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3. latticini - Giflex

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GIFLEX<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong><br />

Comitato Tecnico <strong>Giflex</strong><br />

Febbraio 2006


GIFLEX Febbraio 2006 n. agg. 2<br />

Flow Pack<br />

Linea Produttiva: Flow Pack<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Flow Pack • 1/19


GIFLEX Febbraio 2006 n. agg. 2<br />

INDICE<br />

Pagina<br />

1. SCOPO 4<br />

2. CARATTERISTICHE GENERALI 4<br />

<strong>3.</strong> CARATTERISTICHE TECNICHE 5<br />

4. CARATTERISTICHE ESTETICHE 12<br />

5. CARATTERISTICHE DELLA BOBINA 14<br />

6. IMBALLO 15<br />

7. CONDIZIONI DI CONSEGNA STOCCAGGIO E UTILIZZO 16<br />

8. COLLAUDO 17<br />

9. DESCRIZIONE DIFETTI 18<br />

10. SPECIFICHE DI FORNITURA 19<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Flow Pack • 2/19


GIFLEX Febbraio 2006 n. agg. 2<br />

LINEA PRODUTTIVA :<br />

Duplici<br />

- Flow pack orizzontale / verticale<br />

Materiali principalmente utilizzati<br />

OPA + PP<br />

OPA + PE<br />

OPA + PE/EVOH/PE<br />

PET + PE<br />

PE + PE<br />

PET PVDC + PE<br />

Triplici<br />

PET PVDC + PET + PE<br />

PET + AL + PE<br />

OPA + AL + PE<br />

OPA + PE + ION<br />

OPA+PE est + PE<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Flow Pack • 3/19


GIFLEX Febbraio 2006 n. agg. 2<br />

1. SCOPO<br />

Il presente capitolato riguarda la fornitura di materiale flessibile costituito<br />

da uno o più film accoppiati, stampati e/o trasformati o neutri in bobine,<br />

sacchetti e buste. Tali materiali sono destinati al confezionamento di<br />

prodotti alimentari.<br />

2. CARATTERISTICHE GENERALI<br />

2.1. Il fornitore dichiara che il laminato e tutti i suoi componenti sono<br />

conformi a quanto prescritto dalle leggi vigenti relative ai materiali<br />

in contatto con alimenti, D.M. 21.0<strong>3.</strong>1973 e successivi<br />

aggiornamenti e modifiche. Si dichiara altresì la conformità alla<br />

legislazione europea vigente. Tale documento si basa sulle<br />

dichiarazioni date dal cliente per quanto concerne la tipologia degli<br />

alimenti (n° di riferimento) e le condizioni d'impiego.<br />

2.2. Si fa presente comunque che la normativa vigente prescrive<br />

l'accertamento dell'idoneità tecnologica dei materiali allo scopo<br />

cui sono destinati, da parte dell'utilizzatore finale<br />

2.<strong>3.</strong> Il materiale è conforme ai limiti di concentrazione dei metalli<br />

pesanti ai sensi del D.Lgs. 22/97 che recepisce la direttiva CE<br />

94/62 concernente gli imballaggi e i rifiuti da imballaggi.<br />

2.4. Il materiale non deve cedere odori e sapori difformi da quanto<br />

valutato e concordato. In caso di contestazione le valutazioni<br />

vengono eseguite facendo riferimento al Metodo <strong>Giflex</strong> n° 9.<br />

2.5. Il materiale deve essere in accordo con le specifiche ed il<br />

fornitore deve comunicare al cliente qualsiasi variazione che<br />

possa modificarne le caratteristiche peculiari.<br />

2.6. Allo stesso modo il cliente deve comunicare al fornitore qualsiasi<br />

variazione alle proprie linee di confezionamento e<br />

condizionamento del prodotto, che possa pregiudicare il corretto<br />

utilizzo del materiale.<br />

2.7. La composizione ed altre caratteristiche del materiale sono<br />

indicate nella specifica di fornitura di cui al punto 10 del presente<br />

capitolato.<br />

2.8. Sarà cura del committente dare al trasformatore tutte le<br />

informazioni necessarie a garantire la migliore esecuzione del<br />

lavoro<br />

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GIFLEX Febbraio 2006 n. agg. 2<br />

<strong>3.</strong> CARATTERISTICHE TECNICHE<br />

In questo capitolo vengono prese in considerazione le seguenti<br />

caratteristiche tecniche del materiale:<br />

Grammatura <strong>3.</strong>1<br />

Dimensioni (fascia-passo di stampa) <strong>3.</strong>2<br />

Coefficiente di frizione dinamico <strong>3.</strong>3<br />

Resistenza alla delaminazione <strong>3.</strong>4<br />

Resistenza della saldatura <strong>3.</strong>5<br />

Ritenzione solvente <strong>3.</strong>6<br />

Adesione inchiostri <strong>3.</strong>7<br />

Arrotolamento <strong>3.</strong>8<br />

<strong>3.</strong>1. GRAMMATURA (Metodo <strong>Giflex</strong> n.1)<br />

La grammatura del materiale è il rapporto tra il peso (grammi) e<br />

l'unità di superficie (metri quadrati).<br />

La grammatura nominale è definita dalla somma delle grammature<br />

nominali dei singoli componenti. Tra questi sono inclusi inchiostri,<br />

adesivi e altri materiali ausiliari.<br />

<strong>3.</strong>1.1 TOLLERANZA SUL SINGOLO PROVINO<br />

Lo scostamento della grammatura dal valore nominale è<br />

espresso dal seguente rapporto:<br />

grammatura singolo campione - grammatura nominale<br />

----------------------------------------------------------------------- x 100<br />

grammatura nominale<br />

Le tolleranze ammesse sono:<br />

Grammatura oltre 100 g/m2 +7%<br />

da 50 a 100 g/m2 +8%<br />

fino a 50 g/m2 +9%<br />

<strong>3.</strong>1.2 TOLLERANZA SUL LOTTO<br />

Per strutture di materiale che contengono film non orientati,<br />

la tolleranza sul lotto viene applicata solamente quando il<br />

lotto di produzione supera i 5.000 m 2 (per lotti inferiori vedi<br />

tolleranze del punto <strong>3.</strong>1.1).<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Flow Pack • 5/19


GIFLEX Febbraio 2006 n. agg. 2<br />

Lo scostamento della grammatura dal valore nominale è<br />

espresso dal seguente rapporto:<br />

grammatura media del lotto - grammatura nominale<br />

----------------------------------------------------------------------- x 100<br />

grammatura nominale<br />

Le tolleranze ammesse sono:<br />

Grammatura oltre 100 g/m2 +5%<br />

da 50 a 100 g/m2 +6 %<br />

fino a 50 g/m2 +7%<br />

<strong>3.</strong>2 DIMENSIONI (Metodo <strong>Giflex</strong> n. 5)<br />

<strong>3.</strong>2.1 LARGHEZZA DELLA BOBINA.<br />

La misura della larghezza (fascia) della bobina viene<br />

eseguita ortogonalmente al senso di svolgimento.<br />

TOLLERANZA<br />

Larghezza fino a 350 mm +1 mm<br />

da 351 a 600 mm +1,5 mm<br />

oltre 600 mm +2 mm<br />

<strong>3.</strong>2.2 PASSO DI STAMPA<br />

La verifica del passo di stampa viene eseguita misurando<br />

una lunghezza di materiale pari al numero dei soggetti<br />

contenuti nello sviluppo del cilindro e dividendo tale<br />

lunghezza per il numero dei soggetti.<br />

Tolleranza : + 6 ‰<br />

<strong>3.</strong>2.3 DIMENSIONE BUSTE<br />

La verifica viene eseguita sulla confezione (appoggiandola<br />

su piano rigido)<br />

TOLLERANZA<br />

Larghezza fino a 50mm + 3,5%<br />

da 51 a 100 mm + 3,0 %<br />

oltre 100 mm + 2,5%<br />

Soffietti fino a 40 mm + 6,0%<br />

Oltre 40 mm + 4,0%<br />

Lunghezza fino a 200 mm + 2,0%<br />

Oltre 200 mm + 1,5%<br />

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GIFLEX Febbraio 2006 n. agg. 2<br />

