L'identità e la formazione professionale degli insegnanti - tntee
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Se tale specificità è data dall'azione - considerata nel<strong>la</strong> complessità delle sue implicazioni e quindi<br />
delle sue componenti valoriali, scientifico-umane e disciplinari sopra ricordate e scientificamente<br />
legittimata nell'ottica modellistica - allora ne consegue che il curricolo formativo dell'insegnante è<br />
legittimato e costituito da quelle discipline accademiche che sono armonizzabili per <strong>la</strong> loro valenza<br />
formativa in funzione dell'azione educativa: vale a dire che sono ad essa pertinenti. Tali sono quelle<br />
discipline - appartenenti ai grandi comparti del<strong>la</strong> pedagogia e delle scienze dell'educazione, del<strong>la</strong><br />
filosofia pratica e delle scienze positive - che concorrono a formare professionalmente l'insegnante in<br />
modo tale che tutte le sue competenze siano, sia pure in misura e modi diversi, ”effettivamente<br />
disponibili nel momento del<strong>la</strong> progettazione e del<strong>la</strong> realizzazione dell’insegnamento”: vale a dire<br />
nell'azione.<br />
E' il punto di vista del<strong>la</strong> pertinenza che vale e opera, dunque, nei riguardi dei saperi consentendo di<br />
escludere quelli che, per quanto importanti, con essa non c'entrano.<br />
Il principio del<strong>la</strong> pertinenza funge, quindi, da selezionatore e ordinatore anche per l'e<strong>la</strong>borazione dei<br />
Programmi sco<strong>la</strong>tici e per <strong>la</strong> loro ammissibilità nell'Istituzione scuo<strong>la</strong>. E funge da<br />
selezionatore/ordinatore di tutte quelle problematiche e istanze culturali, sociali e istituzionali cui ho<br />
fatto cenno all'inizio e che vengono ”introitate” nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> solo se pertinenti rispetto ai suoi fini e ai<br />
suoi modi di operare e quindi solo se rispettose dell'essenziale diritto/dovere dell'identità spettante<br />
al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> e all'insegnante.<br />
E' il punto di vista del<strong>la</strong> pertinenza, dunque, quello preliminare e pregiudiziale dell'identità<br />
epistemologica dei saperi, per <strong>la</strong> quale assume un significato inequivocabile e si spiega il seguente<br />
asserto con cui ricapitolo quanto finora ho detto: ”non tutti i saperi e non tutto il sapere, ma <strong>la</strong> loro<br />
determinazione in funzione didattica (o insegnativa) possono assicurare un curricolo formativo<br />
(iniziale, in servizio e permanente) <strong>degli</strong> <strong>insegnanti</strong>. E ciò su un piano generale, preliminare rispetto<br />
ai diversi possibili riferimenti valoriali cui si possono ispirare le stesse concezioni/interpretazioni del<strong>la</strong><br />
figura dell'insegnante e capace, quindi, di assicurare il rispetto dei principi del pluralismo culturale e<br />
del<strong>la</strong> libertà di insegnamento/apprendimento.<br />
2. Uno sguardo al profilo dell'insegnante<br />
2.1. Il primo problema, essenziale, connesso al<strong>la</strong> <strong>formazione</strong> <strong>professionale</strong> del docente, è costituito -<br />
in base a quanto si è detto - dal<strong>la</strong> difficoltà e comunque dal<strong>la</strong> necessità di definire una raffigurazione<br />
fondatamente giustificata dell'insegnante, tenendo conto che un'operazione di tale genere è essa<br />
stessa assai complessa dato che:<br />
a) <strong>la</strong> professionalità docente è stata a lungo definita più sotto l'influsso di fattori estrinseci (di tipo<br />
sociologico, politico, economico, sindacale, ideologico ecc.) che in base a specifiche teorie<br />
dell'educazione, del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> e dei sistemi formativi. E' tutt'altro che facile, pertanto, smantel<strong>la</strong>re le<br />
costruzioni finora erette ripristinando un punto di partenza non pregiudicato e non pregiudicante;<br />
b) non è certo possibile ricostruire tale professionaltià in termini di mansionari e di elencazioni di<br />
compiti, messi a punto con criteri cumu<strong>la</strong>tivi;<br />
c) occorre, quindi, abbandonare ”ottiche di parte”, ritrovando un punto di vista specifico e<br />
unificante, senza per questo perdere <strong>la</strong> ricchezza dei contributi provenienti dalle esperienze<br />
pregresse.<br />
E' quest'ultima <strong>la</strong> prospettiva risolutiva, in ordine al<strong>la</strong> quale ho cercato di avanzare una proposta in<br />
ciò che ho prima detto a proposito del plesso educazione/insegnamento e dello specifico dell'azione<br />
educativa.<br />
2.2. Fermo restando, quindi, ciò che si è detto finora circa lo specifico del<strong>la</strong> professionalità docente,<br />
è opportuno aggiungere al riguardo qualche ulteriore annotazione.<br />
L'insegnante è chiamato oggi ad agire in un sistema (<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>) che sempre più si rapporta in termini<br />
di interdipendenza con altri sistemi diversi e complessi (culturale, sociale, economico, politico ecc.).