Notiziario quadrimestrale dei Comuni di Baselga di Piné, Bedollo ...

L’angolo
della poesia
I vigili del fuoco
“Ha i piedi nel fango, la divisa e le mani imbrattate, gli occhi ridotti al lumicino dai doppi,
tripli turni.
S’appoggia un momento al badile, ma non pensa preoccupato al lavoro che ancora
l’aspetta. In un fiotto di fiato butta fuori quello che ha dentro:”Se fosse successo solo
qualche ora prima, ci sarebbe rimasta mia moglie con i miei figli.
E adesso sarei solo sulla terra”.
Appartengo ad una generazione che non crede alle parole: destra, sinistra, sicurezza,
pacifismo…
Credo a questi uomini pronti ad imbastire una cucina da campo, ad attrezzare una
palestra per accogliere e scaldare. Gente che lascia ad altri la fatica di maledire e di
puntare il dito; gente che distingue il momento dell’analisi da quello dell’azione e si
rimbocca le maniche e piega la schiena e apre strade.
Questi giorni non sono solo di pioggia, di frane, di paura. Se ci fanno toccare il limite, la
precarietà e la fragilità delle opere dell’uomo e della sua stessa vita, raccontano anche la
trama di una terra che ancora tiene, di radici sane che rendono superflua la disponibilità
degli alberghi.
Non liquidiamo tutto questo come un volontarismo emotivo, che emerge solamente
quando scatta l’emergenza, dimenticando la formazione e l’impegno che c’è dietro.
È passione per l’uomo, per il territorio, per la comunità.”
(“E se tutti diventassimo vigili del fuoco?”)
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Il comandante
del corpo dei vigili del fuoco
di Bedollo Sergio Casagranda
Numero 3 Dicembre 2010