiti due volte. Prima<br />
nella pancia della mamma, poi tenuti per mano il più possibile. Il principio<br />
vale per la scuola, per la fede religiosa e per la vita.<br />
Dice il proverbio che le parole volano, ma gli esempi rimangono. Guardiamoci<br />
intorno e noteremo che la maggior parte dei giovani che vanno<br />
a messa sono fi gli di genitori che frequentano la Chiesa. Ma il babbo di<br />
Giorgio non soltanto lo tiene per mano quando va a Messa, ma gli spiega<br />
che Gesù ci vuole così bene che vuole stare con noi. Per stare con tutti si<br />
rende misteriosamente vivo nel pane consacrato dal sacerdote sull’altare.<br />
Lo può fare perché Gesù è Dio e può fare questo miracolo.<br />
Poi Gesù vuole che tutti quelli che sono in chiesa e hanno fatto comunione<br />
si devono voler bene tra loro. Giorgio ha capito bene che il suo Amico Gesù<br />
è felice quando tutte le domeniche andiamo in chiesa, facciamo comunione<br />
con Lui e ci teniamo per mano. Ora è lui a far fretta in casa perché è ora<br />
della Messa e sopporta volentieri il sacrifi cio di ascoltare la predica, un<br />
po’ diffi cile per lui. L’ideale sarebbe che sparissero tutti i catechisti <strong>prima</strong><br />
della <strong>prima</strong> comunione e fossero sostituiti dai genitori. In famiglia forse il<br />
bambino avrebbe meno nozioni, ma il buon esempio e il particolare amore<br />
dei genitori pongono un fondamento solido per la maggiore conoscenza<br />
della fede del futuro. Giorgio ha fatto anche la cresima, ma domenica in<br />
chiesa è rimasto turbato, perché ha sentito che i lebbrosi erano scacciati<br />
anche da casa, così soffrivano due volte.<br />
Non è stato diffi cile al babbo a fargli capire che solo chi fa comunione<br />
con Gesù riesce a capire e trattare come fratello ogni persona, soprattutto<br />
chi soffre.<br />
D. Libero<br />
~ CONFERENZA DELLA SCUOLA TEOLOGICA DIOCESANA: mercoledì 20 ottobre ore<br />
18.15 S. E. Mons. Simone Giusti, Vescovo di Livorno parlerà su: "Da Le Corbusier ad<br />
Enzo Piano: difficoltà dell'architettura religiosa nel comunicare il Sacro" presso la Scuola<br />
Teologica Diocesana.<br />
~ RITIRO SPIRITUALE MENSILE PER IL CLERO: giovedì 21 ottobre alle ore 9.45 nella<br />
Parrocchia della Misericordia con il prof. Francesco Grasselli, responsabile dei Centri<br />
Missionari Diocesani dell'Emilia Romagna. Il tema è "Eucaristia, condivisione e missione".<br />
Il ritiro si concluderà alle ore 14.<br />
~ INCONTRO MISSIONARIO: giovedì 21 ottobre alle ore 16.30 presso l'Aula Magna<br />
della Scuola di Teologia parlerà il prof. Francesco Grasselli per creare nelle parrocchie e<br />
nei gruppi ecclesiali il "Centro Missionario".<br />
~ MANDATO DEI CATECHISTI A S. GIUSEPPE LAVORATORE: giovedì 21 ottobre alle<br />
ore 18 a San Giuseppe Lavoratore il mandato del Vescovo ai catechisti ed il Convegno<br />
Diocesano catechisti con il Vescovo di Livorno Mons. Giusti sul tema: "Scienza e fede,<br />
come impostare il discorso con i bambini ed i ragazzi".<br />
21<br />
Ss.Messe<br />
FERIALI<br />
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 7.20: - S. Silvestro<br />
ore 7.45: - M. della Misericordia<br />
- Mon. S. Margherita<br />
ore 8.00: - Casa di Riposo<br />
- Collegio Gentile - S. Luca<br />
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo<br />
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù<br />
- S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale<br />
ore 18.00: - Sacro Cuore<br />
ore 18.15: - Scala Santa (S. Biagio)<br />
ore 18.30: - San Venanzio<br />
- S. Giuseppe Lavoratore<br />
- M. della Misericordia<br />
- Sacra Famiglia<br />
- Oratorio S. Giovanni Bosco<br />
- S. Nicolò (lun-merc-ven.)<br />
- S. Nicolò<br />
- Centro Comunitario (mart-gio)<br />
FESTIVE DEL SABATO<br />
ore 18.00: - Sacro Cuore<br />
ore 18.30: - S. Venanzio<br />
- S. Giuseppe Lavoratore<br />
- Sacra Famiglia<br />
- S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />
- M. della Misericordia<br />
- Oratorio S. Giovanni Bosco<br />
ore 19.00: - Collegiglioni<br />
- Collegio Gentile<br />
FESTIVE<br />
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 7.30: - Cappuccine<br />
ore 8.00: - S. Maria in Campo<br />
- M. della Misericordia<br />
- Casa di Riposo<br />
ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />
- Sacra Famiglia<br />
- S. Margherita<br />
ore 8.45: - S. Luca<br />
ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
cripta<br />
- S. Giuseppe Lavoratore<br />
- S. Caterina (Auditorium)<br />
- Collegio Gentile<br />
ore 9.30: - San Venanzio<br />
- Collepaganello<br />
ore 10.00: - M. della Misericordia<br />
- Cappella dell’ospedale<br />
- Nebbiano<br />
ore 10.15: - Attiggio<br />
- Moscano<br />
ore 10.30: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
- S. Silvestro<br />
ore 11.00: - S. Nicolò<br />
- S. Giuseppe Lavoratore<br />
ore 11.15: - San Venanzio<br />
- Sacra Famiglia<br />
ore 11.30: - M. della Misericordia<br />
- S. Maria in Campo<br />
ore 11.45: - Argignano<br />
ore 16.30: - San Venanzio (S. Benedetto)<br />
ore 17.00: - Bassano<br />
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />
- M. della Misericordia<br />
ore 19.00: - S. Nicolò<br />
Ss.Messe<br />
Matelica<br />
MESSE FERIALI<br />
7.30: - Regina Pacis<br />
8.00: - S.Teresa<br />
9.30: - Concattedrale S. Maria<br />
17.30: - Concattedrale S. Maria<br />
- Regina Pacis<br />
18.30: - S. Teresa - S. Francesco<br />
MESSE FESTIVE DEL SABATO<br />
18.00: - Concattedrale S. Maria<br />
18.30: - S. Teresa<br />
19.00: - Regina Pacis<br />
Messe festive<br />
7.30:- Beata Mattia<br />
8.00:- Concattedrale S. Maria<br />
8.30:- Regina Pacis - Ospedale<br />
9.00:- S. Rocco - S.Francesco<br />
9.30:- Invalidi - S. Teresa<br />
10.30:- Concattedrale S. Maria<br />
- Regina Pacis<br />
11.00:- S. Teresa<br />
11.15:- S. Francesco<br />
11.30:- Regina Pacis - Braccano<br />
12.00:- Concattedrale S. Maria<br />
18.00:- Concattedrale S. Maria<br />
18.30:- S. Teresa<br />
19.00:- Regina Pacis
22 >DEFUNTI<<br />
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S. BIAGIO<br />
Nella ricorrenza dell'anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
ELIO LIPPERA<br />
La famiglia ed i parenti lo ricordano<br />
con affetto. Nella S. Messa di lunedì<br />
18 ottobre alle ore 18.15 saranno<br />
ricordati anche i genitori NICOLA<br />
e FRANCESCO. Si ringrazia chi si<br />
unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.MARIA MADDALENA<br />
Mercoledi 20 ottobre<br />
ricorre il 2° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
TERESA DEL SAVIO<br />
in D'AGOSTINO<br />
Il marito, le fi glie, i nipoti ed i parenti<br />
tutti la ricordano con immenso<br />
affetto. S. Messa mercoledi' 20<br />
ottobre alle ore 18.30. Si ringraziano<br />
sin da ora quanti si uniranno alle<br />
preghiere.<br />
"Teresa, sei, una madre e una maestra<br />
esemplare. La tua musica ci<br />
accompagnerà anche da lassù!"<br />
ANNIVERSARIO<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.MARIA MADDALENA<br />
Nella ricorrenza<br />
del 9º anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
MIRELLA PINTI<br />
ved. MENGARELLI<br />
Le fi glie ed i parenti la ricordano<br />
con affetto. S. Messa lunedì 18 ottobre<br />
alle ore 18.30. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
FRANCESCO CARLONI MARIA LUIGIA OTTONI<br />
in CARLONI<br />
Nel 1º anniversario della scomparsa dell'amato<br />
FRANCESCO CARLONI<br />
e nel 3º anniversario della scomparsa dell'amata<br />
MARIA LUIGIA OTTONI in CARLONI<br />
Il fi glio, la nuora ed i nipoti li ricordano con affetto.<br />
ANNUNCIO<br />
Lunedì 11 ottobre, a 104 anni,<br />
è tornato al Signore<br />
UMBERTO CERIONI<br />
Cavaliere del lavoro<br />
Lo comunicano i parenti tutti e la<br />
fedele badante Martinas Felicia.<br />
Marchigiano<br />
ANNUNCIO<br />
Martedì 12 ottobre, a 83 anni,<br />
è tornato al Signore<br />
LUCIANO CIOCCA<br />
Lo comunicano la moglie Gianna, i<br />
fi gli Marco, Carlo e Giandomenico,<br />
i nipoti, le nuore ed i familiari tutti.<br />
Impresa Funebre Belardinelli<br />
RINGRAZIAMENTO<br />
La famiglia RAGGI ringrazia<br />
quanti hanno partecipato<br />
al funerale della cara<br />
ROMUALDA CORRADINI<br />
ANNUNCIO<br />
Martedì 12 ottobre,<br />
è tornata al Signore<br />
ANNA CARLONI<br />
ved. FILIPPELLA<br />
Lo comunicano le fi glie Maria Flora<br />
e Giulia, i generi Vito Giuseppucci<br />
e Fabio Biondi, le adorate nipoti<br />
Giovanna, Sara e Maria Luisa, le<br />
pronipoti Letizia e Francesca, i parenti<br />
tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.VENANZO<br />
Venerdì 22 ottobre<br />
ricorre il 5° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
ANTONIO SANTINI<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA della MISERICORDIA<br />
Domenica 24 ottobre<br />
ricorre il 7º anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
AMELIA ROSELLI<br />
ved. SPACCA<br />
Tutti i suoi cari la ricordano con affetto.<br />
S. Messa domenica 24 ottobre<br />
alle ore 18.30. Si ringrazia chi<br />
si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA della MISERICORDIA<br />
Venerdì 29 ottobre<br />
ricorre il 22º anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
BRUNO SCAPECCIA<br />
I fi gli ed i parenti tutti lo ricordano<br />
con affetto. S. Messa mercoledì 20<br />
ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
I fi gli, la nuora, il genero e i nipoti lo ricordano con affetto. Durante la S.<br />
Messa di venerdì 22 ottobre alle ore 18.30 sarà ricordata la moglie ELISA.<br />
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Domenica 10 ottobre, a 85 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
GIUSTINA MORETTI<br />
ved. BRIZI<br />
Lo comunicano i fi gli Giorgio e<br />
Gianni, la nuora Caterina, i nipoti<br />
Michele e Donatella, Silvia e Pierpaolo,<br />
le pronipoti Letizia e Melissa,<br />
la sorella Minerva, il fratello Carlo,<br />
i cognati, le cognate, i parenti tutti<br />
e Andriana.<br />
Marchigiano<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.NICOLO'<br />
Centro Comunitario<br />
Giovedì 21 ottobre<br />
ricorre il 2º anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
DANILO MONTI<br />
La moglie, la fi glia, la suocera ed i<br />
parenti lo ricordano con affetto. S.<br />
Messa giovedì 21 ottobre alle ore<br />
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle<br />
preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di MARISCHIO<br />
Lunedì 18 ottobre<br />
ricorre il 5º anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
SAMUELE MARASCA<br />
Il padre, la madre, il fratello, la cognata<br />
ed i parenti tutti lo ricordano<br />
con affetto. S. Messa lunedì 18 ottobre<br />
alle ore 18.30.<br />
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Domenica 10 ottobre, a 98 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
DORA BECCHETTI<br />
ved. MINGO<br />
Lo comunicano le fi glie Antonietta e<br />
Dina, i generi Nazzareno e Lanfranco,<br />
le sorelle, i nipoti Fabio, Valentina,<br />
Gabriella e Marina, i pronipoti<br />
ed i familiari tutti.<br />
Impresa Funebre Belardinelli<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA del SACRO CUORE<br />
Giovedì 21 ottobre<br />
ricorre il 1º anniversario<br />
del caro<br />
EGIDIO NOTARI<br />
La famiglia lo ricorda con affetto.<br />
S. Messa giovedì 21 ottobre alle<br />
ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle<br />
preghiere.<br />
RICORDO<br />
CHIESA di S. VENANZO<br />
Nel 40º anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
EMILIA PALECO<br />
ved. BORIONI<br />
Marilena, Graziana, Giorgio e Marco<br />
ed i parenti la ricordano con affetto.<br />
S. Messa martedì 19 ottobre alle<br />
ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà<br />
alle preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Giovedì 7 ottobre, a 77 anni,<br />
è tornato al Signore<br />
ROSILIO CICCOLINI<br />
Lo comunicano la fi glia Anna Rita,<br />
il genero, la sorella, i fratelli, il cognato,<br />
le cognate, i nipoti ed i parenti<br />
tutti.<br />
Impresa Funebre Bondoni<br />
ANNUNCIO<br />
Mercoledì 6 ottobre, a 73 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
MARIA AMBROSINO<br />
ved. VALENTINI<br />
Lo comunicano i fi gli Anna, Giuseppina,<br />
Luigi, Samuele e Moira, i<br />
fratelli, i generi, le nuore, i nipoti, i<br />
cognati ed i familiari tutti.<br />
Impresa Funebre Belardinelli<br />
ANNUNCIO<br />
Martedì 5 ottobre<br />
è tornata al Signore<br />
MARIA PAOLA SIMONETTI<br />
Lo comunicano il babbo Paolo e la<br />
mamma Rita, Emiliano, la zia Renata<br />
con Giovanni, il cugino Antonio<br />
con Barbara, i parenti tutti, ricordano<br />
agli amici e a quanti l'hanno<br />
conosciuta, l'amore immenso profuso<br />
per i suoi piccoli bambini della<br />
scuola e la sua professionalità.<br />
Marchigiano<br />
ANNUNCIO<br />
Sabato 9 ottobre, a 99 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
ROMUALDA CORRADINI<br />
