luglio/agosto - Caritas Diocesana di Palermo
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arte e cultura<br />
<strong>di</strong> Fabrizio Mocciaro<br />
FUOCHI D’ARTIFICIO<br />
“Fuochi d’artifizio”,<br />
l’ultima fatica letteraria della<br />
S’intitola<br />
poetessa Adalpina Fabra<br />
Bignardelli. Il volume, pubblicato per<br />
i tipi della casa e<strong>di</strong>trice ‘Il Bandolo’, è<br />
stato presentato nei giorni scorsi nei<br />
locali dell’Associazione Impiegati in<br />
Quiscenza della Regione Siciliana alla<br />
presenza dell’autrice, della poetessa<br />
Anna Maida Adragna, autrice dell’introduzione<br />
alla silloge, dell’attore<br />
Pippo Romeres, che ha letto alcune<br />
poesie dell’autrice, del pianista Piero<br />
Terranova, che ha sottolineato la lettura<br />
dei versi della signora Bignardelli<br />
con adeguati sottofon<strong>di</strong> musicali, e<br />
dell’e<strong>di</strong>tore.<br />
“E’ con grande sod<strong>di</strong>sfazione che presentiamo<br />
questo volumetto” scrive<br />
Luigi Gianfranco Consiglio, e<strong>di</strong>tore sia<br />
del volume che della rivista ‘Il Bandolo’,<br />
“il primo <strong>di</strong> una collana che abbiamo<br />
voluto chiamare Fuochi ispirandoci<br />
proprio ai ‘Fuochi d’artifizio’, nome<br />
che viene dato da Adalpina Bignardelli<br />
alla raccolta <strong>di</strong> liriche contenute in<br />
questo primo tomo. Le sue poesie<br />
compaiono normalmente in ogni<br />
numero de ‘Il Bandolo’, perio<strong>di</strong>co culturale<br />
palermitano”.<br />
“Siamo perciò lusingati”, scrive ancora<br />
Luigi Consiglio, “che l’Autrice ci abbia<br />
preferito come e<strong>di</strong>tori della sua produzione<br />
letteraria. Dobbiamo anche<br />
ammettere che la sua stima nasce dal<br />
fatto che ha apprezzato, fin dal<br />
momento che ci ha conosciuto, la<br />
nostra meticolosità nel curare i particolari<br />
dell’originale pubblicazione che<br />
possiede quel certo gusto retrò che a<br />
lei (ma non solo a lei) piace”.<br />
30 Informa<strong>Caritas</strong> <strong>luglio</strong>/<strong>agosto</strong> duemila<strong>di</strong>eci<br />
“La presente silloge” conclude l’e<strong>di</strong>tore<br />
de ‘Il Bandolo’, presenta in or<strong>di</strong>ne<br />
cronologico le liriche polimetriche<br />
composte nei suoi anni giovanili.<br />
Siamo certi che il lettore, nel gustarle,<br />
con<strong>di</strong>viderà sia i contenuti espressi in<br />
modo gradevole che il nostro pensiero<br />
a riguardo”.<br />
Ma chi è Adalpina Fabra Bignardelli?<br />
Palermitana, già insegnante e <strong>di</strong>pendente<br />
della Regione Siciliana, Adalpina<br />
Fabra Bignardelli è presente in<br />
numerosi salotti culturali della città e<br />
alterna la produzione lirica con la collaborazione<br />
al perio<strong>di</strong>co culturale<br />
palermitano “Il Bandolo” che con assiduità<br />
pubblica le sue poesie.<br />
Nel mondo culturale palermitano è<br />
anche nota per l’affabilità nel ricevere<br />
gli amici con raffinate cene e la sua<br />
passione per i ricami miniaturizzati<br />
che hanno destato l’attenzione <strong>di</strong><br />
importanti etnologi.<br />
Ma per tornare alla silloge qui presentata,<br />
la poetessa Anna Maida Adragna,<br />
nell’introduzione al volume, la definisce<br />
“smagliante e sorprendente pirotecnia”<br />
aggiungendo che “mai titolo fu<br />
più adeguato alle piacevoli scorribande<br />
nei temi più <strong>di</strong>versi e alla variopinta<br />
ricchezza del linguaggio”.<br />
“Ora nostalgica”, scrive ancora la<br />
sig.ra Maida Adragna, “Adalpina<br />
attinge al dolce stil novo ed ama troncare<br />
gli infiniti….ora avveniristica<br />
inventa splen<strong>di</strong><strong>di</strong> neologismi…..Ne<br />
risultano quadretti accurati, talvolta,<br />
quasi miniature…. Tesori artistici, le<br />
sue tante realizzazioni ancora più<br />
impreziosite, spesso, da oro <strong>di</strong> pendenti<br />
e spilloni oppure da argento <strong>di</strong><br />
cornicette….”<br />
“A molte poesie della maturità”<br />
annota ancora Anna Maida Adragna,<br />
“si alternano altre, scritte da<br />
‘ragazzetta’, come Adalpina confessa<br />
e i fuochi scoppiettano amabilmente<br />
qua e là in allegria e in tristezza.<br />
Salti mortali o piccoli attenti<br />
passi; ma è sempre il patrimonio<br />
<strong>di</strong> sincerità, <strong>di</strong> ingenuità – protetto<br />
nella cassaforte del suo carattere,<br />
del suo estrinsecarsi – che li guida,<br />
questi suoi gran<strong>di</strong> e piccoli passiversi,<br />
li protegge, quasi e forse ne è<br />
protetta. Il tutto è pervaso da un<br />
sottile ma tangibile filo <strong>di</strong> religiosità……<br />
A chi legge le sue poesie, il<br />
piacere <strong>di</strong> scoprirne tante altre<br />
…<strong>di</strong> perle”.