CURIA GENERALE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI P.N. 1780/88 ...
CURIA GENERALE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI P.N. 1780/88 ...
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<strong>CURIA</strong> <strong>GENERALE</strong><br />
<strong>DEI</strong> <strong>FRATI</strong> <strong>MINORI</strong> <strong>CAPPUCCINI</strong><br />
VIA PIEMONTE 70 - TEL. 06/4740643<br />
00187. ROMA<br />
P.N. <strong>1780</strong>/<strong>88</strong> Lettera Circolare N.2<br />
In occasione della Beatificazione del Servo di Dio<br />
Fr.ONORATO Venceslao Kozminski da Biala Podlaska.<br />
(1829-1916)<br />
"Per questo Divino Amore io amo il mio prossimo"<br />
(B.Onorato, Testamento spirituale)<br />
Ai Fratelli dell'Ordine nostro<br />
alle sorelle clarisse cappuccine:<br />
il Signore vi guardi e vi benedica!<br />
Siamo ancora presi dalla gioia vissuta per la beatificazione<br />
del nostro fratello Fr.Onorato Venceslao Kozminski, da Biala Podlaska, e<br />
non vogliamo lasciar passare questa visita del Signore senza fermarci<br />
per una riflessione. Vogliamo cogliere il messaggio che ci viene da<br />
questa celebrazione.<br />
Sappiamo che questa beatificazione stava a cuore al Santo<br />
Padre. Infatti egli stesso me ne parlò in due occasioni: durante la<br />
visi ta al nostro Collegio Internazionale "S.Lorenzo da Brindisi" il<br />
giorno 24 giugno 1984; e ancora nell'ultima udienza privata concessami<br />
il 28 marzo u.s. Il Santo Padre sottolineava la grandezza della figura<br />
di Fr.Onorato, la sua opera in un momento storico in cui era necessario<br />
essere forti nella fede e nella vita interiore e pronti , coraggiosi e<br />
creativi nell'azione pastorale e sociale. Da qui l'opportunità di<br />
presentarlo alla cristianità come esempio e intercessore.<br />
La storia di Fr.Onorato è di ieri: vivono ancora persone che<br />
l'hanno conosciuto e ammirato. E le circostanze in cui egli ha operato,<br />
si ripetono oggi -solo con nomi e istituzioni diverse- nella sua patria<br />
e in molti luoghi della Terra. E 'vorremmo imparare da questo fratello<br />
come vivere il nostro Carisma nel tempo presente. Ci aiuti Lui a<br />
realizzare questo desiderio mentre ci proponiamo di cogliere il suo<br />
messaggio che proviene da due momenti della sua vita: la sua vita<br />
spirituale e la sua attività apostolica. Egli stesso, si può dire, lo<br />
sinteti'zza molto bene nel suo testamento spirituale con una frase<br />
scultorea: "Per questo Divino Amore io amo il mio prossimo" (1).<br />
1. - LA VITA SPIRITUALE<br />
Fr.Onorato è sempre aperto alla voce del Padre Celeste. La<br />
su~ storia evidenzia la realtà della conversione come costante di una<br />
vita consacrata.
- 2 -<br />
1.1 - Costante conversione<br />
Dio lo accompagna nel cammino della conversione che si<br />
manifesta in maniera straordinaria in due tempi della sua esistenza:<br />
- La prima conversione: dalla "Non Fede" alla "Fede"<br />
- La seconda: dall'eccessiva attività alla profonda interiorità.<br />
Nella vita giovanile del nuovo Beato c'è un momento di<br />
smarrimento che lo portò alla perdita della Fede. Era studente di<br />
architettura a Varsavia. L'ambiente nuovo, gli amici, lo studio, la<br />
lontananza dalla famiglia, la recente morte del padre, i movimenti<br />
politici, l'influsso del razionalismo illuminista e l'azione<br />
anticattolica svolta dal governo, insomma tutto concorse a<br />
disorientarlo. Venceslao, sospettato di cospirazione contro lo Zar di<br />
Russia, è preso e immediatamente rinchiuso nelle carceri di Varsavia,<br />
alla "Cittadella": carcere tristamente noto nella storia per il tipo di<br />
detenuti ivi raccolti, e per i reparti strutturati in quel grandioso<br />
complesso dove venivano relegati i condannati alla pena capitale. Qui,<br />
purtroppo finì il nostro giovane Venceslao. Aveva appena 17 anni. "Nella<br />
mia giovinezza sono stato un gran delinquente" scriverà più tardi (2).<br />
Arrivò il momento del Signore. Quando Egli vuole prendere<br />
possesso di una vita, di una sua creatura, mette in atto tutta la forza<br />
del suo amore. Fr.Onorato lo percepì chiaramente.<br />
La prima conversione è drammatica, basta leggere il suo<br />
diario spirituale e il suo testamento spirituale. Ricordando questo<br />
particolare momento della sua vita, egli non parla mai attribuendo a sè<br />