ved. RAGGI<br />
Lo comunicano i fi gli Giannina,<br />
Remo e Romolo, il genero Quinto,<br />
le nuore Maria e Maria, i nipoti, i<br />
pronipoti, le cognate, i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNUNCIO<br />
Sabato 9 ottobre, a 40 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
LARA LINERI<br />
in LATINI<br />
Lo comunicano i genitori Giuseppe<br />
e Anna Maria, il marito Daniele, il<br />
fi glio Mattia, le sorelle Emanuela<br />
con Stefano ed Eleonora con Emiliano,<br />
i suoceri Ettore e Maria, i parenti<br />
tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNIVERSARIO<br />
LUIGI BRAVI<br />
15-10-20<strong>01</strong> 15-10-2<strong>01</strong>0<br />
9º anniversario<br />
S. Messa venerdì 15 ottobre alle ore<br />
18.30 nella Chiesetta di Melano.<br />
"Quello che ci dicevi é sempre nei<br />
nostri pensieri, l'affetto che ci davi<br />
é vivo nei nostri cuori".<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S. VENANZO<br />
Venerdì 15 ottobre<br />
ricorre il 1º anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
LAMBERTO PECORELLI<br />
I fi gli, la nipote, il cognato, ed i<br />
parenti lo ricordano con affetto. S.<br />
Messa venerdì 15 ottobre alle ore<br />
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle<br />
preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Mercoledì 6 ottobre, a 88 anni,<br />
è tornato al Signore<br />
AUGUSTO ROSSI<br />
Lo comunicano la moglie Aurelia<br />
Ciappelloni, il fi glio Gianfranco, la<br />
fi glia Raffaela, il genero Andrea, i<br />
nipoti Danilo e Sara, i fratelli Francesco<br />
e Tommaso, i cognati, le cognate,<br />
i nipoti, i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNUNCIO<br />
Martedì 5 ottobre, a 84 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
TOMMASA CIMAROSSA<br />
ved. ZOCCA<br />
Consorella di Nostra Signora<br />
Lo comunicano il fi glio Giovanni,<br />
la nuora Anna, la nipote Veronique<br />
con Antonin, i nipoti, tutti i parenti<br />
in Svizzera e Francia.<br />
Marchigiano<br />
ANNUNCIO<br />
Mercoledì 6 ottobre, a 68 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
ANNA ROSA GIULIETTI<br />
in GAROFOLI<br />
Lo comunicano il marito Rodolfo,<br />
i fi gli Fabrizio e Roberto, il fratello<br />
Renato, le nuore Giulia e Silvia, i nipoti<br />
Francesca, Federica e Gabriele<br />
ed i familiari tutti.<br />
Impresa Funebre Belardinelli<br />
ANNUNCIO<br />
Venerdì 8 ottobre, a 80 anni,<br />
è tornato al Signore<br />
ARMANDO TASSI<br />
Lo comunicano la moglie Cesira<br />
Becchetti, i fi gli Elena e Paolo, la<br />
nuora Lucia, i nipoti Mirko, Francesco,<br />
Diego e Marco, i cognati, gli<br />
altri nipoti ed i familiari tutti.<br />
Impresa Funebre Belardinelli<br />
ANNUNCIO<br />
Venerdì 8 ottobre, a 83 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
ADRIANA CAPORALI<br />
ved. SALARI<br />
Lo comunicano i fi gli Daniele, Stefano<br />
e Sandra, le nuore Annalisa e<br />
Siria, il genero Attilio, i nipoti Francesca<br />
e Lucilla, Marco e Gabriele, la<br />
sorella Ines, i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNIVERSARIO<br />
A un anno dalla scomparsa di<br />
DORA BOTTI<br />
ved. CORRADI<br />
il fi glio, la nuora e i nipoti la<br />
ricordano con affetto e nostalgia<br />
La S. Messa in suo suffragio si celebrerà<br />
sabato 23 ottobre alle ore<br />
8.30 nella cripta di San Romualdo<br />
presso la Chiesa di San Biagio.<br />
RICORDO<br />
In ricordo di nonna Dora:<br />
Carissima nonna, ti ricordiamo<br />
ritrovandoti <strong>prima</strong> di tutto in noi<br />
stessi: le tue espressioni, le tue<br />
parole, i tuoi consigli, le mille<br />
raccomandazioni giuste (ora lo<br />
sappiamo), le canzoni che ci hai<br />
insegnato da piccoli riaffi orano<br />
rendendoti presente e viva. Tu sei<br />
parte di noi e ci hai fatto diventare<br />
migliori, più saggi, ma più tristi<br />
perché non ci sei più.<br />
I tuoi nipoti<br />
Roberto e Claudia<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S. GIUSEPPE LAV.<br />
Domenica 17 ottobre<br />
ricorre il 2° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
PAOLO FERRETTI<br />
I familiari, gli amici ed i parenti tutti<br />
lo ricordano con affetto. S. Messa<br />
lunedì 18 ottobre alle ore 18.30. Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
SONO SOLO DI PASSAGGIO...<br />
Accendi questa notte nell ‘ibrido<br />
del mondo<br />
ed ascolta questo viaggio<br />
nel miraggio...<br />
Piccolo fuoco occasionale<br />
Piuma strappata, specchio e ape<br />
lontano dal fascio delle strade<br />
delle famiglie e delle solitudini<br />
che muove le sue palpebre<br />
e che passa e se ne va<br />
nella limpida e fresca sera<br />
senza occhi uguali<br />
ma diversi<br />
per virtù delle nostre mani<br />
e della nascente distesa<br />
e libera terra d’erba...
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
>CULTURA<br />
Templari, è sempre mistero<br />
di FERRUCCIO COCCO<br />
Giacomo da Montecucco,<br />
chi era costui? E’, questo,<br />
uno dei tanti temi<br />
affrontati sabato scorso<br />
al congresso sui cavalieri Templari<br />
svoltosi presso la splendida abbazia<br />
di Sant’Emiliano in Congiuntoli, tra<br />
Gaville e Perticano, dove si sono<br />
dati appuntamento studiosi ed appassionati<br />
della materia in ricorrenza<br />
dei settecento anni (1310-2<strong>01</strong>0)<br />
del processo ai Templari del nostro<br />
territorio, cercando di far luce sulle<br />
poche - ma innegabili - testimonianze<br />
rimaste del loro stanziamento<br />
a cavallo dell’Appennino umbro<br />
marchigiano. Appare ormai assodato<br />
che la chiesa di San Paterniano,<br />
a Perticano, fosse una precettoria<br />
templare di una certa importanza.<br />
Sulla sua porta, il 28 febbraio 1310,<br />
i nunzi degli inquisitori pontifi ci<br />
affi ssero gli ordini di comparizione<br />
per i Templari del posto (e speci-<br />
fi catamente per il gran precettore<br />
Giacomo o Jacopo da Montecucco),<br />
dando seguito all’iniquo processo<br />
nei loro confronti che era stato<br />
già intrapreso – con ferocia assai<br />
maggiore – nel 1307 in Francia<br />
dall’avido re Filippo IV il “Bello”.<br />
Il processo italiano si rivelò assai<br />
meno “severo” di quanto accaduto<br />
oltralpe. Durante il suo intervento,<br />
il dottor Stefano Gugliemi, giunto<br />
al termine delle proprie ricerche, ha<br />
rivelato che in tutta l’Italia centrale<br />
soltanto sette cavalieri vennero trovati<br />
ed interrogati tra Penne e Chieti<br />
(in Abruzzo), Palombare e Viterbo<br />
(nel Lazio). A Gubbio, dove gli<br />
inquisitori attendevano i templari<br />
della zona, non se ne presentò<br />
nemmeno uno: la commissione<br />
giudicante attese invano fi no al 7<br />
marzo, ma nessuno rispose all’ordine<br />
di comparizione che era stato<br />
affi sso a Perticano una settimana<br />
<strong>prima</strong>, e men che meno si fece<br />
vivo il gran precettore Giacomo da<br />
LA MONTAGNA UNISCE<br />
Il congresso sui Templari<br />
(vedi articolo<br />
sopra) è stato inserito<br />
all’interno di una duegiorni<br />
chiamata “La<br />
montagna unisce”.<br />
E’ questo, infatti, lo<br />
slogan con cui alcuni<br />
comuni a cavallo tra<br />
Umbria e Marche si<br />
stanno unendo per riconoscersi<br />
intorno ad<br />
un progetto turistico,<br />
culturale ed ambientale<br />
condiviso. Così, domenica<br />
scorsa, due gruppi<br />
di escursionisti guidati<br />
dal Cai di Fabriano -<br />
partiti l’uno dal versante umbro (Scheggia) l’altro da quello marchigiano (Pascelupo)<br />
- si sono poi simbolicamente incontrati a Pian degli Spilli: “Perché queste montagne<br />
non devono essere una barriera, ma una cerniera tra i Comuni confi nanti tra Marche<br />
ed Umbria”, ha poi dichiarato Flavio Cenci, assessore di Scheggia, durante la simpatica<br />
conviviale con cui è stata conclusa la passeggiata. “Una unione – ha aggiunto<br />
l’assessore fabrianese Sonia Ruggeri – che, dopo il progetto relativo alle abbazie,<br />
ora deve riguardare anche la cultura, l’enogastronomia e l’ambiente. Solo l’unione<br />
può produrre buoni frutti”. “Escursionismo, speleologia, torrentismo – è intervenuto<br />
anche Daniele Bonomo, presidente del Cai di Fabriano – sono delle potenziali risorse<br />
turistiche per valorizzare questa zona”. “La montagna è un capitale da rispettare – ha<br />
terminato Mauro Chiorri con la sua inesauribile passione – E’ indispensabile una<br />
migliore mappatura dei sentieri”.<br />
f.c.<br />
Montecucco. Ai delegati non restò<br />
altro da fare che condannarli in contumacia,<br />
per quel che poteva valere.<br />
Di Giacomo da Montecucco - fi gura<br />
sfuggente di cui si hanno notizie col<br />
contagocce - furono perse le tracce<br />
fi no al 1316, quando ricomparve in<br />
terra piemontese, probabilmente<br />
il suo luogo di origine, dove, ormai<br />
spento il fuoco persecutorio<br />
contro i Templari, rimase fi no alla<br />
conclusione dei suoi giorni. Indizi<br />
intorno al legame tra la nostra terra<br />
e Giacomo da Montecucco li ha<br />
presentati anche il professor Carlo<br />
Castignani. Perché gli inquisitori<br />
lo cercarono proprio a Perticano?<br />
Forse per legami di parentela. Al<br />
di là di questa vicenda, la presenza<br />
templare nella nostra zona è<br />
testimoniata da varia simbologia<br />
rimasta in qualche edifi cio e qualche<br />
chiesa. Il professor Federico<br />
Uncini, dopo attenta ricerca sul<br />
campo, ha trovato potenziali segni<br />
a Perticano, Pascelupo, Casalvento,<br />
San Felice, nella stessa Sant’Emiliano<br />
in Congiuntoli, Isola Fossara,<br />
Scheggia, Costacciaro, Sigillo,<br />
Purello, Fossato di Vico, Campodiegoli<br />
e San Cassiano. Lungo, cioè,<br />
due importanti e antichissime vie<br />
di comunicazione: la Flaminia e la<br />
Romea della Marca (che correva<br />
parallela alla Flaminia, da percorrersi<br />
in alternativa ad essa). Vie che<br />
portavano dal nord-est a Roma, o<br />
che orientavano i pellegrini verso<br />
gli imbarchi del sud Italia (Otranto<br />
e Brindisi) con destinazione la Terra<br />
Santa: le mansioni templari disseminate<br />
lungo il percorso garantivano<br />
loro un viaggio e un ricovero<br />
un po’ più sicuri. Nel corso del<br />
congresso, gli interventi non hanno<br />
riguardato soltanto la fattispecie<br />
locale del fenomeno templare, ma<br />
anche tematiche di respiro più generale:<br />
la professoressa Loredana<br />
Imperio ha brillantemente ricostruito<br />
le fasi della loro cattura e del<br />
processo-farsa svoltosi in Francia;<br />
Scatti d’autore…<br />
di Sara Tullio<br />
Bruce Chatwin (1940-1089), scrittore e fotografo<br />
tra i più importanti del Novecento,<br />
scrisse: “Il viaggio non soltanto allarga la<br />
mente… le dà forma”.<br />
Io credo che la fotografi a sia il mezzo straordinario<br />
che ti permette di raccontarlo, di<br />
“fermare” le immagini di un paese in un<br />
determinato periodo e di farne memoria<br />
storica, di raccontare un popolo nei suoi usi e<br />
costumi e di regalare agli altri quel momento.<br />
Con queste parole si presenta Sara Tullio<br />
(nella foto un suo scatto a Cuba), nata a<br />
Fabriano nel 1975.<br />
La sua passione per la fotografi a inizia<br />
nell’adolescenza sperimentando i primi<br />
scatti in occasioni di feste e gite fuori porta.<br />
Nel 20<strong>01</strong> si iscrive al Fotoclub “Arti Visive”,<br />
presso il circolo ricreativo delle Cartiere<br />
Miliani. Nell’Associazione ha la possibilità<br />
di approfondire tecniche di composizione<br />
e di iniziare un proprio cammino fotografico,<br />
partecipando a mostre collettive e<br />
pubblicazioni realizzate dal Fotoclub. Sara<br />
ha effettuato diversi reportage di notevole<br />
spessore. Nella meravigliosa Sardegna alla<br />
ricerca dei Murales, un percorso itinerante<br />
da nord a sud dell’isola, visitando paesi che<br />
sono dei veri e propri musei all’aperto. Ha<br />
fotografato in particolare modo i Murales<br />
23<br />
la dottoressa Silvia Agabiti Rosei<br />
ha presentato alcune suggestive<br />
ipotesi relative alle valenze simboliche<br />
dei principali capi d’accusa nel<br />
corso del processo; mentre Enrico<br />
Ragni ha invitato le associazioni<br />
locali a proseguire nella ricerca sul<br />
territorio. Una sprone senza dubbio<br />
raccolta dal GAAUM (Gruppo Archeologico<br />
Appennino Umbro Marchigiano),<br />
che ha organizzato questa<br />
iniziativa con impegno e passione.<br />
Sono intervenuti anche la professoressa<br />
Donatella Scortecci per<br />
presentare il complesso abbaziale di<br />
Sant’Emiliano in Congiuntoli (ancora<br />
solo parzialmente restaurato)<br />
ed il professor Fabio Marcelli per<br />
parlare dell’affresco del Maestro di<br />
Sant’Emiliano. Il recital di poesie<br />
declamate da Antonio Cerquarelli,<br />
accompagnato dall’evocativa arpa<br />
di Antonella Pierucci, ha reso<br />
ancor più affascinante la cornice.<br />
