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PGS 37 CONTENZIONE.pdf - Casa di Cura Dott. Pederzoli

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Redatto<br />

Ciotti Vanessa<br />

Paroni Paolo<br />

Procedura generale sanitaria<br />

Gestione degli interventi contenitivi<br />

Verificato<br />

Alberton Franco<br />

Approvato<br />

Gianfilippi Gianluca<br />

Cod. <strong>PGS</strong> <strong>37</strong>/DS<br />

Rev.0<br />

Data 07/06/2010<br />

Pagina <strong>di</strong> 1/12<br />

ORIGINALE N°____ CONSEGNATO A __________________________<br />

1. Scopo ...........................................................................................................................2<br />

2. Campo <strong>di</strong> applicazione................................................................................................2<br />

3. Diagramma <strong>di</strong> flusso (omesso) ..................................................................................2<br />

4. Responsabilità.............................................................................................................2<br />

5. Descrizione delle attività.............................................................................................3<br />

5.1. Definizione...........................................................................................................3<br />

5.2. Classificazione dei mezzi <strong>di</strong> contenzione .........................................................3<br />

5.3. Soggetti a rischio <strong>di</strong> contenzione......................................................................3<br />

5.4. Complicanze legate all’uso dei mezzi contenitivi ............................................4<br />

5.5. Aspetti giuri<strong>di</strong>ci della contenzione....................................................................5<br />

5.6. La contenzione e il rischio <strong>di</strong> cadute ................................................................6<br />

5.7. Il processo della contenzione............................................................................7<br />

5.7.1. Valutazione della problematica contenitiva .........................................7<br />

5.8. Prescrizione e attuazione della contenzione fisica..........................................8<br />

5.9. Monitoraggio dell’utente ....................................................................................9<br />

5.10. Rimozione della contenzione.............................................................................9<br />

5.11. In<strong>di</strong>cazioni operative ........................................................................................10<br />

6. Riferimenti .........................................................................................................11<br />

7. Lista <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione interna all’U.O./Servizio........................................................12


1. Scopo<br />

Procedura generale sanitaria<br />

Gestione degli interventi contenitivi<br />

Cod. <strong>PGS</strong> <strong>37</strong>/DS<br />

Rev.0<br />

Data 07/06/2010<br />

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Definire le modalità <strong>di</strong> prescrizione e attuazione delle misure contenitive e regolamentarne l’utilizzo, in base alle<br />

migliori evidenze scientifiche <strong>di</strong>sponibili e nel rispetto delle norme giuri<strong>di</strong>che.<br />

2. Campo <strong>di</strong> applicazione<br />

La presente procedura si applica a tutte le UU.OO. della <strong>Casa</strong> <strong>di</strong> <strong>Cura</strong> Polispecialistica “<strong>Dott</strong>. <strong>Pederzoli</strong>”.<br />

3. Diagramma <strong>di</strong> flusso (omesso)<br />

4. Responsabilità<br />

ATTIVITA’ Me<strong>di</strong>co Coor<strong>di</strong>natore Infermiere OSS Caregiver Paziente<br />

Valutazione della<br />

problematica<br />

contenitiva<br />

Prescrizione <strong>di</strong><br />

contenzione<br />

Registrazione in<br />

cartella clinica<br />

Registrazione in<br />

scheda<br />

infermieristica<br />

Attuazione della<br />

contenzione<br />

Monitoraggio<br />

dell’utente<br />

Sanificazione dei<br />

presi<strong>di</strong><br />

Richieste e/o<br />

reintegro presi<strong>di</strong><br />

R R R C C I<br />

R C C I I I<br />

R C C - - I<br />

I C R C - -<br />

I I R R I I<br />

R I/R R R I I<br />

I I C R - -<br />

I R R C - -<br />

R = Responsabile C = Collabora I = Informato<br />

La responsabilità del Coor<strong>di</strong>natore rimane comunque correlata alle sue funzioni


5. Descrizione delle attività<br />

5.1. Definizione<br />

Procedura generale sanitaria<br />

Gestione degli interventi contenitivi<br />

Cod. <strong>PGS</strong> <strong>37</strong>/DS<br />

Rev.0<br />

Data 07/06/2010<br />

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Parlare <strong>di</strong> contenzione è un argomento <strong>di</strong>fficile in quanto lede il primo fondamento <strong>di</strong> una società civile che è<br />

rappresentato dal <strong>di</strong>ritto alla libertà in<strong>di</strong>viduale salvaguardata dall’or<strong>di</strong>namento democratico.<br />

