UNa NUoVa EDizioNE... UN NUoVo SUccESSo - Circolo Dozza ATC

n. 3 I MaGGio / GiUGNo 2011
BiMESTraLE DEL circoLo G. Dozza aTc
BOLOGNA-FERRARA
Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (convertito in legge 27/02/2004 n. 46) Art. 1 Comma 1 D.C.B. Uffi cio Bologna - e 0,90
XXVII° EDIZIONE
GRAN FONDO DIECI COLLI
GP POLIEDIL
UNa NUoVa
EDizioNE...
UN NUoVo
SUccESSo
CONTIENE ATC FLASH

2
sommario
Periodico della
“Cooperativa Giuseppe Dozza A.T.C.” a.r.l.
Scritti, foto, disegni
e/o qualsiasi altro materiale consegnato
per uso redazionale non è restituibile
Registrazione
presso il Tribunale di Bologna
n. 6093 del 31/03/1992
Spedizione in Abbonamento Postale
D.L. 353/2003
(conv. in legge 27/02/2004 n. 46)
Art. 1 Comma D.C.B. Ufficio di Bologna
DiReTToRe ReSPonSABiLe
Primo Mingozzi
CooRDinAToRe eDiToRiALe
Roberto Bertocchi
ComiTATo Di ReDAzione
maria esmeralda Ballanti, Luciano Battistini,
Roberto Bertocchi, Giancarlo Cacciari,
mirko Grimandi, Primo mingozzi,
Giorgio Tonelli, Luigi martino Torri
e Donato Ungaro
SeGReTeRiA Di ReDAzione
Chiara nassisi
maria esmeralda Ballanti
RiCeRCA iConoGRAfiCA
Gianni Giordano, maurizio Ungarelli
ReDAzione
Circolo G. Dozza A.T.C.
Via San felice, 11/e - 40122 Bologna
Tel. 051.231003 - fax 051.222165
www.circolodozza.it
info@circolodozza.it
informatore@circolodozza.it
ReSPonSABiLe PUBBLiCiTà
Andrea Bona
RefeRenTe PoLiSPoRTiVA
Chiara nassisi
CASA eDiTRiCe
edizioni Aspasia
Bologna - San Giovanni in Persiceto
Sede: Via San felice, 18 (Bo)
iscrizione al Roc n. 10522
PRoGeTTo GRAfiCo
e imPAGinAzione
idea Pagina snc
Via Luigi Donini, 25-27
40068 San Lazzaro (Bo)
Tel. 051.6259011 - fax 051.4998357
info@ideapagina.it
STAmPA
Tipolitografia fD srl
Via San felice, 18/A - 40122 Bologna
Tel.: 051.227879 - fax: 051.220418
tipolito.fd@telcanet.it
www.tipolitografiafd.it
chiuso in tipografia il 31 maggio 2011
stam pato in 5.000 copie
foto di copertina:
il ciclista polacco Krys, vincitore
della Dieci Colli. foto a cura della Sezione
fotografica del Circolo Dozza.
N. 3 I MAGGIO / GIUGNO 2011
11
10
16
editoriale
27. DieCi CoLLi AL fUTURSHoW STATion oltre 2800 alla Dieci Colli-Gp Poliedil
album dieci colli 2011
27. DieCi CoLLi fotoricordo dell'edizione 2011
27. DieCi CoLLi fotoricordo dei podi e le mail di complimenti
27. DieCi CoLLi Volontari per passione / Dalla parte dell'organizzazione
punti di vista
PoLiTiCA Simboli e valori, patrimonio di tutti
la nota politica
4
LeTTeRA ALLe AUToRiTà i censimenti e il 150° dell'Università d'italia
mobilità
iGnATiUC VASiLe Storia drammatica, sentenza "storica"
iTALiA Viaggio da favola sul trenino del Renon (Bolzano)
GST
iL GST A LA SPeziA fiat 418, autobus "unificante" dell'italia...
inserto staccabile
Atc flash
note
imPeGno PeR foRmARe eD eDUCARe Così contrastiamo la mafia
sotto i portici
iL feDeRALiSmo Tra attese e delusioni
vita da circolo
feRRARA L'altra faccia di via Trenti
feRRARA Gli anni di piombo / La cena fra colleghi
feRRARA Vincenzi e Selvatici... un trionfo!
feRRARA La solidarietà viaggia in autobus / fra presidenti
ridere con trasporto
BoLoGnA Apertura col botto! in 31 verso il mare
BoLoGnA Piccoli scacchisti crescono / il circolo "Vado a scacchi"
arte e cultura
CinemA Aldo fabrizi e il tram rubato a Bologna
LiBRi fabrizio fortino, re del fantasy
GiTe L'eden a Valeggio sul mincio
Comunicazione ai lettori
Come avrete potuto notare negli ultimi due numeri dell'Informatore
non troviamo i tradizionali pezzi a firma del Direttore Primo Mingozzi,
forzatamente a riposo per i postumi di un piccolo problema di salute.
Da parte di tutta la Redazione gli auguri perchè si ristabilisca al
meglio e torni al più presto a pubblicare le sue note, sempre attuali
e ricche di spunti interessanti.
n u o v oinformatore N. 3 I mAGGio / GiUGno I 2011
3
4
6
7
8
9
10
11
12
I-IV
15
16
18
19
20
21
22
23
24
26
27

editoriale
Quasi 2500 atleti al via. Ai quali
si aggiungono i 350 che hanno
partecipato al cicloraduno enogastronomico
“Pedalare con gusto”, per
un totale di oltre 2800 iscritti. Sono i numeri
che decretano il successo della 27 a
edizione della Dieci Colli-GP Poliedil, e
che regalano un sorriso agli organizzatori
del Circolo ATC Giuseppe Dozza. Non
era scontato: questa è stata l'edizione del
cambiamento, e c'era da misurare l'interesse
suscitato nel grande popolo delle
granfondo. Che ha risposto all'appello
di una corsa “rivoluzionata”: partenza e
arrivo dalla Futurshow Station di Casalecchio
di Reno, percorso completamente
rinnovato. E sui “mangia e bevi”
del tracciato che ha attraversato la collina
bolognese, sconfinando (a Montese) fino
nel territorio provinciale di Modena, i
concorrenti hanno trovato pane per i loro
denti. Vale a dire un percorso affascinante,
tecnico e impegnativo più di quanto
potesse sembrare sulla carta.
Il nuovo re della Dieci Colli (158 chilometri)
è Hubert Jacket Krys, polacco, nato
il 17 dicembre 1983 a Leszno. Buone doti
di scalatore, è stato professionista per due
stagioni (2006 e 2007) nella Ceramica
Flaminia. Attualmente gareggia per la Cicli
Copparo Ancona, e ieri sul traguardo
di via Fausto Coppi ha regolato in volata
Alexander Bazhenov e Alessandro Bertuola,
due tra i principali protagonisti di
questo inizio di stagione delle granfondo
nazionali.
Singolare la storia di Bazhenov, trentenne
russo di Komsomolsk-Na-Amur, un
talento quando era Under 23, poi professionista
dal 2004 (Naturino) e per tre
2011 I mAGGio / GiUGno I N. 3
di Marco Tarozzi (Ufficio Stampa Dieci Colli)
27. DIECI COLLI - GP POLIEDIL
1° maGGIO 2011 FuTurShOw STaTION
CaSaLECChIO DI rENO
Oltre 2800
cicloamatori alla Dieci
Colli-Gp Poliedil
IL POLaCCO KrYS E ILarIa rINaLDI TrIONFaNO
SuL TraGuarDO DELLa FuTurShOw STaTION
stagioni, e ancora convocato dal Ct della
Russia per i Mondiali di Varese 2008
nonostante in Italia fosse già passato tra
i cicloamatori. In campo femminile, Ilaria
Rinaldi ha risolto la granfondo a suo
favore regolando nell'ultima parte di gara
Barbara Lancioni.
Terzo posto per Claudia Gentili. Da segnalare
il 21° posto assoluto di Giovanni
Bia, ex calciatore di Udinese, Parma,
Inter e Bologna, oggi agente di giocatori,
che ha chiuso la sua prova in 4:20:55, alla
media di 36.33 kmh. Luca Mazzanti, da
quindici anni nella carovana del ciclismo
professionistico, bolognese “doc” e innamorato
della Dieci Colli, ha corso col
numero 1 per eseguire un proficuo allenamento
in vista del Giro d'Italia.
La mediofondo ha premiato la costanza di
Enrico Saccomanni, per la prima volta
vincitore alla Dieci Colli dopo due secondi
posti, e in campo femminile la forza
di Ilaria Lombardo, giunta al traguardo
con 48 secondi di vantaggio su Daria
Morganti. Un successo anche la manifestazione
“Pedalare fa bene alle donne”,
gara di solidarietà con incasso devoluto
all'Addarii, Istituto di Oncologia Medica
dell'Ospedale Sant'Orsola-Rizzoli.
Alla premiazione hanno presenziato Simone
Gamberini, sindaco di Casalecchio
di Reno, Claudio Sabatini, patron
di Virtus Pallacanestro, che ha messo a disposizione
l'area della Futurshow Station,
e il vicepresidente della Giunta provinciale
Giacomo Venturi. Il via è stato dato
dall'eurodeputato Salvatore Caronna.
riSULTaTi MEDio FoNDo (90 km.)
UOMINI: 1. enrico Saccomanni (VV ff
Genova) 2:20:59 (md 38.30 kmh); 2. Luca
Anelli (frecce Rosse Rowabike) a 16”; 3.
Devis Cinni (id.) a 19”.
DONNE: 1. ilaria Lombardo (Team Borghi
Racing) 2:31:54; 2. Daria morganti (Pedale
Santarcangiolese) a 48”; 3. Daniela
Passalacqua (Serravalle) a 7'10”.
riSULTaTi GraNFoNDo (158 km.)
UOMINI: 1. Hubert Jacket Krys (Cicli
Copparo Ancona) 4:10:24 (37.86 kmh);
2. Alexander Bazhenov (Gf del Diavolo)
st; 3. Alessandro Bertuola (Viner factory)
a 1”; 4. Alfonso falzarano (Team Guru
Planet) a 2'19”; 5. Jarno Calcagni (Team
Light) st.
DONNE: 1. ilaria Rinaldi (Parkpre Giordana)
4:27:18 (35.46 kmh.); 2. Barbara Lancioni
(Team Sintesi) a 3”; 3. Claudia Gentili
(Team Guru Planet) a 13'26”; 4. Daniela
ferraboschi (max Team) a 13'27”; 5. florinda
neri (Turbozeta) a 20'13”.
n u o v oinformatore
3

album dieci colli 2011
a cura della rEDazioNE
in alto, da sinistra a destra, il Presidente di ATC, francesco Sutti, l'europarlamentare
Salvatore Caronna ed il Sindaco di Casalecchio di Reno Simone Gamberini.
Sopra, le biciclette offerte dallo sponsor Sintesi protagoniste della foto insieme al Presidente
del Circolo Dozza, martino Torri (al centro), ed ai due pilastri della Virtus Canadian Solar:
Viktor Sanikidze (a sinistra) e Petteri Koponen (a destra). A fianco, a destra, il patron
della Virtus Canadian Solar, Claudio Sabatini, indossa la maglietta ricordo
di questa edizione della Dieci Colli.
4 n u o v oinformatore N. 3 I mAGGio / GiUGno I 2011

2011 I mAGGio / GiUGno I N. 3
nella foto sopra, il serpentone colorato dei ciclisti
alla partenza. A sinistra, l'impegno degli atleti durante
la gara in una delle salite affrontate. Sotto, il polacco
Hubert Jacket Krys taglia per primo il traguardo
della XXVii° edizione della Dieci Colli.
n u o v oinformatore
5

album dieci colli 2011
in alto a sinistra, il podio
uomini del percorso
Granfondo (158 km)
e, sopra, il podio uomini
del percorso medio fondo
(90 km).
A sinistra, il podio donne
del percorso Granfondo
(158 km) e, a fianco, il
podio donne del percorso
medio fondo (90 km).
maIL DI COmPLImENTI rICEVuTE DaI ParTECIPaNTI aLLa maNIFESTazIONE
Ci hanno scritto in tanti, ne pubblichiamo quattro
Ciao, i miei complimenti per il nuovo
percorso lungo veramente stupendo, ci
voleva proprio un cambiamento, la sede
logistica è 100 volte meglio di quella
assurda ai giardini margherita, spero
che continuiate così. Ci vediamo l'anno
prossimo, buona giornata,
Mauro coatti
il cambio radicale che hanno dato
gli organizzatori è stato azzeccato, le
precedenti edizioni avevano lasciato
molto a desiderare, sono riusciti a fare il
salto di qualità e portarsi agli standards di
una prova del Prestigio.
- organizzazione: si è dimostrata all'altezza
curando ogni aspetto.
- Percorso: rispetto a come era stato
presentato si è dimostrato molto più
impegnativo con 2570 mt. di dislivello,
non c'erano salite vere ma non si è mai
visto un chilometro di pianura. non si
può confrontare il nuovo percorso con
quello delle scorse edizioni, le perplessità
iniziali di tutti sono state smentite lungo
il percorso risultando molto insidioso e
spaccagambe.
- Sicurezza: ottima, tantissimo personale
lungo il percorso, protetto su tutti i
punti necessari, ben segnalato, traffico
pressochè nullo.
- Logistica: ottima sotto ogni aspetto.
Ciao
carlo Bisol
Grazie mille...
Un ciclista soddisfatto...
Mirko Ugolini
Salve, sono un granfondista non affermato
ma da almeno 5anni mi dedico con
passione e divertimento alle granfondo.
Volevo sottolineare la buona organizzazione
dell'evento sopratutto per la logistica.
Durante la gara complimenti davvero al
numeroso staff che mi ha permesso di
disputare una competizione al meglio.
Vorrei sapere le foto chi le ha fatte per
tenermi un ricordo di una bella giornata di
sano sport Attendo riscontro
Saluti.
Maurizio Sarra
6
n u o v oinformatore N. 3 I mAGGio / GiUGno I 2011

