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Intervista all'Assessore alla Mobilità di Parma Gabriele Folli
Intervista all'Assessore alla Mobilità di Parma Gabriele Folli
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N. 7-8 I LUGLIO / AGOSTO 2013<br />
bimestrale DEL CIRCOLO G. DOZZA ATC<br />
BOLOGNA-FERRARA<br />
Spedizione in <strong>Abbonamento</strong> Postale D.L. 353/2003 (convertito in legge 27/02/2004 n. 46) Art. 1 Comma 1 D.C.B. Ufficio Bologna - e 0,90<br />
Tper pronta<br />
a partecipare alla gara<br />
per il tpl a parma<br />
Intervista<br />
all’Assessore<br />
alla Mobilità<br />
di Parma<br />
Gabriele Folli<br />
CONTIENE FLASH & FLASH
sommario<br />
N. 7-8 i LUGLIO / AGOSTO 2013<br />
Periodico della<br />
“Cooperativa giuseppe Dozza A.t.C.” a.r.l.<br />
Scritti, foto, disegni e/o qualsiasi altro<br />
materiale consegnato per uso redazionale<br />
non è restituibile<br />
registrazione presso il tribunale di Bologna<br />
n. 6093 del 31/03/1992<br />
Spedizione in <strong>Abbonamento</strong> Postale<br />
D.L. 353/2003 (conv. in legge 27/02/2004 n. 46)<br />
Art. 1 Comma D.C.B. Ufficio di Bologna<br />
Direttore reSPoNSABiLe<br />
Donato Ungaro<br />
CoorDiNAtore eDitoriALe<br />
Luigi Martino torri<br />
CoMitAto Di reDAzioNe<br />
Maria esmeralda Ballanti, Luciano Battistini,<br />
Aurelio Bonori, Alessandro gamberini,<br />
Mirko grimandi, Primo Mingozzi<br />
e giorgio tonelli<br />
SegreteriA Di reDAzioNe<br />
Chiara Nassisi<br />
riCerCA iCoNogrAFiCA<br />
gianni giordano, Maurizio Ungarelli<br />
reDAzioNe<br />
Circolo g. Dozza A.t.C.<br />
Via San Felice, 11/e - 40122 Bologna<br />
tel. 051.231003 - Fax 051.222165<br />
www.circolodozza.it<br />
info@circolodozza.it<br />
informatore@circolodozza.it<br />
reSPoNSABiLe PUBBLiCitÀ<br />
Andrea Bona<br />
editoriale<br />
Brainstorming 3<br />
l'intervista<br />
gabriele Folli, Assessore alla Mobilità del Comune di Parma 4<br />
sotto i portici<br />
Facciamo un altro passo “avanti” contro il fumo 6<br />
far fi nta di essere sani<br />
Le problematiche dietetico/alimentari degli autisti dei trasporti pubblici 8<br />
mobilità<br />
L'alto prezzo della mobilità dolce 10<br />
inserto staccabile<br />
flash<br />
i-iV<br />
inserto staccabile<br />
flash 13<br />
cassacoop<br />
Note introduttive ad un argomento di interesse generale 15<br />
vita da circolo<br />
“2° internazionali” di tennis tper 16<br />
orientering, la stagione 2013 sta per iniziare. Ultime notizie 17<br />
Pantelleria, l'isola dei tesori 18<br />
amarcord<br />
tutti a Palermo / Se 11 anni vi sembrano pochi 20<br />
guidati da un prode condottiero / Luglio 1990, 23 anni in azienda 21<br />
arte e cultura<br />
i colori della solidarietà, dodici pittori in beneficienza 22<br />
letteralmente<br />
Un'intervista che ha lasciato con l'amaro in bocca 23<br />
reFereNte PoLiSPortiVA<br />
Marco Marsonet<br />
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Chiuso in tipografia il 31 luglio 2013<br />
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aggiunti i costi del materiale pari a 10 euro totali per i percorsi base di 20/30 ore.<br />
2<br />
n u o v oinformatore N. 7-8 I LUgLio / AgoSto I 2013
editoriale<br />
di donato ungaro<br />
perche non lo utilizziamo anche da noi?<br />
Brainstorming<br />
Io non vado proprio d'accordo con l'inglese,<br />
ma questa parola mi affascina;<br />
brainstorming: ovvero, usare il cervello<br />
per prendere d'assalto un problema.<br />
È una tecnica nata in America, per mettere<br />
in discussione una problematica complessa<br />
e trovarvi una soluzione, attraverso un<br />
lavoro di gruppo; la faccenda sembrerebbe<br />
abbastanza semplice, anche se non è proprio<br />
così. In pratica, si pongono i termini di<br />
un problema e si "scatenano" i partecipanti<br />
al brainstorming, dove ognuno può dare la<br />
sua soluzione proponendo la propria idea,<br />
senza censure e senza limiti; una volta<br />
chiusa la fase di raccolta delle proposte,<br />
un gruppo di esperti analizza le formule di<br />
risoluzione del problema avanzate e inizia<br />
a elaborarle, con la possibilità di miscelarle<br />
per ottenere così una soluzione "dal basso"<br />
della questione posta.<br />
Il brainstorming lo usano in America per<br />
gestire progetti, analizzare procedure, sviluppare<br />
nuovi prodotti, "simulare" un procedimento<br />
giudiziario dove gli avvocati di<br />
uno studio prendono d'assalto il problema<br />
per trovare una scappatoia legale per il proprio<br />
assistito; volete un esempio pratico?<br />
Il 20 aprile del 2010, nelle acque del Golfo<br />
del Messico, un incidente su una piattaforma<br />
petrolifera di proprietà della British<br />
Petroleum, la Horizon, provocò un disastro<br />
ambientale senza precedenti; nessuno sapeva<br />
come fermare la fuoriuscita del petrolio,<br />
con il pozzo che nelle profondità<br />
oceaniche sversò greggio per 106 giorni.<br />
La BP diede il via a una sorta di brainstorming<br />
globale, dove ogni abitante della<br />
Terra aveva la possibilità di inviare, tramite<br />
mail, la propria proposta per "chiudere" il<br />
rubinetto del petrolio posto a 1.500 metri<br />
sotto il pelo dell'acqua.<br />
Una tecnica, quindi, che in quell'occasione<br />
ha fatto un salto di qualità; parafrasando<br />
una nota pubblicità (pennelli Cinghiale,<br />
ndr) potremmo dire che per un grande problema<br />
si è cercata una grande soluzione:<br />
globale.<br />
Internet ha permesso questo salto, portando<br />
fuori dalle sale riunioni aziendali le<br />
tecniche del brainstorming, che non è più<br />
stato usato in una cerchia ristretta di persone,<br />
ma è stato aperto a tutti gli abitanti<br />
del pianeta; perché il problema della difesa<br />
dell'ambiente, ci si è resi conto, è una questione<br />
globale.<br />
Cosa c’entra con noi il brainstorming, mi<br />
chiederete a questo punto? Prendiamo i<br />
giornali di queste settimane e guardiamo<br />
un po' se esiste un problema che riguarda<br />
la nostra azienda: un bilancio in rosso (che<br />
però si sistemerà nei prossimi anni), un piano<br />
industriale che prevede "rimodulazioni"<br />
(una parola un po' machiavelliana che dice<br />
tutto senza spiegare niente), il prospettato<br />
aumento del biglietto (adeguamento Istat<br />
che però, alcuni dicono, in tempo di crisi<br />
poteva essere evitato) la proposta di vendere<br />
le quote da parte di Regione e Comune:<br />
sì, forse abbiamo un problema.<br />
E allora, perché non scatenare la nostra<br />
"tempesta" di idee per trovare una soluzione?<br />
Perché non proporre un brainstorming<br />
aziendale, attraverso la Intranet, per trovare<br />
una serie di soluzioni?<br />
I tranvieri potrebbero avanzare una serie di<br />
soluzioni per "rimodulare" il servizio, soluzioni<br />
a cui i colleghi che non hanno fisicamente<br />
"in mano il volante", magari, non<br />
penseranno mai e poi mai; i meccanici e i<br />
manutentori potrebbero evidenziare piccoli<br />
e grandi sprechi che i colleghi con le mani<br />
non unte dal grasso d'officina non hanno<br />
la possibilità di vedere; gli AE potrebbero<br />
suggerire di analizzare con un'attenzione<br />
particolare alcune linee le quali, stando in<br />
ufficio, non si hanno pienamente sott'occhio;<br />
i verificatori potrebbero proporre<br />
accorgimenti per combattere l'evasione,<br />
con soluzioni che possono venire in mente<br />
solo a chi, tutti i santi giorni, è fisicamente<br />
in mezzo ai passeggeri. E così via per gli<br />
impiegati, per i macchinisti, i capo-treno, i<br />
manovratori, i verificatori della sosta.<br />
Nelle fila dei dipendenti Tper e Atc ci sono<br />
fior fiore di persone, con esperienza lavorativa<br />
più che decennale, con titoli e capacità<br />
professionali notevoli: fare l'autista, il tranviere,<br />
o magari il macchinista o il meccanico<br />
piuttosto che l'impiegato, non significa<br />
essere un povero cristo mezzo ignorante;<br />
dimenticarsi di queste persone, delle loro<br />
capacità e dei loro suggerimenti, significa<br />
decidere di ignorare una ricchezza aziendale<br />
impareggiabile.<br />
Non troppo tempo fa, dalle pagine del<br />
Nuovo Informatore, mi sono permesso di<br />
citare Ghandi: Qualunque cosa fatta per<br />
me, ma senza di me è fatta contro di me.<br />
Il senso del brainstorming è questo; sarà<br />
più facile accettare una decisione condivisa<br />
e nata dal basso, piuttosto che una imposizione<br />
caduta dal "cielo".<br />
A metà del Settecento Jean-Jacques<br />
Rousseau diceva che la miglior forma di<br />
governo è la democrazia pura, nella quale<br />
il popolo riunito in assemblea non solo<br />
formula le leggi, ma le interpreta e le fa<br />
eseguire: "Ma questa democrazia non è<br />
esistita né potra esistere; ci vorrebbe un<br />
popolo di dei e non di uomini", avvertiva<br />
il filosofo ginevrino.<br />
Oggi questa democrazia, per alcuni aspetti,<br />
può non essere più un'utopia; grazie alla<br />
tecnologia che, se certamente non ci rende<br />
degli dei, ci permette almeno di partecipare<br />
alla formazione di un progetto condiviso:<br />
che sia la nascita di una formazione politica,<br />
oppure la possibilità di dare un suggerimento<br />
per mandare avanti un'azienda che<br />
ogni dipendente sente propria.<br />
Brainstorming, una parola che può anche<br />
non piacere; ma se troviamo la maniera<br />
di "bolognesizzarla", o "ferraresizzarla",<br />
sono convinto che potrebbero nascere cose<br />
belle e inattese.<br />
Perché non provarci?<br />
2013 I luglio / agosto I N. 7-8<br />
n u o v oinformatore<br />
3
l’intervista<br />
di donato ungaro<br />
Gabriele Folli, Assessore alla Mobilità<br />
del Comune di Parma.<br />
P<br />
arma è entrata ufficialmente nelle<br />
mire di Tper, con la presentazione<br />
della dichiarazione di interesse<br />
per la partecipazione alla gara relativa<br />
alla vendita di una quota societaria di minoranza<br />
della Tep – l'azienda che gestisce<br />
la mobilità a Parma a provincia – e per la<br />
gestione del Trasporto Pubblico Locale<br />
nella città Ducale.<br />
Al momento Tper è presente a Parma<br />
attraverso il settore ferroviario, con la<br />
gestione diretta di una linea ferroviaria,<br />
la Parma-Suzzara, che viene esercitata,<br />
dalla stazione parmigiana fino alle rive<br />
mantovane del Po, su una storica tratta di<br />
proprietà prima della Società Veneta e poi<br />
di Fer, oggi fusa insieme all'Atc in Tper.<br />
Recentemente la parmigiana Tep ha approvato<br />
il proprio bilancio (con un attivo<br />
di oltre 300mila euro) e, contestualmente,<br />
ha dovuto registrare le dimissioni del<br />
presidente Antonio Tirelli; nulla di clamoroso,<br />
ma un semplice "atto dovuto", in<br />
quanto il presidente è nominato dagli enti<br />
pubblici proprietari, ovvero Comune di<br />
Parma e Provincia di Parma. E l'avvento<br />
del Movimento 5 Stelle nel 2012, in piazza<br />
Garibaldi, ha determinato le dimissioni<br />
dell'ex presidente Tirelli, il quale era stato<br />
nominato dalla precedente giunta di Centro-destra<br />
e confermato dal Commissario<br />
straordinario.<br />
Il nuovo presidente Tep, Mirko Rubini,<br />
viene proprio da Bologna; e in molti,<br />
a Parma, sorridono dicendo: "Guarda<br />
caso...".<br />
Ma l'assessore alla Mobilità del Comune<br />
di Parma, Gabriele Folli "smorza" i facili<br />
entusiasmi.<br />
Assessore Gabriele Folli, gli enti proprietari<br />