La contenzione delle persone assistite, si intende classicamente come quell’insieme <strong>di</strong> “mezzi fisici-chimici-<br />

ambientali che, in qualche maniera limitano la capacità <strong>di</strong> movimenti volontari o comportamenti dell’in<strong>di</strong>viduo” .<br />

La contenzione può avvenire attraverso modalità <strong>di</strong>fferenti che possono essere così descritte:<br />

- Contenzione fisica: Sono presi<strong>di</strong> che riducono o controllano i movimenti possono essere presi<strong>di</strong><br />

posizionati sulla persona oppure inseriti come barriere nell’ambiente.<br />

- Contenzione farmacologica: Sono farmaci che mo<strong>di</strong>ficano il comportamento quali tranquillanti e<br />

sedativi.<br />

- Contenzione ambientale: Comprendono i cambiamenti apportati all’ambiente <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> una persona<br />

per limitare o controllare i suoi movimenti.<br />

- Contenzione psicologica o relazionale o emotiva: ascolto ed osservazione empatica che<br />

<strong>di</strong>minuiscono l’escalation aggressiva del paziente poiché sod<strong>di</strong>sfano il bisogno <strong>di</strong> sicurezza.<br />

5.2. Classificazione dei mezzi <strong>di</strong> contenzione<br />

Una classificazione possibile per quel che riguarda i mezzi <strong>di</strong> contenzione fisica è la seguente:<br />

- Mezzi applicati all’utente a letto (fasce, cinture)<br />

- Spon<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> protezione a letto (se non espressamente richiesti dal paziente)<br />

- Mezzi applicati all’utente in carrozzina (corpetto)<br />

- Mezzi <strong>di</strong> contenzione per segmenti corporei (cavigliere,polsiere)<br />

- Mezzi <strong>di</strong> contenzione con postura obbligata<br />

- Altri sistemi utilizzabili ( cintura pelvica, <strong>di</strong>varicatore inguinale, tavolino, carrozzine basculanti,<br />

poltrone basse)<br />

5.3. Soggetti a rischio <strong>di</strong> contenzione<br />

La letteratura in<strong>di</strong>ca che le ragioni per le quali gli operatori sanitari utilizzano la contenzione fisica siano le<br />

seguenti:<br />

- Pazienti che presentano deterioramento cognitivo<br />

- Pazienti che presentano a rischio <strong>di</strong> caduta<br />

- Pazienti che interferiscono con i trattamenti<br />

- Pazienti con <strong>di</strong>sorientamento spazio-temporale<br />

- Pazienti con stato d’ agitazione psico-motoria<br />

- Pazienti che presentano comportamenti aggressivi


Procedura generale sanitaria<br />

Gestione degli interventi contenitivi<br />

5.4. Complicanze legate all’uso dei mezzi contenitivi<br />

La revisione <strong>di</strong> Evans propone <strong>di</strong> sud<strong>di</strong>videre le lesioni associate a contenzione in due gruppi:<br />

Cod. <strong>PGS</strong> <strong>37</strong>/DS<br />

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Data 07/06/2010<br />

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1. danni <strong>di</strong>retti causati dalla pressione esercitata dal mezzo <strong>di</strong> contenzione (lacerazione, abrasione o<br />

compressione);<br />

2. danni in<strong>di</strong>retti che comprende tutte le possibili conseguenze della forzata immobilità (lesioni da<br />

pressione, aumento della mortalità, cadute, prolungamento dell’ospedalizzazione).<br />

Vi sono poche informazioni relative alla prevalenza <strong>di</strong> danni, <strong>di</strong>retti o in<strong>di</strong>retti, conseguenti all’utilizzo della<br />

contenzione fisica. Alcuni stu<strong>di</strong> hanno invece chiaramente <strong>di</strong>mostrato che la contenzione fisica può essere causa<br />