album dieci colli 2011
di Marco MarSoNET
La DIECI COLLI VISSuTa DaGLI aDDETTI aI LaVOrI
Vista dai volontari
È
cambiata la partenza, è cambiato il
percorso, la data è rimasta sempre
quella storica, non è cambiato il nome
e, soprattutto, non cambiano i volontari e gli
amici che da quasi 30 anni dedicano questa
importante festività alla manifestazione
sportiva cicloturistica del Circolo G. Dozza
A.T.C. Per noi volontari dell’organizzazione,
le danze vere e proprie si sono aperte tre giorni
prima del via quando il sottoscritto insieme
a Massimo Bortolan e Davide Capelli siamo
andati a Ferrara a recuperare i due Opel Vivaro
che l’amico e collega Valentino Bratti ci ha
fatto trovare pronti all’interno del loro deposito.
Il mattino dopo, di buon ora, eccoci tutti
pronti al Futurshow Station, che per la prima
volta ospita la manifestazione, in attesa degli
ordini del “triumvirato” composto da Luciano
Battistini,Francesco Corazza e Martino Torri.
I primi auspici non sono certo favorevoli in
quanto il tempo si presenta con un volto autunnale
e non certo consono ad una primavera
imminente ed attesa. ma la nostra determinazione
e volontà di riuscita ci impone di procedere
incuranti delle condizioni atmosferiche,
certi del fatto che anche il sole arriverà
a confortarci. Iniziano ad arrivare i primi
sponsor e quindi vediamo spuntare qua e là
i primi gazebo,ma anche noi ci diamo da fare
e facendo leva sulle nostre possenti braccia
solleviamo e trasportiamo in giro una quantità
enorme di tavoli e panche che serviranno
per il riposo ed il ristoro dei ciclisti superstiti
dopo l’immane fatica. Alcuni di noi sembrano
...e dalla parte dell'organizzazione
Grazie davvero a tutti ed in particolare ai nuovi volontari che
si sono aggiunti quest’anno. Infatti oltre agli storici soci ed
amici che sono il cuore pulsante della manifestazione, abbiamo
ricevuto una fattiva collaborazione: Istituzioni, Uisp, Sindaci, dei
Comuni attraversati, Assessori, Pro loco, Protezione civile, Guardie
ecologiche, forestali, Sezioni caccia, Polisportive supportate da
Carabinieri, Polizia Stradale, Polizia Municipale che insieme
hanno garantito un servizio di sicurezza unico, testimoniato
da molti degli oltre 2500 partecipanti e dai 350 cicloturisti del
percorso alternativo Pedalare con gusto. Inoltre un ringraziamento
particolare lo si deve a tutti gli sponsor che sono aumentati
contribuendo a realizzare una immagine significativa dell’evento.
2011 I mAGGio / GiUGno I N. 3
scomparire e solo dopo vengo a sapere che si
erano rintanati all’interno del palazzone a preparare
i pacchi gara. Scorgo anche tra le tante
facce conosciute quella di Bruno Barbieri,il
mio “storico” presidente della sezione Calcio
che, come ai vecchi tempi quando giocavo,
mi fa ironicamente notare che non vede gocce
di sudore sulla mia fronte, quando invece ero
praticamente in riserva di energia! Nonostante
l’impegno profuso... Arriva anche l’ora di
riempire lo stomaco e la zona cucina è presa
d’assalto da orde barbariche di volontari affamati
ed assetati ma per fortuna che l’oste
di turno Silvano Nerozzi ha già provveduto
al tutto e nessuno resta a digiuno. Quando
arrivo a casa, ormai privo di forze, una domanda
mi ronza nella testa in continuazione
e, peraltro, resta senza risposta:” ma chi me
lo ha fatto fatto fare?” e con questo quesito
irrisolto mi addormento, pensando al giorno
della gara. Ed eccoci alla fatidica domenica,
che ci vede in prima linea già all’alba mentre
arrivano sempre più numerosi i ciclisti pronti
a dare l’assalto al terribile percorso. Tutto procede
bene e anche il sole decide di godersi lo
spettacolo e illuminarci, la partenza è una meraviglia
e anche la gara fila liscia come l’olio
grazie anche alle 11 ambulanze di Bologna
soccorso, alle 23 auto dei radioamatori ed alle
598 persone di servizio dislocate in posizioni
strategiche sul territorio proprio per garantire
la sicurezza dei concorrenti. Al loro arrivo i
ciclisti vengono accolti in una zona riservata
dove gli viene subito consegnata una bottiglia
Sopra, un gruppo di volontari al lavoro.
d’acqua e poi indirizzarli verso la zona pasta
party. Io, Aurelio Bonori ed il prode Lorenzo
Puccia approfittiamo della bella giornata per
una prima rilassante tintarella che metterà in
risalto ancor di più la nostra statuaria bellezza.
Ma non facciamo in tempo a rilassarci un
attimo che eccoci già pronti per smantellare
il tutto nel minor tempo possibile, visto che
l’arena dovrà ospitare in serata la partita della
Virtus e l’indomani addirittura il concerto di
Shakira!( ed infatti molti pensano se non sia il
caso di far finta di restare chiusi all’interno del
Palazzetto). Dopo il sospirato riposo in tarda
serata a casa, ma il giorno dopo mi attende un
ultima fatica, quella di sistemare tutta l’attrezzatura
nel magazzino del Deposito Battindarno,
insieme a Battistini, Torri, Puccia ed altri,
poi una corsa nel pomeriggio a Ferrara per riportare
i due furgoni che sono serviti per recuperare
i ciclisti durante la gara,ed ecco che al
ritorno a Bologna, generosamente accompagnato
da Davide Capelli, un inaspettato quanto
rinfrescante temporale primaverile mette la
parola fine ad una tre giorni faticosissima, ma
ripagante perché mi ha regalato una esperienza
bellissima ed anche divertente che spero si
possa ripetere per tanti altri anni.
Crediamo anzi siamo convinti di aver concluso questa 27° edizione
in modo positivo e di aver dato un indice di gradimento elevato
ai partecipanti cercando di soddisfare le necessità dei ciclisti.
Sicuramente ci sono ancora margini di miglioramento e nuovi
stimoli per coloro che vorranno proseguire in questo cammino
importante, faticoso, impegnativo ma anche ricco di soddisfazioni
che al termine della manifestazione ti fa sentire fiero ed orgoglioso
di poter dire “io c’ero”. Ecco perché auguro al Circolo Dozza ed
a tutti voi di non mollare mai, ma di resistere e proseguire con la
nostra Gran Fondo anche nei prossimi anni.
Per il Comitato Organizzatore
Luciano Battistini
n u o v oinformatore
7

punti di vista
N
el 2005 sono stato un paio di
settimane in Madagascar, al
seguito di una mini-missione
umanitaria; su Youtube trovate un video
intitolato “Progetto Madagascar”.
Ricordo che rimasi colpito da un fatto:
il presidente malgascio si chiamava
Marc Ravalomanana e altri non era che
un ex venditore di yogurt, divenuto titolare
di un colosso alimentare e della distribuzione,
la Tiko, e padrone di radio
e televisioni controllate dal Malagascy
Broadcasting System, di proprietà della
figlia. Quest'imprenditore “che si è fatto
da sé”, nel 2002 ha fondato un partito
politico giocando con il nome della sua
azienda, la Tiko; in pratica aggiungendo
solo la lettera A è nato “Tiako I Madagasikara”,
che tradotto in italiano si legge:
Io amo il Madagascar.
Era lontana l'Italia, una dozzina di ore
di volo, ma mi sentivo tanto vicino al
Belpaese.
Ma perché i politici, italiani e no mi
sembra di poter dire, devono saccheggiare
i simboli di un popolo? Perché io
non posso fare il tifo per la mia Nazionale,
senza dover chiarire che il mio grido
“Forza Italia” è un incitamento sportivo
e non un motto politico? E ancora,
perché se qualcuno mi chiede se sono
Padano, devo precisare che si, essendo
nato a Milano sono nativo della Pianura
Padana, ma non rientro nella logica politica
legata all'essere Padano in quanto
appartenente alla Lega Nord?
È la mancanza di riferimenti e la volontà
di slegarsi dalla Prima Repubblica a
far nascere, nell'era immediatamente
successiva a Tangentopoli, la necessità
di nuovi simboli; così ecco il Carroccio,
Alberto da Giussano e la Lega
Lombarda divenire i simboli della Lega
Nord nel 1996. Ma la Lega Lombarda
era nata nel 1167, come “Alleanza della
Concordia”, tra una trentina di Comuni
della Lombardia, dell'Emilia e del Ve-
di DoNaTo UNGaro
POLITICa
Simboli e valori,
patrimonio di tutti
neto, per contrastare l'invasore Federico
Barbarossa, sconfitto nella Battaglia
di Legnano dal condottiero Alberto da
Giussano, con il Carroccio che altro
non era che un carro recante il vessillo
dei Comuni della Lega. Umberto Bossi,
nell'82, riprese dalla storia e dalle tradizioni
popolari questi simboli per il suo
movimento politico, che poi si unì alla
Liga Veneta, la quale ha nel suo simbolo
il leone di San Marco, simbolo si di
Venezia e del Veneto, ma anche di San
Marco Evangelista, la cui festa, ironia
della sorte, si celebra il 25 aprile.
Cosa dire di Forza Italia e dell'uso quasi
monopolistico del Tricolore?
Nulla, dato che dopo il “predellino”
di piazza San Babila i tifosi “azzurri”,
quelli sportivi intendo, poterono riprendersi
la frase di incitamento agli atleti,
essendo nato il Partito della Libertà.
E la Sinistra? Dopo la svolta della Bolognina,
con la rottamazione della Bandiera
Rossa e della Falce e Martello,
si è passati dall'Ulivo ai Somarelli, ma
senza plagiare apertamente simboli popolari.
Il problema della Sinistra è sui valori e
sui principi; è difficile per un pensionato
al minimo, per un cassintegrato o
per un precario sentirsi rappresentato
da professionisti miliardari, da segretari
nazionali di un sindacato che, nel corso
di interviste televisive, giocherellano
con penne Mont Blanc che costano
quanto prende in un mese di lavoro un
operaio. Oppure da “capi-popolo” che
vestono abiti ricercati e su misura alla
Bertinotti, o ancora vanno in vacanza
su barche a vela, come D'Alema, che
però ha precisato che lui “... non avendo
molti soldi...” (testuale dal suo sito, in
un articolo intitolato: barche, scandali e
legittimi sospetti) ne è proprietario solo
per un terzo, forse un quarto: sarà, ma
visto da chi non è neppure proprietario
dell'auto che usa per andare a lavorare,
Simboli di partiti... in ordine di citazione.
perché la sta pagando a rate e quindi ne
risulta “essere” proprietaria la banca…
Per favore, lasciateci i nostri simboli e i
nostri valori; lo dico a tutti i politici.
Lasciateci i nostri eroi; io ne avevo uno,
morto qualche settimana fa, che era soprannominato
il Re del Po.
No, non è Bossi con la sua ampolla
padana. Era un uomo che passava le
giornate sullo spiaggione del mio paese,
nella Bassa reggiana. Stava in barca
e appena sentiva gridare “AIUTO” non
esitava a gettarsi in acqua e tirar fuori
da un mulinello un avventato bagnante
che stava facendo il bagno nel Grande
Fiume.
Il Re del Po, al secolo Franco Manotti,
aveva un particolare: era privo di una
gamba. Ma questo non gli ha impedito
di salvare venti o trenta persone da annegamento
certo, senza guardare se la
mano che spuntava dalle acque del Po
fosse bianca, nera, gialla o di un altro
colore.
Se qualcuno vuole il titolo di Re del Po,
si accomodi; il trono è libero.
Ma credo che nessun “politico” del
giorno d'oggi voglia e possa vestire i
panni di un eroe così semplice e vero:
o, semplicemente, di un Uomo così.
8 n u o v oinformatore N. 3 I mAGGio / GiUGno I 2011

