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Civettini - Comitato Amici del Palio

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ilCIVETTINO<br />

periodico <strong>del</strong>la contrada priora <strong>del</strong>la civetta<br />

APRILE 2012


ilCIVETTINO<br />

periodico <strong>del</strong>la contrada priora <strong>del</strong>la civetta<br />

APRILE 2012<br />

Progetto grafico e impaginazione<br />

Irene Bimbi<br />

Stampa<br />

Industria Grafica Pistolesi<br />

Spedizione in abbonamento postale<br />

Art. 2 comma 20/C legge 662/96 - Filiale di Siena<br />

Iscrizione al Tribunale di Siena n° 589 <strong>del</strong> 20/12/1993<br />

Direttore<br />

Riccardo Cerpi<br />

Direttore Responsabile<br />

Giuseppe Stefanachi<br />

Capo Redazione<br />

Salvatore Granata<br />

Collaboratori<br />

Carlo Agricoli, Gianfranco Bimbi,<br />

Don Enrico Grassini, Lorenzo Rosso,<br />

Maurizio Sampieri<br />

SOMMARIO<br />

UN RICAMBIO NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ<br />

BUONA PASQUA: CON LA GIOIA NEL CUORE...<br />

UN CORO SENZA FINE<br />

...NEL CIELO ROSSO<br />

LA COMPAGNIA DI PIER PETTINAIO<br />

DA GUSTARE PAGINA PER PAGINA<br />

UN MONDO SULLE LASTRE<br />

3<br />

6<br />

8<br />

9<br />

11<br />

16<br />

18<br />

Torniamo ai nostri lettori con un numero<br />

“pasquale” de Il Civettino, che rinnova<br />

la propria veste grafica grazie al sincero<br />

e professionale impegno di Irene Bimbi.<br />

Trattandosi <strong>del</strong>la prima uscita dopo il rinnovo<br />

<strong>del</strong>le cariche, non potevamo che aprire con<br />

un’intervista al nuovo Priore, al quale formuliamo<br />

ovviamente complimenti ed auguri.<br />

Si prosegue con il doveroso ricordo di due<br />

grandi figure di contradaioli recentemente<br />

scomparsi, per proseguire, vista l’imminente<br />

ricorrenza religiosa, con un pensiero <strong>del</strong> nostro<br />

Correttore, il quale ci raccomanda di<br />

ricordare a tutti i <strong>Civettini</strong> che è ufficialmente<br />

ripresa l’attività <strong>del</strong>l’Oratorio, ove ogni primo<br />

sabato <strong>del</strong> mese verrà celebrata la Santa<br />

Messa.<br />

Diamo poi ampio spazio alla meritoria<br />

iniziativa <strong>del</strong>la nostra Contrada relativa alla<br />

costituzione <strong>del</strong>la Compagnia di Pier Pettinaio,<br />

per passare all’encomiabile, dettagliata<br />

e toccante pubblicazione dei coniugi Fiorini<br />

sull’ultimo secolo di storia <strong>del</strong>la Civetta e <strong>del</strong>la<br />

Società “Cecco Angiolieri”.<br />

Chiudiamo infine con un divertentissimo pezzo<br />

di Carlo Agricoli, che certamente indurrà<br />

al sorriso tutti noi.<br />

Ad emozionarci ci penseranno invece i tamburi<br />

dei nostri ragazzi, che a breve inizieranno<br />

gli allenamenti in vista <strong>del</strong> Giro.<br />

Insomma, un’altra invernata è passata e siamo<br />

più che mai pronti a goderci le sensazioni<br />

uniche che solo la primavera senese sa regalare.<br />

W la Civetta.