hanno deciso, per la seconda<br />
volta, di mettere a gara una quota societaria<br />
di Tep e la gestione del servizio<br />
su Parma e provincia; da Bologna arriva<br />
un certo interessamento. Cosa ne<br />
pensa, a proposito?<br />
«Non è certamente un segreto; abbiamo<br />
a tu per tu con gabriele folli<br />
Tper alla conquista<br />
della città Ducale?<br />
dato il via a una gara cosidetta "a doppio<br />
oggetto", ovvero per la vendita di una<br />
quota di minoranza di Tep e per la gestione<br />
del servizio di Trasporto Pubblico Locale<br />
gestito dalla nostra azienda in città<br />
e nel territorio provinciale. L'intenzione<br />
di Comune e Provincia è di mantenere<br />
le quote di maggioranza all'interno della<br />
compagine societaria e, quindi, di esercitare<br />
il controllo sul servizio pubblico.<br />
Abbiamo saputo dai giornali dell'interessamento<br />
della bolognese Tper, e vogliamo<br />
dire subito che chiunque vincerà la gara,<br />
avrà la possibilità di dare il proprio contributo<br />
gestionale ad una della aziende di<br />
Tpl più in salute d'Italia. Abbiamo appena<br />
approvato un bilancio in utile per 330mila<br />
euro, uno dei pochi casi nel Bel Paese;<br />
e come Comune in accordo con la Provincia<br />
abbiamo deciso di non suddividere gli<br />
utili tra i soci, ma di destinare quei soldi<br />
all'azienda, ad iniziative che vadano a<br />
migliorare ulteriormente il servizio offerto<br />
ai cittadini, a realizzare iniziative che<br />
portino nuovo interesse verso la mobilità<br />
sostenibile»<br />
Molti sostengono che il nuovo presidente,<br />
il bolognese Rubini, sia in qualche<br />
modo un'apertura verso la città felsinea...<br />
«Sono illazioni, la nomina del presidente<br />
di Tep è di competenza del Comune ed<br />
è normale che vi sia un avvicendamento<br />
una volta entrata in carica una nuova<br />
amministrazione. Con Mirko Rubini i<br />
contatti sono stati avviati sin dal nostro<br />
insediamento a partire da luglio del 2012<br />
e quindi quando ancora non era stata<br />
neppure avviata la procedura di gara ».<br />
Credo che oramai non si possa farne<br />
4<br />
n u o v oinformatore N. 7-8 I luglio / agosto I 2013
più un segreto; la Regione, attraverso<br />
Tper, ha intenzione di realizzare un'unica<br />
impresa di trasporto, da Piacenza a<br />
Rimini. L'amministrazione comunale<br />
di Parma, che finora è rimasta esclusa<br />
da questa logica aggregazionista, come<br />
la pensa in merito?<br />
«Io penso che l’integrazione tra province<br />
porti benefici in aree e contesti particolari,<br />
come ad esempio può avvenire<br />
in Romagna, e in zone limitate. Onestamente<br />
nella parte ovest dell’Emilia vedo<br />
la cosa meno efficace a livello di servizi<br />
inter-provinciali, in quanto sono limitate<br />
le contaminazioni tra province in termini<br />
di linee su gomma, anche per il servizio<br />
ferroviario che serve in maniera efficiente<br />
l’asse della via Emilia. Andrebbe<br />
invece potenziata l'interazione ferro/<br />
gomma, con maggiori punti di contatto<br />
e relazione tra le ferrovie e il trasporto<br />
su gomma ».<br />
Il bilancio Tper si è chiuso con una<br />
"falla" di circa nove milioni di euro,<br />
pur nell'ottica di un rientro nel giro di<br />
alcuni anni, mentre il bilancio Tep è in<br />
attivo; non temete per questa situazione?<br />
«Vedremo come andrà a finire. I criteri<br />
di ammissione alla gara tengono conto<br />
anche di aspetti di solidità economica<br />
del proponente quindi credo che avremo<br />
le maggiori garanzie anche sotto questo<br />
aspetto».<br />
Non teme il rischio di una privatizzazione<br />
della Tep?<br />
«Non vedo questo rischio. In Tep, chiunque<br />
entri, avrà una minoranza. Non si<br />
potrà parlare di privatizzazione, in quanto<br />
il controllo della società rimarrà in<br />
mano alla maggioranza dei soci pubblici<br />
Comune e Provincia che deterranno nel<br />
futuro assetto il 51 per cento delle quote<br />
di poprietà di Tep.».<br />
Poche settimane fa l'assessore regionale<br />
alla Mobilità, il parmense Alfredo Peri,<br />
ha avanzato la proposta - poi bocciata<br />
- di dismettere le quote di maggioranza<br />
delle aziende di Tpl in capo alla Regione,<br />
coinvolgendo soggetti privati. Secondo il<br />
suo punto di vista e in linea generale, il<br />
Trasporto pubblico locale deve essere<br />
gestito dal pubblico o dal privato?<br />
«Sono convinto che la formula vincente<br />
sia quella mista, dove il privato porta la<br />
sue competenze e la sua potenzialità in<br />
una condizione dove il pubblico impartisce<br />
le direttive necessarie a gestire il servizio,<br />
in forza di una quota societaria di<br />
maggioranza che deve rimanere in capo<br />
al pubblico. Il privato può integrare, ma il<br />
controllo dei servizi deve tenere conto delle<br />
esigenze del territorio che non sempre<br />
si coniugano con logiche esclusivamente<br />
imprenditoriali. Il trasporto pubblico ha<br />
una forte valenza sociale e quindi unire<br />
l’efficienza che può portare un privato ad<br />
una visione pubblica può rappresentare il<br />
giusto mix per far funzionare il servizio».<br />
Il Movimento 5 Stelle, nel maggio del<br />
2012, a Parma, ha vinto una sfida; Pizzarotti<br />
è stato il primo sindaco M5S<br />
eletto in un comune capoluogo di provincia.<br />
Come stanno le cose oggi, a un<br />
anno di distanza?<br />
«Direi che la situazione, pur nelle oggettive<br />
enormi difficoltà ereditate dal passato,<br />
sta dimostrando che il Movimento<br />
5 Stelle è una forza di governo onesta e<br />
seria che amministra bene una città e non<br />
una forza di opposizione a prescindere<br />
come spesso ci viene attribuito dai media<br />
a livello nazionale. In un anno abbiamo<br />
ridotto il debito, mantenuto i servizi, ridotto<br />
le spese ed avviato un opera di moralizzazione<br />
della politica che credo sarà<br />
irreversibile».<br />
2013 I luglio / agosto I N. 7-8<br />
n u o v oinformatore<br />
5
sotto i portici<br />
di Marco Macciantelli<br />
contro il fumo, per la salute<br />
Facciamo un altro<br />
passo “avanti”<br />
Sino a qualche decennio fa, in Italia,<br />
si fumava nei cinema. Sino a qualche<br />
anno fa, nei ristoranti. Adesso<br />
sarebbe inconcepibile. Il divieto del fumo<br />
nei luoghi pubblici è stato un indubbio<br />
successo. Sorprendentemente: siccome il<br />
nostro Paese, come sappiamo, non sempre<br />
dimostra spiccate attitudini al rispetto<br />
delle regole. Forse è giunto il momento di<br />
fare un passo in avanti e di considerare,<br />
ragionevolmente, "luogo pubblico", tutte<br />
le circostanze in cui si dà interazione tra le<br />
persone. Tra fumatori e non fumatori, con<br />
particolare riguardo ai minori.<br />
Non ha molto senso che una persona non<br />
possa fumare, anche se sola, in un ufficio,<br />
e possa farlo, all’aperto, di fronte a tanti altri.<br />
Però attenzione: sappiamo che il puro<br />
e semplice proibizionismo rischia di essere<br />
inefficace. La tua libertà, la mia libertà, il<br />
rispetto reciproco. Il pneumologo potrà<br />
parlare, con competenza, dei possibili danni<br />
alla salute, come il Dr. Vincenzo Zagà,<br />
coordinatore dei Centri Antifumo dell'Ausl<br />
di Bologna.<br />
A loro volta, in riferimento all’ordinanza<br />
promossa dal Comune di San Lazzaro, si<br />
sono espressi favorevolmente il Dr. Morando<br />
Soffritti, direttore dell’Istituto Ramazzini,<br />
e il Prof. Francesco Violante, ordinario<br />
di Medicina del Lavoro nel nostro Ateneo.<br />
Le farmacie scrivono: “Non mandare la tua<br />
salute… in fumo!”. Certamente abbiamo<br />
sentito il mondo sanitario, medico, scientifico,<br />
clinico al nostro fianco.<br />
Centinaia di messaggio di incoraggiamento<br />
sono venuti da altre città, da associazioni,<br />
istituzioni, semplici cittadini.<br />
Vorrei precisare che il nostro approccio è<br />
assolutamente sereno. Non dice: “Non fumare!”.<br />
Ma: “Guarda che senza è meglio”.<br />
Nel caso: “Tieni conto di queste regole”.<br />
Insomma, non proibiamo il fumo in assoluto;<br />
piuttosto, ci limitiamo a disciplinarlo.<br />
Tra le iniziative a supporto, quella di dotare<br />
la comunità di un’ulteriore provvista di<br />
posaceneri, fissi e tascabili. Alcuni di quelli<br />
fissi, dopo 24 ore, erano già pieni, a dimostrazione<br />
del fatto che i cittadini sono più<br />
avanti: se offriamo loro una opportunità, la<br />
prendono al volo. Oggi buttare una cicca<br />
per terra comporta dei costi che ricadono<br />
sulla collettività. Si possono evitare. Si parla<br />
tanto di lotta agli sprechi.<br />
E questo che cos’è, se non uno spreco? Ma<br />
l’unico che può davvero impedirlo è il fumatore.<br />
Dipende da lui. Per questo abbiamo<br />
previsto una provvista ulteriore di circa<br />
300 nuovi posacenere fissi presso i cestini<br />
per i rifiuti, più quelli mobili, circa 1000,<br />
al fine di riqualificare il prelievo dei rifiuti<br />
a San Lazzaro e per una maggiore qualità<br />
della città pubblica.<br />
Questi ultimi contengono uno scomparto<br />
per raccogliere ermeticamente i mozziconi<br />
di sigarette, evitando che vengano buttati<br />
per terra, per poi essere svuotati, una volta<br />
raggiunto un cestino della spazzatura. È<br />
un investimento, destinato a far risparmiare,<br />
a indurre comportamenti più corretti e<br />
orientati alla salute. Ripeto: la prima motivazione<br />
della nostra campagna sul fumo è<br />
proprio quella di far diminuire, e possibilmente<br />
evitare, la cattiva abitudine di buttare<br />
le cicche per terra.<br />
I posaceneri tascabili sono stati distribuiti<br />
attraverso i bar, che ringraziamo per la collaborazione,<br />
in appositi espositori, accompagnati<br />
da un dépliant, illustrato da Giorgio<br />
Serra, in arte detto Matitaccia. In un parco<br />
giochi si vedono un bimbo e un bimba<br />
con delle maschere a gas. La bimba dice al<br />
bimbo: “Possiamo toglierle… Qui il fumo<br />
non potrà più farci del male!" Indicando un<br />
cartello dove è scritto “Parco giochi. San<br />
Lazzaro città della Salute e il divieto di fumare”.<br />
L’ordinanza, firmata alla fine di gennaio,<br />
con validità dal 30 marzo di quest’anno, fa<br />
parte di un pacchetto, che va al di là della<br />
sola questione del fumo, di misure promosse<br />
per rafforzare lo spirito civico e la cultura<br />
della salute e di cui potremo parlare, in<br />
questa rubrica, in una prossima occasione.<br />
Insomma, da parte nostra, non vi è alcun atteggiamento<br />
etico, ideologico o vessatorio.<br />
Concretamente: no al fumo nei parchi giochi<br />
dei bambini, no dove sono presenti coperture,<br />
come nei dehors, tenendo una distanza<br />
di rispetto di due metri dagli accessi<br />
agli esercizi pubblici, cioè di una distanza<br />
di rispetto di due metri tra chi fuma e chi<br />
non fuma. C’è sempre qualcuno che sostiene<br />
che il problema è “ben altro”. Sono<br />
i “benatristi”, i seguaci del “benaltrismo”,<br />
6<br />
n u o v oinformatore N. 7-8 I luglio / agosto I 2013
una concezione del mondo secondo la<br />
quale ogni volta che affronti un problema,<br />
il problema è sempre un altro. È evidente<br />
che ci sono altri problemi. Ma c’è anche<br />
questo. Peraltro a San Lazzaro, negli ultimi<br />
anni, i compiti per il contrasto all’inquinamento<br />
