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RaCE fOR ThE CuRE 2011 - Circolo Dozza ATC

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N. 5 I SETTEMBRE / OTTOBRE <strong>2011</strong><br />

BiMESTRalE DEl CiRCOlO G. DOZZa aTC<br />

BOLOGNA-FERRARA<br />

Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (convertito in legge 27/02/2004 n. 46) Art. 1 Comma 1 D.C.B. Ufficio Bologna - e 0,90<br />

INTERvISTA A GIACOmO vENTuRI<br />

vICE-pRESIdENTE dELLA pROvINCIA<br />

allaRME TRaSpORTi<br />

BOLOGNA SI TINGE dI ROSA<br />

<strong>RaCE</strong><br />

<strong>fOR</strong> <strong>ThE</strong> <strong>CuRE</strong><br />

<strong>2011</strong><br />

CONTIENE <strong>ATC</strong> FLASH


2<br />

sommario<br />

Periodico della<br />

“Cooperativa Giuseppe <strong>Dozza</strong> A.T.C.” a.r.l.<br />

Scritti, foto, disegni<br />

e/o qualsiasi altro materiale consegnato<br />

per uso redazionale non è restituibile<br />

Registrazione<br />

presso il Tribunale di Bologna<br />

n. 6093 del 31/03/1992<br />

Spedizione in Abbonamento Postale<br />

D.L. 353/2003<br />

(conv. in legge 27/02/2004 n. 46)<br />

Art. 1 Comma D.C.B. Ufficio di Bologna<br />

DiReTToRe ReSPoNSABiLe<br />

Donato ungaro<br />

CooRDiNAToRe eDiToRiALe<br />

Luigi Martino Torri<br />

CoMiTATo Di ReDAzioNe<br />

Maria esmeralda Ballanti,<br />

Luciano Battistini,<br />

Giancarlo Cacciari,<br />

Mirko Grimandi,<br />

Primo Mingozzi<br />

e Giorgio Tonelli<br />

SeGReTeRiA Di ReDAzioNe<br />

Chiara Nassisi<br />

RiCeRCA iCoNoGRAfiCA<br />

Gianni Giordano, Maurizio Ungarelli<br />

ReDAzioNe<br />

<strong>Circolo</strong> G. <strong>Dozza</strong> A.T.C.<br />

Via San felice, 11/e - 40122 Bologna<br />

Tel. 051.231003 - fax 051.222165<br />

www.circolodozza.it<br />

info@circolodozza.it<br />

informatore@circolodozza.it<br />

ReSPoNSABiLe PUBBLiCiTà<br />

Andrea Bona<br />

RefeReNTe PoLiSPoRTiVA<br />

Chiara Nassisi<br />

CASA eDiTRiCe<br />

edizioni Aspasia<br />

Bologna - San Giovanni in Persiceto<br />

Sede: Via San felice, 18 (Bo)<br />

iscrizione al Roc n. 10522<br />

PRoGeTTo GRAfiCo<br />

e iMPAGiNAzioNe<br />

idea Pagina snc<br />

Via Paganino Bonafede, 15<br />

40139 Bologna<br />

Tel. 051.6259011 - fax 051.4998357<br />

info@ideapagina.it<br />

STAMPA<br />

Tipolitografia fD srl<br />

Via San felice, 18/A - 40122 Bologna<br />

Tel.: 051.227879 - fax: 051.220418<br />

tipolito.fd@telcanet.it<br />

www.tipolitografiafd.it<br />

chiuso in tipografia il 24 ottobre <strong>2011</strong><br />

stam pato in 5.000 copie<br />

foto di copertina:<br />

Ufficio Stampa Comen Bologna<br />

N. 5 I SETTEMBRE / OTTOBRE <strong>2011</strong><br />

editoriale<br />

TAGLi Ai TRASPoRTi io Ho paura: anzi, forse no<br />

Lo SToRiCo DiReTToRe Si CoNGeDA il saluto del Direttore Mingozzi<br />

SALUTo DeL NUoVo DiReTToRe UNGARo il nuovo direttore<br />

si presenta ai lettori<br />

iL SALUTo di Martino Torri<br />

l'intervista<br />

GiACoMo VeNTURi ViCe-PReSiDeNTe DeLLA PRoViNCiA Di BoLoGNA<br />

Allarme trasporti<br />

race for the cure<br />

DieCiMiLA iSCRiTTi ALLA PARTeNzA V° eDizioNe<br />

mobilità<br />

iTALiA LA LiNeA Di TRieSTe el tram de opcina<br />

eURoPA iL qUiNTo PUNTo DeLLA CoMMiSSioNe i controlli<br />

inserto staccabile<br />

Atc flash<br />

avis / advs-fidas<br />

L'oRGoGLio Di eSSeRe DoNAToRi Col sangue dei Tranvieri<br />

vita da circolo<br />

feRRARA Le frecce bicolori<br />

feRRARA Tornei di beach tennis / La solidarietà viaggia in bici<br />

feRRARA Carrellata di soste<br />

polisportiva<br />

BoLoGNA Meeting italiano autoferrotranvieri di pesca agosto <strong>2011</strong><br />

La sezione Pesca alla gara con i familiari<br />

BoLoGNA Ma CoMe vai, bellezza, in bicicletta?<br />

La bicicletta un lavoro una grande passione<br />

per Andrea Pinarello<br />

BoLoGNA Sci programma attività / Mountain Bike school al <strong>Circolo</strong> Atc<br />

BoLoGNA il nuoto e i suoi benefici<br />

eticamente<br />

LA DeCReSCiTA Si può vivere consumando meno? / Solopostinpiedi<br />

sotto i portici<br />

SoTTo i PoRTiCi L'ente locale e la nuova economia sociale di comunita?<br />

arte e cultura<br />

BoLoGNA Rossinaria <strong>2011</strong> di Luigi ontani / Tratto da l'elite new 2009<br />

letteralmente<br />

LA PoSTA Dei LeTToRi People mover: fermarsi è ancora possibile?<br />

bologNa SEZIoNE gruppo cattolIco atc<br />

Santa messa del <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong><br />

Mercoledì 16 novembre alle ore 17,30 nella saletta <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong><br />

Atc in via San felice, 11/e, sarà celebrata la Santa Messa, in ricordo di<br />

tutti i colleghi defunti. Vi invitiamo a partecipare per solidarietà con le<br />

famiglie. il Gruppo Cattolico <strong>ATC</strong>.<br />

bologNa rEVISIoNE<br />

Verbale Lega Cooperative<br />

Come previsto dalle vigenti normative, informiamo i Soci del fatto che la<br />

Cooperativa Giuseppe <strong>Dozza</strong> A.T.C. è stata sottoposta, con esito positivo<br />

e rilascio dell’apposita certificazione, alla periodica revisione da parte della<br />

Lega delle Cooperative e che il verbale è disponibile alla visione in sede.<br />

n u o v oinformatore N. 5 I SeTTeMBRe / oTToBRe I <strong>2011</strong><br />

3<br />

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I-IV<br />

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editoriale<br />

Parafrasando il titolo di un bel film<br />

di Gabriele Salvatores posso dire<br />

con certezza: Io HO paura. Basta<br />

leggere i titoli dei giornali; l'altro giorno<br />

le 'civette' davanti alle edicole bolognesi<br />

recitavano "Il Comune: Bus a rischio. Aumentare<br />

il biglietto non basterà", dal Corriere<br />

di Bologna; l'Informazione scriveva<br />

"Mannaia sui trasporti: Gli autobus resteranno<br />

nei depositi". Su Repubblica Bologna<br />

si fa la 'conta' delle aziende del Tpl in<br />

difficoltà: 1.500 autoferrotranvieri in cassa<br />

integrazione a Napoli, 400 a Genova, 130<br />

in Sardegna, 80 a Padova. Un rapido giro<br />

su Internet non mette certo di buon umore:<br />

la ditta Lazzi, in Toscana, metterà in cassa<br />

integrazione una trentina di dipendenti<br />

e a Livorno Atl ricorrerà alla "cassa" per<br />

33 dipendenti. L'assessore Colombo, ospitato<br />

su queste pagine nello scorso numero,<br />

ha rilasciato un'intervista a Radio Rai<br />

(ascoltabile su Internet): "I nostri autobus<br />

rischiano di rimanere nei depositi".<br />

Nelle pagine seguenti potete leggere un'intervista<br />

al vicepresidente della Provincia di<br />

Bologna, Giacomo Venturi. A Venturi, che<br />

<strong>2011</strong> I SeTTeMBRe / oTToBRe I N. 5<br />

di DOnaTO unGaRO<br />

Associazione<br />

ha la delega per i Trasporti, ho chiesto se è<br />

attendibile l'affermazione che Susanna Ca-<br />

per l’Assistenza musso ha fatto alla trasmissione Sanitaria di Fabio Integrativa<br />

ai lavoratori Fazio, in merito dell’A.T.C. al pericolo licenziamenti bologna<br />

nel settore del trasporto pubblico locale:<br />

"Sono esiti possibili, ma che qui siamo impegnati<br />

a scongiurare", mi ha risposto.<br />

Venturi fa anche un altro ragionamento,<br />

definendo paradossale questa manovra,<br />

ovvero: tagliando fondi al Tpl si crea uno<br />

stato di crisi del settore, con il blocco delle<br />

commesse per l'acquisto di autobus nuovi,<br />

così che le aziende che producono quei<br />

mezzi entrano in crisi (Fiat ha già annunciato<br />

la chiusura della fabbrica Irisbus di<br />

Valle Ufita, in Campania), costringendo<br />

il Governo a intervenire per sostenere le<br />

aziende che chiudono a causa di un provvedimento<br />

del Governo stesso. Un cane<br />

che si morde la coda.<br />

In Atc forse non succederà nulla di quan-<br />

taglI aI traSportI<br />

Io HO paura:<br />

anzi, forse no<br />

to viene "strillato" in maniera catastrofica;<br />

potrei starmene tranquillo nel mio orticello,<br />

ma se mi guardo intorno un po' di ansia<br />

mi viene.<br />

Le mie ansie derivano dalla mancanza di<br />

credibilità di chi governa il mio Paese, che<br />

rende difficile accettare decisioni che farebbero<br />

grondare il cuore; non ci credo io,<br />

ai tagli che subisco come lavoratore e cittadino,<br />

e non ci credono i mercati, le borse<br />

e gli investitori: lo Spead viaggia su livelli<br />

premanovra, come se nessuno avesse fatto<br />

niente; e forse nessuno ha veramente fatto<br />

niente. E allora quello che manca, quello<br />

che mi manca, non è il coraggio; ma la fiducia<br />

nel 'manovratore' di questa corriera<br />

persa nella tormenta che è l'Italia di oggi.<br />

Diego Della Valle ha i soldi per scriverlo sui<br />

giornali, acquistando pagine pubblicitarie;<br />

per fare pubblicità al suo disagio miliardario.<br />

Noi, da poveracci, abbiamo carte più<br />

minute da giocare; ma sempre carte: abbiamo<br />

i certificati elettorali. Avremmo, mi<br />

vien da scrivere, perché di fatto abbiamo<br />

in mano una pistola, pardon: un certificato<br />

elettorale, scarico. Senatori e Parlamentari<br />

non sono più eletti direttamente da noi, ma<br />

"chiamati" dal padrone. Al Sud, e non solo<br />

al Sud, lo chiamano "caporalato".<br />

Mi viene in mente una chiacchierata che<br />

ho avuto la fortuna di fare alcuni anni fa,<br />

con il signor Franco Grandi, figlio di Dino<br />

Grandi, conte di Mordano. Il conte Dino<br />

Grandi, la sera del 25 luglio 1943, si preparò<br />

per partecipare a una riunione che era<br />

destinata a cambiare il corso della Storia,<br />

almeno di quella Italiana: il famoso Gran<br />

Consiglio Fascista che decretò la fine, di<br />

fatto, dell'era fascista e permise al Re Vittorio<br />

Emanuele III di far arrestare Mussolini,<br />

il giorno dopo, durante una visita del Duce<br />

a Villa Savoia, la residenza reale romana.<br />

«Mio padre, quella sera, ci salutò come se<br />

fosse l'ultima volta che ci poteva abbracciare<br />

– mi disse Grandi –; aveva due bombe<br />

a mano in tasca e salutando mia madre<br />

le disse: 'Se non viene accettato il mio or-<br />

dine del giorno faccio saltare tutti in aria».<br />

L'ordine del giorno Grandi passò e l'Italia<br />

cambiò corso.<br />

Ma non c'è un Conte Grandi, oggi? Forse<br />

non saremo in guerra, come nel '43, e non<br />

c'è bisogno delle bombe: Dio ci scampi<br />

dalla violenza. Ma qualcuno che sappia<br />

spiegare al 'manovratore' che Roma, l'Italia,<br />

è sotto assedio; e a Lui sono stati mostrati<br />

sempre gli stessi aerei, sempre le stesse<br />

navi: e ha creduto che le "armi" Italiane<br />

potevano rendere l'Impero invincibile.<br />

Ha guardato i mezzi, l'attuale 'manovratore',<br />

ma non ha guardato gli uomini e<br />

le donne nati nel Bel Paese: i giovani e i<br />

precari. Gente che combatte tutti i giorni,<br />

per vivere a dispetto di una politica che<br />

guarda dall'altra parte. "Leoni per agnelli"<br />

è il titolo di un altro film, dell'americano<br />

Robert Redford. Nella pellicola si riprende<br />

un concetto espresso nel corso della Prima<br />

Guerra Mondiale dal generale Max von<br />

Gallwitz, colpito dal coraggio dei soldati<br />

inglesi mandati allo sbaraglio da comandanti<br />

inetti: "Mai visti leoni di tal fatta comandati<br />

da agnelli".<br />

Se noi "leoni" Italiani tornassimo a renderci<br />

conto di essere fiere con la criniera,<br />

ci libereremmo in un attimo di politici che<br />

son pavidi agnelli; quasi pecoroni assoldati<br />

da caporali di bassa lega. Io non ho paura;<br />

ma non mi fido degli agnelli.<br />

n u o v oinformatore<br />

3


news<br />

C<br />

arissimi, delle mie condizioni di<br />

salute siete stati informati, ne abbiamo<br />

parlato e, con l’occasione,<br />

vi avevo comunicato l’amara decisione di<br />

lasciare la direzione del giornale, perché<br />

avevo bisogno di riposo. Tutto nella normalità<br />

della vita, anche se si ha dispiacere<br />

e rammarico a lasciare un impegno ed<br />

un progetto che durava da molti anni. Ma<br />

tant’è: il tempo si impone anche ai più ostinati<br />

come il sottoscritto che con il <strong>Circolo</strong><br />

<strong>Dozza</strong> ha trascorso una vita intera. Quello<br />

che abbiamo saputo raccontare e quello che<br />

abbiamo saputo fare è scritto e testimoniato<br />

nella nostra storia di questi ultimi venti/<br />

trenta anni. Pagine con i nostri progetti e le<br />

nostre esperienze in cui i tranvieri avevano<br />

il dovuto rilievo insieme alla costante presenza<br />

nella città, dei suoi tanti eventi, spesso<br />

turbati da un declino che non avevano forza<br />

di correggere. Il giornale, consapevole del<br />

proprio ruolo, ha lavorato molto per valorizzare<br />

le grandi iniziative che hanno arricchito<br />

la città, come la Dieci Colli, il Trofeo<br />

Centro Storico di Orienteering e la Maratona:<br />

eventi di grande rilievo realizzati grazie<br />

al volontariato, caratterizzato da una grande<br />

capacità organizzativa e da un forte spirito<br />

di coesione e di continuità della storia del<br />

nostro <strong>Circolo</strong> aziendale. La stessa capacità<br />

si è espressa anche in sede europea, con i<br />

a cura della REDaZiOnE<br />

lo StorIco dIrEttorE SI coNgEda daI lEttorI<br />

Il saluto del direttore<br />

Mingozzi<br />

meeting internazionali promossi insieme ai<br />

colleghi del Cre Ratp di Parigi. Un progetto<br />

ben avviato, sostenuto anche dal Consolato<br />

italiano a Parigi, una semina che ha prodotto<br />

i suoi frutti e con la quale bisogna insistere.<br />

Infine, un accenno all’attività culturale che<br />

il nostro giornale ha sempre incoraggiato e<br />

che si è tradotta, un esempio per tutti, in una<br />

mostra storica sulla figura dell’ex sindaco<br />

<strong>Dozza</strong>, che ha avuto rilievo in città e non<br />

solo, per merito anche del suo autore, Franco<br />

Vannini, giornalista di esperienza e curatore<br />

del libro celebrativo sui settant’anni del<br />

<strong>Circolo</strong>. Un accenno doveroso ad un autore<br />

che insieme al gruppo dirigente dell’epoca<br />

e della redazione hanno fatto molto per<br />

valorizzare il <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong>. So che è in<br />

