1 Ricerca delle cause di esplosioni e incendi IL RISCHIO ... - Cineas
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Facendo la me<strong>di</strong>a <strong>delle</strong> rilevazioni <strong>di</strong> un numero sufficientemente grande <strong>di</strong> anni,<br />
si ottiene un livello ceraunico me<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> grande importanza statistica.<br />
Congiungendo i punti ad uguale livello ceraunico su una carta geografica si<br />
ottiene la carta isoceraunica o carta dei temporali. Da essa si deduce la<br />
probabilità che insorgano i temporali.<br />
Tuttavia, agli effetti della protezione contro i fulmini <strong>di</strong> una struttura, è importante<br />
conoscere la densità dei fulmini a terra Nt , ossia il numero <strong>di</strong> scariche a terra per<br />
unità <strong>di</strong> superficie ( km²) e per unità <strong>di</strong> tempo (anno). E’ infatti questo il parametro<br />
che viene assunto come punto <strong>di</strong> partenza per la valutazione della frequenza dei<br />
fulmini e, in particolare, della loro fraquenza <strong>di</strong> danno sulle strutture.<br />
La valutazione <strong>di</strong> Nt puo’ essere effettuata in modo empirico ipotizzando<br />
l’esistenza <strong>di</strong> una correlazione pseudolineare tra giornate temporalesche e<br />
densità dei fulmini a terra.<br />
La relazione esistente tra il livello ceraunico Td e la densità <strong>di</strong> fulminazione è la<br />
seguente:<br />
Nt = 0,04 · Td 1,25<br />
Naturalmente, l’uso della suddetta relazione (prettamente empirica) conduce a<br />
dati talora poco rispondenti alla realtà, per cui è necessario <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> relazioni<br />
sperimentali.<br />
In tempi recenti sono state condotte ricerche sistematiche in numerosi paesi tra<br />
cui l’Italia. L’indagine condotta nel nostro paese, nel periodo 1968-1979, che ha<br />
comportato l’installazione <strong>di</strong> 50 contatori atti a rilevare il verificarsi dei fulmini, ha<br />
consentito <strong>di</strong> tracciare una mappa dei valori me<strong>di</strong> del numero <strong>di</strong> fulmini a terra per<br />
chilometro quadrato e per anno del territorio nazionale.<br />
Con l’impiego del moderno sistema <strong>di</strong> rilevazione SIRF del CESI, <strong>di</strong> cui si è detto<br />
in precedenza, è stato possibile aggiornare i dati della densità <strong>di</strong> fulminazione. In<br />
appen<strong>di</strong>ce alla presente trattazione è riportato l’elenco dei Comuni d’Italia con il<br />
rispettivo valore Nt, tratta dalla Pubblicazione CEI 81-3 “ Valori me<strong>di</strong> del numero<br />
dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei comuni d’Italia, in<br />
or<strong>di</strong>ne alfabetico – Elenco dei comuni “. Tale elenco per alcune località si<br />
<strong>di</strong>scosta sensibilmente dalla statistica SIRF, mentre in altre zone l’aggiornamento<br />
ne ha confermato la vali<strong>di</strong>tà.<br />
4- Effetto resistivo ed effetto induttivo del fulmine<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista elettrico e dei danni connessi alla fenomenologia elettrica<br />
possiamo in<strong>di</strong>viduare due aree principali nelle quali la corrente <strong>di</strong> fulmine<br />
manifesta i suoi effetti. Una corrente <strong>di</strong> fulmine che attraversa un mezzo, o un<br />
materiale, dotato <strong>di</strong> una certa resistenza conduttiva, secondo la legge<br />
fondamentale U=R·I (legge <strong>di</strong> Ohm), produce in esso una caduta <strong>di</strong> tensione e<br />
quin<strong>di</strong> una <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> potenziale elettrico verso terra. Pertanto, il punto <strong>di</strong><br />
<strong>Ricerca</strong> <strong>delle</strong> <strong>cause</strong> <strong>di</strong> <strong>esplosioni</strong> e incen<strong>di</strong><br />
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