<strong>3.</strong><strong>3.</strong> COEFFICIENTE DI FRIZIONE DINAMICO (C.O.F.) (Metodo <strong>Giflex</strong> n.2)<br />

E' un indice della scivolosità superficiale del materiale dopo la<br />

trasformazione. La misura viene eseguita film/film (interno / interno<br />

- esterno/ esterno).<br />

Si applica per materiale con C.O.F. < 0.5 e su film additivati con<br />

agenti scivolanti.<br />

TOLLERANZA:<br />

+ 0.1 per C.O.F. < 0.3<br />

+ 0.15 per C.O.F. compreso tra 0.35 - 0.5<br />

I valori devono essere concordati a seconda delle esigenze del<br />

cliente. Trattandosi di una caratteristica influenzata dalle<br />

condizioni di stoccaggio, tempo, temperatura e umidità relativa, si<br />

fa riferimento al seguente punto 7.2.<br />

<strong>3.</strong>4 RESISTENZA ALLA DELAMINAZIONE (Metodo <strong>Giflex</strong> n.4)<br />

E' una misura dinamometrica della adesione tra gli strati<br />

costituenti il materiale; viene eseguita in senso macchina.<br />

Valori minimi relativi a zone non stampate degli accoppiati<br />

(espressi in N/15 mm).<br />

STRATI<br />

I/II II/III<br />

OPA + PP >1,5<br />

OPA + PE >1,5<br />

PE + PE >1,5<br />

PET PVDC + PE >1,5<br />

PET/PVDC + PET +PE >1,5 >1,5<br />

OPA + AL + PE >1,5 >1,5<br />

OPA + PEest + PE >1,5 >2,5<br />

OPA + PE + ION >1,5 >1,5<br />

PET + AL + PE >1,5 >1,5<br />

I valori minimi in zona stampata decrescono in relazione alla<br />

grammatura e al tipo di inchiostro.<br />

<strong>3.</strong>5 RESISTENZA DELLA SALDATURA (Metodo <strong>Giflex</strong> n.3)<br />

Forza, espressa in N/15mm, necessarie per separare due lembi di<br />

materiale, saldati tra loro in condizioni controllate.<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Flow Pack • 7/19


GIFLEX Febbraio 2006 n. agg. 2<br />

Il valore deve essere definito con il Cliente in funzione della<br />

struttura ed applicazione considerate.<br />

Trattandosi di una caratteristica influenzata dalle condizioni di<br />

stoccaggio, tempo, temperatura e umidità relativa, si rimanda al<br />

seguente punto 7.2.<br />

<strong>3.</strong>6 RITENZIONE SOLVENTE (Metodo <strong>Giflex</strong> n.6)<br />

Questa analisi determina la quantità dei solventi residui presenti<br />

nei materiali di confezionamento. Il risultato viene espresso in<br />

mg/m 2 di materiale stampato e/o accoppiato.<br />

Nel caso di materiali non stampati monofilm o accoppiati il valore<br />

di ritenzione solvente va discusso e concordato caso per caso con<br />

il cliente.<br />

I valori riportati nelle tabelle sottostanti, per situazioni particolari<br />

quali :<br />

⊳ materiali stampati con quantità di inchiostri superiore a 4 g/m 2<br />

⊳ materiali con presenza di: inchiostri, o vernici o termolacche<br />

speciali<br />

⊳ materiali accoppiati particolari<br />

⊳ materiali non stampati monofilm e accoppiati<br />

verranno concordati caso per caso con il cliente<br />

<strong>3.</strong>6.1 STAMPA ROTOCALCO<br />

<strong>3.</strong>6.1.1 CATEGORIE SOLVENTI<br />

I. Acetato di Etile<br />

II. Altri solventi di processo (*) (Alcol Etilico, Alcol<br />

Isopropilico, Cicloesano, Acetato di Isopropile)<br />

III. Ritardanti (*) (Metossipropanolo, Metossipropile<br />

acetato, N-propil-acetato)<br />

IV. Altri solventi presenti come impurezze, in quantità<br />


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Film<br />

Stampato<br />

Acetato di Etile Altri solventi<br />

di processo<br />

Ritardanti<br />

Carta 18 5 3<br />

PET 18 5 3<br />

OPA e cPA 18 5 3<br />

OPP 18 5 3<br />

PVC 18 5 3<br />

HDPE 18 5 3<br />

cPP 18 5 3<br />

Cellophane* 18 5 3<br />

Alluminio 18 5 3<br />

*per il Cellophane occorre aggiungere ai solventi riportati altri solventi<br />

derivanti dalla materia prima d’origine (toluene, ecc.) per un totale di 10<br />

mg/m 2<br />

<strong>3.</strong>6.1.3 STAMPA INTERNA<br />

<strong>3.</strong>6.1.<strong>3.</strong>1 ACCOPPIATI CHE NON INCLUDONO MATERIALI AVENTI<br />

PROPRIETA’ BARRIERA AI GAS TRA STAMPA E LATO A<br />

CONTATTO CON IL PRODOTTO CONFEZIONATO<br />

Si assume che i laminati abbiano trasmissione<br />

all’ossigeno superiore a < 40 cc/m2. 24hr . atm a 23<br />

°C; 50% U.R<br />

I valori riportati nella tabella seguente valgono per<br />

accoppiati composti da 2 e 3 film componenti. Nel<br />

caso di materiali composti da un numero di strati<br />

superiore a tre il valore di ritenzione solvente va<br />

discusso e stabilito caso per caso con il cliente<br />

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GIFLEX Febbraio 2006 n. agg. 2<br />

Film<br />

Stampato<br />

Acetato di Etile Altri solventi<br />

di processo<br />

Ritardanti<br />

PET 18 5 3<br />

OPA + cPA 18 5 3<br />

OPP 18 5 3<br />

PVC 18 5 3<br />

HDPE 18 5 3<br />

cPP 18 5 3<br />

Cellophane* 18 5 3<br />

*per il Cellophane occorre aggiungere ai solventi riportati altri solventi<br />

derivanti dalla materia prima d’origine (toluene, ecc.) per un totale di 10<br />

mg/m 2<br />

<strong>3.</strong>6.1.<strong>3.</strong>2 ACCOPPIATI CHE INCLUDONO MATERIALI AVENTI PROPRIETA’<br />

