17 gennaio 2010 II Domenica del Tempo Ordinario (C) - Aggancio

Dagli Scritti di Guglielmo Giaquinta
Non siamo nati per odiarci a combatterci ma per amarci a aiutarci.
Non può, quindi essere la violenza, la divisione, l’ingiustizia e la lotta
la legge fondamentale dell’umanità che deve invece sforzarsi di attuare
il sogno di una fraternità universale, capace di ignorare o superare
qualsiasi barriera.
Solo l’unità fraterna potrà salvare il nostro domani di uomini liberi.
Cristo, i fratelli li ha amati non per giuoco, ed è morto in croce per essi;
la fraternità cristiana non può, trovarti soddisfatto e indifferente.
Questo perché è in Cristo che gli uomini sono tuoi fratelli e quanto più
essi ti passano o ti vengono accanto, tanto più, Cristo si avvicina a te.
C’è un Cristo povero e un Cristo ricco: questo è il fratello che ci è simpatico,
che ci attrae, con cui è facile dialogare, scherzare, collaborare;
quello è l’antipatico, musone, colui con cui non è facile convivere. La
nostra scelta preferenziale non può cadere che sul Cristo povero della
grotta della croce.
Cristo ci insegna come darsi:
si è fatto uomo, schiavo, pane.
Non ha misurato la sua donazione, ma arrivato al massimo:
il massimo dell’amore sentito ed offerto;
il massimo del dolore amato e vissuto.
PER GLI ANIMATORI
Formazione
Obiettivo
- Ciascun membro della famiglia si riconosca chiamato a vivere la santità
del Padre.
- La famiglia nel suo insieme accolga il progetto del Padre che la vuole
non solo somma di persone sante ma insieme in cammino verso la
santità della famiglia Trinitaria.
- Proporre a ciascun membro un atteggiamento che concretizzi la santità.
- Stimolare nella famiglia dialogo e preghiera perché la santità sia una
vocazione vissuta.
Proposta di articolazione dell’incontro
Accoglienza festosa, cartelloni, canti
Preghiera iniziale
Annuncio sul tema e brevi testimonianze
Gruppi di condivisione: sulla santità: dialoghiamo insieme
Preghiamo insieme
Tempo di fraternità
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Incontro per la famiglia