Teoria e Metodologia del Movimento Umano - Università degli Studi ...
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La struttura <strong>del</strong> cervello<br />
<strong>Teoria</strong> e <strong>Metodologia</strong> <strong>del</strong> <strong>Movimento</strong> <strong>Umano</strong><br />
Lateralità e Dominanza<br />
Il cervello umano è suddiviso in due emisferi (destro e sinistro) tra loro uniti da un insieme di fibre<br />
chiamato corpo calloso. L'emisfero destro è collegato alla parte sinistra <strong>del</strong> corpo, mentre<br />
l'emisfero sinistro alla parte destra <strong>del</strong> corpo. Il cervello ha una struttura simmetrica, con entrambi<br />
gli emisferi dotati di aree motorie e sensoriali che collaborano insieme, ma alcune funzioni<br />
intellettive sono limitate ad un solo emisfero.<br />
I due emisferi celebrali non sono anatomicamente identici ed ogni emisfero ha una propria<br />
funzionalità. Tuttavia interagiscono in modo sinergico e costituiscono un’unica unità funzionale.<br />
Emisfero sinistro:<br />
• Sviluppare operazioni logiche,<br />
• Linguaggio (strategie di tipo intellettivo: aritmetica, scacchi..).<br />
Emisfero destro:<br />
• Controllo <strong>del</strong>le emozioni,<br />
• Capacità artistiche (musica, ballo, pittura),<br />
• Percezione spaziale (strategia di tipo creativo).<br />
Dott.ssa Cristina Tonelli - Lateralità e Dominanza 1
Lateralizzazione<br />
Si intende sia il processo attraverso cui si sviluppa la lateralità, sia la capacità di individuare la<br />
destra e la sinistra sul corpo <strong>del</strong>l’altro e di proiettare questi rapporti rispetto agli oggetti e allo<br />
spazio in generale. Questa presa di coscienza è raggiunta attraverso il vissuto corporeo ed è<br />
strettamente legata alla maturazione <strong>del</strong> sistema nervoso che permette una differenziazione<br />
funzionale dei due emisferi cerebrali uno dei quali diviene dominante (si intende la prevalenza<br />
<strong>del</strong>l’emisfero sinistro, <strong>del</strong> cervello, su quello destro nel destrimane e viceversa nel mancino).<br />
Dominanza<br />
È un processo che progressivamente riguarda tutto un emicorpo, dalla dominanza <strong>del</strong>la mano si<br />
passa a quella <strong>del</strong>l’arto superiore per poi passare all’emitronco corrispondente ed in fine all’arto<br />
inferiore. Si giunge quindi alla lateralità intesa come uso abituale di un occhio, una mano, un<br />
piede posti sullo stesso lato <strong>del</strong> corpo.<br />
La direzionalità è riferita allo spazio esterno spazio topografico (destra e sinistra), mentre la<br />
lateralità è riferita alla spazio interno (destra e sinistra). (Hunter)<br />
Lateralità<br />
È la capacità di individuazione <strong>del</strong>la destra e <strong>del</strong>la sinistra<br />
• sugli oggetti<br />
• sul corpo di un altro soggetto<br />
• nello spazio in generale [concetto di direzionalità]<br />
Distorsione <strong>del</strong> processo di lateralizzazione<br />
• Problemi di disgrafia e dislessia<br />
• Problemi percettivi visuo-spaziali che si riflettono in episodi di numeri, lettere invertite,<br />
parole lette a rovescio<br />
• Problemi a rapportarsi con i soggetti<br />
• Problemi a seguire e dare istruzioni direzionali e di orientamento<br />
Si definisce "organo direttivo" quello di cui ci si serve spontaneamente per effettuare un lavoro ed<br />