BARRIERA AI GAS TRA STAMPA E LATO A CONTATTO CON IL<br />

PRODOTTO CONFEZIONATO<br />

Si assume che i laminati i laminati abbiano trasmissione<br />

all’ossigeno inferiore a 40 cc/m2. 24hr . atm a 23 °C;<br />

50% U.R<br />

I valori riportati nella tabella seguente valgono per<br />

accoppiati composti da 2 e 3 film componenti.<br />

Nel caso di materiali composti da un numero di strati<br />

superiore a tre il valore di ritenzione solvente va<br />

discusso e stabilito caso per caso con il cliente.<br />

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GIFLEX Febbraio 2006 n. agg. 2<br />

Film<br />

Stampato<br />

Acetato di Etile Altri solventi<br />

di processo<br />

Ritardanti<br />

PET 25 5 3<br />

OPA + cPA 25 5 3<br />

OPP 20 5 3<br />

PVC 20 5 3<br />

HDPE 20 5 3<br />

cPP 20 5 3<br />

Cellophane* 25 5 3<br />

*per il Cellophane occorre aggiungere ai solventi riportati altri solventi<br />

derivanti dalla materia prima d’origine (toluene, ecc.) per un totale di 10<br />

mg/mq<br />

<strong>3.</strong>7 ADESIONE INCHIOSTRO (Metodo <strong>Giflex</strong> n.8)<br />

Questo metodo serve per la determinazione della resistenza al<br />

distacco dell'inchiostro dal supporto. La presente norma non si<br />

applica su inchiostri metallici e stampa diretta su film lato metallo.<br />

<strong>3.</strong>8 ARROTOLAMENTO (Metodo <strong>Giflex</strong> n. 7)<br />

E' un indice del valore dell'arricciamento del materiale. Viene<br />

espresso come valore positivo se l'arrotolamento è verso l'interno<br />

(lato a contatto col prodotto da confezionare), o negativo se<br />

l'arrotolamento è verso l'esterno.<br />

Il valore deve essere definito con il cliente in funzione della<br />

struttura e applicazione considerate limitatamente al settore over<br />

wrapping.<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Flow Pack • 11/19


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4. CARATTERISTICHE ESTETICHE<br />

4.1. Per l'avviamento stampa, se il Cliente delega il fornitore<br />

all'approvazione, quest'ultimo si riferisce al campione approvato<br />

dal Cliente, che si assume la responsabilità della verifica dei testi,<br />

grafismi ed impaginazione. Nel caso di invio di supporti diversi da<br />

quello su cui avverrà la stampa, il fornitore non può garantire la<br />

perfetta riproducibilità dello stesso.<br />

4.2. Per contro, se il Cliente o un suo delegato con potere decisionale<br />

presenzia l'avviamento, egli firma il campione che giudica come<br />

standard e lo consegna al fornitore come riferimento stampa, e si<br />

assume la responsabilità della verifica dei testi, grafismi ed<br />

impaginazione.<br />

4.<strong>3.</strong> Su specifica richiesta del Cliente, il fornitore produce la cartella<br />

colori che deve comprendere il valore di tonalità minimo, standard<br />

e massimo generato variando il colore più rappresentativo. La<br />

cartella della tonalità colori deve essere preparata sul materiale di<br />

fornitura, in quanto la resa degli stessi colori su altri supporti è<br />

differente. Il Cliente accetterà la quantità di prodotto con<br />

variazione tonale che viene generata durante la produzione delle<br />

cartelle colori.<br />

4.4. TONALITÀ COLORE<br />

Una volta stabilita la cartella colori, la tonalità e le relative<br />

tolleranze devono essere conformi alla cartella stessa. In assenza<br />

di cartella colori, il fornitore orienterà la stampa sempre sul valore<br />

standard, se il Cliente riscontrerà variazioni tonali non accettabili,<br />

le indicherà al fornitore per recepirle nella successiva ristampa.<br />

4.5 FUORI REGISTRO<br />

Il valore di fuori registro deve essere valutato in funzione delle<br />

caratteristiche del bozzetto.<br />

Limitatamente ai particolari importanti deve essere tale da non<br />

alterare la leggibilità delle scritte e la resa del fotocolor.<br />

Il fuori registro, rispetto al primo colore preso come riferimento, è<br />

ammesso in misura massima di 0.5 mm.<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Flow Pack • 12/19


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4.6. DIFETTI DI STAMPA<br />

Non devono essere presenti macchie, striature, testi illeggibili o<br />

altri difetti di stampa come controstampa e sbavature tali da<br />

compromettere l'immagine del prodotto.<br />

La tacca di fotocellula deve corrispondere a quanto richiesto dal<br />

cliente in termini di dimensione e posizionamento, facendo<br />

riferimento ad un disegno tecnico. Il contrasto deve essere<br />

comunque tale da non pregiudicare la macchinabilità del<br />

materiale.<br />

4.7. CODICE EAN<br />

Il codice EAN deve essere leggibile dai normali scanner in<br />

possesso alla grande distribuzione. Tale garanzia è da<br />

considerarsi valida per il materiale tal quale prima dell'utilizzo ed è<br />

applicabile a codici con ingrandimento pari a 1 o superiore e con<br />

barre stampate in direzione di macchina.<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Flow Pack • 13/19


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5. CARATTERISTICHE DELLA BOBINA<br />

5.1 DIAMETRO ESTERNO<br />

Il diametro esterno delle bobine deve corrispondere a quello<br />

indicato sull'ordine.<br />

E' comunque ammessa una tolleranza di +0 - 20 mm.<br />

Nel lotto possono essere comprese bobine con diametro inferiore<br />

a quello tollerato quali code di produzione. Il loro numero è in<br />

funzione dell'entità del lotto e del numero di bobine eseguite per<br />

levata.<br />

5.2 DIAMETRO INTERNO<br />

Il valore corrisponde a quello indicato sull'ordine con tolleranze -1<br />

+2,5 mm. L'anima deve avere resistenza idonea ad evitare<br />

inconvenienti durante la successiva lavorazione.<br />

5.3 AVVOLGIMENTO<br />

Il film deve essere avvolto con tensione idonea ad evitare<br />

sollecitazioni interne alla bobina che possano pregiudicarne la<br />

macchinabilità.<br />

Sono ammessi rilievi della superficie dovuti alla sovrapposizione<br />

delle zone stampate.<br />

Il senso di svolgimento delle bobine deve corrispondere a quello<br />

indicato sull’ordine.<br />

5.4 ALLINEAMENTO BORDI<br />

Le superfici laterali delle bobine devono essere piane con<br />

spostamenti non superiori a 2 mm.<br />

5.5 GIUNTE<br />

Le giunte del film in bobina, derivanti dalla trasformazione, sono<br />

eseguite a registro con nastro come da specifica concordata col<br />

cliente.<br />

Il numero massimo delle giunte per bobina è indicato nella tabella<br />

seguente:<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Flow Pack • 14/19


GIFLEX Febbraio 2006 n. agg. 2<br />

Ø esterno<br />

fino a 300<br />

mm<br />

Ø esterno<br />

da 301 a<br />

600 mm<br />

Ø esterno<br />

oltre<br />

600:750 mm<br />

N°<br />

di strati<br />

N°giunte<br />

0<br />

N°giunte<br />

1<br />

N°giunte<br />

2<br />

1 60% 30% 10%<br />

N°giunte<br />

3<br />

2 50% 30% 10% 10%<br />

3 40% 30% 20% 10%<br />

N°giunte<br />

4<br />

4 40% 30% 20% 10%<br />

1 50% 30% 20%<br />

2 50% 30% 10% 10%<br />

3 40% 30% 20% 10%<br />

4 20% 30% 30% 20%<br />

1 50% 30% 10% 10%<br />

N°giunte<br />

5<br />

2 50% 25% 15% 10%<br />

3 25% 40% 20% 15%<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Flow Pack • 15/19<br />

