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Numero 2 - Rotary Club di Cosenza

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Negli ultimi giorni d’agosto a<br />

Melito <strong>di</strong> Napoli <strong>di</strong>verse decine<br />

<strong>di</strong> scalmanati hanno aggre<strong>di</strong>to<br />

una pattuglia <strong>di</strong> Carabinieri<br />

all’inseguimento <strong>di</strong> un gruppo<br />

<strong>di</strong> giovani che non si erano fermati al loro posto<br />

<strong>di</strong> blocco. Tra questi vi era anche il figlio<br />

<strong>di</strong> un boss locale che, sembra, si fosse affrettato<br />

a chiedere aiuto ai compaesani. Arrestati<br />

nonostante l’aggressione i fuggitivi, gli stessi<br />

sono stati prontamente rimessi a piede libero da<br />

un magistrato che, evidentemente, ha eseguito<br />

qualche norma del Co<strong>di</strong>ce.<br />

Il 30 agosto il Sindaco <strong>di</strong> Torre del Greco è<br />

stato aggre<strong>di</strong>to dalla folla perché i vigili urbani<br />

stavano multando un motociclista senza casco.<br />

La prima domenica <strong>di</strong> settembre vi è stato<br />

l’assalto e la demolizione vandalica <strong>di</strong> un<br />

convoglio ferroviario da parte <strong>di</strong> centinaia <strong>di</strong><br />

persone che chiamare “tifosi” sarebbe arrecare<br />

NON<br />

“TIRAMM’ A<br />

CAMPÀ”<br />

<strong>di</strong><br />

Raffaele Pallotta <strong>di</strong> Acquapendente<br />

offesa a tutti coloro che godono nell’esultanza e<br />

nella tristezza le vicissitu<strong>di</strong>ni della squadra del<br />

cuore.<br />

Questi che ho ricordato costituiscono solo<br />

degli episo<strong>di</strong> tanto eclatanti da attirare l’attenzione<br />

dei me<strong>di</strong>a e assurgere agli onori della cronaca,<br />

, ma la nostra vita è costellata da costanti e<br />

ripetute ripetu sopraffazioni <strong>di</strong> qualsiasi tipo e gravità<br />

generati gene dalla delinquenza accompagnata da<br />

quello quell spirito negativo <strong>di</strong> “guapperia”, che impregna<br />

pregn gran parte della nostra comunità e che<br />

sembra semb ormai <strong>di</strong>lagare come una malattia virale<br />

altamente altam contagiosa.<br />

Che cosa sta succedendo? Dov’è lo Stato? Perché<br />

il Parlamento, con assoluta priorità, non vara<br />

norme <strong>di</strong> legge che costringano i magistrati a<br />

una maggiore severità nel reprimere i reati? Senza<br />

queste norme ha signifi cato parlare del piano<br />

della sicurezza <strong>di</strong> cui oggi tanto si <strong>di</strong>scute?<br />

8 NUMERO 2 SETT-OTT 2008<br />

Sono sicuro che, a questo punto, qualche<br />

“benpensante”, che certamente non mancherà<br />

tra i miei pochi lettori, sosterrà che la delinquenza<br />

organizzata <strong>di</strong>pende dalla mancanza <strong>di</strong><br />

sorveglianza del territorio, dalla <strong>di</strong>soccupazione,<br />

dall’inesistenza <strong>di</strong> preve<strong>di</strong>bili possibilità<br />

d’inserimento nel mondo del lavoro nei suoi<br />

vari livelli che vanno da quello manuale a quello<br />

intellettuale. Dalla conquista <strong>di</strong> un Regno da<br />

parte dei nor<strong>di</strong>ci che hanno vuotato le nostre risorse.<br />

Tutto ciò è anche vero, ma non può costituire<br />

un alibi o un comodo riparo <strong>di</strong>etro il quale<br />

nasconderci. Dalle nostre parti ban<strong>di</strong>tismo e<br />

guapperia sono <strong>di</strong> casa da <strong>di</strong>versi secoli.<br />

Il fenomeno non potrebbe però essere così<br />

continuativo e peggiorativo se non ci fosse<br />

l’assenza delle classi privilegiate della nostra<br />

Società contro il suo <strong>di</strong>lagare per timore delle<br />

conseguenze, a volte per contiguità, a volte –

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