è solitamente più abile, più vivo, più sensibile o più forte <strong>del</strong> suo omologo simmetrico.<br />
Tutto questo semplifica la vita, perché ogni volta che prendiamo un oggetto non ci chiediamo con<br />
quale mano dobbiamo farlo, ma avviene meccanicamente. Ad esempio, quando si allacciano le<br />
Dott.ssa Cristina Tonelli - Lateralità e Dominanza 2
scarpe, ciascuna <strong>del</strong>le due mani ha un compito ben preciso e le azioni vengono compiute in modo<br />
meccanico.<br />
Quindi, possiamo affermare che:<br />
La lateralizzazione è un adattamento intelligente <strong>del</strong> nostro corpo.<br />
A forza di essere sollecitato, il segmento dominante diventa più preciso, sia nella sua percezione<br />
cinestesica <strong>del</strong> mondo, sia nel suo orientamento nello spazio.<br />
Con questo meccanismo c’è un guadagno di tempo notevole e ci si assicura di poter realizzare<br />
azioni complesse con facilità. La lateralizzazione è uno dei prerequesiti funzionali, che, insieme ad<br />
altri fattori, incide sull’evoluzione <strong>del</strong>lo schema corporeo.<br />
Identificazione dei vari tipi di lateralità<br />
(Fetz, 1989)<br />
Se consideriamo solamente la dominanza di mani, piedi e occhi e le combinazioni possibili tra<br />
queste parti <strong>del</strong> corpo, la lateralizzazione può essere divisa in quattro tipologie diverse.<br />
Dott.ssa Cristina Tonelli - Lateralità e Dominanza 3
Mancino<br />
eterogeneo<br />
Omogenea<br />
Lateralità<br />
Destrorso<br />
eterogeneo<br />
Eterogenea<br />
• La DESTRALITÀ VERA: la dominanza cerebrale è a sinistra; l’emisfero sinistro comanda<br />
l’emicorpo destro. In realtà è il caso statisticamente più frequente.<br />
• La SINISTRALITÀ VERA: la dominanza cerebrale traduce una specializzazione a destra <strong>degli</strong><br />
emisferi. Ricerche recenti mostrano che in realtà il mancinismo non corrisponde<br />
esattamente a un contrario assoluto <strong>del</strong> destrismo. È, nella maggior parte dei casi,<br />
sbagliato pensare che il mancino sia organizzato sistematicamente al contrario rispetto al<br />
destrimane.<br />
• IL MANCINISMO (SINISTRALITÀ) FALSO: questa situazione si manifesta, per lo più, in un<br />
caso di incidente o di un’ amputazione, dove il soggetto destrimane diventa mancino per<br />
impossibilità di utilizzazione <strong>del</strong> braccio destro.<br />
• LA DESTRALITÀ FALSA: è una situazione inversa a quella <strong>del</strong>la sinistralità falsa.<br />
Tra queste differenti lateralizzazioni sono numerose le combinazioni, in quanto quasi tutte le parti<br />
<strong>del</strong> nostro corpo sono lateralizzate: le mani, gli occhi, le spalle, le anche, le gambe ed i piedi.<br />
Alcune teorie..<br />
lo sviluppo <strong>del</strong>la prevalenza di una mano dipende dalla maturità celebrale. (Gesell, 1950)<br />
Prevalenza <strong>del</strong> destrismo è attribuita alla posizione fetale e all’influenza ambientale.<br />
Si tratta di una determinazione ereditaria con intervento <strong>del</strong> ruolo di pressione socio-<br />
culturale. (Scharine, McBeath, 2002)<br />
Dott.ssa Cristina Tonelli - Lateralità e Dominanza 4
La Lateralizzazione è condizionata dall’ambiente sociale?<br />
NO:<br />
G.Vallortigara, nel 2006, facendo un studio sulla psicologia evolutiva <strong>del</strong>la destra e <strong>del</strong>la sinistra,<br />
ha dichiarato che l’efficienza <strong>del</strong> cervello <strong>del</strong> singolo individuo non richiede l’allenamento <strong>del</strong>la<br />
