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cetto di autodeterminazione in un mondo sempre più globalizzato, la fine della<br />

cooperazione internazionale e il nuovo ruolo dei movimenti sociali. Fino al<br />

conflitto doloroso tra credenze ritenute fino a poco tempo prima assolute e inamovibili<br />

e la realtà che le rimette in continua discussione, provocando uno<br />

smottamento, non solo delle ideologie e delle culture politiche, ma anche dei comportamenti<br />

individuali.<br />

Sono stati anni (dal 1989 a oggi) particolarmente complessi e difficili per i<br />

pacifisti e gli operatori umanitari. Le guerre jugoslave hanno moltiplicato, come<br />

in un labirinto a specchi, le “immagini del nemico”, rendendo difficile la vita a<br />

un pacifismo che si è ritrovato senza un’unica e univoca controparte. La guerra in<br />

Iraq ha messo in evidenza, da una parte, l’impatto drammatico di terrorismo e<br />

“guerra permanente” e dall’altro, quanto sia potente la forza (anche se perdente)<br />

di un movimento contro la guerra e quanto debole quella di un movimento per la<br />

costruzione della pace. I conflitti umanitari degli anni ’90 e oltre hanno evidenziato<br />

quanto sia ormai definitiva la connivenza affaristica e governativa di una<br />

parte delle Ong e quanto sia complicato dare vita a un nuovo paradigma della solidarietà<br />

internazionale. E il conflitto israelo-palestinese ha evidenziato quanto sia<br />

complesso per i pacifisti destreggiarsi tra il sacrosanto rispetto dei diritti umani, il<br />

principio dell’autodeterminazione e le ragioni di due popoli in conflitto.<br />

Veniamo ai contenuti dei diversi paragrafi.<br />

Per la prima parte: Le culture politiche del pacifismo è il testo della relazione<br />

al convegno italo-spagnolo (promosso dall’Istituto per la pace catalano) sulle<br />

culture del pacifismo tenutosi nell’ottobre del 2010 a Barcellona.<br />

Riguardo alla seconda parte: I pacifisti e Gorbaciov. Il giorno del golpe è il<br />

breve diario di una giornata: il 19 agosto 1991, il giorno del tentato golpe in<br />

Unione Sovietica contro Gorbaciov, durante l’ultima riunione della End (European<br />

Nuclear Disarmament), il meeting annuale dei pacifisti europei. Si tratta<br />

di un testo che rielabora un articolo scritto per “Linea d’ombra” nel 1991.<br />

Time for Peace è il parziale racconto (<strong>qui</strong> ridotto all’incirca di metà) di<br />

una settimana in Palestina durante l’iniziativa Time for Peace (1989-1990):<br />

incontri, manifestazioni, scontri con la polizia israeliana. Sempre in questo capitolo<br />

si trova un reportage da Israele (2007), da un’iniziativa dei pacifisti e della<br />

sinistra israeliana nel sud del paese sotto i colpi dei missili da Gaza e da un<br />

soggiorno in uno storico kibbutz della sinistra laburista. Uscito in versione ridotta<br />

su “Carta” nel 2007.<br />

Guerre fratricide sono diari, articoli e racconti – raccolti in unico testo – di<br />

tre anni di guerra in Bosnia Erzegovina (1992-1995) e in particolare delle iniziative<br />

pacifiste e di solidarietà con le vittime della guerra. Parte degli articoli<br />

e degli interventi sono usciti su: “il manifesto”, “l’Unità”, “la Terra vista dalla<br />

luna”, Dopo il Kosovo (Asterios 2000). I diari <strong>qui</strong> riportati rappresentano una<br />

parte limitata (circa un terzo) della loro versione originaria.<br />

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