atmosferico sono stati fatti<br />
con molta convinzione: dalla rimozione<br />
dell’amianto all’adesione all’accordo sulla<br />
qualità dell’aria, con la promozione di misure<br />
strutturali che vanno dalla nuova stazione<br />
ferroviaria, per più “cura del ferro”,<br />
in fondo a via Caselle, sino ai 17 chilometri<br />
di piste ciclabili e al nuovo servizio di bike<br />
sharing, per più mobilità ecologica, leggera<br />
e dolce. Ovviamente non siamo all'annozero.<br />
Ci sono stati importanti amministratori, nel<br />
nostro contesto locale, come Renzo Imbeni<br />
e Maurizio Cevenini, che, nel loro caso<br />
in riferimento al fumo nei luoghi pubblici,<br />
hanno già avuto modo di esprimere una<br />
sensibilità in anticipo sui tempi, che merita<br />
di essere ripresa e ulteriormente proseguita.<br />
Ripeto: noi non ci permettiamo di proibire<br />
niente a nessuno.<br />
Vogliamo solo innalzare il rispetto delle regole,<br />
la convivenza civile, per stili di vita più<br />
orientati alla salute. L'ordinanza sul fumo<br />
ha questa ispirazione. Siccome ogni novità<br />
deve essere preparata e accompagnata, in<br />
primo luogo abbiamo avviato una campagna<br />
informativa insieme alle Farmacie di<br />
San Lazzaro e all’Azienda sanitaria. Prima<br />
educare, poi, eventualmente, sanzionare.<br />
Nel frattempo qualche contravvenzione è<br />
partita, ma, anche qui, basta rispettare le<br />
regole per evitarlo.<br />
Vorrei chiarire che in questo nostro progetto<br />
non c’è nulla contro il commercio. La<br />
prima istituzione interessata al commercio<br />
è un Comune. In questi anni la collaborazione<br />
non è mai mancata. Nonostante la<br />
crisi, il commercio sanlazzarese, in controtendenza<br />
con i dati generali, non ha avuto<br />
decrementi, piuttosto una costante crescita,<br />
anche nel 2012 e nel primo semestre del<br />
2013. Ciò, in parte, perché, a San Lazzaro<br />
si configura una vero e proprio “centro<br />
commerciale naturale”, fatto, per lo più,<br />
di negozi di vicinato. I dehors chiusi sono<br />
oggettivamente un controsenso. Se al loro<br />
interno, sinora, è stato tollerato che si fumasse,<br />
questo non significa che sia giusto<br />
continuare a farlo. Perché il fumo, nei luoghi<br />
pubblici chiusi, è già vietato dalla legge.<br />
Per le aree con tavolini all'aperto abbiamo<br />
chiarito che, se c'è separazione di almeno<br />
due metri tra fumatori e non fumatori, nulla<br />
osta. Certo: comprendiamo il possibile disagio<br />
e lo abbiamo affrontato nell’ambito<br />
della proposta di bilancio, ricalibrando il<br />
canone per l’occupazione del suolo pubblico,<br />
in diminuzione, all’interno di un pacchetto<br />
più ampio di alleggerimento della<br />
pressione fiscale, nell’ambito dell’Imu, a<br />
favore di imprese e lavoro. Abbiamo anche<br />
previsto, come è giusto, una verifica in itinere<br />
e siamo d'accordo con le associazioni<br />
di categoria del commercio di promuovere<br />
un confronto sulla base dei dati nei prossimi<br />
mesi.<br />
Vorrei inoltre chiarire una cosa. La regolamentazione<br />
del fumo non necessariamente<br />
è un deficit, anzi noi ci auguriamo possa<br />
diventare un vantaggio competitivo anche<br />
per il mondo del commercio e per tutta la<br />
comunità. Se guardo all’eco che l’iniziativa<br />
ha avuto, sono portato a pensare che<br />
sia proprio così. Chi, oggi, con un pizzico<br />
di coraggio, perché ci vuole anche quello,<br />
se no non si fa nulla, assume orientamenti<br />
innovativi, può essere premiato. Qualcuno<br />
ha detto che abbiamo guardato a realtà<br />
straniere. A San Francisco, in California,<br />
vi sono misure molto restrittive. Sotto le<br />
pensiline dei bus a Berlino il fumo è escluso.<br />
Noi però ci siamo ispirati soprattutto a<br />
San Lazzaro "città della salute": dal parco<br />
regionale dei Gessi bolognesi e dei Calanchi<br />
dell’Abbadessa ai tanti giardini pubblici,<br />
dallo sport all'aria aperta delle palestre<br />
e a quello destrutturato dal fine settimana,<br />
dal podismo alle biciclettate lungo la val di<br />
Zena.<br />
La San Lazzaro che nasce da un ospedale,<br />
il lazzaretto, nel tredicesimo secolo, sviluppando<br />
una evoluzione civile come “città<br />
di salute pubblica”, ma anche la comunità<br />
che ha dato i natali a Cesare Maltoni, già<br />
consigliere comunale, pioniere dello studio<br />
sulle cause ambientali nelle patologie oncologiche<br />
e fondatore dell’Istituto Ramazzini<br />
e la cui casa di famiglia è tuttora in via<br />
Zucchi. Si dice che sia la prima volta che<br />
un Comune riesce ad impostare una novità<br />
come questa, facendone una strategia. Non<br />
so. La cosa che ci ha definitivamente convinto<br />
è stata la questione delle cicche e dei<br />
posaceneri.<br />
Dopo un paio di giorni alcuni di quelli<br />
fissi erano già pieni. Vale a dire che fino a<br />
qualche giorno prima tutte quelle cicche<br />
erano per terra. È così: le regole formano<br />
nuovi comportamenti. La norma svolge un<br />
effetto deterrente. C'è, non per provocare,<br />
ma per escludere la sanzione. E’ inutile ribadirlo:<br />
non abbiamo alcuna intenzione di<br />
fare cassa. Non è lì la questione. Le novità<br />
devono mettere radici. Ma il terreno è fertile.<br />
La gente chiede un po' più di rispetto,<br />
di ordine, di pulizia, di risparmio, di salute.<br />
Questo è lo spirito dell'ordinanza.<br />
Poi valuteremo i risultati. Infine, non si parla<br />
che di tagli. Giusto, necessario, inevitabile.<br />
Ma ci sono cose che si possono fare<br />
anche con poco o senza costi. Nonostante i<br />
tagli. Per spendere bene, per fare di più con<br />
meno. Le cicche nei posacenere sono già<br />
raccolta differenziata: significa che il Comune<br />
non dovrà spendere soldi per tirarli<br />
su da terra e questo è già un modo di fare<br />
riqualificazione della spesa.<br />
Con un po’ di spirito civico, di cooperazione<br />
tra cittadini ed ente locale, si può tutti<br />
contribuire a innalzare la qualità della comunità.<br />
A beneficio di tutti.<br />
2013 I luglio / agosto I N. 7-8<br />
n u o v oinformatore<br />
7
far finta d'esser sani<br />
di Pier Roberto Dal Monte (Presidente Comitato Scientifico Unisalute)<br />
Alimentazione: dieta e digestione<br />
Le problematiche<br />
dietetico/alimentari<br />
degli autisti<br />
dei trasporti pubblici<br />
Numerosi studi hanno messo in evidenza<br />
come esista una marcata<br />
differenza di salute tra quella degli<br />
autisti dei trasporti urbani e quella di<br />
negli altri tipi di occupazione.<br />
Gli autisti di bus è una delle professioni<br />
con uno delle peggiori condizioni di<br />
salute se ci si basa su diversi indicatori di<br />
salute (livello del colesterolo, alta pressione<br />
sistolica, sovrappeso , dolori reumatici,<br />
etc).<br />
Più specificatamente i vari studi indicano<br />
tre tipologie di disturbi prevalenti in queste<br />
categorie lavorative che interessano<br />
apparati fondamentali dell'organismo: in<br />
particolare vengono colpiti il sistema cardiovascolari,<br />
il tubo digerente e l'apparato<br />
muscolo-articolare-scheletrico, che, come<br />
si vede nel grafico a fianco, hanno un<br />
considerevole rapporto con il lavoro che<br />
può essere nel complesso particolarmente<br />
stressante e logorante.<br />
Esaminiamo in particolare le affezioni<br />
gastroenterologiche che maggiormente si<br />
possono osservare negli autisti di bus di<br />
linea, le quali talvolta si trovano associate<br />
anche a malattie cardiovascolari dovute<br />
alla dieta ed al tipo di lavoro.<br />
Affezioni che peraltro si possono trovare<br />
spesso in altre attività similari.<br />
Le problematiche dietetiche che possono<br />
essere critiche per l’autista di linea devono<br />
essere peraltro valutate da due punti di<br />
vista: il primo per quel che riguarda l’apporto<br />
calorico o nutrizionista-metabolico<br />
con la dieta, il secondo dal punto di vista<br />
gastroenterico o digestivo vero e proprio<br />
ed è opportuno valutare per una buona alimentazione<br />
sia la qualità, sia la quantità<br />
dei cibi che infine le modalità con cui si<br />
soddisfano i bisogni alimentari.<br />
Per ciò che riguarda l'apporto calorico<br />
bisogna premettere che quando l’organismo<br />
assume un numero di calorie e quindi<br />
una quantità di cibo superiore alle proprie<br />
necessità fisiche o non riesce a bruciare<br />
con un'adeguata attività fisica le calorie in<br />
eccesso queste, specialmente i grassi e gli<br />
zuccheri si accumulano nell’organismo.<br />
I grassi non metabolizzati o “bruciati” si<br />
Fattori stressanti<br />
Ambiente di lavoro<br />
• Ergonomia della cabina<br />
• Aggressività degli utenti del<br />
mezzo e della strada<br />
• Congestione<br />
e perturbazioni del traffico<br />
Organizzazione del lavoro<br />
• Pressione del tempo/orari<br />
• Spostamenti<br />
• Intervalli di riposo<br />
(diurno/notturno)<br />
• Isolamento sociale<br />
Problemi organizzativi<br />
• Limitatezza<br />
nella presa di decisioni<br />
Variabili intermedianti<br />
(mediatori/moderatori)<br />
Demografiche<br />
• Genere<br />
• Età<br />
• Ereditarietà<br />
Personalità<br />
• Tipologia fisica e di carattere<br />
(durezza/dispo nibilità)<br />
• Empatia<br />
Altro<br />
• Supporto sociale<br />
• Controllo<br />
teriosclerosi, con sofferenza degli organi<br />
indispensabili per la vita, quale il sistema<br />
cardiocircolatorio ed il cervello o sistema<br />
nervoso centrale. Con la comparsa a carico<br />
del cuore di insufficienza coronarica<br />
avvertibile con angina ed ovviamente con<br />
il pericolo di sviluppare un infarto, spesso<br />
fatale o quantomeno fortemente invalidante,<br />
ed a carico del cervello, con fenomeni<br />
effetti<br />
Fisici<br />
• Malattie cardiovascolari<br />
• Gastrointestinali<br />
• Muscolo-scheletriche<br />
Psicologici<br />
• Ansietà/depressione<br />
• Disturbi psicologici<br />
postraumatici<br />
Stili di vita personali<br />
• Abusi di sostanze<br />
Organizzativi<br />
• Assenteismo<br />
• Turnover del lavoro<br />
• Incidenti<br />
distribuiscono in ugual maniera in tutti le<br />
varie parti dell’organismo con prevalenza<br />
visiva sulla componente cutanea, dando<br />
luogo appunto al quadro più eclatante<br />
dal punto di vista estetico che è l’obesità<br />
più o meno grave o più o meno armonicamente<br />
distribuita; ben più pericolosa è<br />
tuttavia l’accumulo di grasso negli organi<br />
interni, nelle arterie soprattutto le quali<br />
perdono l' integrità della loro superficie<br />
e gradualmente si restringono e si induriscono,<br />
dando a luogo al noto quadro di ardi<br />
ischemia da minore afflusso di sangue<br />
che possono sfociare in episodi transitori<br />
di paralisi, ma anche permanenti, come<br />
l’ictus o la lenta degenerazione cerebrale<br />
o demenza precoce, nota come malattia di<br />
Arzheimer.<br />
In quanto agli zuccheri, che vengono metabolizzati<br />
con l’intervento indispensabile<br />
dell’insulina, quando sono assunti in eccesso<br />
provocano innanzitutto un maggiore<br />
sforzo da parte del pancreas per produrre<br />
questo indispensabile ormone in quantità<br />
8<br />
n u o v oinformatore N. 7-8 I luglio / agosto I 2013
adeguata affinchè i glicidi vengano trasformati<br />
o, come si potrebbe dire, “bruciati”<br />
per fornire le calorie immediate<br />