corso un progetto per rinnovare la struttura.<br />

C’è un’alternanza di dirigenti, e questo è un<br />

bene, poiché da sempre il <strong>Circolo</strong> ha vissuto<br />

stagioni più o meno lunghe e cambiamenti<br />

apparentemente sorprendenti. Ma da sempre<br />

ha saputo sempre trovato la sua strada,<br />

e, tenendo insieme le sue diverse anime, ha<br />

saputo ottenere i migliori risultati possibili.<br />

Con l’ottimismo e la fiducia che mi hanno<br />

sempre caratterizzato, continuerò a seguire<br />

fino a che mi sarà consentito la vita del <strong>Circolo</strong><br />

<strong>Dozza</strong> con il quale ho condiviso parte<br />

della mia vita. Ringrazio i tanti collaboratori<br />

che, in vario modo, hanno contribuito<br />

a mantenere regolare la periodicità della<br />

nostra rivista e gli autori delle rubriche per<br />

la fantasia e la generosità del loro lavoro,<br />

sempre e solo a titolo gratuito. Ringrazio,<br />

altresì, i sindacati per i loro importanti interventi<br />

grazie ai quali siamo sempre stati<br />

aggiornati in materia di contrattazione e<br />

trattative sindacali, argomento di enorme<br />

interesse per i nostri lettori.<br />

Per tanto tempo con Bertocchi e poi Torri<br />

alla guida del <strong>Circolo</strong> siamo stati ammirati<br />

ed invidiati, diventando modello da imitare<br />

per i circoli aziendali delle grandi città come<br />

Roma, Milano, Firenze, Venezia. Si condivideva<br />

un progetto nazionale che aveva in<br />

animo di riunire, in nome del tempo libero<br />

degli autoferrotranvieri, le varie comunità<br />

aziendali del nostro paese. Un progetto che<br />

ha tentato anche alcune città europee, con<br />

tutte le difficoltà di collegamenti e di intesa.<br />

Un disegno che è cresciuto e che, momentaneamente,<br />

è stato sospeso. Sono convinto<br />

che la sua validità rimanga inalterata, perché<br />

dialogando, scambiandosi opinioni ed<br />

esperienze, si contribuisce a quella unità dei<br />

popoli che serve alla nuova Europa. Qui mi<br />

fermo, assicurandovi che ricorderò sempre<br />

tutti voi con immutato affetto, continuando<br />

a seguirvi e magari a dire anche la mia in un<br />

ideale dialogo che è destinato a proseguire<br />

anche negli anni a venire.<br />

4 n u o v oinformatore N. 5 I SeTTeMBRe / oTToBRe I <strong>2011</strong>


news<br />

Il direttore di un giornale, secondo il mio<br />

punto di vista, è come l'amministratore di<br />

condominio: deve dar retta a chi si lamenta<br />

del riscaldamento troppo alto, ma anche agli<br />

inquilini che dicono di aver freddo. Un po'<br />

come il tranviere, che deve ascoltare il passeggero<br />

che si lagna del ritardo, ma anche<br />

quello che, arrivando di corsa alla fermata<br />

successiva, lamenta l'anticipo dell'autobus.<br />

Non è opportunismo, o il classico "un colpo<br />

al cerchio e uno alla botte"; credo maggiormente<br />

possa essere definito "dialoghismo",<br />

ovvero la volontà di creare uno spazio per<br />

vivere avendo qualcosa in comune. Viaggiare<br />

tutti insieme, sapendo che l'autobus – un<br />

minuto dopo o un minuto prima – ci por-<br />

a cura della REDaZiOnE<br />

di luiGi MaRTinO TORRi<br />

C<br />

aro Primo, è con vivo rammarico che ho preso atto delle<br />

dimissioni dal tuo incarico di Direttore del nostro, quindi<br />

anche tuo, giornale. Sono certo che questa decisione sia<br />

stata molto sofferta, ma comprendo le tue ragioni. Abbiamo condiviso,<br />

insieme a molti altri dirigenti, momenti più o meno sereni<br />

ed abbiamo combattuto molte battaglie. Tu ci hai sempre sostenuto<br />

Il Saluto dEl NuoVo dIrEttorE doNato uNgaro<br />

Il nuovo direttore<br />

si presenta<br />

terà alla meta che abbiamo scelto. Dialogare,<br />

ognuno con il proprio mezzo, attraverso<br />

un'Agorà di carta che è un giornale: il Nuovo<br />

Informatore, in questo caso. O "La voce del<br />

tranviere", come segretamente lo considero<br />

io, immaginando che "tranviere" equivalga<br />

a "carabiniere", in quella tradizione che<br />

vuole equiparati sullo stesso piano tutti gli<br />

appartenenti all'Arma, i quali indossano tutti<br />

la stessa divisa: carabiniere l'ultimo degli<br />

addetti alla sorveglianza alla Banca d'Italia<br />

di piazza Cavour, carabiniere chi serve alla<br />

mensa ufficiali del Comando Provinciale e<br />

carabiniere il generale che comanda la Benemerita.<br />

Immagino che per noi dovrebbe essere<br />

lo stesso: tranviere chi guida, ma anche<br />

Grazie Primo<br />

bologNa SEZIoNE tEatro<br />

Festa della Befana<br />

con la tua penna efficace, vitale ed arguta ed, in tante occasioni, ci<br />

hai offerto utili spunti di discussione per migliorarci.<br />

Ecco perché non siamo disposti a rinunciare alla tua preziosa collaborazione,<br />

anzi… Quando e se vorrai il “nostro” giornale ospiterà<br />

volentieri il tuo fattivo contributo. Grazie di cuore a nome di<br />

tutti noi.<br />

il <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong> - Sezione Teatro anche quest’anno organizza l’ormai tradizionale<br />

festa della Befana per tutti i figli dei soci. il pomeriggio del 8 gennaio 2012 alle<br />

ore 16:00, nella Sala dei Circoli in Via San felice 11. Come sempre allieteremo<br />

i nostri piccoli ospiti con uno spettacolo, un po’ di merenda e... una dolce sorpresa<br />

da portare a casa! non mancate!! Sarà un’occasione di divertimento da<br />

condividere con i vostri figli!!<br />

<strong>2011</strong> c o g n I SeTTeMBRe o m e e m at r / i oTToBRe c o l a d e l I s N. o 5c<br />

i o a c c o m pa g n at o r e n u m e r o d e i b a m b i n i a c c o m pa g n at i<br />

i garagisti, i meccanici, gli impiegati della<br />

Zucca e il presidente stesso. Ed è in questo<br />

corporativismo che probabilmente deve essere<br />

nascosto il segreto per parlare tutti con<br />

la stessa voce – appunto, del tranviere – e<br />

considerarsi vestiti tutti della stessa "lana";<br />

una divisa che non deve dividerci, ma unirci.<br />

Vorrei che il Nuovo Informatore, di cui mi<br />

onoro di assumere la direzione ringraziando<br />

di cuore chi mi ha preceduto e chi ha deciso<br />

di fidarsi di me, torni a essere atteso nelle<br />

case dei dipendenti Atc e dei soci del <strong>Circolo</strong><br />

"<strong>Dozza</strong>"; magari una volta al mese. E<br />

non solo per i buoni sconto, ma per le buone<br />

cose che deve contenere un giornale: ovvero,<br />

la voce di chi lo legge.<br />

TAGLiARe LUNGo iL TRATTeGGio<br />

Per meglio organizzare la festa, vi chiediamo di far pervenire alla segreteria del<br />

<strong>Circolo</strong> questo tagliando, compilato, entro il 16 Dicembre <strong>2011</strong>. Grazie.<br />