il passo della conversione. Non dice mai "Mi sono convertito", ma<br />
ricorderà sempre l'intervento paziente e misericordioso di Dio. "Fattomi<br />
uscire miracolosamente dalla prigione, mi avete dato la grazia della<br />
conversione e la forza di mutar vita" (3). E in altra momento dirà "Vi<br />
ringrazio, o mio Dio (...) Voi mi avete fatto ritornare dalle soglie<br />
dell'inferno (...) Voi mi avete ridato la gioia di credere" (4). In tono<br />
diverso, ma con la stessa gratitudine, anche S.Francesco nel suo<br />
testamento scriveva: "Il Signore concesse a me frate Francesco<br />
d'incominciare così a fare penitenza. (...) E poi stetti un poco e uscii<br />
dal mondo" (5).<br />
La seconda conversione è più lenta, più profonda, percorsa<br />
in un costante ascolto, legata alla vita di ogni giorno. Fr.Onorato<br />
legge momento per momento ciò che il Signore gli manifesta attraverso<br />
gli eventi, ma al di là di essi.<br />
Nel suo diario, dopo gli esercizi spirituali del 1867,<br />
scriverà: "Da questo momento infatti desidero assolutamente con tutta<br />
sincerità di trasformare la mia vita e di ritenere tali decisioni come<br />
fondamento della mia intima riforma, al quale farò riferimento sempre,<br />
per tutta la mia vita, niente assolutamente cambiando se non certamente<br />
in meglio" (6).
- 3 -<br />
Successivamente quando le vicende lo porteranno da Varsavia,<br />
luogo del suo grande personale successo, ai conventi oscuri ed<br />
emarginati di Zakroczym e poi di Nowe Miasto, leggerà ancora la mano<br />
misericordiosa di Dio che lo invita ad una vita interiore più profonda.<br />
Quando più tardi, ormai ottantenne, gli verrà tolta la direzione di<br />
tutte le Congregazioni da lui fondate, leggerà ancora la mano paterna di<br />
Dio che, nel processo di conversione, lo porta alla spropriazione più<br />
completa, e senza esitazione dinnanzi alle disposizioni della<br />
S.Congregazione, dirà "Adempio con tutto il cuore tale ordine" (7).<br />
1.2 Testimonianza fedele<br />
Ad evidenziare la serietà della conversione e la costanza<br />
del suo impegno c'è, come prima espressione, la coerenza della sua vita,<br />
delle sue scelte: la sua testimonianza fedele. Ma più in profondità ci<br />
sono dei valori che sostengono tutto lo spessore della sua vita<br />
spirituale, che lo rendono autentico, credibile, povero, austero,<br />
disponibile ai fratelli, servo dei frati all'interno del convento, e nel<br />
vasto ambiente dell'Ordine.<br />
Prima di tutto c'è nel profondo del suo spirito il grande<br />
senso della gratitudine a Dio. Fr. Onorato prende coscienza del dono<br />
della conversione. Lo legge con gli occhi della fede, e vi scorge il<br />
paziente e amoroso intervento del Padre celeste. Da questa coscienza<br />
sgorga il suo costante atto di riconoscenza che diventa vita, diventa<br />
testimonianza. Era innamorato di S.Francesco fin dall'inizio della sua<br />
conversione. Quel tipo di vita, quel Francesco, sempre così umile e<br />
sereno: riconoscente e fiducioso in tutte le scelte e in tutte le prove,<br />
era per lui modello di una sequela autentica. Commuove apprendere dalle<br />
testimonianze dei testi tutta la sua ricchezza interiore che germoglia,<br />
fiorisce e matura come gratitudine a Dio per il dono della conversione<br />
(8) .<br />
Altro sostegno validissimo: la ricerca della volontà di Dio<br />
in tutto. "La volontà di Dio è per me tutto. Non desidero di fare la<br />
minima cosa se non è nella volontà di Dio, si trattasse pure di<br />
conquistare il mondo intero. Preferisco essere un verme della terra<br />
nella volontà di Dio anzichè un serafino del cielo contro la sua<br />
volontà" (9) . Manifesta questa sua adesione totale nel Testamento<br />
spirituale dicendo di sottomettersi interamente alla volontà di Dio e di<br />
volere "ciò che Egli vuole, come Egli vuole, quando Egli vuole" e di non<br />
rifiutare nulla di quanto "Egli si compiacerà di inviarmi in qualunque<br />
tempo sia in questa come nell'altra vita" (10).<br />
La sicurezza di essere sulla strada giusta la trovava:<br />
Nel Vangelo. Era per lui fonte di vita, punto di riferimento per<br />
riconoscere la volontà di Dio. Del Vangelo fece "un testo di sapienza e<br />
di luce divina per la vita interiore. Lo leggeva in ginocchio, lo<br />
baciava con devozione, lo meditava assiduamente" (11).