la nota politica
2011 I mAGGio / GiUGno I N. 3
di oTToriNo BarToLiNi
La LETTEra aLLE auTOrITÀ
abbIamO rICEVuTO E VOLENTIErI PubbLIChIamO
La LETTEra ChE OTTOrINO barTOLINI
ha INDIrIzzaTO aLLE PIÙ aLTE ISTITuzIONI DELLa
NOSTra rEPubbLICa IN mErITO aL CENSImENTO
PrEVISTO PEr IL mESE DI OTTObrE 2011.
Al Presidente della Repubblica,
Senatore a vita
Dott. Giorgio Napolitano
Al Presidente del Consiglio
dei Ministri
On.le dott. Silvio Berlusconi
Al Presidente del Senato
della Repubblica
Sen. dott. Renato Schifani
Al Presidente della Camera dei Deputati
On. dott. Gianfranco Fini
Loro sedi
Oggetto:
I Censimenti e il 150° dell’Unità d’Italia
(31 dicembre 1861 - ottobre 2011)
Io sono convinto che l’occasione del 150°
dell’Unità d’Italia (1861 – 2011) debba essere
colta per richiamare all’attenzione degli
italiani che nell’anno 1861, oltre all’insediamento
(18 Febbraio) della Camera dei
Deputati eletti nelle prime elezioni generali
italiane e alla proclamazione di Vittorio
Emanuele II (17 Marzo) quale Re d’Italia,
è da annoverare, come avvenimento storicamente
importante, il primo Censimento
della popolazione in Italia.
Il Censimento è storicamente importante
ma anche storicamente dimenticato fra
tante rituali manifestazioni celebrative realizzate
nel corso di questo nostro 2011.
Metto in sequenza, sintetizzando il succedersi
dei censimenti italiani:
• 31 Dicembre 1861 – 1° Censimento, a
mio parere data da dissotterrare e da far
emergere per fare capire agli Italiani e in
particolare ai giovani il signifi cato di questo
iniziale percorso.
Popolazione Residente 22.182.377 – Popolazione
presente 21.777.334 su una superfi
cie di 248.032 Kmq. (con esclusione
I Censimenti e il 150°
dell’Unità d’Italia
dello Stato Pontifi cio – Friuli Venezia Giulia
– Trentino Alto Adige).
• 31 Dicembre 1871 – 2° Censimento
– (escluse Friuli Venezia Giulia – Trentino
Alto Adige) Popolazione Residente
27.303.509 – Popolazione presente
26.801.154 su una superfi cie di 285.930
Kmq.
• 1 Dicembre 1921 – 6° Censimento –
dopo la prima Guerra Mondiale (1915-
1918) Popolazione Residente 39.943.528
– Popolazione presente 37.932.120 su una
superfi cie di 310.079 Kmq.
• 21 Aprile 1936 – 8° Censimento – ultimo
Censimento prima dell’inizio della 2°
Guerra Mondiale.
Popolazione Residente 41.651.000. Popolazione
presente 41.176.671 su una superfi
cie di Kmq. 310.079.
• 4 Novembre 1951 – 9° Censimento –
dopo la seconda Guerra Mondiale (1940-
1945)
Popolazione residente 42.943.602 – Popolazione
presente 42.918.726 su una superfi
cie di 310.190 Kmq.
- 15 Ottobre 1961 – 10° Censimento – nel
100° dell’Unità d’Italia
.Popolazione residente 47.515.537 – Popolazione
presente 47.158.738 su una superfi
cie di 301.201 Kmq.
• 20 Ottobre 2001 – 14° Censimento – inizio
nuovo secolo e ultimo Censimento.
Popolazione residente 56.995.744 – Popolazione
presente 56.133.039 su una superfi
cie di 301.338 Kmq.
Il 15° Censimento è previsto per il prossimo
Ottobre 2011: a pochi, pochissimi
studenti è dato conoscere la dinamica del
per corso storico, politico, territoriale e demografi
co dell’Italia in questi 150° anni di
vita tormentata, democratica e di sviluppo,
perché a nessuno è venuto in mente di fare
conoscere questa nostra storia vera.
Ho atteso per vedere se nel corso delle celebrazione
del 150° emergeva l’interesse di
far conoscere il percorso che ho sintetizzato
e che evidenzia il dato, a mio parere,
preoccupante di 57 milioni di Italiani che
attualmente risiedono sul nostro territorio.
Nel 1921 su una superfi cie di 310.079 Kmq.
eravamo 40.000.000 di residenti; nel 2001
su 301.338 Kmq. eravamo 57.000.000;
oggi, 2011, se ai residenti aggiungiamo i
presenti emigrati regolari, gli irregolari, gli
infi ltrati, sicuramente superiamo di molto i
60.000.000.
Il 15° Censimento del prossimo Ottobre ci
darà la quasi esatta conoscenza di una realtà
demografi ca che, a mio parere, è grave
e pesante su un territorio, quello dell’Italia,
degradato e violentato nel corso di questi
150 anni di crescita e di sviluppo urbanistico
caotico e con sprechi di ogni genere.
Una realtà che, mi pare di poter dire, abbia
l’assoluta necessità di essere tenuta nella
massima considerazione da chi, a tutti
i livelli, comunali, provinciali, regionali e
nazionali , ha la responsabilità della guida
della nostra Italia. Con spirito collaborativo,
cordialmente.
Se qualcuno vuole il titolo di Re del Po, si
accomodi; il trono è libero.
Ma credo che nessun “politico” del giorno
d'oggi voglia e possa vestire i panni di un
eroe così semplice e vero: o, semplicemente,
di un Uomo così.
n u o v oinformatore
9

mobilità
Ignatiuc Vasile, un nome ed un cognome
che a molti lì per lì non diranno
nulla. Dietro a questo giovane, che
all’epoca dei fatti aveva 23 anni, si celano
una storia drammatica e una sentenza,
definita da molti, storica.
Il 18 luglio del 2008 a Roma, Ignatiuc
Vasile, di origine moldava, alla guida di
un furgone rubato ed in fuga dalle forze
dell’ordine, attraversa due o tre incroci
con il semaforo rosso non rallentando
mai la velocità; giunto all’incrocio tra
Via Nomentana e Viale Regina Margherita,
brucia nuovamente il semaforo
rosso a tutta velocità travolgendo in
pieno un’auto con tre ragazzi a bordo:
al momento dello schianto il furgone
andava a 160 km all'ora, come indica
la lancetta del tachimetro ferma a causa
dell’impatto.
Il furgone si rovescia su un fianco e il
moldavo cerca di uscirne sfondando un
vetro per darsi alla fuga. Viene quindi
fermato dalla polizia, che lo stava tenendo
sotto controllo, dopo aver smesso
di seguirlo a sirene spiegate, proprio
per evitare che continuasse nella sua
corsa omicida.
Epilogo del terribile sinistro: un ragazzo
di 20 anni morto, sua sorella e il fidanzato
gravemente feriti, ma miracolosamente
vivi.
Vasile in primo grado venne riconosciuto
responsabile di omicidio volontario e
condannato a 16 anni di reclusione. Valutazione
ridimensionata, però, nel giudizio
di secondo grado che derubricò il
delitto del moldavo in colposo, con una
riduzione della pena da 16 a 8 anni di
reclusione.
Sembra il solito caso giudiziario tipico
in questi casi.
Questa volta la Prima Sezione della
Corte di Cassazione vuole vederci più
chiaro e decide per un nuovo processo
in appello, dove il ragazzo dovrà rispondere
dell’accusa di omicidio volontario
a cura di MaUrizio DaLL’ara
STraDa E GIuSTIzIa
Storia drammatica,
sentenza "storica"
con dolo eventuale.
Il dolo eventuale è un tipo di manifestazione
del dolo in cui chi compie un
atto ha ben presente la possibilità che
un evento si verifichi e accetta la possibilità
che tale fatto si verifichi. È proprio
questa accettazione consapevole
del rischio che fa differire questa figura
dall'affine figura della Colpa Cosciente.
Colui che compie questo atto decide di
agire "costi quel che costi", accettando
il rischio del verificarsi dell'evento.
La Cassazione ritiene che debba essere
rivalutata tutta la dinamica dell’incidente
sulla quale – è il parere dell’alta Corte
– i giudici dell’appello non si sono
soffermati in maniera esaustiva. Tra gli
elementi da riconsiderare, ad esempio,
ai fini del ritorno all’accusa originaria
di omicidio volontario, la Suprema Corte
indica “l’assenza di tracce di frenata,
o di elementi obiettivamente indicativi
di deviazione in rapporto al punto di
impatto con il mezzo su cui viaggiavano
i tre giovani”, e il “comportamento
serbato dall’imputato dopo la violenta
collisione”.
La sentenza costituisce un vero punto di
svolta nella giurisprudenza italiana.
Un segnale in questa direzione si era
già avuto nell’ottobre del 2010: la Corte
d'Appello di Milano ha confermato
la condanna a 18 anni per omicidio volontario
a un uomo che il 16 settembre
2007 investì e uccise un pensionato sulle
strisce pedonali. L’anziano tentò con
tutte le sue forze di rimanere attaccato
al cofano dell’autovettura, nell’estremo
tentativo di salvarsi. Secondo l’accusa,
l’uomo alla guida sterzò bruscamente
più volte fino a gettare in terra l’anziano
e poi gli passò sopra. La Corte d’Appello
del capoluogo lombardo ha confermato
integralmente la sentenza emessa
in primo grado.
E c’è anche chi non si accontenta e rilancia:
il sindaco di Firenze, Matteo Renzi
si è fatto promotore di una proposta per
cui si debba prevedere una quarta forma
di omicidio, oltre a quelle già esistenti:
accanto all’omicidio volontario, a quello
preterintenzionale e a quello colposo,
serve affiancare l’istituto dell’omicidio
stradale.
In effetti questa proposta è gia all’esame
della Commissione Trasporti della
Camera, ed ha sollevato come al solito
pareri favorevoli, ma anche contrari.
Così come per altri temi di tipo etico,
come il consumo di alcol e droghe alla
guida o i limiti di velocità, è probabile
che la discussione si prolunghi per molto
tempo, lasciando ancora una volta gli
italiani nel solito limbo di una eterna
incertezza.
in alto il tribunale di milano.
10 n u o v oinformatore N. 3 I mAGGio / GiUGno I 2011

mobilità
Chissà quante volte vi sarà capitato
di sentire che in quel paesino o
in quella città " c'era un trenino";
chissà quanti caselli abbandonati, stazioncine
convertite ad altri usi vi hanno fatto
rivivere, per un attimo, nostalgie di un
tempo oramai lontano! Sono tanti i binari
perduti in Italia: tanti chilometri che si
snodavano in provincia a testimonianza di
un mondo minore ma non per questo meno
interessante di quello dei moderni Frecciarossa
o di anonimi convogli per pendolari.
Eppure sull'altopiano del Renon, nei pressi
di Bolzano, continua a rivivere, come
in una bella favola, il trenino del Renon:
ininterrottamente dal 1907 sferraglia indisturbato,
memore dei fasti dell'imperatore
Francesco Giuseppe, fino all'odierno alto
Adige. Con uno scartamento ridotto di 1
m, tensione a 800 volt, la tranvia del Renon
( di un tram si tratta), si snoda da L'assunta
a Soprabolzano fra boschi, prati e pascoli,
per una lunghezza di 6,6 km.
Fino alla fine degli anni sessanta l'impianto
aveva origine dal centro di Bolzano, piazza
Walter e, con l'ausilio di un sistema a cremagliera,
raggiungeva la tratta in quota ancora
in esercizio. Lo stesso Alto Adige offriva
trasporti locali su ferro molto capillari:
i più attenti sapranno per esempio che fino
a metà degli anni trenta era possibile, con
opportuni trasbordi, raggiungere Bolzano
da Trento senza percorrere la ferrovia del
Brennero! Proprio così: a Trento si partiva
con la ferrovia per Malè ( ancora in funzione),
alla stazione di Dermulo si cambiava
con la ferrovia Dermulo - Fondo Malosco-
Mendola, da lì con la funicolare si scendeva
fino a Sant' Antonio di Caldaro; da qui
poi in tram fino a Caldaro dove, con la mai
dimenticata ferrovia transatesina ( di cui è
allo studio il ripristino) si poteva arrivare a
Bolzano e da qui al Renon! Fantastico: un
po' quello che accadeva dalle nostre parti
quando ancora, fino al 1964, si poteva raggiungere
da Bologna Ravenna senza passare
né da Ferrara né tantomeno dalla fer-
2011 I mAGGio / GiUGno I N. 3
di MaNNES BErTi
iTaLia C'Era uNa VOLTa uN TrENINO...E C'è aNCOra!
Viaggio da favola sul
trenino del Renon (Bz)
rovia adriatica; infatti grazie alla ferrovia
Budrio- Massalombarda il gioco era fatto!
Si parla tanto oggi di mobilità ecocompatibile,
più volte politici locali parlano di cura
del ferro: ma sarebbe bastato rispettare
l'esistente;tuttavia un malinteso senso del
progresso, forse un po' troppo anglosassone,
che vedeva nel mezzo privato il futuro,
travolse quasi tutti quegli impianti e oggi è
veramente molto oneroso sia economicamente
che tecnicamente ripristinare tratte
ferroviarie dismesse...
Non accadde così nel Renon: la presa di
coscienza a favore del mezzo pubblico su
ferro nacque infatti proprio qui: quando
alla fine degli anni settanta anche la tratta
superstite rischiava la soppressione, gli abitanti
dell'altopiano costituirono un comitato
per il loro trenino e, con un prezzo simbolico,
acquistarono dalla Germania una
elettromotrice tranviaria usata che avrebbe
dato manforte a quella più anziane.
La nostra visita al trenino comincia presso
la rimessa di Soprabolzano dove, un
simpatico collega scende dal tetto di una
elettromotrice a cui faceva manutenzione
al pantografo: comincia a parlarci della
ferrovia, dell'esercizio, dei turni e, incalzato
dalle mie domande, spunta un sia pur
sfocato ricordo dell'indimenticabile tratta a
cremagliera.
La cosa che mi ha colpito di più di lui è stato
l'amore e la passione incondizionate per
il suo trenino, nonchè la consapevolezza
che questo costituisce l'attrattiva più originale
per un luogo, il Renon, che già di per
sé ha notevoli bellezze naturali: basti pensare,
per es, alle famose piramidi di terra.
Dopo un caffè al bar un fischio ci annuncia
l'arrivo di uno sferragliante tram: è l'elettromotrice
Alioth del 1910 che fino al 1936
faceva servizio sulla soppressa Dermulo-
Fondo Malosco-Mendola; che emozione!
Ricordo che ero poco più di un bambino
quando la vidi per la prima volta:alla fine
degli anni ottanta era appena iniziato il
rinnovamento della linea e il materiale
rotabile presentava ancora quella patina
di vecchio che, se allora richiedeva un restauro,
oggi, una volta effettuato,gli dona
un fascino classico, quasi fuori dal tempo!
Una meraviglia per gli occhi! Il viaggio si
presenta affascinante e allo stesso tempo
interessante: fra curve, controcurve, passaggi
a livello con sbarre che si chiudono
all'ultimo momento, masi, mucche al pascolo
e sullo sfondo l'imponente cornice di
gruppi dolomitici come lo Sciliar. Presso
la fermata di Stella viene effettuato l'incrocio
col treno discendente effettuato da una
della due elettromotrici con rimorchiata
usate acquistate da ultimo dalla Svizzera:
interessante notare come i conducenti portino
sulla divisa una pettorina catarifrangente:
questo perchè, all'atto dell'incrocio,
uno dei due da un treno monta sull'altro e
viceversa.
Motivi di sicurezza rovinano l'elegante blu
della divisa SAD, l'azieda esercente il servizio.
La stazione di Collalbo si presenta
appena dopo un cavalcavia e tutto attorno
si sviluppa il paesino dove, improvvisamente
e per soli pochi minuti, ci saluta un
anticipo di inverno (siamo in ottobre) con
grossi fiocchi di neve. A parere di chi scrive
una gita da queste parti ci sottrae di certo
allo smog quotidiano e contribuisce ad
avvicinarci ancora di più a un cultura del
trasporto pubblico che oggi più che mai
dovrebbe essere al centro delle politiche
più evolute. Alla prossima visita!
n u o v oinformatore
11

