2012 Set - Ott LAST - CAI Sezione di Antrodoco
2012 Set - Ott LAST - CAI Sezione di Antrodoco
2012 Set - Ott LAST - CAI Sezione di Antrodoco
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Club Alpino Italiano <strong>Sezione</strong> <strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong><br />
CLUB ALPINO ITALIANO<br />
Bimestrale, <strong>Set</strong>tembre - <strong>Ott</strong>obre <strong>2012</strong><br />
Anno 6, Numero 38<br />
J J a a n n u u s<br />
s<br />
Oltre… la montagna<br />
Notiziario <strong>di</strong> valorizzazione e tutela dell’ambiente montano<br />
15 Euro ANNUALE - POSTALE ABB IN SPED.<br />
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gratuita<br />
il il il il <strong>CAI</strong> <strong>CAI</strong> <strong>CAI</strong> <strong>CAI</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong>!! <strong>Antrodoco</strong>!! <strong>Antrodoco</strong>!! <strong>Antrodoco</strong>!!<br />
Verso Verso Verso Verso l’Autunno l’Autunno l’Autunno l’Autunno con con con con … … … … “Il “Il “Il “Il marrone”; marrone”; marrone”; marrone”;<br />
<strong>Antrodoco</strong>: <strong>Antrodoco</strong>: <strong>Antrodoco</strong>: <strong>Antrodoco</strong>: Intersezionale Intersezionale Intersezionale Intersezionale “Salaria “Salaria “Salaria “Salaria 150°” 150°” 150°” 150°” alle alle alle alle .. .. .. .. Gole Gole Gole Gole del del del del Ve- Ve- Ve- Ve-<br />
Distribuzione<br />
stampa su carta riciclata
J a n u s<br />
Janus Janus Janus Janus<br />
Sommario<br />
E<strong>di</strong>toriale 2<br />
La montagna in lettere - Il Il Marrone Marrone Marrone 3<br />
Escursionismo - Gran Sasso d’Italia:<br />
Sentiero del Centenario,02.08.<strong>2012</strong>,<br />
Una grande fatica e una sod<strong>di</strong>sfazione immensa!!<br />
Escursionismo - Salaria 150° Quattro<br />
regioni senza confine - “la montagna<br />
unisce” ;ASPETTI GEOLOGICI DELLE<br />
GOLE DEL VELINO<br />
… in viaggio - KATHMANDU,<br />
capitale caotica e ricca <strong>di</strong> spiritualità;<br />
T.A,M. - <strong>CAI</strong>-Regione LAZIO,<br />
I fuoristradad in montagna;<br />
4<br />
6<br />
8<br />
10<br />
Ricette - I Colori dell’AUTUNNO; 12<br />
Attività sezionali :<br />
• L’invito <strong>di</strong> Janus<br />
• Prossime escursioni<br />
• Sudoku<br />
REDAZIONE<br />
Direttore Responsabile: Eligio BOCCACCI<br />
Direttore E<strong>di</strong>toriale: Ernestina CIANCA<br />
Coor<strong>di</strong>namento Redazionale: : Gianfranco MASSENZI,<br />
M. Teresa MARINELLI<br />
Assistenti alla Direzione: Ruggero FAINELLI<br />
Dante SERANI<br />
Hanno collaborato in questo numero:<br />
Sabatino RENZI; Franca MISSIROLI’; Daniele BO-<br />
NINSEGNI; Marco PETITTA, Franco COLNGELI;<br />
Tania RATINI; Anna BOCCACCI;<br />
Autorizzazione tribunale <strong>di</strong> Rieti, N°8<br />
in data 10/05/2006<br />
Tutti i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> proprietà sono riservati<br />
Club Alpino Italiano “<strong>Sezione</strong> <strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong>”<br />
Fondata nel 1997 - Sede sociale via Savelli, 3<br />
(aperta il venerdì dalle 17 alle 18) 02013 <strong>Antrodoco</strong>, RI<br />
Presidente : Eligio BOCCACCI<br />
13<br />
15<br />
P agin a 2<br />
Gentile Socio,<br />
E<strong>di</strong>toriale<br />
CLUBALPINOIT ALIANO<br />
L’estate sta finendo …. Ma non la nostra attività escursionistica<br />
che, anzi, sotto molto aspetti si appresta<br />
ad iniziare quella che da molti è considerata la stagione<br />
migliore, l’Autunno, sia per la grande varietà <strong>di</strong><br />
colori che per le atmosfere suggestive che si creano.<br />
La stagione permette <strong>di</strong> fare escursioni anche a quote<br />
più basse, dove l’estate sarebbe impossibile o quantomeno<br />
sconsigliabile per il troppo caldo, per apprezzare<br />
le bellezze del territorio sia naturalistiche che storico-<br />
culturale.<br />
Il nostro territorio in particolare è caratterizzato, come<br />
i più già sanno, dal periodo della raccolta delle<br />
castagne, e a fine raccolta, dalla nostra escursione più<br />
frequentata dell’anno” l’Alta via del marrone”, giunta<br />
alla 14° e<strong>di</strong>zione.<br />
La nostra sezione infatti, è da anni impegnata alla valorizzazione<br />
e promozione <strong>di</strong> questo pregiato prodotto<br />
del nostro territorio,” il marrone antrodocano”(<br />
<strong>di</strong>ffuso in particolare nei territori dei comuni<br />