<strong>di</strong>retta <strong>di</strong> morte.<br />

I potenziali danni legati ad un utilizzo scorretto e/o prolungato dei mezzi <strong>di</strong> contenzione e si <strong>di</strong>vidono in tre<br />

categorie:<br />

- Traumi meccanici<br />

o Strangolamento<br />

o Asfissia da compressione della gabbia toracica<br />

o Lesione dei tessuti molli superficiali<br />

- Malattie funzionali e organiche<br />

o Decon<strong>di</strong>zionamento psicofisico<br />

o Incontinenza<br />

o Lesioni da pressione<br />

o Infezioni<br />

o Diminuzione della massa, del tono e della forza muscolare<br />

o Aumento dell’osteoporosi<br />

- Sindromi della sfera psicosociale<br />

o Stress<br />

o Umiliazione<br />

o Depressione<br />

o Paura e sconforto


Procedura generale sanitaria<br />

Gestione degli interventi contenitivi<br />

5.5. Aspetti giuri<strong>di</strong>ci della contenzione<br />

Cod. <strong>PGS</strong> <strong>37</strong>/DS<br />

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Data 07/06/2010<br />

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Il principale riferimento <strong>di</strong> legge specifico sulla contenzione rimane l’art. 60 del R.D. n. 615 del 1909:” Nei<br />

manicomi debbono essere aboliti o ridotti ai casi assolutamente eccezionali i mezzi <strong>di</strong> contenzione degli infermi e<br />

non possono essere usati se non con l’autorizzazione scritta del <strong>di</strong>rettore o <strong>di</strong> un me<strong>di</strong>co dell’istituto. Tale<br />

autorizzazione deve in<strong>di</strong>care la natura del mezzo <strong>di</strong> coercizione…”<br />

Tuttavia la legislazione italiana fornisce riferimenti giuri<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> portata più generale, che riguardano l’insieme dei<br />

trattamenti sanitari:<br />

- Art. 13 della Costituzione: “La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa alcuna forma <strong>di</strong><br />

detenzione, <strong>di</strong> ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà<br />

personale, se non per atto motivato dalle autorità giu<strong>di</strong>ziarie nei soli casi e mo<strong>di</strong> previsti dalla legge.”<br />

- Art. 32 della Costituzione: “…Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario<br />

se non per <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto<br />

della persona umana”.<br />

- Art. 591 del C.P. Abbandono <strong>di</strong> minori o incapaci: “Chiunque abbandona una persona minore<br />

degli anni quattor<strong>di</strong>ci, ovvero una persona incapace, per malattia <strong>di</strong> mente o <strong>di</strong> corpo, per vecchiaia,<br />

o per altra causa, <strong>di</strong> provvedere a sé stessa e della quale abbia la custo<strong>di</strong>a o debba avere cura, è<br />

punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni”.<br />

- Art. 605 del C.P. Sequestro <strong>di</strong> persona: “Chiunque priva taluno della libertà personale è punito con<br />

la reclusione da sei mesi a otto anni”.<br />

- Art. 54 del C.P. Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità<br />

<strong>di</strong> salvare sé od altri dal pericolo attuale <strong>di</strong> un danno grave alla persona, pericolo da lui non<br />

volontariamente causato né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo”.<br />

- Art. 610 del C.P. Violenza privata<br />

- Art. 593 del C.P. Lesioni personali<br />

- Art. 572 del C.P. Maltrattamenti<br />

- Art. 5 del C.D.M Difesa della libertà e la <strong>di</strong>gnità della persona.<br />

- Art. 2 del C.D.I Difesa della libertà e la <strong>di</strong>gnità della persona.<br />

- Art. 4.1 del C.D. I “L’infermiere si adopera affinché il ricorso della contenzione fisica<br />

farmacologica sia evento straor<strong>di</strong>nario e motivato, e non meto<strong>di</strong>ca abituale <strong>di</strong> accu<strong>di</strong>mento”.<br />

- Art. 51 del C.P. Esercizio <strong>di</strong> un <strong>di</strong>ritto o adempimento <strong>di</strong> un dovere, che ci induce ad affermare che<br />

il compimento dell’attività sanitaria è doveroso ogni qualvolta al potere si accompagni la sua<br />

doverosa esplicazione, tenendo comunque sempre fermi i limiti imposti dal rispetto del paziente e<br />

della <strong>di</strong>gnità umana<br />

Qualora per l’uso dei mezzi <strong>di</strong> contenzione, si verificassero danni alle persona si potrebbero configurare altre<br />

gravi ipotesi <strong>di</strong> reato, per responsabilità colposa(art. 590 C.P. “lesioni personali colpose”) o per violazione (art.<br />

