Domenica prossima si corre il Giro delle Fiandre di Massimo Rodi MESSA IN ARCHIVIO la Sanremo, in attesa della campagna del Nord - Giro delle Fiandre il 6 aprile, Parigi-Roubaix il 13, Freccia Vallone il 23, Liegi-Bastigne-Liegi il 27 - il calendario ha offerto un ventaglio di buone possibilità sioprattutto ai velocisti. Non senza qualche delusione. Ad esempio, Freire era atteso al poker nella Freccia del Brabante, ma a mettere tutti d’accordo è stato il francese Chavanel che ha vinto anche per distacco. L’altro possibile mattatore avrebbe dovuto essere Tom Boonen che ad Harelbeke andava <strong>alla</strong> ricerca addirittura del quinto successo consecutivo. Qui a frenarne le ambizioni è stato il norvegese Arvesen, primo al traguardo dopo una fuga, con altri cinque compagni, durata altre 160 km. Chi ha ben raccolto è stato Cadel Evans, vincitore della Coppi&Bartali, al termine di cinque giorni di gara dove sono saliti al proscenio Garzelli, Chicchi e Sella. L’australiano ha messo in carniere la tappa più dura - quella Ed ora le classiche del Nord che terminava a Pavullo e nella quale bisognava scaalare il Valico di Gaiato - duellando <strong>alla</strong> <strong>grande</strong> con Garzelli e Nibali, ma sia il varesino, 1’ 23”, sia il siciliano, 1’19”, si sono dovuti arrendere <strong>alla</strong> maggiore potenza del canguro. Per lui niente Giro, perché il sogno resta il Tour. Si tratta di migliorare il secondo posto della scorsa stagione, e le sue ambizioni non sono certo campate in aria. Poi l’Olimpiade di Pechino, in agosto, dove saranno però in molti a contendergli la maglia dei cinque cerchi, visto il prestigio della competizione. Grande impatto hanno avuto le prestazione di Francesco Chicchi. Due vittorie da sprinter puro, più la cronosquadra con i compagni. Ha passato l’inverno ad allenarsi alternativamente con Ci- pollini e Petacchi, carpendo da l’uno e dall’altro i segreti che li hanno resi grandi. Poi ci ha messo del suo, ovvero quelle qualità che da dilettante l’hanno visto arrivare ad indossare la maglia iridata - Zolder 2002 - e a farne forse il più promettenete velocista degli ultimi anni. Ed ecco quindi la vittoria nell’ultima tappa della Tirreno-Adriatico e i due match ball a Riccione e Finale Emilia. Si è rivisto anche Lele Sella. Non vinceva da una semitappa al Brixia Tour 2007, ma dall’inizio dell’anno è stato sempre coi primi in tutte le gare disputate, ed aveva capito che la sua stagione prima o poi avrebbe decollato. Mancava un pizzico di fortuna, ma anche una dimensione tattica diversa, meno avventurosa, più pragmatica. Cosa che si è verificata nella frazione conclusasi a Sassuolo, dove è rientrato prima su Garzelli ed Evans, poi ha messo in fila tutti. Adesso lo PROFESSIONISTI La Settimana Coppi&Bartali ha riproposto le grandi doti di sprinter di Chicchi e le qualità da grimpeur di Sella. Evans vince la classifica finale In ricordo di Valentino LA FRAZIONE conclusiva della Settimana <strong>Ciclistica</strong> Lombarda - Memorial Rodoni, che si concluderà domenica prossima a Villa d’Almè, sarà dedicata proprio a Valentino Fois. Un omaggio sentito ad un ragazzo sfortunato, la cui morte è stata un autentico fulmine a ciel sereno. Tutti, soprattutto quelli a lui più vicino, parlavano di un Valentino assolutamente motivato a ritornare ad essere solo un corridore e in molti avevano cercato in tutti i modi di farlo uscire dal tunnel della depressione e dell’autodistruzione. Quest’ultima ha prevalso su tutto e tutti, ma morire a 34 anni - Valentino era nato il 23 settembre 1973 - è un dolore che non si può accettare. Come i moralismi, le terapie più o meno importanti, le scoperte e le sentenze a posteriori. Importante è riflettere, evitando come direbbe lo scrittore, di fare pettegolezzi. M.R. Vincitori di tappa 1a TAPPA - 1a sem. Riccione - Riccione, 95.2km Francesco Chicchi (Liquigas) in 2h04’17” media 43.062 km/h 1a TAPPA- 2a sem: Misano - Misano, 11.8km Liquigas in 13’01” media 54.39 km/h 2a TAPPA - Castel San Pietro Terme - Faenza, 175.6 km Niklas Axelsson (Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli) in 4h08’04” media 42.272 km/h 3a TAPPA: Scandiano - Pavullo, 199.4 km Cadel Evans (Silence - Lotto) in 5h10’50” media 37.061 km/h 4a TAPPA Rio Saliceto - Finale Emilia, 184.4km Francesco Chicchi (Liquigas) in 4h25’41” 5a TAPPA - Castellarano - Sassuolo, 169.1km Emanuele Sella (CSF Group Navigare) in 4h17’15” meia 39,440 km/h 1. 2. 3. Classifica finale Cadel Evans (Silence - Lotto) in 20h19’18” Stefano Garzelli (Acqua Sapone - Caffe Mokambo) a 17” Vincenzo Nibali (Liquigas) a 1’15” aspettano Giro d’Oro, Giro del Trentino e Giro d’Italia, che resta l’obiettivo principale della stagione. Infine, il giusto omaggio a Niklas Axelsson, corridore sfortunato come pochi. Lui ci ha messo del suo - due anni e mezzo di squalifica per doping - ma lo sfortuna ha avuto molta costanza. Neanche il tempo di rientrare ed ecco la scoperta di un tumore a un testicolo. Cinque cicli di chemioterapia ed è di nuovo tra i contendenti. Come dice lui con un animo diverso e la coscienza di giocare pulito. La vittoria di Faenza ne è una giusta ricompensa. il Mondo del Ciclismo n.14 3