UN RICAMBIO NEL<br />

SEGNO DELLA<br />

CONTINUITÀ<br />

È’stato definito il “Priore giovane” e mai<br />

definizione risultò essere più appropriata:<br />

Riccardo Cerpi, infatti, giovane lo è<br />

sia anagraficamente, ma ancor più per lo spirito<br />

con cui ha intrapreso questa affascinante<br />

avventura.<br />

Le sue prime parole, tuttavia, sono rivolte al<br />

passato e più in particolare al grande lavoro<br />

svolto da Carlo Rossi, suo predecessore: “Se io<br />

sono il Priore giovane, lui è stato il Priore saggio,<br />

il Priore vittorioso, l’uomo che in quattro anni ha<br />

lasciato un’impronta in<strong>del</strong>ebile nella nostra Contrada.<br />

Spero di riuscire a mettere a frutto l’importante<br />

esperienza vissuta al suo fianco prima<br />

come Pro-Vicario e poi come Vicario Generale”.<br />

Quando è maturata l’ipotesi <strong>del</strong> tuo incarico?<br />

“Il primo accenno l’ho avuto a settembre, quando<br />

Carlo mi disse che pensava di non ricandidarsi<br />

e che io avrei potuto rappresentare la<br />

continuità <strong>del</strong> lavoro fin qui svolto, poi anche<br />

la commissione elettorale è andata su quella<br />

strada. Rimasi molto sorpreso, e al tempo stesso<br />

estremamente onorato per la responsabilità<br />

di Giuseppe Stefanachi<br />

3


4<br />

<strong>del</strong>l’incarico che mi veniva proposto. Ci pensai<br />

a lungo, ma poi proprio il fattore continuità, già<br />

risultato determinante nel passaggio <strong>del</strong>le consegne<br />

tra Paolo Betti e Francesco Ricci, mi ha<br />

dato la forza di accettare”.<br />

In entrambi i casi la Contrada ha risposto con<br />

percentuali bulgare...<br />

“E questa, a mio avviso, è una meravigliosa<br />

dimostrazione di quanto la Civetta sia unita e<br />

protesa nel perseguire gli obiettivi che ci proponiamo.<br />

Uno splendido segnale per il lavoro che<br />

Francesco ed io stiamo per affrontare!”.<br />

La tua famiglia come ha vissuto questa emozione?<br />

“Standomi tutti vicino, in tutto. Se penso poi, ai<br />

miei genitori, non posso non considerare che il<br />

merito <strong>del</strong> fatto che io sia civettino è tutto loro.<br />

Da sposi novelli arrivarono a Siena dal Chianti,<br />

andando ad abitare in via San Vigilio, dove<br />

sono nato, e mi hanno fatto vivere l’atmosfera<br />

<strong>del</strong>la Contrada fin da quando ero molto piccolo”.<br />

In assemblea hai parlato di “voglia di<br />

Contrada”e di “voglia di <strong>Palio</strong>”...<br />

“Sì, perché troppo spesso oggi si pensa alla<br />

Contrada soprattutto in funzione dei quattro<br />

giorni di <strong>Palio</strong>. Per un certo verso è naturale che


sia così, tuttavia non ci si deve dimenticare che<br />

la Contrada vive un’intensa attività in ogni periodo<br />

<strong>del</strong>l’anno. Farò di tutto, in questo biennio,<br />

per cercare di sottolineare questo concetto, anche<br />

perché i legami umani più intensi si cementano<br />

proprio nei mesi in cui meno si parla di<br />

<strong>Palio</strong>”.<br />

Come sarà il tuo rapporto con i giovani?<br />

I giovani di oggi sono il motore <strong>del</strong> domani, sono<br />

il tratto di unione fra quello che è stato e quello<br />

che sarà la Civetta nel futuro. Di loro, <strong>del</strong> loro<br />

pensiero e <strong>del</strong>la loro energia avrò bisogno e<br />

cercherò di privilegiare il dialogo su ogni tema;<br />

sarà difficile prescindere dal loro entusiasmo<br />

e dalla loro forza propositiva che deve essere<br />

coniugata obbligatoriamente con la loro disponibilità<br />

al lavoro ed al sacrificio. Così come sarà<br />

difficile rimanere indifferenti all’esperienza di<br />

tutti coloro che mi hanno preceduto in questo<br />

prestigioso incarico e non solo. Avrò bisogno di<br />

confrontarmi continuamente con chi ha fatto la<br />

storia <strong>del</strong>la nostra Contrada e con chi sarà protagonista<br />

di quella che verrà.<br />

Capitolo avversaria: quale immagini possa essere<br />

il rapporto con il Leocorno?<br />

“<br />

... con chi ha fatto la<br />

storia <strong>del</strong>la nostra<br />

Contrada<br />

e con chi sarà<br />

protagonista di<br />

quella che verrà ...<br />

“<br />

“Da parte mia farò di tutto perché la rivalità,<br />

per quanto intensa possa essere, non trascenda<br />

mai in situazioni sgradevoli. Devo dire che<br />

un segnale positivo mi è arrivato proprio dal<br />

Priore di Pantaneto, uno dei primi a telefonarmi<br />

per congratularsi nelle ore successive alla mia<br />

elezione”.<br />

Il sostegno al Capitano sarà totale...<br />

“…E incondizionato! Con Francesco siamo amici<br />

e coetanei ed è ovvio che lavoreremo a strettissimo<br />

contatto. Avrà la Contrada a disposizione”.<br />

Qualcosa da aggiungere?<br />

“Non vorrei ripetermi con concetti che, per<br />

quanto di notevole rilievo, ho già affrontato in<br />

assemblea, quali ad esempio quelli dei nuovi<br />

locali in Galleria, dei lavori nella ex-sanitaria<br />

Romi per il completamento <strong>del</strong> Museo e dei<br />

nuovi Costumi che saranno pronti per il Giro.<br />

Vorrei invece sottolineare ancora una volta che<br />

per me sarà importantissimo consolidare ulteriormente<br />

quel senso di compattezza che già<br />

da tempo stiamo vivendo in Civetta: si tratta di<br />

un patrimonio di valore inestimabile, che non va<br />

mai trascurato neanche per un momento”.<br />

Dopo circa vent’anni di incarichi in Contrada, ti<br />

tocca il ruolo più <strong>del</strong>icato: buon lavoro, Riccardo!<br />

5


6<br />

BUONA PASQUA:<br />

CON LA GIOIA<br />

NEL CUORE…<br />

Si avvicina la Pasqua, la festa più importante<br />

<strong>del</strong>l’anno liturgico cristiano. E in questa<br />

occasione non potevano mancare gli auguri<br />

<strong>del</strong> correttore dalle colonne de Il Civettino<br />

(la cui redazione ringrazio fin da adesso per la<br />

disponibilità e la pazienza nei miei confronti…).<br />

Come in tutte le feste importanti ci scambieremo i<br />

dovuti convenevoli. “Buona Pasqua!”; quante volte,<br />

speriamo tante, risuonerà sulle nostre labbra!<br />

Ma cosa ci auguriamo in verità, nel caso in cui<br />

davvero i nostri auguri siano un auspicio di bene<br />

per le persone ai quali li indirizziamo? Ci vogliamo<br />

limitare semplicemente ad augurare che si<br />

possa trascorrere serenamente il giorno <strong>del</strong>la festa?<br />

È ovvio che no! In Contrada ci si vuole bene,<br />

e non ci si può certo accontentare <strong>del</strong> minimo;<br />

nel caso poi <strong>del</strong>la Pasqua, si tratta di qualcosa di<br />

davvero grande, qualcosa che supera ogni nostro<br />

umano limite.<br />

Abbiamo visto, qualche mese fa, come il Natale<br />

richiami in noi un atteggiamento fiducioso nei<br />

confronti <strong>del</strong>la vita, una vita che nasce: il grande<br />

miracolo <strong>del</strong>la vita che continua a dare senso<br />

di Don Enrico Grassini


all’esistenza <strong>del</strong>l’uomo e che tutti hanno potuto<br />

ammirare con i propri occhi. La Pasqua invece sfida<br />

ogni legge <strong>del</strong>la natura, ogni ragionevolezza<br />

umana: è la vita che addirittura vince la morte.<br />

Esatto contrario di quello di cui purtroppo ogni<br />

giorno vediamo, sentiamo, viviamo. E non è una<br />

vittoria a parole, ma una vittoria storica, realmente<br />

accaduta! Un uomo, che era Dio, realmente<br />

dalla morte è tornato alla vita, aprendo la strada<br />

a ciascuno di noi… Non è semplice, vi garantisco,<br />