586 C.P. “morte o lesioni come conseguenza <strong>di</strong> altro delitto”).


Procedura generale sanitaria<br />

Gestione degli interventi contenitivi<br />

5.6. La contenzione e il rischio <strong>di</strong> cadute<br />

Cod. <strong>PGS</strong> <strong>37</strong>/DS<br />

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Data 07/06/2010<br />

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La prevenzione delle cadute, che è la principale causa <strong>di</strong> contenzione, non trova alcun riscontro negli<br />

stu<strong>di</strong> condotti: non vi è infatti alcuna prova che la contenzione fisica eviti la caduta nei soggetti anziani<br />

ospedalizzati.<br />

In particolare l’uso <strong>di</strong> mezzi <strong>di</strong> contenzione non si associa ad un numero significativamente più basso <strong>di</strong> cadute o<br />

infortuni in sottogruppi <strong>di</strong> residenti a rischio <strong>di</strong> caduta. Questi risultati sostengono la necessità <strong>di</strong> un approccio<br />

in<strong>di</strong>vidualizzato alla persona anziana ospedalizzata, per ridurre il rischio <strong>di</strong> caduta e favorire la mobilità, anziché<br />

l’immobilità. L’utilizzo delle spon<strong>di</strong>ne non si associa ad una riduzione <strong>di</strong> cadute dal letto e la loro rimozione, per<br />

contro, non è associata ad un aumento <strong>di</strong> cadute tra gli anziani istituzionalizzati.<br />

Nei programmi <strong>di</strong> riduzione della contenzione gli stu<strong>di</strong> che hanno valutato l’incidenza <strong>di</strong> cadute hanno riportato<br />

che la significativa riduzione dell’utilizzo dei mezzi <strong>di</strong> contenzione non si associa ad un aumento delle cadute. Altri<br />

stu<strong>di</strong> hanno valutato l’impatto della contenzione sulle lesioni traumatiche e hanno osservato: in alcuni casi nessun<br />

cambiamento significativo in relazione all’uso o al non uso della contenzione, in altri una riduzione delle lesioni più<br />

gravi e l’aumento <strong>di</strong> quelle lievi in relazione ad una significativa riduzione della contenzione.<br />

Questi risultati suggeriscono che gli anziani continuano a cadere, con o senza l’uso <strong>di</strong> contenzione fisica, a<br />

causa <strong>di</strong> cambiamenti associati al processo <strong>di</strong> invecchiamento e alla presenza <strong>di</strong> fattori <strong>di</strong> rischio.<br />

Rimuovere la contenzione può <strong>di</strong>minuire la gravità degli effetti conseguenti una caduta. Vi sono evidenze<br />

che in<strong>di</strong>cano l’inefficacia della contenzione fisica come intervento per la prevenzione delle cadute.<br />

Quin<strong>di</strong>, riassumendo:<br />

- Il ricorso alla contenzione aumenta il rischio <strong>di</strong> caduta: limitare la libertà <strong>di</strong> movimento comporta<br />

un indebolimento muscolare e riduce la funzione fisica, entrambi fattori <strong>di</strong> rischio.<br />

- L’utilizzo della terapia farmacologia può portare all’aumento del rischio cadute identificato in<br />

letteratura come fattore estrinseco del rischio caduta.<br />

- Entrambi gli interventi come <strong>di</strong>mostrato dalla letteratura e da <strong>di</strong>versi fonti potrebbero cadere in<br />

implicazioni me<strong>di</strong>co legali, e al mancato rispetto dei <strong>di</strong>ritti umani.<br />

- È da considerare interventi alternativi alla contenzione fisica e al trattamento con psicofarmaci<br />

per ridurre o prevenire il rischio <strong>di</strong> cadute nei soggetti a rischio.


