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della radiazione di raggi X solari, dato che lo spettro dei raggi -X è molto simile a
quello del Sole.
Non è possibile che la radiazione di entrambi sia solo riflesso, perché Giove orbita solo
a 5,2 AU dal Sole mentre Saturno ad una distanza più di 9,5 AU da esso . Inoltre Giove
è notevolmente più grande di Saturno, 143.000 km contro i 120.000km di Saturno. Per
questo motivo, la superficie di Giove visibile dal Sole, è 1,4 volte maggiore di quella
di Saturno, considerata su basi eguali di distanza, ma Saturno orbita ad una distanza
dal sole quasi doppia, rispetto a Giove.
Pertanto, vista dal Sole, la superficie di Giove che effettivanlente riflette la radiazione
entrante ,è più del doppio di quella di saturno. Poiché la quantità di radiazione solare
attraverso un angolo solido è costante, l'energia riflessa da Giove dovrebbe essere
almeno due volte superiore a quella di Saturno, o, Saturno, per poter spiegare la quantità
di radiazione che ci invia, dovrebbe avere una capacità di riflettere i raggi-X, 50
volte superiore a quella della Luna. Per superare la capacità della nostra Luna, di riflettere
i raggi -X, dovrebbe assomigliare a una sfera di metallo lucidata. Dunque, il fattore
50 volte più riflettente è, impossibile. Ci deve essere un'altra fonte di radiazione
di raggi -X oltre al riflesso.
Nel 1986, Voyager 2 passò davanti a Urano e non riscontrò alcun dato importante sulla
superficie del pianeta. Nel 1996, il Telescopio Spaziale Hubble riprese immagini di
grandi formazioni nuvolose che dieci anni prima non vi erano. All'inizio vennero attribuite
a cambiamenti stagionali, una stagione uraniana dura circa 21 anni terrestri.
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Comunque l'atmosfera di Urano non ha sufficiente energia per formare così velocemente
quei tipi di nubi. Nel 2000, proprio su Urano furono visibili le nubi più luminose
mai viste prima. Secondo i ricercatori, il cambiamento dal 1996 è stato troppo
veloce per far parte di una modalità atmosferica normale. Per fornire quel surplus di
energia deve per forza esserci stata un'altra fonte energetica.
Nettuno ha subito un aumento di luminosità ancora maggiore di quello di Urano e solo
in 6 anni, fra il 1996 e il 2002. L'emissione di luce blu è aumentata del 3%, quella di
luce rossa più del 5% e quella dell'infrarosso vicino fino al 40%.
Nettuno si sta surriscaldando a una velocità superiore a quella di Urano anche se si
trova a 11 AU più della distanza di Urano dal sole. Molto probabilmente non è il Sole
la causa principale di questo forte riscaldamento globale di Nettuno. Dunque ci deve
essere un'altra e sconosciuta, fonte di calore.
Una volta Nettuno aveva una grande macchia scura, che indicava la presenza di un ura-
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