- 4 -<br />
Nella Preghiera. I testimoni affermano che<br />
fermava davanti al tabernacolo dalle 6 alle<br />
preghiera che aveva un risvolto grandissimo<br />
Santissima .<br />
pregava molto e che si<br />
7 ore ogni giorno. Una<br />
nella devozione a Maria<br />
Nella Chiesa. E una particolare sicurezza gli veniva dalla parola della<br />
Chiesa. Seguirla era per lui fonte di pace e sicurezza di riuscita.<br />
1.3 - Fedeltà alla Chiesa<br />
Da una formazione così consistente e così fortemente<br />
radicata alla volontà di Dio, non<br />
alla Chiesa Cattolica, una fedeltà<br />
garantire la parola della Verità,<br />
scelte.<br />
poteva sorgere che<br />
indiscussa ad Essa,<br />
assicurare il suo<br />
un grande amore<br />
che sola poteva<br />
credo e le sue<br />
Ha per la Chiesa la più grande venerazione. Legge, studia le<br />
grandi Encicliche dei Pontefici del suo tempo, accetta le disposizioni<br />
che provengono da essa. I testimoni affermano: "difendeva sempre la<br />
Chiesa" (12) ; "portava grande rispetto al Papa, ai Vescovi, ai<br />
sacerdoti" (13); per loro -dice nel suo testamento spiri tuale- "prego<br />
continuamente". Il Ministro Generale, Fr.Bernardo da Andermatt scriverà:<br />
"la (sua) devozione verso la Chiesa, la Santa Sede e il Magistero<br />
Apostolico, è illimitata" (14). Amala Chiesa concreta, storica, con la<br />
sua Gerarchia, con i suoi limi ti, e le sue fragilità. Anche se alle<br />
vol te rimane perplesso davanti a certe decisioni, pure, dopo umili e<br />
rispettose chiarificazioni, si rimetterà con piena fiducia e con grande<br />
fede a quanto stabilito dall'autorità responsabile (15).<br />
Nel suo testamento spirituale, con molta sicurezza,<br />
manifesta il suo credo: "Dichiaro di credere con la più vi va fede tutti<br />
i misteri della santa religione cattolica e tutto ciò che Dio ha<br />
rivelato e quanto ci ha dato da credere per mezzo della santa Chiesa<br />
cattolica e apostolica; e accetto tutti gli insegnamenti, le decisioni e<br />
i comandamenti di questa Chiesa e rigetto tutti gli errori che essa<br />
condanna. In testimonianza di tutto questo sono pronto a dare mille<br />
volte la mia vita e desidero vivere e morire in questa Fede" (16).<br />
2. - ATTIVITA' APOSTOLICA<br />
L'attività apostolica di Fr.Onorato scaturisce dalla sua<br />
ricca vita interiore. Senza vita interiore e una vita di preghiera<br />
intensa e fedele senza il contatto con Dio e lo sforzo costante di<br />
incarnare il Vangelo, tutto il servizio apostolico diviene vuoto,<br />
riempi to sol tanto d'illusioni ed' incoerenze; "bronzo che risuona,<br />
cembalo che tintinna" (cfr. 1 Cor.13,l). Senza interiorità l'apostolato<br />
non è più autentico, la parola non è più annuncio, e nelle inevitabili<br />
prove, nascono delusioni, scoraggiamenti e smarrimenti.<br />
Nelle nostre Costituzioni del 1536 troviamo un<br />
insegnamento a questo riguardo. "E acciò che essi predicando<br />
sapiente<br />
ad altri
- 5 -<br />
non diventino reprobi, lassino qualche volta la frequenza de' populi e,<br />
col dolcissimo Salvatore, ascendi no nel monte de la orazione e<br />
contemplazione, e lì si sforzino infiammarsi come seraphym del divino<br />
amore, acciò che, essendo loro ben caldi, possino scaldare li altri"<br />
(17) E le attuali del 1982 lo riconfermano: "Attendano con sommo impegno<br />
ad impremere nel loro cuore la parola di Dio, che è Cristo, e dare con<br />
tutte le forze se stessi in suo possesso, affinchè egli li spinga a<br />
parlare per sovrabbondanza di amore. Così predicheranno lo stesso Cristo<br />
con la vita, con l'opera e con la parola" (18). Lo stesso valore viene<br />
espresso anche dal V CPO: "La nostra presenza nel mondo e nella Chiesa<br />
esige quale elemento fondamentale la contemplazione" (19).<br />
Fr.Onorato era profondamente convinto di questa verità, e<br />
con questo spirito prestava il suo servizio apostolico sia all'interno<br />
dell'Ordine, sia, in forma più specifica, presso il popolo di Dio.<br />
