Il diserbo del frumento e dei cereali minori ( PDF ... - Ermes Agricoltura

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44 Gennaio 2003 curus, Lolium e Phalaris) e alcune dicotiledoni. Più diffusamente il diserbo chimico del frumento e dei cereali minori viene effettuato dalla fine dell’ inverno, in particolare a partire da metà febbraio fino ai primi di aprile su colture in accestimento o in levata quando si prevede che siano già nate tutte le infestanti da combattere, anche in considerazione dell’ampia disponibilità di prodotti contemplati anche nei disciplinari di produzione integrata (tabella 1). In queste più favorevoli epoche d'impiego si possono utilizzare prodotti attivi solo verso le infestanti dicotiledoni o più raramente solo prodotti graminicidi dove precedentemente sono stati eseguiti i preventivi trattamenti di postemergenza invernale e non sono preoccupanti le infestazioni di Galium aparine e di specie perenni. Per la lotta alle infestanti a foglia larga, in trattamenti precoci e con temperature di poco superiori ai 5°C, risultano molto efficaci le solfoniluree, quali tribenuron-metile (Granstar, Pointer), tribenuron-metile + tifensulfuron-metile (Marox DF), metsulfuron-metile (Taurus) e triasulfuron (Logran) per eliminare prevalenti infestazioni di crucifere (Sinapis, Myagrum), composite (Matricaria) e ombrellifere (Bifora, Scandix), mentre per una più specifica lotta contro il Galium aparine si può già utilizzare l'amidosulfuron (Legion) e il più recente carfentrazone (Platform), quest’ultimo in grado di contenere anche le sempre maggiori e preoccupanti presenze di Veronica e più in particolare della più invadente Veronica hederifolia. In questa stessa epoca si può vantaggiosamente utilizzare il recente florasulam, una nuova triazolo- pirimidina che presenta lo stesso meccanismo d’azione delle solfoniluree e un simile spettro d’azione, con il vantaggio di esercitare un sufficiente contenimento anche delle infestazioni di Galium aparine in stadi di sviluppo non eccessivamente avanzati. Quando le temperature diurne sono superiori ai 10°C e sono già nate le infestanti poligonacee, per eliminare le infestazioni di Galium aparine può essere efficacemente impiegato lo specifico fluroxipir (Starane) in miscela con le solfoniluree, che ritornano di piena attualità anche in trattamenti di inizio levata, quando però generalmente si ricorre alle applicazioni della più completa miscela di fluroxipir + clopiralid + MC- PA (Ariane, Ariane II), in grado di eliminare, alle dosi più elevate, anche tutte le altre infestanti e di bonificare i terreni da Cirsium arvense (Stoppione) e, nei trattamenti più tardivi anche da Convolvulus arvensis e di limitare lo sviluppo di Equisetum (Coda cavallina). La lotta contro le infestanti graminacee più diffuse, come Alopecurus, Lolium e Poa, comprese quelle non contenute dai trattamenti preventivi, quali Avena e le prime presenze di Phalaris, può essere espletata con l'impiego dei graminicidi specifici, da scegliere in relazione allo spettro d'azione verso le singole infestanti nei diversi stadi di sviluppo, al tipo e alla fase fenologica delle colture e al decorso dell'andamento stagionale. Inoltre, la scelta del prodotto graminicida dovrà essere effettuata in relazione alla possibilità di eseguire un unico trattamento di post-emergenza per il controllo di tutte le infestanti del frumento con miscele di prodotti graminicidi e dicotiledonicidi. I trattamenti anticipati... In relazione all'epoca d'impiego, i trattamenti più anticipati si possono eseguire con l'applicazione su frumento e orzo di imazametabenz (Assert, Imivenge) per il controllo di Avena e Alopecurus, con possibilità di utilizzare il prodotto nelle applicazioni più precoci in miscela con solfoniluree. Per il controllo di Avena, Lolium e Alopecurus, durante l'accestimento e l'inizio della levata del frumento si può impiegare la miscela di diclofop-metile + fenoxaprop-p-etile (Listen S) che, unitamente al più specifico diclofop-metile (Illoxan), si può miscelare con le solfoniluree dicotiledonicide. Le prevalenti infestazioni di Alopecurus e Avena possono essere eliminate in tutti gli stadi di sviluppo del frumento con l'impiego di fenoxaprop-p-etile, miscibile con tutti i prodotti dicotiledonicidi. Per il controllo di Avena e Alopecurus anche alle dosi più ridotte d'impiego (0,150-0,200 litri/ettaro di formulato commerciale), e per contenere alle I nfestazione di avena selvatica, facilmente eliminabile con trattamenti di fine inverno con i più moderni graminicidi di fogliari Topik (240EC, Proper, Energy, ecc.) (Foto Arch. Diproval. Bologna)