n u o v oinformatore<br />

5


l'intervista<br />

L<br />

a Provincia di Bologna è proprietaria,<br />

per oltre un terzo, delle azioni della<br />

nostra azienda; quindi intervistare il<br />

vice-presidente della Provincia Giacomo<br />

Venturi, che ricopre il ruolo di Assessore<br />

ai Trasporti, alla Pianificazione territoriale<br />

e alle Politiche Abitative, è un po' come intervistare<br />

uno dei nostri datori di lavoro.<br />

E la Provincia, come tutti gli altri enti pubblici<br />

italiani, deve fare i conti con le ultime<br />

manovre finanziarie, manovre che rischiano<br />

di avere, direttamente o indirettamente,<br />

ripercussioni sul nostro lavoro e sul servizio<br />

da noi svolto.<br />

Cominciamo subito da questo tema: vice-presidente<br />

Venturi, cosa significherà<br />

per il trasporto pubblico locale della nostra<br />

provincia la Manovra Finanziaria?<br />

Questa Manovra, dopo che le precedenti<br />

si erano già accanite sulla finanza locale,<br />

prevede una pesante riduzione - circa 1,5<br />

miliardi di euro - delle risorse per le funzioni<br />

attribuite alle regioni sul trasporto<br />

ferroviario, pari al 70% di quelle complessive<br />

annuali consolidate. A spanne, non<br />

disponiamo ancora di dati ufficiali, alla<br />

Regione Emilia-Romagna mancherebbero<br />

circa 90 milioni per il trasporto ferroviario<br />

(su circa 125), con effetti negativi anche sul<br />

TPL, in mancanza di altre compensazioni.<br />

Complessivamente, tra ferro e gomma, verrebbe<br />

a mancare il 25% di risorse che per<br />

il Trasporto Pubblico Locale del bacino<br />

bolognese; significa 15 milioni in meno su<br />

circa 78 attuali. Si può facilmente intuire<br />

che una riduzione simile non è praticabile<br />

se non aumentando i costi per gli utenti, in<br />

termini di crescita significativa e non più<br />

sopportabile delle tariffe o attraverso una<br />

diminuzione ingestibile dei servizi offerti; e<br />

questo significherà mezzi più vecchi, meno<br />

manutenzioni, nessuna qualificazione del<br />

parco mezzi, meno corse e così via. Si dovrà<br />

trovare il modo di rendere sopportabile<br />

questa riduzione di risorse, sia ottenendo<br />

un reintegro, anche parziale, dal Governo,<br />

di DOnaTO unGaRO<br />

Allarme trasporti<br />

NE parlIamo coN gIacomo VENturI<br />

VIcE-prESIdENtE dElla proVINcIa dI bologNa<br />

sia agendo a livello di bilancio regionale.<br />

Recentemente la segretaria della Cgil<br />

Susanna Camusso, ha parlato della<br />

possibilità di licenziamenti, derivanti<br />

dai tagli al settore del Tpl; è un rischio<br />

che ci dobbiamo aspettare anche a Bologna?<br />

Sono esiti possibili ma che qui siamo impegnati<br />

a scongiurare. Siamo convinti che<br />

la Regione Emilia-Romagna, insieme agli<br />

Enti Locali, riuscirà a salvaguardare la<br />

forza lavoro del settore del TPL, perché è<br />

assolutamente da evitare che in una situazione<br />

di crisi che rende difficile la vita di<br />

tutti, una manovra che avrà effetti pesanti<br />

in diversi campi, comporti anche una perdita<br />

di posti di lavoro. Sarebbe la negazione<br />

del suo spirito - che non condivido - ma<br />

che è stato presentato come l'unico modo<br />

per salvare l'Italia da rischi peggiori.<br />

Secondo l'amministratore delegato di<br />

Trenitalia, Mauro Moretti, il trucco<br />

per fronteggiare i tagli della Manovra<br />

potrebbe essere la razionalizzazione; in<br />

Emilia Romagna si sta assistendo alla<br />

creazione di tre grandi poli del trasporti<br />

su gomma: la Seta per Piacenza, Reggio<br />

Emilia e Modena (Parma in stand-by),<br />

la Start in Romagna, mentre Atc comprende<br />

già i territori di Bologna e Ferrara.<br />

Può essere questa la 'Via Emilia'<br />

del risparmio? E quali miglioramenti<br />

ci si deve aspettare, dalle fusioni?<br />

La via delle fusioni avanza in tutta<br />

l'Emilia-Romagna, e anche a Bologna si<br />

è ripreso a lavorare con impegno per la<br />

fusione tra <strong>ATC</strong> e FER. I vantaggi attesi<br />

sono molti, sia sul piano dell'efficienza<br />

e del contenimento dei costi che del miglioramento<br />

dei servizi offerti, e tra questi<br />

vantaggi vi è certamente una maggiore<br />

integrazione/intermodalità tra servizi<br />

ferroviari e servizi su gomma, anche per<br />

fronteggiare il calo di risorse in atto. Dico<br />

anche che la creazione di aggregati su<br />

base regionale - operanti quindi su un<br />

bacino potenziale capace di essere massa<br />

critica - è un indirizzo che merita un'attenzione<br />

maggiore di quella che abbiamo<br />

riservato fino ad oggi in diversi campi,<br />

non solo quello del trasporto. Non si vuole<br />

di cancellare la specificità o l'autonomia<br />

dei singoli territori ma operare in una logica<br />

di integrazione e di economia di scala<br />

capace di rendere competitiva l'offerta<br />

di servizi e prestazioni.<br />

Liberalizzazioni o privatizzazioni dei<br />

servizi pubblici: con l'ultimo Referendum<br />

gli Italiani le hanno bocciate, ma<br />

ora la Manovra sembrerebbe riparlarne;<br />

il Trasporto Pubblico Locale si potrà<br />

spostare, in futuro, verso il privato?<br />

Io credo che non sia stato compreso il senso<br />

politico dell'espressione dei cittadini al<br />

referendum che, non dimentichiamolo, era<br />

riferito alla privatizzazione della gestione<br />

dei servizi idrici. Io penso che il senso<br />

profondo di quella espressione è che ci<br />

sono "beni" (materiali e immateriali, prestazioni<br />

e servizi) che pur dovendo essere<br />

realizzati in modo efficiente ed economico,<br />

non possono essere costretti entro semplici<br />

e ristretti criteri di mercato, che misurano<br />

solo la redditività. Pensiamo all'istruzione,<br />

ai servizi sociali, alla tutela dei beni<br />

ambientali, storici, paesaggistici, davvero<br />

è pensabile che l'unico criterio con cui li<br />

possiamo esaminare sia quello dell'utile o<br />

della perdita a chiusura del bilancio? Io<br />

non credo. È vero che la manovra finanziaria<br />

sembra rilanciare la liberalizzazione<br />

dei servizi pubblico (tranne quelli idrici),<br />

ma sarà vero? Nel caso di Bologna si è<br />

sempre puntato sulla liberalizzazione piuttosto<br />

che sulla privatizzazione del TPL,<br />

espletando la gara di affidamento dei servizi<br />

di TPL lo scorso anno, con l'affidamento<br />

alla Società Consortile TPB-Trasporti<br />

Pubblici Bolognesi (<strong>ATC</strong>-FER-Omnibus)<br />

dei servizi per 9 anni. Non siamo contrari<br />

a priori a confrontarci con altri operatori<br />

6 n u o v oinformatore N. 5 I SeTTeMBRe / oTToBRe I <strong>2011</strong>


in questo come in altri mercati, ma devono<br />

essere chiare e trasparenti le regole a<br />

cui tutti devono attenersi, e soprattutto<br />

devono essere chiari, trasparenti e verificabili<br />

gli standard minimi dei servizi forniti.<br />

Quando parliamo di sevizi che hanno<br />

direttamente e in modo significativo a che<br />

fare con la qualità della vita delle persone,<br />

come la disponibilità di risorse naturali,<br />

di servizi per le persone, dobbiamo sapere<br />

che parliamo di temi in cui la qualità del<br />

servizio e della relazione umana e sociale<br />

tra i soggetti , la sicurezza con cui viene<br />

reso, sono elementi fondamentali che devono<br />

essere garantiti sempre e comunque,<br />

aldilà della forma di gestione scelta.<br />

Bologna e la sua provincia stanno vivendo<br />

un momento cruciale per lo sviluppo<br />

del trasporto pubblico e privato, attraverso<br />

lo studio e la realizzazione di progetti<br />

importanti come il Passante Nord,<br />

la Tav, la Variante di Valico, il Civis, il People<br />

Mover e il collegamento ferroviariometropolitano<br />

della cintura bolognese.<br />

Cosa pensa di questi progetti?<br />

Bologna si è impegnata in un lavoro profondo<br />

di riorganizzazione del suo sistema<br />

trasportistico e infrastrutturale. Un'opera<br />

non semplice e non facile che ha dovuto<br />

fare i conti con vincoli che non abbiamo<br />

deciso noi e con una situazione di incertezza<br />

in merito a programmazione e risorse<br />

disponibili che il Governo ha creato.<br />

Nonostante questo, oggi il quadro degli<br />

obiettivi è definito e credo che affrontando<br />

la discussione sul Piano Strategico<br />

Metropolitano Bolognese potrà essere<br />

ulteriormente approfondito e migliorato.<br />

Il tema vero è che ci troviamo di fronte a<br />

investimenti e opere che stanno procedendo,<br />

seppur più lentamente del previsto, e<br />

<strong>2011</strong> I SeTTeMBRe / oTToBRe I N. 5<br />

ad altre - per noi fondamentali come il<br />

Passante Nord e il Servizio Ferroviario<br />

Metropolitano - che sembrano essere finite<br />

nel dimenticatoio del Governo, che sta<br />

disattendendo tutti gli impegni presi. La<br />

situazione che vive il Paese è paradossale.<br />

Si continuano a sostenere progetti inutili<br />

e costosi, e non si procede su cose che<br />

potrebbero velocemente e concretamente<br />

avere effetti positivi sull'economia, sulla<br />

qualità ambientale e sociale delle comunità.<br />

Il TPL è emblematico in questo senso.<br />

Con i tagli si impediscono gli investimenti<br />

e la crescita del servizio, questo produce<br />

la crisi delle principali imprese del settore<br />

- perché gli autobus li acquistano prevalentemente<br />

gli enti locali - e ciò costringe<br />

il Governo ad immettere risorse per fronteggiare<br />

quella crisi occupazionale. Sembra<br />

che la mano destra non sappia quello<br />

che fa la sinistra o che le cose si facciano<br />

a dispetto di ogni logica e buon senso, con<br />

superficialità ed improvvisazione.<br />

Sempre a proposito di Manovra; si<br />

parla di risparmi derivanti dall'abolizione<br />

delle province. Il sindaco Virginio<br />

Merola è pronto a brindare alla<br />

nascita della Città Metropolitana e alla<br />

sostituzione della Provincia di Bologna<br />

con l'Assemblea dei sindaci; potrebbe<br />

essere questo un metodo per sostituire<br />

le province?<br />

La Provincia di Bologna ha sempre creduto<br />

alla Città Metropolitana, promuovendo<br />

sin dal 1994 un accordo su base<br />

volontaria che tuttora consente, attraverso<br />

la Conferenza dei Sindaci, di discutere<br />

ed assumere decisioni concertate su<br />

molti temi di area vasta. Anche il disegno<br />

di legge costituzionale del Governo mantiene<br />

la previsione delle aree metropoli-<br />

tane. Sulle forme e i modi saranno determinanti<br />

anche le decisioni delle regioni,<br />

ma il quadro è ancora molto nebuloso. Il<br />

dibattito attuale sui costi della politica, e<br />

la previsione di soppressione delle Province,<br />

portano a un'operazione di giustizia<br />

sommaria, che potrebbe dimostrarsi<br />

un rimedio peggiore del male, dato che<br />

le funzioni delle province non sono altrettanto<br />

facilmente sopprimibili. Vi è da dire<br />

che gli stessi sostenitori della fine della<br />

Provincia sono gli stessi che negli ultimi<br />

anni hanno contribuito alla loro ingiustificata<br />

proliferazione: si vada a vedere<br />

dove sono sorte nuove province e si scoprirà<br />

che l'unico criterio era soddisfare il<br />

bisogno di più poltrone su cui far sedere<br />

i propri amici. Il tema è importante e va<br />

affrontato in modo serio, senza improvvisazioni<br />

e senza colpi ad effetto, anzi misurando<br />

con grande attenzione quali sono i<br />

benefici ed i vantaggi delle diverse ipotesi<br />

che possono essere messe in campo. Qui a<br />

Bologna abbiamo già diverse esperienze<br />

che dimostrano che l'unione fa la forza,<br />

davvero e non solo come modo di dire. La<br />

Conferenza dei Sindaci è un organo che<br />

ha reso più veloce ed efficiente prendere<br />

decisioni su temi importanti. Le esperienze<br />

delle Associazioni intercomunali e<br />

delle Unioni, dimostrano che si possono<br />

gestire meglio e con minor spesa i servizi<br />

su una base territoriale più ampia. La<br />

stessa nascita delle "municipalizzate" fu<br />

dettata dall'esigenza di migliorare il rendimento<br />

e le performance, anche economiche,<br />

dei servizi resi. Torno a quello che<br />

dicevo all'inizio; oggi la sfida che abbiamo<br />

di fronte è tenere insieme un sistema<br />

istituzionale che non comprima la rappresentanza<br />

dei cittadini e la loro possibilità<br />

di intervenire, partecipare, contribuire al<br />

governo del territorio e a una "macchina"<br />

che fornisca prestazioni e servizi in modo<br />

efficiente, economico e di qualità. Qualcuno<br />

può pensare che tagliando un po' di<br />

poltrone di Assessori o Consiglieri comunali<br />

si risolva il problema, ma non è così:<br />

il risparmio economico sarebbe limitato<br />

e il deficit di democrazia troppo alto per<br />

potercelo permettere. Io non ho soluzioni<br />

immediate, ma credo che una riflessione<br />

seria deve essere avviata sapendo che per<br />

essere competitivi ed avere un "peso" nello<br />

scenario europeo - che è quello su cui<br />

avviene il confronto e il raffronto - le questioni<br />

dimensionali non sono indifferenti.<br />

n u o v oinformatore<br />

7


ace of the cure<br />

D<br />

iecimila. Diecimila persone domenica<br />

25 settembre hanno deciso<br />

di unirsi, correre, camminare,<br />

divertirsi, per testimoniare il loro impegno<br />

nella lotta contro i tumori del seno. È il numero<br />

record, ma ce ne saranno altri, della<br />

Race of the Cure <strong>2011</strong>, organizzato dalla<br />

Susan G. Komen Italia - Comitato Emilia<br />

Romagna ai Giardini Margherita di Bologna.<br />

Una gara podistica, organizzata dal<br />

punto di vista tecnico dal <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong>,<br />