2.1 - Servizio nell'Ordine<br />
Quando decide di farsi cappuccino, manifesta anche il suo<br />
desiderio di restare fratello laico. I Superiori, però, vedono in lui<br />
dei segni di vocazione sacerdotale e lo invitano a chiarire e a<br />
riflettere bene, soprattutto lo aiutano ad essere aperto alla chiamata<br />
secondo il progetto di Dio. Fr.Onorato matura così la vocazione<br />
sacerdotale e scriverà più tardi: "Ringrazio della vocazione allo stato<br />
sacerdotale, contro la quale ho resistito tanto tempo, ma che avendolo<br />
ricevuto e conosciuto, non lascierei per nulla al mondo non ostante la<br />
mia indegnità" (20).<br />
E' da poco ordinato diacono e già gli vengono affidati posti<br />
di responsabilità all'interno della fraternità. Nel capitolo provinciale<br />
del 18 settembre 1852 - il confratello aveva allora 23 anni - è nominato<br />
Professore di sacra eloquenza ai chierici e Segretario provinciale.<br />
Appena ordinato sacerdote viene nominato predicatore e teologo per la<br />
soluzione dei casi di morale. Nel 1859 è eletto Definitore Provinciale e<br />
nel 1860 Guardiano del convento di Varsavia.<br />
Con la soppressione (1862 1863) è relegato prima a<br />
Zakroczym, poi a Nowe Miasto. Il numero dei frati è sempre più ridotto.<br />
Intanto carico d'anni, di meriti e di croci, muore nel 1895, Fr.<br />
Procopio LEZSCZYNSKI, che da molti anni regge, con saggezza, la<br />
tribolata provincia cappuccina di Polonia, quale Superiore Maggiore. Il<br />
Ministro Fr. Generale Bernardo da Andermatt, nomina Fr.Onorato<br />
Commissario Generale dei Cappuccini del Regno di Polonia. In questo<br />
ufficio verrà riconfermato dal suo successore Fr. Pacifico da Seggiano<br />
nel 1908.<br />
Fr. Onorato in tutti questi servizi manifesta capacità di<br />
rapporti interpersonali, bontà d I animo, intelligenza, spirito di fede,<br />
comprensione dei problemi e delle vicende sociali del Paese. Con il suo<br />
carattere sereno e ottimista, sa infondere nei frati, provati da tanti<br />
controlli e limitazioni, fiducia e speranza. E' stimato dai confratelli<br />
e dai Superiori Generali dell'Ordine.
,-----<br />
- 6 -<br />
2.2 - Servizio alla Chiesa<br />
Il lavoro maggiore però lo esprime nel settore pastorale<br />
dove rivela ben presto una vasta preparazione, e una profonda intuizione<br />
delle esigenze dei tempi.<br />
La sua attività religiosa e sacerdotale, negli anni di<br />
Varsavia (1852-1864), è sorprendente: predica, dirige le anime, visita<br />
gli ammalati, è vicino ai carcerati, segue e anima l'Ordine Francescano<br />
Secolare e ne studia a fondo lo spirito, organizza il "Rosario vivente",<br />
lo diffonde e lo segue. Nel 1855 insieme con la Ven.M.Angela TRUSZKOWSKA<br />
fonda la Congregazione delle Suore di S.Felice da Cantalice. E' la prima<br />
fondazione. Ne seguiranno altre -e ciò sorprende ancor più- durante la<br />
sua lunga relegazione nel convento di Zakroczym. Tanta attività<br />
pastorale è sostenuta dalla preghiera, dalle pratiche penitenziali che<br />
s'impone persuaso che, senza sacrificio "un' anima non potrà mai essere<br />
veramente religiosa e non potrà godere la serenità della vita religiosa"<br />
(21); ed è potenziata e allargata con i suoi numerosissimi scritti (22).<br />
2.3 - Elementi di sostegno del suo apostolato<br />
Fratelli e sorelle carissimi, dinnanzi ad un lavoro<br />
apostolico, così vasto ed intenso, viene spontaneo il nostro "Grazie" a<br />
Dio, ma anche si impogono alla nostra coscienza dei chiari<br />
interrogativi. E il più importante per noi, in questo momento, è il<br />
seguente: "altre al carisma proprio di Fr. Onorato, alla consistenza<br />
straordinaria della sua vita spirituale, quali altri elementi<br />
sostenevano il suo apostolato?"<br />
In sintesi, la risposta può<br />
chiarezza di idee, profondamente riflettute,<br />
forte e decisa volontà ne ll.'attuazione.<br />
Chiarezza di idee<br />
essere questa: una grande<br />
maturate, assimilate; e una<br />