N°giunte<br />

6<br />

4 25% 40% 20% 15%<br />

5.6 CENTRATURA STAMPA<br />

La stampa rispetto al taglio longitudinale non deve essere fuori<br />

asse oltre 2 mm.<br />

6. IMBALLO ED ETICHETTATURA<br />

Le bobine devono essere imballate in modo tale da garantirne una<br />

idonea protezione.<br />

L'etichettatura deve essere idonea ad identificare il materiale, così pure<br />

l'allestimento atto a garantire il corretto trasporto.<br />

Tutte queste operazioni vengono concordate tra le parti.


GIFLEX Febbraio 2006 n. agg. 2<br />

7. CONDIZIONI DI CONSEGNA, STOCCAGGIO ED UTILIZZO<br />

7.1 NORME DI TRASPORTO<br />

Su ogni automezzo devono essere caricate unità di carico<br />

palettizzate. Le palette devono essere stivate in modo da<br />

permettere lo scarico a mezzo di carrello elevatore, riducendo al<br />

minimo la necessità del facchinaggio.<br />

I trasporti devono essere effettuati nelle migliori condizioni<br />

igieniche e tecniche, al fine di garantire una buona conservazione<br />

delle bobine. Il trasporto deve essere effettuato con automezzi<br />

coperti.<br />

N.B. In caso di ricevimento di merce danneggiata deve essere<br />

fatta annotazione sulla bolla di consegna controfirmata dall'autista<br />

del mezzo, corredata possibilmente di fotografie rappresentative<br />

del danno, onde consentire le opportune rivalse assicurative.<br />

7.2 NORME DI STOCCAGGIO<br />

Lo stoccaggio deve essere effettuato nelle migliori condizioni<br />

igieniche e tecniche al fine di garantire una buona conservazione<br />

delle bobine.<br />

Le bobine vanno conservate nei loro imballi originali, in magazzini<br />

con temperature comprese tra 10 e 30 °C e con umidità relativa<br />

compresa tra 50 ÷ 70%. Evitare esposizione diretta ai raggi solari<br />

ed a fonti di calore.<br />

Stoccaggi in condizioni differenti da quelle sopraccitate e tempi di<br />

stoccaggio superiori ai sei mesi possono alterare le caratteristiche<br />

del materiale (scivolosità, saldabilità, ecc.) e causare fenomeni di<br />

blocking delle bobine ed eccessiva fragilità del materiale.<br />

Il materiale viene garantito per sei mesi dalla data di consegna<br />

pattuita, pur non escludendo la possibilità di utilizzo e<br />

conservazione di tutte le caratteristiche per un tempo superiore.<br />

Per casi particolari, come ad esempio saldanti a freddo ed antifog,<br />

si fa riferimento alla data di produzione.<br />

Si raccomanda un periodo di climatizzazione in reparto per<br />

almeno 24 ore prima dell'utilizzo.<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Flow Pack • 16/19


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7.3 NORME DI UTILIZZO<br />

8. COLLAUDO<br />

Per loro natura le bobine tendono a caricarsi elettrostaticamente<br />

già dopo pochi centimetri di svolgimento in macchina, specie se<br />

strisciano su supporti metallici o plastici fissi. Per tale motivo si<br />

consiglia di equipaggiare la macchina di confezionamento del<br />

Cliente di sistemi deionizzati, specie in prossimità o subito dopo i<br />

punti di frizione.<br />

Le specifiche del materiale sono garantite alla consegna.<br />

In caso di contestazione il campionamento deve essere eseguito facendo<br />

riferimento al sistema statistico per attributi in conformità alla norma EN<br />

2859/1-93<br />

Unità di prodotto : una bobina<br />

Piano di campionamento: S4<br />

Livelli di accettabilità :<br />

- per difetti critici: 1,0<br />

- per difetti importanti: 4,0<br />

- per difetti secondari: 6,5<br />

Il prelievo dalle bobine viene effettuato entro lo spessore di 20 mm dalla<br />

spira esterna.<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Flow Pack • 17/19


GIFLEX Febbraio 2006 n. agg. 2<br />

9. DESCRIZIONE DEI DIFETTI<br />

Il cliente, nel caso in cui riscontri bobine difettose, deve avvisare il<br />

trasformatore in tempo per permetterne il recupero con eventuali<br />

operazioni di cernita e/o ricondizionamento, e deve rendere al fornitore<br />

l'etichetta della bobina o scatola contestata.<br />

9.1 DIFETTI CRITICI<br />

Come riportano le norme EN 2859/1-93, si definisce critico quel<br />

difetto che, in base al giudizio e all'esperienza, può dare luogo a<br />

condizioni pericolose per le persone che usano il prodotto in<br />

esame o su di esso fanno affidamento, oppure può impedire il<br />

funzionamento di un prodotto finito importante.<br />

- Anima deformata tale da non permettere l'utilizzo della bobina<br />

- Diametro interno bobina errato<br />

- Diametro esterno fuori tolleranza in eccesso che rende<br />

inutilizzabile la bobina<br />

- Senso di svolgimento errato<br />

- Mancanza di uno o più colori<br />

- Scritte non conformi all'esecutivo<br />

- Assenza tacca fotocellula quando richiesta<br />

- Tacca fotocellula illeggibile<br />

- Passo di stampa errato<br />

- Codice EAN errato o non leggibile<br />

- Separazione degli strati<br />

- Mancanza di saldabilità<br />

- Composizione del materiale non conforme<br />

- Impaccamento<br />

- Presenza di corpi estranei<br />

9.2 DIFETTI IMPORTANTI<br />

Si definisce importante quel difetto, diverso da quelli critici, che<br />

può dare origine a guasti o ridurre sostanzialmente le possibilità<br />

di impiego dell'unità di prodotto per lo scopo a cui è destinata.<br />

- Coefficiente di frizione dinamico fuori tolleranza<br />

- Resistenza della saldatura fuori tolleranza<br />

- Adesione inchiostri fuori tolleranza<br />

- Ritenzione solventi<br />

- Tonalità colore fuori tolleranza<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Flow Pack • 18/19


GIFLEX Febbraio 2006 n. agg. 2<br />

- Fuori registro<br />

- Controstampa importante<br />

9.3 DIFETTI SECONDARI<br />

Si definisce secondario quel difetto che non riduce materialmente<br />

l'utilizzabilità del prodotto per lo scopo a cui è destinato o è uno<br />

scostamento dalle prescrizioni che ha un piccolo peso nell'impiego<br />

o nel funzionamento effettivo dell'unità esaminata.<br />

- Passo di stampa fuori tolleranza<br />

- Grammatura fuori tolleranza<br />

- Resistenza alla delaminazione fuori tolleranza<br />

- Numero giunte fuori tolleranza<br />

- Allineamento bordi fuori tolleranza<br />

- Difetti stampa (come definiti al punto 4.6)<br />

- Diametro esterno fuori tolleranza in difetto<br />

- Larghezza bobina (fascia) fuori tolleranza<br />

10. SPECIFICHE DI FORNITURA<br />

Vengono concordate con il cliente caso per caso in base ai materiali<br />

richiesti.<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Flow Pack • 19/19