giunta alla sua quinta edizione e che anno<br />

dopo anno ha reso e renderà la città felsinea<br />

sempre più sensibile alla problematica<br />

del tumore del seno. Una sfida divisa in<br />

un percorso agonistico di 5 chilometri e in<br />

uno non competitivo di 2 chilometri dove<br />

possono correre tutti: atleti, amanti della<br />

corsa, persone un po’ più sedentarie, uomini,<br />

donne, bambini e anche cani.<br />

Tutti uniti per sostenere loro: le Donne in<br />

Rosa. Sono quelle che hanno deciso di<br />

uscire allo scoperto, di raccontare la loro<br />

storia, che hanno combattuto, combattono<br />

e stanno combattendo. “Perché non si<br />

guarisce mai, nel senso che devi sempre<br />

stare all’erta”, ha affermato Rossana Banfi,<br />

figlia di Lino, Donna in Rosa anche lei<br />

e madrina delle signore che correvano con<br />

t-shirt e cappellini color ciclamino.<br />

È il più forte messaggio che Susan Goodman<br />

Komen, americana morta di cancro al<br />

seno a 36 anni, dopo tre anni di lotta contro<br />

la malattia, la promessa che ha lasciato<br />

alla sorella: nessuna donna muoia sola,<br />

senza conoscere tutto quello che si può<br />

fare contro il cancro del seno.<br />

È nata nel 1982 la Komen, e così il 25<br />

settembre a Bologna hanno corso 10 mila<br />

persone, sono volati palloni rosa nel cielo<br />

terso dei Giardini Margherita, i bambini<br />

hanno giocato, i cani si sono divertiti nel<br />

parco, i vip presenti, oltre a Rossana Banfi<br />

a cura dell'uffiCiO STaMpa kOMEn BOlOGna<br />

dIEcImIla IScrIttI alla partENZa<br />

V° Edizione<br />

Race of the cure<br />

Bologna<br />

anche Maria Grazia Cucinotta, madrina<br />

storica da 10 anni (da quando la Susan G.<br />

Komen è arrivata in Italia) ha abbracciato<br />

le Donne in rosa, raccolto le loro storie,<br />

sorriso a tutti.<br />

Una festa dicevamo che dimostra come<br />

nonostante la malattia la vita continua, si<br />

possa addirittura correre e magari vincere<br />

una gara. Una momento che unisce e istruisce<br />

le generazioni come hanno sottolineato<br />

il sindaco Virginio Merola e l’assessore<br />

alla Scuola e alla Formazione Marilena<br />

Pillati, da 5 anni presente alla Race con le<br />

sue due bambine.<br />

La Race for the Cure non è solo un importante<br />

inno alla vita e alla lotta contro il<br />

cancro del seno. Ma soprattutto un’occasione<br />

di informazione e riflessione.<br />

Da venerdì 23 settembre era attivo, sempre<br />

in piazzale Jacchia ai Giardini Margherita,<br />

8 n u o v oinformatore N. 5 I SeTTeMBRe / oTToBRe I <strong>2011</strong>


il Villaggio Salute, dove sono state eseguite<br />

200 prestazioni senologiche e 55 visite<br />

dermatologiche gratuite. In più dibattiti,<br />

opportunità informative per poter seguire<br />

un corretto stile di vita e prevenire l’insorgere<br />

della malattia. Presenti il Presidente<br />

della Komen Italia, professor Riccardo<br />

Masetti, che ha gioito dello splendido risultato<br />

e di Bologna che supera sempre<br />

se stessa, la professoressa Carla Faralli,<br />

Responsabile del Comitato Regionale<br />

dell’Associazione, la professoressa Maria<br />

Carla Re, anche lei membro del Comitato<br />

Regionale dell’Associazione e, soprattutto,<br />

gli oltre 100 volontari che in tre giorni<br />

di lavoro indefesso tengono “in piedi” il<br />

villaggio che ospita la Race.<br />

Con i fondi raccolti dalla Race for the<br />

Cure si finanziano progetti mirati alla lotta<br />

ai tumori al seno e a sostegno delle donne<br />

<strong>2011</strong> I SeTTeMBRe / oTToBRe I N. 5<br />

che affrontano questo duro percorso. Uno<br />

su tutti è “La prevenzione non ha etnia”<br />

un opuscolo realizzato dalla LILT nelle<br />

8 lingue più diffuse nella nostra regione,<br />

disponibile nelle sedi territoriali CNA,<br />

confederazione che, tra l’altro, ha avuto<br />

una squadra numerosissima: ben 214 corridori.<br />

La corsa podistica di 5 chilometri ha avuto<br />

una riconferma, Yuri Maenza con 16’<br />

e 30’’, atleta vincitore già l’anno scorso<br />

e, curiosità, figlio di “pollicino” Maenza<br />

primo oro olimpico italiano in lotta grecoromana.<br />

Prima tra le donne Francesca Patuelli,<br />

con 18’55’’ e vincitrice tra le “Donne<br />

in rosa” Laura Turpini con 23’ e 40’’.<br />

Importanti gli sponsor, tra i nazionali Johnson<br />

e Johnson e Samsung. Neutrogena<br />

è invece lo sponsor delle “Donne in<br />

Rosa”, Lete il fornitore ufficiale acqua,<br />

Nella pagina a<br />

finaco, un gruppo<br />

di donne "in rosa"<br />

con le madrine della<br />

manifestazione<br />

Maria Grazia<br />

Cucinotta e<br />

Rosanna Banfi. in<br />

questa pagina, a<br />

sinistra, il sindaco<br />

di Bologna Virginio<br />

Merola, pettorale<br />

n. 1, tra le due<br />

madrine. in alto, a<br />

fianco, sempre a<br />

sinistra il presidente<br />

<strong>Circolo</strong> Atc Martino<br />

Torri tra il Prof.<br />

Vincenzo eusebi e<br />

la Prof.ssa flavia<br />

franzoni, moglie di<br />

Romano Prodi.<br />

A fianco,<br />

"pronti, via!" la<br />

partenza della<br />

manifestazione.<br />

Asics sponsor tecnico, UPS per i trasporti<br />

e Internazionali BNL d’Italia partner ufficiale.<br />

Media sponsor sono Diva Universal,<br />

Radio Bruno e Metro, storici partner della<br />

manifestazione.<br />

La Race for the Cure si è svolta anche<br />

quest’anno sotto l’Alto Patronato del<br />

Presidente della Repubblica e con il patrocinio<br />

del Comune di Bologna, Regione<br />

Emilia Romagna, Provincia di Bologna,<br />

Università di Bologna, CONI, FIDAL,<br />

Ministero della Salute, Ausl Bologna,<br />

Policlinico S. Orsola-Malpighi, Ufficio<br />

Scolastico di Bologna, numerosi Comuni<br />

della provincia e in collaborazione con<br />

IPASVI, Federfarma Bologna, Collegio<br />

delle Ostetriche di Bologna e Centro<br />

Sportivo Italiano.<br />

Che dire, scarpe e fiato pronti per il prossimo<br />

anno.<br />

n u o v oinformatore<br />

9


trasporti nel<br />

m200ondo<br />

E<br />

d è proprio la storia di una salita,<br />

di una arrampicata, quella del tram<br />

de Opcina: questa storia comincia<br />

da quel mare che vide nascere Umberto<br />

Saba, che di Trieste racconta la vita, i colori,<br />

i sapori.<br />

Proveremo a trasmettere queste emozioni,<br />

questa salita verso l'alto in un luogo solenne,<br />

austero che tanto ha caratterizzato<br />

la nostra storia.<br />

Anche in questo caso il nostro viaggio<br />

non ha pretese e, lungi dall'essere una disamina<br />

esaustiva e tecnicamente perfetta,<br />

si propone solo di trasmettere al lettore interesse<br />

, passione, magari un po' di curiosità:<br />

questo per trasmettere più visibilità<br />

ai nostri trasporti pubblici!<br />

Capoluogo del Friuli -Venezia -Giulia,<br />

208.815 gli abitanti, Trieste, annessa allo<br />

Stato solo nel 1954, ha una storia travagliata<br />

che ancora oggi, se si pensa alla<br />

recente guerra balcanica, è viva nella memoria<br />

collettiva. La città, dal punto di vista<br />

del trasporto pubblico, è anche terra di<br />

primati: infatti è una delle prime città europee<br />

e la prima in Italia (anche se allora<br />

faceva parte dell' impero austro-ungarico)<br />

a dotarsi di un servizio di trasporto pubblico:<br />

correva il lontano 1876! La nostra<br />

Bologna seguì di un anno.<br />

Attualmente l'azienda esercente il servizio<br />

è la Trieste Trasporti S.p.A, erede di una<br />

storia che viene da lontano: dall' azienda<br />

comunale, a quella consorziale, fino alla<br />

S.p.A, senza dimenticare quella speciale;<br />

con lo slogan "lasciati trasportare" La<br />

Trieste Trasporti, TT, gestisce 58 linee di<br />

autobus e una di tram, nonchè tre linee<br />

di navigazione marittima: la proprietà è<br />

di MannES BERTi<br />

iTalia la lINEa dI trIEStE<br />

El Tram de Opcina<br />

Ho attraVErSato tutta la cIttà.<br />

poI Ho SalIta uN'Erta (...)<br />

uN caNtuccIo IN cuI Solo SIEdo;<br />

E mI parE cHE doVE ESSo tErmINa tErmINI la cIttà. (...)<br />

da quESt'Erta ogNI cHIESa, ogNI Sua VIa (...) S'aggrappa.<br />

INtorNo cIrcola ad ogNI coSa<br />

uN'arIa StraNa, uN'arIa tormENtoSa (...)<br />

tripartita fra L'Agenzia per la Mobilità<br />

territoriale (consorzio, a maggioranza, tra<br />

i comuni della provincia triestina), AR-<br />

RIVA ITALIA Srl e RAPT. Ancora negli<br />

anni sessanta del secolo scorso il capoluogo<br />

presentava un aspetto "importante",<br />

per l'offerta dei mezzi in uso: sui cieli<br />

della città si stagliavano isolatori, tiranti,<br />

bifilari, trasversali e ancora scambi e incroci,<br />

mentre le strade erano solcate rotaie<br />

del tram che si affiancava al filobus.<br />

Tutto finì nel 1975, con la soppressione<br />

dell'ultima linea filoviaria. È interessante<br />

ricordare che negli anni Novanta la città<br />

sperimentò lo Stream, un autobus che si<br />

sarebbe dovuto alimentare con un sistema<br />

elettromagnetico; ma il progetto venne<br />

abbandonato. Non è certo pretestuoso<br />

dire che diversi son stati in quel periodo<br />

10 n u o v oinformatore N. 5 I SeTTeMBRe / oTToBRe I <strong>2011</strong>


gli studi che proponevano mezzi "ibridi",<br />

quasi vie di mezzo fra tram, filobus e autobus;<br />

ma i risultati furono scarsi e ben<br />

presto ci si rese conto che forse i mezzi<br />

tradizionali erano migliori, se opportunamente<br />

aggiornati: questo, naturalmente,<br />

lo diciamo sommessamente, senza alcuna<br />

pretesa!<br />

La linea Trieste piazza Oberdan-Opcina<br />

capolinea è una bella tranvia ad aderenza<br />

mista che utilizza, nel tratto più acclive fra<br />

piazza Scorcola e vetta Scorcola l'ausilio<br />

di un sistema a funicolare che, nel lontano<br />

1927, sostituì il sistema a cremagliera originario;<br />

questo sistema di trasporto rimanda<br />

la nostra mente alla già trattata tranvia<br />

del Renon la quale, nel tratto fra Bolzano<br />

stazione e l' Assunta, ora soppresso,<br />

utlizzava proprio la cremagliera. Invece<br />

qui continua a funzionare anche la tratta<br />

in pendenza, da sempre integrata nel tessuto<br />

urbano cittadino, tanto che fino agli<br />

anni '60 esisteva anche un servizio mer-<br />

<strong>2011</strong> I SeTTeMBRe / oTToBRe I N. 5<br />

ci che si affiancava a quello passeggeri.<br />

Chiaro appare subito che questa linea, al<br />

pari di quella di Bolzano, era stata concepita<br />

come moderno e innovativo sistema<br />

di trasferimento fra la città e la sua parte<br />

più elegante, quella alta, dove, soprattutto<br />

nel periodo estivo, gli abitanti più fortunati<br />

potevano cercare refrigerio: e questo<br />

in un'epoca, oserei dire quasi preistorica,<br />

quando il servizio pubblico di massa era<br />

solo agli albori; esso, pensate, si scontrava<br />

da un lato con il conservatorismo dei<br />

ceti dominanti che temevano una spinta<br />

aggregativa dei ceti popolari e dall'altro<br />

con la ritrosia di questi ultimi che vedeva-<br />

no nel tram che saliva dal mare un mostro<br />

metallico, ai loro occhi quasi diabolico:<br />

è la storia che si ripete: quasi una sorta<br />

di eterno ritorno dove gli uomini, vuoi<br />

per scarsa lungimiranza, vuoi per atavica<br />

paura, amano criticare uno strumento al<br />

loro servizio! Ben presto, tuttavia, il tram<br />

venne accettato: la nobiltà abbandonò le<br />

sue carrozze, la borghesia delle professioni<br />

prese a fare spola dal centro cittadino,<br />

luogo di affari, ai suoi villini sopra il mare<br />

e i contadini potevano contare su un rapido<br />

trasferimento delle loro merci.<br />

Oggi queste dinamiche lontane e a loro<br />

modo ingenue sono del tutto scomparse<br />

e la nostra linea rappresenta senz'altro il<br />

fiore all'occhiello del sistema dei trasporti<br />

urbani triestini: non tanto per gli appassionati,<br />

ma anche per il turismo che qui<br />

non solo può godere di interessanti vetture<br />

d'epoca, ma può anche sperimentare<br />

un ottimo esempio di mobilità collettiva<br />

ecosostenibile.<br />

Ecco che l' austera Trieste di cui parla<br />

Saba sembra ingentilirsi, aprendosi al<br />

mondo, lassù, lungo quel percorso immerso<br />

nella collina: un percorso in salita<br />

che, passo dopo passo, metro dopo metro,<br />

sembra rievocare nello sferragliare del<br />

tram non solo la fatica fisica di un uomo,<br />

non solo lo sforzo meccanico di una macchina,<br />

ma anche l'affanno di un cuore, che<br />

è poi il cuore di tutti gli uomini.<br />

E anche qui la storia ha messo a dura prova<br />

el tram de Opcina: come non ricordare<br />

l'"inutile strage" che fu la prima guerra<br />

mondiale che proprio in queste terre<br />

ebbe alcuni dei suoi teatri più sanguinosi?<br />

Come non ricordare i soldati che dal fronte,<br />

feriti, scendevano nell'ospedale triestino<br />

con tram opportunamente allestiti?<br />

La linea venne inaugurata nel 1902 e ben<br />

presto venne affiancata da altri impianti<br />

simili in tutto l'impero; lo scartamento,<br />

ridotto, è di 1000 mm, mentre la tensione<br />

è di 600 V; la lunghezza è di circa 5 km e<br />

il piano inclinato raggiunge una pendenza<br />

del 26%; la sede è promiscua da piazza<br />

Oberdan fino all'inizio della funicolare in<br />

piazza Scorcola, propria la restante. Interessante<br />

è il sistema di aggancio-sgancio<br />

dei carri scudo che assistono il tram nella<br />

salita e nella discesa: in piazza Scorcola<br />

il tram si aggancia in retromarcia, mentre<br />

a vetta Scorcola l'agganciamento avviene<br />

in avanti; sfido a ricercare oggi, altrove,<br />

un sistema così particolare!<br />

La funicolare si insinua fra i cortili delle<br />

case, fra giardini, in mezzo alla vegetazione,<br />

mentre ogni tanto si scorge di sotto<br />

il mare; altra particolarità è il fruscio della<br />

fune traente sulle carrucole in mezzo<br />

alle due rotaie.<br />

Nella parte a monte il percorso si snoda a<br />

fianco la strada, come facevano tante tranvie<br />

extraurbane nel passato, i passaggi a<br />

livello si susseguono con le loro segnalazioni<br />

acustiche fino al capolinea, dove si<br />

trova il piccolo deposito. Il viaggio dura<br />

circa mezzora e tre sono le vetture in servizio;<br />

presso la fermata di Conconello,<br />

a metà della tratta a monte, è previsto un<br />

incrocio.<br />

Il parco mezzi è attualmente formato da<br />

sei tram a carrelli Stanga-TIBB del 1935,<br />

mentre la due assi del 1901 è la vettura<br />

tranviaria in funzione più anziana d'Italia:<br />

essa viene utilizzata per eventi e per servizi<br />

speciali.<br />

n u o v oinformatore<br />

11


mobilità<br />

In questo numero analizzeremo il quinto<br />

dei sette punti individuati dalla Commissione<br />

Europea nel proprio Piano<br />

d’azione per la sicurezza stradale.<br />

Questo argomento è in effetti uno dei provvedimenti<br />

di solito più invocati, quando si<br />

parla di misure per contrastare gli incidenti<br />

stradali, vale a dire i controlli.<br />

La parola controllo detta così rimane comunque<br />

generica e un po’ vaga.<br />

In effetti il controllo su strada può riguardare<br />

il rispetto generale delle norme di circolazione,<br />

come avere il veicolo in perfetta<br />

efficienza, o può essere mirato a reprimere<br />

comportamenti particolarmente pericolosi.<br />

Mi riferisco ad esempio alla guida in stato<br />

di ebbrezza e/o sotto l’effetto di sostanze<br />

stupefacenti (spesso “viaggiano” in coppia)<br />

per cui è necessario che le Forze dell’Ordine<br />

siano dotate degli appositi strumenti,<br />

così come anche per rilevare veicoli che<br />

procedono a velocità non adeguata.<br />

La Commissione ritiene peraltro che l’efficacia<br />

delle politiche di sicurezza stradale<br />

dipenda in larga misura dall’intensità dei<br />

controlli e dal rispetto delle prescrizioni in<br />

materia di sicurezza.<br />

L’applicazione delle norme è determinante<br />

perché si creino le condizioni per una netta<br />

riduzione del numero di morti e feriti.<br />

La velocità, l’alcool e il mancato utilizzo<br />

delle cinture di sicurezza continuano a es-<br />

di MauRiZiO Dall’aRa<br />

EuROpa Il quINto puNto dElla commISSIoNE<br />

I controlli<br />

sere considerate le tre principali cause di<br />

morte sulla strada.<br />

I punti principali di intervento individuati<br />

pertanto riguarderanno:<br />

n incentivazione dello sviluppo da parte<br />

degli Stati membri di piani nazionali di attuazione<br />

che individuino le questioni prioritarie<br />

e l’intensità dei controlli a livello<br />

nazionale;<br />

n campagne di sensibilizzazione in tutta<br />

l’Unione Europea;<br />

n apposite misure di prevenzione per la<br />

guida in stato di ebbrezza, quali sistemi<br />

elettronici che impediscano la guida e percorsi<br />

di riabilitazione;<br />

n contrasto all’eccesso di velocità, che risulta<br />

l’infrazione più frequente che riguarda<br />

gli utenti della strada europei quando<br />

percorrono strade fuori dai propri confini<br />

nazionali; si darà quindi priorità all’adozione<br />

di misure legalmente vincolanti sullo<br />

scambio transfrontaliero di informazioni<br />

per permettere l’identificazione di trasgressori<br />

provenienti da altri Stati e l’imposizione<br />

agli stessi di sanzioni per le infrazioni<br />

riguardanti, oltre all’eccesso di velocità, la<br />

guida in stato di ebbrezza, l’utilizzo delle<br />

cinture di sicurezza ed il passaggio con il<br />

semaforo rosso.<br />

Secondo i dati di un apposito studio<br />

dell’ACI quasi la metà degli incidenti stradali<br />

in Europa è imputabile all’alcol: tra il<br />

40 e il 55% del totale, a seconda del Paese.<br />

In Italia 9 conducenti su 10 ubriachi al<br />

volante sono uomini e uno su tre ha meno<br />

di 28 anni, mentre i momenti più a rischio<br />

sono la notte (58% degli incidenti) e il week-end<br />

(54%).<br />

L’attività di vigilanza da parte delle Forze<br />

dell’Ordine italiane è fortemente cresciuta:<br />

i controlli anti-alcol sono aumentati del<br />

460% sulle strade negli ultimi tre anni,<br />

superando quota 1,4 milioni, ma c’è ancora<br />

tanto da fare se si pensa che sono stati<br />

fermati finora solo il 4% dei guidatori patentati<br />

e ci sono solo una media di 1,7 etilometri<br />

per provincia, comprese fra l’altro 16<br />

province che ne risultano totalmente prive.<br />

Lo studio evidenzia soprattutto come la<br />

diversità di disposizioni, limiti e misure<br />

sanzionatorie renda difficile una comparazione<br />

dei risultati ottenuti dalle attività di<br />

prevenzione nei singoli Stati.<br />

Un Codice Europeo della Strada, che detti<br />

le stesse regole di circolazione per tutti<br />

i conducenti dell’Unione, risolverebbe<br />

anche questo problema, favorendo concretamente<br />

la diffusione e la condivisione<br />

di una cultura della mobilità più sicura e<br />

sostenibile.<br />

Per i controlli della velocità sempre più<br />

spesso si ricorre ai sistemi di rilevazione<br />

automatica, che devono essere preventivamente<br />

segnalati (sempre più spesso ci si<br />

imbatte nel cartello con la scritta “controllo<br />

elettronico della velocità”).<br />

Anche per la velocità vale lo stesso discorso,<br />

anche se in questo caso bisogna tenere<br />

conto che sulla diversità dei limiti incidono<br />

molto le caratteristiche di costruzione delle<br />

infrastrutture stradali, soprattutto nel caso<br />

delle autostrade.<br />

Un po’ anomalo il caso della Germania,<br />

che tutti ormai conoscono, dove nella<br />

maggior parte delle autostrade non esiste<br />

nessun limite.<br />

Questo sicuramente genera un po’ di confusione<br />

nella testa delle persone, anche<br />

perché nessuna strada in caso di incidente<br />

ai 300 all’ora ti permette di restare indenne.<br />

Il fatto che non esistano limiti non obbliga<br />

comunque nessuno a dover raggiungere<br />

per forza tali velocità.<br />

Anche illustri personaggi sono rimaste vittime<br />

“consapevoli” di questa tentazione,<br />

dimenticando che sulla strada non ci sono<br />

solo loro, ma anche altri automobilisti che<br />

hanno tutti i diritti di poter tornare a casa<br />

incolumi, senza il rischio che qualche bolide<br />

piombi loro addosso.<br />

Per chi vuole provare l’ebbrezza della velocità<br />

esistono gli autodromi, dove la sicurezza<br />

è sicuramente maggiore anche per<br />

loro.<br />

Si tratta solo, come sempre, di usare un po’<br />

di buon senso.<br />

12 n u o v oinformatore N. 5 I SeTTeMBRe / oTToBRe I <strong>2011</strong>


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<strong>2011</strong> I SeTTeMBRe / oTToBRe I N. 5<br />

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n u o v oinformatore N. 1 I GeNNAio / feBBRAio I <strong>2011</strong>


Trasporti pubblici Bologna - Ferrara<br />

È partita la campagna<br />

abbonamenti <strong>2011</strong>-2012<br />

<strong>2011</strong> I SeTTeMBRe / oTToBRe I N. 5<br />

L’abbonamento è garanzia<br />

di comodità e libertà di movimento<br />

L'abbonamento annuale al trasporto pubblico è la soluzione<br />

giusta per viaggiare liberamente e senza problemi<br />

di parcheggio e di accesso al centro città. Vale 12 mesi,<br />

permette di circolare tutti i giorni, senza limitazione di<br />

orari.<br />

L'inizio della validità può decorrere, a scelta del cliente,<br />

da uno qualsiasi dei 30 giorni successivi all'acquisto.<br />

Non deve essere convalidato a bordo e in caso di furto<br />

o smarrimento è possibile ottenere un duplicato, presentando<br />

la denuncia, a soli 5 euro.<br />

n u o v oinformatore<br />

segue A pAgiNA ii<br />

i


segue DA pAgiNA i<br />

ii<br />

Trasporti pubblici Bologna - Ferrara<br />

Per il bacino di Bologna:<br />

I vantaggi economici<br />

L’abbonamento al trasporto pubblico risolve i problemi di<br />

spostamento con pochi centesimi per viaggio. il prezzo è<br />

bloccato per un anno e si può pagare in tre rate senza interessi<br />

con solo 8 euro per spese bancarie.<br />

Promozioni esclusive<br />

L'abbonamento annuale personale consente vantaggi esclusivi<br />

e risparmi concreti per l'ingresso al museo, a teatro o al<br />

cinema, l'acquisto di libri e dvd, il giro turistico di Bologna<br />

e l'utilizzo del car sharing. inoltre, quest’anno, sono previste<br />

offerte esclusive e dedicate da Vodafone, ikea Family, Comet<br />

e Camst.<br />

Agevolazione per famiglie<br />

Come per gli anni scorsi alle famiglie viene offerta una grossa<br />

opportunità di risparmio: il possesso di 2 abbonamenti<br />

annuali dà diritto ad uno sconto del 50% sull'acquisto<br />

di ogni successivo abbonamento annuale per i minorenni<br />

appartenenti al medesimo nucleo familiare. per ottenere lo<br />

sconto è sufficiente presentare in biglietteria al momento<br />

dell'acquisto, oltre ad un documento di identità, uno stato di<br />

famiglia e i due abbonamenti annuali in corso di validità. il<br />

prezzo dei titoli scontati al 50% non può essere rateizzato.<br />

Da quest’anno è possibile<br />

ricaricare la tua tessera<br />

"Mi Muovo" presso<br />

gli sportelli bancomat<br />

di Unicredit, senza andare<br />

in biglietteria<br />

Quali abbonamenti si possono ricaricare<br />

È possibile rinnovare solo abbonamenti annuali già presenti<br />

sulla tessera Mi Muovo, sia in corso di validità che scaduti,<br />

per i bacini di Bologna e di Ferrara. in particolare sono ricaricabili<br />

i seguenti titoli (abbonamenti per le Aree urbane,<br />

abbonamenti a Zone - extraurbani -, relative integrazioni)<br />

Per il bacino di Ferrara:<br />

I vantaggi economici<br />

L’abbonamento al trasporto pubblico risolve i problemi di<br />

spostamento con pochi centesimi per viaggio ed, inoltre, il<br />

prezzo è bloccato per un anno.<br />

Promozioni esclusive<br />

L’abbonamento annuale personale consente risparmi concreti<br />

per l’ingresso a teatro, al museo e al cinema, l’acquisto di<br />

libri e dvd.<br />

inoltre, quest’anno, sono previste anche offerte esclusive e<br />

dedicate da Vodafone, ikea Family, Comet e Camst.<br />

Agevolazione per famiglie<br />

se in una famiglia c’è un abbonato annuale, gli abbonamenti<br />

annuali giovani acquistati successivamente beneficiano<br />

di sconti: il prezzo del secondo abbonamento è ridotto del<br />

20%, il prezzo del terzo del 30%, il prezzo del quarto (e dei<br />

successivi) è ridotto del 40%.<br />

per ottenere lo sconto è sufficiente presentare in biglietteria<br />

al momento dell’acquisto, oltre ad un documento di identità,<br />

uno stato di famiglia e gli abbonamenti annuali in corso di<br />

validità che danno diritto all’agevolazione.<br />

n u o v oinformatore N. 5 I SeTTeMBRe / oTToBRe I <strong>2011</strong>


• abbonamento annuale ordinario<br />

• abbonamento annuale ridotto per studenti under 30<br />

(bacino di Bologna)<br />

• abbonamento annuale ridotto per giovani under 27<br />

(bacino di Ferrara)<br />

• abbonamento annuale ridotto over 70<br />

(bacino di Bologna)<br />

• abbonamento annuale ridotto over 65 (bacino di Ferrara)<br />

Non è possibile ricaricare abbonamenti agevolati (categorie<br />

speciali, sconto famiglia, convenzioni con enti e aziende,<br />

ecc). Non è possibile rateizzare il prezzo di acquisto, né richiedere<br />

fattura.<br />

Data di validità della ricarica<br />

La data di validità è indicata sullo scontrino (che quindi è<br />

estremamente importante conservare) che verrà rilasciato al<br />

termine dell'operazione. se la ricarica viene effettuata prima<br />

della scadenza del vecchio abbonamento, il nuovo abbonamento<br />

è valido dal giorno successivo a tale scadenza,<br />

Abbonamento gratuito bambini<br />

Comune di Bologna<br />

Dal primo settembre, tutti i bambini residenti nel<br />

comune di Bologna che sono nati negli anni dal<br />

2001 al 2007 compresi, potranno viaggiare gratuitamente<br />

sulla rete dell’area urbana di Bologna;<br />

sono stati, infatti, recapitati agli aventi diritto le<br />

tessere – abbonamento che danno diritto ad usufruire<br />

del servizio pubblico in maniera gratuita.<br />

per usufruire di questa opportunità è necessario<br />

portare con sé la tessera-abbonamento personalizzata<br />

che, per essere valida, deve essere corredata<br />

di foto-tessera.<br />

Con tale abbonamento è possibile viaggiare nell’area<br />

urbana di Bologna, sui mezzi Atc e FeR, ad esclusione<br />

delle linee cosiddette speciali (ad esempio Aerobus, Navetta<br />

del Borgo, ecc.), gran Turismo, autostradali e dei servizi<br />

riservati.<br />

L’abbonamento è valido per 12 mesi, fino al 31 agosto 2012.<br />

in caso di smarrimento o furto viene rilasciato il duplicato, al<br />

costo di 5 euro, previa esibizione di denuncia e presentazione<br />

di un documento di riconoscimento/identità dell’intestatario<br />

che attesti la residenza nel comune di Bologna e la nascita<br />

negli anni dal 2001 al 2007, compresi.<br />

Questo titolo di viaggio non sarà conteggiato per accede-<br />

<strong>2011</strong> I SeTTeMBRe / oTToBRe I N. 5<br />

Trasporti pubblici Bologna - Ferrara<br />

mentre, se la ricarica viene effettuata dopo la scadenza del<br />

vecchio abbonamento, il nuovo abbonamento è valido dal<br />

momento della ricarica.<br />

Come si ricarica<br />

per effettuare la ricarica è necessario essere in possesso della<br />

carta bancomat e del numero della tessera da ricaricare. il<br />

processo è analogo a quello normalmente seguito per una<br />

ricarica per telefoni cellulari. una volta inserita la carta bancomat,<br />

sul monitor sarà possibile scegliere tra le varie opzioni<br />

la ricarica di proprio interesse.<br />

Quanto costa il servizio<br />

Oltre al costo specifico dell'abbonamento ricaricato sarà applicata<br />

una commissione di ricarica di 1,80 euro, per abbonamenti<br />

di prezzo compreso tra 100,00 e 200,00 euro e di<br />

2,50 euro, per abbonamenti di prezzo superiore ai 200,00<br />

euro. Non sono previste commissioni aggiuntive per chi è<br />

titolare di carta bancomat emessa da altro istituto.<br />

re allo “sconto famiglia” (50% di sconto per il terzo abbonamento<br />

personale, intestato ad un minorenne, acquistato<br />

nell’ambito di uno stesso nucleo familiare).<br />

L’iniziativa è’ un investimento importante, realizzato dal<br />

Comune insieme ad Atc, e rappresenta un primo passo<br />

verso quella svolta ecologica necessaria a Bologna per<br />

diventare una vera “green city”. una città pulita, attenta<br />

alla salute dei suoi abitanti, leggera per l’ambiente, e, conseguentemente,<br />

