L'identità e la formazione professionale degli insegnanti - tntee
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(insegnamento come educazione o educazione come insegnamento) come specificante<br />
dell'istituzione scuo<strong>la</strong>.<br />
L'ordine del nostro argomentare sarà, dunque, il seguente:<br />
1. Cos'è lo specifico dell'insegnamento come educazione?<br />
Una risposta epistemologica.<br />
2. Uno sguardo al profilo dell'insegnante.<br />
3. Il curricolo formativo dell'insegnante e il problema dell'apprendimen-to/insegnamento: i saperi, il<br />
tirocinio, i <strong>la</strong>boratori. Alcune aperture.<br />
E sarà, necessariamente, un argomentare per rapide sintesi.<br />
1. Cos'è lo specifico dell'insegnamento come educazione? Una risposta epistemologica<br />
1.1. Non essendo possibile né opportuno, in questa sede, procedere a un'analisi comparativa dei<br />
possibili approcci metodologici a tale questione, ritengo più pertinente, in questa circostanza,<br />
focalizzare per cenni, in prospettiva epistemologica come dicevo, il percorso tematico (i contenuti e i<br />
nessi) che ha contrassegnato il pluriennale <strong>la</strong>voro di ricerca-sperimentazione-aggiornamento<strong>formazione</strong><br />
del<strong>la</strong> Federazione, sistematicamente e puntualmente documentato sul<strong>la</strong> rivista Il<br />
Quadrante Sco<strong>la</strong>stico nonché in numerosi altri periodici e pubblicazioni: percorso che conduce, per<br />
quel che è di interesse di questo studio, a definire il contesto, il senso e il profilo dell'insegnante, e<br />
quindi a determinarne l'itinerario formativo.<br />
Il punto di partenza in prospettiva epistemologica - non, quindi, cronologico - è dato dal<strong>la</strong> questione<br />
dell'insegnamento come educazione.<br />
Così come per altre professioni anche per <strong>la</strong> ”professione insegnante” occorre conoscerne e definirne<br />
anzitutto, come dicevo, l'oggetto-compito: in termini tuttavia non generici, ma specifici. Non basta<br />
dire che l'insegnante ha a che fare con l'educazione come insegnamento. Anche altri soggetti, infatti,<br />
educano insegnando e insegnano educando.<br />
Di questo plesso (educazione come insegnamento) occorre indicare <strong>la</strong> specificità sco<strong>la</strong>stica: negli<br />
eventi o nell'evento in cui tale plesso (d'ora in poi per brevità indicato a volte solo come educazione<br />
o insegnamento) si concretizza. Tale evento è l'azione educativa, considerata nel<strong>la</strong> sua versione<br />
didattica, nel suo momento effettuale, distinta quindi sia dal momento ideativo (fini, finalità e<br />
obiettivi), sia da quello finale (esiti), riconoscendo tuttavia i nessi essenziali che intercorrono fra i tre<br />
momenti in quanto costitutivi del progetto pedagogico e del<strong>la</strong> programmazione didattica.<br />
In sintesi, nell'ottica che interessa il nostro tema, <strong>la</strong> questione dell'azione educativa, così connotata,<br />
chiama in causa il problema fondamentale del<strong>la</strong> coerenza tra i presupposti valoriali e rego<strong>la</strong>tivi<br />
presenti nei fini e nelle finalità, cui si ispirano gli interventi educativi, da un <strong>la</strong>to, e le singole,<br />
puntuali, molteplici azioni didattiche in cui si traducono tali interventi, dall'altro. Ora, ciò che è<br />
determinante, nel<strong>la</strong> questione del<strong>la</strong> coerenza, sta nel fatto che <strong>la</strong> qualità e l'efficacia educativa<br />
dipendono strettamente dal grado di congruità, pertinenza e corrispondenza dell'azione rispetto ai<br />
fini e alle finalità in ordine ai quali essa è stata progettata.<br />
Questione, come è evidente, basi<strong>la</strong>re per <strong>la</strong> stessa <strong>formazione</strong> del personale insegnante.<br />
Questione, conseguentemente, che si apre su due versanti fondamentali: l'uno attinente al<strong>la</strong><br />
e<strong>la</strong>borazione e attuazione di un ”modello”, in senso scientifico, di <strong>formazione</strong> e aggiornamento <strong>degli</strong><br />
<strong>insegnanti</strong> (per quello che riguarda <strong>la</strong> Federazione: il modello dell'”Aggiornamento Differenziato”);<br />
l'altro attinente al<strong>la</strong> messa a punto di ”uno strumento scientifico capace di fondare e giustificare il<br />
rapporto tra <strong>la</strong> pratica educativa e <strong>la</strong> pratica pedagogica in termini di congruenza, fungendo quindi da<br />
interfaccia fra teoria e pratica in educazione” (per ciò che riguarda <strong>la</strong> Federazione: il modello in<br />
pedagogia).<br />
In questi due ”modelli” - nei quali si ricapito<strong>la</strong> una parte essenziale del pluriennale <strong>la</strong>voro di ricercasperimentazione-<strong>formazione</strong><br />
in servizio del personale insegnante nonché di ricerca epistemologica<br />
svolto dal<strong>la</strong> Federazione - emergono, oltre ai risvolti formativi già sottolineati, gli aspetti indicativi<br />
del profilo <strong>professionale</strong> dell'insegnante di cui si dovrà tener conto ai fini del<strong>la</strong> strutturazione del suo<br />
futuro curricolo formativo.