oltre ad <strong>Antrodoco</strong> anche <strong>di</strong> Borgovelino, Castel<br />
Sant’Angelo e Micigliano) con un’escursione mirata<br />
alla sua conoscenza proprio in mezzo ai castagneti ,<br />
accompagnati da esperti naturalistici ed agenti specializzati<br />
del CFS che si relazioneranno con i partecipanti<br />
sulle varie tematiche della castanicoltura.<br />
Con l’occasione si ringrazia appunto il CFS per la preziosa<br />
competenza , la “Cooperativa Velinia” con sede<br />
a Borgovelino, spesso oggetto <strong>di</strong> visite mirate a far<br />
conoscere oltre alla raccolta , la lavorazione e <strong>di</strong>stribuzione<br />
del marrone, i proprietari dei castagneti sempre<br />
molto <strong>di</strong>sponibili ed infine tutti partecipanti<br />
all’escursione, che provengono ormai da ogni angolo<br />
d’Italia, tutti insieme con una bella mangiata <strong>di</strong> caldarroste<br />
dopo il pranzo a base <strong>di</strong> prodotti tipici autunnali.<br />
chiu<strong>di</strong>amo la manifestazione, una vera festa<br />
dell’Autunno.<br />
Vi aspettiamo quin<strong>di</strong>, numerosi come sempre per<br />
l’appuntamento <strong>di</strong> quest’anno, il 28 ottobre prossimo,<br />
ma anche per le successive escursioni che ci accompagneranno<br />
fino alle prime nevi dell’inverno.<br />
Foto in copertina: Gran Sasso d’Italia, la “via del<br />
centenario” vista dalla vetta Occ. del Corno Grande,<br />
escursione cai, agosto 2009; - Foto E. BOCCACCI -
La montagna in lettere<br />
Il Il Il Il Marrone Marrone Marrone Marrone<br />
<strong>Antrodoco</strong> per i suoi castagneti è rinomato,<br />
E il marrone da tutti è ricercato;<br />
Tutti gli anni si fa onore alla montagna,<br />
E si festeggia il marrone con la sagra della castagna.<br />
La gente arriva da altri paesi e varie città,<br />
Perché il marrone <strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong> è una specialità;<br />
Ogni anno si fa una grande festa,<br />
La gente da ovunque si appresta.<br />
A degustare il marrone antrodocano,<br />
arrostito sulla brace con sapiente mano;<br />
accompagnato da un buon bicchiere <strong>di</strong> vino,<br />
Anch’esso un prodotto dei colli del Velino.<br />
La festa dell’autunno dal marrone è consacrata,<br />
In <strong>Antrodoco</strong> ogni anno viene festeggiata;<br />
Sulla piazza è tutto pronto i braceri sono ardenti,<br />
Le castagne son0 pronte son cotte e son fumanti;<br />
Signori venite, in massa accorrete,<br />
Mangiate castagne e buon vino bevete;<br />
fate onore al nostro marrone,<br />
e ovunque andate, portate il suo nome.<br />
P agin a 3<br />
<strong>di</strong> Sabatino RENZI<br />
An n o 6, Nu mer o 38
J a n u s<br />
Sono partita il giorno prima<br />
dell’escursione, dalla città estense, quella<br />
dei tortellini e dei cappellacci <strong>di</strong> zucca,<br />
dove regna il piatto più assoluto, inteso<br />
in termini paesaggistici e mi sono <strong>di</strong>retta<br />
con i miei colleghi d’avventura verso gli<br />
amici del Cai <strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong>, che invece la<br />
montagna ce l’hanno tutto attorno al loro<br />
bel paese.<br />
Io personalmente sono quella che<br />
li conosce meno, ‘quelli <strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong>’,<br />
ma mi sono giunti <strong>di</strong>versi racconti, <strong>di</strong><br />
avventure fatte con loro, dalle castagnate<br />
ai vari trekking in giro per l’Italia. Alla<br />
domenica mattina, dopo aver trascorso la<br />
notte nel rifugio Duca degli Abruzzi, ci<br />
facciamo trovare alle 6,30 pronti per la<br />
partenza dell’escursione che si terrà sul<br />
sentiero del Centenario. Mi accorgo parlando<br />
qua e là, che questo sentiero è conosciuto<br />
un po’ da tutti qui, ma all’inizio<br />
non capisco subito perché, a parte immaginare<br />
che sia per la sua bellezza.<br />
Poi all’appuntamento a Campo<br />
Imperatore, conto i partecipanti, in totale<br />
siamo in 9, un piccolo gruppo. In effetti,<br />
mi <strong>di</strong>cono dopo, che la maggioranza degli<br />
escursionisti, ha preferito la salita al<br />
Monte Camicia, tenutasi lo stesso giorno.<br />
Poi conto il numero delle donne, presenti,<br />
io e la mia amica Valeria, mah .. Inizio<br />
a camminare, e si sale subito in quota,<br />
l’escursione si terrà tutta ad una certa<br />