GIFLEX Febbraio 2006- n. agg. 2<br />

Termoformatura<br />

Linea produttiva: Termoformatura<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Termoformatura • 1/18


GIFLEX Febbraio 2006- n. agg. 2<br />

INDICE<br />

Pagina<br />

1. SCOPO 4<br />

2. CARATTERISTICHE GENERALI 4<br />

<strong>3.</strong> CARATTERISTICHE TECNICHE 5<br />

4. CARATTERISTICHE ESTETICHE 11<br />

5. CARATTERISTICHE DELLA BOBINA 13<br />

6. IMBALLO 14<br />

7. CONDIZIONI DI CONSEGNA STOCCAGGIO E UTILIZZO 15<br />

8. COLLAUDO 16<br />

9. DESCRIZIONE DIFETTI 17<br />

10. SPECIFICHE DI FORNITURA 18<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Termoformatura • 2/18


GIFLEX Febbraio 2006- n. agg. 2<br />

LINEA PRODUTTIVA :<br />

- Termoformatura<br />

Materiali principalmente utilizzati<br />

FONDO COPERCHIO<br />

Duplici Duplici<br />

PA + PE OPA + PE<br />

PVC + PE OPA + PP<br />

APET + PE PET +PE<br />

PET PVDC + PE<br />

OPA + PE<br />

OPP + PE<br />

Triplici<br />

PET + AL + PE<br />

OPA + AL + PE<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Termoformatura • 3/18


GIFLEX Febbraio 2006- n. agg. 2<br />

1. SCOPO<br />

Il presente capitolato riguarda la fornitura di materiale flessibile costituito<br />

da uno o più film accoppiati, stampati e/o trasformati o neutri in bobine,<br />

sacchetti e buste. Tali materiali sono destinati al confezionamento di<br />

prodotti alimentari.<br />

2. CARATTERISTICHE GENERALI<br />

2.1. Il fornitore dichiara che il laminato e tutti i suoi componenti sono<br />

conformi a quanto prescritto dalle leggi vigenti relative ai materiali<br />

in contatto con alimenti, D.M. 21.0<strong>3.</strong>1973 e successivi<br />

aggiornamenti e modifiche. Si dichiara altresì la conformità alla<br />

legislazione europea vigente. Tale documento si basa sulle<br />

dichiarazioni date dal cliente per quanto concerne la tipologia degli<br />

alimenti (n° di riferimento) e le condizioni d'impiego.<br />

2.2. Si fa presente comunque che la normativa vigente prescrive<br />

l'accertamento dell'idoneità tecnologica dei materiali allo scopo cui<br />

sono destinati, da parte dell'utilizzatore finale<br />

2.<strong>3.</strong> Il materiale è conforme ai limiti di concentrazione dei metalli<br />

pesanti ai sensi del D.Lgs. 22/97 che recepisce la direttiva CE<br />

94/62 concernente gli imballaggi e i rifiuti da imballaggi.<br />

2.4. Il materiale non deve cedere odori e sapori difformi da quanto<br />

valutato e concordato. In caso di contestazione le valutazioni<br />

vengono eseguite facendo riferimento al Metodo <strong>Giflex</strong> n° 9.<br />

2.5. Il materiale deve essere in accordo con le specifiche ed il fornitore<br />

deve comunicare al cliente qualsiasi variazione che possa<br />

modificarne le caratteristiche peculiari.<br />

2.6. Allo stesso modo il cliente deve comunicare al fornitore qualsiasi<br />

variazione alle proprie linee di confezionamento e<br />

condizionamento del prodotto, che possa pregiudicare il corretto<br />

utilizzo del materiale.<br />

2.7. La composizione ed altre caratteristiche del materiale sono<br />

indicate nella specifica di fornitura di cui al punto 10 del presente<br />

capitolato.<br />

2.8. Sarà cura del committente dare al trasformatore tutte le<br />

informazioni necessarie a garantire la migliore esecuzione del<br />

lavoro<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Termoformatura • 4/18


GIFLEX Febbraio 2006- n. agg. 2<br />

<strong>3.</strong> CARATTERISTICHE TECNICHE<br />

In questo capitolo vengono prese in considerazione le seguenti<br />

caratteristiche tecniche del materiale:<br />

Grammatura <strong>3.</strong>1<br />

Dimensioni (fascia-passo di stampa) <strong>3.</strong>2<br />

Coefficiente di frizione dinamico <strong>3.</strong>3<br />

Resistenza alla delaminazione <strong>3.</strong>4<br />

Resistenza della saldatura <strong>3.</strong>5<br />

Ritenzione solvente <strong>3.</strong>6<br />

Adesione inchiostri <strong>3.</strong>7<br />

Arrotolamento <strong>3.</strong>8<br />

<strong>3.</strong>1. GRAMMATURA (Metodo <strong>Giflex</strong> n.1)<br />

La grammatura del materiale è il rapporto tra il peso (grammi) e<br />

l'unità di superficie (metri quadrati).<br />

La grammatura nominale è definita dalla somma delle grammature<br />

nominali dei singoli componenti. Tra questi sono inclusi inchiostri,<br />

adesivi e altri materiali ausiliari.<br />

<strong>3.</strong>1.1 TOLLERANZA SUL SINGOLO PROVINO<br />

Lo scostamento della grammatura dal valore nominale è<br />

espresso dal seguente rapporto:<br />

grammatura singolo campione - grammatura nominale<br />

----------------------------------------------------------------------- x 100<br />

grammatura nominale<br />

Le tolleranze ammesse sono:<br />

Grammatura oltre 100 g/m2 +7%<br />

da 50 a 100 g/m2 +8%<br />

fino a 50 g/m2 +9%<br />

<strong>3.</strong>1.2 Tolleranza sul lotto<br />

Per strutture di materiale che contengono film non orientati,<br />

la tolleranza sul lotto viene applicata solamente quando il<br />

lotto di produzione supera i 5.000 m 2 (per lotti inferiori, vedi<br />

tolleranze del punto <strong>3.</strong>1.1.).<br />

Lo scostamento della grammatura dal valore nominale è<br />

espresso dal seguente rapporto:<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Termoformatura • 5/18