un luogo migliore dove poter giocare, studiare,<br />

lavorare, vivere.<br />

n u o v oinformatore<br />

iii


segue DA pAgiNA iii<br />

Trasporti pubblici Bologna - Ferrara<br />

News<br />

in breve<br />

Abbonamento mensile urbano utilizzabile da più persone<br />

contemporaneamente al sabato e nei giorni festivi<br />

Nell’ambito delle iniziative del Comune di Bologna<br />

volte a favorire l’utilizzo del trasporto<br />

pubblico da parte delle famiglie, dal 1° settembre<br />

<strong>2011</strong> l'abbonamento Mensile Impersonale<br />

Trasferibile da 36 euro, valido in Area Urbana,<br />

al sabato e nei giorni festivi potrà essere uti-<br />

Il biglietto acquistato a bordo<br />

a 1,50 euro vale 75 minuti anzichè un'ora<br />

Novità sul servizio dal 19 settembre <strong>2011</strong><br />

lizzato contemporaneamente da un numero<br />

massimo di 7 persone: 2 adulti e 5 ragazzi<br />

che non abbiano compiuto i 15 anni (l’età<br />

dovrà essere comprovata attraverso l’esibizione<br />

di apposito documento di riconoscimento/<br />

identità).<br />

sempre dal 1° settembre <strong>2011</strong>, la validità del biglietto per l’Area Urbana di Bologna<br />

acquistato a bordo al prezzo di 1,50 euro viene estesa a 75 minuti.<br />

• nuova linea 442 “san Marino di Bentivoglio-Funo di Argelato-Castel Maggiore”:<br />

viene istituita nei soli giorni di scuola con 2 coppie di corse;<br />

• nuova linea 444 “granarolo-Cadriano-Castel Maggiore”: viene istituita nei soli giorni di scuola<br />

con una corsa di andata verso Castel Maggiore e due di ritorno verso granarolo;<br />

• linea 97: vengono soppresse le tratte san giorgio di piano - Funo san giobbe delle corse bis<br />

delle 13:20 e 14:20 da Cento;<br />

• linea 443: la corsa delle 7:20 da Funo viene anticipata alle 7:00;<br />

• linea 357: viene soppressa la corsa scolastica delle 7:25 da Altedo Chiesa a Bologna;<br />

• linea 504 “Bologna – sala Bolognese – san giovanni”: viene soppressa la tratta<br />

san giovanni - padulle e modificato il percorso dentro Funo di Argelato;<br />

• linea 535: viene interamente soppressa;<br />

• linea 535: “Bagno di piano – Osteria Nuova”: viene soppressa. La corsa delle 12:33 da padulle ad Osteria<br />

Nuova viene inserita nella linea 507;<br />

• linea 91: viene modificato il percorso nel Comune di Calderara (istituendo il transito per Via pertini,<br />

Via Berlinguer e Via Matteotti anziché Via garibaldi e Via Roma in entrambe le direzioni di marcia)<br />

e viene soppressa la corsa delle 7:15 da Calderara per Bologna;<br />

• nuova linea 505: viene istituita una nuova linea “Calderara Bargellino stazione – Calderara – Longara/<br />

Bonconvento”. La linea è in coincidenza con i treni da e per Bologna alla stazione di Bargellino;<br />

• linee 95 e 448: il percorso viene esteso all’interno dell’interporto nelle zone di nuovo insediamento.<br />

Viene modificato l’orario della linea 95;<br />

• la corsa di linea 657 delle 18:35 da Bologna viene assegnata alla linea 656 e prosegue<br />

da Bazzano per Zocca;<br />

• linee mercatali 118, 820, 830, 831, 858, 859/860, 910 e le corse mercatali delle linee 103, 110, 111, 143,<br />

145, 687, 716, 728, 737, 856, 857 e 908 vengono soppresse in attuazione del patto per la Mobilità;<br />

• linea 954 “Bologna stazione Centrale – Hera”: viene soppressa;<br />

• linea 686: viene prolungata a Tolè la corsa delle 13:15 da Bologna;<br />

• linee 1, 2 e 3 Imola: vengono ridotte le frequenze il sabato pomeriggio;<br />

• linea 9 festiva Imola: viene ridotta la frequenza da 40min a 60min;<br />

• linea 141 “imola – Castel del Rio”: viene prolungata a Castel del Rio la corsa delle 13:20 da imola.<br />

iV n u o v oinformatore N. 5 I SeTTeMBRe / oTToBRe I <strong>2011</strong>


aVIS<br />

a cura della REDaZiOnE<br />

l'orgoglIo dI ESSErE doNatorI<br />

...col sangue dei Tranvieri<br />

Sopra, foto di gruppo in visita all'Avis di firenze il 19-3-1955. A sinistra, i volontari dell'Avis in gita a La Spezia.<br />

in alto, Giacomo Teglia e Maurizio Bernagozzi volontari della sezione Avis alla festa del <strong>Circolo</strong> <strong>Dozza</strong>.<br />