altitu<strong>di</strong>ne, perché percorrerà tutte le creste<br />
che formano la dorsale SE del Gran<br />
Sasso, con vari sali e scen<strong>di</strong>. E’ davvero<br />
emozionante, il cielo è azzurrissimo, al-<br />
P agin a 4<br />
Escursionismo<br />
Gran Sasso d’Italia: Sentiero del Centenario,02.08.<strong>2012</strong><br />
Una grande fatica e una sod<strong>di</strong>sfazione immensa!!<br />
Testo e foto <strong>di</strong> Franca<br />
MISSIROLI, sezione<br />
<strong>CAI</strong> FERRARA<br />
meno dal punto <strong>di</strong> vista meteorologico non mi devo preoccupare, la giornata,<br />
<strong>di</strong>cono i miei compagni <strong>di</strong> viaggio è perfetta per questo giro !<br />
Ecco le prime cime : Vado <strong>di</strong> Corno 1805m., Monte Brancastello<br />
2285 m., Torri <strong>di</strong> Casanova 2362 m., Monte Infornace 2469 m. Qui iniziamo<br />
a vedere le prime corde metalliche e le prime scalette, ma l’entusiasmo<br />
è tanto, anche se non sono molto esperta, procedo con l’aiuto dei miei amici,<br />
che mi stanno vicino pazientemente, e della nostra guida Giandomenico.<br />
Arriviamo alla vetta del Monte Prena 2561 m. e qui facciamo una<br />
pausa.<br />
Sono molto sod<strong>di</strong>sfatta del giro, ma siamo solo a metà del percorso<br />
e non devo assolutamente pensarci. Inizio a convincermi che questa non è<br />
una sfida verso la montagna, ma verso se stessi. Confesserò le mie fatiche<br />
solo molto più avanti nel percorso, per ora sorrido e tengo duro.<br />
In effetti ero stata avvisata che il giro sarebbe stato molto lungo e<br />
che sarebbe stato necessario un certo allenamento, ma evidentemente il
Escursionismo<br />
giro intorno alle Mura estensi della mia città, con<br />
passo sostenuto, non è stato sufficiente.<br />
Mentre ci rilassiamo, arriva un personaggio,<br />
famoso da queste parti, <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> essere un poeta<br />
della montagna e vuole essere ascoltato, quin<strong>di</strong><br />
tutti zitti …<br />
Lui ci declama in versi, una bella poesia su<br />
sentiero del Centenario. Anche da questo intervento,<br />
capisco che questa, non è la solita escursione<br />
in montagna, è qualcosa <strong>di</strong> più.<br />
Osservo i miei compagni <strong>di</strong> viaggio, sembrano<br />
tutti molto tranquilli e freschi, come se avessero<br />
appena iniziato. Ripartiamo, giungiamo al<br />
Vado <strong>di</strong> Ferruccio 2245 m., e poi finalmente intrave<strong>di</strong>amo<br />
la nostra ultima cima, il monte Camicia<br />
2564 m. Dal nome sembra una cima piuttosto<br />
innocua, ma che sarà …, mi <strong>di</strong>co. Io e Valeria,<br />
alziamo gli occhi per osservarla , bella imponente,<br />
bianca sul cielo blu, e lontanissima, non potrei<br />
descrivervi lo sconforto, perché entrambe sappiamo<br />
in cuor nostro che ‘dovremo’ raggiungerla.<br />
Il panorama attorno a noi è mozzafiato, ci<br />
sono strapiombi, creste splen<strong>di</strong>de, ma la mia mente<br />
ora è concentrata alla cima, non parlo più, sto<br />
solo attenta a cosa faccio.<br />
E infine, dopo aver attraversato un camino<br />
e altri sali e scen<strong>di</strong> , la raggiungiamo !!!<br />
Lassù ritrovo i miei compagni <strong>di</strong> viaggi e ci<br />
baciamo tutti, sod<strong>di</strong>sfatti e fieri <strong>di</strong> noi stessi.<br />
Di me, non è rimasto più nulla…vorrei esultare<br />
ma non ci riesco e girando lo sguardo vedo<br />
la <strong>di</strong>scesa verso Fonte Vetica 1632 m.<br />
Non penso.., tanto che serve ? Le gambe<br />
partono e io con loro, fanno tutto da sole e mi<br />
portano pian piano alle fresche acque della fontana<br />
<strong>di</strong> Fonte Vetica. Lì vedo una bimba, tutta contenta,<br />
che succhia un arrosticino, a mò <strong>di</strong> caramella.<br />
Soluzione sudoku n° 28<br />
3 4 9 7 8 1 6 5 2<br />
6 1 7 5 2 9 8 4 3<br />
2 5 8 3 6 4 1 7 9<br />
1 2 5 4 7 8 9 3 6<br />
8 7 6 2 9 3 5 1 4<br />
4 9 3 6 1 5 2 8 7<br />
5 6 4 1 3 2 7 9 8<br />
7 8 1 9 4 6 3 2 5<br />
9 3 2 8 5 7 4 6 1<br />
P agin a 5<br />
An n o 6, Nu mer o 38<br />
La giornata è stata davvero lunga e la sod<strong>di</strong>sfazione è grande,<br />
più <strong>di</strong> quella che mi sarei aspettata. Grazie infinite agli amici<br />
<strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong> per avermi accompagnato in un posto così bello ed<br />
in un’avventura così travolgente che ricorderò a lungo.