non è semplice per nessuno, neanche per<br />

chi dice di essere cristiano “a orario continuato”<br />

come me…<br />

Ma non voglio fare in questo contesto il riassunto<br />

<strong>del</strong>la “predichina” pasquale. Ci tenevo solo a<br />

sottolineare come il senso ultimo e profondo dei<br />

nostri auguri di Pasqua sia un invito all’ottimismo.<br />

Ce n’è bisogno! E dipende da noi!<br />

Vorrei davvero che i nostri auguri pasquali possano<br />

trasparire gioia, gioia profonda, non banale<br />

e superficiale, ma gioia che è fiducia, che è<br />

speranza, che è attenzione all’altro. È inutile che<br />

ci lamentiamo se il mondo va male! Ma il mondo<br />

siamo noi, e se noi, proprio noi, iniziamo a<br />

vedere le cose sotto un’altra prospettiva, allora<br />

forse il mondo potrebbe iniziare a cambiare rotta,<br />

e chissà che non possa farlo proprio da qui, da<br />

Siena, dal Castellare… <strong>del</strong> resto, non sarebbe la<br />

prima volta!<br />

Auguri di speranza a tutti, dunque, auguri soprattutto<br />

a chi vive un momento di sofferenza e<br />

di difficoltà per tanti motivi! Auguri a Riccardo (a<br />

Francesco già glieli abbiamo fatti per Natale) e<br />

a tutto il nuovo Seggio e alla Società! Auguri di<br />

buona Pasqua a tutti i <strong>Civettini</strong>, con la gioia nel<br />

cuore…<br />

7


8<br />

“<br />

A Mauri’ vieni un po’<br />

qui, ma ‘un ti sembra di<br />

fa’ come l’ova?!!<br />

Sì come l’ova... più<br />

bollono e più<br />

assodano!!<br />

UN CORO<br />

SENZA FINE<br />

“<br />

Così mi accoglierebbe Iris in una <strong>del</strong>le<br />

prossime cene nel Castellare.<br />

Cene di cui è stata la regina incontrastata,<br />

unica per quelli <strong>del</strong>la mia età che ne sono stati<br />

rallevati, ruolo condiviso con Olga, spalla ed allieva,<br />

complici e rivali tra i fornelli quanto nell’ironia<br />

pungente ed acuta, nella battuta sempre pronta<br />

che non lascia risposta. Nella romanità sempre affermata<br />

con orgoglio si trova l’arguzia scanzonata<br />

che rende Iris inimitabile ed indimenticabile ed il<br />

suo ritratto l’ho ritrovato in una foto, degli anni a<br />

me più cari, lì a pag.187 <strong>del</strong>l’ultima fatica di Alberto<br />

e Bruna, La Contrada <strong>del</strong> Castellare.<br />

Credo si tratti <strong>del</strong>la prima metà degli anni ‘80, lì<br />

al centro Iris punto focale di un coro festoso che<br />

si protrae tutt’ora.<br />

di Maurizio Sampieri


Lo scorso 10 Dicembre ci ha lasciato Maurizio<br />

Rosso, un grande Civettino. La famiglia<br />

Rosso è infatti di antiche radici civettine. Il<br />

babbo di Maurizio, Giovanni era nato nel 1899<br />

in via <strong>del</strong>le Donzelle all’albergo “Le Donzelle<br />

di sotto” che il nonno Francesco aveva acquistato<br />

nel lontano 1861. Il nonno materno Sante<br />

...NEL CIELO<br />

ROSSO<br />

era invece titolare di un negozio in Via Calzoleria.<br />

Molti attuali locali <strong>del</strong>la Civetta (ex Romi,<br />

ex Top Video sede <strong>del</strong>l’attuale Società) erano<br />

infatti di proprietà <strong>del</strong>la famiglia Rosso. Lo zio<br />

Ruggero Rosso, nella sua qualità <strong>del</strong>l’epoca di<br />

Camarlengo, nel 1932, firmò il contratto di acquisto<br />

<strong>del</strong>l’Oratorio di Via Cecco Angiolieri per<br />

La Redazione<br />

9


10<br />

la ragguardevole somma (per quei tempi) di<br />

15mila Lire. Maurizio, nato nel 1929, ha abitato<br />

per lunghi anni in Via dei Rossi.<br />

In una chiacchierata apparsa proprio su Il Civettino<br />

qualche anno fa, Maurizio ricordava la sua<br />

infanzia vissuta tutta nella Civetta, dalle ricche<br />

partite di pallone nel Vicolo <strong>del</strong> Viscione alla<br />

Prima Comunione in San Cristoforo. Maurizio ricordava<br />

con piacere anche la vittoria <strong>del</strong> 1945<br />

quando, a 16 anni, era addetto con il fratello<br />

Francesco ad offrire il vino con le damigiane,<br />

poste in un carretto in Via Cecco Angiolieri,<br />

proprio all’angolo con Via <strong>del</strong>le Donzelle. Nella<br />

vittoria <strong>del</strong> 1947 si vestì per la prima volta da<br />

Duce. La foto che pubblichiamo lo mostra orgoglioso<br />

nell’armatura nella foto-ricordo <strong>del</strong>la<br />

comparsa (in tutto erano solo diciannove monturati!)<br />

alla Lizza, di fronte al monumento a Garibaldi.<br />

Dal 1974 fu Presidente <strong>del</strong>la Società Cecco<br />

Angiolieri che cercò con successo di dinamizzare,<br />

specialmente nel settore <strong>del</strong>le cene e dei cenini.<br />

Introdusse piccole innovazioni, come l’acquisto<br />

dei vassoi per servire a tavola e gli piaceva girare<br />

nel territorio <strong>del</strong> Chianti per trovare sempre il<br />

miglior vino ai prezzi più accessibili tenuto conto<br />

<strong>del</strong>le risicate risorse <strong>del</strong>la Società.<br />

Nel 1976 lo vediamo orgoglioso alzare la<br />

“Coppa Affogasanti” <strong>del</strong>l’omonimo torneo di<br />

basket tra le Società di Contrada, allora molto<br />

importante, con giocatori di basket di serie<br />

A, come l’indimenticato Albertone Ceccherini e<br />

anche con “americani di Coppa” che giocavano<br />

anche nel fortissimo campionato <strong>del</strong>le stelle<br />

U.S.A. Dopo ogni partita non mancavano i cenini<br />

alla “Cecco”!.. Anche se solo con vino buono<br />

e due spaghetti aglio olio e peperoncino, ma<br />

con tanti cori e divertimento. Che serate!.. Maurizio<br />

ha avuto in seguito numerosi altri incarichi<br />

in seno al Seggio <strong>del</strong>la Contrada ed è stato<br />

anche Revisore dei Conti sino a tre anni fa.<br />

Dunque un grande, vero Civettino, sempre discreto,<br />

mai polemico, che amava con tutto se stesso e<br />

profondamente i colori bianco rosso e nero.<br />

Lo ricordiamo nella gioia <strong>del</strong>l’ultima vittoria <strong>del</strong><br />

2009, abbracciato al figlio Lorenzo ed al nipote<br />

Giovanni e alla sorella Giuliana, sorridente<br />

con loro dietro al Cencio.<br />

Ciao Maurizio, nella nuvola su in Alto, veglierai<br />

sul Castellare e su tutti noi, e sarai insieme ai<br />

tuoi e nostri amici civettini che Lassù ti hanno<br />

preceduto!


cari ta te<br />

a cui di<br />

LA COMPAGNIA<br />

DI PIER PETTINAIO<br />

Come già a conoscenza, il Consiglio Generale<br />

<strong>del</strong> 20 Dicembre 2011 aveva<br />

approvato la costituzione <strong>del</strong>la Com-<br />

pagnia di Pier Pettinaio, Pettinaio Associazione di Promozione<br />

Sociale avente finalità di mutuo soccorso soccorso,<br />

solidarietà e promozione sociale e culturale fra il<br />

popolo <strong>del</strong>la Civetta. Il 16 Gennaio la Compagnia<br />

si è pertanto costituita, indicendo pubblicamente<br />

l’Assemblea dei Fondatori, aperta a tutti<br />

i Contradaioli che volessero qualificarsi come<br />

tali, e che ha registrato 50 presenze. Durante<br />

l’Assemblea è stato redatto l’Atto Costitutivo, ratificato<br />

lo Statuto, e sono stati eletti gli Organi<br />

Sociali per il primo triennio.<br />

L’intento è quello di andare incontro alle situazioni<br />

di bisogno che la regressione economica in<br />

atto sembra far insorgere sempre più numerose,<br />

attingendo ai consolidati valori di aggregazione<br />

attorno alla Contrada come<br />

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estensione <strong>del</strong>la famiglia, gli stessi che furono alla<br />