necessarie per mantenere attive le energie<br />
dell’organismo ; quando sono in eccesso<br />
poi, vengono essenzialmente trasformati<br />
in grassi, contribuendo nel complesso a<br />
provocare sovrappeso e/o obesità.<br />
La eccesiva stimolazione del pancreas,<br />
associata spesso anche ad eredità, può<br />
portare a sua volta al diabete malattia con<br />
moltissime complicazioni.<br />
Pertanto una grande attenzione deve essere<br />
posta affinchè i cibi siano in quantità<br />
e tipologia tale da rispondere alle necessità<br />
per la normale sopravivenza del’organismo,<br />
ma anche per rispondere alle<br />
richieste lavorative che devono essere<br />
commisurate al tipo di lavoro esercitato e<br />
non devono essere pertanto in eccesso. Ricordiamo<br />
che un autista di linea consuma<br />
normalmente circa 140-150 calorie /ora.<br />
Va da sé che i cibi prima di essere assorbiti<br />
devono passare dalla bocca allo stomaco<br />
e quindi nel’intestino, quindi con un processo<br />
nutritivo e digestivo che si svolge<br />
in un meraviglioso sequenza che fa sì che<br />
tutto avvenga naturalmente senza alcuna<br />
sensazione negativa, ma anzi in maniera<br />
molto gradevole; pertanto i cibi devono<br />
essere”gustati” e ben triturati con la<br />
masticazione per passare nello stomaco,<br />
dove si accumulano (essendo lo stomaco<br />
come un grande sacco) e dove subiscono<br />
una prima digestione da parte dei succhi<br />
gastrici, di quì passano all’intestino dove<br />
subiscono un ulteriore processo digestivo<br />
e di trasformazione, il che fa sì che<br />
vengano gradualmente ridotti in minime<br />
particelle e quindi assorbiti per passare<br />
dai vasi intestinali, nel fegato e da qui ai<br />
vari organi.<br />
Il mangiare in fretta provoca un primo<br />
problema alla digestione, poiché i cibi che<br />
non vengono ben triturati con la masticazione<br />
devono poi essere digeriti dallo stomaco<br />
che per questo rallenta il suo svuotamento,<br />
in attesa che i cibi siano pronti per<br />
il passaggio nell’intestino; il secondo problema<br />
è che la sensazione di soddisfazione<br />
dell’appetito di norma si avverte dopo<br />
circa venti minuti dall’inizio del’introduzione<br />
di cibo e quindi chi mangia in fretta<br />
prima di avvertire la sensazione di pienezza<br />
soddisfacente, normalmente ingerisce<br />
una maggiore quantità di cibo. In soldoni<br />
chi mangia in fretta non tritura a sufficienza<br />
i cibi, riempie troppo lo stomaco di cibi<br />
ancora interi o quasi, avverte più tardi la<br />
sensazione di riempimento e quindi non<br />
soddisfa a pieno i principi fondamentali<br />
su cui si basa l’inizio di una buona digestione.<br />
Questo alla fine da spesso come<br />
risultato che la mucosa dello stomaco ne<br />
sia danneggiata si da provocare varie forme<br />
di infiammazione, note come gastrite<br />
o altre malattie, come le ulcere, se associate<br />
a fattori favorenti (quali ad esempio<br />
la contemporanea infezione gastrica da<br />
Helicobacter Pilori).<br />
Importante è anche fare pasti regolari: lo<br />
stomaco infatti lavora meglio se gli orari<br />
sono regolari. Esso è abituato ad essere riempito<br />
di cibo ad orari dei pasti prestabiliti<br />
e si prepara quindi in anticipo all’attesa<br />
degli stessi incominciando a contrarsi ed<br />
a produrre succo digestivo ed acido. Se il<br />
pasto viene ritardato si può sentire dolore<br />
o lo stomaco può essere danneggiato<br />
dal suo succo digestivo e dalle contrazioni<br />
della sua parete. Pertanto gli orari dei<br />
pasti debbono essere regolati e puntuali,<br />
buona regola è anche non mangiar troppo<br />
alla sera.<br />
È noto che i cibi i quali passano dallo<br />
stomaco all’intestino non vengono assorbiti<br />
totalmente, specie se costituiti in<br />
parte da fibre indigeribili, come avviene<br />
normalmente per alcuni tipi di verdure<br />
sopratutto a foglia o altri componenti<br />
alimentari, questi nell’insieme vengono<br />
a costituire le scorie non assorbibili che<br />
poi gradualmente vengono eliminate<br />
con le feci.<br />
La ridotta componente di fibre della dieta<br />
può diminuire i movimenti intestinali<br />
e quindi la peristalsi che è il meccanismo<br />
con il quale viene facilitata l’evacuazione<br />
naturale delle feci.<br />
Una dieta povera di scorie può provocare<br />
quindi stitichezza a cui può contribuire,<br />
per ciò che riguarda gli autisti, talvolta<br />
anche la difficoltà di trovare le opportune<br />
comodità sia in termini di orario che in<br />
termini di disponibilità di servizi igienici.<br />
E non solo. Lo stress che può provocare<br />
la guida può essere causa di colon<br />
irritabile “la volgare colite” caratterizzato<br />
da accentuati movimenti o da spasmi o<br />
intestinali con sensazione e/o necessità di<br />
impellenza di evacuazione nel primo caso<br />
o difficoltà nell'evacuazione con vari gradi<br />
Per un migliore chiarimento delle<br />
problematiche trattate si veda:<br />
• http://www.sev-online.ch/it/aktuell/kontakt.<br />
sev/2011/ausgabe16/kontakt_16_bus.php<br />
• umfrage_gatu_it_screen.pdf<br />
• un’ottima ricerca fatta dai sindacati Svizzeri degli<br />
autisti di linea<br />
• http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/<br />
di stitichezza associate a dolori addominali<br />
più o meno sensibili nel secondo caso<br />
in ambedue le sistuazioni.<br />
Tutte queste premesse portano a concludere<br />
che è opportuna organizzare la dieta<br />
dell'autista di linea commisurata alle<br />
necessità caloriche con il rispetto, per<br />
quanto è possibile, dei tempi per un pasto<br />
“tranquillo”, evitando lunghi orari di<br />
digiuno, diminuendo i fattori stressanti<br />
che possono portare a reazioni negative<br />
sull'apparato digerente, tenendo conto<br />
che il tubo digerente è anche l'unica porta<br />
d'ingresso dei normali elementi necessari<br />
per il mantenimento e l'attività del corpo<br />
umano: i cibi.<br />
I cibi che, in eccesso o troppo ricchi di<br />
calorie o metabolicamente dannosi, ad<br />
esempio perchè troppo ricchi di colesterolo<br />
, provocano obesità ed arteriosclerosi –<br />
così come quelli troppo ricchi di zuccheri<br />
–, devono essere evitati per salvaguardare<br />
la salute di ognuno ma in particolare di<br />
lavoratori che per le loro le specifiche attività<br />
fanno uno dei servizi più impegnativi<br />
e stressanti del mondo civilizzato con tutte<br />
le varie conseguenze segnalate sull'organismo.<br />
repubblica/2010/05/08/asl-insegna-la-dieta-agli-autisti.html<br />
• http://www.sodalitas.socialsolution.it/casi_aziendali_dettaglio.php?id_cat=60&id_p=829<br />
• Trasporti locali star bene star meglio.<br />
• http://gimle.fsm.it/34/3/18.pdf<br />
• Bovenzi. Rischi e malattie nei lavoratori del settore<br />
dei trasporti di merci e persone<br />
• http://www.ataf.net/System/files/Ataf_06_07@.pdf<br />
• Ottima proposta per una sana alimentazione<br />
• In Inglese 50 anni di ricerche sulla salute degli autisti<br />
BUSdriver<br />
• *Bus driver well-being review: 50 years of research<br />
• John L.M. Tse *, Rhona Flin, Kathryn Mearns<br />
• http://www.caw4304.ca/chiefstewardnorth/Articles/Bus%20Driver%20Well%20Being%20-%20<br />
Over%2050%20years%20of%20Research.pdf<br />
2013 I luglio / agosto I N. 7-8<br />
n u o v oinformatore<br />
9
mobilità<br />
di Maurizio Dall’Ara<br />
rapporto annuale sulla sicurezza stradale<br />
L’alto prezzo<br />
della mobilità dolce<br />
Nel corso della riunione annuale dell'International<br />
Transport Forum, che si è tenuta a Lipsia, è stato presentato,<br />
fra le altre cose, il Rapporto annuale sulla<br />
sicurezza stradale 2013, frutto del lavoro di analisi condotto<br />
dall'Irtad, un gruppo di indagine composto dall'Ocse, che<br />
vede assieme esperti e statistici dei principali istituti di ricerca<br />
e degli organismi ministeriali di 34 Paesi.<br />
Il 2012 è stato un anno complessivamente positivo per la sicurezza<br />
stradale: in molti Paesi si è registrato il più basso<br />
numero di incidenti della serie storica che comincia dagli<br />
anni Settanta del secolo passato. Eccezioni al trend positivo<br />
di riduzione della incidentalità stradale sono la Colombia, la<br />
Nuova Zelanda, la Svizzera e gli Stati Uniti.<br />
Certo, la crisi economica ha contributo a ridurre la congestione<br />
stradale, e quindi il rischio di incidenti. Siamo comunque<br />
ancora molto lontani dagli obiettivi definiti dalle Nazioni<br />
Unite (dimezzamento degli incidenti stradali su scala mondiale<br />
entro il 2020).<br />
Nell'arco del periodo 2000-2011, gli unici Paesi che hanno<br />
registrato un incremento assoluto degli incidenti stradali<br />
sono la Malaysia (+14%) ed il Sud Africa (+64,3%). I Paesi<br />
che hanno registrato la maggiore contrazione sono la Spagna<br />
(-64,3%), l'Islanda (-62,5%), il Portogallo ed il Lussemburgo<br />
(-56,6% in entrambi i casi).<br />
Molti dei risultati raggiunti nel corso dell'ultimo decennio<br />
sono da mettere in connessione con la sicurezza degli autoveicoli,<br />
migliorata in termini di design di equipaggiamento,<br />
ma anche con risultati positivi per quanto riguarda i controlli<br />
alcolici sugli automobilisti.<br />
Inoltre, l'introduzione progressiva delle cinture di sicurezza<br />
in dotazione agli autoveicoli ha certamente ridotto le conseguenze<br />
di dannosità (feriti, morti) per gli utenti delle macchine<br />
private. In Italia, come in Malaysia ed in Serbia, resta<br />
basso il tasso di utilizzo delle cinture di sicurezza nei sedili<br />
posteriori. Resta da disciplinare con maggiore efficacia l'uso<br />
del telefonino alla guida: si stima che in Italia il 9% dei guidatori<br />
ne facciano uso durante il viaggio.<br />
La vulnerabilità degli utenti “deboli” della strada (pedoni, ciclisti,<br />
motociclisti) resta invece una questione molto critica,<br />
in particolare per i motociclisti. Ridurre gli incidenti gravi<br />
che coinvolgono gli attori della mobilità dolce resta la priorità,<br />
anche perché non si è ancora diffusa una piena consapevolezza<br />
sulle conseguenze economiche di questi eventi, in<br />
termini di costo sociale per la collettività.<br />
Ogni anno perdono la vita sulle strade di tutto il mondo<br />
270.000 pedoni, il 22% di tutti gli incidenti stradali, ma in<br />
alcuni paesi il dato raggiunge addirittura i due terzi. Sono<br />
invece milioni i pedoni che hanno come conseguenze di incidenti<br />
disabilità permanenti.<br />
Ma com’è l’andamento nella nostra regione?<br />
Dalla tabella successiva si evidenzia che in Emilia-Romagna<br />
si è potuto raggiungere nel 2010 l’obiettivo europeo di riduzione<br />
del 50% delle vittime rispetto al 2001 (passando da 813<br />
vittime a 401).<br />
Incidenti, morti e feriti in Italia<br />
e in Emilia-Romagna (valori assoluti)<br />
(Anni 2001-2011 - Fonte ISTAT)<br />
ANNO<br />
INCIDENTI MORTI FERITI<br />
EMILIA<br />
EMILIA<br />
EMILIA<br />
ITALIA ROMAGNA ITALIA ROMAGNA ITALIA ROMAGNA<br />
2001 263.100 27.457 7.096 813 373.286 38.255<br />
2002 265.402 27.272 6.980 789 378.492 37.960<br />
2003 252.271 26.454 6.563 756 356.475 36.552<br />
2004 243.490 25.894 6.122 681 343.179 35.773<br />
2005 240.011 24.250 5.818 635 334.858 33.322<br />
2006 238.124 23.950 5.669 539 332.955 33.235<br />
2007 230.871 23.074 5.131 531 325.850 31.815<br />
