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Dicembre 2012 - Moked

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HATIKWA<br />

Unione Giovani Ebrei d’Italia<br />

UN GIORNALE APERTO<br />

AL LIBERO CONFRONTO<br />

DELLE IDEE<br />

direttore Simone Disegni<br />

HaTikwa – periodico di attualità e cultura dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia | hatikwa@ugei.it – www.ugei.it | supplemento a Pagine Ebraiche - n. 12 - <strong>2012</strong> reg. Tribunale di Roma 218/2009 ISSN 2037-1543 (responsabile a termine di legge: Guido Vitale)<br />

Palestre<br />

Non è del tutto una coincidenza, forse, se<br />

la sala dove quest’anno i giovani ebrei italiani<br />

si sono trovati riuniti per il Congresso<br />

annuale – si è scoperto quasi casualmente<br />

parlando con alcuni ragazzi fiorentini –<br />

sia servita per anni, in un recente passato,<br />

da palestra della scuola elementare ebraica<br />

di Firenze. Già, perché nel weekend tra il<br />

2 e il 4 novembre appena trascorsi quell’aula<br />

una palestra è tornata ad esserlo per<br />

davvero: una palestra di democrazia e di<br />

cittadinanza.<br />

Perché se fiumi d’inchiostro vengono scritti<br />

per dipingere (quanto fedelmente?) gli attuali<br />

giovani italiani come cronicamente<br />

disaffezionati all’impegno civico e alla partecipazione,<br />

anche il Congresso annuale<br />

UGEI, nel suo piccolo, offre una risposta decisamente<br />

controcorrente a questo ritratto<br />

dominante. E se le nostre Comunità temono<br />

di essere avviate su un pendio inesorabile<br />

di progressiva diminuzione numerica ma<br />

anche qualitativa, d’altra parte, è bene che<br />

allo stesso tempo queste sappiano che una<br />

porzione consistente – magari non di massa,<br />

ma certamente significativa – dei loro<br />

giovani è “viva e vegeta”, come recitava un<br />

recente e chiacchierato rapporto dell’Economist<br />

sull’ebraismo mondiale, attiva e<br />

combattiva nell’affermare le proprie idee,<br />

battersi per queste all’interno ed all’esterno,<br />

organizzare attività di aggregazione continue,<br />

variegate e di successo.<br />

Ben vengano dunque le (e)mozioni, gli<br />

scontri, gli abbracci, le procedure sempre<br />

da alleggerire ma “le alleggeriamo dall’anno<br />

prossimo”, le candidature e le controcandidature,<br />

le trame e quelli che denunciano<br />

le trame, e anche quelli che denunciano<br />

quelli che hanno denunciato le trame<br />

– perché non c’è altro che sia segno più<br />

chiaro ed evidente della vitalità delle nostre<br />

Comunità, fin dagli strati più giovani, e non<br />

c’è miglior allenamento (fisico e civico) in<br />

vista di quel caos creativo d’interessi contrapposti<br />

che è la democrazia.<br />

A rivederci dunque tra un anno in un’altra<br />

Palestra (vera o presunta). Questa volta<br />

però, se possibile, aprite le finestre.<br />

Simone Disegni<br />

Should I stay or should I go? – Qui New York ECCO IL NUOVO CONSIGLIO<br />

Sam ha 25 anni, comico<br />

e agente cinematografico.<br />

Mi invita ai suoi show nel<br />

locale dove hanno inizia‐<br />

to Seinfeld e Lenny Bru‐<br />

ce. Quel Lenny Bruce<br />

che diceva che “se vivi a<br />

New York sei automati‐<br />

camente ebreo”. Cre‐<br />

sciuto qui tra Andy<br />

Samberg, Kafka e Nico‐<br />

le Krauss è la quintes‐<br />

senza dell’uptown Jew.<br />

Sul palco racconta tra<br />

le risate di quando è passato in metrò<br />

senza biglietto ‐ finendo addirittura in<br />

carcere ‐ e la madre si è presentata tra‐<br />

felata a mezzanotte col rabbino. “Rabbi<br />

gli spieghi bene quanto è stato stupido”<br />

“Mamma non ora...” “Beh, lasciamo per‐<br />

dere... una cosa è certa, eri sicuramente<br />

il più bello della prigione”.<br />

Da sempre a NY nell’entertainment e<br />

non solo ti chiedi come mai, al di là dei<br />

cliché, l’ebraismo sia così onnipresente.<br />

Quello spirito creativo e inquisitorio è<br />

tutt’uno con la città degli Esodi: si ri‐<br />

comincia, si diventa un nuovo popolo.<br />

Vecchi e nuovi cult si alternano nell’im‐<br />

maginario, e scopri che persino in Dirty<br />

Dancing la carne e il latte non sono mai<br />

serviti nella stessa scena. Eppure tra<br />

gadgets, pupazzi, show TV con puntate<br />

di Hannukah, essere ebreo rimane pia‐<br />

cevolmente uncool: un’eterna diversità<br />

con cui la città giocherà sempre, tra pa‐<br />

gine e telecamere.<br />

Il libro di Maurizio Molinari Gli Ebrei<br />

di NY è impareggiabile come la città<br />

stessa. Simchat Torah: una folla di gio‐<br />

vani Chabad balla per strada; ebrei<br />

francesi, del Nord Africa, israeliani si<br />

uniscono alle danze, poi quelli che fan‐<br />