base <strong>del</strong>le antiche compagnie di mutuo soccorso<br />

e che oggi debbono forse inaspettatamente rinverdirsi<br />

nel diverso contesto storico e culturale. E<br />

nella realtà odierna è quindi opportuno dotarsi<br />

di uno strumento giuridicamente idoneo a sviluppare<br />

la raccolta fondi a ciò necessaria in tutte le<br />

forme consentite alla tipologia di Associazioni a<br />

cui la Compagnia va ad appartenere.<br />

L’associazione è laica, apolitica e giuridicamente<br />

separata dall’Ente Contrada, anche allo scopo<br />

di poter attingere a strumenti di finanziamento<br />

altrimenti preclusi, quali, primo fra tutti l’accesso<br />

al 5 per mille <strong>del</strong>l’Irpef. L’ordinamento interno<br />

è ispirato ai consueti criteri di democraticità, le<br />

cariche sono elettive, l’Assemblea è sovrana e<br />

l’Organo esecutivo è il Direttivo, oggi composto<br />

da nove membri.<br />

La Compagnia di Pier Pettinaio intende operare<br />

erogando sussidi a famiglie disagiate,<br />

contributi per interventi di<br />

assistenza sanitaria, borse<br />

di studio e altri sostegni<br />

stegni, dando priorità<br />

a quanto eventualmente<br />

proposto dalla<br />

stessa Contrada.<br />

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segue a pag. 14<br />

di Gianfranco Bimbi<br />

11


Come avete visto, mi sono cambiato il<br />

vestito, mi hanno abbellito e rinfrescato<br />

e da questo numero vi voglio fare un regalo:<br />

voglio impreziosirmi con una nuova rubrica<br />

fotografi ca vintage che troverà posto sempre<br />

nelle mie pagine centrali.<br />

Proprio per questa ubicazione, ma non solo,<br />

ho pensato di chiamare questa rubrica “Al<br />

centro siamo noi” proprio per giocare sul<br />

doppio signifi cato <strong>del</strong> titolo.<br />

Si parla di centralità perché, appunto, sono le<br />

mie pagine centrali, ma anche di centralità in<br />

senso globale.<br />

Come si può osservare in questo primo numero,<br />

ho deciso di pubblicare foto e immagini<br />

che appartengono al passato; facce, volti,<br />

stili, costumi, luoghi, situazioni che oggi hanno,<br />

ovviamente, rifl essi diversi.<br />

Cambiano i tempi, mutano le situazioni, il<br />

nostro territorio ha un aspetto diverso, le<br />

mode hanno stravolto il nostro modo di vestire,<br />

l’inesorabile scorrere <strong>del</strong> tempo lentamente<br />

trasforma tutto ciò che gli appartiene,<br />

cose e persone, senza risparmiare niente e<br />

nessuno. Tuttavia, al centro di tutto ci siamo<br />

sempre NOI, noi con la nostra storia e con i<br />

nostri ricordi.<br />

Ecco quindi immortalati i momenti vissuti in<br />

contrada e per la contrada, accanto agli amici<br />

di sempre o per ricordare qualcuno che si è<br />

avviato precocemente a prendere un posto in<br />

prima fi la nella nuvola più alta.<br />

Vuole essere, questa mia nuova rubrica, un<br />

amarcord di emozioni e di sentimenti che<br />

coinvolge tutti, giovani e meno giovani.<br />

Ehi, dico a te! Sì, sì, proprio a te...<br />

Tra il tuo bel da fare, trova un minuto, vai di<br />

là in soggiorno o in salotto, apri quel cassetto<br />

dove hai custodito gelosamente le tue cose<br />

più care, sfoglia quell’album di foto che appartengono<br />

ai tuoi più intimi ricordi, prendi<br />

quella o quelle, magari anche un po’ ingiallita,<br />

che ha per te un signifi cato particolare<br />

vissuto in Civetta, inviamela ed io la pubblicherò.<br />

Molto volentieri.<br />

Tanto lo so, le hai già pubblicate su Facebook<br />

o su qualche altro social forum ed io sono<br />

geloso. Le voglio esporre anch’io, sulle mie<br />

pagine. Perché lo sai, io narro le gesta e le<br />

facce di chi c’è, di chi ci sarà ma soprattutto<br />

di chi c’è stato. Da sempre.<br />

Il Civettino<br />

“<br />

Ricordati<br />

com’eravamo<br />

E poi ancora com’era l’estate<br />

che ci aspettava ...<br />

Paola Turci<br />

AL CENTRO S<br />


SIAMO NOI


14<br />

A norma di statuto, gli aiuti saranno <strong>del</strong>iberati<br />

con graduatorie stilate sulla base di criteri og-<br />

gettivi preventivamente definiti e pubblicamente<br />

notificati e, laddove possibile, con specifici bandi<br />

di concorso concorso.<br />

Inoltre potranno svolgersi attività culturali e di<br />

promozione sociale sempre privilegiando l’accesso<br />

ai Contradaioli e ponendo particolare attenzione<br />

verso i giovani, quali costituzione di una<br />

biblioteca, istruzione e formazione, finanziamen-<br />

to di restauri, tutela e valorizzazione di beni e<br />

luoghi di interesse interesse. L’Associazione intende aprirsi<br />

alla collaborazione con altre realtà simili, eventualmente<br />

presenti nel tessuto contradaiolo cittadino,<br />

nonché alle altre a carattere mutualistico,<br />

ed infine alle emergenze nazionali e internazionali,<br />

se <strong>del</strong> caso sostenendo l’azione di volonta-<br />

riato dei propri soci in tal senso mobilitati.<br />

Il finanziamento è affidato al tesseramento<br />

annuale, a donazioni di Soci e di terzi, a contributi<br />

pubblici, a eredità e legati testamentari<br />

eventualmente finalizzati a specifici obbiettivi,<br />

quali, ad esempio, borse di studio, ad eventi occasionali<br />

di sollecitazione <strong>del</strong>la raccolta fondi,<br />

a proventi da attività commerciali sussidiarie e,<br />

infine, di grande rilievo, alla destinazione <strong>del</strong> 5<br />

per mille eseguita da parte dei Contradaioli e<br />

non solo, i cui proventi, tuttavia, potranno purtroppo<br />

arrivare soltanto a partire dai prossimi due o<br />

forse tre anni, e ciò per le connesse prescrizioni<br />

burocratiche.<br />

Viene dunque aperto il tesseramento per l’anno<br />

2012 2012. Le quote annuali sono da intendersi come<br />

minimo obbligatorio per assumere la qualifica di<br />

Socio, lasciando ovviamente aperta una mag-<br />

giore contribuzione, contribuzione sia a titolo di tesseramento<br />

sostenitore che per donazione. Queste ultime<br />

possono eventualmente essere finalizzate a specifici<br />

obbiettivi, previe intese con il Direttivo.<br />

Come ben si comprende l’attività di questo anno<br />

iniziale è prevalentemente affidata agli introiti<br />

dal tesseramento e agli altri contributi di Soci<br />

e terzi privati, prima che si possano conseguire<br />

proventi da specifiche attività collaterali e da<br />

contributi pubblici, in particolare dal 5 per mille.<br />

Ma la nostra comunità sociale e Contradaiola dà<br />

continue e significative prove di grande sensibilità<br />

verso gli obbiettivi ora proposti dalla Compagnia,<br />

tanto da far ritenere che essa possa accogliere<br />

con ampio favore questo veicolo a ciò esclusivamente<br />

dedicato, percependolo, questo è l’augurio,<br />

come un braccio operativo di ciò che già si fa<br />

e che fortemente si desidera fare in misura maggiore,<br />

e con più organizzazione ed efficacia.<br />

Tutto il Direttivo rimane a completa disposizione<br />

per chiarimenti, proposte o qualunque altra esigenza.<br />

Non esitate a contattarci.<br />

Un caro saluto dalla “nostra” Compagnia.<br />

ORGANI SOCIALI<br />

Presidente Presidente: Gianfranco Bimbi - 335-5357683 – gianfranco.bimbi@banca.mps.it<br />

Vice Presidente Presidente: Tommaso Cortonesi – 328-8731860 - tommaso.cortonesi@gmail.com<br />

Direttivo Direttivo: Carlo Agricoli (Tesoriere) - 333-8204352 - cagricoli@alice.it<br />

Raffaella Stirpe (Segretario) – 349-0639968 - raffaella.stirpe@banca.mps.it<br />

Alessia Geyer - 347-5532806 – alegey@hotmail.com<br />

Mauro Lorenzetti – 338-8680479 - immobiliarebaldi@libero.it<br />

Marta Pappadopulo - 339-3900753 - marpap@email.it<br />

Livio Picchioni – 335-6931189 – info@orthopicchioni.com<br />

Franco Ruzzenenti - 328-0457583 - ruzzenenti@unisi.it<br />

Collegio dei Revisori Revisori: Paolo Betti (Presidente) - Antonio Ciatti - Patrizia Sideri


Alcuni stralci più significativi <strong>del</strong>lo Statuto:<br />

Articolo 1 - DENOMINAZIONE – SEDE – OGGETTO - DURATA<br />

L’Associazione non ha finalità di lucro e assume a valori fondanti il mutuo soccorso, la solidarietà e la promozione<br />

sociale e culturale fra tutti coloro che si riconoscono nella comunità territoriale anticamente corrispondente alle Compagnie<br />

di San Vigilio, San Pietro in Banchi e San Cristoforo, attualmente incorporate nel territorio <strong>del</strong>la Contrada<br />

Priora <strong>del</strong>la Civetta...<br />

Articolo 3 - ASSOCIATI<br />

Possono far parte <strong>del</strong>l’Associazione le persone fisiche e giuridiche che ne condividono gli scopi. Le persone fisiche<br />

dovranno: a) essere protettori <strong>del</strong>la Contrada; b) dare prova di irreprensibile condotta morale.<br />

Possono essere accettati soci non protettori <strong>del</strong>la Contrada nella misura massima <strong>del</strong> 10% <strong>del</strong> totale.<br />

Gli associati sono tenuti alla partecipazione alla vita associativa ed alla corresponsione di una quota associativa<br />

annuale nella misura fissata dal Consiglio Direttivo e di eventuali contributi dallo stesso <strong>del</strong>iberati.<br />

Gli associati conseguono il diritto al voto in Assemblea, all’elettorato attivo (elezione degli Organi) e all’assunzione di<br />

incarichi non elettivi con il compimento <strong>del</strong> 18° anno di età.<br />

Per gli associati persona giuridica i suddetti limiti, l’irreprensibilità morale e ogni altro requisito <strong>del</strong>l’associato valgono in<br />

relazione alla persona fisica <strong>del</strong>egata alla rappresentanza nell’Associazione.<br />

Gli associati che non abbiano corrisposto almeno la quota <strong>del</strong>l’anno precedente a quello in corso perdono ogni diritto<br />

di voto, di elettorato attivo e passivo e di assunzione di incarichi fino al ripristino <strong>del</strong>la regolarità.<br />

Articolo 4 - ASSEMBLEA<br />

L’Assemblea si compone di tutti gli associati in regola con il versamento <strong>del</strong>le quote associative. Essa è convocata<br />

presso la sede sociale, o presso altro luogo <strong>del</strong> Comune ove ha sede almeno una volta l’anno e tutte le volte che sia<br />

ritenuto necessario, dal Consiglio Direttivo o da un suo qualunque membro, dal Presidente o dal Vicepresidente, ovvero<br />

quando ne facciano richiesta tanti associati che rappresentino almeno un decimo degli iscritti. In caso di mancata<br />

convocazione <strong>del</strong>l’Assemblea nei termini prescritti e di inerzia degli organi, la convocazione potrà essere effettuata<br />

anche da un solo associato. La convocazione è fatta mediante lettera, oppure posta elettronica, oppure a mezzo<br />

stampa ed affissione presso la sede sociale con indicazione <strong>del</strong> luogo e <strong>del</strong>l’ora <strong>del</strong>l’adunanza e degli argomenti che<br />

saranno posti all’ordine <strong>del</strong> giorno.<br />

L’Assemblea <strong>del</strong>ibera sull’approvazione <strong>del</strong> bilancio, sulla nomina <strong>del</strong> Consiglio Direttivo, <strong>del</strong> Presidente, <strong>del</strong> Vice Presidente<br />

e <strong>del</strong> Collegio dei Revisori (ove nominato), e su tutte le questioni ad essa riservate dalla legge e dal presente<br />

Statuto, nonché sulle questioni ad essa sottoposte dal Consiglio Direttivo.<br />

Articolo 7 - PATRIMONIO E RENDICONTO<br />

Il rendiconto annuale da sottoporre all’Assemblea per la relativa approvazione entro tre mesi dal termine <strong>del</strong>l’esercizio,<br />