a nostra regione vanta un primato non in-<br />

l differente; l'autonomia dal punto di vista<br />

del fabbisogno di sangue. Nel 2006, ultimo<br />

dato del Registro nazionale del Sangue, i<br />

donatori emiliano-romagnoli erano 163.535<br />

e le donazioni effettuate in quell'anno sono<br />

state 248.764; un dato eccezionale, che ha<br />

permesso di distribuire fuori regione più di<br />

15mila sacche di emoderivati. Infatti la necessità<br />

dell'Emilia-Romagna si attesta su<br />

230mila "sacche", riservando le eccedenze a<br />

regioni che purtroppo non possono vantare<br />

molti donatori. In questo quadro regionale<br />

più che positivo, però, un dato riporta in<br />

deficit la nostra provincia; Bologna è l'unica<br />

delle province della nostra regione a incontrare<br />

difficoltà, in quanto i centri d'eccellenza<br />

come il Centro Trapianti del Sant'Orsola e<br />

del Maggiore, "consumano" molto sangue,<br />

<strong>2011</strong> I SeTTeMBRe / oTToBRe I N. 5<br />

destinandolo a pazienti che spesso provengono<br />

da fuori regione. Per questo le sezioni<br />

bolognesi delle associazioni che si occupano<br />

dei donatori di sangue sono sempre alla ricerca<br />

di nuovi soci; e noi di Atc facciamo la<br />

nostra parte.<br />

Non sono pochi i Tranvieri che donano sangue,<br />

con una buona regolarità.<br />

Chiaramente la "cosa" deve essere ben organizzata,<br />

perché ogni donatore ha diritto, per il<br />

giorno della donazione, a un giorno di riposo<br />

e, sapendo la difficoltà che incontrano alla<br />

Zucca e in San Felice, per coprire i turni, gli<br />

appuntamenti per le donazioni devono essere<br />

ben coordinati.<br />

Per seguire questo onere in Atc esistono due<br />

sezioni interne di associazioni nazionali: la<br />

Advs-Fidas e l'Avis.<br />

Per cavalleria, visto che l'interessata è una<br />

bologNa gruppo aVIS<br />

Serata di premiazione dei benemeriti<br />

il giorno 25 novembre <strong>2011</strong> alle ore 20.30 il gruppo AViS<br />

<strong>ATC</strong>, organizza la serata di premiazione dei benemeriti<br />

2009-2010 presso il ristorante “Le ARCATe” via del Borgo<br />

San Pietro 59 Bologna. qui saremo lieti di offrire una pia-<br />

signora, iniziamo a parlare della Advs-Fidas;<br />

referente aziendale dell'associazione è Cristina<br />

Grandi. E' lei che da sei anni, organizza<br />

gli appuntamenti al Centro trasfusionale<br />

del Sant'Orsola, per i 50 donatori Atc, suddivisi<br />

tra urbano ed extra-urbano. «Sono<br />

soddisfatta dell'attività della sezione perché<br />

recentemente ho potuto assistere all'ingresso<br />

di un buon numero di giovani; la media<br />

è di 5 donazioni all'anno per ogni donatore:<br />

le donazioni di sangue intero possono essere<br />

effettuate ogni 90 giorni per gli uomini, mentre<br />

le donne possono donare ogni 180 giorni.<br />

Diverso il discorso per gli emoderivati, come<br />

plasma e piastrine; in questo caso l'intervallo<br />

tra le donazioni è inferiore, circa 30 giorni».<br />

La sezione Advs-Fidas è presente in Atc da<br />

Segue a pagina 16<br />

cevole serata con pizza, birra, dolce e caffè. Naturalmente da<br />

noi offerta ai donatori premiati. Sono altresì invitati, famigliari<br />

amici e colleghi. Per le prenotazioni: chiamare il mercoledì<br />

dalle 15 alle 17 al 051-234714 entro il 16 novembre.<br />

n u o v oinformatore<br />

15


vita<br />

da circolo<br />

16<br />

aVIS<br />

Segue da pagina 15<br />

circa vent'anni e le donazioni effettuate dai<br />

Tranvieri di questa piccola ma operosa realtà<br />

sono ben accolte dal reparto dell'ospedale di<br />

via Massarenti. «Abbiamo rapporti fantastici<br />

con il reparto del Sant'Orsola, tesi a una<br />

collaborazione davvero importante; non<br />

meno lodevoli i rapporti con Atc, con i cui<br />

'capi' concordiamo gli stacchi dei donatori».<br />

Le singole sezioni ricevono un rimborso<br />

spese dalla Regione, per ogni donazione<br />

effettuata dai propri donatori. «Noi di della<br />

sezione Advs-Fidas/Atc abbiamo deciso di<br />

utilizzare questi fondi per acquistare un televisore,<br />

da regalare al Centro trasfusionle del<br />

Sant'Orsola; così i donatori che effettuano<br />

la donazione al centro del Sant'Orsola passano<br />

il tempo del prelievo guardando la Tv<br />

donata da noi». Cristina Grandi non ha – e<br />

sottolinea di essere contenta così – una sede<br />

per l'associazione. «Chi mi vuole o deve<br />

contattare per concordare una donazione, o<br />

anche per semplici informazioni, lo può fare<br />

attraverso il mio numero di cellulare oppure<br />

mettendo nella mia buchetta, in San Felice,<br />

un bigliettino: il mio numero di matricola<br />

è 8549. Voglio dire grazie a tutti coloro che<br />

collaborano con me in questa attività».<br />

Non bisogna dimenticare che essere donatore<br />

significa anche ricevere; infatti, in<br />

occasione di ogni donazione, il donatore è<br />

a cura della REDaZiOnE<br />

fErrara maNIfEStaZIoNI a fErrara<br />

Le frecce bicolori<br />

utti gli anni a Ferrara arriva la pattuglia<br />

t acrobatica dell’Aeronautica Militare, le<br />

famose frecce tricolori. Arrivano in un bel<br />

momento di festa, durante il baloons festival,<br />

manifestazione a livello internazionale<br />

che richiama mongolfiere da tutta Europa.<br />

Non è ovviamente l’unica manifestazione<br />

che a Ferrara richiama tanti turisti, ma è sicuramente<br />

una di quelle in cui sono più numerosi.<br />

Infatti oltre alle mongolfiere, arrivano<br />

anche le famosissime Frecce Tricolori,<br />

vanto della nostra Aeronautica Militare.<br />

Il parco urbano si trasforma in una enorme<br />

sagra paesana, con stand gastronomici, giochi<br />

gonfiabili e gente da mezzo mondo che<br />

sottoposto gratuitamente a un rigoroso controllo<br />

sanitario. L'altra sezione aziendale<br />

e quella dell'Avis, capitanata da Giacomo<br />

Teglia e Maurizio Bernagozzi. L'Avis/Atc<br />

conta su 400 donatori, i quali effettuano oltre<br />

un migliaio di donazioni all'anno. «Prima degli<br />

anni '50, le donazioni dei tranvieri erano<br />

gestite direttamente da alcuni colleghi volenterosi<br />

– spiega Giacomo Teglia - e abbiamo<br />

un piccolo museo fotografico che testimonia<br />

la storia di quei tempi». La sezione Avis/Atc<br />

ha la propria sede negli ambienti del <strong>Circolo</strong><br />

G. <strong>Dozza</strong> ed è aperta il mercoledì, dalle 15<br />

alle 17 (tel. 051/234714); sulla porta della<br />

sezione è presente una 'buchetta' per inserire<br />

le comunicazioni da parte dei donatori.<br />

«Il lavoro è notevole – continua Giacomo –,<br />

basti pensare che nel 1995 abbiamo contato<br />

circa 1.652 donazioni su circa 2.200 dipendenti;<br />

nel 2010 le donazioni sono diventate<br />

circa 1.000 rispetto al numero dei dipendenti<br />

sceso intorno a 1.300 circa, in quanto le<br />

attuali norme tendono a mantenere un'alta<br />

qualità del 'prodotto' e diversi donatori si vedono<br />

escludere, magari temporaneamente,<br />

dall'elenco dei donatori attivi a seguito di<br />

modeste patologie, viaggi all'estero o piccoli<br />

interventi. Io e Maurizio ci occupiamo di tutto<br />

l'iter relativo al distacco del donatore dal<br />

servizio Atc; sia che la donazione avvenga<br />

di DEBORa BRuni<br />

noi portiamo a spasso da un capo all’altro<br />

della città con i possenti mezzi in dotazione<br />

al deposito di Ferrara. Infatti tutti gli anni ci<br />

tocca il supplizio del servizio baloons che<br />

collega tutti i parcheggi con i due poli d’attrazione<br />

della città: il parco urbano e l’aeroporto,<br />

ovviamente ai due lati opposti della<br />

città. Sono turni particolari sia come orari<br />

che come percorsi, ma soprattutto come<br />

passeggeri: gente allegra, famiglie spensierati<br />

con i bimbi piccoli, che non badano<br />

all’orario, tanto sono a spasso. Peccato che<br />

la città si inchiodi e noi come al solito… in<br />

coda! E se i piloti della pattuglia acrobatica<br />

si fregiano del pomposo titolo di “Frec-<br />

al Centro trasfusionale del Maggiore, qui a<br />

Bologna, oppure in qualsiasi altra regione<br />

italiana». Anche l'Avis/Atc ha un piccolo ma<br />

importante "vanto" benefico. «Siamo gemellati<br />

con il gruppo Avis dell'Ataf di Firenze<br />

(l'azienda del Tpl fiorentina, ndr.) e una volta<br />

all'anno organizziamo una serata benefica,<br />

devolvendo il ricavato all'Ospedale Pediatrico<br />

Mayer di Firenze». Giacomo Teglia vuole<br />

concludere con una serie di ringraziamenti.<br />

«Voglio ringraziare i vecchi e i nuovi donatori,<br />

che sono tanti e giovani. Diciamo grazie<br />

all'Atc, per la collaborazione sempre dimostrata<br />

in particolare dai responsabili del settore<br />

movimento Zucca e San Felice. Anche i<br />

sindacati tutti si sono sempre resi disponibili<br />

per darci la possibilità di partecipare ai vari<br />

incontri che si svolgono nell’ambito della<br />

nostra attività». Credo che tutti i dipendenti<br />

Atc si possano 'aggregare' a questi ringraziamenti;<br />

perché se è vero che "chi salva una<br />

vita, salva il mondo intero", può anche essere<br />

vero che chi dona attraverso le sezioni Advs-<br />

Fidas e Avis dell'Atc, almeno un pochino,<br />

dona a nome di tutti i dipendenti Atc.<br />

Ps: Se anche una sola delle persone che leggono<br />

questo articolo decidesse di diventare<br />

un nuovo donatore di sangue, magari attraverso<br />

una delle succitate sezione, noi avremo<br />

raggiunto il nostro scopo.<br />

foto di Gianni Veronesi<br />

ce tricolori” anche a me piacerebbe essere<br />

insignita di una qualche onorificenza, tipo<br />

autiere scelto di prima classe. Ma sono solo<br />

un’autista (con l’apostrofo perché donna,<br />

non per errore grammaticale) e quindi vado<br />

fiera del titolo che mi sono auto concessa:<br />

freccia bicolore. Troppo umile la mia mansione<br />

per avere tre colori, mi accontento di<br />

due marroni, ovvero marrone chiaro e marrone<br />

scuro.<br />

n u o v oinformatore N. 5 I SeTTeMBRe / oTToBRe I <strong>2011</strong>


vita da circolo<br />

di ROBuSTini MauRO<br />

fErrara maNIfEStaZIoNI a fErrara<br />

Tornei di beach tennis<br />

opo il Bagno Play Ground al Lido di<br />

d Volano, il Bagno Sagano al Lido degli<br />

Scacchi, è toccato al Bagno Medusa al<br />

Lido degli Estensi ospitare il torneo <strong>ATC</strong><br />

di beach tennis.<br />

Otto coppie si sono sfidate in un girone<br />

all’italiana, al termine del quale si sono decretate<br />

le due coppie finaliste.<br />

Il torneo è iniziato alle 15.30, non appena<br />

gli autisti impegnati sui turni del mattino<br />

si sono letteralmente fiondati ai Lidi (sperando<br />

che il tutor in superstrada non fosse<br />

ancora attivo), e fin dalle prime partite si<br />

è delineata la classifica finale mettendo in<br />

evidenza le coppie più affiatate e in forma.<br />

Da sottolineare che la coppia Tassinati /<br />

Cassani ha necessitato di un cambio volante<br />

in quanto il buon Davide era impegnato<br />

in serata in turno, con grande gioia del proprio<br />

compagno di gioco, che lo ha rimpiazzato<br />

con un bambino di 13 anni molto più<br />

bravo di Cassani: almeno anche il Tasso ha<br />

avuto la soddisfazione di vincere qualche<br />

partita. La finale si è svolta quando ormai<br />

si avvicinava la notte tra le coppie Fogli /<br />

fErrara SEZIoNE cIclISmo<br />

La solidarietà<br />

viaggia in bici<br />

urante l’ultimo fine settimana di maggio si sono tenuti ad<br />

d Albarella i campionati nazionali Ancam di podismo. La<br />

squadra ferrarese quest’anno ha mandato in avanscoperta già<br />

dal venerdì un squadra di ricognitori, quindi Mauro, Paola e Ilaria<br />

Robustini con Roberto Tassinati (detto il Tasso), la Tassa e il<br />

Tassino (Giuan per gli amici stretti), Antonio Campioni e Marco<br />

Turola si sono goduti il soggiorno.<br />

Per gli altri invece sveglia al sabato. Con orgoglio e fierezza<br />

voglio presentare ai miei colleghi soci del circolo la prodezza<br />

compiuta da un nutrito gruppo di cicloamatori, che dopo aver<br />

raccolto un cospicuo “tesoretto”, dall’amena località in mezzo<br />

al nulla di Masi Torello sono andati in bici fino all’ospedale Gaslini<br />

di Genova per consegnare i settemila euro raccolti. La fatica<br />

<strong>2011</strong> I SeTTeMBRe / oTToBRe I N. 5<br />

Natali e Danieli / Tenani, che recuperando<br />

miracolosamente da 1 a 5 hanno ribaltato il<br />

punteggio aggiudicandosi la partita 9 a 5.<br />

Danieli e Tenani sono i terzi vincitori dei<br />

tornei <strong>2011</strong>, e succedono nell’albo d’oro<br />

a Ronconi / Robustini (Lido di Volano) e<br />

Corli / Selvatici (Lido degli Scacchi).<br />

Il prossimo appuntamento a chiusura della<br />

stagione è previsto nel mese di settembre<br />

quindi i partecipanti avranno tutto il tempo<br />

per recuperare le fatiche e rimettersi in<br />

forma.<br />

di MaRGhERiTa CERiGaTO<br />

Nella foto la coppia vincente<br />

del dieci agosto<br />

Gli articoli apparsi sulla stampa locale.<br />

Terminata la parte sportiva, con grande gioia<br />

di tutti, si sono curati dolori e stanchezza<br />

con una tavolata al ristorante del bagno,<br />

con un ottimo menù di pesce ricordando i<br />

momenti salienti del torneo, in particolare<br />

“consolando” CON AFFETTO gli ultimi<br />

classificati Campioni / Simoni, che hanno<br />

un mese di tempo per riproporsi in campo<br />

mostrando i miglioramenti ottenuti.<br />

della “sbiciclata” è stata ampiamente ricompensata dalla consapevolezza<br />

di aver realizzato una grande impresa affidandoci solo<br />

alle nostre gambe e alla generosità di chi ci ha sostenuto.<br />

n u o v oinformatore<br />

17


18<br />

vita da circolo<br />

1<br />

7<br />

4<br />

10<br />

13<br />

a cura della REDaZiOnE<br />

fErrara alcuNI momENtI dI rElax<br />

Carrellata di soste<br />

hi fa l’autista lo sa: è uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve<br />

c pur fare. È sporco nel senso che dopo due ore di servizio<br />

i mezzi diventano una comoda pattumiera per alcuni dei nostri<br />

passeggeri; talvolta i viaggiatori presentano anche una curiosa<br />

allergia all’acqua e sapone… gli odorini si sprecano, soprattutto<br />

d’estate. Ma è anche un lavoro duro, con orari che sconvolgono i<br />

bioritmi individuali e come tutti i turnisti, anche gli autisti sono un<br />

po’ strani. Non va poi dimenticato che, anche dopo anni di servizio,<br />

la responsabilità di avere a bordo delle persone e non dei prosciutti,<br />

si fa sempre sentire. Nonostante tutto però il vero autista<br />

non perde mai la voglia di divertirsi e ogni occasione diventa una<br />

opportunità. Nelle foto che seguono alcuni momenti di relax.<br />

2 3<br />

8 9<br />

n u o v oinformatore N. 5 I SeTTeMBRe / oTToBRe I <strong>2011</strong><br />

5<br />

11<br />

1) il pensionato Bonsi Tiziano che si prende una pausa al capolinea. 2) Brancaleoni<br />

Marco che fa finta di essere un neo assunto in istruzione. 3) Debora Bruni, zagatti Mauro<br />

e Castaldini Daniele che tornano in spiaggia durante un turno al mare. 4) zagatti Mauro<br />

pronto per gli spaghetti allo scoglio durante un turno al mare. 5) zaghi Roberto, Ronconi<br />

Stefano e Bonsi Tiziano durante un noleggio. 6) Leandro Lucio che tanto per cambiare<br />

mangia. 7) Ravani Manuel che tarzaneggia sulla navetta. 8) Benvenuti Massimo che<br />

mostra fiero il modellino della Prinz. 9) Daniele Cavallini e Danieli Paolo che si fidanzano<br />

in saletta. 10) Paganin igor, Partipilo Leonardo, Pelati Riccardo, Veronesi Gianni,<br />

Mascellani Davide e fogli Giangiacomo che posano con la ormai storica divisa ACfT.<br />

11) Mirco Scardovelli esulta per il giorno di ferie concesso. 12) Un equipaggio che<br />

prende fresco e zanzare al lido di Spina. 13) Buzzoni Andrea che cambia sedile.<br />

6<br />

12


polisportiva<br />

bologNa pESca<br />

Meeting italiano autoferrotranvieri<br />

di pesca agosto <strong>2011</strong><br />

a sveglia è puntata alle 5 e 50 ma i ru-<br />

l mori fuori dalla camera dell’albergo<br />

mi svegliano molto prima. Si sta preparando<br />

la partenza, direzione campi gara. Arno,<br />

Calcinaia a pochi chilometri da Pisa.<br />

Nella sala della colazione vedo gli amici<br />

con cui ieri sono andato a visitare la spettacolare<br />

piazza dei miracoli di Pisa, con<br />

il suo duomo, il battistero e l’incredibile<br />

torre pendente, meraviglie bianche che si<br />

stagliano in mezzo a palazzi che la seconda<br />

guerra mondiale non ha risparmiato<br />

ma che i pisani hanno accuratamente ricostruito.<br />

Gli amici di ieri per alcune ore saranno gli<br />

avversari di oggi. Esco pronto per partire<br />

nella foschia umida del primo mattino. Il<br />

cielo velato promette una mattina meno<br />

calda delle precedenti, ed è una fortuna<br />

visto che i 2 giorni trascorsi sul fiume<br />

sono stati molto faticosi.<br />

Davanti all’auto che lenta si avvicina al<br />

luogo del raduno si alza in volo un corvo.<br />

Triste presagio.<br />

Ma cerco di scacciare i brutti pensieri,<br />

oggi ritroverò i miei compagni di squadra,<br />

esperti pescatori che conoscono le mali-<br />

La sezione pesca alla gara con i familiari<br />

nche quest’anno grazie al contributo generoso degli sponsor<br />

a che sostengono l’attività della sezione pesca, e cito in particolare<br />

la ditta Venturi auto spurghi e Sgargi impianti elettrici, si è<br />

svolta la tradizionale gara con i familiari. Sede della manifestazione<br />

è stato il laghetto “ del cuntadéin” a Rastignano.<br />

Con la pancia piena, grazie all’ottimo pranzo preparato dai gestori<br />

del la ghetto pescatori anche loro che, in svariate occasioni, si trasformano<br />