J a n u s<br />
P agin a 6<br />
Escursionismo<br />
Salaria150° Quattro regioni senza confine,“la montagna unisce”<br />
<strong>CAI</strong><br />
ASPETTI GEOLOGICI DELLE GOLE<br />
DEL VELINO Dott. Marco PETITTA<br />
Le gole del Velino rappresentano il risultato<br />
dell’erosione lineare compiuta dalle acque fluviali per<br />
raggiungere il loro destino naturale, che nel caso del<br />
Fiume Velino corrispondeva alla Piana Reatina, da cui<br />
anche grazie agli interventi <strong>di</strong> bonifica in epoca romana,<br />
il Velino va a confluire con il Fiume Nera attraverso<br />
le note Cascate delle Marmore.<br />
L’asprezza del paesaggio, caratterizzato da pareti talvolta<br />
anche aggettanti sul lato occidentale (in destra<br />
idrografica) e da ampie e ripide fasce <strong>di</strong> detrito <strong>di</strong> falda<br />
sul lato orientale (la sinistra idrografica, corrispondente<br />
alle pen<strong>di</strong>ci del Monte Giano), è quin<strong>di</strong> causata<br />
dalla concomitante presenza da un lato delle acque<br />
fluviali del Velino e dall’altra dalla coesione delle rocce<br />
calcaree e calcareo-dolomitiche che affiorano nel<br />
tratto <strong>di</strong> valle compreso tra Sigillo ed <strong>Antrodoco</strong>.<br />
L’antico fiume Velino, provenendo dalla più ampia<br />
vallata compresa tra Cittareale e Posta, ha trovato<br />
nelle rocce mesozoiche calcaree un rigido ostacolo,<br />
che soltanto la forza e la pazienza dell’acqua nel corso<br />
dei millenni ha potuto scalzare, erodere e <strong>di</strong>ssolvere.<br />
La capacità erosiva delle acque fluviali ha via via determinato<br />
la presenza <strong>di</strong> un’incisione, probabilmente<br />
innescata dalla presenza <strong>di</strong> un’antica faglia avente <strong>di</strong>rezione<br />
nord-sud. Questa incisione si è a poco a poco<br />
approfon<strong>di</strong>ta nel corso dei millenni, fino a formare le<br />
attuali gole.<br />
Le rocce che costituiscono i ripi<strong>di</strong> versanti della zona<br />
sono calcari e calcari dolomitici del Giurassico e, più<br />
in alto, del Cretacico. Sono la testimonianza <strong>di</strong> un<br />
ambiente <strong>di</strong> laguna corallina che all’epoca occupava i<br />
bassi fondali del mare tropicale mezosoico, molti milioni<br />
<strong>di</strong> anni prima che la formazione degli Appennini<br />
facesse emergere dai fondali marini le rocce che si<br />
erano depositate nel tempo, assumendo la conformazione<br />
montuosa attuale. Tra le rocce presenti, nel tratto<br />
terminale delle gole avvicinandosi ad <strong>Antrodoco</strong>,<br />
affiorano anche le dolomie del Triassico, che sono le<br />
rocce più antiche che si possono incontrare per le<br />
strade e le valli appenniniche. Queste dolomie si <strong>di</strong>stinguono<br />
dai soprastanti calcari per l’aspetto più sfarinato<br />
e il luccichio biancastro che caratterizza le zone<br />
più sfarinate. <strong>Ott</strong>imi esempi si possono scorgere al<br />
bivio del Fosso dei Majori e fino ad <strong>Antrodoco</strong>, dove<br />
affiorano anche alla base della “Rocchetta”.<br />
ES C URS IO NIS MO<br />
Le gole del Velino, proprio per la loro asprezza morfologica,<br />
sono soggette anche a fenomeni franosi, che successivamente<br />
alla fase <strong>di</strong> incisione della stretta valle, si sono succedute in <strong>di</strong>versi<br />
perio<strong>di</strong> geologici più recenti, nelle ultime migliaia <strong>di</strong> anni.<br />
Oltre ad alcune frane in roccia, che anche in tempi molto recenti<br />
hanno interessato la sede stradale e l’alveo del Velino, la frana<br />
più imponente, tale da deviare anche il corso del Velino, è quella<br />
<strong>di</strong> Villa Camponeschi tra Sigillo e Posta, avvenuta in epoca<br />
preistorica e più volte riattivatasi a seguito dei più gran<strong>di</strong> terremoti<br />
tra cui quello del 1783. Il piccolo borgo sorge infatti su<br />
una spianata dovuta ad un terrazzo <strong>di</strong> frana; i depositi <strong>di</strong> frana<br />
avevano un volume così elevato da arrivare fino al fondovalle,<br />
dove hanno causato lo spostamento del fiume Velino verso la<br />
destra idrografica, proprio in corrispondenza dell’attuale svincolo<br />
stradale a monte <strong>di</strong> Sigillo.<br />
Oltre alle frane, la natura calcarea delle gole, unita alla presenza<br />
delle acque del Fiume Velino, ha dato origine ad altri fenomeni<br />
naturali particolari, come ad esempio il sinkhole<br />
(sprofondamento sub-circolare connesso a fenomeni carsici)<br />
che alla fine del secolo scorso si è verificato proprio nell’alveo<br />
fluviale, nella stessa zona della frana <strong>di</strong> Villa Camponeschi. Il<br />
fenomeno è ancora oggi parzialmente osservabile, percorrendo<br />
per qualche centinaio <strong>di</strong> metri la vecchia salaria dal bivio <strong>di</strong> Sigillo<br />
verso Posta. A seguito dello sprofondamento dell’alveo,<br />
causato dal carsismo che ha nel tempo creato una cavità sotterranea<br />
proprio sotto il fiume, si nota ancora oggi un salto morfologico,<br />
attraverso il quale le acque del Velino venivano improvvisamente<br />
a scomparire nel ciottolame fluviale in corrispondenza<br />
dello sprofondamento. Nei perio<strong>di</strong> imme<strong>di</strong>atamente successivi<br />
tutte le acque fluviali scomparivano nell’inghiottitoio, lasciando<br />
il fiume totalmente asciutto; ancora oggi il fenomeno è<br />