è predisposto dal Consiglio Direttivo. Entro il medesimo termine il Consiglio Direttivo sottopone all’Assemblea per<br />

l’approva-zione il bilancio preventivo per il successivo esercizio corredato con il relativo programma <strong>del</strong>le iniziative.<br />

Il rendiconto si compone <strong>del</strong> rendiconto economico, <strong>del</strong>lo stato patrimoniale e finanziario e <strong>del</strong>la relazione morale.<br />

La mancata approvazione di uno o più dei suddetti documenti comporta la messa in votazione di una mozione di fiducia<br />

al Direttivo. In mancanza <strong>del</strong>la fiducia, l’Organo decade e nei successivi 30 giorni viene indetta l’Assemblea per il<br />

rinnovo straordinario <strong>del</strong>le cariche. A fiducia confermata l’Assemblea si aggiorna invece a una data successiva di non<br />

più di 20 giorni per l’esame dei documenti rivisti in base ai rilievi posti. Una seconda mancata approvazione comporta<br />

la caduta automatica degli Organi e l’indizione <strong>del</strong>l’Assemblea per il rinnovo <strong>del</strong>le cariche nei termini sopra detti.<br />

Copia integrale <strong>del</strong>lo Statuto può essere richiesta al Segretario.<br />

A norma di Statuto il Direttivo ha fissato le quote annuali in:<br />

• 10,00 € per i minori di diciotto anni;<br />

• 20,00 € per gli adulti.<br />

Possono associarsi tutti i Contradaioli <strong>del</strong>la Civetta e chiunque altro non civettino, magari un familiare, che si riconosca<br />

nei valori statutari succintamente sopraesposti.<br />

I versamenti possono essere fatti:<br />

• con il bollettino postale allegato, allegato sul c/c postale n° 001004987721 intestato Compagnia di Pier Pettinaio;<br />

• con bonifico bancario sullo stesso c/c postale IBAN: IT 54 X 07601 14200 001004987721 – Codice BIC-SWIFT<br />

per bonifici dall’estero: BPPIITRRXXX<br />

• con versamento diretto a uno dei membri <strong>del</strong> Direttivo.<br />

Nella causale si indicheranno i nominativi per i quali si sta versando.<br />

Chi volesse procedere fin da subito a rilasciare ordine permanente alla propria Banca valido anche per i prossimi anni,<br />

così come avviene per il pagamento <strong>del</strong> protettorato alla Contrada, può contattare il Direttivo per gli opportuni accordi.<br />

15


16<br />

Ho appena terminato di leggere il libro<br />

che Alberto e Bruna hanno scritto<br />

sull’ultimo secolo di vita <strong>del</strong>la nostra<br />

Contrada - con particolare riferimento alla Società,<br />

dalla sua nascita ai nostri giorni - e sento<br />

il dovere, penso a nome di tutti i civettini, di<br />

esprimere loro il nostro più sincero e profondo<br />

ringraziamento.<br />

Trattasi infatti di un’opera, da me volutamente e<br />

saggiamente centellinata, che rappresenta una<br />

fonte inesauribile di notizie, aneddoti, retroscena<br />

che, anche se da molti conosciuti e a volte<br />

vissuti, hanno il potere di rinverdire emozioni e<br />

ricordi facenti parte <strong>del</strong> patrimonio sentimentale<br />

di ciascuno di noi.<br />

A me la lettura ha inoltre provocato una dolce<br />

e tenera malinconia, con conseguenti, debite riflessioni,<br />

nei confronti di un mondo contradaiolo<br />

che, per numeri e abitudini, sembra appartenere<br />

ad un passato remoto, piuttosto che prossimo,<br />

come realmente è.<br />

DA GUSTARE<br />

PAGINA PER<br />

PAGINA<br />

Alberto Fiorini - Bruna Traballesi<br />

La Contrada <strong>del</strong> Castellare<br />

Un secolo di vita<br />

<strong>del</strong>la Contrada Priora <strong>del</strong>la Civetta<br />

e <strong>del</strong>la sua Società<br />

di Salvatore Granata


Senza andare tanto lontano nel tempo, fa specie<br />

ripensare alle cene <strong>del</strong>la prova generale<br />

in Via Cecco Angiolieri – sebbene ancora da<br />

“turista” ebbi la fortuna di partecipare all’ultima<br />

– laddove oggi non ci contiene più nemmeno<br />

piazza Tolomei, o leggere <strong>del</strong>le prime pastasciutte<br />

improvvisate con fornelli e stoviglie di<br />

fortuna, quando ormai la nostra cucina dispone<br />

di attrezzature di prim’ordine in grande abbondanza.<br />

Tutto ciò mi induce, pur conscio <strong>del</strong>l’ineluttabilità<br />

di quanto accaduto, a rimpiangere quelle atmosfere<br />

che, a mio avviso, riflettono l’essenza più<br />

pura <strong>del</strong>la Contrada e che oggi è possibile rivivere<br />

forse solo nei cenini <strong>del</strong> venerdì, quando,<br />

come un tempo, ci si ritrova in numero ristretto,<br />

per il semplice e puro piacere di stare insieme<br />

davanti ad un piatto di pasta o a degli affettati.<br />

A questo proposito, proprio ripensando ai<br />

tempi passati rievocati nel testo in questione,<br />

mi risulta irrefrenabile l’impeto di stigmatizzare<br />

l’inaccettabile spreco che avviene in occasione<br />

di ogni cena ufficiale, allorché sistematicamente<br />

si esagera, proponendo ai commensali menù e<br />

quantità di cibo sproporzionati a quello che dovrebbe<br />

essere il semplice, prioritario gusto <strong>del</strong>la<br />

compagnia, pur nella ricerca <strong>del</strong>la qualità e <strong>del</strong>la<br />

particolarità gastronomica.<br />

Scusandomi per questa breve, polemica digressione<br />

e tornando al libro, penso poi che, soprattutto<br />

per i più giovani, sia oltremodo istruttivo<br />

rendersi conto di quanti e quali sacrifici, uniti<br />

ad una fervida creatività, hanno fatto i vecchi<br />

per portare la Civetta ai livelli attuali.<br />

Oggi che purtroppo, a causa <strong>del</strong>lo spopolamento<br />

dei rioni, la quotidianità <strong>del</strong>la tradizione<br />

orale è andata quasi irrimediabilmente perduta,<br />

risulta oltremodo importante che certe figure<br />

storiche <strong>del</strong>la Contrada siano state onorate<br />

e cristallizzate almeno nei loro tratti essenziali.<br />

Perché domani i nostri figli sappiano chi sono<br />

stati Batino o Messinella.<br />

17


18<br />

Lanno<br />

’<br />

scorso sono volato via lontano per un<br />

epico viaggio iniziato agli albori <strong>del</strong>l’estate,<br />

andato avanti per tutto l’autunno, proseguito<br />

nel pieno <strong>del</strong>l’inverno, valicando mari e monti,<br />

calcando spiagge e praterie, vagando per mesi<br />

e mesi, in mille e mille paesi esotici per tutto l’orbe<br />

terracqueo... Sì, meglio, e chi ci crede?... Eh va be’...<br />

sì, insomma... ho fatto un viaggio... a piedi... sulle lastre<br />

<strong>del</strong> territorio <strong>del</strong>la Civetta. A far che? Uuumh...<br />

forse un safari, senza fucili, però, amichevole, a<br />

caccia di esemplari di una nobile e antica specie<br />

autoctona che sulle lastre prospera rigogliosa,<br />

esercitando un’altrettanto nobile e antica professione,<br />

che talvolta è quasi un’arte: l’esercente commerciale.<br />

L’idea, nata nella Commissione Finanziaria, era<br />

quella di chiedere loro un contributino annuale,<br />

ma non certo per far cassa, ci mancherebbe altro,<br />

quanto sulla base di un concetto di alta filosofia<br />

di alta senesità, che è questo: la Contrada è una<br />

comunità che fa <strong>del</strong> territorio la sua casa, il commerciante<br />

che ci tiene bottega ci fa i suoi affari,<br />

ci passa le sue giornate per anni, molto, molto di<br />

più di quella stragrande maggioranza dei contradaioli<br />

che non ci abita, è portatore di interessi <strong>del</strong><br />

tutto identici per quella che è anche la sua casa,<br />

da tenere in ordine, pulita e ravversata, e dunque<br />

fa parte, sia pure a diverso titolo, <strong>del</strong>la stessa co-<br />

UN MONDO<br />

SULLE LASTRE<br />

munità contradaiola. Sostenere la Contrada significa<br />

allora per lui, come per noi, contribuire a tutelare<br />

questo interesse, per quel poco o tanto che<br />

la Contrada può fare. Ma è di certo tanto, per il<br />

solo fatto di esistere, per contribuire tenacemente<br />

a mantenere Siena unica al mondo, per prendersi<br />

cura di quel territorio, viva e sveglia a vigilare, e<br />

nel caso nostro anche di notte, se è per questo,<br />

con gli occhioni gialli spalancati a scrutare nel buio<br />

e la testa a girare tutt’intorno a trecentosessanta<br />

gradi.<br />

«Come si chiameranno questi benemeriti che ci<br />

daranno sì cotali cospicui sostegni?,» domandò un<br />

arguto membro <strong>del</strong>la Commissione. «<strong>Amici</strong> <strong>del</strong>la<br />