Procedura generale sanitaria<br />

Gestione degli interventi contenitivi<br />

5.7. Il processo della contenzione<br />

5.7.1. Valutazione della problematica contenitiva<br />

Cod. <strong>PGS</strong> <strong>37</strong>/DS<br />

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Data 07/06/2010<br />

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Presupposto fondamentale all’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> misure contenitive risulta essere la precisa valutazione del paziente.<br />

Da una revisione sistematica risulta che la motivazione che giustifica la decisione <strong>di</strong> implementare la procedura<br />

per l’uso della contenzione sia la presenza <strong>di</strong> comportamenti lesivi o pericolosi verso se stessi o verso altri.<br />

Tali comportamenti possono presentarsi in pazienti che presentano:<br />

- Stati <strong>di</strong> agitazione psico-motoria<br />

- Interferenza con i trattamenti terapeutici<br />

- Deterioramento cognitivo<br />

Prima <strong>di</strong> procedere alla prescrizione da parte me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> contenitivi, l’infermiere deve considerare azioni<br />

che possono essere intraprese per <strong>di</strong>minuire il rischio <strong>di</strong> comportamenti lesivi.<br />

In letteratura vengono suggerite alcune azioni che possono essere messe in atto per evitare l’utilizzo della<br />

contenzione:<br />

• Compagnia e sorveglianza<br />

o Fare in modo che il paziente non stia da solo<br />

Possono stare con lui il personale, famigliari, caregiver, volontari, ciò è soprattutto importante<br />

durante le ora notturne<br />

• Rivalutare la presenza <strong>di</strong> trattamenti che possono indurre agitazione nel paziente<br />

o Rimozione <strong>di</strong> SNG e catetere vescicale non in<strong>di</strong>spensabili<br />

• Mo<strong>di</strong>fiche ambientali<br />

o Aumentare la luce<br />

o Mettere il paziente vicino alla guar<strong>di</strong>ola<br />

o Creare un ambiente tranquillo<br />

o Rendere accessibile al paziente campanello e altro <strong>di</strong> necessità<br />

o Se possibile, posizionare il letto all’altezza minima<br />

• Diversivi ed attività mentali<br />

o fornire al paziente attività per intrattenerlo (lettura <strong>di</strong> giornali, TV, ra<strong>di</strong>o, attività varie)<br />

Al fine della corretta valutazione, è in<strong>di</strong>spensabile che nel <strong>di</strong>ario infermieristico vengano registratati:<br />

- la valutazione del paziente<br />

- eventuale attuazione <strong>di</strong> azioni alternative<br />

- esito sul comportamento del paziente<br />

Se l’attuazione <strong>di</strong> tali attività non risulta efficace per l’appropriata gestione del comportamento del paziente,<br />

l’infermiere si rivolgerà al me<strong>di</strong>co per valutare la necessità della prescrizione della contenzione.


Procedura generale sanitaria<br />

Gestione degli interventi contenitivi<br />

5.8. Prescrizione e attuazione della contenzione fisica<br />

Cod. <strong>PGS</strong> <strong>37</strong>/DS<br />

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Data 07/06/2010<br />

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L’in<strong>di</strong>cazione della contenzione è un atto me<strong>di</strong>co prescrittivo (<strong>di</strong> carattere prevalentemente terapeutico), che<br />

deve valutare anche le eventuali controin<strong>di</strong>cazioni e gli effetti collaterali.<br />

La decisione della scelta <strong>di</strong> prescrivere la contenzione fisica deve derivare da un processo decisionale che abbia<br />

già considerato la ricerca <strong>di</strong> altre soluzioni possibili e l’esito negativo che tali soluzioni producono sul<br />

comportamento del paziente.<br />

La prescrizione è competenza del me<strong>di</strong>co. In assenza del me<strong>di</strong>co e in caso <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong> emergenza<br />

l’infermiere può decidere <strong>di</strong> applicare una contenzione documentando sul <strong>di</strong>ario infermieristico la motivazione e le<br />

modalità <strong>di</strong> effettuazione; questa decisione verrà poi valutata dal me<strong>di</strong>co nel più breve tempo possibile.<br />