GST
Sabato 19 marzo scorso il GST,
a ranghi ridotti, ha effettuato la
prima escursione del 2011 in occasione
delle parti trasportistiche della
Fiera di San Giuseppe a La Spezia.
San Giuseppe è infatti il patrono della
città, e come in ogni festa patronale che
si rispetti, la città assume un aspetto di
fiera diffusa in tutto il centro, con bancarelle,
feste di strada e quant’altro. La
locale ASSOFITRAM, associazione di
cultori del trasporto pubblico, da diversi
anni coglie l’occasione della ricorrenza
per organizzare alcuni tra i suoi appuntamenti
annuali più significativi.
Quest’anno ricorrendo il 150° dell’Unità
d’Italia, si è puntato su una celebrazione
del bus modello FIAT 418, visto quale
autobus “unificante” dell’Italia, essendo
veramente stato presente in tutta la nazione,
dalle grandi città fino, in alcuni,
casi, a qualche piccolo paesino, nel corso
della sua carriera durata praticamente
quarant’anni, in quanto qualche sparuto
esemplare è ancora in circolazione.
Diversi gli appuntamenti di questa celebrazione.
La mattina del 19 marzo con
un FIAT 418 Portesi, originario di Trevi-
a cura di MaSSiMiLiaNo caNToNi
IL GruPPO STuDIO TraSPOrTI a La SPEzIa
Per il 150° il Fiat 418
"unisce" l'Italia
so e oggi di proprietà dell’Associazione,
si è svolto un giro sulle principali linee
cittadine, simulando anche il passaggio
di consegne tra il 418 e gli allora nuovi
filobus Bredabus (praticamente analoghi
a quelli di Bologna) al capolinea di Pegazzano.
Al pomeriggio l’inaugurazione,
con tanto di bandierona italiana vista
la ricorrenza di quest’anno, del pezzo
forte: il 418 VS 880 Portesi ex matricola
4912 dell’AMT di Genova appena
restaurato e rimesso in ordine di marcia;
un mezzo forse visto come anche troppo
moderno da alcuni puristi (è del 1985),
ma estremamente interessante in quanto
è stato l’ultimo modello di 418 prodotto
in Italia appositamente per le strette stra-
in alto, a sinistra, il gruppo dei partecipanti.
Sopra, il fiat 418 AC Portesi VS880 ex-AmT
Ge 4912 restaurato, mentre a fianco, a
sinistra il fiat 418 AC BCf ex-ACTT TV 89.
de collinari di Genova con telaio all’uopo
accorciato (8,80 m, appunto).
In tutte le giornate della manifestazione
era poi possibile visitare una mostra
fotografica sui 418, nel contesto della
quale i nostri soci Massimiliano Cantoni
e Giorgio Fantini il pomeriggio del
19 marzo hanno ripercorso la storia del
mezzo mettendo a disposizione una ricerca,
condotta alcuni anni fa.
Infine domenica 20 i due mezzi hanno
percorso la strada tra La Spezia e la turistica
Lerici in mattinata, per poi rientrare
in deposito a Borghetto Vara, dove
i mezzi dell’ASSOFITRAM sono “ospiti”
di ATC La Spezia, non prima di un
abbondante pranzo sulle colline liguri.
12 n u o v oinformatore N. 3 I mAGGio / GiUGno I 2011

??????????
???? ???? ????? ??? ???? ????? ???
???? ????? ?? ??? ???? ?????? ????
????? ??? ???? ????? ??? ????
????? ??? ???? ????? ??? ???? ?????
??? ???? ????? ??? ???? ????? ??? ????
????? ?????????
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?
????? ?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?
????? ?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
2011 I mAGGio / GiUGno I N. 3
a cura di ?????????
??????????????
???? ??????
???????????????
??????????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?
????? ?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?
????? ?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ??????
??? ????? ????? ????? ???? ??????
?????? ????? ????? ????? ???? ??????
?????? ????? ????? ????? ???? ??????
???????????? ??? ????? ????? ?????
???? ?????? ?????? ?????? ??? ?????
????? ????? ???? ?????? ?
n u o v oinformatore
13

14
????????
???? ???? ????? ??? ???? ????? ???
???? ????? ?? ??? ???? ?????? ????
????? ??? ???? ????? ??? ????
????? ??? ???? ????? ??? ???? ?????
??? ???? ????? ??? ???? ????? ??? ????
????? ?????????
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?
????? ?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?
????? ?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
a cura di ?????????
??????????????
???? ??????
???????????????
??????????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?
????? ?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?
????? ?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ?????? ???
????? ????? ????? ???? ?????? ??????
?????? ??? ????? ????? ????? ????
?????? ?????? ?????? ??? ????? ?????
????? ???? ?????? ?????? ??????
??? ????? ????? ????? ???? ??????
?????? ????? ????? ????? ???? ??????
?????? ????? ????? ????? ???? ??????
???????????? ??? ????? ????? ?????
???? ?????? ?????? ?????? ??? ?????
????? ????? ???? ?????? ?
n u o v oinformatore N. 1 I GennAio / feBBRAio I 2011

Trasporti pubblici Bologna - Ferrara
APPROVATO IL BILANCIO
CONSUNTIVO 2010
che evidenzia un utile per il quinto anno consecutivo.
È stata assorbita positivamente la fusione
con la ferrarese ACFT, è aumentato il margine operativo
lordo, e i passeggeri complessivi e gli abbonati annuali
sono in crescita rispetto al 2009
i soci proprietari di ATC hanno approvato all’unanimità
la proposta di bilancio dell’esercizio 2010,
formulata dal Consiglio di Amministrazione della
sociètà.
ATC chiude il 2010 con un utile netto di 1,89 Mil/
euro, che sarà interamente distribuito agli enti Locali
soci, ed un Margine Operativo Lordo (eBiTDA) in
crescita (16,9 Mil/euro) che supera ancora una volta
ammortamenti e accantonamenti netti a conferma
della capacità reddituale di un’azienda rinnovata
negli anni e recentemente interessata dall’ampliamento
dimensionale conseguente all’incorporazione,
avvenuta nel 2009, dell’azienda ferrarese ACFT.
nel 2010, sul piano produttivo, ATC ha percorso
47,5 milioni di chilometri; in aumento i passeggeri
(123.964.839 i viaggi effettuati, 2 milioni in più rispetto
al 2009) e gli abbonamenti annuali (66.686 in
totale), che segnano una crescita annua del 2,8%.
ATC la cui proprietà è ripartita in quote tra Comune
di Bologna (59,65%), provincia di Bologna (37,15%),
provincia di Ferrara (1,91%) e Comune di Ferrara
(1,29%), rappresenta una realtà che produce gli oltre
47 milioni di km all’anno indicati, con 1271 vei-
2011 I mAGGio / GiUGno I N. 3
coli al servizio di un bacino che ha oltre 1,3 milioni
di soli residenti e che attrae un numero rilevante di
spostamenti extraprovinciali.
ATC ha un patrimonio netto di 59 Mil/euro ed un
valore della produzione di 206,2 milioni di euro.
L’Azienda nel 2010 ha realizzato investimenti lordi
per complessivi 36,3 Mil/euro, di cui:
• 29,4 Mil/euro in infrastrutture di trasporto e mezzi
(per quanto riguarda questi ultimi sono stati messi
in esercizio 11 filobus e 29 autobus euro5 per il
servizio extraurbano)
• 0,3 Mil/euro per il completamento del telecontrollo
della flotta;
• 4,0 Mil/euro per il nuovo sistema di tariffazione
integrata regionale "Mi Muovo";
• 2,6 Mil/euro di altri investimenti (filovie, sistemi
informativi, impianti e attrezzature).
“I dati di bilancio – ha commentato il presidente sutti,
alla guida della società dal 2005 - confermano la
continuità di risultati positivi conseguiti negli ultimi
anni e la solidità patrimoniale, economica e finanziaria
di un’azienda sana che ha un ruolo importante a
livello regionale nella gestione dei servizi di mobilità”.
n u o v oinformatore
segue A pAginA ii
i

segue DA pAginA i
ii
Trasporti pubblici Bologna - Ferrara
Arrivano i Tornelli
antievasione
pervenuta l’autorizzazione da parte dei competenti
uffici della Motorizzazione, ATC, a partire da mercoledì
11 maggio, inizierà la sperimentazione del sistema
che consente l’accesso al bus solo a chi è in possesso
di un titolo di viaggio valido.
sugli autobus in servizio sulla linea suburbana 90
(Piazza Cavour – San Camillo/Ozzano), sono stati
installati nei pressi della cabina di guida, poco oltre
l’unica porta d’ingresso, dei bracci semoventi che si
apriranno alla convalida del biglietto o del citypass,
al riconoscimento dell’abbonamento o all’emissione
dello scontrino dell’emettitrice automatica di biglietti
urbani.
nella prima fase di test, i tornelli saranno attivi solo
sulle corse su cui sarà presente personale di assistenza.
Dopo i primi giorni di sperimentazione, in relazione ai
rilievi effettuati e alla risposta tecnica e di utilizzo, si
prevede che l’assistenza venga gradualmente ridotta
verso la completa autonomia del sistema.
n u o v oinformatore
Funzionamento
Dopo le citate operazioni di verifica automatica o di
acquisto del titolo di viaggio, i bracci si apriranno e
una luce verde mostrerà all’utente la possibilità di
passare. nel caso si oltrepassi il tornello senza effettuare
la validazione o l’acquisto del titolo, il sistema
segnalerà l’accesso irregolare tramite un avvisatore
acustico e un segnale rosso.
per impedire l’accesso dalla porta di uscita, saranno
presenti due bracci attivabili solo dall’interno in direzione
della discesa. L’accesso dei passeggeri in carrozzella
potrà comunque avvenire dalla porta dotata
di pedana, con l’assistenza del conducente, come è
consuetudine oggi sul resto delle linee.
Questo sistema d’accesso comporta che anche chi
possiede un abbonamento debba effettuare la convalida:
biglietti magnetici e citypass già timbrati e
ancora nell’ora di utilizzo, così come l’abbonamento
mensile in corso di validità dovranno comunque essere
inseriti nel validatore, come all’atto della convalida.
L’abbonamento annuale, caricato su carta a microchip,
dovrà semplicemente essere avvicinato in prossimità
della parte anteriore dello stesso validatore “Mi
Muovo”. in tutti questi casi, riconosciuta la validità dei
titoli, il sistema darà accesso al passeggero.
Prospettive del sistema
di controllo degli accessi
Come premesso, durante le prime fasi d’avvio, quando
il sistema sarà attivo, verrà supportato dalla presenza
a bordo di personale di assistenza che fornirà informazioni
e indicazioni all’utenza e gestirà eventuali
anomalie.