Civetta!,» risposi subito io, ispiratissimo. «Sì, meglio!<br />

Così sembra una campagna <strong>del</strong> WWF per un<br />

animale in estinzione!,» ribatté un’ancor più arguta<br />

“membra” <strong>del</strong>la Commissione. «Dio, ne guardi!,» si<br />

disse tutti in coro. E allora? Allora si chiameranno<br />

“sostenitori.” Sì, sostenitori <strong>del</strong> Civettone, a fianco<br />

dei prodi contradaioli.<br />

Vagando per le strade come cani randagi fu fatto<br />

un censimento, uscì fuori una lista per fortuna<br />

lunghissima, oltre duecento insegne commerciali,<br />

per intanto si recapitò una lettera, poi da buoni<br />

cacciatori, ci spartimmo il territorio e finalmente<br />

si partì per la vera caccia. Del resto calcando le<br />

orme di una Commissione Finanziaria di una venti-<br />

di Carlo Agricoli


na d’anni fa, a rinverdire quella che un tempo era<br />

una tradizione per tutta Siena, oggi perduta. Fu<br />

così che anch’io partii per quel viaggio sulle lastre.<br />

Ed è stato per me come scoprire un mondo<br />

sconosciuto. Una cosa che non avrei mai creduto,<br />

un mondo denso, interessante, ricco di mille sfaccettature,<br />

di mille variegati modi di vedere, vivere<br />

e sentire il vero, grande bene comune che tutti ci<br />

unisce: la nostra amata Siena. Sì, perché di questo,<br />

incredibilmente, si è trattato, in gran prevalenza. A<br />

che, in un tripudio di bandiere o nel grigiore tetro<br />

<strong>del</strong>la nebbia novembrina, LEI trionfi come sempre<br />

immortale!<br />

Non c’è stato negozio in cui non sia entrato per almeno<br />

due o tre volte, fino a certi massimi storici di<br />

otto o dieci. «Devo parlare con mio marito» - «mi<br />

sono dimenticata di parlare con mio marito» - «il<br />

titolare sarà qui domani» - «doveva venire, ma non<br />

si è visto» - «no, la mia collega non mi ha detto nulla,<br />

ma lei ci sarà stasera» - «c’è stato un problema,<br />

la collega ci sarà domattina» - «domattina non<br />

posso io, ma tornerò» - «la responsabile è andata<br />

in ferie» - «buon pro gli faccia» - «il titolare si è<br />

sposato, è in viaggio di nozze» - «quando lo sente<br />

gli faccia i migliori auguri da parte di tutti i civettini»<br />

- «gliene parlerò alla prima occasione, non<br />

dubiti» - «grazie» - «il titolare è venuto, ma l’occasione<br />

è sfuggita, c’è stato tanto da dire e da fare,<br />

era un secolo che non lo vedevo» - «Sono venuto<br />

la settimana scorsa per la Civetta, si ricorda?,»<br />

dico entrando in un negozio di intimo femminile. «E<br />

come non si potrebbe? Veder entrare un uomo qui<br />

dentro è così raro che non si dimentica mai più!»<br />

Secondo me questo era un complimento. Però non<br />

mi hanno dato niente. Da un’altra parte, riassunta<br />

succintamente per la centesima volta la richiesta<br />

già fatta nella lettera, di là dal banco <strong>del</strong>la cassa<br />

arriva la risposta, in un tono algido che chiude la<br />

bocca: «Grazie, no, non ci interessa.» - «Eh lo so!<br />

Il fatto è che interesserebbe a me!,» mi verrebbe<br />

da dire, ma naturalmente dico invece, «Chiedo<br />

scusa, grazie lo stesso.» Una gentile signora mi<br />

ascolta attenta, mi guarda, ammicca, sorride furbescamente,<br />

e fa: «ma... questo è un pizzo!» Eh sì,<br />

il sospetto era venuto anche a noi, però fo finta di<br />

niente, ridicchio anch’io e non raccolgo. Ma poi<br />

si conclude lo stesso felicemente in rete. Qualche<br />

volta la vaga sensazione di andar racimolando<br />

elemosine... un giorno stavo entrando in un negozio,<br />

quando ho dovuto far posto giustappunto a<br />

un mendicante che usciva... Per quel giorno non<br />

sono entrato... Ma solo perché sarebbe stato un<br />

assist troppo comodo per l’esercente... «sempre<br />

tutti a chiedere!,» già mi pareva di sentirlo. «Non<br />

è per non voler capire,» mi dice un appassionato<br />

contradaiolo, «ma dare anche un solo duino a<br />

una Contrada che non sia la mia, non mi riesce<br />

proprio!» - «Ma la tessera sarà intestata al negozio.<br />

E’ come pagare il protettorato per un figliolino<br />

nato nella Civetta» - «Non potrei mai concepire un<br />

19


20<br />

figliolo <strong>del</strong>la Civetta. Ma vi voglio bene lo stesso,<br />

a voi civettini, vi faccio sempre volentieri lo sconto.»<br />

Anch’io voglio bene alla tua Contrada, anche<br />

senza lo sconto. In fondo mi tocca silenziosamente<br />

condividere.<br />

Un mondo fatto più che altro di dipendenti, gentili,<br />

efficienti e professionali, gente ammirevole e laboriosa,<br />

spesso non senese, che dunque è lontano<br />

da casa, che forse presto sarà di nuovo trasferita,<br />

che apre la saracinesca tutte le mattine e la<br />

chiude tutte le sere, abituata a fare tutto da sé,<br />

ma che poi deve sempre rapportarsi con titolari<br />

lontani, che quando occorrono stanno sempre<br />

da un’altra parte, che si sentono più che altro per<br />

telefono, che forse a malapena si conoscono, e<br />

allora è difficile far capire come si deve stare in<br />

questi negozi di Siena, com’è fatta l’intima essenza,<br />

la particolarità, l’anima unica di questa nostra<br />

città che in questo discorso è la protagonista, non<br />

certo la Contrada, che è solo una sua figlia, e se<br />

non si capisce questo, il sostegno non arriva. «Sa,<br />

me lo immaginavo, ha detto di no, mi dispiace, ma<br />

purtroppo è francese! Non capisce!» Ho tentato<br />

anch’io, allora, di parlare con chi decide, chiedendo<br />

recapiti diretti, «mi scusi, ma non posso dargli il<br />

telefono e nemmeno la mail,» troppo spesso era<br />

la risposta, «gliela do volentieri,» raramente mi è<br />

capitato.<br />

E allora ho mandato accorate mail a sconosciute<br />

entità incorporee di direzioni commerciali sparse<br />

per il mondo, aspettando risposte entusiaste... nessuno<br />

mi ha mai risposto, nemmeno per un bellissimo<br />

vaffa elettronico, e la cosa mi offende... anzi,<br />

no, uno mi ha risposto, e subito, il giorno dopo, per<br />

comunicarmi felice e contento di aver inoltrato con<br />

grande piacere la mia pregiata missiva all’Ufficio<br />

Marketing che si occupava anche <strong>del</strong>le sponsorizzazioni...<br />

lo diceva sempre un mio caro collega:<br />

«la soluzione a ogni problema impiegatizio è tro-<br />

vare il destinatario a cui appioppare la lettera che<br />

ti è piovuta addosso,» e appunto questo la Civetta<br />

andava infatti cercando, uno sponsor da mettere<br />

sul giubbetto <strong>del</strong> fantino!... il quale sponsor però è<br />

ancora lì che pondera, chissà dove, la sua ardua<br />

decisione se darmi o no quei 50 euro o giù di lì...<br />

Per ora è no.<br />

Un viaggio, dunque, fatto più che altro di silenzi,<br />

rimandi, rifiuti? Di difficoltà a presentarsi, di ancora<br />

