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Anno 4, Numero 19 - Febbraio - Marzo 2013 - Qui Trecenta - Altervista

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<strong>Febbraio</strong> - <strong>Marzo</strong> <strong>2013</strong><br />

Il teleriscaldamento: realtà o illusione?<br />

È opinione diffusa che la centrale<br />

a biomasse, da poco<br />

entrata in funzione per le<br />

prove, sia un “male” accettabile<br />

perché servirà a riscaldare a<br />

basso costo l’ospedale San<br />

Luca, affrancandolo dalla combustione<br />

di metano. In realtà,<br />

questo è quanto sostengono<br />

l’azienda Bagnolo Power ed il<br />

sindaco di Bagnolo di Po per<br />

giustificare l’insediamento di<br />

un impianto insalubre e di<br />

nessuna utilità sociale. Smascherare<br />

questa illusione è un<br />

po’ complicato, ma cercherò<br />

di farlo in modo comprensibile<br />

a tutti.<br />

L'impianto a combustione di<br />

biomasse produce indubbiamente<br />

grandi quantità di acqua<br />

calda nel circuito primario,<br />

dove, sotto forma di vapore a<br />

400° va ad azionare una turbina<br />

collegata all'alternatore che<br />

genera energia elettrica. La<br />

produzione di energia elettrica<br />

da biomasse viene remunerata<br />

con un prezzo di circa 3 volte<br />

il costo dell'energia tradizionale,<br />

grazie agli incentivi pubblici<br />

riconosciuti alle fonti rinnovabili.<br />

Dunque, è chiaro che<br />

l'obiettivo di questi impianti è<br />

quello di produrre grandi<br />

quantità di energia elettrica<br />

incentivata, le quali generano<br />

grandi profitti. Esiste la possibilità<br />

di spillare tutto o in parte<br />

il vapore acqueo in uscita<br />

dalla turbina per alimentare<br />

una rete di teleriscaldamento,<br />

ma questa operazione (detta<br />

cogenerazione), comporta<br />

maggiori costi di esercizio e<br />

un sensibile calo di rendimento<br />

della turbina, per cui si<br />

produrrebbe minore elettricità.<br />

Operazione che gli investitori<br />

si guardano bene dal fare,<br />

vista la natura puramente<br />

speculativa di questi impianti.<br />

Allora, per confondere i politici<br />

che li devono autorizzare e<br />

imbonire l'opinione pubblica<br />

che li deve subire, destinano al<br />

teleriscaldamento l'acqua del<br />

circuito secondario, cioè quella<br />

di raffreddamento dei condensatori,<br />

la cui temperatura<br />

oscilla dai 35° ai 42° a seconda<br />

del clima stagionale<br />

(dichiarazioni della ditta).<br />

Quest'acqua appena tiepida<br />

viene fatta circolare nel sistema<br />

di raffreddamento di un<br />

grosso motore alimentato a<br />

metano, azionante un secondo<br />

alternatore, che la riscalda<br />

sugli 85-90° rendendola adatta<br />

per il teleriscaldamento e allo<br />

stesso tempo produce energia<br />

elettrica, la cogenerazione.<br />

Questo era in sintesi il progetto<br />

della centrale di Bagnolo di<br />

Po autorizzato nel 2008, e già<br />

mi sembra chiaro che per<br />

spegnere un camino domestico<br />

se ne accendevano due<br />

nella centrale. Ma poiché i<br />

costi del teleriscaldamento su<br />

un abitato a case sparse come<br />

quello di Bagnolo erano troppo<br />

elevati per l’azienda, con<br />

l'ultima variante è stata approvata<br />

la traslazione del cogeneratore<br />

a metano presso il<br />

locale caldaie dell’ospedale San<br />

Luca (dove esiste un vecchio<br />

cogeneratore fuori uso ma<br />

riattabile) e di farvi giungere<br />

l'acqua della centrale a biomasse<br />

mediante una tubazione<br />

interrata. Però, quest'acqua<br />

appena tiepida, dopo un percorso<br />

di circa 1 Km vi arriverebbe<br />

praticamente fredda,<br />

con in più i costi della tubazione<br />

e del pompaggio; insomma,<br />

il progetto non è sostenibile<br />

né economicamente, né dal<br />

punto di vista energetico. Ne<br />

consegue un recupero termico<br />

inesistente che ugualmente<br />

la Conferenza dei Servizi del<br />

<strong>19</strong> novembre scorso ha approvato,<br />

sia pure a maggioranza<br />

(col voto favorevole del<br />

funzionario della Regione e del<br />

sindaco di Bagnolo di Po, quello<br />

contrario del sindaco di<br />

<strong>Trecenta</strong> e grazie alla nota<br />

astensione di Provincia ), fornendo<br />

così alla giunta regionale<br />

il viatico per<br />

l’autorizzazione definitiva.<br />

In più si deve tener conto che<br />

la ditta Bagnolo Power, proprietaria<br />

della centrale a combustione<br />

di biomasse, non ha<br />

alcun contratto per la fornitura<br />

di energia termica all'ospe-<br />

dale di <strong>Trecenta</strong>, in quanto<br />

l'appalto per detta fornitura è<br />

stato vinto nel 2010 dalla Siram<br />

spa, il cui contratto scade<br />

a fine 2018. Dunque, fino a<br />

quella data, l'Asl 18 non trarrebbe<br />

alcun vantaggio economico<br />

da un'eventuale fornitura<br />

di calore a prezzo agevolato<br />

da parte della Bagnolo Power,<br />

sempre ammesso che la titolare<br />

dell’appalto Siram sia<br />

d’accordo.<br />

Per i motivi che ho detto, la<br />

centrale a biomasse non sarà<br />

di alcun vantaggio per l'ospedale<br />

e per il territorio, perché<br />

progettata per massimizzare<br />

unicamente i profitti dalla<br />

vendita di energia elettrica<br />

incentivata con le nostre tasse<br />

(infatti, è stata potenziata da<br />

3,2 a 4,2 MWe). A noi rimane<br />

solo l'inquinamento dei suoi<br />

fumi, pari a circa 22 mila camini<br />

domestici, che prima non<br />

c'erano, a fronte di nessun<br />

camino spento, distrugge materiale<br />

vegetale (fin che ne<br />

avremo e poi?), trasformandolo<br />

in gas tossici, ha un rendimento<br />

energetico molto basso<br />

(la maggior parte del calore<br />

viene sparato in aria dai condensatori),<br />

per cui spreca una<br />

montagna di energia termica,<br />

produce tanta CO2 che ci<br />

cambia il clima... Ma molta<br />

gente è contenta perché dà un<br />

po’ di lavoro (in realtà, deprime<br />

le attività esistenti e il<br />

valore degli immobili) e riscalda<br />

gratis l''ospedale...<br />

A tanto arriva la disinformazione.<br />

Michelangelo Caberletti<br />

Vicepresidente<br />

InterCom-Ambiente<br />

La centrale<br />

Bagnolo<br />

Pover<br />

Pagina 5<br />

Fumi escono dai camini<br />

durante la notte<br />

“Un progetto<br />

non<br />

sostenibile né<br />

dal punto di<br />

vista<br />

economico né<br />

da quello<br />

energetico”

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