lateralizzazione nella popolazione e quindi la lateralizzazione <strong>del</strong>l’individuo non è condizionata<br />
dall’ambiente sociale e dalla popolazione stessa.<br />
SI:<br />
Nel 2002 studiosi americani hanno esaminato la tendenza <strong>del</strong>le persone ad andare a destra<br />
nell’entrare in un edificio e scritto un articolo al riguardo.<br />
Sono stati testati Americani e Inglesi con un semplice test per confrontare la loro preferenza<br />
direzionale. La presenza <strong>del</strong>la mano destra era l’aspetto comune nella preferenza direzionale.<br />
Comunque, i partecipanti Americani erano, statisticamente, più propensi a girare a destra <strong>degli</strong><br />
Inglesi. La conclusione è stata che l’attitudine a girare a destra, all’interno di un edificio, deriva<br />
dalle regole <strong>del</strong> traffico che regolano la guida a destra nelle strade e anche dalla tendenza a<br />
preferire l’uso <strong>del</strong>la mano destra.<br />
Lateralità ed Età Evolutiva<br />
• La lateralità si organizza sin dai primi mesi di vita e si conclude intorno ai 6-8 anni.<br />
• La coscienza da parte <strong>del</strong> bambino di essere costituito da 2 parti simmetriche e di preferire<br />
una di esse è parte fondamentale <strong>del</strong>lo schema corporeo.<br />
• Qualora questo sviluppo risulti distorto o incompleto, altri fattori saranno negativamente<br />
influenzati, quali: l’orientamento, il movimento nello spazio, il linguaggio, la scrittura, la<br />
lettura e il disegno.<br />
Fin dai primi giorni di vita il bambino presenta <strong>del</strong>le manifestazioni d'asimmetria assiale. Lo<br />
sviluppo <strong>del</strong>la dominanza laterale inizia, all’incirca, dopo qualche mese dalla nascita e termina<br />
intorno ai 8-10 anni.<br />
La lateralizzazione inizia dagli arti superiori, per passare al tronco e raggiungere, infine, gli arti<br />
inferiori; è proprio da questo momento che si può iniziare a parlare di lateralizzazione completa,<br />
tra i 6 ed i 7 anni, quando si ha la predominanza funzionale di un emisfero sull’altro e la<br />
distribuzione di compiti motori specifici alle due emiparti <strong>del</strong> corpo. Se la dominanza laterale non<br />
è strutturata, il bambino non è in grado di compiere nessun gesto motorio. Può succedere che tale<br />
Dott.ssa Cristina Tonelli - Lateralità e Dominanza 5
dominanza non sia chiaramente stabilita e che si cambi di lato in funzione dei compiti da<br />
effettuare: ad esempio, si disegna con una mano e si lancia una palla con l'altra o si cambia mano<br />
secondo che si scriva alla lavagna o su un quaderno, in questo caso si parla di “lateralità debole”.<br />
Vi sono anche casi d'inversione come ad esempio, il grande Pelé che era destro con la mano, ma<br />
calciava meravigliosamente con il piede sinistro; qui si parla di "lateralità crociata".<br />
Sviluppo cronologico <strong>del</strong>la lateralità<br />
• 10 mesi : dominanza <strong>del</strong>la mano<br />
• 3-4 anni : primi saltelli su una gamba<br />
• 4-6 anni : lateralità (tronco con torsione nei lanci)<br />
• 6-8 anni : doppia lateralità (attacco e appoggio)<br />
• 10-12 anni : controllo completo<br />
L’imposizione <strong>del</strong>la scelta di una mano provoca spesso nel bambino una condotta basata sulla<br />
Coercizione che è in se stessa altamente negativa.<br />
