CURIA GENERALE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI P.N. 1780/88 ...
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- 2 -<br />
1.1 - Costante conversione<br />
Dio lo accompagna nel cammino della conversione che si<br />
manifesta in maniera straordinaria in due tempi della sua esistenza:<br />
- La prima conversione: dalla "Non Fede" alla "Fede"<br />
- La seconda: dall'eccessiva attività alla profonda interiorità.<br />
Nella vita giovanile del nuovo Beato c'è un momento di<br />
smarrimento che lo portò alla perdita della Fede. Era studente di<br />
architettura a Varsavia. L'ambiente nuovo, gli amici, lo studio, la<br />
lontananza dalla famiglia, la recente morte del padre, i movimenti<br />
politici, l'influsso del razionalismo illuminista e l'azione<br />
anticattolica svolta dal governo, insomma tutto concorse a<br />
disorientarlo. Venceslao, sospettato di cospirazione contro lo Zar di<br />
Russia, è preso e immediatamente rinchiuso nelle carceri di Varsavia,<br />
alla "Cittadella": carcere tristamente noto nella storia per il tipo di<br />
detenuti ivi raccolti, e per i reparti strutturati in quel grandioso<br />
complesso dove venivano relegati i condannati alla pena capitale. Qui,<br />
purtroppo finì il nostro giovane Venceslao. Aveva appena 17 anni. "Nella<br />
mia giovinezza sono stato un gran delinquente" scriverà più tardi (2).<br />
Arrivò il momento del Signore. Quando Egli vuole prendere<br />
possesso di una vita, di una sua creatura, mette in atto tutta la forza<br />
del suo amore. Fr.Onorato lo percepì chiaramente.<br />
La prima conversione è drammatica, basta leggere il suo<br />
diario spirituale e il suo testamento spirituale. Ricordando questo<br />
particolare momento della sua vita, egli non parla mai attribuendo a sè<br />
il passo della conversione. Non dice mai "Mi sono convertito", ma<br />
ricorderà sempre l'intervento paziente e misericordioso di Dio. "Fattomi<br />
uscire miracolosamente dalla prigione, mi avete dato la grazia della<br />
conversione e la forza di mutar vita" (3). E in altra momento dirà "Vi<br />
ringrazio, o mio Dio (...) Voi mi avete fatto ritornare dalle soglie<br />
dell'inferno (...) Voi mi avete ridato la gioia di credere" (4). In tono<br />
diverso, ma con la stessa gratitudine, anche S.Francesco nel suo<br />
testamento scriveva: "Il Signore concesse a me frate Francesco<br />
d'incominciare così a fare penitenza. (...) E poi stetti un poco e uscii<br />
dal mondo" (5).<br />
La seconda conversione è più lenta, più profonda, percorsa<br />
in un costante ascolto, legata alla vita di ogni giorno. Fr.Onorato<br />
legge momento per momento ciò che il Signore gli manifesta attraverso<br />
gli eventi, ma al di là di essi.<br />
Nel suo diario, dopo gli esercizi spirituali del 1867,<br />
scriverà: "Da questo momento infatti desidero assolutamente con tutta<br />
sincerità di trasformare la mia vita e di ritenere tali decisioni come<br />
fondamento della mia intima riforma, al quale farò riferimento sempre,<br />
per tutta la mia vita, niente assolutamente cambiando se non certamente<br />
in meglio" (6).