La serata è proseguita a Pascelupo<br />
con una festa popolare.<br />
di Pina Monne e di Angelo Pilloni. Questi<br />
artisti sono tra i muralisti più affermati sia a<br />
livello Nazionale che Internazionale. I murales<br />
sono nati da movimenti di protesta, come<br />
libere espressioni creative della popolazione<br />
contro il potere, oggi evidenziano l’identità<br />
del luogo e divengono anche richiamo di<br />
turismo culturale.<br />
Nel 2003 in occasione di un viaggio studiato<br />
mesi <strong>prima</strong> vola a Cuba, per raccontare attraverso<br />
le immagini i luoghi, ma soprattutto<br />
la gente che rende speciale un paese. Con il<br />
reportage “Per le strade di Cuba”, partecipa<br />
con queste immagini a diversi concorsi ottenendo<br />
entusiasmanti riconoscimenti, come:<br />
Primo premio a Verona, secondi premi a<br />
Potenza Picena e Grottazzolina (AP), terzo<br />
premio a Firenze, migliore autrice a La<br />
Spezia e Piede di Cento (BO). Di rilievo altri<br />
reportage: in Marocco, Messico, Thailandia<br />
e Zanzibar. Attualmente scatta con una macchina<br />
digitale Canon EOS 40D.<br />
Sandro Tiberi
24 >CULTURA<<br />
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
Un frate prigioniero dei corsari<br />
La pirateria è tornata<br />
di palpitante<br />
attualità. Sembrava<br />
rinchiusa nei libri.<br />
Questa di oggi però, è guerra<br />
di disperati. C’è da intendersi<br />
con le defi nizioni. Il corsaro<br />
batteva i mari con la “patente”,<br />
cioè assaliva e rubava<br />
per conto e in nome di un<br />
sovrano col quale spartiva il<br />
bottino. Il pirata era spirito<br />
libero, smargiasso, rapinatore,<br />
stupratore, assassino. Lo<br />
abbiamo visto tante volte al<br />
cinema. Nei porti di Tripoli,<br />
Algeri, Ragusa e in quelli<br />
cristiani di Malta, Livorno,<br />
Ancona e Marsiglia avveniva<br />
la vendita clandestina di merci<br />
e persone catturate. Affari<br />
e soldi sporchi alimentavano<br />
un ricco mercato trasversale<br />
come si dice. Ci guadagnava-<br />
no tutti. Gli schiavi servono<br />
ai padroni, no? Pirati e corsari<br />
hanno battuto l’Adriatico<br />
mare fi no al principio del<br />
1800 terrorizzando le popolazioni<br />
di intere regioni.<br />
Il pericolo veniva dal mare,<br />
da questo dovevano difendersi.<br />
Castelli costruiti sulle<br />
colline, torri innalzate lungo<br />
la costa, costoso sistema<br />
di vedette (fumo di giorno,<br />
fuochi di notte), pattugliamento<br />
a terra e in mare con<br />
navi armate di cannoni.<br />
Purtroppo, il mancato arrivo<br />
delle derrate alimentari dalla<br />
Bassa Italia e dalla Dalmazia<br />
a causa degli arrembaggi,<br />
provocò nel 1590 una terribile<br />
carestia. Solo nel contado<br />
di Fabriano morirono di fame<br />
circa diecimila persone. Nonostante<br />
ciò, mercanti, pel-<br />
Non si riceve<br />
la saggezza Sono<br />
C’è un programma interessante sulla tv a pagamento:<br />
in ognuna delle puntate dedicate ad una capitale<br />
internazionale del design e dell’arte artisti ed esperti<br />
danno dei consigli sulla città in questione, sui posti più<br />
all’avanguardia da visitare, le mostre da non perdere e<br />
i ristoranti più in voga del momento. Il ricorso sfrenato<br />
al fashionume può infastidire, ma a volte vale la pena<br />
essere pazienti per scoprire qualche luogo nel mondo<br />
dove è possibile fare arte nuova e stupirsene. Qualche<br />
giorno fa la città in questione era Shanghai, e causa una<br />
forte e recentemente scoperta attrazione nei confronti<br />
dell’Oriente e in particolare della cultura cinese, decido<br />
di non perdermi la puntata. Insomma, ne viene fuori che<br />
Shanghai è la città del momento in quanto a fermento<br />
artistico: quella fortuna che ogni venti o trent’anni<br />
capita a una qualche città del mondo – in passato Parigi,<br />
New York, tanto per citarne qualcuna – che, per<br />
una serie di congiunture storiche, offre innumerevoli<br />
possibilità espressive agli artisti, i quali ne sfruttano a<br />
pieno il potenziale raggiungendola da ogni angolo della<br />
terra. Shangai cambia di giorno in giorno, e la mutevolezza<br />
continua è il preambolo dell’innovazione. Questo<br />
evidenzia un fatto: l’arte contemporanea ha bisogno<br />
del nuovo. Esigenza diffi cile da soddisfare nel Vecchio<br />
Continente. Possiamo essere più o meno d’accordo, ma<br />
dove tutto è storia è davvero diffi cile scorgere il futuro,<br />
o per lo meno lo si scorge con paradigmi concettuali<br />
non adatti. E’ il destino di una civiltà che ha fatto del<br />
concetto di forma il suo punto cardine. Dunque, che<br />
fare? Urge avvicinarsi ai nuovi linguaggi espressivi<br />
per cercare di capire in che direzione si muove l’arte<br />
contemporanea - cosa estremamente diffi cile per gli<br />
italiani, che manifestano sempre un certo pregiudizio<br />
nei confronti dell’arte concettuale, sicuramente a causa<br />
di una lunga tradizione artistica fi gurativa a cui siamo<br />
abituati. In questo senso, sono lodevoli iniziative come<br />
la mostra dedicata all’arte contemporanea promossa<br />
dall’Associazione Mercurio con il patrocinio del<br />
Comune di Fabriano (venerdì 8 ottobre, Giardini del<br />
Poio): “Non si riceve la saggezza”, la si cerca infatti.<br />
Nelle tende che ospitano le installazioni degli artisti<br />
Alessandra Amici, Mauro Di Leo, Francesca Romana<br />
Pinzari e Maurizio Mercuri. Nello specifi co, protagonista<br />
della mostra sono la video arte e la manipolazione<br />
dell’immagine attraverso il contributo degli strumenti<br />
tecnologici, che offrono nuove prospettive e approcci<br />
creativi. Si passa dalla video installazione di Alessandra<br />
Amici – con proiezioni di immagini da lei dipinte su<br />
un pannello decorato – ai video di Francesca Romana<br />
Pinzari: The First Time We Kissed, in cui lei stessa è<br />
attrice, è un video-elettrocardiogramma del primo bacio<br />
fra due persone. Poi Mauro Di Leo, che si interroga<br />
sulle dinamiche del lavoro in team (“With team spirit,<br />
are all things possible?”) avvalendosi di argilla, suono e<br />
una gabbia-totem al centro di un circolo di personaggi<br />
competitivi e ululanti. Maurizio Mercuri parla invece<br />
di precomprensione delle opere: il gesto creativo – che<br />
si estrinseca in personaggi ipnotici, quasi in preda a<br />
trance – precede la comprensione razionale dello stesso.<br />
Dunque nuove strade vengono percorse anche a livello<br />
metodologico. Di questo abbiamo davvero bisogno.<br />
Francesca Iurlaro<br />
legrini, missionari sfi davano<br />
l’infedele raccomandando<br />
l’anima a tutti i Santi del<br />
Paradiso. A questi temerari<br />
s’aggiunse un giorno del<br />
1578, Antonio Gallasso, frate<br />
fabrianese. Nel bel mezzo<br />
della navigazione, fuste corsare<br />
abbordarono la nave. Il<br />
religioso fu trascinato in catene<br />
al mercato degli schiavi<br />
sull’altra sponda del mare,<br />
in attesa del riscatto. Giunse<br />
infatti una lettera dei carcerieri<br />
al fratello Cicco. Frate<br />
Antonio valeva 258 fi orini.<br />
Somma enorme per una famiglia!<br />
La pirateria saracena<br />
catturava ogni anno centinaia<br />
di cristiani. Vivendo a lungo<br />
in ambiente musulmano,<br />
i malcapitati potevano per<br />
convenienza rinnegare la<br />
fede. Gli ordini religiosi dei<br />
più di cinque milioni gli stranieri che<br />
vivono stabilmente in Italia. E’ una piccola<br />
componente di un fl usso migratorio che a livello<br />
mondiale, secondo le stime delle Nazioni Unite,<br />
arriverà a fi ne anno a quota 214 milioni. Ma è una<br />
grande sfi da che il nostro Paese deve gestire con<br />
lungimiranza, se si vuole che quello che da molti<br />
viene considerato solo “un problema” diventi<br />
una risorsa. In una breve e intensa trattazione<br />
di 90 pagine, Giorgio Paolucci – caporedattore<br />
del quotidiano Avvenire, che da anni si occupa<br />
dell’argomento – fornisce numeri e valutazioni<br />
sulle numerose tematiche collegate all’immigrazione:<br />
il lavoro, la casa, la scuola, la famiglia, il<br />
dialogo religioso, la cooperazione allo sviluppo,<br />
la criminalità, la cittadinanza, le modifi che da<br />
apportare all’attuale normativa. Il libro si lascia<br />
alle spalle sia le immagini stereotipate e spesso<br />
strumentali fornite dai media, sia i luoghi comuni<br />
generati dall’intolleran za o, all’opposto, dal<br />
buonismo. Ne esce una fotografi a ravvicinata<br />
di un fenomeno irreversibile e pervasivo, che<br />
deve essere governato in maniera realistica e<br />
lungimirante e chiama in causa le responsabilità<br />
delle istituzioni statali, degli enti locali,<br />
del mondo politico, della Chiesa, dell’intera<br />
società, degli immigrati stessi. In particolare,<br />
annota l’autore, “il generoso impegno per la<br />
tutela delle condizioni dei migranti, che vede<br />
impegnate molte realtà del mondo cattolico, si<br />
deve coniugare con il compito precipuo della<br />
Chiesa: l’annuncio del Vangelo a tutti gli uo-<br />
Trinitari e successivamente<br />
dei Mercedari, percorsero in<br />
lungo e in largo la penisola<br />
sensibilizzando l’opinione<br />
pubblica su questo pericolo<br />
e raccogliendo offerte. Con<br />
queste, furono liberati nel<br />
Immigrazione,<br />
un libro di Paolucci<br />
Giorgio Paolucci, caporedattore<br />
centrale<br />
del quotidiano Avvenire,<br />
si occupa da anni delle<br />
problematiche legate<br />
all’immigrazione. Tra le<br />
sue pubblicazioni: Cento<br />
domande sull’islam. Intervista<br />
a Samir Khalil Samir<br />
(Marietti 2002, tradotto in<br />
cinque lingue) e I cristiani<br />
venuti dall’islam (Piemme<br />
2005).<br />
Cronaca<br />
cittadina<br />
dei tempi<br />
andati...<br />
di fi ne '500<br />
corso dei secoli, decine di<br />
migliaia di prigionieri, ma<br />
ingentissime quantità di fi orini<br />
d’oro entrarono nei forzieri<br />
di avidi califfi . In questa<br />
scomoda situazione si trovava<br />
Antonio. La notizia della<br />
cattura provocò a Fabriano<br />
profonda emozione. In quel<br />
periodo si radunava nella<br />
chiesa di S.Benedetto la Confraternita<br />
della SS.Trinità per<br />
il riscatto degli schiavi, conosciuti<br />
come “Trinitari”. Aprì<br />
subito una sottoscrizione fra<br />
gli abitanti, anche il Comune<br />
contribuì con una certa cifra.<br />
Quando la somma richiesta<br />
fu raggiunta, la nostra Magistratura<br />
inviò una lettera di<br />
cambio ai Trinitari di Napoli<br />
i quali, poterono così riscattare<br />
lo sfortunato religioso<br />
nel 1579. La cronaca non<br />
dice se il frate proseguì il<br />
viaggio interrotto causa forza<br />
maggiore, oppure ritornò impaurito<br />
in patria a raccontare<br />
chissà per quante volte, la sua<br />
brutta avventura.<br />
B. Beltrame<br />
mini, la capacità – per dirla con le parole della Prima lettera di<br />
San Pietro – di ‘essere sempre pronti a rendere ragione della<br />
speranza che è in voi’. Una malintesa interpretazione di tale<br />
compito ha talvolta indotto a identifi care l’evangelizzazione<br />
con l’aiuto materiale ai migranti, con il conseguente rischio di<br />
ridurre la Chiesa a una sorta di grande agenzia umanitaria. Ma<br />
la sua ragion d’essere e la sua missione, che certo non dimentica<br />
le necessità concrete, vanno ben al di là di esse”. “Il rischio di<br />
trasformare l’esercizio della carità in un anonimo<br />
supermercato della solidarietà, anche al di là delle<br />
intenzioni di chi generosamente opera nella trincea<br />
dell’accoglienza, è sempre in agguato – sottolinea<br />
Paolucci - e può essere scongiurato esercitando la<br />
necessaria vigilanza affi nché le ragioni della fede<br />
possano essere sempre testimoniate con coraggio<br />
e limpidezza verso ogni uomo”. Nel libro vengono<br />
analizzati i limiti dei modelli di integrazione<br />
fi nora adottati in Europa: l’assimilazionismo, che<br />
ha trovato il suo campo d’azione soprattutto in<br />
Francia e considera l’immigrato come una persona<br />
da omologare, relegando alla sfera privata i valori<br />
etici e religiosi e sostanzialmente neutralizzando il<br />
contributo che può portare alla costruzione di una<br />
“casa comune”; il multiculturalismo (realizzato<br />
soprattutto in Gran Bretagna e Olanda) che nel<br />
segno di una concezione relativista ha portato<br />
alla formazione di microcosmi etnici, “pezzi” di<br />
società parallele e autoreferenziali con rapporti<br />
forti al loro interno ma deboli con il resto del Paese.<br />
Facendo tesoro dei limiti evidenziati da questi<br />
due modelli, l’autore presenta alcune proposte per<br />
costruire una “via italiana all’integrazione” che<br />
può nascere dalla riconquistata consapevolezza<br />
dei fondamenti della nostra storia e dei valori che<br />
fondano la nostra società, e insieme dall’apertura<br />
al contributo dei popoli che vogliono mettere<br />
