RaCE fOR ThE CuRE 2011 - Circolo Dozza ATC

ace of the cure
D
iecimila. Diecimila persone domenica
25 settembre hanno deciso
di unirsi, correre, camminare,
divertirsi, per testimoniare il loro impegno
nella lotta contro i tumori del seno. È il numero
record, ma ce ne saranno altri, della
Race of the Cure 2011, organizzato dalla
Susan G. Komen Italia - Comitato Emilia
Romagna ai Giardini Margherita di Bologna.
Una gara podistica, organizzata dal
punto di vista tecnico dal Circolo Dozza,
giunta alla sua quinta edizione e che anno
dopo anno ha reso e renderà la città felsinea
sempre più sensibile alla problematica
del tumore del seno. Una sfida divisa in
un percorso agonistico di 5 chilometri e in
uno non competitivo di 2 chilometri dove
possono correre tutti: atleti, amanti della
corsa, persone un po’ più sedentarie, uomini,
donne, bambini e anche cani.
Tutti uniti per sostenere loro: le Donne in
Rosa. Sono quelle che hanno deciso di
uscire allo scoperto, di raccontare la loro
storia, che hanno combattuto, combattono
e stanno combattendo. “Perché non si
guarisce mai, nel senso che devi sempre
stare all’erta”, ha affermato Rossana Banfi,
figlia di Lino, Donna in Rosa anche lei
e madrina delle signore che correvano con
t-shirt e cappellini color ciclamino.
È il più forte messaggio che Susan Goodman
Komen, americana morta di cancro al
seno a 36 anni, dopo tre anni di lotta contro
la malattia, la promessa che ha lasciato
alla sorella: nessuna donna muoia sola,
senza conoscere tutto quello che si può
fare contro il cancro del seno.
È nata nel 1982 la Komen, e così il 25
settembre a Bologna hanno corso 10 mila
persone, sono volati palloni rosa nel cielo
terso dei Giardini Margherita, i bambini
hanno giocato, i cani si sono divertiti nel
parco, i vip presenti, oltre a Rossana Banfi
a cura dell'uffiCiO STaMpa kOMEn BOlOGna
dIEcImIla IScrIttI alla partENZa
V° Edizione
Race of the cure
Bologna
anche Maria Grazia Cucinotta, madrina
storica da 10 anni (da quando la Susan G.
Komen è arrivata in Italia) ha abbracciato
le Donne in rosa, raccolto le loro storie,
sorriso a tutti.
Una festa dicevamo che dimostra come
nonostante la malattia la vita continua, si
possa addirittura correre e magari vincere
una gara. Una momento che unisce e istruisce
le generazioni come hanno sottolineato
il sindaco Virginio Merola e l’assessore
alla Scuola e alla Formazione Marilena
Pillati, da 5 anni presente alla Race con le
sue due bambine.
La Race for the Cure non è solo un importante
inno alla vita e alla lotta contro il
cancro del seno. Ma soprattutto un’occasione
di informazione e riflessione.
Da venerdì 23 settembre era attivo, sempre
in piazzale Jacchia ai Giardini Margherita,
8 n u o v oinformatore N. 5 I SeTTeMBRe / oTToBRe I 2011