in ottimi cuochi, figli e genitori o, nella maggioranza dei<br />

casi nipoti e nonni, si sono dati battaglia a suon di catture. A volte<br />

anche di taglia veramente grossa che hanno costretto gli adulti a<br />

prendere in mano la canna da pesca per evitare che qualche piccolo<br />

atleta venisse trascinato verso un bagno fuori programma<br />

E come tutti gli anni la classifica finale non ha rispecchiato i veri<br />

valori in campo perché alcuni bambini, dopo la presenza sulla linea<br />

di partenza, hanno preferito sfruttare la giornata di sole per i<br />

<strong>2011</strong> I SeTTeMBRe / oTToBRe I N. 5<br />

di GianfRanCO SanDRi<br />

zie del mestiere e che sapranno darmi gli<br />

ultimi consigli per farmi valere.<br />

Siamo rimasti in pochi, il nocciolo duro<br />

di amici che ancora si ritrovano per divertirsi,<br />

e un po’ di nostalgia mi prende nel<br />

ricordare l’inizio della mia avventura con<br />

il gruppo dei pescatori del circolo <strong>Dozza</strong>,<br />

avevamo squadre numerose e vincenti.<br />

Ora le squadre sono rimaste 3: la prima<br />

formata da Padovani, Dosi, Roda e Sammarchi,<br />

la seconda con Nobili Gualandi<br />

Cevenini e Minguzzi e infine la mia Passananti<br />

Tullini Mella e, buon ultimo, io<br />

Sandri.<br />

Poi tutto scompare sciolto nella tensione<br />

dell’evento, il fiume Arno, l’odore caratteristico<br />

della sua acqua la sua sponda su<br />

cui piazzerò la mia attrezzatura.<br />

Pronti via e guardo i pescatori di fianco a<br />

me che cominciano le catture mentre la<br />

mia lenza rimane desolatamente immobile<br />

Mi deprimo e comincio ad inanellare errori<br />

su errori. E la tensione sale e gli errori<br />

aumentano. Così a fine gara mi ritrovo con<br />

un piazzamento disastroso e con la paura<br />

di aver condizionato il risultato comples-<br />

Sopra, foto di gruppo dei componenti<br />

della squadra di Bologna.<br />

sivo della mia squadra. Vorrei sbattere la<br />

testa contro il muro, ma nei dintorni non<br />

vedo palazzi in fase di demolizione…<br />

E al pranzo della premiazione finale tutti<br />

mi prendono in giro quando descrivo i<br />

miei errori e me lo merito. Non mi consola<br />

sapere che quest’anno per i pescatori<br />

di Bologna è stata una disfatta, nessuno<br />

che sia riuscito a vincere il proprio settore<br />

solo i piazzamenti di Gualandi Nobili<br />

Mella e Dosi hanno permesso di vedere i<br />

colori sociali della nostra sezione sul palco<br />

delle premiazioni.<br />

Il pranzo è stato ottimo e l’organizzazione<br />

degli amici di Pisa impeccabile, segno<br />

che c’è ancora chi lavora con passione per<br />

organizzare questo evento. Sulla strada<br />

del ritorno è stato il pensiero che mi ha<br />

consolato.<br />

Ancora non si sa chi prenderà l’impegno<br />

di organizzare il prossimo campionato<br />

ANCAM, ma di una cosa sono sicuro: la<br />

prossima volta se faccio gli stessi errori<br />

rompo le canne e le getto nel fiume.<br />

loro giochi, lasciando così campo libero ai “professionisti” della<br />

pesca. E ad atleti inaspettati, mogli e fidanzate, che hanno supportato<br />

i propri compagni.<br />

È a loro che quest’anno voglio dedicare un affettuoso pensiero, a<br />

queste signore che non solo rallegrano i nostri raduni preparando<br />

dolci sublimi, ma che sopportano stoicamente la passione della<br />

loro…….passione.<br />

A quelle mogli, madri, compagne di vita, che subiscono il suono<br />

della sveglia alle 4 della mattina anche alla domenica, che sopportano<br />

l’odore dei vestiti impregnati dall’odore del pesce, che<br />

quando alla mattina si alzano devono giustificare a figli increduli<br />

che il papà oggi non li porterà in gita. Perché è a pescare!<br />

A tutte voi io, da pescatore mando un sentito ringraziamento.<br />

D’altronde qualcuno più importante di me tempo fa disse che dietro<br />

ad un grande uomo c’è sempre una grande donna<br />

n u o v oinformatore<br />

19


polisportiva<br />

bologNa SEZIoNE cIclISmo<br />

...ma CoMe vai, bellezza, in bicicletta?<br />

ndare in bicicletta è una di quelle cose che, una volta<br />

a imparata, non si dimentica più; ma "correre" in bicicletta<br />

è un'altra cosa.<br />

Nell'attività agonistica ogni piccolo particolare può produrre<br />

risultati; figuriamoci l'importanza che può avere nel ciclismo<br />

la postura, la posizione assunta in sella. Ne abbiamo parlato<br />

con il dottor Matteo Pesci, specialista in scienze motorie e<br />

preparatore atletico, oltre che atleta in prima persona.<br />

«Ho praticato varie discipline agonistiche in età giovanile:<br />

calcio, nuoto, pallavolo e ciclismo mantenendo come passione<br />

primaria l’attività ciclistica, che ho praticato fino alla<br />

categoria dei dilettanti Elite/U23. Tuttora pratico l’attività<br />

ciclistica nella categoria Elite, prevalentemente in MTB. La<br />

passione per lo sport mi ha portato a iscrivermi all’Università<br />

di Bologna e alla specializzazione in Tecnico Sportivo,<br />

specializzazione che ho perfezionato in ambito lavorativo<br />

nel ciclismo, nel podismo, nel nuoto, nel calcio, in palestra<br />

e nel fitness».<br />

Da queste esperienze è nata nel dottor Pesci l’idea di creare<br />

una struttura specializzata nella consulenza delle tecniche<br />

sportive, preparazione atletica, valutazione atletica, biomeccanica,<br />

recupero funzionale e alimentazione, con particolare<br />

specializzazione nel ciclismo e sport di endurance.<br />

«La metodologia psico-motoria da me utilizzata, sia nelle<br />

visite biomeccaniche che nella visita atletica, credo sia<br />

l’approccio più corretto per la risoluzione delle proble-<br />

bologNa cIclISmo, cIao aNdrEa<br />

La bicicletta un lavoro una grande passione<br />

per “Andrea Pinarello”<br />

on volevamo credere che Andrea<br />

N Pinarello, al termine di una delle<br />

sue tante pedalate, ci dovesse lasciare;<br />

era uno sportivo, un amico, un<br />

grande organizzatore di Gran Fondo<br />

ciclistiche, che ci ha fornito consigli<br />

e aiuti anche per la nostra manifestazione.<br />

Il Comitato Organizzatore della Gran<br />

Fondo “Dieci Colli”, il circolo G.<br />

<strong>Dozza</strong> Atc e tutti i ciclisti, ma anche<br />

tutte le persone che amano il ciclismo<br />

a cura della REDaZiOnE<br />

di luCianO BaTTiSTini per il Comitato Gran fondo Dieci Colli<br />

e conoscono la bici con marca PINA-<br />

RELLO, sanno che Andrea ha sempre<br />

sostenuto con vigore e interesse il ciclismo<br />

amatoriale; infatti è stato nostro<br />

sponsor alla Dieci Colli, e anche<br />

partecipante insieme al suo numerosissimo<br />

gruppo, spesso vincitore.<br />

Andrea Pinarello era una persona che<br />

ha seguito con il cuore il ciclismo,<br />

sia nella pratica sportiva che nel lavoro;<br />

e proprio il cuore l’ha tradito.<br />

La sua disponibilità e la sua profes-<br />

matiche dell’atleta di alto livello, agonista amatoriale o<br />

cicloturista». La visita biomeccanica è strutturata da una<br />

attenta analisi posturale iniziale del soggetto, seguita da un<br />

anamnesi delle problematiche che l’atleta incontra durante<br />

la pratica sportiva.<br />

L’interazione tra tecnico e atleta credo diventa così di fondamentale<br />

importanza.<br />

«La qualità migliore di un tecnico sportivo – continua il<br />

dottor Pesci – è la capacita di ascoltare e interpretare le<br />

sensazioni che l’atleta descrive e quindi, partendo da ciò,<br />

cercare le risoluzioni dei problemi».<br />

La visita prosegue con un'analisi della postura in bicicletta,<br />

oltre all'analisi statica e dinamica degli angoli di lavoro.<br />

Vengono quindi apportate le modifiche necessarie e valutata<br />

la variazione degli angoli di lavoro, arrivando così a modificare<br />

le sensazioni percepite dall’atleta. In ultima analisi si<br />

valutano le asimmetrie degli arti e, se necessario, si apportano<br />

le idonee correzioni.<br />

«In conclusione non credo esista un metodo standard<br />

adatto a tutti, ma siccome ogni essere umano è diverso da<br />

un altro, deve perciò essere accompagnato ed indirizzato<br />

verso la risoluzione del problema per la via ad esso più<br />

idonea».<br />

Il dottor Matteo Pesci ha allestito un sito internet (www.<br />

biomeccanicaallenamento.it) dove è possibile avere ulteriori<br />

informazioni sul tema.<br />

sionalità ci mancheranno davvero<br />

tanto, ci uniamo alla sua famiglia e<br />

agli amici tutti, cercando di proseguire<br />

nell'organizzazione dello sport<br />

che lui amava, ricordandolo come è<br />

sempre stato; disponibile verso gli<br />

altri e alla divulgazione del ciclismo<br />

in generale.<br />

Ciao Andrea, sei stato un esempio<br />

per tutti noi e proprio pedalando ti<br />

ricorderemo ancora insieme a tanti<br />

altri ciclisti.<br />

20 n u o v oinformatore N. 5 I SeTTeMBRe / oTToBRe I <strong>2011</strong>


polisportiva<br />

bologNa ScI<br />

Programma delle attività<br />

15-18 DiCeMBRe <strong>2011</strong> / PRiMA NeVe<br />

BARDoNeCCHiA<br />

SullE piSTE DEllE OliMpiaDi DEl 2006<br />

COMPRENSORIO SKI 100 KM PISTE<br />

DA 1330-2800 METRI DI ALTEZZA<br />

ALLOGGIO PRESSO BEST WESTERN RIVÈ<br />

n Ampia zona Wellness e Piscina<br />

n euro 299.00<br />

n il costo comprende: Viaggio a\r in pullmann G.T.;<br />

Hotel 3 giorni in mezza pensione con bevande ai pasti,<br />

Ski-pass e assicurazione medico-bagaglio<br />

n Prenotazioni entro il 25 Novembre<br />

2-6 GeNNAio 2012 / TARViSio (UD)<br />

CORSO SCi pER SOlO RaGaZZi<br />

8-16 anni COn nOSTRi aCCOMpaGnaTORi<br />

n a breve saranno comunicati i costi dell’iniziativa<br />

22-29 GeNNAio 2012<br />

SETTiMana CaMpiOnaTO naZiOnalE anCaM<br />

n Pinzolo, Madonna di Campiglio<br />

n Week end dal 26 al 29 gennaio<br />

n Possibilità di viaggio in pullman min. 30-35 Partecipanti<br />

n a breve costi dell’iniziativa<br />

<strong>2011</strong> I SeTTeMBRe / oTToBRe I N. 5<br />

a cura di SilVanO nEROZZi e ROBERTO fEnaRa<br />

a cura della REDaZiOnE<br />

Bardonecchia<br />

MeRCoLeDi 22 feBBRAio 2012<br />

aBETOnE XVii CaMpiOnaTO inTEREGiOnalE<br />

Di SlalOM GiGanTE<br />

n Possibilità di viaggio in pullman al prezzo di:<br />

n euro 25,00 per gli atleti, comprensivo di iscrizione gara<br />

n euro 15,00 per gli aggregati.<br />

18 MARzo 2012 / foLGARiAMANiA<br />

1° GiORnaTa SullE nEVi TREnTinE<br />

n Possibilità di gara (slalom gigante) - minimo 20<br />

partecipanti.<br />

n Possibilità di viaggio in pullman.<br />

per informazioni dettagliate<br />

rivolgersi alla Sezione Sci<br />

lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14,30 alle 17,30<br />

Referenti Silvano nerozzi - Roberto fenara<br />

bologNa mouNtaIN bIkE<br />

School al <strong>Circolo</strong> G. <strong>Dozza</strong> Atc<br />

La Sezione Ciclismo del <strong>Circolo</strong> G. <strong>Dozza</strong> Atc, è lieta di presentare, il nuovo corso<br />

di Mountain Bike, denominato MTB School, appunto come una scuola vera e<br />

propria, dove le materie da studiare saranno: la guida, la manutenzione, l’alimentazione,<br />

l’allenamento, la postura, e la conoscenza della MTB in ogni suo singolo<br />

pezzo. il corso è per tutti i soci e i loro figli di età compresa tra i 5 e i 15 anni, le<br />

lezioni si svolgeranno in due fasi, una teorica e l’altra pratica, la teoria si svolgerà<br />

in sede per un giorno a settimana e la pratica si farà presso il parco Primo zecchi<br />

della Noce, (dietro al capolinea della linea 18). il corso inizierà a Novembre e avrà<br />

un costo di 50 euro per 8 lezioni, inoltre una volta al mese sono previste escursioni<br />

e “gite fuori porta” con la propria MTB aperte a tutti, per informazioni e adesioni<br />

rivolgersi in segreteria, in sezione Ciclismo tutti i Martedì dalle ore 14 alle 16.30<br />

oppure via mail all’indirizzo: carmelos72@hotmail.it su fACeBooK: <strong>Circolo</strong> Giuseppe<br />