GIFLEX Febbraio 2006- n. agg. 2<br />

grammatura media del lotto - grammatura nominale<br />

----------------------------------------------------------------------- x 100<br />

grammatura nominale<br />

Le tolleranze ammesse sono:<br />

Grammatura oltre 100 g/m 2 ± 5%<br />

da 50 a 100 g/m 2 ± 6%<br />

fino a 50 g/m 2 ± 7%<br />

<strong>3.</strong>2 DIMENSIONI (Metodo <strong>Giflex</strong> n. 5)<br />

<strong>3.</strong>2.1 LARGHEZZA DELLA BOBINA.<br />

La misura della larghezza (fascia) della bobina viene<br />

eseguita ortogonalmente al senso di svolgimento.<br />

TOLLERANZA<br />

Larghezza fino a 350 mm +1 mm<br />

da 351 a 600 mm +1,5 mm<br />

oltre 600 mm +2 mm<br />

<strong>3.</strong>2.2 PASSO DI STAMPA<br />

La verifica del passo di stampa viene eseguita misurando<br />

una lunghezza di materiale pari al numero dei soggetti<br />

contenuti nello sviluppo del cilindro e dividendo tale<br />

lunghezza per il numero dei soggetti.<br />

Tolleranza :<br />

+ 0; -4‰<br />

+ 0; -2‰ (per materiali accoppiati con alluminio)<br />

<strong>3.</strong><strong>3.</strong> COEFFICIENTE DI FRIZIONE DINAMICO (C.O.F.) (Metodo <strong>Giflex</strong> n.2)<br />

E' un indice della scivolosità superficiale del materiale dopo la<br />

trasformazione.<br />

La misura viene eseguita film/film (interno / interno - esterno/<br />

esterno).<br />

Si applica per materiale con C.O.F. < 0.5 e su film additivati con<br />

agenti scivolanti.<br />

TOLLERANZA:<br />

+ 0.1 per C.O.F. < 0.3<br />

+ 0.15 per C.O.F. compreso tra 0.35 - 0.5<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Termoformatura • 6/18


GIFLEX Febbraio 2006- n. agg. 2<br />

I valori devono essere concordati a seconda delle esigenze del<br />

cliente<br />

Trattandosi di una caratteristica influenzata dalle condizioni di<br />

stoccaggio, tempo, temperatura e umidità relativa, si fa riferimento<br />

al seguente punto 7.2.<br />

<strong>3.</strong>4 RESISTENZA ALLA DELAMINAZIONE (Metodo <strong>Giflex</strong> n.4)<br />

E' una misura dinamometrica della adesione tra gli strati<br />

costituenti il materiale; viene eseguita in senso macchina. Valori<br />

minimi relativi a zone non stampate degli accoppiati (espressi in<br />

N/15 mm).<br />

STRATI<br />

I/II II/III<br />

PET PVDC + PE >1,5<br />

PET + PE >1,5<br />

PA + PE >1,5<br />

PVC + PE >1,5<br />

OPA + PE >1,5<br />

OPA + PP >1,5<br />

OPA + AL + PE >1,5 >1,5<br />

PET + AL + PE >1,5 >1,5<br />

I valori minimi in zona stampata decrescono in relazione alla<br />

grammatura e al tipo di inchiostro.<br />

<strong>3.</strong>5 RESISTENZA DELLA SALDATURA (Metodo <strong>Giflex</strong> n.3)<br />

Forza, espressa in N/15mm, necessarie per separare due lembi di<br />

materiale, saldati tra loro in condizioni controllate.<br />

Il valore deve essere definito con il Cliente in funzione della<br />

struttura ed applicazione considerate.<br />

Trattandosi di una caratteristica influenzata dalle condizioni di<br />

stoccaggio, tempo, temperatura e umidità relativa, si rimanda al<br />

seguente punto 7.2.<br />

<strong>3.</strong>6 RITENZIONE SOLVENTE (Metodo <strong>Giflex</strong> n.6)<br />

Questa analisi determina la quantità dei solventi residui presenti<br />

nei materiali di confezionamento. Il risultato viene espresso in<br />

mg/m 2 di materiale stampato e/o accoppiato.<br />

Nel caso di materiali non stampati monofilm o accoppiati il valore<br />

di ritenzione solvente va discusso e concordato caso per caso con<br />

il cliente.<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Termoformatura • 7/18


GIFLEX Febbraio 2006- n. agg. 2<br />

I valori riportati nelle tabelle sottostanti, per situazioni particolari<br />

quali :<br />

⊳ materiali stampati con quantità di inchiostri superiore a 4 g/m 2<br />

⊳ materiali con presenza di: inchiostri, o vernici o termolacche<br />

speciali<br />

⊳ materiali accoppiati particolari<br />

⊳ materiali non stampati monofilm e accoppiati<br />

verranno concordati caso per caso con il cliente<br />

<strong>3.</strong>6.2 STAMPA ROTOCALCO<br />

<strong>3.</strong>6.2.1 CATEGORIE SOLVENTI<br />

V. Acetato di Etile<br />

VI. Altri solventi di processo (*) (Alcol Etilico, Alcol<br />

Isopropilico, Cicloesano, Acetato di Isopropile)<br />

VII. Ritardanti (*) (Metossipropanolo, Metossipropile<br />

acetato, N-propil-acetato)<br />

VIII. Altri solventi presenti come impurezze, in quantità<br />


GIFLEX Febbraio 2006- n. agg. 2<br />

Film<br />

Stampato<br />

*per il Cellophane occorre aggiungere ai solventi riportati altri solventi<br />

derivanti dalla materia prima d’origine (toluene, ecc.) per un totale di 10<br />

mg/m 2<br />

<strong>3.</strong>6.2.3 STAMPA INTERNA<br />

<strong>3.</strong>6.2.<strong>3.</strong>1 ACCOPPIATI CHE NON INCLUDONO MATERIALI AVENTI<br />

PROPRIETA’ BARRIERA AI GAS TRA STAMPA E LATO A<br />

CONTATTO CON IL PRODOTTO CONFEZIONATO<br />

Si assume che i laminati abbiano trasmissione<br />

all’ossigeno superiore a < 40 cc/m2. 24hr . atm a 23<br />

°C; 50% U.R<br />

I valori riportati nella tabella seguente valgono per<br />

accoppiati composti da 2 e 3 film componenti. Nel<br />

caso di materiali composti da un numero di strati<br />

superiore a tre il valore di ritenzione solvente va<br />

discusso e stabilito caso per caso con il cliente<br />

Acetato di Etile Altri solventi<br />

di processo<br />

Ritardanti<br />

PET 18 5 3<br />

OPA + cPA 18 5 3<br />

OPP 18 5 3<br />

PVC 18 5 3<br />

HDPE 18 5 3<br />

cPP 18 5 3<br />

Cellophane* 18 5 3<br />

*per il Cellophane occorre aggiungere ai solventi riportati altri solventi<br />

derivanti dalla materia prima d’origine (toluene, ecc.) per un totale di 10<br />

mg/m 2<br />

<strong>3.</strong>6.2.<strong>3.</strong>2 ACCOPPIATI CHE INCLUDONO MATERIALI AVENTI PROPRIETA’<br />

BARRIERA AI GAS TRA STAMPA E LATO A CONTATTO CON IL<br />

PRODOTTO CONFEZIONATO<br />

Si assume che i laminati i laminati abbiano trasmissione<br />

all’ossigeno inferiore a 40 cc/m2. 24hr . atm a 23 °C;<br />

50% U.R<br />

I valori riportati nella tabella seguente valgono per<br />

accoppiati composti da 2 e 3 film componenti.<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Termoformatura • 9/18