visibile soprattutto nel periodo estivo.<br />
Il Fiume Velino, che come detto è l’elemento fondamentale che
Escursionismo<br />
ha innescato la formazione delle Gole, ci appare oggi come<br />
un torrente a portata molto variabile; osservandolo è <strong>di</strong>fficile<br />
pensare che abbia potuto scavare queste imponenti gole, ma<br />
va detto che il suo regime naturale è stato totalmente mo<strong>di</strong>ficato<br />
dalle prese a scopo idroelettrico che si succedono tra<br />
Posta (nonché sull’affluente Ratto al bivio <strong>di</strong> Borbona) e<br />
Sigillo, che sono collegate al sistema <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong><br />
Cotilia/Salto-Turano. Di conseguenza, la portata attuale del<br />
Velino è minore <strong>di</strong> quella naturale, tanto che nei perio<strong>di</strong> estivi<br />
il fiume arriva a prosciugarsi completamente tra Sigillo<br />
(dove riceve l’unico affluente perenne alimentato dalle sorgenti<br />
della Valle Scura) fino ad un paio <strong>di</strong> chilometri a monte<br />
<strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong>. Qui infatti sono presenti le prime sorgenti<br />
della me<strong>di</strong>a valle del Velino, che drenano le falde sotterranee<br />
del Monte Giano, <strong>di</strong>rettamente nell’alveo fluviale, la cui portata<br />
aumenta progressivamente proprio per le venute <strong>di</strong>rette<br />
<strong>di</strong> acque sotterranee; nella stessa zona (Cona della Macchia)<br />
sono anche presenti le sorgenti dell’Acqua Cascinese, aventi<br />
un comportamento carsico ad attivazione perio<strong>di</strong>ca; in alcuni<br />
perio<strong>di</strong> queste emergenze arrivano a superare i 600 litri al<br />
secondo, ma in periodo estivo e in anni <strong>di</strong> particolare siccità<br />
come questo, possono scomparire completamente. La loro<br />
natura carsica è testimoniata anche dai racconti e dalle leggende<br />
locali, secondo cui il circuito sotterraneo sarebbe <strong>di</strong>rettamente<br />
collegato con la Piana <strong>di</strong> Cascina (da cui il nome),<br />
altopiano carsico ubicato sul retro <strong>di</strong> Monte Giano. La leggenda<br />
ha certamente un fondo <strong>di</strong> verità, in quanto le caratteristiche<br />
chimico-fisiche delle acque sorgive riconducono a<br />
quella zona <strong>di</strong> origine: è quin<strong>di</strong> plausibile che, usando come<br />
tracciante del percorso delle acque nel sottosuolo il sangue<br />
delle pecore macellate a Cascina, sia stato accertato in passato<br />
il collegamento tra le due zone.<br />
Quin<strong>di</strong>, percorrere le Gole del Velino è anche motivo per<br />
osservare fenomeni naturali <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso tipo, tutti connessi<br />
alla profonda interazione che da milioni <strong>di</strong> anni unisce le<br />
rocce calcaree e le acque superficiali e sotterranee della zona.<br />
ITINERARIO: P.le Stazione FS <strong>Antrodoco</strong> - Abbazia<br />
SS. Quirico e Giulitta - Masso dell’Orso;<br />
ritorno per lo stesso itinerario;<br />
TEMPO DI PERCORRENZA: ore 5;<br />
DISTANZA: circa Km 14 ;<br />
GRADO DI DIFFICOLTA’: T, (Facile )<br />
DISLIVELLO: 200m<br />
Referente del <strong>CAI</strong> <strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong> per progetto<br />
“Salaria 150°” : LATTANZIO Nicola;<br />
ASAG - CIPRIANI G. - 348.7491439<br />
ASE - INGRISANO L.- 339.6910780<br />
P agin a 7<br />
An n o 6, Nu mer o 38<br />
CENNI STORICI<br />
Non risultano al momento stu<strong>di</strong> su inse<strong>di</strong>amenti<br />
Preistorici nelle Gole , e’ invece ben visibile<br />
ancora oggi il “genio“ dei Romani per la costruzione<br />
della Consolare: mura <strong>di</strong> sostegno e pavimentazione<br />
al Masso dell’Orso, pietre miliari, e<strong>di</strong>cola votiva con<br />
scene <strong>di</strong> caccia( murata nel lato E chiesa S.M. Assunta<br />
in Sigillo). La Salaria opera colossale, iniziata al<br />
tempo <strong>di</strong> Anco Marzio, venne conclusa sul finire del<br />
II Sec. A. C. a seguito della “romanizzazione “ della<br />
Sabina e del Piceno. L’attraversamento delle Gole del<br />
Velino con carri o lettighe e Legioni ed il regolare<br />
approvvigionamento del Sale dal Tirreno verso<br />
l’interno garantì la Pax Romana per secoli. Restano<br />
della Storia Antica molti Toponimi; alcune usanze<br />
come Lu Manocchiu professionale per Ferragosto a<br />
Sigillo, evidente sopravvivenza del culto Italico <strong>di</strong><br />
Vacuna.<br />
Non sappiamo quando il traffico regolare venne<br />
interrotto ma già nella Tarda Antichità per cause <strong>di</strong>verse<br />
e concomitanti ( mutamenti demografici, decadenza<br />
dell’Urbe, terremoti, alluvioni) resero impossibile<br />
la manutenzione della via che proprio nelle Gole ,<br />
tornò transitabile solo con bestie da soma con gran<strong>di</strong><br />
rischi e non in tutte le stagioni. E’ provata la presenza<br />
<strong>di</strong> eremi e cenobi nell’Alto Me<strong>di</strong>oevo; alcuni toponimi<br />
come Strambo del Pala<strong>di</strong>no o la grotta <strong>di</strong> Romualdo<br />
fanno pensare ai Longobar<strong>di</strong> e ai Franchi.<br />
La ripresa <strong>di</strong> traffici regolari si ebbe senz’altro con la<br />
costruzione dell’Abbazia Farfense dei Santi Quirico e<br />
Giulitta, I sec. ( II Millennio), l’economia agro- pastorale<br />
