L'unIverso quantIstIco - ILC Document Server - International Linear ...
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03 | <strong>ILC</strong>: LA MACCHINA PER IL FUTURO<br />
una collaborazione<br />
globale per i rivelatori<br />
Da oltre un decennio l’esplorazione<br />
del menu della fisica possibile, nonché<br />
il lavoro necessario al disegno dei<br />
rivelatori, a sviluppare le loro tecnologie<br />
e alle attività correlate di Ricerca e<br />
Sviluppo, sono stati coordinati da un<br />
impegno globale denominato World<br />
Wide Study (WWS). Il WWS organizza<br />
annualmente seminari internazionali<br />
frequentati da centinaia di fisici. In<br />
queste riunioni, i partecipanti presentano<br />
e discutono nuovi scenari della<br />
fisica e sviluppano e ottimizzano tecniche<br />
per la scoperta e la misurazione<br />
dei nuovi fenomeni.<br />
Il rivelatore di vertici<br />
Al cuore del massiccio sistema di rivelatori<br />
dell’<strong>ILC</strong> si trova il rivelatore di vertici, un<br />
dispositivo di tracciatura molto compatto, della<br />
dimensione approssimativa di una bottiglia di<br />
vino, che circonda la regione di interazione.<br />
Composto da cilindri di rivelatori in silicio,<br />
questo dispositivo high-tech conterrà in totale<br />
circa un miliardo di pixel, equivalenti a centinaia<br />
delle migliori fotocamere digitali. Opera in modo<br />
molto simile ad una fotocamera 3D o ad un<br />
microscopio, in quanto misura i percorsi delle<br />
particelle in uscita con precisione del micron.<br />
Alcune delle particelle prodotte nelle collisioni<br />
potrebbero contenere esotici quark pesanti,<br />
che vivono per un millesimo di miliardesimo di<br />
secondo prima di decadere in forme più familiari<br />
di materia. Questi quark si rivelano decadendo<br />
in ‘vertici’ molto vicini al punto di collisione, ma<br />
da esso separati. I quark esotici, resi visibili dal<br />
rivelatore di vertici, possono indicare la strada<br />
per una nuova fisica.<br />
credito: Greg Stewart, SLAC<br />
Luminosità<br />
Per poter fare scoperte richiediamo grandi quantità di dati di alta<br />
qualità. Quanto maggiore è la frequenza con cui gli elettroni e i positroni<br />
collidono, tanto maggiore sarà la quantità di dati interessanti<br />
che saranno prodotti. Ciò richiede un’elevata luminosità, espressa<br />
come frequenza di collisioni per unità di area. Il requisito dell’<strong>ILC</strong> di<br />
luminosità superiore a 10 34 collisioni fra elettroni e positroni per centimetro<br />
quadrato al secondo rappresenta una sfida importante per il<br />
disegno di questa macchina. Possiamo ottenere questa luminosità così<br />
elevata stipando il maggior numero possibile di elettroni e positroni<br />
nei fasci più piccoli che possiamo produrre e accertandoci che i fasci<br />
collidano frontalmente. In pratica ciò significa forzare oltre 10 miliardi<br />
di elettroni e positroni in fasci alti circa 5 nanometri e larghi 500<br />
nanometri, infine dirigendo i pacchetti a scontrarsi utilizzando sistemi<br />
avanzati di feedback.<br />
I rivelatori di particelle<br />
I rivelatori di particelle costituiscono letteralmente la parte centrale<br />
dell’<strong>ILC</strong>. I rivelatori racchiuderanno il punto in cui gli elettroni e i<br />
positroni collidono e forniranno le informazioni necessarie per svelare<br />
l’Universo Quantistico. Per contenere tutti i componenti, i cavi ed un<br />
potente magnete saranno lunghi, alti e larghi dodici metri, praticamente<br />
delle dimensioni di un edificio di tre piani e peseranno diverse<br />
migliaia di tonnellate.<br />
Impiegando tecnologie all’avanguardia, molte delle quali erano<br />
inconcepibili 10 anni fa, i rivelatori registreranno ogni collisione che<br />
si verifica e ogni particella prodotta. Milioni di canali di elettronica<br />
registreranno le preziose informazioni e garantiranno che nulla<br />
sia perduto.<br />
Grazie a queste informazioni, saremo in grado di ricostruire ogni<br />
collisione e di esaminare ciascun ‘evento’ di questo tipo con precisione<br />
sufficiente a comprendere ciò che si è verificato. Questa analisi ci<br />
aiuterà a trovare gli eventi che contengono particelle di materia<br />
oscura, la particella di Higgs, le particelle supersimmetriche (o altre<br />
cose completamente impreviste) e a studiarle in maggior dettaglio.<br />
All’<strong>ILC</strong> intendiamo utilizzare i rivelatori per misurare le collisioni con<br />
una precisione mai raggiunta prima.