GIFLEX Febbraio 2006- n. agg. 2<br />

Film<br />

Stampato<br />

Nel caso di materiali composti da un numero di strati<br />

superiore a tre il valore di ritenzione solvente va<br />

discusso e stabilito caso per caso con il cliente.<br />

Acetato di Etile Altri solventi<br />

di processo<br />

Ritardanti<br />

PET 25 5 3<br />

OPA + cPA 25 5 3<br />

OPP 20 5 3<br />

PVC 20 5 3<br />

HDPE 20 5 3<br />

cPP 20 5 3<br />

Cellophane* 25 5 3<br />

*per il Cellophane occorre aggiungere ai solventi riportati altri solventi<br />

derivanti dalla materia prima d’origine (toluene, ecc.) per un totale di 10<br />

mg/mq<br />

<strong>3.</strong>7 ADESIONE INCHIOSTRO (Metodo <strong>Giflex</strong> n.8)<br />

Questo metodo serve per la determinazione della resistenza al<br />

distacco dell'inchiostro dal supporto. La presente norma non si<br />

applica su inchiostri metallici e stampa diretta su film lato metallo.<br />

<strong>3.</strong>8 ARROTOLAMENTO (Metodo <strong>Giflex</strong> n. 7)<br />

E' un indice del valore dell'arricciamento del materiale. Viene<br />

espresso come valore positivo se l'arrotolamento è verso l'interno<br />

(lato a contatto col prodotto da confezionare), o negativo se<br />

l'arrotolamento è verso l'esterno.<br />

Il valore deve essere definito con il cliente in funzione della<br />

struttura e applicazione considerate limitatamente al settore over<br />

wrapping.<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Termoformatura • 10/18


GIFLEX Febbraio 2006- n. agg. 2<br />

4. CARATTERISTICHE ESTETICHE<br />

4.1. Per l'avviamento stampa, se il Cliente delega il fornitore<br />

all'approvazione, quest'ultimo si riferisce al campione approvato<br />

dal Cliente, che si assume la responsabilità della verifica dei testi,<br />

grafismi ed impaginazione. Nel caso di invio di supporti diversi da<br />

quello su cui avverrà la stampa, il fornitore non può garantire la<br />

perfetta riproducibilità dello stesso.<br />

4.2. Per contro, se il Cliente o un suo delegato con potere decisionale<br />

presenzia l'avviamento, egli firma il campione che giudica come<br />

standard e lo consegna al fornitore come riferimento stampa, e si<br />

assume la responsabilità della verifica dei testi, grafismi ed<br />

impaginazione.<br />

4.<strong>3.</strong> Su specifica richiesta del Cliente, il fornitore produce la cartella<br />

colori che deve comprendere il valore di tonalità minimo, standard<br />

e massimo generato variando il colore più rappresentativo. La<br />

cartella della tonalità colori deve essere preparata sul materiale di<br />

fornitura, in quanto la resa degli stessi colori su altri supporti è<br />

differente. Il Cliente accetterà la quantità di prodotto con<br />

variazione tonale che viene generata durante la produzione delle<br />

cartelle colori.<br />

4.4. TONALITÀ COLORE<br />

Una volta stabilita la cartella colori, la tonalità e le relative<br />

tolleranze devono essere conformi alla cartella stessa. In assenza<br />

di cartella colori, il fornitore orienterà la stampa sempre sul valore<br />

standard, se il Cliente riscontrerà variazioni tonali non accettabili,<br />

le indicherà al fornitore per recepirle nella successiva ristampa.<br />

4.5 FUORI REGISTRO<br />

Il valore di fuori registro deve essere valutato in funzione delle<br />

caratteristiche del bozzetto.<br />

Limitatamente ai particolari importanti deve essere tale da non<br />

alterare la leggibilità delle scritte e la resa del fotocolor.<br />

Il fuori registro, rispetto al primo colore preso come riferimento, è<br />

ammesso in misura massima di 0.5 mm.<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Termoformatura • 11/18


GIFLEX Febbraio 2006- n. agg. 2<br />

4.6. DIFETTI DI STAMPA<br />

Non devono essere presenti macchie, striature, testi illeggibili o<br />

altri difetti di stampa come controstampa e sbavature tali da<br />

compromettere l'immagine del prodotto.<br />

La tacca di fotocellula deve corrispondere a quanto richiesto dal<br />

cliente in termini di dimensione e posizionamento, facendo<br />

riferimento ad un disegno tecnico. Il contrasto deve essere<br />

comunque tale da non pregiudicare la macchinabilità del<br />

materiale.<br />

4.8. CODICE EAN<br />

Il codice EAN deve essere leggibile dai normali scanner in<br />

possesso alla grande distribuzione. Tale garanzia è da<br />

considerarsi valida per il materiale tal quale prima dell'utilizzo ed è<br />

applicabile a codici con ingrandimento pari a 1 o superiore e con<br />

barre stampate in direzione di macchina.<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Termoformatura • 12/18


GIFLEX Febbraio 2006- n. agg. 2<br />

5. CARATTERISTICHE DELLA BOBINA<br />

5.1 DIAMETRO ESTERNO<br />

Il diametro esterno delle bobine deve corrispondere a quello<br />

indicato sull'ordine.<br />

E' comunque ammessa una tolleranza di +0 - 20 mm.<br />

Nel lotto possono essere comprese bobine con diametro inferiore<br />

a quello tollerato quali code di produzione. Il loro numero è in<br />

funzione dell'entità del lotto e del numero di bobine eseguite per<br />

levata.<br />

5.2 DIAMETRO INTERNO<br />

Il valore corrisponde a quello indicato sull'ordine con tolleranze -1<br />

+2,5 mm. L'anima deve avere resistenza idonea ad evitare<br />

inconvenienti durante la successiva lavorazione.<br />

5.3 AVVOLGIMENTO<br />

Il film deve essere avvolto con tensione idonea ad evitare<br />

sollecitazioni interne alla bobina che possano pregiudicarne la<br />

macchinabilità.<br />

Sono ammessi rilievi della superficie dovuti alla sovrapposizione<br />

delle zone stampate.<br />

Il senso di svolgimento delle bobine deve corrispondere a quello<br />

indicato sull’ordine.<br />

5.4 ALLINEAMENTO BORDI<br />

Le superfici laterali delle bobine devono essere piane con<br />

spostamenti non superiori a 2 mm.<br />

5.5 GIUNTE<br />

Le giunte del film in bobina, derivanti dalla trasformazione, sono<br />

eseguite a registro con nastro come da specifica concordata col<br />

cliente.<br />

Il numero massimo delle giunte per bobina è indicato nella tabella<br />

seguente:<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Termoformatura • 13/18


GIFLEX Febbraio 2006- n. agg. 2<br />

Ø esterno<br />

fino a 300<br />

mm<br />

Ø esterno<br />

da 301 a<br />

600 mm<br />

Ø esterno<br />

oltre<br />

600:750 mm<br />

N°<br />

di strati<br />

N°giunte<br />

0<br />

N°giunte<br />

1<br />

N°giunte<br />

2<br />

1 60% 30% 10%<br />

N°giunte<br />

3<br />

2 50% 30% 10% 10%<br />

3 40% 30% 20% 10%<br />

N°giunte<br />

4<br />

4 40% 30% 20% 10%<br />

1 50% 30% 20%<br />

2 50% 30% 10% 10%<br />

3 40% 30% 20% 10%<br />

4 20% 30% 30% 20%<br />

1 50% 30% 10% 10%<br />

N°giunte<br />

5<br />

2 50% 25% 15% 10%<br />

3 25% 40% 20% 15%<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Termoformatura • 14/18<br />

N°giunte<br />

6<br />

4 25% 40% 20% 15%<br />

5.6 CENTRATURA STAMPA<br />

La stampa rispetto al taglio longitudinale non deve essere fuori<br />

asse oltre 2 mm.<br />

6. IMBALLO ED ETICHETTATURA<br />

Le bobine devono essere imballate in modo tale da garantirne una<br />

idonea protezione, secondo quanto concordato con il cliente.<br />

L'etichettatura deve essere idonea ad identificare il materiale, così pure<br />

l'allestimento atto a garantire il corretto trasporto.<br />

Tutte queste operazioni vengono concordate tra le parti.