maggiori ostacoli nel raggiungere la persona giusta,<br />

di sforzi immani per escogitare le parole adatte,<br />

per farsi capire, talvolta soltanto per entrare<br />

in simpatia. Sì, certo, anche questo, ma in fondo<br />

soltanto un paio di risposte veramente sgarbate<br />

e, guarda un po’, proprio da senesi e contradaioli.<br />

E però anche molto altro, e stavolta di grande<br />

soddisfazione.<br />

Per esempio, il piacere un po’ maligno di riuscire a<br />

scavalcare certe commesse più che scettiche, «non<br />

glieli darà mai!,» di ricevere imprevisti assensi da<br />

titolari finalmente impallinati per telefono dopo<br />

venti fucilate a vuoto, di tornare sogghignando al<br />

negozio e sciorinare la tessera sotto il naso <strong>del</strong>la<br />

scettica commessa, ora costretta a un’accoglienza<br />

principesca, incontrare dopo regolare appuntamento<br />

un titolare non senese che mi riceve come<br />

un ambasciatore estero, che ascolta attento la canonica<br />

esposizione, che alla fine mi apostrofa in<br />

tono manageriale con un bellissimo, inattesissimo,<br />

«Sì, riteniamo senz’altro di aderire. Quant’è?» -<br />

«Quanto vuole.» - «Vanno bene xxx euro?» - «Sì,<br />

benissimo, grazie moltissimo!» - «Cosa dobbiamo<br />

fare? C’è da firmare qualcosa?» - «No, guardi,<br />

nell’era <strong>del</strong>la semplificazione burocratica, è tutto<br />

molto più semplice. Stampo la tessera e torno.»<br />

Mantengo però un pari tono manageriale, spiego,<br />

ringrazio, ossequio, me ne vo, fra un paio di<br />

burocratici giorni tornerò con la tessera e due o<br />

tre <strong>Civettini</strong> da leggere. Questi però li ho sempre


portati a tutti, un piccolo anticipo, prima di inserire<br />

il nuovo sostenitore nell’elenco per le spedizioni a<br />

regime.<br />

La sorpresa di sentirsi dire: «oh finalmente! Sono<br />

vent’anni che vi s’aspetta! Alla fine l’avete capita!»<br />

Meglio tardi che mai!» Oppure, «sì, guardi,<br />

la tessera la fo volentieri, siamo qui, la Civetta<br />

mi è simpatica, quando i ragazzi mettono i tavoli<br />

qui davanti mi fanno tanta tenerezza,» un amico<br />

che stacca la tessera pur essendo fuori dal territorio,<br />

il piacere d’intavolare discussioni con senesi<br />

appassionati su tante e tante cose, discettare su<br />

ciò che sta scritto in un angolino <strong>del</strong>la Maestà di<br />

Simone Martini, che nessuno immaginerebbe mai,<br />

con un altro a piangere insieme sulla brutta piega<br />

che hanno preso tante cose di casa nostra, «se<br />

anche qui dietro non cambia tutto, sono dolori!,»<br />

mi dice, e dietro c’è Piazza <strong>del</strong> Campo. «Peggio<br />

ancora l’Università e il Babbone Montepascone!»<br />

La straordinaria cosa di trovare un paio di immigrati<br />

che parlano di Siena con lo stesso amore<br />

con cui di certo ricordano la mamma lasciata al<br />

paese natale, che hanno i figlioli battezzati nelle<br />

Contrade, che si dicono felici in questa città. «Non<br />

siamo di Siena,» disse un’altra gentilissima signora,<br />

«ma qui stiamo bene, vogliamo rimanere, è giusto<br />

contribuire per questa splendida città.» Mi venne<br />

voglia di darle un bacino. A Siena per amore <strong>del</strong>la<br />

città, ha scritto sul biglietto pubblicitario <strong>del</strong> suo<br />

negozio, un milanese atterrato in Cecco Angiolieri.<br />

Roba da lacrime! Con un<br />

altro, questo un senese, che<br />

davanti al negozio gli stavano<br />

rifacendo una facciata, posso<br />

invece condividere lo sdegno:<br />

«se anche qui mi ci schioccano<br />

un altro intonaco come mi hanno<br />

fatto qui accanto, guardi un<br />

po’ che schifo, giuro che sta-<br />

volta salto sopra l’impalcatura e sbaracco tutto!,»<br />

mi dice, infuriato. - «Vengo anch’io!» - «Bravo! Basta<br />

con questi intonaci fuori tempo e luogo! Chi li<br />

autorizza a sciupare tutta Siena!» - «Non lo so! E’<br />

tanto che ci penso...» Doveva ancora scoprire che<br />

fra i numeri <strong>del</strong> Civettino che gli avevo portato<br />

c’era anche quello dove comparve una mia accesa<br />

polemica contro gli intonaci...<br />

E poi ancora, entrare in negozi che sono stati<br />

luoghi storici <strong>del</strong>la Civetta, la sorpresa di trovare<br />

interesse, argomentare insieme se l’ingresso principale<br />

di San Pietro Buio era in Banchi di Sotto o nel<br />

vicolino scomparso, la soddisfazione di portare in<br />

omaggio il libro <strong>del</strong>le Sedi Storiche e una stampa<br />

di San Pietro Buio scannerizzata apposta, dove si<br />

vede com’era messa la chiesa, pronta per incorniciarla<br />

e metterla in bella mostra ai clienti, trovare<br />

un altro esercente, senese solo di adozione, che<br />

tuttavia sa di stare a bottega dove fu la trattoria<br />

di Federigo Tozzi e accanto alla Corte di Cecco,<br />

ma anche entrare nel negozio storico che fu di un<br />

civettino storico, per ironia <strong>del</strong>la sorte il primissimo<br />

visitato, scelto apposta, per scaramanzia, sicuro di<br />

partire col piede giusto, tornare per la risposta e<br />

invece, zac!, niente da fare. E allora le commesse,<br />

senesi e contradaiole, a scusarsi sconsolate, «ci dispiace<br />

tantissimo, ma sa, i padroni sono di Montevarchi!»<br />

Scoprire che altre commesse di un grande<br />

marchio internazionale, piuttosto che affrontare<br />

estenuanti colloqui con le loro incorporee direzio-<br />

21


22<br />

ni, si sono consorziate e sottoscrivono la tessera<br />

in proprio. Ammirevoli, impagabili! E la tessera è<br />

allora intitolata “Il Personale <strong>del</strong>... grande marchio”...<br />

che il grande marchio altro non merita...<br />

...Già i grandi marchi internazionali... un’altra bella<br />

scoperta per me ignaro viaggiatore in questo strabiliante<br />

viaggio sulle lastre. Il senso agrodolce e un<br />

po’ estraniante di una città che cambia, che è già<br />

cambiata sotto i nostri occhi talvolta incapaci di<br />

vedere, che non è fatta più soltanto di senesi con<br />

la bottega in fondo alle scale. Quelle che a noi<br />

piace ancora immaginare come le vie medievali<br />

pullulanti dei fondachi e dei banchi dei mercatanti<br />

senesi, sono diventate un luogo <strong>del</strong>l’immaginario<br />

mondiale, nel villaggio globale che è diventato il<br />

mondo. Le strade <strong>del</strong> nostro territorio sono ambita<br />

meta, un fiore all’occhiello <strong>del</strong> business internazionale.<br />

Sì, Banchi di Sopra e di Sotto come via Condotti,<br />

uguali identici a Brodaway, la Fifth Avenue,<br />

Oxford Street, la Rue de Rennes o la Huaihai a<br />

Shanghai. Un posto dove il proprio marchio non<br />

può mancare per ben figurare sul palcoscenico<br />

mediatico e commerciale <strong>del</strong> mondo intero. Tutto<br />