ne ebbe un notevole impulso, il ra<strong>di</strong>camento<br />
Benedettino favorì l’introduzione del castagno e lo<br />
sviluppo dell’allevamento ovino transumante, la lana<br />
degli Abruzzi era molto apprezzata nel commercio<br />
internazionale del tempo .I monaci fecero costruire<br />
castelli , villaggi e chiese Parrocchiali. L’asse<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
Federico II <strong>di</strong> Svevia all’Abbazia ne prova<br />
l’importanza. Ragionevolmente possiamo ritenere che<br />
alla fine del Me<strong>di</strong>o Evo il traffico su carri fosse <strong>di</strong><br />
una certa regolarità.<br />
E’ estremamente affascinante qui ricordare che Francesco<br />
Stabili ( Cecco d’Ascoli) l’Autore de LA CER-<br />
BA, arso vivo per eresia si sia interessato della riapertura<br />
della Salaria; secondo la tra<strong>di</strong>zione pare abbia<br />
stu<strong>di</strong>ato le rocce rossastre della valle dell’Inferno vicina<br />
all’inse<strong>di</strong>amento oggi abbandonato <strong>di</strong> Lotonero.<br />
Il viaggiatore ( poeta e incisore) inglese Eduard Lear<br />
attraversò più volte queste Gole a metà <strong>Ott</strong>ocento e<br />
ce ne ha lasciato scorci in acqueforti e descrizioni interessanti.<br />
In ultimo ma non ultima è tutta da scrivere la storia<br />
del Brigantaggio tra questi massi.<br />
Prof. Franco COLANGELI
J a n u s<br />
KATHMANDU, capitale caotica e ricca <strong>di</strong> spiritualità.<br />
Quando sono arrivata a Kathmandu la prima volta, la cosa<br />
che mi ha colpito <strong>di</strong> più da subito, e poi sempre e ovunque<br />
in Nepal, anche durante i trekking, sono stati i colori.<br />
Ver<strong>di</strong>ssima è la valle <strong>di</strong> Kathmandu, e al mio arrivo dall’ alto,<br />
è subito il colore ad imporsi alla mia vista: un bel verde fresco<br />
<strong>di</strong> montagna. Anche le case sono colorate, e i tetti; i<br />
monumenti; gli autobus; i risciò; i vestiti delle donne; le coperte;<br />
le maschere; gli addobbi. Ovunque e sempre è un’<br />
esplosione <strong>di</strong> colori. Volano persino nell’ aria!<br />
E poi un travolgente caos per le strade, una gran confusione<br />
<strong>di</strong> gente, <strong>di</strong> musiche, <strong>di</strong> rumori: automobili dai clacson molto<br />
facili, motorini dalle marmitte scoppiettanti, motociclette<br />
rombanti. E poi biciclette, risciò, cani, scimmie e mucche<br />
che girano in<strong>di</strong>sturbati alla fine, in spazi veramente ridotti…<br />
Pure il traffico è caotico, non conosce regole, semafori, e<br />
nessuno che lo <strong>di</strong>rige; ognuno fa da sé. Devi prestare attenzione<br />
a tutto: a non investire e a non farti investire; a quanto<br />
smog respiri; a dove metti i pie<strong>di</strong> per non calpestare le numerose<br />
offerte dei fedeli che consistono in fiori, pane, latte,<br />
a volte sangue <strong>di</strong> animali sacrificati.<br />
Il tasso d’ inquinamento è molto elevato, anche se ti sei esposto<br />
per poche ore, alla sera ti devi lavare dalla testa ai<br />
pie<strong>di</strong>, perché il nero dello smog ti si è appiccicato dappertutto.<br />
Puoi detestare tutto questo caos e il suo inquinamento,<br />
puoi aggiungere pure sporcizia e miseria, che in molti angoli<br />
la fanno da padrone. Oppure puoi lasciarti travolgere da<br />
questo vortice <strong>di</strong> rumori, colori, musiche, odori, sensazioni,<br />
e viverle nel pieno con serenità, come è successo a me.<br />
Puoi <strong>di</strong>re che è caotica, nevrotica, contrad<strong>di</strong>ttoria, inquinata,<br />
sporca, per molti persino squallida, ma Kathmandu a me<br />
piace. Non sono una persona caotica, né tanto meno squallida,<br />
eppure a Kathmandu io ci sto bene. Ci sono entrata in<br />
sintonia da subito, già al primo contatto. Niente sorprese<br />
per me, solo entusiasmo. Mi è parso subito tutto bello e<br />
familiare, come se l’ avessi sempre tenuto dentro. Ci sto<br />
bene come a casa, e mi manca spesso questa città e l’ energia<br />
che mi trasmette ogni volta.<br />
E’ anche ricca <strong>di</strong> spiritualità; una bellissima contrad<strong>di</strong>zione<br />
che emerge continuamente in ogni angolo <strong>di</strong> strada. Le strade<br />
e gli incroci hanno sempre i loro templi induisti o stupa<br />
bud<strong>di</strong>sti, e trovi sempre donne e uomini intenti a pregare,<br />
bruciare incensi, o donare offerte agli Dèi. Incre<strong>di</strong>bile come<br />
riescano a trovare tanta spiritualità per strada in mezzo a<br />
tanta confusione!<br />
Molte persone, non avendo a <strong>di</strong>sposizione ambienti chiusi e<br />
riservati, e non potendo quin<strong>di</strong> permettersi <strong>di</strong>versamente,<br />
svolgono per strada attività <strong>di</strong> carattere privato come pregare,<br />
lavarsi, pettinarsi ecc…<br />
Essendo una capitale è logico che viva <strong>di</strong> tutto, che accolga e<br />
che sia aperta e tollerante a tutto. Ma colpisce come questa<br />
P agin a 8<br />
… in viaggio<br />
Foto e testo <strong>di</strong> RATINI Tania<br />
complessità <strong>di</strong> comportamenti e stili <strong>di</strong> vita, sia alla portata<br />
<strong>di</strong> ciascuno in maniera così facile ed evidente. Nel<br />
giro <strong>di</strong> pochi minuti si passa dalle meraviglie del ricco<br />
patrimonio architettonico <strong>di</strong> Durbar Square, con tutti gli<br />