Vede con chiarezza teologica il valore e il senso della vita<br />
religiosa. Fr.Onorato scrive: "La vita religiosa è un'istituzione divina<br />
e appunto per questo non può finire; senza di essa infatti non si<br />
potrebbe vivere il Vangelo" (23). Distingue molto bene l'essenzialità<br />
della vita religiosa, da ciò che sono solo forme esterne: "L'Ordine non<br />
dipende dalla vita in comune, nè dall'abito, nè dal coro, ma<br />
principalmente dall' obbedienza" (24). Sa bene che cosa esigono il<br />
diritto canonico e la tradizione, però conosce anche le circostanze<br />
storico-politiche del suo Paese, e sa che certe manifestazioni non sono<br />
possibili.<br />
Fr. Onorato si è fatto un' idea molto chiara dell' identi tà<br />
francescano-cappuccina. Sa che cosa significa essere frate cappuccino,<br />
ed esserlo in quel tempo e in quel contesto storico-sociale ed
- 7 -<br />
ecclesiale. Il 21 dicembre 1898, nelle nozze d 'oro della sua<br />
consacrazione religiosa, scrive: "Con animo riconoscente, mi sento<br />
obbligato di confessare, a gloria di Dio, che in tutti gli anni<br />
trascorsi nell'Ordine io sono vissuto in intenso gaudio spirituale; che<br />
non ho mai sofferto vera molestia e tristezza; che ciascun giorno fu per<br />
me quasi novella solennità; che neppure uno di quei giorni avrei<br />
cambiato per qualsiasi delizia e onore di questo mondo; più e più volte<br />
ho ripetuto che, se in questo mondo mi fosse dato di nuovo la vita<br />
infinite volte, infinite volte avrei scelto questa e non altre forme di<br />
vita" (25).<br />
Ha una chiara idea della sua vocazione sacerdotale e della<br />
sua missione. Relegato in conventi poveri ed emarginati, non si pone con<br />
ansietà a rivedere la causa di tante limitazioni, non si ripiega su se<br />
stesso, non rimpiange il tempo passato, quando libero, poteva operare di<br />
più. Comprende la realtà e vive il suo sacerdozio in concreto, in quei<br />
luoghi, con quella gente, dentro quelle misure di controllo che<br />
l'autorità civile gli ha imposto e sfrutta le possibilità che gli si<br />
offrono. Nel confessionale, nei tempi prolungati di preghiera, dal<br />
pulpito, con gli scritti e le pubblicazioni sa di poter realizzare<br />
quanto Dio vuole da lui; e lo fà con letizia di spirito: "Dichiaro<br />
davanti a tutto il mondo che sono tanto felice della mia vocazione, che<br />
non sono degno di una grazia così grande" (26).<br />
Approfondisce la conoscenza dell'Ordine Francescano<br />
Secolare. Avverte che esso solo, come tale, sfugge al controllo della<br />
polizia, e quindi può essere di grandissimo aiuto apostolico, data la<br />
ricchezza del carisma che esprime. Questa spiritualità sarà alla base di<br />
tutte le sue fondazioni (27).<br />
Ha una grande capacità di leggere i "Segni dei tempi" .<br />
Intuisce le situazioni sociali, sa che si devono valorizzare le<br />
vocazioni che nascono in terra polacca per aiutare i propri fratelli:<br />
sono doni che Dio fa al suo popolo. Ogni Istituzione sorge in un<br />
contesto concreto e risponde ad una necessità reale: istruzione,<br />
assistenza ai poveri e ai bambini, aiuto agli emarginati e agli<br />
ammalati. Ha un animo aperto, intelligente, pronto all'innovazione e<br />
fecondo di creatività. Nasce così la vita religiosa nascosta. Giovanni<br />
Paolo II nel discorso della Beatificazione, diceva "Oggi (Fr.Onorato)<br />
riceve la gloria degli altari nella Chiesa. Ci mostra come leggere "i<br />
segni dei tempi" (28). Il Papa aveva espresso lo stesso concetto nel<br />
150 0 Anniversario della nascita del nuovo Beato. Il Card. Stefano<br />
Wyszynski anni prima affermava: "Ci colpisce, nella sua vita, questa<br />
prodigiosa antiveggenza delle ancor lontane aperture della Chiesa in<br />
favore delle attività di apostolato. Nella Costituzione Provida Mater<br />
Ecclesia di Pio XII, riguardante gli Istituti Religiosi Secolari, si<br />
possono rilevare molti punti d'incontro con le disposizioni già date<br />
alle sue congregazioni da Fr.Onorato" (29).