radici in terra italiana. Una ricetta che l’autore<br />
chiama “identità arricchita” e che si profi la come<br />
un’interessante ipotesi di lavoro su un terreno<br />
controverso e scottante.<br />
L'occhio meditativo di Giorgio Cutini<br />
“Siamo per la fotografi a che nasce<br />
dalle emozioni e dall’intelletto,<br />
come un grido di risoluzione alla<br />
vita, espressione latente di un’idea<br />
che, nella forma e nel contenuto,<br />
è svincolata dagli obblighi del<br />
percorso della rappresentazione<br />
fi gurativa”: queste alcune parole del<br />
Manifesto dei fotografi del Centro<br />
Studi Marche di Senigallia fi rmato,<br />
nel 1995, da nomi di spicco della<br />
fotografi a italiana, tra cui il noto<br />
Mario Giacomelli. Tra quei fi rmatari<br />
anche il nome di Giorgio Cutini, chirurgo-fotografo nato a<br />
Perugia e residente a Jesi, le cui opere sono ora esposte presso<br />
il Museo della carta e della fi ligrana di Fabriano. E’ stata infatti<br />
inaugurata sabato 9 ottobre la sua mostra “Ciò che si rivela. Esposizioni<br />
fotografi che 1972-2<strong>01</strong>0”, organizzata dal Premio nazionale<br />
Gentile da Fabriano. La mostra, promossa in collaborazione con<br />
lo stesso Museo della carta e con il patrocinio dell’assessorato<br />
al Turismo del Comune di Fabriano, rimarrà aperta al pubblico<br />
fi no al 7 novembre.<br />
Quella di Cutini è una fotografi a non facile da comprendere per<br />
chi è abituato ad immagini che ripropongono la realtà così come la<br />
si vede. Le distorsioni del fotografochirurgo<br />
infatti pongono il lettore<br />
dell’immagine davanti ad essa in<br />
maniera perplessa, lasciandolo ad<br />
interrogarsi su cosa potrebbe rappresentare.<br />
Questo perché la scelta<br />
del fotografo è quella di escludere la<br />
fotografi a documentaristica, verso la<br />
quale nutre comunque un profondo<br />
rispetto, per andare invece verso la<br />
creazione di immagini che siano<br />
“non documento ma invenzione”,<br />
per usare le sue stesse parole. Ecco<br />
perché nei suoi lavori Cutini utilizza giochi di luce, movimenti e<br />
sagome poco defi nite, dando così forma al movimento del pensiero<br />
e delle emozioni. Quindi le sue immagini sono il risultato<br />
di una meditazione attenta della realtà, interiorizzata e vissuta<br />
emotivamente, per poi essere riprodotta attraverso la fotografi a.<br />
Anche per questo Simone Giacomelli, fi glio del grande fotografo<br />
senigallese, non esita ad utilizzare le parole del padre per parlare<br />
di Cutini: “La fotografi a è una forza organizzativa che tenta di<br />
tracciare il fl usso del tempo e ridurre in un segno unico l’interpretazione<br />
di una realtà. Sono io e lo spazio fl uente”.<br />
Gaia Germoni
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
>SPORT<br />
Il giovane regista<br />
Bugionovo guida<br />
l'allungo decisivo<br />
nel terzo quarto.<br />
Ottima gestione<br />
di coach Giordani<br />
di FERRUCCIO COCCO<br />
Casa, dolce casa. La Spider<br />
Fabriano ritrova il calore dei<br />
“mille” del PalaGuerrieri e supera<br />
la Mediocasa Giugliano per 81-59 al<br />
termine di un match più ostico di quanto<br />
possa far pensare il rotondo risultato.<br />
Bravo coach Gabriele Giordani, anche<br />
stavolta, ad effettuare una rotazione<br />
molto ampia dei suoi ragazzi (dieci in<br />
campo già nel 1° quarto, tutti a referto<br />
alla fi ne) e a trovare nella lucida regia<br />
del giovane play Michele Bugionovo<br />
(classe ’92) una valida alternativa alla<br />
BASKET Serie D<br />
E' derby Basket School<br />
Il team di Cerini in volata sui Blues. Ko i 53rd<br />
E' stato un derby avvincente quello di<br />
venerdì scorso tra la Safi r Blues Fabriano<br />
e la Basket School Fabriano,<br />
in una palestra Mazzini colma di spettatori.<br />
L'hanno spuntata i giovani della<br />
Basket School per 68-71 grazie ad una<br />
buona prestazione di squadra. I Blues<br />
erano riusciti ad andare avanti al 16'<br />
sul 30-23 grazie alla vena di Pecchia,<br />
Carnevali e Pierotti, ma nella seconda<br />
parte del match salivano in cattedra i<br />
baldi ragazzi di coach Cerini che ribaltavano<br />
la situazione (42-52 al 28'). I<br />
Blues, con tutte le forze, agganciavano<br />
il pareggio sul 68-68, ma Bugionovo a<br />
6" dalla lunetta fi rmava la vittoria per la<br />
Basket School. I tabellini. Safi r Blues:<br />
Bugionovo 12, Jachetta 16, Prioretti<br />
15, Sforza 2, Cecchini 3, Pallotta 8,<br />
Vanni 15, Rabhi, Giombi, Rossini G.;<br />
all. Cerini. Basket School: Rossini A.<br />
SPIDER FABRIANO 81<br />
MEDIOCASA GIUGLIANO 59<br />
SPIDER FABRIANO – Bugionovo 4<br />
(1/1 da tre), Moscatelli 3 (0/1, 1/2),<br />
Stanic 6 (2/6, 0/2), Cornejo 13 (2/2,<br />
3/8), Sgobba 7 (3/6), Usberti 6 (0/1,<br />
2/3), Maritano 10 (4/6), Quercia 7<br />
(2/5, 1/5), Messina 9 (3/3 da due),<br />
Bini 16 (8/10). All. Giordani<br />
MEDIOCASA GIUGLIANO – Fessia<br />
17 (7/9, 1/3), Beatrice (0/3, 0/1), Di<br />
Febbraio ne, Dolic 4 (2/7), Capano<br />
ne, Corvo 9 (1/10, 1/5), Federici (0/1,<br />
0/1), Gottini 15 (3/8, 2/6), Anbruoso<br />
8 (1/7, 1/4), Chiavazzo 6 (1/1, 0/1).<br />
All. Lamberti<br />
ARBITRI – Ardone e Venturini di<br />
Pesaro<br />
NOTE – Parziali: 24-15, 14-14, 21-18,<br />
22-12. Tiri liberi: Fab. 9/18, Giu. 14/18.<br />
Tiri da due: Fab. 24/40, Giu. 15/46. Tiri<br />
da tre: Fab. 8/21, Giu. 5/21. Rimbalzi:<br />
Fab. 46, Giu. 35. Assist: Fab. 22, Giu.<br />
5. Falli fatti: Fab. 18, Giu. 21. Spettatori:<br />
900 circa.<br />
Sopra a sinistra Michele Bugionovo<br />
e qui sotto a sinistra Paulo Messina<br />
BASKET Serie B dilettanti<br />
"Rullato" il Giugliano con una grande prova di squadra<br />
BASKET Serie C regionale<br />
25<br />
E' una Spider da urlo<br />
serata un po’ storta del titolare Nicolas<br />
Stanic (5 perse). La “pressione alta”<br />
costantemente tenuta dalla Spider ha<br />
mandato al tappeto nella seconda parte<br />
del match un Giugliano che, presentatosi<br />
già privo dell’infortunato play Di<br />
Napoli, cammin facendo ha dovuto<br />
rinunciare anche al secondo regista<br />
Beatrice (distorsione alla caviglia). I<br />
fabrianesi hanno meritato il successo<br />
presidiando i tabelloni (46-35 la differenza)<br />
e tirando dal campo meglio del<br />
Giugliano (52% contro 30%).<br />
La partita. Ma, dicevamo, non è stata<br />
una passeggiata, anche se l’inizio di<br />
gara era sembrato assai agevole per i<br />
fabrianesi: 24-11 al 9’ con Bini sugli<br />
scudi. A cavallo tra il 2° e il 3° quarto<br />
però, pian piano, gli ospiti aumentano<br />
l’intensità difensiva (anche troppo…) e<br />
ritornano a stretto contatto sul 45-42 al<br />
25’ grazie al buon Gottini. Coach Giordani<br />
ricorre per un pò alla zona 2-3 in<br />
difesa e spedisce in campo Bugionovo,<br />
così Fabriano riprende a sorridere con<br />
1, Carbone 4, Carnevali 15, Pistola 4,<br />
Schicchi 7, Mearelli, Pierotti 8, Ricci 6,<br />
Pecchia 24, Strona; all. Gentili.<br />
Niente da fare per i 53rd Fabriano,<br />
che hanno perso 58-63 in casa ad opera<br />
dell'Aquarius Pesaro. Gli ospiti hanno<br />
imposto il loro ritmo già nella <strong>prima</strong><br />
parte di gara, raggiungendo poi un ampio<br />
vantaggio al 30' (36-57). Nell'ultimo<br />
quarto i 53rd limavano la sconfi tta.<br />
Tabellino: Latini 9, Ninno, Ruggeri<br />
8, Loretelli, Santini 20, Lezzerini,<br />
Mazzoni G. 7, Mazzoni L. 3, Tiberi 4,<br />
Corradini 7. Il team di coach Cassoli è<br />
ancora in cerca della <strong>prima</strong> vittoria.<br />
Prossimo turno: venerdì 15 ottobre<br />
Basket School - Wild Cats Pesaro<br />
(PalaGuerrieri, ore 21.15) e Vadese -<br />
Safi r Blues (ore 21); sabato 16 ottobre<br />
Fossombrone - 53rd (ore 18).<br />
f.c.<br />
Fotoservizio<br />
di Serena Buscarini<br />
un break di 21-5 che, di fatto, chiude la<br />
contesa (66-47 al 34’). Massimo vantaggio<br />
sul +24 al 39’ (81-57). Il fi nale,<br />
tra gli applausi, 81-59.<br />
E’ stata dura. “Battere il Giugliano<br />
non è stato facile – commenta coach<br />
Giordani – Nel primo quarto abbiamo<br />
giocato bene in contropiede, cosa che<br />
loro hanno sofferto molto. Nel 2° e<br />
nel 3° quarto, invece, abbiamo pagato<br />
la loro difesa fi sica. Ma poi abbiamo<br />
preso il via trovando buoni canestri,<br />
siamo andati avanti e abbiamo gestito<br />
egregiamente fi no al termine. Direi<br />
che la squadra si è ripresa bene dopo<br />
l’amara sconfi tta a Sassari”.<br />
“Bravi tutti”. La forza dei cartai, in<br />
questo momento, sembra essere l’ampia<br />
rotazione: tutti in campo con un minutaggio<br />
compreso tra 11 e 29 minuti.<br />
Tutti a referto con almeno tre punti<br />
nel paniere personale. Tutti caricati di<br />
ampie responsabilità. Il messaggio che<br />
non ci sono "primedonne" nel gruppo è<br />
apparso chiaro quando, al 25’ con i cam-<br />
pani tornati a contatto (45-42), il coach<br />
non ci ha pensato due volte a sostituire<br />
Stanic con il giovane Bugionovo, che<br />
ha cambiato la partita. “Ho la fortuna di<br />
avere giocatori che si passano la palla e<br />
che non sono egoisti – Giordani elogia i<br />
suoi - C’è ancora molto da lavorare per<br />
crescere sia in attacco che in difesa, ma<br />
siamo sulla strada buona”.<br />
Quante sorprese. Per chi lo segue fi n<br />
dalle giovanili, non è una novità che<br />
il play “tascabile” Bugionovo abbia<br />
stoffa da vendere. Ma, certo, in pochi<br />
si aspettavano un impatto simile sulla<br />
serie B come sta avendo il 18enne<br />
“fatto in casa”, fabrianese purosangue.<br />
E alzi la mano chi, dopo la mediocre<br />
amichevole estiva contro Recanati, si<br />
aspettava di vedere un Paulo Messina<br />
così utile sotto le plance (9 punti, 8<br />
rimbalzi e 4 stoppate in appena 16<br />
minuti!). “Due sorprese? Non per noi<br />
che li vediamo migliorare e progredire<br />
durante tutta la settimana”, taglia corto<br />
coach Giordani. E che dire, poi, dei<br />
Halley, vittoria cercasi<br />
Il team matelicese è ancora fermo a quota zero<br />
Alessio Sorci, 18 punti al rientro<br />
Non basta all’Halley Matelica il rientro<br />
dei tre assenti nelle prime due<br />
giornate (Capannini, Sorci e Pedica)<br />
per assaporare la <strong>prima</strong> vittoria. La Cem<br />
Montemarciano si è imposta per 61-69.<br />
La classifi ca vede ancora i matelicesi<br />
a zero punti, ultimi. Partita quasi sempre<br />
sul fi lo dell’equilibrio con leggeri<br />
vantaggi da un parte e dall’altra ed il<br />
tabellone alla fi ne del 3° quarto segna<br />
50-50. Poi, nell’ultimo quarto, due tiri<br />
pesanti di fi la di Bianchella fanno la<br />
differenza. L’Halley forza ed è molto<br />
imprecisa al tiro. Peccato per la ghiotta<br />
occasione sprecata. Tabellino: Sorci<br />
18, Zamparini 3, Cortese 14, Pedica 2,<br />
Montanari n.e., Nizi 11, Porcarelli 1,<br />
Cardinaletti, Picchietti 2, Capannini 10;<br />
all. Sonaglia. Sabato 16 ottobre trasferta<br />
a Pesaro contro il Loreto.<br />
Egidio Montemezzo<br />
Sergio Quercia<br />
contro Pino Corvo<br />
deliziosi svitamenti vicino a canestro di<br />
Marco Bini (fi nora il top scorer della<br />
squadra con 12,7 punti di media ed il<br />
59% da due), delle triple a ripetizione<br />
di Max Cornejo (10/24 in tre partite,<br />
42%), della maggior sicurezza di Luis<br />
Maritano e dell’utile presenza silenziosa<br />
di Luca Usberti…<br />
E ora si va a… Napoli! Basta il nome<br />
di questa città per riaprire l’album dei<br />
ricordi del basket di casa nostra. Sembra<br />
ieri – ma era maggio 20<strong>01</strong> – che<br />
Fabriano e Napoli si “scornavano” ai<br />
play-off per ottenere la promozione in<br />
serie A1 (e tutti ci ricordiamo chi esultò<br />
alla fi ne…). Dopo i relativi fallimenti<br />
societari, il basket di queste due città<br />
è ripartito dal basso e ora rieccole di<br />
nuovo contro. Si gioca domenica 17<br />
ottobre alle ore 18 al Pala Barbuto di<br />
Napoli. “Sarà una partita diffi cile in un<br />
ambiente caldo”, avverte coach Giordani.<br />
La squadra partenopea è reduce da<br />
una vittoria per 55-69 nel derby contro<br />
Pozzuoli.<br />
classifiche<br />
SERIE B DILETTANTI<br />
Chieti 6; Spider Fabriano,<br />
Umbertide, Gualdo Tadino,<br />
Napoli, Fossombrone, Torre de'<br />
Passeri, Scauri e Civitanova 4; Stella<br />
Azzurra Roma, Montegranaro, Giugliano,<br />
Sassari e Cagliari 2; Pozzuoli<br />
e Tiber Roma 0.<br />
SERIE C REGIONALE<br />
Pisaurum e Pedaso 6; Porto Recanati,<br />
Recanati, Urbania, Montemarciano<br />
e Porto San Giorgio 4; Marzocca,<br />
Tolentino, Chiaravalle e Ascoli 2; San<br />
Benedetto, Halley Matelica, Loreto<br />
Pesaro e Bramante Pesaro 0.<br />
SERIE D<br />
Aquarius Pesaro, Basket Giovane<br />
Pesaro e Fossombrone 6; Fano, Basket<br />
School Fabriano e Fermignano<br />
4; Montecchio, Cagli, Urbino, Aesis<br />
Jesi e Vadese 2; Blues Fabriano,<br />
53rd Fabriano, Wild Cats Pesaro e<br />
Virtus Jesi 0.