angoli caratteristici delle vie del quartiere vecchio, ricche<br />
anch’ esse <strong>di</strong> templi, santuari, statue e sculture <strong>di</strong> gran<br />
pregio, ai vivacissimi e coloratissimi mercati presenti un<br />
po’ ovunque. Così agli enormi e impressionanti templi<br />
bud<strong>di</strong>sti. Al quartiere turistico <strong>di</strong> Thamel. Alla zona dei<br />
gran<strong>di</strong> alberghi. A squalli<strong>di</strong> ospizi, ma tenuti anche <strong>di</strong>gnitosamente<br />
da anziani più o meno abili e da volontari<br />
occidentali. Al tempio <strong>di</strong> Pashupati, dove avviene la<br />
cremazione dei defunti lungo le rive del fiume Bagmati,<br />
mentre altra gente più avanti ci fa il bagno tra… “tante<br />
cose galleggianti”. Alla strada dei malati <strong>di</strong> lebbra. A<br />
una <strong>di</strong>sastrata periferia, dove nascosta da qualche parte,<br />
sorge qualche gloriosa villa <strong>di</strong> famiglie benestanti…<br />
Quanti contrasti convivono uno accanto all’ altro! O<br />
meravigliosamente si fondono. Come entrando in un<br />
rinomato ospedale, <strong>di</strong> quelli all’ avanguar<strong>di</strong>a e sede <strong>di</strong><br />
università, ad ogni piano non è l’ odore dei me<strong>di</strong>cinali, o<br />
dello spirito, o della varecchina a dominare, ma quello
… in viaggio<br />
dell’ incenso che brucia sotto le statue <strong>di</strong> Buddha!<br />
Potrei <strong>di</strong>re <strong>di</strong> essere entrata in un tempio<br />
per malati, dotato <strong>di</strong> molti comfort e apparecchiature<br />
sofisticate.<br />
Mi piace girare per le strade <strong>di</strong> Thamel, il cuore<br />
vecchio <strong>di</strong> Kathmandu, oggi quartiere turistico.<br />
Sembra che questo quartiere sia fatto solo <strong>di</strong><br />
negozi, agenzie <strong>di</strong> trekking e alpinismo,<br />
internet points, ristoranti, bar, e alberghetti <strong>di</strong><br />
poco prezzo. Turisti e alpinisti sono tutti qua.<br />
Ritrovo vecchie amicizie, e ne faccio sempre <strong>di</strong><br />
nuove. Sono tutti contenti <strong>di</strong> ricevere turisti.<br />
C’ è sempre aria <strong>di</strong> festa qui, sembra un quartiere<br />
sempre in festa. E’ pieno <strong>di</strong> energia positiva.<br />
E quando viene celebrato il Thiar, importante<br />
ricorrenza induista, tutto <strong>di</strong>venta ancora<br />
più bello, aumenta la confusione. E’ tutto un<br />
gran casino: musiche alte; si mangia e si balla<br />
P agin a 9<br />
An n o 6, Nu mer o 38<br />
per strada fino a notte fonda; si sparano i petar<strong>di</strong>; le strade e gli usci<br />
delle case vengono addobbati e illuminati; tutto è ornato con i fiori,<br />
anche gli animali. Molti bambini si mascherano e se ne vanno in<br />
giro a cantare, ballare, e chiedere sol<strong>di</strong>. Ecco, l’ unico neo del festival<br />
sono questi bambini che non ti mollano finchè non dài loro dei<br />
sol<strong>di</strong> o compri loro dei biscotti.<br />
Queste sono le uniche due notti in cui a Kathmandu non si dorme,<br />
soprattutto l’ ultima. Per il resto, la vita in questa città è scan<strong>di</strong>ta da<br />
tutt’ altri ritmi. Nella periferia al mattino presto, le strade sono già<br />
occupate da studenti e sportivi vestiti dei loro kimono in allenamento<br />
per le varie <strong>di</strong>scipline marziali. I militari, impegnati nei loro rituali<br />
esercizi, sono ben visibili negli spazi ver<strong>di</strong> retrostanti le loro caserme.<br />
Thamel ,con i suoi negozi, si sveglia con comodo dopo le nove. Il<br />
grande traffico citta<strong>di</strong>no molto prima. Ma al calare della sera, tutte le<br />
attività cessano, e Kathmandu è avvolta presto nel buio e nel silenzio,<br />
come in un paese <strong>di</strong> montagna… solo che si sta parlando <strong>di</strong> una<br />
capitale <strong>di</strong> 3 milioni <strong>di</strong> abitanti!<br />
Durante la giornata ne è soggetta a <strong>di</strong>versi, ma è adesso che ha inizio<br />
il più grande black out per la città. L’ energia elettrica scarseggia<br />
poiché la capacità <strong>di</strong> produzione è <strong>di</strong> molto inferiore rispetto all’ utenza.<br />
Molti esercizi commerciali stanno cercando <strong>di</strong> fronteggiare<br />
questa carenza e il relativo <strong>di</strong>sagio con l’ utilizzo <strong>di</strong> propri generatori<br />
<strong>di</strong> corrente elettrica. Ma è da mettere sempre in conto pure questo:<br />
rimanere al buio in qualsiasi luogo, momento, e durante qualsiasi<br />
attività si stia svolgendo.<br />
Posso immaginare che così descritta, questa città non susciti né curiosità,<br />
né alcun tipo <strong>di</strong> entusiasmo per chi legge. E’ una capitale da<br />
terzo mondo, con uno stile <strong>di</strong> vita un po’ <strong>di</strong>verso dal nostro. Però<br />
ha il suo fascino, e la sua bellezza. Una bellezza che è anche apprezzata<br />
e tutelata dall’ UNESCO, che da anni ha esteso il suo patrimonio<br />
su questa città e sull’ intera sua valle.<br />
Alla desolazione <strong>di</strong> molti angoli e alla miseria <strong>di</strong> alcune persone, sono<br />
più convincenti i colori, i rumori, il pazzo traffico, il ricco patrimonio<br />
architettonico e culturale, e non ultimi, una forte spiritualità e<br />
il calore della gente.<br />
Di nuovo niente sorprese per me, solo tanto entusiasmo.
