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ALESSANDRA VALENTINI<br />

A<br />

8<br />

sua immagine, questa<br />

potrebbe essere la sintesi<br />

della nuova segreteria<br />

formata da Epifani nel pieno del<br />

dibattito tra sindacati e Confindustria<br />

sulla riforma del sistema<br />

contrattuale. Il direttivo della più<br />

grande organizzazione sindacale<br />

dei lavoratori, la scorsa settimana,<br />

con una procedura inusuale, ha<br />

azzerato e rinominato in poche<br />

ore la nuova segreteria della Cgil.<br />

Il cambiamento formalmente si<br />

era reso necessario all’indomani<br />

dell’elezione di Paolo Nerozzi e<br />

Achille Passoni nelle fila del Partito<br />

democratico, e dell’elezione<br />

di Carla Cantone alla segreteria<br />

generale dello Spi. Ma in realtà<br />

accanto a queste sostituzioni, che<br />

potevano sembrare frutto di un<br />

automatismo, si è registrata la rimozione<br />

di Marigia Maulucci e<br />

Mauro Guzzonato.<br />

Di fatto le new entry di Susanna<br />

Camusso, Vera Lamonica,<br />

Agostino Megale, Enrico Panini<br />

Giovedì 26 Giugno 2008<br />

CGIL Le aree di “Lavoro e società” e “Rete 28 aprile” non si sentono rappresentate<br />

Segreteria conforme<br />

Il direttivo di Epifani disegnato a sua immagine<br />

e Fabrizio Solari, unite alle riconferme<br />

di Paola Agnello Modica,<br />

Morena Piccinini, Fulvio Fammoni<br />

e Nicoletta Rocchi, fanno<br />

pensare che al segretario Guglielmo<br />

Epifani sia riuscita quella che<br />

da più parti è stata definita “epifanizzazione”<br />

della segreteria. Le<br />

critiche più aspre provengono da<br />

“Lavoro e Società” e dalla “Rete<br />

“LA RINASCITA”,<br />

ELETTO IL NUOVO CDR<br />

IL 18 GIUGNO 2008, l’assemblea<br />

delle lavoratrici<br />

e dei lavoratori giornalisti<br />

de “La Rinascita della sinistra”<br />

e de “La Rinascita<br />

online” si è riunita per eleggere<br />

il nuovo Comitato di<br />

redazione. Sono stati eletti:<br />

Gabriele Fasan, Federica<br />

Labanca e Valeria Russo.<br />

Auguri di buon lavoro<br />

da tutta la redazione.<br />

28 aprile”. Secondo Giorgio Cremaschi<br />

quello che è accaduto «è<br />

il segnale della crisi profonda del<br />

gruppo dirigente della Cgil. Per la<br />

prima volta il dissenso non è rappresentato<br />

in segreteria, un dissenso<br />

che è pari al 25% del corpo<br />

della Cgil. Non è presente la posizione<br />

che si è espressa contro la<br />

riforma del sistema contrattuale,<br />

che ha detto no al protocollo sul<br />

welfare. Registriamo una forte<br />

tendenza a restringere gli spazi<br />

di partecipazione democratica».<br />

Anche l’area programmatica<br />

“Lavoro e Società” boccia la nuova<br />

segreteria, nella quale di fatto<br />

non è più rappresentata, non potendosi<br />

affidare alla sola presenza<br />

di Paola Agnello Modica, dopo<br />

le posizioni da lei espresse in merito<br />

alla riforma dei contratti. Per<br />

Nicola Nicolosi «è venuto meno<br />

l’impegno, assunto dal segretario<br />

generale nel corso del Coordinamento<br />

nazionale di Lavoro Società<br />

del 22 giugno 2006, volto a<br />

garantire l’esercizio di tale diritto<br />

in occasione del primo riassetto<br />

organizzativo della segreteria».<br />

Ma entrando nel merito delle<br />

questioni Nicolosi ha spiegato<br />

che «la composizione della nuova<br />

Segreteria è stata realizzata<br />

all’insegna della condivisione<br />

delle scelte operate in occasione<br />

dell’accordo sul welfare del 23<br />

luglio 2007 e sulla piattaforma<br />

di riforma del modello contrattuale».<br />

Dal nuovo assetto della segreteria<br />

sembra venire ampiamente<br />

consolidata la componente veltroniana<br />

e del Pd e indebolita<br />

l’ala sinistra. Su questa nuova<br />

segreteria, inoltre, non può non<br />

pesare la riflessione sulla successione<br />

di Epifani, per il quale<br />

il mandato scadrà nel 2010 se<br />

non dovessero sopraggiungere<br />

sorprese. In Corso Italia il nome<br />

più gettonato per succedere<br />

ad Epifani è quello di Susanna<br />

Camusso, appena entrata in segreteria<br />

e attuale segretario della<br />

Lombardia.<br />

lavoro<br />

POTENZA<br />

Nel carcere,<br />

la Rinascita<br />

L a<br />

vera sinistra non solo non<br />

è scomparsa, ma prosegue<br />

nella sua missione di sostegno<br />

e attenzione verso la classe<br />

dei più deboli. Infatti negli scorsi<br />

giorni, per iniziativa dei Comunisti<br />

italiani alla Provincia di Potenza<br />

il carcere di Melfi in Basilicata<br />

si è trasformato in un vero<br />

e proprio palcoscenico culturale.<br />

Maurizio Campanotta, detenuto<br />

dell’istituto circondariale, è divenuto<br />

per un giorno protagonista<br />

in positivo presentando a una<br />

platea gremita la sua raccolta di<br />

poesie Le parti nascoste dell’anima.<br />

Il consigliere e l’assessore provinciali<br />

del Pdci presenti alla manifestazione,<br />

rispettivamente Raffaele<br />

Soave e Giuseppe Telesca,<br />

ribadendo la grande importanza<br />

del percorso di socializzazione e<br />

riabilitazione dei detenuti, hanno<br />

sottolineato come il libro di<br />

poesie di Campanotta esprima<br />

«i sentimenti di chi ha la volontà<br />

di uscire dal labirinto e nella lirica<br />

ritrova la serenità d’animo, invocando<br />

sostegno e attenta considerazione».<br />

Il consigliere Soave,<br />

delegato ai rapporti con gli istituti<br />

di pena, ha ricordato come la<br />

Provincia di Potenza, impegnata<br />

da tempo nel settore di reinserimento<br />

dei detenuti, gestisca corsi<br />

di formazione per offrire ai carcerati<br />

«una nuova chance, così come<br />

prevede progetti per l’impiego<br />

degli stessi in lavori socialmente<br />

utili. Un domani molti di questi<br />

- ha aggiunto - ritorneranno in<br />

libertà ed è importante che vengano<br />

messi in condizione di non<br />

commettere gli stessi errori». Sul<br />

finire dell’evento un detenuto,<br />

palesemente emozionato, avvicinandosi<br />

ai rappresentanti del<br />

Pdci e mostrando la sua copia<br />

del settimanale La Rinascita della<br />

sinistra (al quale è abbonato) ha<br />

detto: «E’ importante che non ci<br />

si dimentichi di noi. Il Pdci ha<br />

sempre mostrato sensibilità per<br />

la nostra condizione, grazie. Il<br />

miglior ministro alla Giustizia -<br />

ha concluso - che abbiamo mai<br />

avuto è stato Oliviero Diliberto».<br />

ANGELA SOAVE

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