La prescrizione deve chiaramente in<strong>di</strong>care:<br />

- Motivazione<br />

- Tipo <strong>di</strong> contenzione<br />

- Durata: l’or<strong>di</strong>ne deve essere limitato nel tempo. Se durante tale periodo il paziente mo<strong>di</strong>fica il<br />

proprio comportamento la contenzione deve essere rimossa. La prescrizione deve essere<br />

effettuata a seguito <strong>di</strong> un episo<strong>di</strong>o specifico e non prescritto per un futuro indeterminato. La durata<br />

massima della prescrizione è comunque <strong>di</strong> 24 ore.<br />

La durata totale della contenzione senza ulteriore prescrizione non deve eccedere le 24 ore<br />

Una successiva prescrizione me<strong>di</strong>ca dell’intervento contenitivo sarà necessario nei seguenti casi:<br />

- Mo<strong>di</strong>fiche nel comportamento del paziente<br />

- Ogni 24 ore<br />

È in<strong>di</strong>spensabile che la prescrizione della contenzione fisica contenga quegli elementi che sono stati<br />

precedentemente descritti: a tal fine è stata pre<strong>di</strong>sposta una scheda <strong>di</strong> prescrizione <strong>di</strong> mezzi contenitivi che<br />

supporta il clinico nel processo <strong>di</strong> prescrizione e assicura che i tempi <strong>di</strong> prescrizione vengano rispettati.<br />

In seguito alla prescrizione me<strong>di</strong>ca, può essere applicato al paziente l’intervento contenitivo.<br />

L’attuazione dell’intervento contenitivo deve essere registrato in cartella infermieristica.<br />

Il paziente (o chi lo rappresenta) e i familiari/caregiver devono essere coinvolti nel processo decisionale. A tal fine<br />

è in<strong>di</strong>spensabile che il me<strong>di</strong>co e/o l’infermiere illustrino loro le modalità <strong>di</strong> somministrazione e <strong>di</strong> monitoraggio.


5.9. Monitoraggio dell’utente<br />

Procedura generale sanitaria<br />

Gestione degli interventi contenitivi<br />

Cod. <strong>PGS</strong> <strong>37</strong>/DS<br />

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Durante il periodo <strong>di</strong> contenzione il paziente deve essere frequentemente monitorato dal personale<br />

infermieristico e/o OSS.<br />

L’attività <strong>di</strong> monitoraggio è in<strong>di</strong>spensabile per prevenire eventuali effetti dannosi <strong>di</strong>rettamente attribuibili alla<br />

contenzione, come abrasioni, edemi agli arti inferiori, ematomi o lesioni da decubito; inoltre un costante<br />

monitoraggio consente <strong>di</strong> poter valutare frequentemente il comportamento del paziente e quin<strong>di</strong> se l’intervento<br />

contenitivo si renda ancora in<strong>di</strong>spensabile.<br />

Le attività <strong>di</strong> monitoraggio devono essere riportate nella scheda infermieristica.<br />

Qualora durante il monitoraggio si rilevi la presenza <strong>di</strong> effetti dannosi causati dalla contenzione, è in<strong>di</strong>spensabile<br />

che la contenzione venga interrotta e che venga contattato il me<strong>di</strong>co.<br />

Durante il periodo della contenzione è fondamentale che siano perseguiti sia il comfort che la sicurezza del<br />

paziente; è inoltre auspicabile che durante il periodo <strong>di</strong> contenzione vengano programmati dei momenti <strong>di</strong><br />

assenza <strong>di</strong> contenzione in modo da poter garantire movimento al paziente (se consentito dalla situazione clinica).<br />

5.10. Rimozione della contenzione<br />

È responsabilità dell’equipe assistenziale (infermieri e operatori <strong>di</strong> supporto) rimuovere la contenzione al termine<br />

della durata prescritta.<br />

I mezzi contenitivi devono essere rimossi ed adeguatamente sanificati.<br />

È necessario che venga registrata in cartella infermieristica la rimozione della contenzione.<br />

Se al momento della rimozione sussistono ancora le con<strong>di</strong>zioni che hanno reso necessario l’intervento<br />

contenitivo, è in<strong>di</strong>spensabile che venga avvisato il me<strong>di</strong>co, il quale, dopo valutazione del paziente, provvederà alla<br />

prescrizione <strong>di</strong> azioni alternative da mettere in atto o <strong>di</strong> un ‘intervento contenitivo.<br />

