La Fisica pisana dopo la Seconda guerra Mondiale - Dipartimento di ...
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9. <strong>La</strong> <strong>di</strong>rezione Cacciapuoti (1962-1972)<br />
Nel 1962 finisce una stagione breve ma importante nel<strong>la</strong> storia dell’Istituto: Ra<strong>di</strong>cati si trasferisce<br />
al<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Normale, e Franzinetti va al CERN, con un congedo annuale che presto si trasforma in<br />
aspettativa fino al definitivo trasferimento a Torino (1966). Termina anche <strong>la</strong> <strong>di</strong>rezione Gozzini, e<br />
l’incarico passa, al<strong>la</strong> fine del 1962 a Nestore Bernardo Cacciapuoti (Canada 1913, Roma 27 aprile<br />
1979), appena chiamato, il 15 novembre 1962, sul<strong>la</strong> cattedra <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> Sperimentale (solo nel 1966<br />
passerà al<strong>la</strong> cattedra <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> Generale I). Cacciapuoti aveva un antico legame con Pisa, essendo<br />
stato allievo del<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Normale dal 1932. <strong>La</strong>ureatosi a Pisa nel 1936 82 , era però presto <strong>di</strong>ventato<br />
assistente <strong>di</strong> Emilio Segré 83 all’Università <strong>di</strong> Palermo, e <strong>dopo</strong> gli anni <strong>di</strong> <strong>guerra</strong> aveva vinto <strong>la</strong><br />
cattedra <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> Sperimentale a Trieste (dall’1 <strong>di</strong>cembre 1949). Chiamato al Ministero degli Esteri<br />
e <strong>di</strong>staccato a Washington aveva svolto importanti incarichi nel quadro del<strong>la</strong> cooperazione<br />
scientifico-tecnologica con gli Stati Uniti, un’esperienza che lo portò poi anche (nel 1972) al<strong>la</strong><br />
<strong>di</strong>rezione del<strong>la</strong> Commissione Esteri del CNR, chiamatovi da Faedo, all’epoca presidente dell’Ente.<br />
Uno degli eventi più significativi <strong>di</strong> quegli anni fu per l’Istituto <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> il convegno internazionale<br />
che si tenne a Pisa dal 17 al 21 settembre 1964, nel quadro delle manifestazioni per <strong>la</strong> celebrazione<br />
del IV centenario del<strong>la</strong> nascita <strong>di</strong> Galileo Galilei. Il convegno, <strong>di</strong> cui Cacciapuoti era il Segretario,<br />
vide <strong>la</strong> partecipazione <strong>di</strong> un grande numero <strong>di</strong> fisici (oltre un centinaio), <strong>di</strong> cui molti già famosi,<br />
provenienti da tutto il mondo; le re<strong>la</strong>zioni scientifiche 84 , tutte <strong>di</strong> natura teorica, furono tenute da<br />
G.C. Wick, N.N. Bogolioubov, G.F. Chew, B. Zumino, R. Gatto, V.F. Weisskopf; <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione<br />
conclusiva (sul ruolo del<strong>la</strong> cultura scientifica nel<strong>la</strong> società moderna) fu <strong>di</strong> R.P. Feynman.<br />
Par<strong>la</strong>ndo <strong>di</strong> questo periodo merita anche ricordare che nel marzo 1965 fu inviata al presidente<br />
dell’INFN una lettera sottoscritta da quarantacinque fisici, universitari e dell’INFN, che aveva come<br />
primi firmatari, oltre Conversi (Roma), Gatto (Firenze), Baldo-Ceolin, Dal<strong>la</strong>porta, Cresti e Villi<br />
(Padova), ben cinque docenti dell’area <strong>pisana</strong> (Bernar<strong>di</strong>ni, Ra<strong>di</strong>cati, Cacciapuoti, Franzinetti e<br />
