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Battezzati in Cristo risorto<br />
La veglia pasquale è la festa delle feste,<br />
origine di tutti i sacramenti. In questa<br />
notte veramente santa la tradizione dei<br />
nostri padri nella fede prevedeva il culmine<br />
del cammino catecumenale, che sfociava<br />
nella celebrazione dei grandi misteri,<br />
o sacramenti per dirla alla latina.<br />
Il neofita veniva immerso nel fonte battesimale<br />
e risorto con Cristo riceveva il<br />
dono dello <strong>Spirito</strong> <strong>Santo</strong> con l’imposizione<br />
delle mani e la Crismazione, ovvero<br />
l’unzione con l’olio del crisma ed infine<br />
era ammesso alla cena del Signore crocifisso<br />
e risorto, e poteva cibarsi del corpo<br />
di Cristo eucaristia.<br />
I tre sacramenti dell’iniziazione alla vera<br />
vita in Cristo. Ho usato i verbi al passato<br />
per richiamare la tradizione antica che è<br />
stata ripresa negli ultimi decenni in seguito<br />
alla riforma liturgica voluta dal<br />
Concilio Vaticano II, ed anche oggi in<br />
molte comunità cristiane, durante la veglia<br />
pasquale, vengono battezzate, cresimate<br />
ed ammesse all’eucaristia persone<br />
in età adulta.<br />
Dovrebbe essere l’obiettivo di ogni comunità<br />
cristiana poter essere così feconda<br />
ed evangelizzatrice da presentare ogni<br />
anno una o più persone adulte che hanno<br />
incontrato Cristo, e credendo in lui<br />
chiedono i sacramenti.<br />
La configurazione sociale odierna dove<br />
molte persone adulte non hanno ricevuto<br />
il battesimo perché cresciuti in famiglie<br />
di non credenti oppure perché provenienti<br />
da altri paesi ed appartenenti ad<br />
altre esperienze religiose.<br />
Questa realtà non è il futuro che verrà,<br />
ma il presente che c’è già e ci interpella<br />
con urgenza. Va ricordato che durante la<br />
veglia pasquale dell’anno 386 d.C. fu battezzato<br />
all’età di trent’anni per mano del<br />
Catechesi battesimale<br />
Vescovo di Milano Ambrogio, un tale<br />
Agostino proveniente dall’Africa, che fu<br />
destinato a divenire a sua volta Vescovo<br />
ad Ippona, nell’attuale Tunisia, nonché<br />
uno dei più grandi padri della Chiesa<br />
d’Occidente e pilastro della cultura e del<br />
pensiero umano.<br />
Leggendo la biografia del nostro patrono<br />
Ambrogio, scritta dal suo segretario Paolino,<br />
apprendiamo due cose interessanti:<br />
che Ambrogio morì poco prima della veglia<br />
pasquale, e che durante quella notte<br />
i bambini neobattezzati videro il Vescovo<br />
vivo sedere sulla sua cattedra episcopale.<br />
A prescindere dalla veridicità delle visioni,<br />
un dato storico certo e di indubbio rilievo<br />
è che la pratica del battesimo dei bambini<br />
era già prevista e praticata nella chiesa<br />
dei nostri padri.<br />
Dai nostri padri abbiamo ottenuto quel<br />
gioiello dell’arte romanico-longobarda<br />
che è il battistero in Agliate, ho molto apprezzato<br />
durante il battesimo di nostra<br />
figlia che è stata effettuata la scelta di ripristinare<br />
questo luogo al suo vero scopo<br />
originario: essere fonte battesimale.<br />
I battezzandi con i loro genitori sono stati<br />
accolti all’ingresso della Chiesa ed in<br />
processione accompagnati dalla comunità<br />
cristiana giunti al battistero, immersi<br />
nel fonte ed infine accompagnati davanti<br />
all’altare della Chiesa.<br />
Abbiamo parlato di Ambrogio morente,<br />
presso il suo capezzale i diaconi che allora<br />
avevano molta voce in capitolo nell’amministrazione<br />
della Chiesa e nell’elezione<br />
del Vescovo parlottavano per decidere<br />
circa il successore e fecero il nome di<br />
Simpliciano, maestro di teologia ad Ambrogio<br />
il quale con sorpresa dei presenti<br />
disse per tre volte: ”vecchio, ma buono”.<br />
Francesco Cecchetti<br />
il Volto di Carate<br />
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