2008 218.963 21.744 4.731 523 310.739 29.752<br />
2009 215.405 20.411 4.237 422 307.258 28.035<br />
2010 211.404 20.152 4.090 401 302.735 27.999<br />
2011 205.638 20.415 3.860 400 292.019 27.989<br />
Per quanto riguarda i principali utenti della strada, negli ultimi<br />
dieci anni i conducenti di autovetture, di ciclomotori e pedoni<br />
deceduti per incidenti stradali sono molto diminuiti, soprattutto<br />
i primi.<br />
Al contrario il discorso che riguarda motociclisti e ciclisti, per<br />
i quali il calo è molto poco consistente, quando non si tratta<br />
addirittura di una crescita. Anche nella nostra regione il tema<br />
della prevenzione degli incidenti che coinvolgono gli utenti cosiddetti<br />
“deboli” rimane dunque una priorità.<br />
10 n u o v oinformatore N. 7-8 I luglio / agosto I 2013
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n u o v oinformatore N. 3-4 I marzo / aprile I 2013
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Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna<br />
L’Assemblea dei Soci di Tper<br />
ha approvato il bilancio 2012<br />
Con l’arrivo dell’estate e con il periodo delle vacanze è<br />
giunto anche il tempo di bilanci dopo un anno di lavoro.<br />
Tper si presenta come la sesta azienda di TPL in Italia,<br />
con oltre 117 milioni di passeggeri trasportati che possono<br />
contare su 35 milioni di chilometri di servizi erogati<br />
tramite autobus e filobus, oltre a 5 milioni di km di servizi<br />
ferroviari.<br />
Tper è orgogliosa di avere piu’ di 70.000 abbonati annuali<br />
e, sul fronte interno, il 99,8% dei 2.450 dipendenti<br />
ha un contratto a tempo indeterminato<br />
Come anticipato nei mesi scorsi, quando il CdA presentò<br />
la proposta di bilancio, il conto economico dell’esercizio<br />
2012 chiude con una perdita di 8,9 milioni di euro, dopo<br />
aver scontato ammortamenti – al netto di contributi sugli<br />
investimenti – di 9,7 milioni di euro ed accantonamenti<br />
e svalutazioni per 4,7 milioni di euro, seguendo criteri<br />
di assoluta prudenzialità, in un’ottica di sostenibilità<br />
nel medio termine. Tra questi, ad esempio, la scelta in<br />
materia di “cuneo fiscale” di Tper che, pur nella convinzione<br />
di aver titolo di beneficiare della riduzione IRAP,<br />
ha liquidato interamente l’imposta dell’esercizio 2012<br />
e ne richiederà il rimborso per la parte che ritiene non<br />
dovuta. Analoghe valutazioni prudenziali hanno portato<br />
a svalutazioni sul valore delle quote di alcune partecipate,<br />
tra cui Oceano Gate Italia SpA, società che opera<br />
nel trasporto merci, le cui quote sono state vendute nel<br />
2012 ad esecuzione differita al 2013 (svalutazione per<br />
985.000 euro) e delle società Herm (per 2,4 milioni di<br />
euro) e Start Romagna (per 0,5 milioni di euro).<br />
Il primo bilancio di Tper presenta un Margine Operativo<br />
Lordo positivo di 7,9 milioni di euro: un buon risultato<br />
della gestione caratteristica ed un indicatore importante<br />
della potenzialità reddituale di un’azienda che vanta un<br />
fatturato di 217,8 milioni di euro, un capitale sociale di<br />
68,4 milioni di euro e un patrimonio netto che alla fine<br />
del 2012 è di 102,5 milioni di euro.<br />
Tper, avendo 6 società controllate, ha redatto anche il<br />
proprio bilancio consolidato di gruppo che vede un capitale<br />
sociale di 70,3 milioni di euro, un patrimonio netto<br />
di 104,7 milioni di euro e un valore della produzione di<br />
275,6 milioni di euro.<br />
La passività di bilancio è anche effetto, come detto,<br />
del significativo impatto dei criteri prudenziali adottati<br />
dal Consiglio d’Amministrazione, oltre che della difficile<br />
congiuntura economica generale, della progressiva<br />
contrazione delle risorse pubbliche destinate al TPL e<br />
dei costi una tantum necessari per la fusione. Il risultato<br />
rappresenta ugualmente un grande sforzo di tutta<br />
l’azienda, che ha consentito, con azioni prontamente<br />
messe in atto, di evitare perdite maggiori stimate già<br />
dalle prime verifiche di assessment del marzo 2012,<br />
all’inizio delle attività della nuova azienda.<br />
I primi mesi di vita di Tper hanno visto la realizzazione di<br />
importanti operazioni straordinarie, tra le quali la ridefinizione<br />
di vari assetti societari di posizioni relative a partecipazioni<br />
(il conferimento del ramo d’azienda relativo<br />
al trasporto ferroviario merci alla propria controllata Dinazzano<br />
Po SpA, l’entrata nel capitale di Start Romagna<br />
con una quota del 13,79%, l' uscita dal capitale di Oceano<br />
Gate), e lo sviluppo di progetti precedentemente<br />
avviati che vedono oggi Tper come soggetto attuatore<br />
di interventi di mobilità fondamentali per il territorio. Si<br />
ricorda, a tal proposito, l’importante accordo raggiunto<br />
con la mandataria dell’ATI, Irisbus-Iveco, che prevede il<br />
riavvio del progetto TPGV (più noto come progetto Civis)<br />
e la sostituzione dei veicoli con nuovi Crealis Neo,<br />
in coerenza con le finalità perseguite dagli Enti coinvolti<br />
nel progetto; un risultato molto significativo sancito dalla<br />
delibera del CIPE del 18 marzo scorso che ha confermato<br />
i finanziamenti. Tper è stata anche individuata<br />
come soggetto attuatore degli interventi da realizzare<br />
per il progetto di completamento del Servizio Ferroviario<br />
Metropolitano e la filoviarizzazione delle linee portanti di<br />
bus per un sistema di trasporto pubblico integrato ferrogomma<br />
nel bacino-bolognese, progetto che vale complessivamente<br />
investimenti per 362,8 milioni di euro.<br />
In tema di People Mover, in coerenza con gli orienta-<br />
segue a pagina II<br />
flash<br />
2013 I luglio / agosto I N. 7-8<br />
n u o v oinformatore<br />
I
IIflash<br />
Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna<br />
segue Da pagina I<br />
menti espressi dai Soci, Tper ha lavorato per circoscrivere<br />
definitivamente il proprio ruolo all’interno di Marconi<br />
Express ad una partecipazione di minoranza attraverso<br />
una modifica dei patti parasociali già concordata.<br />
Nei suoi primi 11 mesi, da febbraio a dicembre 2012,<br />
Tper ha percorso con i suoi bus oltre 35 milioni di chilometri<br />
di servizio passeggeri e circa 5 milioni di chilometri<br />
con i propri treni. I passeggeri trasportati sono stati oltre<br />
117,6 milioni: di cui 101,3 milioni di passeggeri sui bus<br />
e filobus nel bacino di Bologna, 11,5 milioni di passeggeri<br />
sui bus del bacino di Ferrara e 4,7 milioni quelli dei<br />
servizi ferroviari.<br />
In tema di passeggeri, si segnala il trend in costante crescita<br />
dell’utenza fidelizzata: gli abbonati annuali – in totale<br />
oltre 70.000 - sono in aumento sia a Bologna che a<br />
Ferrara, bacini di servizio dove Tper ha sperimentato la<br />
propria campagna antievasione e delle buone regole di<br />
comportamento, che quindi procederà, dati i buoni esiti,<br />
con l’obiettivo del recupero di importanti risorse.<br />
Un parametro di eccellenza che conferma il livello di efficientamento<br />
raggiunto da Tper è l’analisi della struttura<br />
dei ricavi dell'azienda, che evidenzia che il 38,5% degli<br />
stessi è relativo a ricavi delle vendite e delle prestazioni,<br />
un dato che è superiore agli obiettivi di qualità gestionale<br />
fissati in questi anni per il trasporto pubblico locale<br />
dai governi che si sono succeduti (35%) e del vigente<br />
Decreto governativo che fissa i criteri e le modalità di<br />
ripartizione del Fondo Nazionale Trasporti; l'indicatore di<br />
Tper è di gran lunga virtuoso rispetto alla media nazionale<br />
che risulta attestata intorno al 27%.<br />
L’azienda svolge la propria attività in sedi e depositi automobilistici<br />
e ferroviari presenti in tutta la Regione (Bologna,<br />
Ferrara, Imola, Modena, Reggio Emilia, Guastalla,<br />
Codigoro, Comacchio) oltre che in territorio mantovano<br />
per la parte ferroviaria (Sermide e Suzzara), operando sia<br />
nei bacini di Bologna e Ferrara con i servizi su gomma<br />
anche in sinergia con imprese private del settore, sia – in<br />
consorzio con Trenitalia – sul servizio ferroviario emiliano-romagnolo,<br />
gestendo i treni su tutte le linee regionali<br />
FER ed anche servizi su buona parte delle linee regionali<br />
RFI. In ambito ferroviario sono da segnalare anche<br />
le due principali società controllate da Tper: MaFer, che<br />
cura la manutenzione del materiale rotabile, e Dinazzano<br />
Po, che opera nel trasporto ferroviario merci e nella gestione<br />
di scali ferroviari e terminali intermodali.<br />
Tper ha adottato un processo di orientamento alla qualità,<br />
all’ambiente e alla sicurezza ed è in possesso delle<br />
certificazioni internazionali per la qualità (ISO 9001),<br />
l’ambiente (ISO 14001) e la salute e sicurezza dei lavoratori<br />
(British Standard OHSAS 18001). Inoltre, in qualità<br />
di impresa ferroviaria, TPER dispone del Certificato di<br />
Sicurezza rilasciato dall'Agenzia Nazionale per la Sicurezza<br />
Ferroviaria.<br />
Nel corso dell’Assemblea, l’azienda ha poi illustrato in<br />
via ufficiale ai Soci il Piano Industriale approvato nella<br />
seduta dal CdA di Tper, e lo strumento-guida per il raggiungimento<br />
dei prossimi obiettivi di equilibrio economico<br />
e di sviluppo.<br />
Gli obiettivi del piano sono mirati a promuovere l’integrazione<br />
delle aziende del tpl in regione proponendo Tper<br />
come soggetto aggregatore del percorso delineato<br />
dalla Regione Emilia-Romagna.<br />
Tale percorso è già avviato attraverso la partecipazione<br />
di Tper in Herm, società che sovrintende alla gestione di<br />
Seta, e attraverso l’ingresso nella compagine societaria<br />
di Start Romagna, avvenuto nel 2012. Il percorso verrà<br />
attuato con i criteri di sviluppo e sostenibilità economica,<br />
nella necessaria condivisione da parte dei Soci.<br />
Il piano prevede il raggiungimento dell’utile aziendale<br />
attraverso una molteplicità di azioni, quali un vero e proprio<br />
approccio al mercato (incremento dei passeggeri,<br />
riassetto dei servizi in logica intermodale, sviluppo ulteriore<br />
della fidelizzazione, ampliamento ed automazione<br />
delle forme d’acquisto dei titoli), la lotta all’evasione, la<br />
gestione dei contratti di servizio, una maggiore efficienza<br />
organizzativa e di processo. Queste azioni sono previste<br />
per i bacini di Bologna e Ferrara ed anche per il<br />
servizio ferroviario passeggeri nell’ambito del contratto<br />
in essere. Tper ha previsto di procedere alle valutazioni<br />
per l’individuazione del partner con cui partecipare<br />
alla gara che vedrà assegnati i servizi sull’intero bacino<br />
regionale ferroviario per i prossimi anni, tenendo<br />
conto delle condizioni che saranno stabilite nel bando<br />
dalla Regione e dalla stazione appaltante FER.<br />
Il Piano Industriale dà anche il via libera alla partecipazione<br />
alla gara per la gestione del Piano Sosta del Comune<br />
di Bologna e alle gare per l’ulteriore allargamento della<br />
società e lo sviluppo del trasporto integrato in Regione.<br />
Con il piano si avvia un percorso progressivo di interventi<br />
sinergici e di razionalizzazione, secondo un approccio<br />
organico e strutturato mirato a realizzare un miglioramento<br />
delle performance nel medio termine, anche attraverso<br />