per tutto il periodo di sperimentazione – che si protrarrà
per almeno tre mesi e che non sostituirà la
normale attività di verifica dei titoli di viaggio a bordo
sulla linea 90 - l’attenzione sarà concentrata in
particolare sugli aspetti tecnici: verranno monitorati i
tempi di percorrenza del bus, quelli di salita dei passeggeri
e saranno prese in considerazioni le note del
personale di rilevazione e le sollecitazioni che perverranno
dagli utenti.
Tutte le indicazioni emerse saranno utili per affinare
un sistema che, a regime, dovrà consentire, da un
lato, affidabilità e praticità d’uso per i passeggeri e,
dall’altro, il deciso abbattimento dell’evasione tariffaria.
A seguito dei risultati ottenuti saranno possibili
valutazioni sull’espandibilità delle installazioni.
Da Luglio verrà
interamente ristrutturato
il servizio Prontobus
Pianura
su sollecitazione dei Comuni, il servizio prontobus
di pianura e persicetana, e alcune linee che effettuano
servizio in zona subiranno modifiche di percorso
e di orario a partire dal 1 Luglio 2011. Alcune
variazioni saranno attive con il prossimo orario
invernale poiché riguardano corse esclusivamente
scolastiche.
nel dettaglio le modifiche sono le seguenti:
Prontobus Pianura
dall’1/07/11
• linea 436 “Bentivoglio - Castel Maggiore”: cam-
2011 I mAGGio / GiUGno I N. 3
Trasporti pubblici Bologna - Ferrara
bia percorso a Funo, in quanto transiterà per la
nuova zona residenziale di Via Funo e per la stazione
ferroviaria e a Castel Maggiore dove transiterà
per Via della Repubblica anziché Via La pira.
• linea 98: viene prolungata solo per alcune corse
del mattino, di mezzogiorno e della sera dall’attuale
capolinea “ neruda” a Via La pira
• linea 456: vengono soppresse le corse delle 12.46
e 17.50 da san pietro e delle 16.32 da Cento
dal prossimo orario invernale:
• linea 442: viene soppressa
• nuova linea 442 “san Marino di Bentivoglio-Funo
di Argelato-Castel Maggiore”: viene istituita nei
soli giorni di scuola con 2 coppie di corse
• nuova linea 444 “granarolo-Cadriano-Castel
Maggiore”: viene istituita nei soli giorni di scuola
con una corsa di andata verso Castel Maggiore e
due di ritorno verso granarolo
• linea 97: vengono soppresse le tratte san giorgio
di piano-Funo san giobbe delle corse bis delle
13.20 e 14.20 da Cento
• linea 357: viene soppressa la corsa scolastica
delle 7.25 da Altedo Chiesa a Bologna
Prontobus Persicetana
dall’1/07/11
• linee 533, 536, e 537: vengono soppresse le ultime
corse serali
• linee 533, 536, e 537: viene soppresso il servizio
pomeridiano del sabato
• linea 533: vengono soppresse le corse delle 9:05
da san giovanni in p. e delle 9:40 e 10:30 da Anzola
• linea 536: vengono soppresse le corse delle 10:32
da san giovanni e delle 11:50 da palata pepoli
dal prossimo orario invernale:
• linea 535: la linea viene interamente soppressa
• linea 504: viene soppressa la tratta san giovanni
– sala Bolognese.
n u o v oinformatore
segue A pAginA iV
iii

segue DA pAginA iii
Trasporti pubblici Bologna - Ferrara
Continuano gli episodi
di vandalismo ai danni dei servizi igienici ai capolinea
È necessario, ancora una volta, sottolineare le difficoltà
che si registrano nel mantenere la pulizia ed il
decoro delle strutture e, di conseguenza, nell’assicurare
a tutti una fruizione agevole dei servizi.
Ci riferiamo ovviamente agli aspetti igienici, ma,
purtroppo, anche alle numerose e ripetute manomissioni
degli accessori, alle scritte sulle pareti interne
che non possono certamente essere attribuite
ad estranei!!!
si tratta, come abbiamo più volte ribadito, di un bene
di pubblica utilità ad esclusivo utilizzo dei conducenti,
Pubblichiamo con piacere una segnalazione positiva
sul personale e sul servizio
“Buongiorno, scrivo per segnalarvi un episodio positivo
accaduto questa mattina….
nello specifico, l’autista del filobus in questione non
soltanto ha dato indicazioni a una signora che non
sapeva dove fosse porta Lame, in modo gentile, efficiente
e preciso, ma ha anche dato dimostrazione
di come si possa svolgere anche un ruolo educativo
verso utenti maleducati. nei pressi di porta s. felice,
infatti, alcune ragazze si sono lamentate che
non fossero state aperte le porte pur non avendo
suonato per chiedere la fermata: l’autista ha giustamente
spiegato loro che si non si suona, le porte
non vengono aperte e – cosa altamente apprezzabile
– le ha obbligate a tornare alla porta di discesa
e ri-suonare, per aprire loro le porte, mentre restava
ferma alla fermata.
News
in breve
Telecontrollo a Ferrara
che fra l’altro, e ben lo sanno i colleghi più anziani,
costituisce un importante miglioramento ottenuto
negli ultimi anni dopo tanta attesa.
È quindi del tutto incomprensibile che gli stessi destinatari
del servizio siano di frequente causa di danneggiamenti
e malfunzionamenti!! e sono tanti gli
autisti che ne denunciano l’utilizzo non propriamente
civile, chiedendo ad ATC di intervenire. Lo facciamo
ancora una volta su queste pagine, non escludendo,
se la situazione non si dovesse normalizzare, azioni
più decise e provvedimenti più drastici.
L’ho trovato un comportamento altamente educativo
e civile, …., se più autisti avessero il coraggio e la
fermezza di questa signora, gli incivili e coloro che
pensano di aver ragione anche quando palesemente
non rispettano le regole avrebbero vita dura.
L’autista ha saputo unire fermezza e buon senso, e
per questo meriterebbe un encomio.”
“L’insegnante …. della scuola primaria …. ringrazia
per il servizio offerto, in data 16/03/2011, alle ore
8.30, davanti alla fermata centrale del paese, in
quanto era pronto un autobus n. 101 a disposizione
completa per la nostra classe.
in un momento difficile, sia per l’azienda, sia per gli
utenti, credo che una lode per l’efficienza dimostrata
vi faccia piacere.”
Da aprile è operativo il pannello informativo alla fermata "giardini" in prossimità del Castello a Ferrara
nell'ambito della sperimentazione per il telecontrollo (che si realizzerà nel 2011 - 2012) della linea 6.
per l'installazione del secondo pannello previsto presso l'ospedale siamo in attesa dell'allacciamento enel che
sta incontrando diversi problemi per le autorizzazioni
iV n u o v oinformatore N. 3 I mAGGio / GiUGno I 2011

note
Un osservatorio, una banca dati,
più formazione per la polizia
locale e collaborazione con le
forze dell’ordine, le altre istituzioni e la
magistratura. L’impegno per formazione
ed educazione alla legalità. L’Emilia-
Romagna è da sempre terra nemica della
mafia. Lo è perché le istituzioni sanno
come collaborare tra loro, come fare da
collante con le parti sociali e le associazioni.
Ma non bisogna mai abbassare la
guardia e lavorare sempre per mantenere
forte e sana la nostra corazza, quella che
ci preserva. È per questo che di recente
la giunta dell’Emilia-Romagna ha varato
una nuova legge regionale in materia
di prevenzione alle infiltrazione della
criminalità organizzata e di promozione
della cultura della legalità, che, tra le altre
cose, prevede di istituire nella giornata
del 21 marzo di ogni anno la ricorrenza
per ricordare le vittime della mafia e
coloro che si sono opposti alla criminalità
organizzata. Con questa nuova legge,
frutto della collaborazione con i territori,
le istituzioni, le associazioni e le parti
sociali, abbiamo innanzitutto voluto dare
un segnale forte del nostro impegno per
contrastare l’infiltrazione e il radicamento
della criminalità mafiosa in regione. È
2011 I mAGGio / GiUGno I N. 3
di SiMoNETTa SaLiEra
ImPEGNO PEr FOrmarE ED EDuCarE
Così contrastiamo
la mafia
un problema che nessuno oggi può trascurare:
riguarda lo sviluppo della comunità
regionale e delle future generazioni,
la possibilità di vivere in un contesto
dove le regole sono rispettate, dove l’impunità
non è né garantita e meno che mai
premiata, dove ci si oppone all’imbarbarimento
della comunità. La nuova legge
si presenta come una “borsa di attrezzi”
da cui attingere per promuovere progetti
di prevenzione e di contrasto. Al mondo
della Scuola viene dedicato una attenzione
particolare: la legge prevede infatti il
in alto, una maestra insegna
ad un'alunna la "strada giusta da percorrere"
e, a fianco, un'aula vuota.
sostegno a interventi nelle Scuole e nelle
Università, di vario genere, dai campi di
lavoro nelle terre confiscate, al sostegno
alla ricerca in questo campo. Con la legge
si cercherà anche di intervenire sui
danni che l’infiltrazione della criminalità
mafiosa ha già prodotto nel territorio regionale:
attraverso il sostegno ai Comuni
che hanno in gestione beni confiscati alla
mafia che nella nostra Regione sono 31.
La possibilità di recuperare ad un uso
sociale i beni confiscati è estremamente
importante, anche per il messaggio simbolico
che si da ai cittadini. Per questo
aiuteremo quindi i Comuni nelle iniziative
di recupero dei beni, anche attraverso
uno sportello che può fornire assistenza
e informazioni. La nostra impressione è
che i Comuni, soprattutto quelli di piccole
dimensioni, debbano affrontare da soli
un impegno troppo gravoso e che deve
esserci una condivisione istituzionale di
questo impegno.
n u o v oinformatore
15

sotto i portici
Federalismo: il mito di una parola,
che, ormai da vent’anni, catalizza
l’attenzione, ma che produce anche
ogni possibile fraintendimento, tra
speranze e delusioni.
A 150 dall’Unità d’Italia, non si può
non pensare ad una concezione più
aperta e flessibile del Paese; e, allo stesso
tempo, guardare al dibattito che si è
sviluppato negli ultimi anni, sul valore
delle comunità locali, che, con accenti
diversi, va dai lavori di Anthony Giddens
su una globalizzazione produttiva
di mille localismi, alle suggestioni
di Giuseppe De Rita sul “sommerso”,
ovvero di Aldo Bonomi sul nuovo sviluppo
“molecolare”, orizzontale, territorializzato.
Ci sono tanti modi di intendere il federalismo.
Io, da amministratore locale,
vorrei cercare di spiegare le ragioni,
ovvero l’irragionevolezza, di quello che
sta prevalendo.
Propongo di fare un piccolo passo indietro
e di riconsiderare il momento
inaugurale della stagione politica nella
quale, in parte, tuttora, si trova, tra non
pochi e complessi problemi, il nostro
Paese.
Torniamo alla campagna elettorale del
2008, che si aprì con l’uscita di un libro
di Giulio Tremonti, nel mese di marzo,
“La paura e la speranza”, un pamphlet
sull’Europa, nel quale il Ministro in
pectore dell’Economia si avventurava
nella configurazione di un nuovo conservatorismo,
non saprei come altro
chiamarlo, basato su valori quali: identità,
famiglia, autorità, ordine, responsabilità
e, appunto, federalismo.
Poche settimane più tardi, una volta
vinte le elezioni, Giulio Tremonti firmò,
insieme a Silvio Berlusconi, il Dpef, poi
deliberato dal Consiglio dei Ministri il
18 giugno 2008. Titolo: “Un piano per
l’Italia”. Quelle pagine sono la “teoria”
del più potente Ministro dell’Economia
dell’Italia repubblicana, perno e pilastro
della compagine di Governo uscita
dal voto del 2008, e vanno poste alla
di Marco MacciaNTELLi
IL FEDEraLISmO
Tra attese e delusioni
base dell’effettiva pratica del Governo
Berlusconi, per come l’abbiamo visto
all’opera nell’ultimo triennio.
Lì è detto tutto. L’asse con la Lega,
il risanamento senza crescita ai danni
delle comunità locali, la drastica
riduzione della spesa pubblica, sulla
base di compatibilità non oggettive,
ma definite dalle scelte del Governo,
come l’operazione-Alitalia, o quella di
abolire indiscriminatamente l’Ici sulla
prima casa, con l’idea di abbassare la
pressione fiscale con le risorse dei Comuni.
C’è un passaggio, in cui si spiega che
d’ora in avanti la legge Finanziaria sarà
“anticipata nella sua parte sostanziale a
prima dell’estate da un provvedimento
legislativo che affianca e dà corpo al
Dpef ”. Cioè un decreto.
E così è stato. Da tre anni, in materia
economico-finanziaria, siamo passati
dalla legislazione alla decretazione.
Nessuno di noi rimpiange il suk della
vecchia Finanziaria, istituita nel lontano
1978, ma è evidente l’impoverimento
che ha avuto il ruolo del Parlamento
di fronte a decreti fatti passare a colpi
di maggioranza, magari sulla base di
maxi-emendamenti dal contenuto non
sempre chiaro, non sottoposti, per tempo,
all’esame delle opposizioni e probabilmente
neppure della stessa maggioranza.
“Su queste basi – si aggiunge nella Premessa
alla “Decisione di Finanza Pubblica”
deliberata dal Consiglio dei Ministri
lo scorso 29 settembre 2010 – sarà
possibile giungere alla presentazione di
una legge di stabilità sostanzialmente
‘tabellare’”.
Ecco: il nuovo sistema in atto è passato
dalla Finanziaria, sottoposta a non poche
critiche, ad una legge di Stabilità,
non so quanto più soddisfacente; al momento
del suo varo, lo scorso anno, la
discussione, nonostante gli auspici di
una visione esclusivamente “tabellare”,
ha portato ad un incremento di risorse
stanziate di 5 miliardi e 700 milioni di
Euro, che si sono aggiunte ad una manovra
estiva che ha sfiorato i 25 miliardi
di Euro.
Insomma, una programmazione economico-finanziaria
strutturalmente imperniata
su tagli e decreti, decreti e tagli:
due facce della stessa medaglia. L’ultimo
decreto, in ordine di tempo (il 78,
poi legge 122), motivato anche dall’Europa,
ma ispirato alla stessa visione, di
politica interna italiana, dei primi due,
del 2008 e del 2009.
Con la profonda ingiustizia non di tagli
selettivi, ma lineari, indistinti. Del tutto
squilibrati tra il centro e le comunità locali.
Per non dire del nodo scorsoio del
patto di stabilità e degli ulteriori tagli a
carico delle Regioni e del Welfare.
Tutto questo, naturalmente, ha molto a
che vedere con l’idea di un federalismo
non più come riforma dello Stato e del
sistema istituzionale locale, ma come
modo per decentrare il risanamento dei
conti pubblici a carico delle comunità
locali.
Non si parla più di un bicameralismo
perfetto da superare, del fatto che il
sistema istituzionale italiano meriti di
essere profondamente rivisitato, che
senza una Carta delle autonomie locali
si rischia di lasciare tutto come prima.
Il federalismo diventa residuale, un pezzo,
non più coordinato con una visione
ed un progetto complessivi di riordino
legati all’esigenza di diminuire sino ad
azzerarli i trasferimenti statali, aumentando
la pressione fiscale in capo agli
enti territoriali.
Il punto è questo: il federalismo non
può essere solo un espediente contabile.
Questo tipo di federalismo, negli ultimi
anni, ha notevolmente aggravato il vecchio
dirigismo di sempre, un po’ dispotico
e un po’ capriccioso, ma non meno
inconcludente: invasivo perché debole.
Un vero e proprio espediente per consentire
allo Stato di sostituire trasferimenti
statali con imposte comunali o
compartecipazioni.
Per ciò che concerne quello cosiddet-
16 n u o v oinformatore N. 3 I mAGGio / GiUGno I 2011