- 8 -<br />
Infine Fr.Onorato è dotato del dono del Consiglio e ha una<br />
intuizione speciale per discernere le vocazioni. Alle anime che avvicina<br />
sa dare con precisione il consiglio richiesto in ordine al proprio stato<br />
di vita e, nel contesto di un preciso Istituto, quando vi scorge i segni<br />
di una Vocazione.<br />
Forte e decisa volontà nell'attuazione.<br />
Nella realizzazione del suo lavoro personale e delle sue<br />
iniziative apostoliche è sempre presente una forte volontà e una grande<br />
decisione.<br />
Nella sua vita quotidiana meraviglia la fedeltà ad un metodo di<br />
lavoro; estremamente rigido; un accurato impegno nella stesura delle sue<br />
prediche e delle note personali; una costante presenza ai tempi di<br />
preghiera.<br />
- Nell ~attuazione delle sue fondazioni, avverti tane l'opportunità, usa<br />
sempre grande saggezza e discrezione. Sottopone la questione ai<br />
rispettivi Superiori, espone con chiarezza le finalità che si propone,<br />
chiede i permessi necessari ed informa l'autorità diocesana interessata;<br />
ma non rallenta mai il passo verso l'attuazione del progetto.<br />
- Nelle situazioni difficili del regime politico, non si perde d'animo.<br />
Va avanti con decisione e rispetto. Supera gli ostacoli e cerca le<br />
soluzioni migliori per realizzare quanto ha ideato e sostenere le<br />
persone che sono inserite nelle varie Congregazioni.<br />
- Nei momenti più difficili della prova, mantiene la sua tranquillità di<br />
sempre, chiarisce le posizioni con molto rispetto, lascia ad altri la<br />
responsabili tà di ciò che maggiormente dà vita al suo sacerdozio e<br />
rimane in pace nell' ombra senza risentimenti, immerso in Dio, sicuro<br />
della sua operante presenza. E' ben convinto che: "La croce è lo stemma<br />
del cristiano, la croce è la regola, la croce è il libro della vita,<br />
l'unica strada veramente certa per le anime che desiderano di giungere<br />
alla santità. Ogni via di santità che non porta al Calvario conduce alla<br />
delusione e non finirà in cielo" (30).<br />
Fratelli e sorelle, queste note mi sembrano illuminare la<br />
personalità del nostro Beato ed essere per tutti fonte di ispirazione,<br />
di conforto e di valido aiuto.<br />
3. - TUUS TOTUS<br />
C'è ancora una realtà molto evidente nella vita di<br />
Fr.Onorato; trascurarla sarebbe come lasciare ampiamente incompleta la<br />
sua figura. Si tratta del suo amore alla Madonna.
- 9 -<br />
Per la Santissima Vergine ha un affetto tenerissimo, di<br />
sapore francescano: semplice, intuitivo, immediato, senza troppe<br />
distinzioni teologiche. La sua devozione è legata alle forme<br />
tradizionali della gente buona e umile. Preferisce la devozione al Cuore<br />
Immacolato di Maria. E' riconoscente alla Vergine per il dono della<br />
conversione e della vocazione. Affida a Lei tutte le Congregazioni che<br />
fonda.<br />
Vede che le date principali della sua vita, coincidono con<br />
delle feste mariane: ciò lo rende gioioso e riconoscente. Avverte che<br />
sopra di lui c'è una protezione particolare di Maria. La invoca con<br />
frequenza, ricorre a Lei nei momenti di prova, e quando esercita il<br />
ministero sacerdotale, particolarmente nella predicazione e nel<br />
confessionale, la chiama in aiuto. Di proposito, in ogni predicazione,<br />
riserva per Lei un pensiero e una invocazione (31).<br />
Manifesta la sua devozione in modo spontaneo anche con gesti<br />
semplici ma significativi: uscendo di cella bacia l'immagine di Maria,<br />
china il capo davanti alle sue immagini, si prepara alle sue feste con<br />
delle novene appropriate, in suo onore e per suo amore si astiene da<br />
certi cibi, parla volentieri di Lei...<br />
Promuove in tutti i modi la devozione a Maria e in<br />
particolare la devozione alla Madonna di Czestochowa. Gli Analecta<br />
Ordinis (32) scrivono che Fr.Onorato compose il testo dell'ufficio<br />
divino e della messa ad onore della Madonna di Czestochowa. Ed è lo<br />
stesso Fr Onorato che ne parla in una sua lettera a Suor Maria Rosa<br />
Angela GODECKA (33).<br />
Il lavoro mariano più grande di Fr.Onorato è dato dall'opera<br />
Quid sit Maria, Enciclopedia Mariana che egli stesso progetta, articola<br />
ed in parte anche realizza.<br />
Ma la devozione di Fr.Onorato va oltre, prende spessore<br />
teologico, diventa componente essenziale della sua vita spirituale e,<br />
vorrei quasi dire, della sua stessa vita umana: tocca il confine con la<br />
mistica. Il suo "Manuale spirituale" porta una serie di annotazioni che<br />
esprimono tutto un senso profondo di appartenenza alla Vergine Madre.<br />
Attingiamo qualche frase: "21 novembre 1867: offerta alla S.Vergine in<br />
spirito di schiavitù". "E tu, Beata Madre di Gesù e Madre mia, per mezzo<br />
della quale noi riceviamo tutti i benefici del cielo, tu il cui cuore<br />
suscita in noi tutte queste salutari ispirazioni, Te io scelgo come<br />
Maestra e Madre del buon consiglio durante questi esercizi spirituali, e<br />