la valorizzazione delle risorse umane nel rispetto<br />
di corrette e positive relazioni industriali, e a giungere<br />
ad un assetto in grado di sostenere il ruolo futuro di Tper<br />
nel panorama regionale.<br />
Il piano prevede investimenti lordi nel triennio 2013-<br />
2015 pari a circa 102 milioni di euro, di cui 57 con<br />
n u o v oinformatore N. 7-8 I luglio / agosto I 2013
Trasporti pubblici Bologna - Ferrara<br />
Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna<br />
risorse proprie dell’Azienda.<br />
Nel piano industriale sono contenute anche le diverse<br />
azioni di business plan atte a portare la società ad<br />
un utile già dal 2014. È importante sottolineare che, per<br />
un’azienda di trasporti pubblici, tutte le azioni prevedono<br />
necessariamente il coinvolgimento degli Enti Locali e<br />
Territoriali e delle rispettive Agenzie della mobilità, la cui<br />
condivisione è fondamentale per l'avvio delle azioni per<br />
il raggiungimento degli obiettivi prefissati.<br />
Sempre nel corso dell' Assemblea è stato presentato<br />
anche il nuovo Codice Etico di Tper, l'insieme di norme<br />
Sono partiti 6 nuovi treni Tper sulla tratta Bologna-Rimini<br />
che andranno ad incrementare l’offerta<br />
estiva dei treni regionali su questa importante<br />
direttrice ferroviaria.<br />
Un ottimo modo per raggiungere le spiagge in tutta<br />
tranquillità senza lo stress delle code in autostrada ed<br />
avendo un occhio di riguardo per l’ambiente ed un otgenerali<br />
di etica indirizzato a tutti i membri del CdA e del<br />
Collegio Sindacale, ai dirigenti e dipendenti, fornitori e<br />
collaboratori a vario titolo. Il Codice è parte del Modello<br />
di organizzazione, gestione e controllo approvato da<br />
Tper in attuazione del D.Lgs. 231/2001. In questo ambito<br />
Tper ha provveduto anche alla nomina dell’Organismo di<br />
Vigilanza che ha il compito di vigilare sul funzionamento,<br />
efficacia, adeguatezza ed osservanza di tale modello.<br />
Il Bilancio 2012 e il Codice Etico saranno pubblicati sul<br />
sito internet di Tper, www.tper.it, nella sezione “l’Azienda”.<br />
Pubblichiamo inoltre la dichiarazione della Presidente di Tper Giuseppina<br />
Gualtieri, rivolta agli azionisti nel corso dell’Assemblea dei Soci del 10<br />
luglio, a seguito dell’illustrazione del bilancio consuntivo 2012.<br />
“Signori Azionisti, questo anno si chiude con la convinzione<br />
di aver operato con criteri di massima correttezza<br />
anche avviando un lavoro importante per il riposizionamento<br />
dell’azienda e per un chiaro percorso<br />
che consenta di raggiungere gli obiettivi di equilibrio<br />
e redditività che sono collegati alla natura di aziende<br />
sempre più impegnate ad operare in mercati competitivi.<br />
È stato fatto un primo passo; Tper è una grande<br />
azienda, come dimostrano i suoi numeri, la società è<br />
solida e fortemente impegnata ad affrontare i vari nodi<br />
che sono presenti nel settore con la consapevolezza<br />
di svolgere un servizio fondamentale sia per rispondere<br />
alle esigenze di mobilità di cittadini ed anche per<br />
proporre e gestire processi di investimento che sono<br />
sempre più importanti per qualificare lo sviluppo dei<br />
territori e delle sue infrastrutture.<br />
È stato svolto un lavoro che mi sento di definire serrato<br />
che ha impegnato in piena sintonia il consiglio di<br />
amministrazione e gli organi societari; il confronto con<br />
i soci principali referenti della società è stato continuo.<br />
I soci hanno dato il loro pieno appoggio all’operato<br />
della società e questo è un fatto importante. Tutto il lavoro<br />
fatto non sarebbe stato possibile senza il costante<br />
impegno del management e del personale della società,<br />
la risorsa fondamentale per la nostra azienda di<br />
servizi. Il cammino della società che ovviamente porta<br />
tutta l’esperienza e le professionalità delle società fuse<br />
è solo all’inizio a tutti va un grazie sentito da parte mia<br />
e del consiglio di amministrazione.<br />
I prossimi anni saranno difficili non solo per gli scenari<br />
esterni ma anche per le inevitabili criticità operative<br />
e di gestione dei servizi. Il piano industriale che<br />
oggi è stato approvato dal consiglio di amministrazione<br />
prevede un forte impegno di tutti per cogliere<br />
la sfida che è stata posta da voi soci con la nascita<br />
di Tper”.<br />
Estate 2013: linea ferroviaria Bologna-Rimini, in servizio sei nuovi treni<br />
Tper per l’estate, attivati a partire dal 30 giugno.<br />
tima opportunità di risparmio per chi invece usufruirà<br />
di questo servizio come pendolare per raggiungere il<br />
posto di lavoro.<br />
I nuovi servizi sono stati programmati dalla Regione<br />
Emilia-Romagna, in accordo con Tper e Trenitalia, in<br />
orari e giorni utili a soddisfare maggiormente la mobilità<br />
delle persone, sia per motivi di trasferimento pensegue<br />
a pagina IV<br />
flash<br />
2013 I luglio / agosto I N. 7-8<br />
n u o v oinformatore<br />
III
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Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna<br />
segue Da pagina III<br />
dolare per esigenze lavorative, sia per occasioni di<br />
turismo o spostamenti per il tempo libero e il rientro<br />
serale.<br />
Da domenica 30 giugno sono attivi, nei giorni festivi<br />
fino al 25 agosto, i treni Bologna-Rimini delle 9.48<br />
e Rimini-Bologna delle 18.30, con fermate a Imola,<br />
Castelbolognese, Faenza, Forlì e Cesena.<br />
Nei giorni lavorativi, sabato escluso, dal 1° luglio al<br />
30 agosto, circoleranno i nuovi regionali Bologna-<br />
Rimini delle 17.14 (che ferma anche a San Lazzaro di<br />
Savena, Ozzano Emilia, Varignana, Castel San Pietro<br />
Terme, Imola, Castelbolognese, Faenza, Forlì e Cesena)<br />
e Rimini-Bologna delle 19.25 (che ferma anche a<br />
Cesena, Forlì, Faenza, Castelbolognese e Imola).<br />
Infine, tutti i giorni dal 1° luglio al 31 agosto, saranno<br />
in funzione i treni serali Bologna-Rimini delle 21.16<br />
(che ferma anche a Castel San Pietro Terme, Imola,<br />
Castelbolognese, Faenza, Forlì e Cesena) e Rimini-<br />
Bologna delle 22.53 (che ferma anche a Cesena, Forlì,<br />
Faenza, Castelbolognese e Imola).<br />
I nuovi treni regionali sono effettuati da Tper su rete<br />
RFI; su questi servizi sono quindi in vigore le consuete<br />
tariffe e i biglietti Trenitalia.<br />
Si allegano gli orari dei nuovi servizi.<br />
Informazioni su orari, fermate e giorni di effettuazione<br />
di questi nuovi treni regionali estivi Bologna-Rimini<br />
sono consultabili anche sul sito web di Tper, al link<br />
www.tper.it/bolognarimini.<br />
Welcome on board...<br />
Infine diamo il benvenuto ai nuovo autisti entrati in servizio a luglio:<br />
Barbi Fabrizio, Celino Antoniette Karla Jane, Chiarolanza Massimiliano, Coletta Oreste, Dall’Omo Mirko, De Michele<br />
Liliana, Galli Daniele, Maurizzi Matteo, Palumbo Vittorio, Passato Raffaele, Pitotti Fabio, Porru Nicoletta, Savino Giovanni,<br />
Stellato Angela, Venturi Giampaolo.<br />
IV n u o v oinformatore N. 7-8 I luglio / agosto I 2013
Trasporti pubblici Bologna - Ferrara<br />
Firmati gli accordi aziendali<br />
ATC e le Organizzazioni Sindacali stanno procedendo alla<br />
revisione, all’aggiornamento ed alla firma degli accordi<br />
contrattuali di secondo livello. Questo processo si è reso<br />
necessario a seguito della scissione da ATC del ramo trasporti,<br />
anche e soprattutto al fine di inserire tali accordi<br />
nell’insieme delle clausole sociali previste dal bando di<br />
gara per l’affidamento della sosta e dei servizi di mobilità<br />
connessi, che SRM, su incarico dell’Amministrazione Co-<br />
munale di Bologna, sta provvedendo ad ultimare.<br />
Tra questi accordi particolare rilevanza assume quello relativo<br />
al sistema premiante per il reparto operativo della<br />
sosta, siglato lo scorso 16 luglio. ATC e Organizzazioni Sindacali<br />
si stanno impegnando a fondo per concludere entro<br />
il mese di luglio anche l’accordo sul sistema premiante<br />
delle altre aree aziendali, ultimo accordo di secondo livello<br />
da siglare.<br />
Sistema di gestione flotte<br />
ATC è impegnata in molti modi per offrire soluzioni a supporto<br />
di una mobilità più intelligente, e, a questo proposito,<br />
ha progettato e messo a punto, in collaborazione con<br />
alcuni partner tecnici, un sistema per la gestione della<br />
flotta destinato ad aziende ed Enti che vogliono ottimizzare<br />
l’uso dei propri veicoli.<br />
Il Comune di Bologna sta già utilizzando il sistema per una<br />
flotta di circa 70 veicoli, mentre quello di Casalecchio di<br />
Reno lo ha adottato per gestirne circa 20.<br />
Anche l’Università di Bologna ha deciso di acquistarlo ed è<br />
in procinto di attivarlo.<br />
Il sistema si basa su di un software che controlla tutti i<br />
veicoli della flotta, e permette al personale autorizzato di<br />
prenotarli all’occorrenza, secondo logiche e criteri definiti<br />
opportunamente. Può essere necessario, ad esempio, che<br />
un gruppo di addetti abbia la priorità nella prenotazione in<br />
fasce orarie stabilite, o che determinati veicoli possano essere<br />
utilizzati solo da alcuni, così come possono essere definiti<br />
avvisi al raggiungimento di un certo chilometraggio<br />
delle singole auto. Ma è possibile introdurre regole molto<br />
diverse, personalizzando varie impostazioni secondo le<br />
necessità del committente.<br />
segue a pagina 14<br />
2013 I luglio / agosto I N. 7-8<br />
n u o v oinformatore<br />
13
fl ash<br />
SegUe DA PAgiNA 13<br />
Appositi dispenser per il rilascio delle chiavi delle auto<br />
possono completare il sistema: tramite sms o collegamento<br />
internet il software centrale consente solo all’operatore<br />
autorizzato di prelevare la chiave.<br />
L’adozione di questo sistema porta un generale contenimento<br />
dei costi di gestione, attraverso una più efficiente<br />
condivisione dei veicoli, un risparmio di tempi amministrativi,<br />
un puntuale controllo delle tempistiche di manutenzione.<br />
Naturalmente il prodotto può adattarsi alle esigenze di<br />
qualsiasi realtà, pubblica o privata, che voglia trarre il<br />
massimo vantaggio nell’impiego dei veicoli aziendali, riducendo<br />
inefficienze di vario tipo e indirizzando le risorse<br />
dove possono essere più produttive. ATC è in grado, inoltre,<br />
di analizzare il fabbisogno di mobilità e di proporre misure<br />
integrate per razionalizzare al meglio le risorse a disposizione,<br />
disegnandole in modo tale che si adattino al meglio<br />
alle specificità del cliente.<br />
Progetto MIMOSA<br />
Si è concluso il<br />
progetto MIMOSA,<br />
finanziato dalla<br />
Commissione Europea<br />
nell’ambito<br />
dell’iniziativa CI-<br />
VITAS. Mimosa ha<br />
avuto inizio a ottobre 2008, e ha visto coinvolte le città<br />
europee di Funchal (Portogallo, Azorre), Danzica (Polonia),<br />
Tallinn (Estonia) e Utrecht (Olanda), oltre ad ATC, che ha<br />
partecipato assieme al Comune di Bologna e a TPER.<br />
Il finanziamento della Commissione Europea ha contribuito<br />
a sostenere alcune attività importanti per ATC. Nel corso del<br />
progetto, infatti, sono stati realizzati interventi per migliorare<br />
i servizi presso il parcheggio scambiatore Tanari, ed è stata<br />
completata la progettazione per l’apertura del nuovo parcheggio<br />