26<br />
>SPORT<<br />
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
CALCIO Eccellenza<br />
URBINO 0<br />
FORTITUDO FABRIANO 0<br />
URBINO – Fucili, Santi (87’ Baffioni),<br />
Uguccioni, Bellagamba, Piersanti,<br />
Ciccarelli, Bruscaglia (90’ Biagiotti),<br />
Manenti, Cesari (61’ Pierleoni), Sabbatini,<br />
Luchetti. All. Ceccarini.<br />
FORTITUDO FABRIANO – Zallocco,<br />
Federici F., Ruggeri, Giorgini, Ciniello,<br />
La Mantia, Biocco, Zucca (82’ Moretti),<br />
Federici M., Bonifazi (54’ Okere), Jachetta<br />
(67’ Morici). All. Azzeri.<br />
di LUCA CIAPPELLONI<br />
La sfida da brividi del “Montefeltro”<br />
di Urbino termina in<br />
pareggio. 0-0 tra Urbino e Fortitudo<br />
Fabriano, entrambe terrorizzate<br />
dalla paura di perdere. La classifi ca,<br />
d’altronde, non trasmette tranquillità e<br />
con un punto a testa, almeno per questa<br />
giornata, l’Urbino lascia la coda della<br />
classifi ca nelle mani del Real Metauro<br />
e la Fortitudo compie un passettino<br />
avanti, importante soprattutto per il<br />
morale. Azzeri preferisce non rischiare<br />
Cantarini dopo la breve apparizione in<br />
Coppa Italia e rilancia Zucca nel cuore<br />
del centrocampo a fi anco di La Mantia.<br />
In difesa, Ciniello sembra aver scalato<br />
posti nelle gerarchie e viene preferito<br />
a Bingunia come spalla dell’inamovibile<br />
Giorgini. Davanti si rivede dal 1’<br />
Bonifazi con Matteo Federici, mentre<br />
Jachetta sostituisce Piermattei, ancora<br />
fermo per infortunio. Nel primo tempo<br />
è l’Urbino a farsi preferire, seppur in<br />
un contesto di non grande spettacolo.<br />
Luchetti serve Sabbatini, riciclato punta<br />
centrale in virtù delle contemporanee<br />
assenza di Guidi, Madù e Baffi oni, che<br />
BREVI CALCIO<br />
PRIMA CATEGORIA<br />
Il Matelica subisce un pesante ko casalingo<br />
contro il Fiuminata (0-3). Molte le<br />
assenze in casa biancorossa, ben sette,<br />
ma questa non può essere un’attenuante.<br />
Domenica 17 ottobre il Matelica viaggerà<br />
alla volta di Montefano per affrontare gli<br />
uomini di Cotica.<br />
Luca Pietrella<br />
SECONDA CATEGORIA<br />
Settimana negativa per Sassoferrato<br />
Genga e Cerreto, entrambe sconfitte:<br />
i biancocelesti per 1-0 a Poggio San<br />
Marcello, i rossoneri sempre per 1-0 a<br />
Staffolo. Prossimo turno: Sassoferrato<br />
Genga - Polverigi e Cerreto - Monsano.<br />
TERZA CATEGORIA<br />
Nel girone D, turno da incorniciare per le<br />
tre "fabrianesi". L'Albacina prosegue il suo<br />
momento magico - <strong>prima</strong> in classifica a<br />
punteggio pieno - violando con un rotondo<br />
0-3 anche il campo del Real Borgo (reti di<br />
Dal Vecchio, Mezzanotte e Devito). Vittorie<br />
all'inglese anche per il Serradica (2-0 sul<br />
Rosora Angeli) e per l'Argignano (2-0<br />
sul Morro d'Alba). Sabato 16 ottobre al<br />
"Lupetti" di Albacina è in programma il bigmatch<br />
tra i neroverdi di casa e l'Argignano<br />
(ore 15.30). Il Serradice, invece, giocherà<br />
a Morro d'Alba.<br />
Nel girone G, gara molto bella e tirata tra<br />
Esanatoglia e Fabiani Matelica, anche se<br />
il match si è concluso sullo 0-0. Sabato 16<br />
la Fabiani in casa contro la Sefrense.<br />
Fortitudo riprende quota<br />
Successo in Coppa e buon pareggio esterno in campionato<br />
sciupa di testa a porta spalancata. Successivamente<br />
è Manenti a far tremare i<br />
fabrianesi, con la sua conclusione che<br />
viene deviata dalla difesa rossoblu sulla<br />
parte esterna del palo. Al 18’ è ancora<br />
Sabbatini a farsi vedere con un servizio<br />
per Luchetti, che però da buona posizione<br />
calcia a lato. Al 35’ è sempre il<br />
capitano e anima dei padroni di casa a<br />
cercare la rete, ma la sua girata termina<br />
sul fondo. La Fortitudo si scuote ad<br />
inizio ripresa con due conclusioni fi rmate<br />
dal solito Matteo Federici, la cui<br />
mira è però imprecisa. Al 65’ il bomber<br />
romano viene fermato dalla tempestiva<br />
uscita dell’estremo difensore Fucili. Al<br />
minuto 80 Sabbatini viene contrastato<br />
COPPA ITALIA<br />
FORTITUDO FABRIANO 1<br />
BELVEDERESE 0<br />
FORTITUDO FABRIANO – Tamburini,<br />
Federici F., Ruggeri, Giorgini, Ciniello, La<br />
Mantia, Ippolito (54’ Cantarini), Zucca (72’<br />
Morici), Federici M., Bonifazi, Jachetta<br />
(80’ Okere). All. Azzeri.<br />
BELVEDERESE - Campana, De Franco<br />
(74’ Piersimoni), Morbidelli, Morici (46’<br />
Cardinali), Tarabelli, Cangiano, Bresciani,<br />
Cocilova, Borocci, Rolon, Ribichini (60’<br />
Sina). All. Morsucci.<br />
RETE - 91’ Federici M. (rig.).<br />
CALCIO Settore Giovanile - Fortitudo Fabriano<br />
CALCIO Promozione<br />
FABRIANO CALCIO 2<br />
CAGLIESE 4<br />
FABRIANO CALCIO - Latini; Montesi<br />
(13’ st Guidarelli), Foroni, Mulinari,<br />
Battistoni; Baroni (11’ st Campanelli),<br />
Verdenelli, Balducci (13’ st Di Luca), Meschini;<br />
Biagioli, Ajdiri. All. Giacometti<br />
CAGLIESE - Gerbino; Pieretti, Fiorani,<br />
Casavecchia, Baleani; Bucefalo (19’<br />
st Buroni), Painelli (28’ st Saraga),<br />
Giacomucci (13’ st Pierpaoli), Bartoli;<br />
Cabello, Cossa. All. Scardovi.<br />
RETI - 34’ pt Cabello, 40’ pt Giacomucci,<br />
42’ pt. e 38’ st Biagioli, 8’ st Bartoli,<br />
37’ st Cossa.<br />
dalla difesa fabrianese tra le proteste dei<br />
padroni di casa. La Fortitudo risponde<br />
con Okere che all’86’ ha una buona<br />
chance ma perde l’attimo buono per il<br />
tiro. L’ultima occasione capita sui piedi<br />
di Ciccarelli, che fallisce il tap-in da<br />
pochi passi.<br />
Alle porte ci sono due sfi de che vedranno<br />
opposte alla Fortitudo due<br />
squadre anche loro relegate nella zona<br />
medio-bassa di classifi ca. Domenica 17<br />
ottobre (ore 15.30) arriverà al Comunale<br />
di Fabriano la Cingolana, mentre<br />
mercoledì 20 ci sarà il secondo turno<br />
infrasettimanale della stagione con la<br />
Fortitudo che incontrerà di nuovo la<br />
Belvederese, ma stavolta fuori casa.<br />
Il rigore procurato (fallo di mano di Morbidelli)<br />
e trasformato dal bomber Matteo<br />
Federici in extremis, regala la vittoria alla<br />
compagine di Azzeri nell’ultima giornata<br />
del primo turno di Coppa Italia. La<br />
partita, giocata al Comunale di Cerreto<br />
d’Esi, ha fornito buone indicazioni all’allenatore<br />
rossoblu, dopo le ultime uscite<br />
piuttosto balbettanti. La vittoria, però,<br />
non evita l’eliminazione alla Fortitudo,<br />
giunta <strong>prima</strong> nel “gironcino” a quattro<br />
in compagnia della Biagio Nazzaro, che<br />
però ha prevalso in virtù della migliore<br />
differenza reti.<br />
l.c.<br />
Foto di Maurizio Bellagamba<br />
Giovanissimi ed Esordienti viaggiano a vele spiegate<br />
Sconfi tta 2-1 la Juniores di Luciano<br />
Goffredi nella trasferta contro il Sirolo<br />
Numana. Dopo un primo tempo fi nito<br />
2-0 per i locali, la Fortitudo riesce<br />
ad accorciare le distanze nel secondo<br />
tempo su calcio di rigore trasformato da<br />
Baroni Danilo; bisogna comunque tener<br />
presente che mister Goffredi si trova in<br />
questo periodo a dover cambiare continuamente<br />
la formazione, soprattutto<br />
nel reparto offensivo, a causa dello<br />
stop per infortunio di diversi giocatori<br />
(Coppari, Vincioni e Angeletti). Sono<br />
scesi in campo: Ferretti (Bravetti M.),<br />
Latini, Baroni D., Schincaglia (Valen-<br />
tini), Smargiassi (Marinelli), Pierotti,<br />
Forgione, Ambrosini, Palombi (Bravetti<br />
F.), Cartoni, Conti.<br />
Escono sconfitti 3-1 dalla trasferta<br />
contro il Vallesina City pure gli Allievi<br />
‘95 di Franco Stortini che terminano<br />
un buon primo tempo con un parziale<br />
di 1-1 (goal di Lupini), ma devono<br />
capitolare nel 2° tempo quando non<br />
riescono più ad opporre la tecnica al<br />
costante pressing a tutto campo dei locali<br />
che contro i nostri ‘95 schieravano<br />
ben sei ‘94. Sono così scesi in campo:<br />
Gagliardi (Mezzanotte), Tittarelli,<br />
Ballelli, Filipponi (Petrini), Socci, Por-<br />
Fabriano perde partita e imbattibilità<br />
I biancorossi al tappeto contro la forte Cagliese. Una gara scoppiettante<br />
Cagliese in paradiso e Fabriano Calcio<br />
all’inferno. Il 4 a 2 fi nale condanna i<br />
cartai ad interrompere l’imbattibilità,<br />
ma esalta il <strong>prima</strong>to degli ospiti che si<br />
sono dimostrati formazione brillante in<br />
tutti i reparti, brava in difesa, solida a<br />
centrocampo e spietata in attacco. Per<br />
contro, il Fabriano di oggi deve rivedere<br />
molte cose, ingenuo in fase difensiva,<br />
confusionario a centrocampo, bene in<br />
attacco ma solo con il bomber Biagioli<br />
autore di una doppietta. Partita bella con<br />
carelli (Carmenati), Carnevali (Sartini),<br />
Molinari (Bellucci), Lorenzetti, Lupini<br />
(Bianconi), Sestu.<br />
Ottima la gara dei Giovanissimi ‘96<br />
di Gaetano Ranaldi che vincono 2-0 in<br />
casa contro il Cerreto (in goal Turchi<br />
e Petrone su rigore) e mantengono<br />
saldamente la vetta della classifica<br />
con 12 punti in quattro gare disputate,<br />
garantendosi al momento l’accesso alla<br />
“fase regionale” del campionato. Così<br />
in campo: Baroni, Cimarra (Zepponi),<br />
Passeri, Anello, Guarino, Bartocci, Turchi,<br />
Ranaldi, Burini (Bylyku), Petrone,<br />
Belloburzo (Domi).<br />
rapide azioni,<br />
tante occasioni<br />
mancate e ben<br />
sei gol realizzati<br />
(mai visti al Comunale)giocata<br />
a viso aperto<br />
da entrambe le<br />
compagini. Da<br />
una parte una<br />
Cagliese vogliosa<br />
di mantenere il <strong>prima</strong>to, dall’altra<br />
un Fabriano alla ricerca della sua<br />
seconda vittoria: ne è uscito fuori un<br />
incontro esaltante e indimenticabile.<br />
Dopo un avvio blando, la partita s’infi<br />
amma al 13’ con<br />
una punizione di<br />
Cabello sventata<br />
da Latini e, sul<br />
rovesciamento di<br />
fronte, Biagioli<br />
a tu per tu con il<br />
portiere, manda<br />
la palla a lambire<br />
il palo. Il Fabriano<br />
gioca bene e<br />
sfi ora il vantaggio<br />
con Biagioli,<br />
ma subito dopo<br />
Il giovane Cristiano Ruggeri in azione (foto di Maurizio Bellagamba)<br />
Splendido risultato dei Giovanissimi<br />
‘97 di Augusto Mariangeli che nella<br />
gara casalinga contro il Borghetto vincono<br />
5-0 con reti di Bellucci, Moretti<br />
M., Arcangeli, Doraci e Spitoni. Sono<br />
scesi in campo: Pierotti, Depau, Moretti<br />
A. (Pecci), Dell’Osso, Arcangeli, Chiavelli<br />
(Laurenzi), Spitoni (Cecchini),<br />
Doraci (Kertelli), Bellucci (Carmenati),<br />
Bartoccetti (Raggi), Moretti M..<br />
Ottimo avvio di campionato, infi ne, per<br />
gli Esordienti ‘98 (calcio a 11) di Pino<br />
Crocetti che vincono la gara contro la<br />
Dorica Torrette per 5-1.<br />
Gimmi Angeletti<br />
Latini compie un miracolo su Cossa.<br />
Al 34’ la svolta, ingenuità di Latini,<br />
Cabello recupera e dai sedici metri,<br />
lascia partire un delizioso pallonetto<br />
che s’infila alle spalle del portiere<br />
(0-1). In questo frangente i ragazzi di<br />
Scardovi dominano a centrocampo e al<br />
40’ giunge il raddoppio di Giacomucci<br />
che pesca il “jolly domenicale” (0-2).<br />
Due minuti più tardi Biagioli con una<br />
punizione superlativa batte Gerbino<br />
e riapre la gara (1-2). Nella ripresa il<br />
Fabriano sta a guardare e all’8’ giunge<br />
la terza segnatura con Bartoli che<br />
spinge a rete un assist di Cossa (1-3).<br />
Sulle ali dell’entusiasmo la Cagliese<br />
al 37’ realizza il poker con un perfetto<br />
diagonale di Cossa. Un minuto dopo,<br />
su un cross dalla sinistra, Biagioli sale<br />
in cielo, colpo di testa imperioso che<br />
s’infi la alle spalle dell’estremo ospite e<br />
fi ssa il risultato sul 2-4 a favore di una<br />
splendida Cagliese. Prossimo impegno<br />
del Fabriano ad Offagna.<br />
Angelo Campioni<br />
Nella foto in alto, l'attaccante<br />
Gianluca Biagioli, domenica<br />
autore di una doppietta.<br />
Sotto, il difensore Matteo Foroni<br />
classifiche<br />
ECCELLENZA<br />
Elpidiense 19; Ancona 17;<br />
Fermana 16; Tolentino 15; Maceratese<br />
e Vis Pesaro 11; Montegranaro<br />
10; Belvedere, Biagio Nazzaro e Urbania<br />
9; Real Montecchio, Corridonia e Sangiustese<br />
8; Grottammare e Cingolana 7; Fortitudo<br />
Fabriano e Centobuchi 6; Atletico<br />
Piceno e Urbino 5; Real Metauro 4.<br />
PROMOZIONE<br />
Cagliese 18; Castelfidardo 16; Vigor<br />
Senigallia 13; Rio Salso 12; Falconarese<br />
e Urbinelli 11; Pergolese, Osimana e Gallo<br />
10; Offagna 9; Fabriano Calcio, Vadese,<br />
Vismara Pesaro e Brandoni Ancona 8;<br />
Passatempese 6; Castelfrettese 5; Ostra<br />
Vetere e Camerano 4.<br />
PRIMA CATEGORIA<br />
Montelupone 11; Fiuminata e Futura 10;<br />
Treia, Montecassiano e Settembrina 9;<br />
Mogliano 8; Montefano e Lorese 7; Cluentina,<br />
Montecosaro e Monte San Pietrangeli<br />
6; Santa Maria Apparente e Matelica 5;<br />
Camerino 2; Sangiorgese 0.<br />
SECONDA CATEGORIA<br />
Sassoferrato Genga, Labor e Serrana<br />
10; Staffolo, Sampaolese e Monsano 8;<br />
Cameratese, Le Torri, Cerreto, Chiaravalle,<br />
Collemarino e Poggio San Marcello 7;<br />
Polverigi 6; Borgo Minonna 5; Aesina 3;<br />
Castelbellino 0.<br />
TERZA CATEGORIA gir. D<br />
Argignano e Albacina 9; Pianello 7;<br />
Maiolati 5; Aurora Jesi, Serradica, Morro<br />
d'Alba e Victoria Strada 4; Urbanitas Apiro<br />
3; Spes Jesi e Real Borgo 2; Rosora Angeli<br />
1; Mosaico e Massaccio 0.<br />
TERZA CATEGORIA gir. G<br />
Mancini Ruggero e Sefrense 9; Rione<br />
Pace 7; Audax Macerata 6; Esanatoglia 5;<br />
Fabiani Matelica, Robur e Appignano 4;<br />
Abbadiense, Aurora Sanseverino e Nova<br />
Camers 3; Real Macerata e Sforzacosta<br />
1; Montefano 0.