to “municipale”: dalla cedolare secca
sugli affitti all’imposta sugli immobili
(l’Imu, ma dal 2014), allo sblocco, ma
solo per alcuni Comuni, dell’addizionale
Irpef.
Relativamente a quello “regionale”:
esso, come si ricorderà, è stato approvato
lo scorso 24 marzo grazie all`intesa
raggiunta dalla Conferenza delle Regioni
sul reintegro dei fondi per il trasporto
pubblico locale, poi al sì della maggioranza
alla clausola di salvaguardia e
cioè al blocco delle addizionali Irpef al
tetto dello 0,9 per cento (quello attuale)
fino al 2013, e difesa delle fasce di reddito
più basse, che non potranno pagare
più dello 0,5 per cento in più.
Contemporaneamente il governo dovrà
rifondere le Regioni che rispettano il
patto di stabilità dei tagli applicati nella
manovra estiva. Se nel 2013 questo non
sarà avvenuto, ci sarà un tavolo Stato-
Regioni per decidere sull`attuazione del
decreto.
Come si vede, un’impostazione molto
legata ad una negoziazione, tra centro e
periferia, sulle risorse. Aspetto tutt’altro
che trascurabile, ma il federalismo non
può essere solo questo, cioè un mar-
2011 I mAGGio / GiUGno I N. 3
chingegno esclusivamente contabile,
ovvero una forma di risanamento dello
Stato, che certamente va fatto, ma non
solo a carico delle comunità locali.
Oltretutto in questo modo non avremo
uno Stato più snello, più leggero,
un pluralismo istituzionale più forte,
ma, semplicemente, una più accentuata
pressione fiscale locale, a carico dei
Comuni, per consentire allo Stato di tagliare
i trasferimenti.
Io penso che ai tagli senza riforme occorra
contrapporre un disegno riformatore,
perché di un disegno riformatore
c’è bisogno. 8100 Comuni, oltre 100
Province: chi ha detto che non sia possa
riorganizzare il governo locale, spendendo
meno e lavorando meglio, cioè
offrendo un servizio più adeguato ai
cittadini?
In questo senso, guardo con interesse a
quanto si sta facendo nel nostro territorio:
dal tentativo di dar vita ad un patto
di stabilità regionale, all’esperienza dei
distretti socio-sanitari, alle gestioni associati
tra i Comuni.
Perché è certamente anche una questione
di risorse, ma non solo di risorse.
Sul federalismo è in gioco il senso di
Una foto di Palazzo madama, per la quale
si ipotizza una Camera delle Regioni.
un nuovo patto di comunità tra cittadini
e governo locale. Occorre una nuova
idea di Paese che faccia funzionare un
governo più capace, dal punto di vista
del pluralismo istituzionale previsto
dai padri costituenti, con la Carta del
1° gennaio del 1948, poi ribadita e
rafforzata con la riforma del titolo V,
approvata dal Parlamento nel marzo
del 2001 e validata da un referendum
confermativo.
Davvero non c’è altra strada? Solo la
disputa infinita tra un centro in affanno
e un sistema degli Enti locali in stato di
minorità? Davvero non vi può essere un
modo di collaborare nell’interesse del
Paese, tra istituzioni mature, adulte?
Forse sarebbe il caso di riabilitare
un’altra parola, più corrispondente, sia
sul piano lessicale, sia su quello dei
contenuti: la parola “autonomismo”;
perché senza vera autonomia, intesa
come responsabilità e trasparenza delle
decisioni verso i cittadini, non ci sarà
mai neppure vero federalismo.
n u o v oinformatore
17

vita da circolo
FErrara DEPOSITO
L’altra faccia di via Trenti
due anni dall’unificazione delle
a aziende del bacino di Ferrara e Bologna
è forse ora di raccontare la vita
segreta del deposito di via Trenti, appunto
a Ferrara.
Intanto va subito detto che si trova compresso
fra il campo sportivo di via Arginone,
il mercato ortofrutticolo, l’ex macello,
adesso convertito in “paciugara”
(compattano i rifiuti) e il carcere. Quando
alla sera si parcheggia l’autobus si
può assistere alle partite di calcio, oppure
controllare la ronda sulle bigie
mura della prigione. Di giorno invece è
tutto un viavai di camion dell’Hera (e
aziende collegate). Rende ancora più
triste il tutto l’unico bar comodo alle
strutture: la carica batterica presente
nei cibi somministrati mette a rischio
il sistema immunitario di chiunque, ma
ormai gli impiegati e gli autisti ferraresi
sono assuefatti anche a questo. Da notare
un paio di cose: il persistente odore
che permea la zona e che scuote i nostri
delicati nasini e la colonia di gabbiani
che ormai risiede stabilmente nella suddetta
“paciugara”.
Ruotano intorno al deposito alcuni
personaggi che sono o sono stati parte
integrante dell’azienda oppure lo sono
diventati per usucapione. Vivono infatti
vicino al deposito alcuni curiosi personaggi.
Da citare senza dubbio Mario
Bellamio, autista in pensione ed ex presidente
del circolo di Ferrara. Passeggia
con il suo cane e gli fa fare regolarmente
la cacca vicino alle auto dei colleghi
che non gli stanno simpatici (a Mario,
non al cane!). Poi c’è il tuttora in servizio
Daniele Cavallini, detto Cratte il
centauro che è binario come l’informatica,
ovvero ha due stati: o è in servizio
o sta differenziando i rifiuti nell’isoletta
ecologia nei pressi del capolinea del
sette.Vive vicinissimo al deposito anche
Nicola Cavallari (detto Harry Potter
per la somiglianza con il maghetto) che
si compra lo scooter mimetico perché
(dice lui) “la strada è un giungla” o che
si fa travolgere da un’auto che gli manca
la precedenza perché (dice lui) “così
di DEBora BrUNi
impara che agli stop ci si ferma”.
Altro collega rasente il deposito è Lorenzo
Casoni, che dopo qualche anno
in ATC Bologna ha vinto il concorso in
ACFT Ferrara, poi si è fatto come me il
“car” a Comacchio e poi, tornato a Ferrara,
tempo qualche anno si è ritrovato
ATC di nuovo! Camperista sfegatato,
lo si vede con qualsiasi tempo in bici
in via Arginone, mentre sfida il traffico
intenso a colpi di dito medio.Abita nelle
vicinanze anche Luca Brunelli, sindaco
ad honorem del quartiere. Il mio
nella foto il deposito di ferrara con tanto di arcobaleno.
sogno è vederlo venire a lavorare con
la fascia tricolore che spetta alle autorità.
Comodo al posto di lavoro anche
Riccardo Brancaleoni, accolto con il
solito “Branca branca branca, leon leon
leon…”. Poi ci sono i vicini che nulla
hanno a che fare con noi, ma che ormai
fanno parte del nostro vissuto. In
primis “al giurnalar”, che rifornisce di
quotidiani i più mattinieri e che, dopo
l’esplosione di una presunta auto bomba
davanti all’edicola è rimasto sordo
tipo otto mesi, e hai voglia chiedergli il
resto del carlino! Non manca mai qualche
macchina di coppie clandestine che
si danno la punta “dalle corriere vicino
al carcere”, ma li si nota poco. Solo
qualche occhio attento se ne accorge!
C’è anche il signore con i baffi che porta
a spasso un cane che sembra una pecora
(o viceversa), sempre gentile con tutti,
soprattutto se ti fermi a fare le coccole
alla belva. Poi c’è il signore anziano con
le gambe arcuate (“ranco” come se fosse
nato a cavallo di una botte): porta anche
lui a spasso il suo cane, brutto come
una cambiale scaduta e ranco pure lui.
Questo signore è sempre vestito come
un autista: giubbotto blu, pantaloni grigi,
camicia azzurra… Ho il dubbio che
qualcuno di noi gli rifili le divise strette!
Nelle tiepide serate primaverili il cul de
sac di via Trenti si anima improvvisamente:
coppie di anziani che si trovano
sotto la pensilina del sette a fare filò,
bambini che con i “biciclini” fanno i
primi giri senza le ruotine aggiuntive,
cani e gatti a passeggio, il tutto allietato
dalle note della “Gino Neri”, che nei locali
del MOF tiene le prove.
E rientrando in deposito di sera, dopo
un turno allucinante fatto di magoni e
nervoso, l’atmosfera pacata e domestica
che aleggia sotto le luci fioche di
via Trenti risveglia invariabilmente il
sollievo di essere arrivati finalmente a
casa.
18 n u o v oinformatore N. 3 I mAGGio / GiUGno I 2011

vita da circolo
FErrara aNNI 70
Gli anni di piombo
o deciso di scrivere queste righe
h per ricordare uno dei padri della
nostra carta costituzionale, Aldo Moro.
Era il 16 Marzo di trentatre anni fa,
quando frequentavo la seconda elementare
e i miei genitori assieme a quelli
dei miei compagni si presentarono a
prenderci a scuola.
Subito capimmo, nonostante fossimo
bambini, che qualcosa di grave era accaduto.
Era l’epoca del terrorismo delle
brigate rosse, ogni giorno capitava un
fatto di sangue nelle grandi città e il telegiornale
ne dava notizia. Ma in quel 16
Marzo 1978 l’atmosfera era diversa, surreale,
anche nella piccola Ferrara c’era
molta paura. Arrivai a casa ben prima
dell’orario classico del termine delle lezioni
e il telegiornale del primo canale
Rai continuava a ripetere, con continui
aggiornamenti , ciò che era successo a
FErrara rITrOVI
La cena fra colleghi
di STEFaNo BaLBoNi
Roma: il Presidente della Democrazia
Cristiana, Aldo Moro era stato rapito e
i cinque uomini della sua scorta Oreste
Leonardi, Domenico Ricci, Raffaele
Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi
furono barbaramente assassinati. Aldo
Moro venne tenuto prigioniero cinquantacinque
giorni e il 9 Maggio fu assassinato.
Il suo corpo venne ritrovato nel
bagagliaio di una renault 4 rossa in via
Caetani, in pieno centro a Roma, a due
passi da via delle Botteghe oscure, sede
dell’allora Partito Comunista Italiano.
Aldo Moro in questi anni è sempre stato
descritto in particolare per la figura politica,
ma era soprattutto un bravissimo
padre di famiglia e per il Paese avrebbe
potuto fare ancora tanto, come la figlia
Agnese ha descritto nel libro “Un
uomo così”. Per questo mi sono messo
in contatto con la Sig.ra Agnese proprio
di cLaUDio ScaPoLi
onostante le intense resistenze è stata finalmente orga-
N nizzata una cena fra colleghi e colleghe degli impianti
fissi; dopo anni di cene di “solo braga” i ragazzi hanno capito
che la partecipazione del gentil sesso può anche essere piacevole.
Per festeggiare la loro presenza (anche se io non c’ero
causa turno) ho pensato di dedicare alle donne che lavorano
con me questa poesia romantica.
oggi, 16 Marzo 2011, per ricordare l’On.
Moro come era non solo come politico,
ma soprattutto come era nella dimensione
famigliare.“Era un padre gentile e
attento. Ci seguiva nelle cose piccole e
in quelle grandi, nei limiti del suo tempo.
Era un lavoratore. Credo che fosse
convinto che la vita è un dono che va fatto
fruttare per il bene di tutti. Provava
per noi molto affetto e molta tenerezza
e non si vergognava di dimostrarlo. Ho
il ricordo dolcissimo della mano che mi
dava la sera fino a quando non mi ero
addormentata. Quella mano mi segue
ancora con la tenerezza e l’attenzione di
sempre.”
Questo era un momento prettamente maschile
riservato al personale di aspetto virile
una occasione, un momento, un tratto di vita
per ricreare la leggerezza dell’adolescenza sopita.
Si tornava ragazzi, senza impegni e pensieri
con la pancia piena e ragionamenti leggeri,
si parlava di biga si sparavan razzate
c’era poco contegno e grasse risate.
Poi qualcuno ha voluto estender l’invito
perché avrà pensato “senza donne è sfigato!”
Sarà più democratico, ma non s’è capito
che al momento goliardico abbiam rinunciato.
Ora dovrem riguadagnarci ogni cosa,
perché la donna ci osserva ed è permalosa,
comportarci bene e non scader nel volgare
perché in un momento ci può sputtanare.
Però a questo punto vorremmo sapere:
noi vi abbiamo invitate, ma voi ce la fate vedere?
nella foto una parte dell’allegra tavolata.
Un'immagine degli "anni di piombo".
n u o v oinformatore
19