Bitone. Per quanto riguarda l’attività di verifica del<br />
pagamento della sosta su strada, inoltre, sono stati sviluppati<br />
e messi a punto i nuovi palmari in dotazione agli accertatori,<br />
con nuove funzionalità evolute di lettura delle targhe e dei<br />
codici a barre dei titoli di sosta. Anche il Car Sharing è stato<br />
interessato dal progetto: sono state analizzate le localizzazioni<br />
migliori per i nuovi parcheggi per le auto Io Guido e<br />
realizzate campagne promozionali e informative.<br />
Arrivederci alla Settimana della Mobilità<br />
Anche quest’anno ATC sarà presente con un proprio stand<br />
alla manifestazione più importante dell’anno sulla mobilità<br />
sostenibile, la Settimana della Mobilità, che si terrà dal 16<br />
al 22 settembre 2013. Sarà l’occasione per ATC per presen-<br />
tare i progetti e le realizzazioni che l’azienda ha sviluppato<br />
nel corso degli ultimi mesi. Ci auguriamo di vedervi tutti<br />
tra i nostri visitatori e di ripetere così il successo avuto lo<br />
scorso anno.<br />
14<br />
n u o v oinformatore N. 7-8 I LUgLio / AgoSto I 2013
cassacoop<br />
CASSACOOP Dipendenti S.P. Mobilità integrata e.r. Società Cooperativa<br />
imu: parliamoNe<br />
Note introduttive ad un argomento<br />
di interesse generale<br />
una rubrica come questa vuole anche,<br />
nella sua modestia, rappresentare un<br />
piccolo servizio a disposizione di tutti i<br />
lettori poiché la Cassa Cooperativa è essa<br />
stessa una formula di servizio interna a<br />
Tper, e non si vede perché negarci spazi<br />
argomentativi di interesse generale,<br />
soprattutto, come in questo caso, per chi<br />
possiede un immobile generalmente frutto<br />
di non pochi sacrifici spesso sostenuti<br />
con l’appoggio tecnico e finanziario della<br />
Cassa stessa. E allora parliamo della nostra<br />
casa, dei nostri sudatissimi soldi, e<br />
parliamo di tasse, nello specifico di IMU<br />
(Imposta Municipale Unica).<br />
Prima di tutto la genesi della nuova imposta:<br />
la riforma del federalismo municipale<br />
prevede specificamente il riordino del<br />
sistema impositivo degli enti locali sugli<br />
immobili. Contestualmente tale riforma<br />
contempla la soppressione dell’IRPEF<br />
dovuta sui redditi fondiari e, più in particolare,<br />
dell’ICI. I Comuni possono poi,<br />
in autonomia, stabilire riduzioni dell’importo<br />
IMU per, esemplarmente, immobili<br />
non produttivi e/o immobili locati. Sono<br />
inoltre esentati dall’imposta gli immobili<br />
statali, gli immobili di proprietà degli<br />
enti territoriali e locali e quelli destinati<br />
al culto.<br />
Questo in premessa. Ma quanto ci costa<br />
l’IMU? Per stabilirne l’entità bisogna<br />
partire dal valore dell’immobile al pari<br />
di quanto previsto per la vecchia ICI.<br />
Generalmente, per i fabbricati iscritti<br />
in Catasto la tassa è calcolata in base al<br />
valore catastale, applicando alla rendita<br />
il moltiplicatore previsto per il gruppo<br />
catastale di appartenenza dell’immobile<br />
(rivalutato del 5%). È una formula solo<br />
apparentemente oscura, in realtà di semplice<br />
esecuzione.<br />
È poi senz’altro interessante precisare<br />
che ai Comuni è consentito deliberare<br />
modifiche dell’aliquota base di riferimento<br />
(0,76%) sino a 0,3 punti percentuali in<br />
più o in meno. Possono altresì modificare<br />
l’aliquota per l’abitazione principale e le<br />
sue pertinenze sino a 0,2 punti percentuali<br />
in più o in meno. E poi un breve serie di<br />
note integrative:<br />
• l’IMU si paga in due rate di pari importo<br />
scadenti il 16 giugno e il 16 dicembre.<br />
In alternativa in un’unica soluzione<br />
il 16 giugno;<br />
• l’IMU è per legge sottoposta ad un<br />
periodo sperimentale (dal 2012 al 2014).<br />
Durante questo periodo l’importo totale<br />
introitato dall’erario applicando l’aliquota<br />
prevista a tutti gli immobili (tranne<br />
l’abitazione principale e relative pertinenze<br />
e i fabbricati rurali) spetta per metà<br />
allo Stato;<br />
• ai Comuni è consentito predisporre<br />
accertamenti previa adesione del contribuente,<br />
in tale contesto consentendo il pagamento<br />
di quanto dovuto anche in forma<br />
rateale e senza interessi aggiuntivi.<br />
Tutto chiaro? Forse no. E se così fosse i<br />
lettori possono scriverci sottoponendoci<br />
i propri dubbi. Risponderemo su queste<br />
pagine se il quesito si presenta di interesse<br />
generale oppure, se l’interessato lo desidera,<br />
privatamente e in forma esclusiva.<br />
Un ulteriore impegno consulenziale della<br />
Cassa Cooperativa, alla ricerca continua<br />
della migliore forma di rapporto con i<br />
propri associati.<br />
(Dati desunti dalla documentazione della<br />
Commissione Parlamentare per l’attuazione<br />
del Federalismo Fiscale)<br />
2013 I LUgLio / AgoSto I N. 7-8<br />
n u o v oinformatore 15
vita da circolo<br />
di Paolo Mazzoni e Alessandro Cova<br />
Sezione tennis<br />
“2° Internazionali” di Tennis Tper<br />
Ancora una volta Mantovani davanti a tutti<br />
Per il secondo anno consecutivo Andrea<br />
Mantovani vince gli Internazionali<br />
Tper. Martedi sera alle 21.30 al circolo<br />
Biavati si è disputata la finale del torneo<br />
aziendale di tennis Tper, tra Andrea Mantovani<br />
e Alessandro Cova. Un grande spettacolo<br />
degno di un tennis di alta qualità:<br />
per farvi capire il livello di tennis che si è<br />
giocato in Tper, posso dirvi che entrambi i<br />
finalisti potrebbero benissimo partecipare<br />
alle prequalificazioni degli Internazionali<br />
(quelli originali) di Roma, con grandi ambizioni.<br />
Andrea Mantovani ha disputato<br />
una finale in forma fisica strabigliante con<br />
colpi devastanti, che hanno potuto abbattere<br />
solo al tie-break (con la consapevolezza<br />
che solo un punto davanti può cambiare tutto)<br />
Alessandro Cova, genio e sregolatezza,<br />
capace di farsi rimontare il primo set da 3<br />
a 1 a 3 a 6, vincere il secondo set 6 a 0, per<br />
poi crollare 9 a 1 al tie-break, causa forse<br />
le sue condizioni fisiche un po’ trascurate<br />
(poca corsa e molte tagliatelle ihihih). La<br />
serata si è conclusa con la premiazione dei<br />
primi 4 classificati: 1° Andrea Mantovani;<br />
2° Alessandro Cova; 3° Roberto Malverdi;<br />
4° Nicola Lombardo. Al termine della serata<br />
un meraviglioso rinfresco, dandoci appuntamento<br />
al prossimo anno sempre più<br />
preparati ed entusiasti per farvi assistere<br />
ad un’altra finale ancora più spettacolare.<br />
Volevo fare una menzione particolare per<br />
Roberto Malverdi che a mio avviso ha<br />
un gioco spettacolare e che vorrei vedere<br />
in finale assieme a me o Mantovani... Un<br />
grazie a Paolo Mazzoni un "Amico sincero"<br />
che ha scritto quasi tutto l'articolo e ha<br />
scattato le bellissime foto a tutti i partecipanti.<br />
Grazie.<br />
16 n u o v oinformatore N. 7-8 I luglio / agosto I 2013
di Andrea Govoni<br />
Sezione Orienteering<br />
La stagione 2013 sta per iniziare Ultime notizie<br />
La stagione 2013 di Orienteering è alle porte quindi prima di ripartire<br />
con carta e bussola diamo uno sguardo, ed un po’ di numeri,<br />
alla stagione passata. Abbiamo portato i colori del gruppo<br />
A.C.A.C.I.S. Circolo Dozza in gare internazionali in Francia e in<br />
Germania mentre in Italia abbiamo preso parte a 18 gare nazionali<br />
che si sono snodate dal Trentino fino alla Puglia, senza dimenticare<br />
altrettante gare a livello regionale. La nostra attività non si ferma<br />
soltanto alla partecipazione alle gare, infatti abbiamo organizzato<br />
4 gare comprensive del Campionato Italiano FSSI (sordomuti) al<br />
Parco Cà Bura di Bologna e la finale del Trofeo Nazionale Centri<br />
Storici a Bologna, ricevendo i complimenti della passata e dalla<br />
nuova dirigenza nazionale della FISO (Federazione Italiana Sport<br />
Orientamento). Qualche soddisfazione nelle gare ce la siamo tolta;<br />
vorrei qui ricordare la vittoria nella categoria assoluta di Nanni<br />
Francesco nel neonato Giro dell’Emilia-Romagna e la “mancata”<br />
medaglia della staffetta Nanni Luciano e Gobbi Gianluca nella Foresta<br />
Umbra, in Puglia, dovuta all’annullamento della categoria per<br />
un ricorso avverso alla società organizzatrice. Concludo l’articolo<br />
con un doveroso e sentito ricordo di Libero Merighi, scomparso<br />
all’inizio di quest’anno all’età di 84 anni. Ai più giovani non dirà<br />
molto, ma è stato grazie soprattutto a Libero che è nata la sezione<br />
orientamento in seno al Circolo Dozza; e ricordiamoci che la nostra<br />
società vanta la maggiore anzianità in regione. Mi piace ricordarlo<br />
con matite e pennarelli a scrivere con bella grafia cartelloni in<br />
cui si spiegavano le basi dell’orientamento per la gara di Bologna<br />
Centro Storico, praticamente una sua creatura. Grazie Libero!<br />
2013 I luglio / agosto I N. 7-8<br />
n u o v oinformatore 17
vita da circolo<br />
di Debora Bruni<br />
inalmente le agognate ferie arrivano.<br />
F Una settimana secca secca a Pantelleria<br />
– la cosiddetta Perla Nera - avamposto<br />
della cristianità dal 1200, terra di conquista,<br />
ora meta di viaggiatori curiosi.<br />
Mentre ci dirigiamo all’aeroporto Marconi<br />
di Bologna mio marito dice “Sai che nel<br />
2005 ACFT vendette i suoi pollicini a Pantelleria?”.<br />
E da lì comincia la sfida di descrivere una<br />
piccola realtà del trasporto pubblico su<br />
un’isola dove la viabilità è ridotta all’osso,<br />
dove le strade sfiorano i dammusi sgranati<br />
lungo i pendii ridisegnati dai muretti a secco<br />
e dove quasi tutti possiedono piccole e<br />
scassate utilitarie.<br />
Invece, sorpresa delle sorprese, i pollicini<br />
viaggiano, eccome. Ma la cosa che mi ha<br />
stupita sono gli autisti. In un’isola dove il<br />
turismo insieme all’agricoltura la fanno da<br />
padroni mi aspettavo autisti piuttosto in disordine,<br />
tipo bermuda e maglietta. E invece<br />
no. Impeccabili pantaloni blu con pinces e<br />
piega dritta stirata da amorevoli mani, camicie<br />
azzurre a maniche corte con le mostrine<br />
recanti il logo aziendale (ACP), tutti<br />
ben pettinati, rasati; elegantissimi nonostante<br />
l’assenza di condizionatore a bordo.<br />
E il servizio è impressionante, praticamente<br />
ogni frazione è servita. I pali e le tabelle<br />
sono sistemati un po’ dove si riesce, perché<br />
qui “carreggiata ridotta” assume un significato<br />
molto letterale. Pochissimi gli slarghi<br />
dove si possa sistemare una pensilina, ma<br />
comunque percorrendo in auto la strada<br />
che fa il periplo dell’isola (perimetrale,<br />
appunto) a ridosso degli orari di passaggio<br />
trasporti “in vacanza”<br />
Pantelleria,<br />
l'isola dei tesori<br />
dei pollicini, si notano tante persone sgranate<br />
lungo il percorso ad aspettare il loro<br />
autista.<br />
Pantelleria è stata una sorpresa sotto tanti<br />
punti di vista, non solo per il servizio di trasporto<br />
pubblico. Tanta parte della vita sia<br />
dei residenti che dei turisti ruota intorno<br />
agli altri mezzi di trasporto che collegano<br />
l’isola al resto del mondo. Spesso gli aerei<br />
non atterrano o non decollano in orario a<br />
causa di una nuvola che staziona sotto<br />
Montagna Grande, proprio sulla pista. Ancor<br />
più spesso la nave non parte neppure<br />