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
VOLLEY<br />
>SPORT<<br />
Inizio con... giallo<br />
Santoni e Capomagi ci saranno a Gabicce?<br />
di LORENZO CARSETTI<br />
E’ inizierà questo weekend il<br />
giunta l’ora. Dopo un’attesa<br />
durata un mese e mezzo,<br />
cammino della Pallavolo Fabriano,<br />
al secondo campionato consecutivo in<br />
serie C. La marcia d’avvicinamento al<br />
grande evento, tuttavia, è stata costellata<br />
dall’incertezza e da un pizzico di tensione,<br />
che hanno costretto gli addetti ai lavori<br />
di via Veneto a tenere le luci accese<br />
fi no a tarda sera per tutta la settimana.<br />
Incognite. Questo perché l’enorme<br />
punto interrogativo, che aleggiava attorno<br />
agli ultimi due acquisti, non è stato<br />
dissipato. La trattativa con l’EdilCeccacci<br />
Moie per strappare i cartellini di<br />
Mara Santoni e Manuela Capomagi<br />
ha assunto tutti i contorni del giallo. Le<br />
ragazze oramai da un mese si allenano<br />
col gruppo fabrianese, ma in Vallesina<br />
continuano a fare ostruzionismo. Coach<br />
Raimondo Capomagi (che fi no a due<br />
anni fa sedeva su quella panchina) non<br />
nasconde la propria frustrazione. “E’<br />
un dato di fatto che non siamo riusciti<br />
a completare l’organico per l’appuntamento<br />
con il campionato - afferma il<br />
tecnico - ma purtroppo non è dipeso<br />
solo da noi. Le ragazze si allenano e conoscono<br />
i giochi, per questo la consapevolezza<br />
di non poterle ancora schierare<br />
ci costringe a stravolgere i piani. Non<br />
sappiamo davvero cosa fare, la società<br />
sta lavorando benissimo, possiamo solo<br />
vivere alla giornata. Personalmente, la<br />
situazione mi infastidisce non poco.”<br />
La palleggiatrice Monica Sonaglia<br />
La spiacevole sensazione è di essere<br />
in totale balìa di una mera condizione<br />
potestativa apposta dalla società titolare<br />
dei rispettivi cartellini, sebbene si<br />
faccia forte affi damento sulla dichiarata<br />
volontà delle giocatrici. Venerdì scorso<br />
sembrava fatta, poi il repentino passo<br />
indietro di Moie. Voci di corridoio<br />
prevedevano la fumata bianca entro<br />
giovedì. In tal caso, Santoni e Capomagi<br />
saliranno sul pullman per Gabicce.<br />
Coppa Marche. Giovedì 30 settembre<br />
è arrivata ad Ancona la <strong>prima</strong> sconfi tta<br />
stagionale contro l’Acli Mantovani<br />
per 3-2 (anche se il risultato non<br />
Serie C femminile<br />
GINNASTICA Ritmica<br />
AUTOMOBILISMO Formula 3<br />
dovrebbe pregiudicare il percorso di<br />
Sonaglia e compagne verso gli ottavi<br />
di fi nale), mentre martedì si è disputata<br />
al PalaGuerrieri l’ultima fatica della<br />
fase a gironi contro la Moviter Baioni<br />
Castelbellino. “Avremmo voluto trarre<br />
maggiori indicazioni dalla Coppa Marche<br />
– confessa Capomagi – ma è stato<br />
impossibile. Siamo scesi in campo con<br />
formazioni molto rimaneggiate, con<br />
l’incertezza di poter contare o meno su<br />
queste due giocatrici importanti e senza<br />
mai poter schierare un libero (Paris è<br />
rientrata solo da una settimana, la telenovela<br />
Capomagi è storia nota, ndr),<br />
con la conseguenza di adattare diverse<br />
ragazze in ruoli non di loro competenza.”<br />
Un ambiente, insomma, che negli<br />
ultimi giorni non ha assaporato certo<br />
serenità. “Nell’immediato il nostro<br />
organico è suffi ciente – puntualizza<br />
– ma a lungo andare, se le cose resteranno<br />
così, potremo avere dei problemi.<br />
Sia chiaro che siamo tutti lontani dal<br />
ricercare alibi, io stesso sono molto<br />
fi ducioso. Dispiace solo che abbiamo<br />
provato un certo tipo di percorso ed ora<br />
siamo costretti a cambiarlo”.<br />
Partenza da brividi. Non bastasse, il<br />
calendario ha messo subito a dura prova<br />
le cartaie. Fabriano esordirà sabato 16<br />
ottobre a Gabicce (palestra Comunale<br />
di via Moro, ore 18) contro la temibile<br />
Gs Team80, che l’anno scorso disputò<br />
i playoff per la B2. Strappare due punti<br />
nella tana dell’ex Magnifico, rebus<br />
sic stantibus, sarebbe già una prova<br />
di forza.<br />
Le fabrianesi sono sempre d'oro<br />
Carifabriano Ginnastica impegnata<br />
su due fronti lo scorso week-end. In<br />
primis, al torneo Internazionale di<br />
Terranova Bracciolini, dove oltre 150<br />
partecipanti hanno dato vita ad una<br />
lunga giornata di gare.<br />
Questo e quello della prossima settimana<br />
ad Udine sono due tornei tradizionali<br />
utili per la preparazione alla <strong>prima</strong> giornata<br />
del Campionato nazionale di Serie<br />
A che inizierà il 23 ottobre a Desio.<br />
Da Terranova, Fabriano porta a casa due<br />
ori di Julieta Cantaluppi con palla e<br />
cerchio ed un oro di Marika Buratti<br />
alle clavette; queste due nostre ginnaste<br />
insieme a Michela Moscianese, Valeria<br />
Rossi e Letizia Cicconcelli hanno<br />
portato la Carifabriano Ginnastica sul<br />
gradino più alto del podio come società<br />
vincitrice del Torneo davanti alla tradizionale<br />
rivale di Gallarate.<br />
Di spicco un punteggio veramente insolito<br />
ed eclatante per Julieta Cantaluppi,<br />
un 28.150 che è il suo record personale<br />
in carriera. Presente - e con una ottima<br />
fi gura - anche Valeria Carnali, fabrianese<br />
in prestito alla Petrarca Arezzo,<br />
che parteciperà alla Serie A con la<br />
Le ragazze che hanno ottenuto il 1° posto a Cuccurano:<br />
Chiara Caselli, Camilla Zuccaro, Martina Santini e Katiuscia Pedica<br />
Mancinelli molto penalizzato<br />
Un sabato veramente da dimenticare<br />
ha caratterizzato il weekend di Daniel<br />
Mancinelli sul tracciato del Mugello,<br />
teatro del penultimo appuntamento<br />
della Formula 3. Con comprensibile frustrazione<br />
ed amarezza, ecco le parole di<br />
Daniel. "In termini di risultati, punteggi<br />
e cose accadute dentro e fuori la pista,<br />
si è trattato di un autentico incubo. A<br />
metà Gara 1, mi è stata imposta una<br />
sanzione, che ho scontato infi lando la<br />
pit lane alla conclusione del terzo pas-<br />
saggio. Sono rientrato in pista 11° e nei<br />
restanti minuti della gara sono riuscito a<br />
recuperare fi no alla nona posizione. Ma<br />
i giudici di gara mi hanno addirittura<br />
estromesso dalla classifi ca fi nale per<br />
un presunto ritardo nell'adempimento<br />
della penalizzazione! In Gara 2, partito<br />
dalla sesta casella, ho subito recuperato<br />
due posizioni, ma a quattro tornate<br />
dalla fi ne, Ramos mi ha sopravanzato in<br />
rettilineo e di conseguenza sono giunto<br />
5° al traguardo".<br />
società toscana. A Cuccurano, invece,<br />
era di scena la Ginnastica Fabriano<br />
Matelica per la <strong>prima</strong> delle due prove<br />
regionali; ancora un primo posto grazie<br />
alla ottima prova di Martina Santini,<br />
Katiuscia Pedica, Chiara Caselli e<br />
Camilla Zuccaro.<br />
Il cammino per la fi nale di Torino di<br />
dicembre è ancora lungo, ma sicuramente<br />
le ragazze fabrianesi faranno di<br />
tutto per essere presenti e tentare il salto<br />
in Serie A2.<br />
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27<br />
BASKET Promozione<br />
Campionato al via<br />
con Lonky, Evergreen<br />
e Gladiatores Matelica<br />
Si avvicina l’inizio anche<br />
del campionato di<br />
Promozione provinciale<br />
di basket, al quale partecipano<br />
tre squadre del<br />
nostro territorio. Si tratta<br />
di Evegreen Fabriano e<br />
Lonky Fabriano (inseriti<br />
nel girone anconetano) e<br />
dei Gladiatores Matelica<br />
(inseriti in quello maceratese).<br />
I primi a scendere in<br />
campo saranno proprio i<br />
matelicesi, in casa, domenica<br />
17 ottobre contro l’Acli Recanati<br />
(ore 18), dopodiché sarà la volta delle<br />
fabrianesi che si scontreranno nel derby<br />
già alla <strong>prima</strong> giornata in programma<br />
giovedì 21 ottobre alle ore 21.30 alla<br />
Palestra Morea. A seguire, la rosa delle<br />
tre squadre.<br />
EVERGREEN<br />
FABRIANO<br />
Formazione veterana di<br />
questa categoria, in più di<br />
una occasione ha sfi orato<br />
la promozione in serie D<br />
(lo scorso anno è stata<br />
eliminata allo spareggio<br />
play-off dall’Aesis Jesi).<br />
L’ossatura dell’organico è<br />
pressoché identica da anni:<br />
manca Taruschio, ma sono<br />
stati aggiunti un pizzico di<br />
gioventù nel reparto esterni<br />
(i frombolieri Rossini e Bugionovo) e<br />
di esperienza sotto canestro (Mosciatti e<br />
soprattutto Tonini) oltre che nella guida<br />
tecnica (coach Bolzonetti).<br />
Play: Emanuele Bellucci, Giacomo<br />
Sordi, Paolo Bernardini. Guardie:<br />
Luca Bugionovo, Giorgio Rossini,<br />
Alberto Cappelletti, Emanuel Mearelli,<br />
Marco Pelusi. Ali: Manuel<br />
Bongiovanni, Riccardo<br />
Moscatelli, Michele Mosciatti,<br />
Simone Battistoni.<br />
Centri: Gianni Tavolini,<br />
Raffaele Tonini. Allenatore:<br />
Luciano Bolzonetti.<br />
LONKY FABRIANO<br />
Ritorna in Promozione<br />
dopo aver vinto il campionato<br />
di Prima Divisione<br />
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gia e l’all-around Sacco<br />
per irrobustire il reparto<br />
esterni. La guida tecnica è<br />
stata affi data a Lupacchini,<br />
reduce da una stagione in<br />
D nell’ormai scomparsa<br />
Olimpia.<br />
Play: Massimiliano Paleco,<br />
Emanuele Rapanotti,<br />
Carlo Eutizi. Guardie:<br />
Marco Scipioni, Stefano<br />
Mariani, Nicolò Sorci,<br />
Luciano Passeri, Davide<br />
Cola. Ali: Giacomo<br />
Balducci, Giovanni Chiucchi, Paolo<br />
Aisa, Ermete Ottoni, Gabriele Salari,<br />
Cristian Pellegrini, Luca Sacco, Daniele<br />
Corsetti, Gabriele Santarelli. Centri:<br />
Sandro Petruio, Francesco Alberti,<br />
Massimiliano Papi. Allenatore: Simone<br />
Lupacchini.<br />
GLADIATORES<br />
MATELICA<br />
Avrebbero dovuto fare la<br />
serie D, perché lo scorso<br />
anno vinsero il campionato<br />
di Promozione (girone<br />
maceratese). Ma hanno<br />
rinunciato al salto di categoria<br />
perché altrimenti<br />
avrebbero dovuto rivoluzionare<br />
la squadra, cosa<br />
che - essendo i Gladiatores<br />
essenzialmente un bel<br />
gruppo di amici - sarebbe<br />
stato un controsenso. Rispetto all’anno<br />
scorso ci sono in meno Frattali e<br />
Zamparini, ma sicuramente i matelicesi<br />
faranno bene lo stesso.<br />
Play: Simone Montemezzo, Gabriel<br />
Cingolani, Stefano Gelagna. Guardie:<br />
Marco Mencucci, Riccardo Porcarelli,<br />
Domenico Todini. Ali: Gabriele Bardi,<br />
Giorgio Massari, Damiano<br />
Salta, Domenico Carducci,<br />
Sergio “Kappa” Piermartiri.<br />
Centri: David Eustacchi,<br />
Enea Luzi, Marco<br />
Papilli, Fabio Gagliardi,<br />
Massimo Iacono. Allenatore:<br />
Sirio Sestili.<br />
Ferruccio Cocco<br />
Dall'alto in basso: Sordi<br />
(Evergreen), Lupacchini<br />
(Lonky) e Piermartiri<br />
(Gladiatores)<br />
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MOSCOSI DI CINGOLI 16<br />
FABRIANO RUGBY 7<br />
FABRIANO RUGBY - Mantini, Morichelli,<br />
Beccacece, Lorenzetti, Bellucci, Spinaci,<br />
Migliarini, Carloni, Dina, Janigro,<br />
Ponzio, Lucas, Pielagagge, Merloni, Ragni.<br />
A disposizione: Cambadella, Alterio,<br />
Sghiatti, Poeta. Coach team: Sciamanna<br />
Alberto, Lombardi Cristian.<br />
Debutto amaro per i ragazzi del<br />
Fabriano Rugby. Arrivati a<br />
Cingoli in cerca di vittoria,<br />
hanno invece trovato una squadra maturata,<br />
che ha saputo affrontare il match<br />
con la mentalità migliore, raccogliendo<br />
punti dagli errori avversari, grazie alla<br />
trasformazione dei calci piazzati, anziché<br />
arenarsi nella ricerca forsennata<br />
della meta. Da sùbito i padroni di casa<br />
passano in vantaggio (+3), al terzo<br />
minuto di gioco, grazie ad un calcio<br />
piazzato: così si ripeteranno per altre<br />
due volte nel corso del primo tempo,<br />
portando il punteggio parziale sul 9 a<br />
0. I fabrianesi, che hanno concretizzato<br />