Stoppini), e nel<strong>la</strong> quale si esprimeva “<strong>la</strong> preoccupazione destata dallo stato presente e, soprattutto,<br />
dalle prospettive future delle ricerche sperimentali nel campo delle alte energie” e “il<br />
convincimento che questo settore del<strong>la</strong> ricerca potrà <strong>di</strong>fficilmente sopravvivere in Italia per oltre un<br />
decennio, se non si affronta con urgenza il problema <strong>di</strong> dotare il Paese <strong>di</strong> un acceleratore per protoni<br />
<strong>di</strong> adeguate prestazioni”. 85<br />
Come <strong>di</strong>rettore dell’Istituto, e in seguito (dall’A.A. 1965/66 all’A.A. 1967/68) anche Preside del<strong>la</strong><br />
Facoltà <strong>di</strong> Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali 86 , Cacciapuoti dovette poi gestire il non facile<br />
periodo delle agitazioni studentesche, culminate nelle vicende del 1968, e che videro l’Istituto <strong>di</strong><br />
<strong>Fisica</strong> e <strong>la</strong> Facoltà <strong>di</strong> Scienze fortemente coinvolti.<br />
Negli anni ‘60 entrarono a far parte dell’Istituto <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong>, oltre il già ricordato Bassani, due nuovi<br />
professori or<strong>di</strong>nari. Il primo fu Gherardo Stoppini (Norcia 7 ottobre 1927, Pisa 27 <strong>di</strong>cembre 2004),<br />
<strong>la</strong>ureato nel 1949 all’Università <strong>di</strong> Roma, e col<strong>la</strong>boratore <strong>di</strong> Fermi per un breve periodo negli Stati<br />
Uniti, dove trascorse poi gli anni dal 1955 al 1959. Stoppini <strong>di</strong>venne professore <strong>di</strong> Spettroscopia a<br />
Pisa l’1 febbraio 1964, per poi passare anch’egli nel 1966 sul<strong>la</strong> cattedra <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> Generale II. Fu<br />
membro dell’European Committee for Future Accelerators (ECFA) del CERN dal 1969 al 1975;<br />
all’INFN fu vicepresidente dal 1969 al 1972; capo del Comitato Consultivo per il Programma<br />
Fusione (CCFP) dell’Euratom; membro del<strong>la</strong> Giunta Esecutiva del CNEN (poi ENEA) dal 1972 al<br />
82<br />
Emilio G. Segré (Tivoli 1 febbraio 1905 - <strong>La</strong>fayette 22 aprile 1989), studente a Roma, allievo <strong>di</strong> Enrico Fermi, andò<br />
presto in cattedra e nel 1936 <strong>di</strong>venne <strong>di</strong>rettore dell’Istituto <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> <strong>di</strong> Palermo, che dovette però <strong>la</strong>sciare nel 1938,<br />
emigrando negli Stati Uniti a causa delle leggi razziali. Nel 1955 a Berkeley riuscì con Chamber<strong>la</strong>in a produrre<br />
l’antiprotone, e per questo ricevette nel 1959 il premio Nobel. Nel 1974 tornò a Roma sul<strong>la</strong> cattedra <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> Nucleare.<br />
83<br />
Il 30 Giugno, come ricorda Faedo, suo compagno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e <strong>la</strong>ureato lo stesso giorno, nel<strong>la</strong> necrologia pubblicata<br />
nell’Annuario dell’Università <strong>di</strong> Pisa per l’anno accademico 1978/79<br />
84<br />
Le re<strong>la</strong>zioni possono essere lette in “Atti del Convegno sul<strong>la</strong> Filosofia Naturale, oggi”, E<strong>di</strong>tore Barbera, Firenze 1967<br />
85<br />
G. Battimelli, “L’Istituto Nazionale…”, op. cit. p.155<br />
86<br />
Dopo Battelli e Puccianti nel<strong>la</strong> prima metà del secolo, fu il primo fisico nel <strong>dopo</strong><strong>guerra</strong> a ricoprire tale carica, e <strong>dopo</strong><br />
<strong>di</strong> lui tra i fisici soltanto Carlo Bemporad fu Preside (dal 1984 al 1987)