Lateralità e Sport<br />
(De Santis, Proietti, Soraci, Trandafilo, 1991)<br />
La lateralizzazione è un parametro fondamentale per lo sport. A seconda <strong>del</strong>le discipline sportive si<br />
possono notare caratteristiche diverse per la lateralizzazione. Un atleta preferisce agire con un<br />
arto rispetto all’altro oppure ha la necessità di agire con entrambi.<br />
Ad esempio, in sport come la ginnastica artistica si ottengono maggiori prestazioni scegliendo e<br />
differenziando arto destro e sinistro, come nell’atletica è fondamentale scegliere il piede per lo<br />
stacco da terra o di partenza nello sprint per ottenere una migliore prestazione.<br />
La lateralizzazione è fondamentale nello sport<br />
Dott.ssa Cristina Tonelli - Lateralità e Dominanza 6
Il lato dominante per circa il 90% per le mani e<br />
per il 75% per i piedi è quello destro<br />
Un atleta preferisce agire con un arto rispetto<br />
all’altro o con entrambi<br />
Una migliore conoscenza <strong>del</strong>la lateralità consente di ottimizzare<br />
la performance <strong>del</strong>l’atleta acquisizione ambidestria<br />
I destri e i mancini si riconoscono generalmente attraverso la mano dominante, ma tale<br />
dominanza può non trovare corrispondenza in altre parti <strong>del</strong> corpo. Si può essere destri di mano e<br />
mancino d’occhio. Lateralità crociata è più funzionale nelle prestazioni sportive.<br />
Per quanto riguarda l’ambidestrismo, esso è l’utilizzazione paritetica dei due emisferi cerebrali<br />
nell’attività quotidiana. Esso rappresenta la possibilità di servirsi indifferentemente di entrambe le<br />
mani per compiere i vari gesti. L’ambidestrismo è piuttosto raro, è soprattutto uno stadio<br />
transitorio che si presenta prima che si stabilisca definitivamente la dominanza laterale e la scelta<br />
di una mano per scrivere. Esso può essere anche il frutto di un mancinismo contrariato: come nel<br />
vero mancino, che ha però ricevuto un addestramento <strong>del</strong>la mano destra, ma di cui la sinistra<br />
rimane la mano dominante. Soltanto un numero ridotto di persone può usare senza alcun<br />
problema indifferentemente la destra e la sinistra.<br />
Mancini poco<br />
rappresentati<br />
• salto con l’asta<br />
• decathlon<br />
• lanci<br />
• freccette<br />
L’Ambidestria<br />
Discipline atletiche e Mancini<br />
La Mano<br />
Mancini molto<br />
rappresentati<br />
• pugilato<br />
• scherma<br />
• hockey su ghiaccio<br />
• tennis<br />
• golf<br />
• Negativa nella quotidianità<br />
• Positiva nello sport (sport di squadra)<br />
• NO ambidestria perfetta<br />
• Lavorare sul lato debole per aumentare il livello di prestazione<br />
<strong>del</strong> gesto atletico<br />
Dott.ssa Cristina Tonelli - Lateralità e Dominanza 7
La Dominanza Oculare è fondamentale negli sports di mira.<br />
Secondo Porac e Coren<br />
VANTAGGIO<br />
SVANTAGGIO<br />
Dominanza<br />
Oculare<br />
Lateralità oculo-manuale crociata<br />
Prevalenza a destra<br />
per Bowling<br />
Prevalenza a sinistra<br />
per Ginnastica e<br />
Pallacanestro<br />
Per il tennis, per il tennis da tavolo, per il<br />
baseball, per la pallamano, perché il<br />
giocatore di pallamano sarà più naturale<br />
fissare la porta con l’occhio sinistro e<br />
utilizzare la mano destra per effettuare il<br />
tiro.<br />
per il tiro con l’arco, per il tiro con la<br />
carabina e per altri sports di mira.<br />
La Spalla<br />