un buon possesso di palla durante tutta<br />
la partita, non sono stati in grado di<br />
concludere in meta due chiare occasioni<br />
ed hanno pagato cari i propri errori. Al<br />
contrario, gli avversari sono stati bravi<br />
a sfruttare le poche occasioni di portare<br />
punti nel proprio bottino, sigillando<br />
la prestazione con la realizzazione di<br />
una meta e successiva trasformazione<br />
al ventesimo del secondo tempo. Sul<br />
fi nale di partita il Fabriano riesce a se-<br />
Una mischia<br />
tra Fabriano e Moscosi<br />
MOTOCICLISMO Enduro - Campionato Italiano<br />
Successone ad Attiggio<br />
Ben 216 piloti in gara e tanti appassionati<br />
Si è svolta domenica 3 ottobre la<br />
quinta ed ultima prova del Campionato<br />
Italiano Under23/Senior che ha<br />
visto l’assegnazione degli ultimi titoli<br />
tricolori 2<strong>01</strong>0.<br />
Ottima l’organizzazione messa a<br />
punto dal Moto Club Artiglio di<br />
Attiggio, veterano delle manifestazioni<br />
della “vecchia” regolarità, vista<br />
l’esperienza maturata in numerose<br />
gare, come il Campionato Italiano<br />
Major nel 2007 ed il Campionato<br />
Italiano Under23/Senior nel 2008.<br />
Quasi 100 erano gli addetti in giallo<br />
del moto Club di Attiggio disseminati<br />
lungo il percorso per far sì che la<br />
manifestazione si svolgesse nel modo<br />
migliore. Partenza effettuata alle ore 8<br />
dal PalaGuerrieri di Fabriano (circondato<br />
da centinaia di camper, camion,<br />
furgoni al seguito dei piloti) per una<br />
gara al cardiopalma. Grandi le battaglie<br />
consumate in terra marchigiana,<br />
dato che in numerose classi si doveva<br />
ancora assegnare il titolo di Campione<br />
Italiano di categoria. Una bella ed impegnativa<br />
giornata di gara che ha visto<br />
i 216 piloti al via impegnati in due<br />
prove speciali, entrambe fettucciate,<br />
situate sul pendio di due colline in<br />
prossimità del paese di Attiggio. Fin<br />
dalla mattina le strade intorno alle<br />
prove speciali sono state prese d’assalto<br />
dai tanti appassionati dell’endu-<br />
ro provenienti da ogni parte d’Italia.<br />
Apprezzati, da tutti i partecipanti,<br />
sia la location del "paddock" che il<br />
tracciato e il panorama che si poteva<br />
vedere una volta raggiunti i punti più<br />
rappresentativi del percorso. Bella e<br />
molto combattuta la gara che ha visto<br />
vincitore del IX° Memorial Massimo<br />
Roani, il pilota del M.C. Trial David<br />
Fornaroli, Mattia Traversi. Ottima<br />
gara è stata quella del giovane pilota<br />
marchigiano del M.C. Amatori Fuoristrada<br />
Sibillini, Tommaso Mozzoni,<br />
arrivato 2° nella gara di Fabriano, ma<br />
che si è laureato Campione Italiano<br />
2<strong>01</strong>0 nella classe cadetti 125. Oltre<br />
al Presidente del Comitato Regionale<br />
F.M.I. Marche Giuseppe Bartolucci e<br />
al presidente del Moto Club Artiglio<br />
Luca Bartoccetti, hanno preso parte<br />
alle premiazioni gli assessori Costantini,<br />
Romani, Paglialunga, Paoletti e<br />
Balducci, quest’ultimo altresì iscritto<br />
fra i soci ed appassionati del Moto<br />
Club attiggiano.<br />
Un ringraziamento va a tutti gli<br />
sponsor che, seppur in un momento<br />
particolare per l’economia fabrianese,<br />
hanno dato fi ducia al sodalizio di<br />
Attiggio; un altrettanto caloroso ringraziamento<br />
agli abitanti di Attiggio<br />
e di Paterno che hanno “sopportato”<br />
i disagi conseguenti al transito delle<br />
oltre 200 moto in gara.<br />
Un momento della gara nello splendido scenario del Fabrianese<br />
gnare una meta e conseguente calcio di<br />
trasformazione, fi ssando il risultato sul<br />
16 a 7 per i padroni di casa.<br />
Il prossimo week-end, il Fabriano<br />
osserverà un turno di riposo, per poi<br />
tornare a giocare sul terreno di casa il<br />
24 ottobre contro i Pretoriani di Porto<br />
Recanati.<br />
CALCIO a 5 Serie C2<br />
Lif e Real<br />
sono prime!<br />
Dominio fabrianese in serie C2, con il Real<br />
e la Nuova Lif che sono balzate in testa al<br />
campionato. La quinta giornata è stata positivissima<br />
per entrambe. Il Real Fabriano,<br />
nel big-match di turno, ha strapazzato il<br />
Castelbellino con un rotondo 4-0, tutto fi rmato<br />
nella seconda parte del match dalle reti<br />
di Baldoni, Angelelli, Lazzari e Angeloni.<br />
Mister Francesco Rinaldi ha mandato in<br />
campo: Acuti, Angelelli, Angeloni, Baldoni,<br />
Bruzzichessi Marco, Caporali, Ciculi, Di<br />
Ronza Marco, Bruzzichessi Matteo, Mearelli,<br />
Morelli, Lazzari. Sale in vetta alla<br />
classifi ca, dicevamo, anche la Nuova Lif<br />
Fabriano, che nel “gelo” di Campocavallo<br />
si è imposta per 4-6 grazie alle triplette di<br />
Amadei e Pallotta. I ragazzi di mister Max<br />
Casiraghi hanno avuto sempre la partita<br />
in pugno, concedendo qualcosina agli<br />
avversari soltanto nel fi nale. Sono scesi<br />
in campo: Cloriti, Caporali, Tombolini,<br />
Amadei, Micucci Marco, Casoni, Micucci<br />
Manuel, Zamponi, Pallotta, Romani, Moriconi.<br />
La Virtus Fabriano, invece, ha colto<br />
un beffardo pareggio a Castelfi dardo contro<br />
la Tenax per 2-2: gli avversari hanno impattato<br />
all’ultimo istante, sancendo l’ennesima<br />
beffa di questo inizio stagione per il team di<br />
mister Gian Marco Latini. Per i fabrianesi<br />
hanno segnato Francesco Spilli e Farneti.<br />
Formazione: Pierantonietti, Stroppa, Spilli<br />
Michele, Leporoni, Falcioni, Antonelli,<br />
Cennini, Farneti, Pancotti David, Pellicciari,<br />
Spilli Francesco, Calussi. Infi ne, partita<br />
gagliarda della giovane Vigor Fabriano,<br />
ma purtroppo i punti non sono arrivati<br />
nemmeno stavolta: 6-9 il punteggio per il<br />
Cus Camerino. Per la Vigor hanno giocato:<br />
Ferretti, Bartolucci (una rete), Cesaroni,<br />
Gentili (una), Repupilli (una), Alunni,<br />
Taddei (una), Tonini (una), Kaskaj (una) e<br />
anche il mister Sergio Salimbeni.<br />
Classifi ca – Nuova Lif Fabriano e Real<br />
Fabriano 13; Castelbellino 12; Conero<br />
Dribbling e Gagliole 10; Athletic Osimo e<br />
Altapinus Appignano 9; Filottrano 7; Virtus<br />
Fabriano e Campocavallo 6; Grottaccia di<br />
Cingoli e Tenax Castelfi dardo 5; Virtus<br />
Penta 4; Cus Camerino 3; Amici del Tennis<br />
1; Vigor Fabriano 0.<br />
Prossimo turno – Venerdì 15 ottobre:<br />
Nuova Lif – Athletic Osimo (palestra Fermi,<br />
ore 20.30). Sabato 16 ottobre: Altapinus<br />
Appignano – Real (ore 15) e Virtus – Vigor<br />
(Pala Guerrieri, ore 15).<br />
Ferruccio Cocco<br />
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
ATLETICA Coppa Marche<br />
Le Cadette in finale<br />
con spirito di gruppo<br />
e molto sacrificio<br />
Cadette dell'Atletica Fabriano in fi -<br />
nale di Coppa Marche, questo l’ultimo<br />
responso della stagione<br />
agonistica. Le ragazze<br />
allenate da Pino Gagliardi<br />
hanno raggiunto<br />
questo importante<br />
obiettivo dimostrando<br />
spirito di gruppo e sacrificio<br />
e la società<br />
è indubbiamente orgogliosa<br />
di loro. Alla<br />
fi ne sono state quinte,<br />
in pratica nella stessa<br />
posizione della qualifi<br />
cazione, ma a soli tre<br />
punti dalla terza e con<br />
un pizzico di rammarico<br />
per alcuni risultati<br />
imprevisti in negativo.<br />
Sugli scudi Ilaria Bonafoni,<br />
argento negli<br />
80 metri con il nuovo<br />
record sociale di 10”66 e bronzo nei<br />
300 ostacoli, dove ha schiantato il<br />
suo personale portandolo a 52”53.<br />
Purtroppo Ilaria non ha potuto dare il<br />
suo contributo nella staffetta 4x100,<br />
dovendo rispondere alla chiamata<br />
della rappresentativa marchigiana che,<br />
proprio nella stessa manifestazione, ha<br />
deciso di effettuare le prove generali in<br />
vista dei tricolori di Cles.<br />
Altre medaglie pregiate sono arrivate<br />
da Francesca Balduccio, argento nel<br />
lancio del martello con 18,28 e poi<br />
quinta nel giavellotto con 20,71 e da<br />
Benedetta Cecchini che, con una gara<br />
particolarmente accorta e volitiva, è<br />
risalita di posizioni fi no a chiudere<br />
irresistibilmente con il bronzo nei 2000<br />
metri, corsi in 7’56”78.<br />
Da sottolineare l’esordio di Margherita<br />
Burattini nel lancio del disco (quinta<br />
Il giovane gruppo fabrianese<br />
con l'istruttore Pino Gagliardi<br />
con m.15,06) ed il suo bel miglioramento<br />
nei 300 metri (49”32), così come<br />
le positive prove di Melania Petruzza<br />
negli 80 ostacoli (15”75) e nel lungo<br />
(3,62). Hanno chiuso il programma<br />
delle gare previste Eleonora Salari<br />
nell’alto e nel triplo, Gloria Gagliardi<br />
nel peso e Noemi Vocale nei 1000 metri,<br />
portando il loro prezioso contributo<br />
di punti, e infi ne la staffetta 4x100<br />
composta da Salari, Burattini, Petruzza<br />
e Balduccio.<br />
A invito, considerando le loro prestazioni<br />
stagionali ai vertici delle graduatorie<br />
regionali, hanno partecipato alla<br />
manifestazione anche Gian Marco<br />
Cacciamani nel peso e nel martello e<br />
Amen Ruhul nel giavellotto. Il risultato<br />
migliore è stato quello di Gian Marco,<br />
argento e record sociale nel lancio del<br />
martello con metri 28,50.<br />
PODISMO Corsa Ascoli - San Benedetto<br />
Gravante è 5° in riviera<br />
Gran gara in vista della maratona di Venezia<br />
Che fosse in forma si sapeva, ma a questi<br />
livelli Antonio Gravante (foto) non<br />
fi nisce di sorprendere. Per la classica<br />
Ascoli-San Benedetto del Tronto erano<br />
in 700 a contendersi la vittoria; il veloce<br />
e suggestivo percorso del lungomare<br />
delle palme si snoda tra le due città di<br />
ben 33,250 chilometri, una distanza in<br />
grado di mettere in diffi coltà chiunque.<br />
Ebbene, al traguardo, Antonio è stato<br />
preceduto soltanto da quattro formi-<br />
dabili atleti keniani, irraggiungibili<br />
per tutti. Il responso cronometrico di<br />
1'54"45, oltre al piazzamento, conferma<br />
quanto in realtà la prestazione<br />
dell'atleta fabrianese (attualmente in<br />
forza all'Atl.Potenza Picena, dopo aver<br />
militato per tanti anni con l'Atletica Fabriano)<br />
sia stata straordinaria. La gara di<br />
Antonio Gravante è stata impeccabile,<br />
condotta con regolarità a ritmo di tre<br />
minuti e mezzo al chilometro. All'arrivo<br />
era visibilmente soddisfatto e neanche<br />
particolarmente provato dal prolungato<br />
impegno fi sico. Questo crono in realtà<br />
va considerato in ottica maratona e<br />
ci si chiede che cosa potrà valere in<br />
questi termini. Non si dovrà attendere<br />
molto per avere una risposta, visto che<br />
Antonio sta rifi nendo la preparazione<br />
per affrontare tra un mese la classica<br />
Maratona di Venezia, 42 chilometri che<br />
lo vedranno ancora alla ricerca del suo<br />
migliore risultato di sempre.<br />
CALCIO a 5 Amatori Uisp<br />
Prima giornata scoppiettante<br />
La <strong>prima</strong> giornata del campionato Amatori di calcetto ha riservato conferme e<br />
sorprese. La squadra campione in carica del Sassofootballfi ve ha superato con un<br />
netto 6-1 la giovane formazione della Longobarda di capitan Mearelli. La Stella c5<br />
(ex Real Santamaria) si è imposta con un eloquente 6-1 sui Galacticos. Il Dream<br />
Team Tonini di mister Tritarelli vince l’incontro sulla Diasen Melano, imponendosi<br />
4-1. Vittoria di misura dell'Atletico per 3-2 nei confronti del Porchetto Romei Crew,<br />
sconfi tto in casa sul campo di Camponocecchio. L’unico pareggio della giornata è<br />
uscito tra Titaus c5 ed il Sassoferrato c5: 4-4 il fi nale. Hanno osservato un turno di<br />
riposo i Latinos. Il programma della 2° giornata è il seguente: venerdì 15 ottobre ore<br />
20.30 Titaus c5-Sassofootballfi ve (palestra Ipsia) e sempre alle 20.30 Sassoferrato<br />
c5-Diasen Melano a Frassineta di Sassoferrato; sabato 16 ottobre all’antistadio di<br />
Fabriano alle 14.30 Atletico-Galacticos, alle 15.30 La Stella c5-Longobarda, alle<br />