ti prego ( ) di dettarmi tutto ciò che tu vedi necessario alla mia<br />
correzione ( ) di richiamarmelo alla mente e d'aiutarmi a mettere in<br />
pratica questi propositi".<br />
Con questo spirito il giorno 21 novembre 1867 scrive di<br />
proprio pugno la sua consacrazione alla Madonna secondo la formula della<br />
schiavitù di S.Luigi M.Grignon de Montfort. I passi salienti li scrive
- 10 -<br />
con il suo proprio sangue e col suo sangue firma lo stesso atto di<br />
consacrazione.<br />
Da questa data troveremo ripetuta la frase-sintesi del suo<br />
stato d l animo: "Tuus Totus" Questo grido del cuore fu come il respiro<br />
nella vita di Fr.Onorato. Pronunciato dal segreto di un'anima innamorata<br />
di Maria, esso divenne improvvisamente universalizzato - a gloria delle<br />
Vergine Madre - il giorno in cui Giovanni Paolo II che l'ha preso come<br />
motto, è divenuto Vicario di Cristo. Era -felice coincidenza!- il 16<br />
ottobre 1978: giorno compleanno del Fr.Onorato da Biala (34).<br />
c o n c l usi o n e<br />
Fratelli e sorelle carissimi, potremmo continuare<br />
l'interessante itinerario nella vita e nell'opera del nostro Santo<br />
fratello. Ma è più utile riflettere davanti al Signore, invocare lo<br />
Spirito Santo e interrogarci: "Signore, che cosa vuoi che io faccia?"<br />
Perchè Fr.Onorato ha dato la sua risposta al Signore, ha prestato il suo<br />
servizio alla Chiesa e al mondo, ed ora può solo aiutarci con il suo<br />
esempio e la sua intercessione. A noi rimane tuttavia la responsabilità<br />
del nostro impegno.<br />
Sono certo che in tutte le nostre fraternità si celebreranno<br />
liturgie o particolari "commemorazioni" per ringraziare l'Altissimo<br />
Signore del dono fattoci nel Beato Fr.Onorato, ma anche per conoscerne<br />
la vita spirituale e apostolica. E infine per pregarlo insistentemente<br />
ad ottenere per noi grazia per amare, luce per conoscere e volontà per<br />
operare.<br />
A conclusione della nostra riflessione, affidiamoci alla<br />
Vergine Madre della Chiesa, con fiducia di chi sente di appartenerle<br />
totalmente. E preghiamola con le parole e i relativi sentimenti con cui<br />
si rivolse a Lei il Beato Fr.Onorato: "Confesso con vergogna che finora<br />
tu, o Maria hai atteso invano l'effetto delle promesse da me fatte il<br />
giorno della professione, poichè io deludevo di tempo in tempo la tua<br />
attesa. Tu però sai molto bene, o Dilettissima, che io pure<br />
continuamente attendevo di poter migliorare: e purtroppo invano. Ora,<br />
convinto della inanità di ogni mia protesta, ricorro a te, unico mio<br />
rifugio e mia speranza" (35).<br />
ROMA, 21-novembre 19<strong>88</strong>, Festa della Presentazione di Maria SS.ma.<br />
Fr. Flavio Roberto Carraro<br />
Ministro Generale OFMCapp.
Abbreviazioni:<br />
- 11 -<br />
N O T E<br />
Varsavien, Canonizationis Servi Dei Honorati a Biala Podlaska,<br />
Positio super virtutis, = P.S.V., 1986<br />
L'Italia Francescana Numero speciale dedicato a Fr. Onorato<br />
Kozminski da Biala Podlaska, = IF.OK, 43 (1968) n.1<br />
l. P. S.V., Documenta Extraprocessualia: n.2 Testamentum Spirituale R.<br />
P. Honorati a Biala, I. Roma, 1986,p.338.<br />
2. Gianmaria da Spirano, Cenni biografici in IF.OK, p. 22.<br />
3. P.S.V., Documenta Extraprocessualia: n2 Testamentum Spirituale<br />
R.P.Honorati a Biala, I, Roma, 1986,p.339.<br />
4. Ivi, p. 339.<br />
5. S. Francesco, Testamento (1226), in Fonti Francescane, Assisi<br />
1978,p.131, n. 110.<br />
6. Fernando da Riese Pio X, B.Onorato Kozminski, Roma 19<strong>88</strong>,p.89<br />
7. P.S.V., Documenta processualia: n.25 Litterae Circulares S.D. ad<br />
suas Congregationes, Roma, 1986, p.277.<br />
8. P.S.V., Summarium, p.63, ~ 162; ivi p.185, ~ 583; IF.OK, pp. 9-10.<br />
9. Gianmaria da Spirano, Cenni biografici in IF.OK, p. 27.<br />
10. Kozminski Onorato, Testamento Spirituale in IF.OK, p. 10.<br />
11. Drozdowski Benedetto, Le dimensioni dell'anima in IF.OK, p. 29.<br />
12. P.S.V. Summarium, p. 55 ~ 141.<br />
13. P.S.V. Summarium, p. 51 ~ 129.<br />
14. P.S.V. Summarium, Documenta processualia, 24 Litterae Ministri<br />
Generalis OFM Cap. Ad S.C.Episcoporum et Regularium, Roma 1986, p.<br />
274.<br />
15. P.S.V., Documenta processualia: n.25 Litterae Circulares S.D. ad<br />
suas Congregationes, Roma 1986, p.277.<br />
16. P.S.V.,Documenta Extraprocessualia: n.2 Testamentum Spirituale<br />
R.P.Honorati a Biala, I, Roma, 1986, p.337.<br />
17. Cargnoni Costanzo (a cura di), I Frati Cappuccini Documenti e<br />
testimonianze del primo secolo. Vol. I. Sezione II, Parte I, Perugia<br />
19<strong>88</strong>, p. 420, n. 374.<br />
18. Costituzioni OFM Cap. 1982; 148,3.<br />
19. Quinto Consiglio Plenario dei Frati Minori Cappuccini: La nostra<br />
presenza profetica nel mondo: vita e attività apostolica, 1986, p.7<br />
n.l.<br />
20. P.S.V., Documenta Extraprocessualia: n.2 Testamentum Spirituale<br />
R.P.Honorati a Biala, I, Roma, 1986, p.339.<br />
21. Sr. Maria Elena delle Serve di Gesù, Principi fondamentali di<br />
pedagogia spirituale in IF.OK, p. 67.