I nfestazione mista di Loietto, camomilla e papavero, contenibili con trattamenti di Hussar OF in pieno accestimento - inizio levata del frumento. (Foto Arch. Diproval. Bologna) dosi più elevate (0,250 litri/ettaro di formulato commerciale) le giovani infestazioni di Lolium, Phalaris e Poa, in tutte le fasi di sviluppo del frumento si pone l'impiego del clodinafop-propargile (Topik), miscibile con tutti i prodotti dicotiledonicidi, ad esclusione dei composti ormonici sotto forma di sali, con l'avvertenza di utilizzare il prodotto graminicida alle dosi più elevate nelle miscele con i formulati contenenti anche composti ormonici. ...e quelli tardivi Per i trattamenti più tardivi e su infestazioni anche più sviluppate di Lolium, sia su frumento tenero che grano duro e orzo, si può validamente utilizzare il tralcossidim (Grasp), addizionato di attivante, che risulta molto attivo anche verso Avena, Phalaris e, nelle applicazioni più precoci, sufficientemente efficace anche verso Alopecurus myosuroides. Il tralcossidim non è miscibile con le solfoniluree, ma presenta una buona compatibilità con fluroxipir + clopiralid + MCPA (Ariane, Ariane II), particolarmente adatto nei trattamenti più tardivi nella fase ottimale di levata dei cereali vernini. A partire dalla scorsa campagna cerealicola è disponibile anche una nuova solfonilurea, lo iodosulfuron, in miscela già formulata con fenoxaprop-p-etile e l’antidoto mefenpir-dietile (Hussar OF), che nella maggior parte è in grado di risolvere i problemi di inerbimento delle più pericolose infestanti graminacee (Apera, Lolium spp., Phalaris spp., Avena spp., Alopecurus myosuroides, Poa spp.) e la maggior parte delle dicotiledoni di frumento tenero e duro. Fra le nuove possibilità di diserbo chimico del frumento e dei cereali minori, vi è da segnalare la prossima commercializzazione di una nuova solfonilurea, il mesosulfuron, che sarà commercializzata in miscela già formulata con iodosulfuron per completarne il già più che sufficiente spettro d’azione. Questa attuale e sempre crescente tendenza ad eseguire unici trattamenti di post-emergenza per la lotta contro tutte le infestanti dei cereali vernini, in alcuni casi porta ad aggravare alcuni problemi un tempo di minore importanza, quali la diffusione delle specie non sensi- bili alla maggior parte degli erbicidi solfonilureici e alle triazolo pirimidine, tra cui le specie di Veronica che, pur non creando danni diretti molto evidenti sui cereali, possono determinare difficoltà di contenimento nelle altre colture inserite nella rotazione aziendale. Infine, vi sono da segnalare le prime comparse delle infestanti resistenti a molte famiglie di graminicidi e dicotiledonicidi recentemente introdotte sul mercato, fra cui numerose graminacee e, tra le dicotiledoni, Papaver rhoeas. Prove in campo Per verificare la validità dei disciplinari di produzione integrata e per razionalizzare ulteriormente il diserbo chimico del frumento, anche nel 2002 il Centro di Fitofarmacia dell’Università di Bologna ha condotto numerose prove sperimentali con il finanziamento della Regione Emilia-Romagna e il coordinamento del Centro ricerche produzioni vegetali. I risultati sono brevemente riportati di seguito. I campi sperimentali sono stati allestiti in provincia di Bologna su terreni argillosi e di medio impasto, prevalentemente infestati da Lolium multiflorum ed Avena ludoviciana tra le graminacee e da Galium aparine e Veronica persica tra le dicotiledoni. La verifica dell’applicabilità dei disciplinari di produzione integrata ha permesso di constatare che l’ampia disponibilità di prodotti ad azione graminicida e dicotiledonicida ha consentito di eliminare pressoché totalmente tutte le infestanti presenti nel campo sperimentale con interventi sia di inizio accestimento che più posticipati. Più in particolare, questa prova ha evidenziato la perfetta efficacia di iodosulfuron + fenoxaprop-p-etile + antidoto (Hussar OF) e la possibilità di utilizzare il clodinafoppropargile + antidoto (Topik 240 EC) nei trattamenti più precoci anche alla dose ridotta di 0,200 litri/ettaro, ricorrendo ai dosaggi maggiori di Gennaio 2003 45
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