16.30 Dream Team Tonini-Latinos. Riposa il Porchetto Romei Crew.
30<br />
>FUORI PORTA<<br />
Tatoo nel carcere<br />
Il linguaggio dei tatuaggi tra i detenuti<br />
di SILVIA RAGNI<br />
Il tatuaggio rappresenta, fi n<br />
dall’antichità, un modo di<br />
comunicare tramite disegni,<br />
scritte e simboli incisi sul<br />
proprio corpo. La sua pratica<br />
acquisisce una valenza ancor più<br />
importante e degna di nota quando<br />
viene effettuata tra le mura di<br />
una cella, durante un’esperienza<br />
detentiva: proibiti dal regolamento<br />
interno degli istituti penitenziari per<br />
motivi sanitari e di igiene, i tatuaggi<br />
vengono in realtà frequentemente<br />
realizzati dai detenuti nei momenti<br />
di minor sorveglianza da parte delle<br />
guardie carcerarie.<br />
Incidendosi la pelle si passa il<br />
tempo, ci si scambiano favori ma<br />
soprattutto ci si ‘riappropria’ del<br />
proprio corpo, ribadendo tramite<br />
segni e immagini la propria identità,<br />
l’appartenenza a un clan, i propri<br />
credo, ruoli gerarchici, affetti ed<br />
esperienze personali.<br />
Esiste tutta una galleria di disegni,<br />
spesso con valenza simbolica,<br />
che vengono più spesso utilizzati<br />
durante il periodo in cui un uomo<br />
è privo della libertà: un materiale<br />
affascinante che crea un connubio<br />
profondo tra arte, psicologia e<br />
comunicazione in modo del tutto<br />
pregnante, incisivo.<br />
Siamo andati alla scoperta delle<br />
particolarità di quel mondo conversando<br />
con Camillo, 43 anni, di<br />
Foggia: nove anni totali di detenzione<br />
presso i penitenziari di Pesaro<br />
(Villa Fastiggi), Bari (Carrassi) e<br />
Rimini (Casetti), più un periodo<br />
trascorso in comunità terapeutica<br />
per disintossicarsi dalla dipendenza<br />
di eroina e cocaina.<br />
Nei penitenziari non è consentito<br />
tatuarsi. Perché pensi che moltissimi<br />
detenuti, nonostante ciò,<br />
sentano pressante l’esigenza di<br />
‘segnarsi il corpo’?<br />
Per me è una forma di autolesionismo,<br />
se si può defi -<br />
nire così. Per quanto<br />
riguarda la mia esperienza,<br />
per attutire il<br />
dolore o per evitare di<br />
pensare a determinate<br />
cose ti fai un tatuaggio<br />
ed evadi da certi pensieri<br />
affettivi, familiari,<br />
personali e quant’altro.<br />
Il dolore fisico copre<br />
quello mentale: se hai un<br />
pensiero, nel momento in<br />
cui senti il dolore dell’ago<br />
ti passa perché è un dolore<br />
più grande che esorcizza<br />
quello psicologico.<br />
Quali sono gli strumenti<br />
alternativi utilizzati in<br />
cella per tatuarsi?<br />
Bastano la cannuccia della<br />
penna, un ago per cucire e il<br />
motorino del walkman. Poi servono<br />
le lamette per fare la china: si<br />
prende un pentolino di rame, con<br />
l’accendino bruci la lametta sotto<br />
il pentolino.<br />
Il fumo che emana la lametta rimane<br />
attaccato al fondo del pentolino:<br />
lo prendi, anche con un pezzo di<br />
carta, e lo metti sul tavolo o in un<br />
tappo di bottiglia. Poi lo mischi a<br />
una goccia di shampoo o di bagnoschiuma:<br />
il colore che risulta è un<br />
misto di nero, blu e verde…infi ne,<br />
si incide sul corpo il motivo.<br />
Esiste un codice segreto, tra<br />
detenuti, che ad ogni tatuaggio<br />
assegna un simbolo specifi co. Di<br />
quali, tra questi simboli, sei a<br />
conoscenza?<br />
Quando sono entrato io, nell’’88,<br />
c’era la farfalla, che era segno di<br />
libertà: chi si tatuava la farfalla, tra<br />
non molto doveva uscire. La croce,<br />
come la bara, poteva signifi care<br />
‘Meglio morto che infame’; ‘Non<br />
tradire, non fare nomi’. Poi c’era<br />
la donna, il simbolo della fi danzata,<br />
della moglie, per dire ‘Sta sempre<br />
con me’, o : ’Io sono in carcere, tu<br />
sei mia moglie e mi devi aspettare’.<br />
La rosa appartiene al clan, ma a clan<br />
potenti: infatti se dovevi fare una<br />
rosa <strong>prima</strong> non te la facevano, perché<br />
era un modo di dire che si era<br />
legati alla criminalità organizzata.<br />
Così come simboli tipo la sfi nge,<br />
il leone: se facevi parte di qualche<br />
gruppo, allora ti permettevano di<br />
tatuarteli. L’asso di bastoni era uno<br />
dei tatuaggi più mirati, indicava il<br />
boss: tanto di cappello, ti dovevi<br />
inchinare. E i puntini: vicino all’occhio,<br />
‘Non vedo’. Vicino al labbro,<br />
‘Non parlo’. I<br />
cinque punti della malavita,<br />
sul dorso della mano: quattro<br />
punti con uno al centro: ‘rinchiuso<br />
tra le quattro mura della cella’. Questi<br />
sono quelli che si ritrovavano<br />
con più frequenza.<br />
Il tatuaggio fatto in carcere può<br />
esprimere qualcosa di un’esperienza<br />
forte, da ricordare o al<br />
contrario rischia di essere associato<br />
per sempre a un’esperienza<br />
negativa, da dimenticare?<br />
Dipende dai punti di vista. A me<br />
qualcosa il carcere ha insegnato,<br />
sicuramente. Cioè, non è che mi<br />
ha ‘rivoluzionato’ o cambiato il<br />
carattere in chissà quale modo,<br />
però mi ha modifi cato in qualcosa.<br />
Se guardo i tatuaggi che ho fatto in<br />
carcere, mi aiutano a capire ancora<br />
di più gli sbagli che ho fatto. Riesco<br />
a rifl etterci su.<br />
Quali tatuaggi hai sul corpo?<br />
Due celtici: pugnali con la testa<br />
del cane. Sono ‘fratelli’: uno è<br />
‘positivo’, l’altro è ‘negativo’. Poi,<br />
delle scritte: i nomi delle mie fi glie.<br />
Infi ne, due scorpioni e il resto sono<br />
tutti tribali.<br />
Lo scorpione, per via del mio segno<br />
zodiacale. Ritornando ai simboli,<br />
esistono anche quello del ‘fl ash’<br />
da eroina e quello dell’eroina.<br />
Il simbolo dell’eroina è tipo un<br />
numero tre rovesciato, il fl ash una<br />
specie di rosa dei venti. Io avevo<br />
entrambi sul polso. Indicavano che<br />
eri un tossicodipendente e quindi<br />
eri ‘cancellato’ da tutto il resto del<br />
carcere: ce li tatuavamo per diffe-<br />
renziarci.<br />
Perché il tatuaggio è stato da<br />
sempre associato alla fi gura del<br />
‘galeotto’?<br />
E’ una favola che ha indotto la<br />
gente comune. Il marinaio, quando<br />
si arruolava in marina, si tatuava<br />
perché si dicesse che era un marinaio:<br />
ma non signifi ca che uno va in<br />
carcere, si tatua ed è un malvivente.<br />
Se la gente sapeva che eri stato in<br />
carcere e ti vedeva tatuato, diceva<br />
che eri un criminale. Se non<br />
veniva a sapere che eri stato in<br />
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
carcere e ti vedeva tatuato, diceva<br />
che eri un ‘debosciato’, perché con<br />
il tatuaggio vieni ‘stampato’, vieni<br />
‘marchiato’…Vieni giudicato per<br />
quello che mostri, non per quello<br />
che sei. Io sono contrario al fatto<br />
che si etichetti la gente in base al<br />
tatuaggio o ad altri fattori.<br />
Non tutti quelli che vanno in carcere<br />
sono cattivi, o malavitosi, o<br />
criminali: c’è anche brava gente,<br />
purtroppo, che per mangiare o per<br />
forza maggiore ha dovuto sbagliare<br />
e si è trovata là.<br />
La lotta alla povertà<br />
non si improvvisa<br />
L’impegno per contrastare la povertà non si improvvisa e richiede e<br />
un’ampia alleanza tra soggetti pubblici, società civile, volontariato di<br />
varia ispirazione; si tratta di una battaglia a largo raggio e di lungo<br />
periodo, il quale esige al contempo azioni che vadano in profondità,<br />
laddove affondano le molteplici radici dell’indigenza. La recente<br />
iniziativa ecumenica, che s’inserisce nell’Anno europeo contro la<br />
povertà, lascia intravvedere questi e altri punti fermi, solo attraverso<br />
i quali è possibile oggi pensare a effi caci interventi per “imbrigliare”<br />
le diverse forme di povertà e di esclusione sociale, in Europa e nel<br />
resto del mondo. Caritas Europa, la Commissione Chiesa e società<br />
della Conferenza delle Chiese europee (Cec), il Segretariato della<br />
Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece)<br />
ed Eurodiaconia hanno realizzato una pubblicazione intitolata “Non<br />
negate la giustizia ai vostri poveri”, con una convincente analisi<br />
della realtà e formulato 14 raccomandazioni politiche alle istituzioni<br />
nazionali e dell’Unione europea, che toccano svariati settori. Il documento<br />
è stato poi presentato al Parlamento Ue (30 settembre) alla<br />
presenza, fra gli altri, del presidente Jerzy Buzek e dell’arcivescovo<br />
di Monaco, mons. Reinhard Marx. Al di là dei pur pregevoli risultati<br />
di questa specifi ca iniziativa, l’approfondito lavoro di preparazione<br />
dell’evento e l’apprezzamento che esso ha ricevuto suggeriscono<br />
ancora alcune rifl essioni. Anzitutto Caritas Europa, Cec, Comece<br />
ed Eurodiaconia indicano chiaramente che chi si pone dinanzi alla<br />
condizione di povertà deve subito darsi l’obiettivo di un’azione di<br />
“respiro universale”, senza limitarsi a valutare le necessità di una<br />
singola persona o di un gruppo sociale o di un territorio: la vastità<br />
delle cause e degli effetti della povertà sono infatti pari ai disagi, ai<br />
dolori, alle solitudini che essa provoca nelle persone. In secondo<br />
luogo occorre realizzare una stretta collaborazione tra pubblico e<br />
privato che, pur nel rispetto dei differenti ruoli, si origina dal senso<br />
della condivisa responsabilità verso chi è nel bisogno. In questo<br />
senso ogni persona deve sentirsi chiamata in causa dall’indigenza e<br />
dalla esclusione sociale e nessuno può in coscienza delegare ad altri<br />
quanto potrebbe e dovrebbe fare per aiutare il povero e i poveri che<br />
così numerosi abitano nelle nostre città.
<strong>L'Azione</strong> 16 OTTOBRE 2<strong>01</strong>0<br />
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