vita da circolo
a cura della rEDazioNE
FErrara TOrNEO DI TrIONFO
Vincenzi e Selvatici... un trionfo!
l 20 aprile si è tenuto l’ormai classico
I torneo di trionfo, che anche in questa
edizione ha visto impegnate trentadue
coppie di accaniti giocatori e giocatrici
(in realtà le giocatrici sono le solite due:
Debora e Diana…).
Il torneo è stato vinto alle due di notte
passate dalla coppia Selvatici e Vincenzi,
due allegri pensionati che sono convinti
di essere molto bravi, ma tutti sappiamo
essere molto fortunati, per non parlare
del loro fondoschiena… Quasi altrettanto
brava la coppia arrivata seconda,
Robustini e Tassinati, che probabilmente
si tengono un po’ di fondoschiena per il
campionato di podismo di fine maggio.
Terzi Zardi e Benazzi, improbabile duo
che però si sta facendo strada (per semplicità
diciamo solo che sono stati ripescati)
e quarta è arrivata la coppia Corli
Ferioli, noti anche come Bicione e zio
Erman: in due fanno cent’anni di servizio
e un sacco di risate. I premi, come si
vede dalle foto, sono ricchi ma ricca è
stata soprattutto la cena.
L’impeccabile organizzazione di casa
Cagnati in questa edizione è stata superba:
abbiamo mangiato una quantità
imprecisata di salsicce, pancetta e coppone
(nella foto i mastri sgradellatori
Montori e Scodeggio), dodici chili di
cinghiale in umido con quattro chili di
polenta (grazie a Visentini Fabio che ne
ha curato la cottura con impareggiabile
maestria e si è occupato anche della distribuzione
agli affamati), tredici chili
di pane fatto in casa (la Ciccia Cagnati
ha ottenuto sul campo la qualifica di
panificatrice dell’anno). Il tutto abbondantemente
circondato da salumi, torte
salate, salsine, cipolline, torte dolci e
dessert vari che sono stati spazzolati via
ad una velocità supersonica, anche se le
zdore hanno perso delle ore intere a prepararle:
grazie alle mogli degli autisti il
cui duro lavoro è andato a buon fine, ovvero
sul nostro giro vita! Accenniamo
alle circa 110 bottiglie di vino che sono
state sterminate: evidentemente erano
tutte difettose, perché rimanevano piene
per circa 12 secondi ciascuna.
Una nota “international” all’evento è
stata data da due autisti ungheresi in sosta
con le corriere all’ex mof: sono stati
invitati al banco del buffet, hanno cenato
e poi dopo ringraziamenti in tutte le
lingue dell’unione europea sono andati
a fare un giro. Al ritorno ci hanno mollato
una bottiglia di vodka come ringraziamento
per l’ospitalità.
Un tuffo nel passato è stato invece l’invito
ad una leggenda bolognese, Figaro,
ovvero l’ex barbiere dell’autostazione,
che ha permesso a tutti di ricordare
quando “oggi che ho l’ultima di Bologna
mi faccio tagliare i capelli”. Stendiamo
un velo sulle feste organizzate
dal “barbiere di Siviglia” in un passato
Sopra, a sinistra, Tassinati e Robustini (2° posto), Vincenzi e Selvatici (1° posto).
nella foto a destra Benazzi e zardi, (3° posto), Corli e ferioli (4° posto).
A fianco, montori e Scodeggio alla gradella.
neppure tanto lontano.
Un caloroso grazie al mitico Balbo
(Stefano Balboni) che si è sbattuto in
tutti gli uffici comunali per far avere al
circolo il permesso di occupazione suolo
pubblico che ha consentito l’effettivo
svolgimento della manifestazione.
Gratitudine e riconoscenza a tutti quanti
hanno partecipato e a tutti quelli che,
guidati da Checco Cagnati a forza di
sgridate e sfuriate, si sono dati da fare
per rendere possibile questa meravigliosa
serata.
20 n u o v oinformatore N. 3 I mAGGio / GiUGno I 2011

vita da circolo
Fra presidenti…
Luciano Verri, elegante autista di Portomaggiore, in realtà fa il conducente per
hobby. La sua vera passione è il calcio.
Tifoso sfegatato del milan, profondo conoscitore del mercato sia internazionale
che locale, incontra e frequenta famosi personaggi del mondo del pallone.
È presidente della prestigiosa squadra del “Quartiere”, ridente località nei pressi
Runco.
il suo interesse per il calcio lo porta in giro per il mondo e ultimamente ha avuto
il piacere di conoscere Gianni morandi, presidente onorario del Bologna. Per
tirarsela un po’ e per fare invidia ai tifosi del Bologna, ci ha chiesto di pubblicare
questa foto con un commento: fra presidenti ci si intende!
2011 I mAGGio / GiUGno I N. 3
a cura della rEDazioNE
FErrara rITrOVI
La solidarietà viaggia in autobus
nche quest’anno il nostro disponi-
a bilissimo vice presidente Valentino
Bratti ha dedicato molto del suo tempo
a vendere le uova di Pasqua ai colleghi.
Il risultato è stato enorme: 192 uova per
un totale di 1700 euro che andranno
devolute all’associazione “Aiutiamoli a
Vivere”, una onlus che da anni si dedica
al recupero psico-fisico dei bambini che
hanno subito danni dell’incidente alla
centrale nucleare di Cernobyl.
Doveroso il ringraziamento ai colleghi
che non si sono limitati a “comprare”
le uova, ma hanno spesso e volentieri
aggiunto generose offerte.
Risulta spesso incomprensibile come,
in un mondo che sembra apatico e indifferente,
un uomo solo possa fare tanto;
ma questa è la forza di Valentino che
con generosità e altruismo dedica tante
ore “agli altri”.
La sua energia è contagiosa e diventa
impossibile dirgli di no, anche perché se
ti cade addosso sono guai (vero Scaia?).
A parte le battute su un incidente capitato
durante un turno di verifica titoli di
viaggio, durante il quale Vale è caduto
addosso ad Andrea Scagliarini sbriciolandogli
un braccio, ringraziamo tutti di
cuore il nostro vice presidente che consente
anche ai più pigri di fare beneficenza:
lo abbiamo trovato in deposito a
tutte le ore, dalle cinque del mattino alle
a cura della rEDazioNE
nove di sera, in piazza ai cambi sull’urbano,
all’ex mof, insomma era sempre e
dovunque con i suoi scatoloni di uova e
con la sua allegria infettiva.
In questa foto di qualche anno fa lo vediamo
ovviamente più giovane, con un
giro vita ben diverso e senza grigio fra
i capelli.
Sappiamo però che anche adesso, dentro
quelle camice azzurre con i bottoni
a rischio di esplosione, batte un cuore
grande!
a cura della rEDazioNE
Ridere
con trasporto
Un giorno Pierino torna a casa e chiede
alla mamma: "mamma, il nonno e' un
meccanico?". La mamma perplessa
per la domanda risponde: "Certo che
no!". e Pierino ribatte: "e allora cosa ci
fa sotto l'autobus?".
Dal dottore: "Lei sta bene. L'unica
cosa ... ha tre testicoli!". "Ma è
grave?". "No, anzi! Lei è per così
dire un super-maschio: solo 1 su un
milione nasce così”. Il tizio esce. È su
di giri e vorrebbe dirlo ai quattro venti.
Sale sul tram, si siede vicino a un
omino e gli dice, tutto fiero: "Oh, ma
lo sa che tra me e lei abbiamo cinque
testicoli?". E l'omino: "Perché? Lei
ne ha uno solo?".
Alcuni turisti stanno visitando
una bella villetta ai lidi ferraresi
dove vorrebbero passare qualche
settimana di vacanza. il posto è bello,
ma è pieno di zanzare. il padrone di
casa cerca di convincere i turisti in
tutti i modi, ma il problema zanzare
è il più preoccupante: "ma vedete,
se le zanzare sono un problema noi
possiamo risolverlo spalmando di
miele il nonno, così tutte le zanzare
andranno da lui...". i turisti sono
inorriditi: "Che orrore, ma il vostro
povero nonno si gratterà a sangue!".
"no di certo! È paralizzato!"
n u o v oinformatore
21

22
vita da circolo
di Mirko GriMaNDi
bOLOGNa SEzIONE mOTO
Apertura col botto! In 31 verso il mare
così anche quest'anno si parte per
E la nuova stagione di escursioni in
moto. Come da tradizione l'apertura
riguarda una gita breve verso il mare,
occasione di sgranchire la schiena e far
circolare l'olio nel motore.
Siamo in 31 a S. Lazzaro la mattina di
Domenica 10 Aprile , 18 moto,1 auto,
alcuni nuovi acquisti, sia moto sia adepti
del gruppo.
La giornata è buona e, per fortuna non
così calda come il sabato faceva prevedere.
Il percorso previsto è del tutto
pianeggiante e su strade statali e provinciali.
La prima sosta prevista è a S.
Apollinare in Classe , chiesa romanicobizantina,
aperta nell'occasione della
settimana della cultura. La carovana
di moto si presenta sicuramente lunga
per cui pensiamo bene di accorciarla
alla prima rotonda. Nonostante le mie
indicazioni alcuni svoltano a sinistra ed
altri proseguono dritto, per cui il gruppo
si ricompatta solo a Classe, niente
di grave, proseguiamo con la visita alla
splendida chiesa, Consacrata nel 549.
L'interno è maestoso, a tre navate con
archi sorretti da colonne di marmo e
capitelli corinzi. Il famoso mosaico raffigura
il Cristo benedicente tra i simboli
degli Evangelisti, sotto due gruppi di 6
agnelli (gli Apostoli) escono da due città
turrite (Betlemme e Gerusalemme).
Nel catino absidale oltre alla Trasfigurazione
ed alla mano di Dio campeggia
la croce con l'immagine di Cristo, alle
estremità le lettere greche alfa e omega
che significano l'inizio e la fine.
Una visita che arricchisce e che, dopo
la rituale foto di gruppo, ci permette
di raggiungere, finalmente in gruppo
il ristorante “I Pescatori” di Marina di
Ravenna. Qui sono le ottime specialità
ittiche a farla da padrone, le forchette
non sono da meno per cui, via alle
chiacchiere ed alle libagioni. Poi occorre
la classica passeggiata digestiva sulla
spiaggia, una occasione per vedere le
sculture di sabbia che artisti internazionali
hanno costruito avendo come soggetto
l'unità d'Italia.
Il pomeriggio passa veloce e dopo i saluti
ed un po' di colonna (ma quanti erano
al mare !!!), torniamo alle rispettive
abitazioni. Una bella giornata, un auspicio
positivo per la nuova stagione.
nella foto sotto, il folto gruppo
dei partecipanti all'iniziativa. in basso,
a sinistra, la chiesa romanico bizantina
di Sant'Apollinare in Classe; in basso,
a destra, il gruppo seduto a tavola!
N. 3 I mAGGio / GiUGno I 2011

vita da circolo
di roBErTo TorrEGGiaNi
bOLOGNa SEzIONE SCaCChI
Piccoli scacchisti crescono
a sezione “Scacchi” dei Circoli di
L Via San Felice prosegue con la sua
attività, ma vuole segnalare la piacevole
novità di un nuovo socio molto giovane:
Davide Bonini, nato il 29 gennaio
2002, quindi ha ben 9 anni di età.
Davide da due anni gioca a scacchi, perché
il suo primo approccio con questo
sport lo ha avuto proprio iniziando la
scuola elementare, dimostrando subito
una predisposizione per questo gioco,
cosa rara per un bambino di quell’età
più portato per tirare calci ad un pallone.
Il giovane scacchista ha già partecipato
ad alcuni tornei, mettendo in evidenza
le sue doti.
Abbiamo chiesto al Maestro Fiorentino
Palmiotto che ha già sfidato sulla
scacchiera Davide, un giudizio su di
lui.
Secondo il Maestro Davide può già disporre
di buone basi e sicuramente con
l’esperienza che dovrà farsi negli anni
a venire, farà parlare di lui, almeno a
livello provinciale.
Cogliamo l’occasione per ricordare gli
orari della sezione scacchi: mercoledì
e sabato dalle 16,00 alle 18,30, ma
su richiesta dei soci, si può concordare
l’apertura anche in altri giorni della
settimana per venire incontro alle esi-
2011 I mAGGio / GiUGno I N. 3
a cura della rEDazioNE
Il Circolo “Vado a scacchi”
il Circolo “Vado a scacchi” organizza tre tornei di scacchi
semi lampo in sette turni di gioco nei mesi di maggio,
giugno e luglio che si terranno nella sede della delegazione
Comunale di Vado.
Date: 29 maggio/ 26 giugno /10 luglio
orario: iscrizioni entro le 14,45 inizio: ore 15:00
costo: adulti euro 10,00; under 16 e donne euro 5,00.
Premi per i primi tre assoluti ed i primi tre sociali con:
1° assoluto prosciutto, 2° assoluto salame e 3° assoluto
formaggio;
Davide, il giovane scacchista, alle prese con la sfida con il maestro Palmiotto.
genze dei soci ATC, soprattutto autisti,
che hanno dei turni che non sempre
consentono loro di poter approfittare
della possibilità di imparare a giocare o
di impegnarsi in una bella partita.
Inoltre siamo pronti a recepire vostri
consigli e richieste per migliorare in-
sieme a voi la conduzione della Sezione.
Per questo ed altre esigenze, potete
contattare Roberto Torreggiani, cell.
3398286667, che cercherà di coordinare
le varie proposte da presentare ai
Presidenti del Circolo Dozza ATC e del
Circolo Dipendenti comunali.
1° sociale formaggio, 2° sociale ½ formaggio e 3° sociale
½ formaggio.
Al termine del terzo torneo saranno premiati i primi due
soci che avranno conseguito il maggior numero di punti
nei tre tornei.
importante: nel caso il torneo non raggiunga almeno i 15
iscritti, l’organizzazione si riserverà di diminuire lievemente
l’entità dei premi.
informazioni: CHinni ViTToRio cell. 3480163498
GARDi RiCCARDo cell. 3387317102
n u o v oinformatore
23