no l’Ulpan d’estate “ma erano tutti ame‐<br />

ricani”, i chassidim di Brooklyn. Quelli<br />

a cui Israele sembra troppo poco ebrai‐<br />

co, perché non è abbastanza NY. Quelli<br />

con la camicia giusta. Finché la hora<br />

non fa tremare il ponte di Brooklyn...<br />

Nei college il mondo ebraico spesso<br />

aiuta in quel tuffo nel mondo adulto:<br />

conferenze, delegazioni a Washington,<br />

feste. Si lasciano alle spalle small towns<br />

nel Midwest, licei<br />

pieni di kefiah per<br />

laurearsi e passare<br />

poi ad anni di ri‐<br />

cerca ed emozione,<br />

raccolta e rinnova‐<br />

mento, il cuore ci‐<br />

clico di una religio‐<br />

ne. Fidanzamenti,<br />

matrimoni. Si scher‐<br />

za: “quanto costerà<br />

quel bar mitzvah a<br />

tema baseball che ci<br />

toccherà pagare un<br />

giorno?”<br />

Il sabato uptown le ragazze sono pron‐<br />

te. Seguono i dieci comandamenti di<br />

Bloomingdales. Un filo di trucco sulla<br />

pelle ambrata, il vestito copre le spalle<br />

Il 2 novembre ha inizio la mia prima<br />

esperienza al Congresso Ugei. Pregiu‐<br />

dizi? Molti. Aspettative? Nessuna.<br />

Dopo un weekend lungo e intenso pos‐<br />

so dire di essermi ricreduta: mi sono<br />

trovata in un ambiente familiare e pia‐<br />

cevole, a contatto con persone scono‐<br />

sciute da tutta Italia.<br />

Ho ammirato l'importanza e la consi‐<br />

derazione che si è data verso i giovani<br />

delle piccole comunità affinché si crei‐<br />

no più occasioni possibili per offrire<br />

loro un'esperienza ebraica di colletti‐<br />

vità fondamentale, concedendo la pos‐<br />

sibilità di conoscersi a vicenda all'in‐<br />

terno di un ambiente ebraico più vasto<br />

ed eterogeneo rispetto alle realtà delle<br />

singole comunità. Inoltre io stessa, co‐<br />

me altri "nuovi ugeini", ci siamo sentiti<br />

parte integrante e attiva di questa<br />

unione che aspira al futuro, conceden‐<br />

doci la possibilità di esporre le nostre<br />

idee riguardo qualsiasi tema affrontato<br />

in sala, dalla religione alla politica o<br />

semplicemente riguardo ad eventi so‐<br />

ciali come il tanto atteso "RashiSushi".<br />

A mio avviso la giornata dedicata alle<br />

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ma non tutte le braccia ‐ solo a Kippur.<br />

Certo un vestito troppo corto è solo<br />

per Reform: quelli che cantano con la<br />

chitarra e hanno le donne rabbino co‐<br />

reane.<br />

Le nannies danno ai bambini un veloce<br />

colpo di spazzola prima di fissare la<br />

kippà, calate nella parte: raccomanda‐<br />

no in spagnolo o filippino di leggere<br />

bene fino in fondo la Torah.<br />

E’ un’isola ebraica di rimandi, radici,<br />

incontri, intrisa dell’ansia alla Portnoy<br />

dell’essere sotto ogni aspetto imper‐<br />

fetti. NY cattura questo stato ebraico<br />

globale, wireless, dove chiedersi con<br />

autoironia: “Ma Facebook lo usi di Sa‐<br />

bato o no...?”<br />

Benedetta Grasso<br />

Firenze ­ Il mio primo Congresso<br />

mozioni ed elezioni è stata caratteriz‐<br />

zata da serietà e professionalità nello<br />

svolgimento, segno che i temi affron‐<br />

tati sono importanti e che il futuro di<br />

tutti noi, come giovani ebrei italiani, è<br />

qualcosa di cui vogliamo occuparci in<br />

modo concreto, senza stare sempli‐<br />

cemente a guardare.<br />

Infine vorrei ringraziare tutti coloro<br />

che ci hanno accolto calorosamente,<br />

organizzando un meraviglioso shabbat<br />

e la magnifica festa, ascoltandoci e fa‐<br />

A conclusione dei lavori del diciottesimo<br />

Congresso ordinario UGEI – svoltosi<br />

a Firenze dal 2 al 4 novembre appena<br />

trascorsi – sono stati eletti i ragazzi<br />

che formeranno il nuovo Consiglio<br />

Esecutivo 2013.<br />

Questi i nomi dei candidati risultati<br />

eletti:<br />

• Moshe POLACCO voti 52<br />

• Sara ASTROLOGO voti 46<br />

• Alessandra ORTONA voti 44<br />

• Giorgia CAMPAGNANO voti 37<br />

• Susanna CALIMANI voti 37<br />

• Raffaele NAIM voti 34<br />

• Gady PIAZZA voti 30<br />

• Benedetto SACERDOTI voti 26<br />

• Fiammetta RIMINI voti 24<br />

Hanno inoltre riportato voti gli iscritti<br />

Serena LOVADINA, Federico JARACH<br />

e David SPIZZICHINO.<br />

cendo il possibile per risolvere even‐<br />

tuali problemi.<br />

Concludo augurando un in bocca al lu‐<br />

po e buon lavoro ai neo‐eletti consi‐<br />

glieri. In attesa di un prossimo evento<br />

Ugei, invito tutti i "nuovi" maggiorenni<br />

come me a toccare almeno una volta<br />

con mano questa esperienza perché<br />

vale la pena darsi e dare una possibi‐<br />

lità, al di là dei pregiudizi o delle aspet‐<br />

tative.<br />

Shani Yekutiel

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