In conclusione è necessario tenere in considerazione che:<br />

- La prescrizione della contenzione compete al me<strong>di</strong>co esclusi i casi <strong>di</strong> emergenza, nei quali la<br />

necessità <strong>di</strong> agire tempestivamente per la salute della persona, consente un suo intervento a<br />

posteriori.<br />

- L’adozione dei mezzi <strong>di</strong> contenzione deve essere imme<strong>di</strong>atamente registrata sui documenti clinici.<br />

- La contenzione deve essere limitata al tempo strettamente necessario alla risoluzione del problema.<br />

- La contenzione deve essere motivata da circostanze eccezionali.<br />

- La contenzione deve essere rimossa quando non sussistano più le motivazioni che l’hanno richiesta.<br />

- La contenzione si a fatta con gli appositi <strong>di</strong>spositivi e non con mezzi <strong>di</strong> fortuna


5.11. In<strong>di</strong>cazioni operative<br />

Procedura generale sanitaria<br />

Gestione degli interventi contenitivi<br />

Cod. <strong>PGS</strong> <strong>37</strong>/DS<br />

Rev.0<br />

AZIONI RESPONSABILE PUNTI CHIAVE<br />

Identificare i fattori che espongono il paziente<br />

al rischio <strong>di</strong> contenzione fisica<br />

Attuare azioni alternative volte a mo<strong>di</strong>ficare il<br />

comportamento del paziente<br />

Se nonostante le misure alternative il paziente<br />

manifesta comportamenti lesivi per se stesso<br />

o per gli altri, è necessario ricorrere alla<br />

contenzione fisica<br />

- Il paziente o chi lo rappresenta dovrebbe<br />

essere coinvolto nel processo decisionale<br />

quando ritenuto appropriato.<br />

- Educare la famiglia circa l’uso della<br />

contenzione<br />

È necessaria la prescrizione me<strong>di</strong>ca:<br />

- L’or<strong>di</strong>ne deve essere limitato nel tempo<br />

(se durante tale periodo il comportamento<br />

del paziente subisce variazioni, la<br />

contenzione deve essere rimossa)<br />

- L’or<strong>di</strong>ne deve essere scritto per un<br />

episo<strong>di</strong>o specifico e no prescritto per un<br />

futuro indeterminato<br />

- Deve essere specificato il tempo <strong>di</strong> inizio e<br />

fine della contenzione, il motivo, il tipo e il<br />

tempo <strong>di</strong> utilizzo della contenzione<br />

- La massima durata della contenzione deve<br />

essere <strong>di</strong> 24 ore<br />

Un nuovo or<strong>di</strong>ne me<strong>di</strong>co è necessario se:<br />

- vi è un comportamento <strong>di</strong>fferente nel<br />

paziente<br />

- se la contenzione si rende necessaria per<br />

un periodo <strong>di</strong> tempo limite superiore l limite<br />

- in ogni caso ogni 24 ore<br />

Mentre la contenzione fisica è in uso il<br />

paziente deve essere monitorato ogni 30<br />

minuti<br />

Tendenzialmente ogni due ore la contenzione<br />

viene rimossa e il paziente controllato a vista<br />

- Al termine del periodo <strong>di</strong> prescrizione, la<br />

contenzione deve essere rimossa.<br />

- Se le con<strong>di</strong>zioni del paziente non si sono<br />

mo<strong>di</strong>ficate rispetto all’episo<strong>di</strong>o scatenante,<br />