- 12 -<br />
22. Gianmaria da Spirano, Gli scritti del Servo di Dio in IF.OK. p.98ss.<br />
Cf.Sintesi finale a pag.102:<br />
Lettere manoscritte 3871, che, riportate non totalmente<br />
su fogli dattiloscritti, danno il numero di 6219<br />
Discorsi manoscritti cc.5962 su ff.dattiloscritti 8255<br />
Opere inedite cC.mss. 2302, su ff. dattiloscritti 2972<br />
ff. 17446<br />
Totale inediti dattiloscritti<br />
Opere pubblicate: ascetiche 4602 pp.<br />
mariane 961 pp.<br />
agiografiche 2302 pp.<br />
storiche 506 pp.<br />
omilitiche 1626 pp.<br />
Regola e III Ordine 1826 pp.<br />
versione varie 1023 PP.<br />
Totale opere pubblicate pp.12482<br />
Enciclopedia Quis sit Maria ff.30800<br />
Totale della produzione, ff. e pp.stampate pp.60728<br />
23. Kozminski Onorato, La notizia sulle nuove congregazioni religiose<br />
sorte in questo secolo nei vari paesi cattolici. Cracovia 1890, p.<br />
7.<br />
24. Bartoszewski Gabriele, Antiveggenza e coraggio conciliari in IF.OK.,<br />
p.35.<br />
25. Fernando da Riese Pio X, B.Onorato Kozminski, Roma 19<strong>88</strong>, p.54<br />
26. Drozdowski Benedetto, La devozione Mariana in IF.OK, p. <strong>88</strong>.<br />
27. Fernando da Riese Pio X, B.Onorato Kozminski, Roma 19<strong>88</strong>, p.137:<br />
"Come ai tempi di S.Francesco il terz 'Ordine ha sanato la società<br />
corrotta, altrettanto può avvenire ai nostri tempi. Il papa,<br />
inoltre, affermò che il terz'Ordine è il più efficace medicamento<br />
contro tutti i mali odierni, specialmente contro la peste del<br />
socialismo".<br />
28. Giovanni Paolo II, Discorso per la Beatificazione in L'Osservatore<br />
Romano, 17-18 ottobre 19<strong>88</strong>, p. 5.<br />
29. Gianmaria da Spirano, Cenni biografici, in IF.OK p. 27.<br />
30. Sr. Maria Elena delle Serve di Gesù, Principi fondamentali di<br />
pedagogia spirituale in IF.OK p. 67.<br />
31. P.S.V.,Informatio,n.70, p.90.<br />
32. Analecta Ordinis Fratrum Minorum Capuccinorum, Roma, 33 (1917)<br />
144-146.<br />
33. Fernando da Riese Pio X, B.Onorato Kozminski, Roma,<br />
Informazione: "Suor Maria Rosa Godecka (1861-1937),<br />
(il 4 ottobre 1<strong>88</strong>8) delle Piccole Suore del Cuore<br />
Maria, e collaboratrice di Fr: Onorato dal 1902 al<br />
concetto di santità", ivi, p. 128.<br />
34. Cfr. Claude-Charles Billot, Honorat Kozminski. Blois<br />
35. Drozdowski Benedetto, La devozione mariana in IF.OK,<br />
.",<br />
19<strong>88</strong>, p.210.<br />
confondatrice<br />
Immacolato di<br />
1916. Morì in<br />
1982. p. 137ss.<br />
p.<strong>88</strong>.