* La lateralità <strong>del</strong>la spalla viene definita mediante il test di Solin.<br />
Mancini di spalle<br />
rotazione in<br />
senso orario<br />
Destri di spalle<br />
rotazione in<br />
senso antiorario<br />
Nel tennis la rotazione preferenziale <strong>del</strong>le spalle sembra<br />
collegata all’utilizzo <strong>del</strong> rovescio a due mani.<br />
Dott.ssa Cristina Tonelli - Lateralità e Dominanza 8
* Il bacino, come la spalla, ha un senso di rotazione naturale, che può essere<br />
accertato con esercizi come la ruota (la prima mano al suolo dà la dominanza a<br />
livello <strong>del</strong> bacino) oppure dalla stazione eretta si salta facendo un giro completo<br />
in aria su se stessi.<br />
Rotazione a sinistra<br />
Destri di bacino<br />
Secondo Fetz<br />
Lateralità nel senso<br />
di rotazione<br />
Rotazione<br />
sull’asse verticale<br />
(piroetta nel<br />
pattinaggio)<br />
Il Bacino<br />
Lateralità<br />
nella<br />
rotazione<br />
Rotazione a destra<br />
Mancini di bacino<br />
Lateralità nel lato<br />
di rotazione<br />
Rotazione<br />
sull’asse sagittale<br />
(la ruota nella<br />
ginnastica<br />
artistica)<br />
Alcune ricerche effettuate da Wilke e Fuchs, in questo settore<br />
sportivo, dimostrano che la preferenza per un lato di<br />
rotazione è correlata con la minore eccitabilità <strong>del</strong>l’apparato<br />
vestibolare, un sistema molto importante che si trova<br />
all’interno <strong>del</strong>l’orecchio ed è il responsabile <strong>del</strong>l’equilibrio.<br />
La Gamba e il Piede<br />
• La lateralità <strong>del</strong>la gamba non sempre corrisponde<br />
con quella <strong>del</strong> piede.<br />
La scoperta <strong>del</strong>la propria gamba dominante avviene<br />
con l’esecuzione di un salto a forbice la gamba che<br />
viene sollevata per prima è chiamata gamba<br />
"dinamica”.<br />
* Per testare la lateralità <strong>del</strong> piede c’è la prova <strong>del</strong>lo<br />
shooting (calciare).<br />
Dott.ssa Cristina Tonelli - Lateralità e Dominanza 9
L’uomo è dotato di una notevole capacità di adattamento ed è in grado di invertire le tendenze.<br />
Tramite un adeguato allenamento è in grado di rinforzare il presunto lato debole così da<br />
migliorare le prestazioni ed eguagliare quelle effettuate con il lato forte.<br />
Nello sport, infatti, la tecnica non è codificata per sempre, ossia i gesti sono in continua<br />
evoluzione, tanto che un atleta potrebbe scoprire <strong>del</strong>le prestazioni efficaci che non provengono da<br />
una lateralizzazione classica.<br />
I più famosi..<br />
Dick Fosbury A lui si deve l'innovazione<br />
<strong>del</strong> "Fosbury Flop" la tecnica - ormai<br />
universalmente impiegata - con la quale<br />
l'atleta scavalca l'asticella rovesciando il<br />
corpo all'indietro e cadendo sulla schiena<br />
(da cui la definizione di "Salto dorsale").<br />
John McEnroe Effettuazione <strong>del</strong> servizio a<br />
tennis rivolgendo le spalle all’avversario.<br />
Riferimenti bibliografici:<br />
• Weineck J., “L’allenamento ottimale”, Editori Calzetti e Mariucci, Roma, 2001.<br />
• Trandafilo S., De Santis C., Proietti F., Soraci M., “Dall’istituto Superiore Statale di Educazione<br />
Fisica di Roma”, Società Stampa Sportiva, Roma, 1991.<br />
• Gesell A.L., “I primi 5 anni di vita”, Astrolabio, Roma, 1950.<br />
Dott.ssa Cristina Tonelli - Lateralità e Dominanza 10