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L A C A M P A N E L L A T E A T R O A S C U O L A Regina Rossa, ti devo dire una cosa, beh come te lo pos- so dire in un modo gentile? È un’ingiustizia, tu puoi avere tutto quello che vuoi mentre noi non abbiamo niente, per- ché tu ci hai preso tutto. Isha Isha Singh Singh 5B 5B 5B Regina Russa, tu… OPS! Regi- na Rossa volevo dire, tu non sei padrona della mia vita perché lo sono solo io! CAPI- TO! Solo io! IO! E noi non siamo nati o saremo, o divente- remo tuoi schiavi! Capito regina dei miei stivali! CAPITO! P.S. Regina Cozza o quello che sei, tu sei solo una super iper mega prepotentissimissi- ma!! Assmaa Assmaa Belcaid Belcaid 5B 5B Oh Regina Rossa! Adesso ascolta bene quello che ti dico: io sono stanca di fare questi macchinari inutili, che non servono a nulla! Perché non ci fai fare qualcos’altro?? Noi vogliamo i nostri diritti!!! Sadia Sadia Tariq Tariq 5B 5B 5B Regina sono stufo! Non voglio più fare questi macchinari, ora basta! Voglio tornare a casa! Alessio Alessio Caruso Caruso 5B 5B Regina Rossa te li farei quegli stupidi lavori dei macchinari, ma con questa crisi almeno pagarci, no?? Husem Husem Husem Sayed Sayed Sayed 5B 5B 5B Tu Regina Rossa… non puoi comandarci e obbligarci a fare questi macchinari solo per divertirti, non servono a niente! E poi non sappiamo neanche se sei veramente tu la regina! Ora basta!!! Siria Siria Rocca Rocca 5B 5B Basta! Cosa sono sti macchinari! Mano su, mano giù, anzi perché non ci stai tu, così noi ci rilassiamo? Sono stanca, tu cara Regina non ci puoi obbligare a diventare schiavi! Noi siamo cittadini e ci devi rispettare!! Nora Nora Nora Benkhaouli Benkhaouli 5B 5B Ascolta regina, nera, blu, rossa quella che sei, io devo tornare nel mio paese perché ho dei lavori da sbrigare, quin- di lasciami andare!! Simone Simone Passadore Passadore 5B 5B 5B Basta! Sono stanca di fare queste stupide macchine che non servono a niente!!!!! Ba- sta noi abbiamo i nostri diritti. P.S. se non hai capito tutto questo lo dico con rabbia!! Melissa Melissa Iacoviello Iacoviello Iacoviello 5B 5B Tu cara regina non ci puoi obbligare a diventare chiavi! Noi siamo cittadini e ci devi rispettare!!! Analiza Analiza Gjoni Gjoni 5B 5B
L A C A M P A N E L L A T E A T R O A S C U O L A A T E E A A T T R R O O C O O N N R OO O B B II I I N N H O O O O D D ! ! ! Il 14 marzo 2012 la classe IIC della scuola “Galileo Galilei”di Marzabotto si è recata al <strong>teatro</strong> “Testoni” di Casalecchio di Reno per assistere ad uno spettacolo dal titolo “Robin Hood”. In questo spettacolo recitavano solamente due attori, Rico e Pino, che interpretavano tutti i personaggi in chiave ironica ed usando soprattutto l’immaginazione. Come moderni cantastorie, accompagnando il racconto con musiche e canzoni da loro improvvisate, Rico e Pino ci hanno raccontato la storia di Robin Hood. In Inghilterra, in epoca medievale, durante l’assenza del re Riccardo “Cuor di leone”, partito per le crociate, salì al trono suo fratello Giovanni, ingiusto, avido e malvagio, che sommerse il popolo di tasse per arricchirsi. Per ribellarsi alle ingiustizie perpetrate dal re, Robin Hood si rifugiò nella foresta di Sherwood insieme ad un gruppo di amici, tra i quali Little John e Frate Tuck, anche loro stanchi dei soprusi del re Giovanni, sempre aiutato dal perfido sceriffo di Nottingham. La banda di Robin, divenuta leggendaria, saccheggiava i ricchi che passavano per la foresta per aiutare i poveri. Essi erano spinti a questo dall’amore per la giustizia e per la libertà, che erano, tra l’altro, due dei temi più importanti trattati nello spettacolo. Grazie a ciò abbiamo capito che le ingiustizie vanno sempre combattute e anche che è più facile affrontarle insieme agli amici. Un altro tema trattato, infatti, era l’amicizia; nella storia Robin non era solo, ma era accompagnato da diversi amici, tra i quali spic- cava il suo migliore amico Little John, divenuto tale dopo una zuffa. A volte il tuo peggior nemico, attraverso le esperienze condivise, può diventare un grande amico e la forza di un singolo non potrà mai essere uguale a quella di un intero gruppo. L’ultimo tema presente nella storia era l’amore. Per amore della bella Lady Marion, infatti, Robin partecipa ad una gara di tiro con l’arco, rischiando di essere catturato, poiché la competizione era stata organizzata dal re Giovanni proprio con l’intento di farlo prigioniero, ma Robin ne uscirà sano e salvo e anche vincitore. L’amore, d’altra parte, fa fare pazzie e dà il coraggio e la forza per affrontare i pericoli. Tutto questo era rappresentato in modo molto semplice; la scenografia, ad esempio, era povera, spoglia ed essenziale: due pali di legno rappresentavano l’intera foresta, mentre un’alta scala veniva usata come rifugio della banda di Robin Hood, come trono del re e come bersaglio per la gara di tiro con l’arco. Le musiche, allegre e vivaci, erano interpretate dai due attori e servivano ad accompagnare e a ravvivare le scene recitate. Anche le luci erano semplici e non sono stati utilizzati effetti particolari. L’elemento più importante della rappresentazione era però l’immaginazione, poiché gli attori hanno voluto giocare con la nostra capacità di immaginare gli oggetti, le ambientazioni e i vari personaggi. Questo aspetto ha colpito positivamente la maggior parte di noi, perché ci ha fatto entrare in maniera divertente e coinvolgente nella storia, permettendoci di seguirla con attenzione e di ricrearla nella nostra mente, servendoci della nostra fantasia. Qualcuno di noi però non ha apprezzato del tutto lo spettacolo, perché avrebbe preferito una storia più lineare e con meno divagazioni. Complessivamente abbiamo comunque riconosciuto la bravura degli attori, il loro impegno e la loro creatività e questa esperienza per noi è stata nuova, divertente e significativa. Classe Classe 2C 2C Scheda Scheda tecnica tecnica tecnica dello dello spetta- spettaspetta- colo: colo: Titolo: “ Robin Hood” Autori ed attori: Enrico Messina, Giuseppe Ciciriello Regia: Micaela Sapienza Disegno luci: Fausto Bovini Tecnico luci: Francesco Dignitoso Produzione: Armaxa <strong>teatro</strong>/ Coop. Archelia
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