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1 Steven Pinker, Come funziona la mente, Mondadori ... - Univirtual.eu

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oggetto partendo dal<strong>la</strong> sua so<strong>la</strong> proiezione. <strong>Come</strong> fa il nostro analizzatore a<br />

tre dimensioni a calco<strong>la</strong>re <strong>la</strong> probabilità riguardante le proiezioni (come gli<br />

oggetti appaiono nel mondo) e riguardo al mondo (che tipo di oggetti<br />

contiene).<br />

2 Analizzare <strong>la</strong> materia a partire dal<strong>la</strong> luce che riflette. Non esiste alcun modo<br />

assoluta<strong>mente</strong> certo per determinare di che materiale è costituito un oggetto<br />

a partire dal<strong>la</strong> luce che riflette.<br />

3 L’effetto dell’inclinazione sul chiaroscuro: una superficie esposta frontal<strong>mente</strong><br />

al<strong>la</strong> luce ne riflette molta, una inclinata al<strong>la</strong> luce ne riflette molto meno. Il<br />

nostro analizzatore di chiaroscuro ripercorre a ritroso <strong>la</strong> legge e capisce da<br />

quanta luce riflette, come una superficie è inclinata. molti oggetti, come i<br />

cubi, sono composti da facce inclinate, quindi ricostruirne le inclinazioni è un<br />

modo per determinarne <strong>la</strong> forma. Qualunque forma anzi può essere pensata<br />

come composta da milioni di minuscole sfaccettature.<br />

I tre sistemi di analisi delle immagini vanno coordinati, non necessaria<strong>mente</strong><br />

da un “omuncolo” presente nel nostro cervello, ma da qualche combinazione<br />

che renda il <strong>la</strong>voro economico, semplice, probabile.<br />

La parabo<strong>la</strong> del <strong>la</strong>boratorio chiarisce l’idea che <strong>la</strong> <strong>mente</strong> è un insieme di<br />

moduli, un sistema di organi o una società di esperti: uno schema di<br />

supervisore deve puntare a tenere gli esperti all’interno di un budget in cui le<br />

congetture improbabili sono le più costose (rasoio di Occam) il che li obbliga a<br />

cooperare nell’assemb<strong>la</strong>re <strong>la</strong> congettura complessiva più probabile sullo stato<br />

del mondo.<br />

Vedere a due dimensioni e mezzo<br />

Che forma prende <strong>la</strong> rappresentazione del mondo dopo che è stata analizzata<br />

dal cervello nel modo che abbiamo visto?<br />

La visione non è un teatro con il palcoscenico al centro.<br />

Non è una macchina fotografica panoramica: studi hanno dimostrato che<br />

quando si muove <strong>la</strong> testa o gli occhi si perde immediata<strong>mente</strong> i dettagli sottili<br />

di quanto si stava guardando.<br />

Noi vediamo in prospettiva: i binari convergono all’orizzonte, gli oggetti in<br />

movimento giganteggiano, si rimpiccioliscono, appaiono di scorcio.<br />

Noi vediamo a due dimensioni, non a tre.<br />

Noi non vediamo diretta<strong>mente</strong> “oggetti” una mano o una testa sono oggetti<br />

rispetto ad un corpo, e un corpo rispetto all’auto che lo contiene, dove è<br />

seduto? Definire “l’oggetto” per <strong>la</strong> visione è quanto mai controverso.<br />

Noi possediamo però un senso quasi palpabile delle superfici e dei confini tra<br />

di esse. La nostra percezione di superficie è involontaria, indotta<br />

dall’informazione emessa dalle retine; contraria<strong>mente</strong> al<strong>la</strong> credenza popo<strong>la</strong>re,<br />

non vediamo quello che ci aspettiamo di vedere.<br />

Cos’è il prodotto del<strong>la</strong> visione: Marr lo definisce uno schizzo a due dimensioni<br />

e mezzo, altri lo chiamano una rappresentazione di superfici visibili.<br />

Perché non vediamo tramite un modello tridimensionale: perché lo spazio di<br />

memoria occorrente sarebbe enorme (vedi computer).<br />

Quadri di riferimento<br />

L’informazione, nello schema a due dimensioni e mezzo, è espressa in un<br />

quadro di riferimento retinico, un sistema di coordinate centrato<br />

sull’osservatore.<br />

Un altro filtro <strong>funziona</strong>le sarebbe una griglia mentale trapezoidale che<br />

quadrettasse distese di mondo di eguali dimensioni. Un altro quadro è <strong>la</strong><br />

direzione del<strong>la</strong> gravità che è coordinata dall’orecchio interno<br />

L’asse mentale alto-basso è un potente organizzatore di forma.<br />

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