Chambery, naturalmente avvincente... - Office de Tourisme de ...

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2UN CENTRO STORICO
VIVO E PRESERVATO
G. GAROFOLIN, MAIRIE DE CHAMBÉRY
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CARTA VINCENTE 2 - PATRIMONIO CULTURALE
UN CENTRO STORICO VIVO E BEN CONSERVATO, TESTIMONE DELLA STORIA DELLA CAPITALE DEGLI STATI DI SAVOIA, FA DI
CHAMBÉRY UNA CITTÀ D’ARTE E DI STORIA, RICCA DI UN PATRIMONIO CONTEMPORANEO DI QUALITÀ, ACCUMULATO NEL
CORSO DEGLI ULTIMI VENTI ANNI AD OPERA DI ARCHITETTI DI CHIARA FAMA.
● Il carattere piemontese e un certo “profumo d’Italia” che questo patrimonio culturale conferisce alla città, unitamente ad altre particolarità
degne di nota: il Teatro Charles Dullin, le opere realizzate con la tecnica “trompe-l’œil” (cattedrale metropolitana), la tradizione di pasticceria
e del vermouth… Piazze, portici e palazzi privati che costituiscono, assieme al castello dei Duchi, la peculiarità del centro storico ● Un centro
abitato vissuto, ringiovanito e commerciale con un carattere vivo, che ne ha impedito la trasformazione in città-museo ● Una zona pedonale
adatta al passeggio e alla scoperta ● Il più grande carillon d’Europa e le sue animazioni ● La Maison du Patrimoine sottolinea una nuova tappa
nella politica di valorizzazione del patrimonio artistico. Nota anche come CIAP (Centre d’Interprétation de l’Architecture et du Patrimoine),
sarà una nuova carta vincente, che concilia interesse turistico per i visitatori ed interesse pedagogico o culturale per gli abitanti del luogo,
con i musei, la galleria Eureka e la “Casa dei Parchi, della Montagna e del Grande Lago”.
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1. HÔTEL DE CORDON, FUTURA SEDE DEL CIAP
2. I PORTICI DELLA RUE DE BOIGNE
3. PIAZZA MÉTROPOLE
4. CORTILE INTERNO DELL HÔTEL DIEULEFIT
Aldilà dei monti, impressione torinese
Nel 1563, la capitale degli Stati di
Savoia fu trasferita a Torino. Poiché la
città dei duchi conserva uno statuto
particolare a livello amministrativo,
le grandi famiglie piemontesi vi si
insediano. Questi casati nobiliari,
sulla scia dei Castagnery, originari
di Torino, costruiscono palazzi
in stile piemontese. L’infl uenza
architettonica si riscontra tanto a
livello di struttura che di decorazioni
a trompe-l’œil (Sainte-Chapelle,
Cattedrale, Castello di Caramagne…).
Questi lavori sono sovente condotti
da artisti di provenienza d’Oltralpe.
La facciata della Sainte-Chapelle è
opera del celebre architetto Amedeo
da Castellamonte. I portici della rue
de Boigne, sul modello torinese,
accolgono i luoghi di socializzazione,
ove gli abitanti di Chambéry gustavano
caffè e vermouth. Oggi, questo legame
privilegiato con il Piemonte e l’Italia si
esprime attraverso il gemellaggio con
Torino, risalente al 1957. In particolare,
le città di Torino e di Chambéry
sperimentano dal 2004, un sistema che
offre accesso gratuito ai propri musei ai
rispettivi soci o abbonati. La presenza
di un Consolato italiano sottolinea
anch’essa questa permanenza di ruoli
dei due territori a partire dai quali
sono state defi nite le confi gurazioni di
frontiera alpine dei due paesi. ●
A CHAMBÉRY,
I CAMPANILI,
LE CORNICI DELLE
FINESTRE, I COLMI
DEI TETTI SONO IN
STAGNO BRILLANTE
COME L’ARGENTO…
GEORGE SAND,
CARNET DE VOYAGE, 1861
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