dalla Sicilia a causa del forte maestrale.<br />
È un luogo dove le condizioni meteo avverse<br />
vengono accolte con una scrollata di<br />
spalle, non come le tre dita di neve nella<br />
nostrana pianura che paiono bloccare ogni<br />
attività.<br />
Nei sentieri che risalgono le tante cuddie<br />
(colline di origine vulcanica) o che percorrono<br />
i margini delle colate laviche, il<br />
silenzio è rotto solo dal rumore “vetroso”<br />
che i nostri piedi fanno sui ciottoli di pantellerite,<br />
una roccia di origine vulcanica<br />
tipica dell’isola. Definirla isola è riduttivo,<br />
la spiegherei piuttosto come un continente<br />
in miniatura. Bellissimi i fenomeni vulcanici<br />
secondari, dalle favare alle sorgenti<br />
termali alle saune naturali. Si trovano sia<br />
nell’entroterra che a ridosso del mare. E il<br />
fatto che tutto sia lasciato allo stato naturale,<br />
senza nessuna intenzione di sfruttarlo a<br />
“livello industriale” crea la sensazione di<br />
essere in una mini Islanda mediterranea. Il<br />
lago Specchio di Venere, situato in una caldera<br />
vulcanica, circondato da una bianca<br />
spiaggia e dalla lussureggiante vegetazione<br />
fa da contrasto con gli accessi al mare<br />
impervi e neri. Al lago si può beneficiare<br />
del fango termale che rende la pelle come<br />
rinnovata e che fa sembrare i turisti degli allegri<br />
“mostri melmosi”. Nuotare nelle sue<br />
acque tiepide e ricche di carbonato di soda<br />
e di silice fa venire un gran appetito.<br />
E anche su questo versante l’isola non<br />
delude. Accanto alla già ricca cucina tipica<br />
siciliana si trova il pesto pantesco,<br />
la busiata (non é una parolaccia), l’origano,<br />
la tumma (primo sale vaccino), i baci<br />
panteschi (due “cialde di cannolo” con in<br />
mezzo ricotta freschissima lavorata fino<br />
a renderla una delicatissima crema), le<br />
cassatine al forno, i ravioli fritti, ripieni di<br />
ricotta o crema. Nei forni, nelle rosticcerie,<br />
nei ristoranti e nelle case dei residenti<br />
ogni piatto, per quanto semplice, viene<br />
esaltato dal fatto che la freschezza della<br />
materia prima è l'ingrediente principale.<br />
Impressionanti i famosi capperi, che crescono<br />
un po’ ovunque e vengono raccolti<br />
da mani pazienti, un bocciolo alla volta...<br />
E il vino! Il passito come vino da meditazione<br />
ottenuto vinificando uva zibibbo<br />
fresca, passita e semi passita. Ogni cantina<br />
(situata in suggestive località dai nomi<br />
arabeggianti) ha le sue percentuali, ma la<br />
differenza la fa la zona di coltivazione:<br />
composizione del terreno ed esposizione<br />
a vento e sole diverso per ogni vigneto,<br />
regalano aromi diversi in ogni cantina. E<br />
poi il vino da tavola ottenuto dall'uva zibibbo<br />
fresca che, incredibile, somiglia nel<br />
retrogusto al tanto lontano Traminer.<br />
In alto, i pollicini “ferraresi” adottati da Pantelleria. A sinistra,<br />
la fermata a Khamma e sotto quella a “Lago Specchio di Venere”<br />
18<br />
n u o v oinformatore N. 7-8 I luglio / agosto I 2013
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vita da circolo<br />
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della redazione<br />
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2013 I luglio / agosto I N. 7-8<br />
n u o v oinformatore<br />
19
amarcord<br />
a cura della redazione<br />
22 maggio 2013<br />
Tutti a Palermo<br />
Eccoci qua, colleghi in attività e in pensione, familiari ed amici, tutti a Palermo. Dopo una superba colazione<br />
ci attende un meritato pranzo! Come sempre, una bellissima giornata da ricordare nella mia città. Il prossimo appuntamento<br />
è il 28-29 settembre a Palermo e Agrigento. Domenico Alaimo<br />
5 giugno 2013<br />
Se 11 anni vi sembran pochi...<br />
La sera del 5 giugno si è svolta la cena per festeggiare l'undicesimo anno dall'assunzione<br />
del corposo gruppo "giugno 2002". Purtroppo però,di circa 60 ragazzi entrati tanti anni or sono,<br />
si è riuniuto solo lo sparuto gruppetto che vedete nella foto.... ma come si suol dire: "meglio pochi,ma buoni"!!<br />
Menzione specialissima al mitico Andrea Buzzoni, che dalla lontana (ma mica tanto!) Ferrara<br />
non perde un'occasione per venir a salutare i suoi ex (ma mica tanto!) colleghi di Bologna!! Un abbraccio a tutti e all'anno prossimo!<br />
20 n u o v oinformatore N. 7-8 I luglio / agosto I 2013
7 giugno 2013<br />
Guidati da un prode condottiero<br />
Un fatto straordinario ha colpito la nostra riviera romagnola. Guidati dal prode condottiero vichingo “Bardys”, 40 ex autisti più uno che<br />
aspettava sul luogo, hanno festeggiato i 40 anni di assunzione a ATM ( poi ATC ora TPER) con una strage di cozze, ostriche, vongole,<br />
rombi e orate da far rimanere in riserva tutta la fauna ittica del mar Adriatico. Oltre i D.O.G. ( denominazione di origine garantita) erano<br />
presenti anche i D.O.B. ( denominazione di origine buongustai). Rispetto agli scorsi raduni notate con sgomento diverse bottiglie di<br />
acqua vuote. Alla prossima dai “R-ESISTENTI” Gruppo ‘73... Cesare Fabbris<br />
luglio 2013<br />
Luglio 1990, 23 anni in azienda<br />
I nostri 23 anni di Azienda sono stati festeggiati in allegria e con lo spirito di sempre in un locale particolare, a Ponterivabella<br />
di Calderino. Perfetto il trattamento, ottima la cena (da ritornarci!!). Abbiamo rivissuto l’atmosfera degli anni passati con i jukebox,<br />
i flipper e i tanti cimeli presenti nel locale, da oggetti militari a vecchie foto. Anche se un po’ più vecchio di noi, ha fatto parte<br />
della nostra compagnia l’amico/collega Mauro Casarini di Calderino. Infine abbiamo terminato la cena con la spettacolare torta<br />
preparata dalla moglie di Francesco Calarco di Loiano, a cui facciamo i nostri complimenti! E… alla prossima!!<br />
2013 I luglio / agosto I N. 7-8<br />
n u o v oinformatore 21
arte e cultura<br />
di mArCO PrIvITerA<br />
in noi: l'Arte è questo percorso.<br />
Un sentiero di conoscenza che viene donato<br />
alla nostra sete di sapere, alla nostra<br />
curiosità di conoscerci e di conoscere.<br />
Ma l'Arte è un percorso impervio, a noi<br />
sconosciuto per intraprendere il quale<br />
abbiamo bisogno di una "guida"; un Maestro<br />
che, avendo intrapreso egli stesso<br />
questo percorso senza fine già prima di<br />
noi, ci indichi la strada da percorrere donandoci<br />
il frutto della sua ricerca e del<br />
suo travaglio. È questo che fa Marco Ara:<br />
donare la sua esperienza pluriennale ai<br />
suoi temerari allievi che si avventurano<br />
lungo questo affascinante, difficile percorso<br />
che è l'Arte e li conduce per mano,<br />
guidando ciascuno alla ricerca del proprio<br />
sentiero.<br />
E lungo questi personali sentieri che<br />
ognuno di loro metterà sulla tela i colori,<br />
le forme e le geometrie delle loro emozioni,<br />
via via trovate nel loro profondo,<br />
che daranno vita ai loro quadri; quei quaalla<br />
galleria "il puNto"<br />
I colori della solidarietà, dodici pittori<br />
offrono in beneficienza le loro opere<br />
sorgono, a volte, dal profondo di noi<br />
stessi, pensieri, emozioni, stati d'animo<br />
per i quali non riusciamo a trovare le<br />
parole che possano esprimerli appieno; e<br />
forse, parole capaci di descriverli o rappresentarli<br />
non esistono nemmeno. Eppure<br />
l'intensità di tali sentimenti, fino ad ora<br />
così nascosti nel nostro animo, è tale da<br />
far nascere in noi il bisogno, la necessità,<br />
l'urgenza quasi, di poterli "esprimere", di<br />
dar loro una "forma", una materia, tali da<br />
poterli "afferrare" per comprenderli, per<br />
conoscere questo "altro" che "vive" celato<br />
in noi.<br />
Questo intimo bisogno di conoscenza,<br />
questa curiosità di noi stessi (o della<br />
realtà che ci circonda) è un dono. Un<br />
dono che ci spinge a intraprendere<br />
un percorso alla ricerca di altri mezzi<br />
espressivi che ci permettano di rappresentare,<br />
conoscere e comprendere, oltre<br />
alle parole, il nostro "profondo" e, forse,<br />
anche gli "altri noi stessi" che sono<br />
dri che ognuno di loro donerà sapendo<br />
che assieme a essi donerà anche le proprie<br />
emozioni assieme a quella parte della<br />
propria anima scoperta col "fare" Arte.<br />
Perché l'Arte è un dono e un donarsi.<br />
GLI AUTOrI<br />
Damiani Maria Elisa<br />
Giordano Leonardo<br />
Guidotti Franco<br />
La Rovere Antonella<br />
Labruna Bruna<br />
Lucci Ada<br />
Maccaferri Anna Maria (Merian)<br />
Polato Roberta<br />
Rosini Rino<br />
Romani Menghi Romana<br />
Roveri Patrizia<br />
Stanghellini Mario<br />
Le opere che verranno offerte in vendita<br />
per beneficenza saranno circa 40; quelle<br />
riprodotte nel presente depliant rappresentano<br />
un’opera per ciascun autore.<br />
22 n u o v oinformatore N. 7-8 I LUgLio / AgoSto I 2013
LetteralMente:<br />
Lettere con la mente alla redazione<br />
Le pagine del Nuovo Informatore sono a disposizione di chiunque<br />
voglia dialogare con la redazione e i lettori. I messaggi destinati alla rubrica<br />
“Letteralmente: lettere con la mente alla redazione” possono essere inviate a:<br />
informatore@circolodozza.it e non devono superare le 3.000 battute.<br />
dal numero di maggio-giugno<br />
Una intervista che ha lasciato<br />
l’amaro in bocca<br />
Spett.le redazione, mi trovo nuovamente<br />
a dovervi scrivere dopo aver<br />
letto l'intervista nell'Informatore di giugno<br />
al Sig. Camillo Ranza, presidente<br />
di Autoguidovie. Ad un certo punto<br />
dell'intervista dice che "il contenimento<br />
dei costi relativi alla manodopera non<br />
rientra nei nostri piani strategici" e dicendo<br />
che loro non si comportano come<br />
le cooperative. Vorrei allora sapere il<br />
perché cercano solo autisti di età massima<br />
29 anni, in modo da poterli assumere<br />
con contratto di apprendistato...<br />
non mi venga a raccontare la favolina<br />
che è "per capire per bene con chi hanno<br />
a che fare"!!! Io tra l'altro fui chiamato<br />
da loro per un colloquio a Milano, visto<br />
che risposi ad un loro annuncio (l'unico<br />
a cui potevo candidarmi visto che ho<br />
superato da un po' l'età dei 29 anni) in<br />
cui cercavano una persona su Bologna<br />
che, oltra a fare l'autista, facesse anche<br />
un po' da coordinatore agli altri autisti<br />
per aiutare il capo movimento di Bologna<br />
a gestire i turni, insegnare il lavoro<br />
ai neoassunti, ecc... Una ragazza di<br />
bella presenza, dopo avermi fatto un<br />
colloquio molto psicologico e avermi<br />
spiegato la persona che cercavano, alla<br />
mia richiesta su quanto offrissero per<br />
tale impiego ha risposto: 1.100 euro per<br />
le 6 ore e 40 di guida giornaliera, poi<br />
per le altre mansioni il compenso è da<br />
definire... e si chiedeva il perché mi vedeva<br />
un po' perplesso!! Sa com'è... non<br />
è che si lavora per la gloria, anche se il<br />
lavoro piace!! C'è poi anche da chiedersi<br />
il perché le linee che gestiscono nel bacino<br />
di Bologna siano guidate da autisti<br />
milanesi... ma io mi chiedo anche, come<br />
si è chiesto il Sig. Vincenzo Fanari sempre<br />
nel numero di giugno, come possa<br />
tale rivista pubblicizzare certe persone!<br />
Cordiali saluti.<br />
<br />
Matteo Scandiani<br />
2013 I luglio / agosto I N. 7-8<br />
n u o v oinformatore<br />
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