GIFLEX Febbraio 2006- n. agg. 2<br />

7. CONDIZIONI DI CONSEGNA, STOCCAGGIO ED UTILIZZO<br />

7.1 NORME DI TRASPORTO<br />

Su ogni automezzo devono essere caricate unità di carico<br />

palettizzate. Le palette devono essere stivate in modo da<br />

permettere lo scarico a mezzo di carrello elevatore, riducendo al<br />

minimo la necessità del facchinaggio.<br />

I trasporti devono essere effettuati nelle migliori condizioni<br />

igieniche e tecniche, al fine di garantire una buona conservazione<br />

delle bobine. Il trasporto deve essere effettuato con automezzi<br />

coperti.<br />

N.B. In caso di ricevimento di merce danneggiata deve essere<br />

fatta annotazione sulla bolla di consegna controfirmata dall'autista<br />

del mezzo, corredata possibilmente di fotografie rappresentative<br />

del danno, onde consentire le opportune rivalse assicurative.<br />

7.2 NORME DI STOCCAGGIO<br />

Lo stoccaggio deve essere effettuato nelle migliori condizioni<br />

igieniche e tecniche al fine di garantire una buona conservazione<br />

delle bobine.<br />

Le bobine vanno conservate nei loro imballi originali, in magazzini<br />

con temperature comprese tra 10 e 30 °C e con umidità relativa<br />

compresa tra 50 ÷ 70%. Evitare esposizione diretta ai raggi solari<br />

ed a fonti di calore.<br />

Stoccaggi in condizioni differenti da quelle sopraccitate e tempi di<br />

stoccaggio superiori ai sei mesi possono alterare le caratteristiche<br />

del materiale (scivolosità, saldabilità, ecc.) e causare fenomeni di<br />

blocking delle bobine ed eccessiva fragilità del materiale.<br />

Il materiale viene garantito per sei mesi dalla data di consegna<br />

pattuita, pur non escludendo la possibilità di utilizzo e<br />

conservazione di tutte le caratteristiche per un tempo superiore.<br />

Per casi particolari, come ad esempio saldanti a freddo ed antifog,<br />

si fa riferimento alla data di produzione.<br />

Si raccomanda un periodo di climatizzazione in reparto per<br />

almeno 24 ore prima dell'utilizzo.<br />

<strong>3.</strong> <strong>latticini</strong> Termoformatura • 15/18


GIFLEX Febbraio 2006- n. agg. 2<br />

7.3 NORME DI UTILIZZO<br />

8. COLLAUDO<br />

Per loro natura le bobine tendono a caricarsi elettrostaticamente<br />

già dopo pochi centimetri di svolgimento in macchina, specie se<br />

strisciano su supporti metallici o plastici fissi. Per tale motivo si<br />

consiglia di equipaggiare la macchina di confezionamento del<br />

Cliente di sistemi deionizzati, specie in prossimità o subito dopo i<br />

punti di frizione.<br />

Le specifiche del materiale sono garantite alla consegna.<br />

In caso di contestazione il campionamento deve essere eseguito facendo<br />

riferimento al sistema statistico per attributi in conformità alla norma EN<br />

2859/1-93<br />

Unità di prodotto : una bobina<br />

Piano di campionamento: S4<br />

Livelli di accettabilità :<br />

- per difetti critici: 1,0<br />

- per difetti importanti: 4,0<br />

- per difetti secondari: 6,5<br />

Il prelievo dalle bobine viene effettuato entro lo spessore di 20 mm dalla<br />

spira esterna.<br />

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9. DESCRIZIONE DEI DIFETTI<br />

Il cliente, nel caso in cui riscontri bobine difettose, deve avvisare il<br />

trasformatore in tempo per permetterne il recupero con eventuali<br />

operazioni di cernita e/o ricondizionamento, e deve rendere al fornitore<br />

l'etichetta della bobina o scatola contestata.<br />

9.1 DIFETTI CRITICI<br />

Come riportano le norme EN 2859/1-93, si definisce critico quel<br />

difetto che, in base al giudizio e all'esperienza, può dare luogo a<br />

condizioni pericolose per le persone che usano il prodotto in<br />

esame o su di esso fanno affidamento, oppure può impedire il<br />

funzionamento di un prodotto finito importante.<br />

- Anima deformata tale da non permettere l'utilizzo della bobina<br />

- Diametro interno bobina errato<br />

- Diametro esterno fuori tolleranza in eccesso che rende<br />

Inutilizzabile la bobina<br />

- Senso di svolgimento errato<br />

- Mancanza di uno o più colori<br />

- Scritte non conformi all'esecutivo<br />

- Assenza tacca fotocellula quando richiesta<br />

- Tacca fotocellula illeggibile<br />

- Passo di stampa errato<br />

- Codice EAN errato o non leggibile<br />

- Separazione degli strati<br />

- Mancanza di saldabilità<br />

- Composizione del materiale non conforme<br />

- Impaccamento<br />

- Presenza di corpi estranei<br />

9.2 DIFETTI IMPORTANTI<br />

Si definisce importante quel difetto, diverso da quelli critici, che<br />

può dare origine a guasti o ridurre sostanzialmente le possibilità<br />

di impiego dell'unità di prodotto per lo scopo a cui è destinata.<br />

- Coefficiente di frizione dinamico fuori tolleranza<br />

- Resistenza della saldatura fuori tolleranza<br />

- Adesione inchiostri fuori tolleranza<br />

- Ritenzione solventi<br />

- Tonalità colore fuori tolleranza<br />

- Fuori registro<br />

- Controstampa importante<br />

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9.3 DIFETTI SECONDARI<br />

Si definisce secondario quel difetto che non riduce materialmente<br />

l'utilizzabilità del prodotto per lo scopo a cui è destinato o è uno<br />

scostamento dalle prescrizioni che ha un piccolo peso nell'impiego<br />

o nel funzionamento effettivo dell'unità esaminata.<br />

- Passo di stampa fuori tolleranza<br />

- Grammatura fuori tolleranza<br />

- Resistenza alla delaminazione fuori tolleranza<br />

- Numero giunte fuori tolleranza<br />

- Allineamento bordi fuori tolleranza<br />

- Difetti stampa (come definiti al punto 4.6)<br />

- Diametro esterno fuori tolleranza in difetto<br />

- Larghezza bobina (fascia) fuori tolleranza<br />

10. SPECIFICHE DI FORNITURA<br />

Vengono concordate con il cliente caso per caso in base ai materiali<br />

richiesti.<br />

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