questo e altro ancora dà una sensazione strana,<br />

per me inaspettata. Mi viene da riflettere. Che sia<br />

una bestemmia storica? No, è invece una stupefacente<br />

continuità storica! Sono gli stessi fondachi,<br />

fisicamente, proprio quelli, è lo stesso spirito dei<br />

merciadri medievali che ambivano ad insediarsi<br />

sul tratto cittadino <strong>del</strong>la Francigena, famoso in tutta<br />

Europa, denso di viandanti e pellegrini. E’ soltanto<br />

che non siamo più nel medioevo, c’è poco<br />

da stridere, siamo nel mondo bello o brutto <strong>del</strong><br />

nostro oggi, come a ogni uomo è sempre toccato<br />

il mondo <strong>del</strong> suo tempo, da che mondo è mondo.<br />

Dobbiamo andare incontro a questi nuovi mercatanti<br />

dei marchi internazionali, come sempre è<br />

accaduto nella storia di Siena per chi veniva da<br />

fuori... meno che i fiorentini... e tutto soltanto per<br />

mantenere Siena unica com’è, patrimonio ideale<br />

<strong>del</strong>la specie umana. E’ anche questo che pensiamo<br />

di star facendo noi <strong>del</strong>la Civetta: incontrare<br />

un mondo nuovo, portando e cercando sopratutto<br />

amicizia. Il contributo è secondario, oltre che d’importo<br />

volontario. E i risultati sono stati confortanti. E<br />

siamo appena a mezza via!...<br />

...C’è però un problema... almeno per me... Da un<br />

po’ tempo, infatti, non appena mi affaccio su per il<br />

Corso è tutto un frenetico sferragliare di saracinesche<br />

tirate giù, non so perché, tutto uno sbattere<br />

frettoloso di porte e sportelli, un far capolino di<br />

commesse a ritirarsi subito indietro terrorizzate, a<br />

sprangare usci e finestre, a chiudere tutto... «E’ sciopero,<br />

è festa, non si sa cos’è, ma qui si chiude, qui<br />

dentro non c’è nessuno!»... non so perché accade<br />

questo... ma è un bel problema... perché, pensate<br />

un po’, pare proprio che a me, da qui in avanti,<br />

sarà per sempre precluso il piacere di passare sulle<br />

vie dei mercatanti, fra vetrine luccicanti e negozi<br />

scintillanti e... sopratutto aperti!... Ma perché mi si<br />

battono le porte in faccia?...


Esercizi Commerciali “Sostenitori” <strong>del</strong>la Civetta<br />

Pubblichiamo l’elenco degli esercizi commerciali operanti nel territorio che per l’anno 2011 hanno aderito alla nostra proposta di<br />

sancire un vincolo di amicizia con la Contrada, sottoscrivendo la speciale Tessera di Sostenitore. Nel ringraziarli sentitamente per<br />

la sensibilità dimostrata, la Civetta è particolarmente lieta di averli accolti nella comunità allargata riunita intorno al suo territorio,<br />

ritenendo che anche chi vi opera quotidianamente, senese e non, appartenente o meno ad altra Contrada, sia accomunato<br />

per il suo esercizio commerciale ai propri Contradaioli dal prioritario interesse <strong>del</strong>la sua tutela, un’opera a cui le Contrade tutte<br />

dedicano da sempre ogni loro migliore energia.<br />

E la piena valorizzazione, la continua fruizione ispirata al rispetto, alla condivisione, al “buon vicinato” di uno dei massimi beni<br />

comuni, l’ambiente urbano “a misura d’uomo”, è parte fondante dei molti valori che da sempre sostengono Siena e la fanno<br />

primeggiare per qualità di vita nel mondo intero.<br />

Esercizi Commerciali operanti sul territorio<br />

AG. VIAGGI LA VIA DELLE SPEZIE - Via <strong>del</strong>le Donzelle GLENFIELD ABBIGLIAMENTO - Via Banchi di Sopra, 20<br />

ATELIER 68 di VALENTINA BALDANZI - Via Cecco Angiolieri, 24 HECLA COLTELLERIA - Via Banchi di Sotto, 1<br />

BAR CAFFE' DEL CORSO - Via Banchi di Sopra, 25 IL CAVALLINO BIANCO - PIZZERIA - Via di Città, 20<br />

BAR PLANET BASKET - Via de' Rossi, 6 LA BOTTEGA ANTIQUARIATO - Via Cecco Angiolieri, 7<br />

BENETTON - Via Banchi di Sopra, 54-60 LA BOTTEGA DEL CAFFE' - BAR - Via Banchi di Sotto, 39<br />

CALZEDONIA - Via Banchi di Sopra, 19 LA MERCERIA DEI NONNI - Piazzetta Sabatino Mori, 6<br />

CAMICERIA BELMONTI - Via Banchi di Sopra, 37 LENSINI FOTO - Via <strong>del</strong> Refe Nero<br />

CAMILLA & CO. - Piazza Tolomei LIBERTY ABBIGLIAMENTO - Via Banchi di Sopra, 28<br />

CARPISA PELLETTERIE - Via di Città, 7 ORIGINAL MARINES - Via Banchi di Sopra, 7-9<br />

CARTOLERIA BONUCCI - Via de' Rossi, 12 OUTLET DE GORTES - Via Banchi di Sotto, 10<br />

CASA DELLA BOMBONIERA - Via dei Termini, 24 PARRUCCHIERA ANNA E MARCELLA - Via Cecco Angiolieri, 23<br />

COPISTERIA SENESE - Via Sallustio Bandini, 2 PELLINI - Via dei Termini, 27-29<br />

DOLCI TRAME - Via <strong>del</strong> Moro, 4 PERICCIOLI ABBILGIAMENTO - Via Sallustio Bandini, 20<br />

DOLCI TENTAZIONI PRODOTTI TIPICI - Via Rinaldini, 8 / Via <strong>del</strong>le Terme, 51<br />

Via <strong>del</strong>la Sapienza, 74<br />

PIZZERIA LA TROFEA - Via Rinaldini, 12<br />

DONNA PIU' - Via di Città, 10 PROFUMERIA L'ARCO ANTICO - Via Banchi di Sopra, 62<br />

EDICOLA CLAUDIO FATTORINI - Via de' Rossi, 20 PULL LOVE - Via Banchi di Sotto, 5-7<br />

EDICOLA DARIO FERRARI - Via Cecco Angiolieri, 44 QUERCIOLI PREZIOSI - Via Calzoleria, 40<br />

ENOTECA LO SPEZIALE - Piazza <strong>del</strong> Campo, 61 RICEVITORIA 9001 - Vicolo dei Pollaioli, 1<br />

ESSETIESSE IL PASSO - Via Banchi di Sotto, 23 STILMODA ABBIGLIAMENTO - Via di Città, 26-28<br />

EUROMANIA - Vicolo <strong>del</strong>la Torre, 6 TECNOSTUDIO FINUCCI - Via de' Rossi, 18<br />

FALCHINI PELLETTERIA - Via Banchi di Sotto, 26-32 TEZENIS - Via Banchi di Sopra, 1-3<br />

FERRAMENTA NALDINI - Via dei Termini, 44 THE MONEY CHANGERS - Piazza Tolomei, 4<br />

FINECO CENTER - UFF. FINANZIARIO FINECOBANK - Via dei Termini,<br />

36-42<br />

TRATTORIA TAVERNA DI CECCO - Via Cecco Angiolieri, 19<br />

FIORI IL PETALO - Via Banchi di Sopra, 15 VERSACE GIOLLERIA - Via Banchi di Sopra. 2-4<br />

FORNO SAVINI - Via de' Rossi, 10 VETRERIA VITRA - Via dei Termini, 2<br />

GAZZA LADRA - Via Banchi di Sopra, 33<br />

GIOIELLERIA BIANCIARDI - Galleria C. Angiolieri, 16<br />

YAMAMAY - Via Banchi di Sopra, 61- 63<br />

Esercizi Commerciali di Contradaioli (sia operanti nel territorio che altrove)<br />

AGRARIA F.LLI GUASCONI - San Rocco a Pilli - Poggio al Sole, 31 LA CANTINA DEI TOLOMEI - Via Banchi di Sopra, 29<br />

BOUTIQUE DEL CAFFE' - Via Cecco Angiolieri, 31 LappOne - http://www.lappone.com<br />

CARDINALI - Via Banchi di Sotto, 9-15 PASTICCERIE NANNINI - Via Banchi di Sopra, 24<br />

COPISTERIA MEDIA - Via Banchi di Sotto, 37 PROXIMA IMMOBILIARE - Vicolo <strong>del</strong> Viscione, 9<br />

ERBORISTERIA IL TRIFOGLIO - Via <strong>del</strong> Moro, 6 TABACCHERIA GUIDERI - Via Banchi di Sotto, 31-33<br />

IMMOBILIARE BALDI - Via Cecco Angiolieri, 35<br />

Gli esercizi commerciali evidenziati praticheranno uno sconto su presentazione <strong>del</strong>la tessera di Protettorato. aggiornato a marzo 2012<br />

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