24
arte e cultura
Non lo trovate da Blockbuster, ma
in Sala Borsa oppure in altre biblioteche
cittadine e della provincia
certamente si: sto parlando di “Hanno
rubato un tram”, un fi lm del 1954 girato a
Bologna e che ci riguarda in prima persona,
perché parla di noi e dell'Atc.
Il protagonista è Aldo Fabrizi, che oltre
a recitare ha curato anche la regia,
con Sergio Leone come aiuto-regista; la
storia è quella di un tranviere che, tra
piazza Malpighi e strada Maggiore, con
scorci incantevoli di via Indipendenza,
piazza Roosevelt e via Santo Stefano,
ci porta a spasso in una Bologna d'altri
tempi, di quando le strade del centro
erano segnate da quei binari che, ades-
so, i lavori del Civis stanno riportando
alla luce per la loro eliminazione defi -
nitiva.
Il nostro collega tranviere, interpretato
dal “Fabrizione” nazionale, si chiama
Cesare Mancini ed è un conducente di
tram dell'Atc; il “borgataro” romanesco
si è trasferito a Bologna per amore e,
oltre ad insegnare alla fi glia a tirare la
sfoglia, risulta essere un mago del giuoco
delle bocce.
Nel circolo del dopolavoro si scontra
spesso, per motivi bocciofi li, con il capo
di DoNaTo UNGaro
CINEma: C'Era uNa VOLTa IN ITaLIa...
Aldo Fabrizi e il tram
rubato a Bologna
Sopra, Aldo fabrizi durante la lavorazione del fi lm. A destra, un'immagine tratta dal fi lm girato
in una Bologna di altri tempi, nel 1954 e, in alto, la locandina del fi lm.
Rossi, soprannominato amabilmente
“Testa di Cane”.
Quest'ultimo, una vera schiappa, non
accetta le sonore sconfi tte sul campo e
si vendica rifi lando al tranviere trasteverino
bollette su bollette, fi no a quando
Cesare è chiamato alla Zucca, proprio
quella storica, con tanto di depositi e sala
mensa originali, e viene “tirato giù dalla
guida”, passando all'incarico di fattorino-bigliettaio.
Una notte Cesare Mancini,
dopo una vicenda che lo vede protagonista
di un fatto spiacevole all'interno
delle vecchie sale del nostro circolo, si
trova a camminare lungo i binari e, seguendoli,
arriva al deposito della Zucca.
Qui sale su un tram in attesa di essere
pulito e, dopo aver accarezzato le “manette”
d'ottone dà su corrente e parte per
un giro notturno di Bologna, caricando
nottambuli e donnine allegre. Arriverà
la polizia a interrompere il “servizio
speciale” del tranviere. Epilogo in Pretura,
con fi nale che non vi racconto, altrimenti
non cercate il Dvd.
Oltre a essere un ottima occasione per
vedere la Bologna di cinquanta e più
anni fa', il fi lm è anche un bel documento
che parla di noi e del nostro servizio,
chiaramente rapportato a fatti e situazioni
dell'epoca. Il soggetto è di Luciano
Vincenzoni e nel Dvd c'è una lunga intervista
in cui il soggettista e sceneggiatore
spiega come si sia arrivati a realizzare,
a Bologna, quel fi lm, partendo da
un fatto realmente accaduto, a Vienna;
un bigliettaio dell'azienda dei trasporti
viennesi si era sempre “spacciato” con
il fi glio per un conducente di tram. Una
notte, per dimostrare al ragazzino le sue
capacità, rubò realmente un tram e scorrazzò
per Vienna; l'azienda lo licenziò,
ma un giudice con un po' di sentimento
paterno capì l'accaduto e ordinò il
reintegro del dipendente. A Bologna le
riprese sono iniziate il 18 ottobre 1950,
appena qualche mese prima che la rete
tranviaria venisse smantellata. Il fi lm
vede, oltre al protagonista Aldo Fabrizi,
la partecipazione di Carlo Campanini,
nel ruolo del collega e amico di Fabrizi,
e dell'attore francese Juan De Landa,
a interpretare il capo Rossi. Un'ora e
mezza di stacco dal quotidiano per godere
di un tempo in cui la gente saliva
sul mezzo pubblico guardando in faccia
il conducente il quale, da parte sua, era
disposto a rallentare la corsa del tram
per permettere a un cagnolino di seguire
l'anziano padrone.
n u o v oinformatore N. 1 I GennAio / feBBRAio I 2011

2011 I mAGGio / GiUGno I N. 3
n u o v oinformatore
25

26
arte e cultura
I
Misteri di Black Port” disponibile dal
27 Aprile pubblicato da Casini Editore
è il romanzo di esordio dello scrittore
Fabrizio Fortino, nato a Roma il 2 ottobre
1974. Una storia avvincente, che ci
trasporta magicamente in un passato alternativo,
ricco di avventure, emozioni,
ma anche di colpi di scena ed elementi
fantasy, il tutto con lo sfondo di un’ambientazione
cupa e misteriosa.
Negli anni, Fortino ha sviluppato interesse
per svariate forme d’arte, dal disegno
alla pittura e al modellismo, ma è la
passione per la scrittura che ha segnato la
crescita di questo giovane autore fi n dalla
più tenera età. Ha iniziato collaborando
con alcuni importanti scrittori italiani accogliendone
saggiamente con entusiasmo
suggerimenti e spunti. Da adulto la passione
per la scrittura gli ha fatto sentire il
vero e proprio bisogno di mettere su carta
la vicenda che intanto prendeva forma
a cura della rEDazioNE
È
stata inaugurata a Mamiano di Traversetolo, (Parma)
alla Fondazione Magnani Rocca l’incantevole Villa dei
Capolavori, dall’11 marzo fi no al 26 giugno 2011, una
strepitosa Antologica di grande interesse artistico e culturale,
interamente dedicata al maestro Antonio Ligabue, protagonista
dell’arte naif del XX° secolo, ma anche protagonista fra gli
espressionisti, al pari di Van Gogh e Munch.
Circa centocinquanta le opere esposte, tra cui i suoi celebri
oli, disegni e incisioni e alcune sculture realizzate con l’argilla
del suo amato Po che masticava a lungo per poterla lavorare
LIbrI: NuOVO TaLENTO DI rOmaNzI IN ITaLIa
Fabrizio Fortino,
re del fantasy
nella sua mente, in luoghi e tempi al di là
dell’immaginario.
La trama: un bizarro scherzo del destino,
o semplicemente il caso, portano un
anonimo soldato francese, al comando
del Generale Bonaparte, a una scoperta
che sconvolgerà il normale decorso della
storia. Durante gli scavi di fortifi cazione
della piana di Rachid, l’odierna Rosetta,
viene rinvenuta una lastra di pietra nera,
la stele, che appare come un semplice reperto.
E se invece fosse la chiave per accedere
a un segreto che rimanda agli antichi
faraoni e al potere necessario per governare
sull’impero più longevo di sempre?
Nella nebbia dell’Inghilterra vittoriana, il
maggiore Jack Reynold deve guidare gli
uomini del 17° reggimento in una battaglia
impari e cruenta, che nasconde un
confl itto ben più oscuro e strisciante. Il
mondo intero rischia di essere soggiogato
da un potere immenso, celato per anni dal-
di LUciaNo BaTTiSTiNi
aNDar PEr mOSTrE
le sabbie del deserto
egiziano. Le prime
malvagie avvisaglie
si manifestano sotto
forma di inspiegabili
quanto efferati
delitti che accompagnano
l’entrata in scena di uno studioso
enigmatico, di una giovanissima e spietata
spia e di un inquietante bagliore verde, che
presto diverrà il nodo focale del racconto.
Un viaggio oscuro quello del maggiore,
tormentato da enigmi e presenze soprannaturali,
un primo capitolo di quella che
diventerà una saga. Fortino ha infatti già
annunciato di aver completato la seconda
parte, anche se preferisce non anticipare
nulla, così come non svela molto altro sulla
trama di questa sua opera prima. Al lettore
il piacere di scoprire, addentrandosi
nella storia e districandosi piano piano tra
“I Misteri di Black Port”.
Antonio Ligabue
“La Follia del Genio”
meglio. il racconto di una vita attraverso i dipinti di animali
che amava, delle tigri, dei leoni, dei serpenti e dei predatori
alati, e tanti autoritratti che esprimevano un “dolore di vivere”,
che con la pittura riusciva a riscattare e superare pur essendo
un’anima estremamente sensibile, ma tormentata e vulnerabile.
Non vi svelo altro su di lui, ma vi consiglio una visita in
questo luogo ed a questa mostra che prosegue dal martedì al
venerdì dalle ore 10 alle 18 e sabato, domenica e festivi, dalle
ore 10 alle 19 sino al 26 giugno. E’ anche disponibile un ricco
catalogo sulla mostra.
n u o v oinformatore N. 3 I mAGGio / GiUGno I 2011

arte e cultura
In una splendida giornata di sole, sabato
7 maggio i circoli Dozza e Dipendenti
Comunali insieme ai consueti visitatori
della galleria Il Punto hanno effettuato
una piacevole gita raggiungendo uno
scorcio di verde da favola, il Parco giardino
Sigurtà, a Valeggio sul Mincio, una
meta che ogni anno richiama migliaia di
visitatori dall'Italia e dall'estero. Quaranta
affezionatissimi amici, coccolati da Nadia
e dal sottoscritto hanno raggiunto in
un confortevole pullman turistico, un angolo
di verde che nei suoi 600.000 metri
quadrati racchiude innumerevoli varietà
botaniche e fl oreali che collocano il parco
fra i primi cinque al mondo. Il parco si caratterizza
come un vero e proprio piccolo
Eden, con passeggiate che costeggiano 18
laghetti fi oriti, un grande tappeto erboso, il
belvedere di Giulietta e Romeo, l'eremo, il
giardino delle piante offi cinali, la grande
quercia e la meridiana orizzontale. Il giardino
Sigurtà si può fregiare della bellezza
di cinque grandi fi oriture: Tulipani, Iris,
Rose, Ninfee ed Aster. Nel mese di maggio
chi visiterà questo angolo di verde non
potrà perdersi lo spettacolo del Viale delle
Rose: una romantica passeggiata lunga un
chilometro accompagnati da 30.000 esemplari
di Rose rifi orenti che si presentano
2011 I mAGGio / GiUGno I N. 3
di LUciaNo BaTTiSTiNi
VIaGGI: VISITa aL ParCO GIarDINO SIGurTÀ
L’Eden
a Valeggio sul Mincio
in due varietà: Queen Elizabeth e Hybrid
Polyantha & Floribunda.
A seguire, con negli occhi ancora questo
spettacolo della natura, un breve trasferimento
a Borghetto di nome e di fatto.
Infatti Borghetto è un piccolo nucleo di
insediamenti sorto nel 1400 attorno ad una
serie di mulini ad acqua, per la molatura del
frumento e la pilatura del riso, in un punto
particolarmente felice lungo il corso del
fi ume Mincio. Una cornice che sembra im-
in alto, una foto che dice tutto sulla bellezza del Parco Giardino Sigurtà. Sopra, il gruppo dei partecipanti alla gita.
mutata nel tempo, rilassante ideale per ore
liete in dolce compagnia. Per l’ora di pranzo
la nostra meta è stata un agriturismo, una
vecchia residenza rurale immersa nel verde
delle colline moreniche che circondano Valeggio,
un luogo ideale per rilassarsi che si
trova a soli dieci minuti dal Lago di Garda.
Anche in questo caso Andrea della Poriver
Travel da intenditore a livelli di “Prova del
cuoco”, ci ha segnalato un ristorante in
cui hanno rifocillato con prodotti tipici e
di qualità del luogo. Nel pomeriggio, leggermente
appesantiti dal pranzo, la nuova
destinazione è stata Castellaro Lagusello
vicino al lago di Garda, un borgo risalente
al 1100-1200 dalle mura di fortifi cazione
ancora intatte e che sorge su una piccola
collina affacciata ad un lago a forma di
cuore. Il lago ed il castello danno il nome
al piccolo borgo che fa parte de I borghi più
belli d'Italia. Per concludere la giornata in
allegria visita ad una cantina del luogo, degustazione
e assaggi di vini locali
Partenza alle ore 18.30 per il ritorno ed
eravamo talmente soddisfatti della giornata
trascorsa che ci è venuto spontaneo intonare
cori tipici da gita, diretti da Martina l’unica
ragazzina di 10 anni che ci ha rallegrati
simpaticamente, e ha diretto e cantato
l’inno di Mameli, tanto per restare in tema
con il 150° dell’Unità d’Italia. Confortati da
questi risultati, Luciano e Nadia vi aspettano
sempre numerosi per trascorrere insieme
giornate così piacevoli e vi invitano tutti al
prossimo appuntamento autunnale con un
progetto in corso che, vi anticipo, potrebbe
essere per il 4 ottobre al lago D’Iseo,lago
Maggiore e/o a Cremona.
n u o v oinformatore
27