è necessario che l’infermiere avvisi il<br />

me<strong>di</strong>co per la rivalutazione del paziente<br />

Infermiere<br />

Infermiere in<br />

collaborazione<br />

con personale <strong>di</strong><br />

supporto, familiari<br />

Infermiere<br />

Me<strong>di</strong>co<br />

Infermiere<br />

Me<strong>di</strong>co<br />

(con supporto <strong>di</strong><br />

scheda <strong>di</strong><br />

prescrizione <strong>di</strong><br />

mezzi contenitivi)<br />

Me<strong>di</strong>co<br />

Me<strong>di</strong>co<br />

Infermiere in<br />

collaborazione<br />

con personale <strong>di</strong><br />

supporto<br />

Infermiere in<br />

collaborazione<br />

con personale <strong>di</strong><br />

supporto<br />

Infermiere in<br />

collaborazione<br />

con personale <strong>di</strong><br />

supporto<br />

Data 07/06/2010<br />

Pagina <strong>di</strong> 10/12<br />

Il risultato della valutazione deve essere riportato nella<br />

documentazione infermieristica<br />

Gli interventi alternativi e i risultati ottenuti sul<br />

comportamento del paziente devono essere riportati<br />

in cartella infermieristica<br />

La documentazione infermieristica deve riportare che:<br />

- Le motivazioni che portano alla scelta <strong>di</strong><br />

posizionare la contenzione<br />

- Che altri interventi meno restrittivi sono già stati<br />

tentati<br />

- Che è stato ottenuto l’or<strong>di</strong>ne me<strong>di</strong>co oppure che<br />

si deve agire d’urgenza<br />

È in<strong>di</strong>spensabile spiegare in modo esaustivo i rischi<br />

ed i benefici derivanti dall’utilizzo <strong>di</strong> mezzi contenitivi<br />

La commissione congiunta per l’Accre<strong>di</strong>tamento delle<br />

Strutture Sanitarie (JCAHO) ha definito che il tempo<br />

massimo <strong>di</strong> un or<strong>di</strong>ne me<strong>di</strong>co scritto per l’uso della<br />

contenzione può andare da un tempo <strong>di</strong> 4 ore fino al<br />

massimo da 24.<br />

In cartella clinica il me<strong>di</strong>co deve chiaramente descritto<br />

che il comportamento è parte dello stesso episo<strong>di</strong>o<br />

che provocò i primi provve<strong>di</strong>menti<br />

La durata totale della contenzione senza ulteriore<br />

prescrizione non deve eccedere le 24 ore<br />

Il monitoraggio non si limita all’osservazione, ma<br />

comprende il monitoraggio delle con<strong>di</strong>zioni cliniche,<br />

dell’orientamento, del corretto posizionamento dei<br />

presi<strong>di</strong> contenitivi, della motilità e sensibilità delle<br />

estremità immobilizzate<br />

Eventuali variazione dello stato complessivo va valutato,<br />

segnalato sulla documentazione infermieristica e riferito<br />

al me<strong>di</strong>co (se rilevate da personale <strong>di</strong>verso dal me<strong>di</strong>co)<br />

che prende i provve<strong>di</strong>menti del caso<br />

L’utilizzo della contenzione non deve sfociare in<br />

“<strong>di</strong>pendenza” dalla stessa<br />

La sorveglianza deve essere accurata soprattutto<br />

nelle prime ore dopo la rimozione della contenzione<br />

(se non posizionata per facilitare la somministrazione<br />

<strong>di</strong> farmaci)


6. Riferimenti<br />

Procedura generale sanitaria<br />

Gestione degli interventi contenitivi<br />

Cod. <strong>PGS</strong> <strong>37</strong>/DS<br />

Rev.0<br />

Data 07/06/2010<br />

Pagina <strong>di</strong> 11/12<br />

1. Cappuccio R, Granatello J, Pizzuto M. La contenzione fisica e la sedazione farmacologica per la<br />

prevenzione delle cadute, l’interruzione dei trattamenti e l’aggressività nei pazienti con demenza senile e<br />

<strong>di</strong>sorientamento cognitivo. 2008. Centro Stu<strong>di</strong> EBN. Bologna.<br />

2. Marchetti F, Fontana S, Turrin T. Contenzione fisica in ospedale. 2008. Centro stu<strong>di</strong> EBN. Bologna<br />

3. IPASVI. Superare la contenzione: si può fare. I Quaderni de L’infermiere. 2009: 25.<br />

4. Poli N, Rossetti AML. Linee guida per l’uso della contenzione fisica nell’assistenza infermieristica. Nursing<br />

Oggi, 4, 2001.


Procedura generale sanitaria<br />

Gestione degli interventi contenitivi<br />

7. Lista <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione interna all’U.O./Servizio<br />

Destinatario Data<br />

Firma per presa<br />

visione<br />

Destinatario Data<br />

Cod. <strong>PGS</strong> <strong>37</strong>/DS<br />

Rev.0<br />

Data 07/06/2010<br />

Pagina <strong>di</strong> 12/12<br />

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