<strong>Dozza</strong> Bologna<br />

Per tel. 3293375179 sono aperte le iscrizioni vi aspettiamo numerosi.<br />

n u o v oinformatore<br />

21


polisportiva<br />

bologNa Nuoto<br />

Il nuoto e i suoi benefici<br />

a sempre indicato come sport com-<br />

d pleto e salutare il nuoto:<br />

- fa bene al cuore: stiamo parlando di<br />

un esercizio di resistenza, cioè si pratica<br />

solitamente con uno sforzo di durata e<br />

regolare, favorevole per tutto l’apparato<br />

cardiovascolare. Grazie al lavoro aerobico<br />

che si viene a costituire, si registra<br />

un vantaggio sul consumo energetico del<br />

cuore, il quale viene allenato a consumare<br />

meno ossigeno e meno energie. Questo<br />

processo di allenamento è detto effetto<br />

training sul cuore ed avviene solo se si<br />

pratica il nuoto con una certa regolarità<br />

(2-3 volte la settimana e per almeno una<br />

trentina di minuti);<br />

n può curare mal di schiena: il nuoto<br />

aiuta a prevenire e a riabilitare il corpo<br />

nelle terapia riguardanti l’apparato<br />

muscoloscheletrico. Permette libertà di<br />

movimento, ottima mobilizzazione articolare.<br />

Si può addirittura recuperare il<br />

a cura della REDaZiOnE<br />

In ESCLUSIVA PER I SOCI DEL<br />

trofismo e la funzionalità dell’apparato<br />

locomotore senza danneggiare tessuti in<br />

via di guarigione;<br />

n può curare obesità e alta pressione:<br />

attività fisica accompagnata da un’adeguata<br />

dieta sono gli ingredienti perfetti<br />

per combattere l’obesità alimentare e il<br />

sovrappeso in generale. Il nuoto è indicato<br />

anche per curare l’ipertensione lieve<br />

entità: riduce sensibilmente i valori di<br />

pressione minimi e massimi. E’ anche un<br />

ottimo rimedio per l’asma che nel 50%<br />

dei giovani insorge proprio dopo uno<br />

sforzo con conseguente allontanamento<br />

dall’attività sportiva. Obbligando a un<br />

ritmo respiratorio regolare, il nuoto facilita<br />

la coordinazione dei muscoli respiratori,<br />

portando il soggetto asmatico ad<br />

una ginnastica respiratoria correttiva;<br />

n è un'ottima ricetta contro depressione<br />

e dolori pre-mestruali: stimolando la<br />

produzione di endorfine, gli ormoni del<br />

CORSI DI nUOTO<br />

A PREzzI SPECIALISSIMI<br />

Di aVViaMEnTO E pERfEZiOnaMEnTO<br />

piSCina COMunalE VanDElli<br />

ARCoVeGGio - ViA Di CoRTiCeLLA 180/4<br />

lunEDì DALLe oRe 21,10 ALLe oRe 22,00<br />

GiOVEDì DALLe oRe 21,10 ALLe oRe 22,00<br />

ISCRIzIOnI ED InFORMAzIOnI DAL 10 SETTEMBRE <strong>2011</strong><br />

PRESSO LA SEGRETERIA DEL CIRCOLO TEL. 051.231003<br />

DAL LUnEDì AL VEnERDì DALLE ORE 9,00<br />

ALLE 12.30 E DALLE 14 ALLE 17.00<br />

buon umore, è particolarmente efficace<br />

contro la sindrome premestruale, attenuando<br />

tutti i malesseri.<br />

Ma questo non è tutto. Il nuoto è una<br />

grande risorsa e un ottimo modo per<br />

perdere chili, per rimodellare il proprio<br />

corpo: il notevole dispendio energetico<br />

converte gran parte del grasso in muscolo<br />

e leviga i cuscinetti cellulitici su cosce<br />

e fianchi.<br />

L'attività in acqua, inoltre, offre considerevoli<br />

benefici anche durante la gravidanza,<br />

preservando e mantenendo attive<br />

le capacità motorie. Le esercitazioni in<br />

acqua, per le donne in gravidanza agiscono<br />

non solo a livello muscolare, ma<br />

anche circolatorio e respiratorio. Devono<br />

essere eseguite in uno stato di rilassamento<br />

psicologico e di decontrazione<br />

muscolare per permettere di godere delle<br />

piacevoli sensazioni di leggerezza offerte<br />

dall'ambiente liquido.<br />

22 n u o v oinformatore N. 5 I SeTTeMBRe / oTToBRe I <strong>2011</strong>


<strong>2011</strong> I SeTTeMBRe / oTToBRe I N. 5<br />

n u o v oinformatore<br />

23


eticamente<br />

di M. E. BallanTi<br />

la dEcrEScIta<br />

Si puo’ vivere<br />

consumando meno?<br />

arlare della crisi economica che<br />

p sta attanagliando il mondo è sicuramente<br />

un argomento abusato, ma<br />

partendo proprio dal concetto di crisi<br />

e quindi di non crescita dell’economia<br />

voglio parlare di un concetto diverso: la<br />

decrescita.<br />

La decrescita nasce come concetto socioeconomico<br />

negli ultimi decenni del<br />

secolo scorso e presuppone che la costante<br />

crescita economica (intesa soprattutto<br />

oggi come aumento del PIL)<br />

non porti ad un maggior benessere. Il<br />

sistema economico attuale dipende<br />

soprattutto da risorse non rinnovabili,<br />

pensiamo ad esempio al petrolio, e dal<br />

momento che le risorse sono limitate,<br />

non può esistere un sistema che possa<br />

crescere all’infinito. Pertanto il benessere,<br />

il miglioramento delle condizioni<br />

di vita non possono dipendere solo<br />

dall’aumento dei consumi.<br />

Il concetto di ricchezza del mondo occidentale<br />

è basato soprattutto sui beni e sui<br />

servizi, esistono però altre forme di ricchezza<br />

sociale che occorre considerare<br />

quali la salute degli ecosistemi, la qualità<br />

della giustizia, la democrazia delle<br />

istituzioni, il grado di uguaglianza ecc.<br />

anche esse necessarie per determinare<br />

la qualità di vita e spesso danneggiate<br />

da una visione esclusivamente monetaria<br />

della vita. Da queste prime considerazioni<br />

è quindi evidente anche una<br />

vicinanza di questo concetto ai principi<br />

dell’ecologia e della sempre maggiore<br />

attualità di questa teoria, in quanto in-<br />

globa concetti quali esaurimento delle<br />

risorse, sviluppo sostenibile ecc.<br />

Ovviamente questa teoria incontra numerose<br />

critiche ed essa stessa ha sostenitori<br />

più o meno radicali. C’è chi<br />

sostiene che la descrescita sia un processo<br />

ineluttabile, quindi o lo si subirà<br />

in modo drammatico e radicale o lo si<br />

può accettare ed attuare in modo consapevole<br />

e graduale.<br />

Uno dei capisaldi dei movimenti nati<br />

a corollario di questa teoria è quindi<br />

quello di diminuire i consumi nel modo<br />

più generale: meno auto, auto che consumino<br />

meno possibile e car-pooling,<br />

no all’acqua minerale in bottiglia, privilegiare<br />

prodotti sfusi o con imballaggi<br />

a rendere per fare qualche esempio, no<br />

ai cibi pronti e precotti. Ma si parla anche<br />

di ritornare ad usanze pratiche in<br />

disuso quali far riparare le scarpe, prepararsi<br />

creme e detersivi in casa, l’orto<br />

in giardino, saper fare da soli le piccole<br />

riparazioni domestiche. Anche lo swapping,<br />

ovvero il desueto baratto, rientra<br />

nelle piccole pratiche di decrescita quotidiana<br />

attuabili. Nato nei paesi anglosassoni<br />

come moda d’elite, consente di<br />

scambiare abiti, accessori, articoli di<br />

arredamento, case per le vacanze ecc.<br />

per arrivare alle attività professionali,<br />

artigianali ed alle banche del tempo.<br />

Quindi quando decidiamo, quale che<br />

sia la motivazione di base, di non usare<br />

la macchina, di provare a riparare da<br />

soli un rubinetto che perde, di cucinare<br />

una torta partendo da uova e farina, di<br />

regalare i vestiti piccoli dei figli, di tenere<br />

la piantina di rosmarino in terrazzo<br />

siamo tutti degli attori di una decrescita<br />

consapevole.<br />

Per concludere rubo alcune frasi di Maurizio<br />

Pallante, fondatore del movimento<br />

Decrescita Felice e sulle quali possiamo<br />

tutti riflettere: “La decrescita è elogio<br />

dell’ozio, della lentezza e della durata;<br />

rispetto del passato; consapevolezza che<br />

non c’è progresso senza conservazione;<br />

indifferenza alle mode e all’effimero;<br />

attingere al sapere della tradizione; non<br />

identificare il nuovo col meglio, il vecchio<br />

col sorpassato, il progresso con una<br />

sequenza di cesure, la conservazione con<br />

la chiusura mentale; non chiamare consumatori<br />

gli acquirenti, perché lo scopo<br />

dell’acquistare non è il consumo ma<br />

l’uso; distinguere la qualità dalla quantità;<br />

desiderare la gioia e non il divertimento;<br />

valorizzare la dimensione spirituale e affettiva;<br />

collaborare invece di competere;<br />

sostituire il fare finalizzato a fare sempre<br />

di più con un fare bene finalizzato alla<br />

contemplazione. La decrescita è la possibilità<br />

di realizzare un nuovo Rinascimento,<br />

che liberi le persone dal ruolo di<br />

strumenti della crescita economica e ricollochi<br />

l’economia nel suo ruolo di gestione<br />

della casa comune a tutte le specie<br />

viventi in modo che tutti i suoi inquilini<br />

possano viverci al meglio.”<br />

compagNIa tEatralE cIrcolo doZZa atc "SolopoStINpIEdI"<br />

Repliche dello spettacolo "Rumori fuori scena"<br />

SABATO 3 DICEMBRE <strong>2011</strong> ORE 21:00<br />

tEatro agora', VIa dElla pacE 9<br />

padullE dI Sala bologNESE<br />

SABATO 17 DICEMBRE <strong>2011</strong> ORE 21:00<br />

cENtro SocIalE moNtaNarI<br />

VIa SalIcEto (di fronte sede atc ) - bologNa<br />

24 n u o v oinformatore N. 5 I SeTTeMBRe / oTToBRe I <strong>2011</strong>


sotto i portici<br />

<strong>2011</strong> I SeTTeMBRe / oTToBRe I N. 5<br />

a cura di MaRCO MaCCianTElli<br />

rESpoNSabIlItà SocIalE<br />

L’Ente locale e la nuova<br />

economia sociale di comunità<br />

ra Stato e mercato, ormai da tempo,<br />

t come sappiamo, c’è dell’altro. Oggi abbiamo<br />

la sensibilità per capirlo, per vederlo.<br />

C’è chi lo chiama terzo settore. Chi capitale<br />

sociale. Chi economia civile. Chi sussidiarietà,<br />

intesa ad ampio raggio. Ma qui si può<br />

scorgere anche lo spazio per la responsabilità<br />

sociale di impresa.<br />

In questo momento non si fa che parlare del<br />

venir meno delle risorse. E’ indispensabile<br />

farlo. Ma forse non basta. I cittadini forse si<br />

aspettano anche altro. Un progetto di sostenibilità<br />

per le nostre comunità locali, con lo<br />

sguardo rivolto al futuro.<br />

In questo senso, la responsabilità sociale non<br />

può essere un escamotage, un ripiego. Al<br />

contrario, deve diventare una strategia.<br />

Per superare la vecchia dicotomia Statomercato,<br />

bisogna far emergere ciò che sta<br />

nel mezzo e che oggi ci interpella con molte<br />

conseguenze utili per ciò che diciamo il bene<br />

comune. Da un lato, per non rassegnarsi alle<br />

distorsioni del mercato, cosa che il liberismo<br />

non garantisce; dall’altro per prendere congedo<br />

dalla vecchia logica statalista, non più<br />

in grado di affrontare le sfide della qualità e<br />

del merito nella competizione globale.<br />

Però attenzione: statale e pubblico non sono<br />

la stessa cosa. Noi dobbiamo costruire un sistema<br />

fondato su un interesse pubblico che<br />

sappia giovarsi del privato.<br />

La verticalizzazione è in crisi, in politica,<br />

nelle istituzioni, nella società; ciò che oggi fa<br />

la differenza è la trama orizzontale di un sistema<br />

ben coordinato di relazioni. Territorio,<br />

comunità, rete dei servizi: è questo l’ambito.<br />

Autonomie che collaborano nel pluralismo.<br />

Il governo locale è servizio alla comunità,<br />

rapporto diretto coi cittadini; aspetti tuttavia<br />

che, in questo momento, vanno uniti al carattere,<br />

problematico, direi drammatico, che sta<br />

assumendo la vita di un Comune.<br />

Sono le fatiche della prossimità, si potrebbe<br />

dire, schiacciata tra i diktat del centro ed un<br />

contesto sociale duramente colpito dalla crisi.<br />

Ma un Comune, oggi, non è più in grado,<br />

se mai lo è stato nel passato, di coprire l’intero<br />

spettro delle attese. Ovvero di gestire una<br />

contraddittorietà del tipo: meno tasse e più<br />

servizi. Soprattutto in questa fase, dobbiamo<br />

fare due cose intrecciate tra loro: denunciare<br />

la politica dei tagli e dei decreti di un centro<br />

invasivo perché debole e contraddittorio<br />

rispetto alla sin troppo insistita predicazione<br />

federalista; ma, proprio al fine di evitare che<br />

ciò sia vissuto come una riedizione di vecchie<br />

rendite di posizione, occorre puntare sul<br />

cambiamento, per il riordino istituzionale,<br />

la semplificazione, la snellezza nell’azione<br />

amministrativa. Il risparmio. Quindi: gestioni<br />

associate, servizi comuni, di ambito, non<br />

municipale, ma territoriale, di scala distrettuale<br />

o metropolitana.<br />

La società corre e noi dovremmo cercare di<br />

starle, non dico davanti, ma neppure dietro;<br />

possibilmente di fianco.<br />

Parte di questo progetto deve puntare sulla riqualificazione<br />

della spesa, sulla riorganizzazione,<br />

ma anche su strumenti innovativi nella<br />

programmazione economico-finanziaria.<br />

Naturalmente ci sono diversi gradi di condivisione<br />

in una economia sociale di comunità.<br />

La cooperazione, espressione della responsabilità<br />

sociale di impresa, presenta una più<br />

naturale vocazione in questo senso.<br />

La responsabilità sociale non è solo un approccio<br />

tra gli altri; tendenzialmente, può e<br />

deve diventare il paradigma della nuova economia<br />

sociale di mercato, della nuova economia<br />

sociale di comunità.<br />

L’Ente locale dovrebbe essere quel soggetto<br />

istituzionale, orizzontale, non gerarchico,<br />

non invasivo, non dirigistico, in grado di dare<br />

un senso all’interesse pubblico per far collaborare<br />

tra di loro la responsabilità sociale<br />

dell’impresa, della persona e, più complessivamente,<br />

della comunità.<br />

Ovviamente Ente locale e responsabilità sociale<br />

di impresa non sono la stessa cosa, ma<br />

due autonomie ad alta compatibilità reciproca,<br />

complementari nei valori.<br />

Mi limito ad indicare alcuni settori nei quali,<br />

stiamo lavorando a San Lazzaro, non solo in<br />

campo sociale, ma nell’intera filiera delle politiche<br />

pubbliche.<br />

Da tempo siamo orientati a promuovere le<br />

reti di solidarietà, o reti etiche, a sostegno delle<br />

fasce fragili e disagiate della popolazione,<br />

incrementando, ogniqualvolta sia possibile,<br />

la collaborazione con le imprese sociali.<br />

In primo luogo, per custodire il patrimonio<br />

residenziale pubblico e riqualificarlo, per la<br />

rigenerazione del tessuto urbano, anche con<br />

progetti di radicale abbattimento e ricostruzione,<br />

dalle case Andreatta a quelle di via<br />

Canova, grazie a progetti di finanza.<br />

Inoltre: sviluppo della nuova edilizia sociale,<br />

specialmente per le giovani coppie, o le case<br />

per anziani, o soluzioni edilizie innovative,<br />

impostate secondo i criteri del massimo risparmio<br />

energetico, sino a edifici di classe<br />

A.<br />

Oltre alle intense collaborazioni con le realtà<br />

del volontariato e della promozione sociale<br />

(Auser, Ancescao, Ausilio, Progetto handicap<br />

per i trasporti), sono in atto numerose<br />

esperienze:<br />

- acquisizione in comodato di mezzi di trasporto<br />

per disabili ed anziani, finanziati dalle<br />

imprese del territorio tramite pubblicità affissa<br />

sui mezzi (in collaborazione con MGG<br />

Italia);<br />

– coinvolgimento di operatori economici del<br />

territorio a sostegno dei cittadini più indigenti<br />

(pasti, derrate alimentari), tramite l'utilizzo<br />

di prodotti “last minute” e campagne pubblicitarie<br />

mirate (come nel progetto Lazzaro);<br />

– affidamento di servizi alle cooperative sociali<br />

di tipo B che impiegano lavoratori svantaggiati;<br />

– collocamento di cittadini disoccupati, e che<br />

non beneficiano di ammortizzatori sociali,<br />

presso aziende opportunamente sensibilizzate,<br />

ove possano svolgere stage lavorativi e<br />

borse lavoro, finanziati dal “fondo di solidarietà<br />

comunale” o dai fondi sociali ordinari,<br />

comunali e distrettuali.<br />

Il Comune stesso si fa "impresa sociale" tramite<br />

i settori comunali che accolgono utenti<br />

dei servizi sociali nelle borse lavoro (ufficio<br />

del verde, Centro cottura, Urp, Mediateca,<br />

Centro diurno....).<br />

Il tema della responsabilità sociale dell'impresa<br />

può inoltre essere allargato allo sforzo<br />

espresso per la realizzazione di politiche so-<br />

Segue a pagina 26<br />

n u o v oinformatore<br />

25


arte<br />

e cultura<br />

sotto i portici<br />

Segue da pagina 25<br />

ciali distrettuali (a partire dai Piani di zona),<br />

in cui Comuni ed Azienda sanitaria adottano<br />

comportamenti improntati ad un’etica<br />

sociale sovra-comunale.<br />

Non ultimo, il percorso dell’accreditamento<br />

dei servizi sociali, che, non senza problemi,<br />

tende a coniugare la programmazione dei<br />

fabbisogni, gli standard quali-quantitativi<br />

ed i costi dei servizi, sia con le esigenze<br />

espresse dalla popolazione del Distretto, sia<br />

con il diritto delle imprese (non solo non<br />

bologNa EmoZIoNI IN “VISta” …<br />

Rossinaria <strong>2011</strong> di Luigi Ontani<br />

n Sabato come ce ne sono tanti, nella<br />

u stagione che oramai non conosce più<br />

regole né cliché comuni, (auto)munita degli<br />

affetti più cari, ho voluto regalarmi una<br />

giornata di Sole, Mare e … Arte! Destinazione:<br />

Centro Arti Visive Pescheria nella<br />

città di Pesaro, dove dal 23 luglio alla data<br />

prorogata del 9 ottobre (merito sicuramente<br />

della grande affluenza riscontrata), ho potuto<br />

ammirare da vicino le opere del maestro<br />

Luigi Ontani. In occasione dell’Opera<br />

Festival <strong>2011</strong>, dedicato a un grande compositore<br />

nella sua città natale, ecco il personale<br />

omaggio dell’artista a Gioacchino<br />

Rossini. Fluttuano così dinnanzi all’ingresso<br />

nell’aria leggera, le presenze di figure<br />

importanti dei secoli passati della nostra<br />

storia, cultura e mitologia … attraverso<br />

bologNa gallErIa Il puNto<br />

un filo conduttore che si dipana nell’unica<br />

inconfondibile Forma - Mentis- Geniale<br />

di Luigi Ontani. Così mi serpeggio – destreggio,<br />

in una sorta di danza tra le note<br />

che invadono l’Aria circostante… verso<br />

l’aurea suggestiva della traiettoria di una<br />

freccia scagliata contro San Sebastiano che<br />

ti toglie il fiato. È facile essere rapiti dalla<br />

fiamma dell’Amore, se alle spalle divampa<br />

un impavido Eros che con il suo ardore ti<br />

riempie il cuore. Poi torni al mondo razionale,<br />

in un viaggio verso i sogni che si possono<br />

realizzare, come quelli che di Colombo<br />

han fatto un uomo da ricordare. Pochi<br />

passi avanti ed entri in una Sala anti – teatrale<br />

– clericale – dodecaedrica che, come<br />

disposti a elica, intorno alle pareti sorgono<br />

ben 8 Vizi Capitelli … uno forse, spesso di-<br />

Mostra di Maria Antonietta Venturi Casadei<br />

Pittrice figurativa, tratta vari temi (nudi,maternità,nature morte,temi sacri) ed esegue<br />

ritratti su commissione. Ha esposto in mostre personali e rassegne in varie<br />

citta' ottenendo premi e riconoscimenti. "Filtrati da un'analisi introspettiva nutrita<br />

di profondi valori spirituali, i soggetti di questa pittrice si situano in un contesto<br />

figurale perfettamente equilibrato sotto l'aspetto formale e cromatico, contrappuntato<br />

da una pregiata tessitura di luci ed ombre, ed esprimono liricamente<br />

il suo interiore meditare. Ogni opera rivela la non comune capacita' dell'artista<br />

profit, ma anche profit, onlus, cooperative<br />

sociali, Asp), e dei lavoratori da queste impegnati,<br />

ad una equa remunerazione ed al<br />

rispetto dei diritti contrattuali. Penso, poi,<br />

al reticolo dei Centri sociali, patrimonio di<br />

comunità. Ente locale, gestore, cittadini:<br />

un microcosmo, aperto e interattivo. O, in<br />

ambito educativo, al nuovo nido costruito,<br />

ancora una volta, in progetto di finanza, alla<br />

Cicogna. Ecco: in un contesto di crisi profonda<br />

dei fondamenti del fare economia,<br />

di SilVia BaTTiSTini<br />

di SalVaTORE pERDiCaRO<br />

del fare società, del fare amministrazione,<br />

dobbiamo assumere la responsabilità sociale<br />

non come un ripiego, o una surroga,<br />

ma come un paradigma, per ridisegnare la<br />

nuova comunità verso la quale tendere. Il<br />

punto più sensibile e innovativo tra lo Stato<br />

e il mercato, tra società ed economia, etica<br />

della comunità e sostenibilità dei servizi. Mi<br />

sembra che sia esattamente questa la sfida<br />

che hanno di fronte a sé, soprattutto in questa<br />

fase, gli Enti locali.<br />

menticato dalla storia a noi più recente, ma<br />

qui ben rappresentato nella sua “Gloria” e<br />

splendore, trionfo di Colore. Il pensiero si<br />

perde nelle intime riflessioni che da sempre<br />

la parola Vizio Capitale, suggerisce nell’Io<br />

delle persone; così il Maestro, mi piace immaginare,<br />

abbia voluto giocare con il loro<br />

significato (non)reale, arricchendo del suo<br />

tocco personale, una storia davvero mai<br />

banale. Sperando che le “mie” impressioni<br />

relative alle opere del maestro Ontani,<br />

abbiano suscitato in tutti Voi, desiderio di<br />

ricerca e un pizzico di passione in più per<br />

l’Arte e le sue molteplici forme, vi lascio<br />

un ricordo tangibile di tali emozioni.<br />

di intridere con naturalezza la modernita'<br />

del suo sentire entro una misura<br />

espressiva classica" (critica di Salvatore<br />

Perdicaro da “l’Elite new” 2009).<br />

La pittrice esporrà le sue opere presso la Galleria il Punto di via San Felice,11/e dal<br />

3 al 15 dicembre <strong>2011</strong> con i seguenti orari di apertura mostra: tutti i giorni dalle<br />

ore 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30.<br />

26 n u o v oinformatore N. 5 I SeTTeMBRe / oTToBRe I <strong>2011</strong>


LetteralMente<br />

People Mover: fermarsi è ancora possibile?<br />

inalmente leggiamo qualcosa nei<br />

f giornali sul People Mover, la navetta<br />

sopraelevata che dovrebbe portare i passeggeri<br />

dalla stazione centrale in aeroporto<br />

e viceversa (onde evitare che debbano<br />

anche solo passare per il centro di Bologna!).<br />

L’opera è costosissima, non serve ai<br />

cittadini bolognesi che se devono andare<br />

in aeroporto ci vanno direttamente, ed è<br />

stata oggetto di due gare di appalto di cui<br />

la prima andò deserta per mancanza di interesse<br />

da parte delle imprese.<br />

Le gare erano in project financing, la<br />

famigerata formula che dovrebbe significare<br />

“strumento contrattuale, funzionale<br />

al concorso finanziario dei privati<br />

all’iniziativa pubblica, la cui logica sottostante<br />

risiede nel fatto che la remunerazione<br />

dell’investimento consegue non<br />

da un pagamento diretto, ma dal diritto<br />

di sfruttare, condizionatamente, l’infrastruttura<br />

realizzata: il cash flow è la garanzia<br />

per chi fornisce il finanziamento.”<br />

(Nicola Ferrante – Università Bocconi).<br />

Quando ci fu la prima gara nessun imprenditore<br />

credette che il cash flow della<br />

concessione avrebbe ripagato l’investimento.<br />

Quindi venne fatta la seconda<br />

gara, dove era previsto un contributo più<br />

consistente del Comune (leggi cittadini<br />

bolognesi) nel caso in cui il numero dei<br />

passeggeri non fosse quello ipotizzato<br />

nel bando.<br />

A quella gara partecipò solo CCC che,<br />

naturalmente, la vinse. A me il People<br />

Mover non piace: 100 milioni di euro<br />

più IVA per risparmiare qualche minuto<br />

di aerobus a passeggeri prevalentemente<br />

di altre città, consumo del territorio,<br />

scollegamento totale dagli altri sistemi<br />

di trasporto. Considerato che a Bologna<br />

c’è il Servizio Ferroviario Metropolitano<br />

che richiede ancora solo qualche piccolo<br />

investimento e c’è Aerobus che non ne<br />

richiede proprio, perché i bolognesi dovrebbero<br />

spendere 100 milioni di euro e<br />

rovinare il proprio territorio con una sopraelevata?<br />

Ma mi piace ancor meno che<br />

<strong>ATC</strong> sia stata tirata dentro a questa cosa.<br />

Se CCC ha partecipato a una gara in<br />

project financing deve averlo fatto con-<br />

<strong>2011</strong> I SeTTeMBRe / oTToBRe I N. 5<br />

Le pagine del Nuovo Informatore sono a disposizione<br />

di chiunque voglia dialogare su questo e altri temi.<br />

I messaggi possono essere indirizzati a info@circolodozza.it<br />

e non devono superare le tremila battute. La Redazione.<br />

sapevolmente, credendo cioè che il cash<br />

della gestione l’avrebbe ripagata dell’investimento<br />

facendola anche guadagnare.<br />

Perché a inizio 2010, invece, ha costituito<br />

una società – la Marconi Express –<br />

con <strong>ATC</strong>? In questo modo CCC diventa<br />

il fornitore che costruisce e che viene pagato<br />

dalla Marconi Express, quindi non<br />

ci rimette mai, mentre la società M.E. è<br />

quella che si assume il rischio di impresa<br />

e in quella società guarda caso c’è anche<br />

<strong>ATC</strong>. La cooperativa generosamente non<br />

ha voluto restare sola a gestire questa<br />

bazza. Fino a pochissimo tempo fa tutto<br />

era tenuto sotto silenzio. Fortunatamente<br />

in questa città c’è ancora qualche soggetto<br />

vivo: movimenti soprattutto, ma anche<br />

qualche politico che vuole capire e vuole<br />

fare domande. Il 14 settembre ci sarà una<br />

riunione della commissione bilancio del<br />

Comune chiesta dal Movimento 5 stelle.<br />

Sono quindi apparsi i titoli sui giornali e<br />

qualcuno deve pur dire qualcosa.<br />

Leggiamo che il sindaco vuole far scendere<br />

la quota azionaria di <strong>ATC</strong> sotto al<br />

30%. Bene. Però se guardiamo il bilancio<br />

2010 dell’azienda scopriamo che <strong>ATC</strong><br />

al 31 dicembre 2010 possiede il 25%<br />

delle quote. Dunque? Dunque nel con-<br />

tratto CCC-<strong>ATC</strong> è previsto che le quote<br />

di <strong>ATC</strong> nella società aumentino, non si<br />

fermino al 25%, (che significa aumento<br />

del peso di eventuali perdite). Per questo<br />

ora il sindaco tenta di fare in modo<br />

che l’azienda pubblica sia invischiata il<br />

meno possibile, almeno sotto il 30%.<br />

Quello che penso io è che se un privato<br />

vince una gara in cui è previsto che il suo<br />

ritorno economico stia tutto nella gestione<br />

del bene che costruisce deve poi portarla<br />

avanti da solo o con altri privati.<br />

Nessuna azienda comunale deve entrare<br />

in società con privati che abbiano vinto<br />

gare in project finance perché è una<br />

contraddizione di termini. Ma quello<br />

che vorrei chiedere al vertice aziendale,<br />

all’ingegner Sutti è: perché lei ha firmato<br />

il contratto con CCC e accettato la<br />

partecipazione di <strong>ATC</strong> a una opera così<br />

a rischio dal punto di vista economico<br />

finanziario?<br />

Quando il giornalino uscirà sapremo già<br />

come è andata a finire la riunione della<br />

commissione bilancio, ma la domanda<br />

resta valida. Essendo indimostrabile che<br />

<strong>ATC</strong> abbia o avesse un ricavo certo da<br />

questa operazione perché ha sottoscritto<br />

quel contratto? Grazie.<br />

12 settembre <strong>2011</strong> Daniela Valdiserra<br />

n u o v oinformatore<br />

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