J a n u s<br />
P agin a 1 0<br />
Tutela Ambiente Montano<br />
<strong>CAI</strong>-Regione LAZIO, I fuoristrada in montagna<br />
Tra le righe del vecchio Bidecalogo, datato<br />
ottobre 1981, già si poteva notare la posizione<br />
del <strong>CAI</strong> in materia <strong>di</strong> fuoristrada,<br />
prendendo qua e la parte degli articoli 3, 5 e<br />
14, riguardanti strade ed infrastrutture, mezzi<br />
<strong>di</strong> salita artificiali e tutela del suolo. Poi la<br />
situazione sui mezzi fuoristrada si è rapidamente<br />
evoluta (in peggio, dal punto <strong>di</strong> vista<br />
ambientale) tanto da richiedere via via dei<br />
chiarimenti sempre più specifici da parte del<br />
CC riassunti in 4 documenti approvati tra il<br />
2006 ed il 2008, che riguardano l’uso <strong>di</strong> tutti<br />
i mezzi meccanici in montagna, la mo<strong>di</strong>fica<br />
al Co<strong>di</strong>ce della strada, le motoslitte e la definizione<br />
<strong>di</strong> sentieri, mulattiere e tratturi. Oggi<br />
il nuovo Bidecalogo (che è in fase <strong>di</strong> ultima<br />
stesura dopo una prima bozza presentata dal<br />
PSA ed approvata dal CC a marzo <strong>di</strong><br />
quest’anno) al punto 3, in materia <strong>di</strong> “vie <strong>di</strong><br />
comunicazione e trasporti” definisce con<br />
sempre maggiore chiarezza la posizione del<br />
<strong>CAI</strong><br />
…. omissis… la penetrazione motorizzata<br />
entro zone naturali selvagge e vallate remote,<br />
grazie alla realizzazione <strong>di</strong> nuove vie d’accesso,<br />
è sempre più invasiva. Inoltre si registra un<br />
sempre maggiore incremento del traffico “fuori<br />
strada”, sia estivo (4x4, quad, trial, enduro),<br />
sia invernale (motoslitte) e dei voli a scopo turistico<br />
(eliski) e commerciale….. Il nostro impegno:<br />
… prevedere per le strade a fondo<br />
naturale il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> circolazione con mezzi<br />
motorizzati, salvo che per quelli utilizzati per<br />
attività agrosilvopastorali, per i mezzi <strong>di</strong> soccorso<br />
e\o <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne pubblico, <strong>di</strong> gestione dei rifugi e<br />
impianti tecnologici. Confermare con legge statale<br />
(mo<strong>di</strong>fiche al co<strong>di</strong>ce della strada) quanto già<br />
<strong>CAI</strong><br />
ESC URS IO NIS MO<br />
CICLO<br />
<strong>di</strong> Daniele Boninsegni (<strong>CAI</strong> Leonessa - ONTAM)<br />
Vicepresidente TAM LAZIO<br />
previsto in alcune Regioni, e cioè un <strong>di</strong>vieto assoluto <strong>di</strong> esercitare il turismo<br />
motorizzato (4x4, quad, trial e motoslitte in inverno), su mulattiere, sentieri<br />
e\o comunque fuori dai tracciati appositamente autorizzati. Potranno essere<br />
selezionati specifici percorsi per il turismo a cavallo o con mountain-bike , ...<br />
La REGIONE LAZIO (abbiamo accennato alla mancanza <strong>di</strong> omogeneità<br />
nazionale, per cui ogni Regione legifera a suo modo) <strong>di</strong>sciplina la<br />
circolazione fuoristrada dei veicoli a motore con L.R. 30 marzo 1987,<br />
n.29, per cui all’art. 1 … è fatto <strong>di</strong>vieto a chiunque <strong>di</strong> circolare fuoristrada<br />
con veicoli a motore ….. comprendendo anche i relativi sentieri e mulattiere….<br />
(segue elenco dei luoghi), all’art.2 in deroga ai <strong>di</strong>vieti del precedente articolo<br />
è consentita la circolazione fuori strada dei seguenti mezzi ….(agricoli e forestali,<br />
<strong>di</strong> soccorso, <strong>di</strong> vigilanza, al servizio <strong>di</strong> Parchi e Rifugi, antincen<strong>di</strong>o<br />
….) all’art.3 deroghe per motivi <strong>di</strong> lavoro, all’art.7 (deroghe per manifestazioni<br />
e gare)…purchè non ricorrenti più <strong>di</strong> due volte all’anno, il Comune,<br />
salve le competenze statali in merito, su richiesta degli organizzatori, può, in<br />
via eccezionale e per i tempi strettamente necessari, consentire il transito fuori<br />
strada dei mezzi meccanici e motorizzati anche in zone non a<strong>di</strong>bite ad attività<br />
sportive, ricreative ed agonistiche, fermi restando i <strong>di</strong>vieti nelle zone <strong>di</strong> cui<br />
all’art. 2 (elenco), <strong>di</strong>sponendo le relative cautele ed obblighi <strong>di</strong> ripristino<br />
dell’ambiente a cura degli organizzatori……..<br />
Non <strong>di</strong>mentichiamo poi che con l’istituzione della rete natura 2000,<br />
posteriore alla Legge Regionale <strong>di</strong> cui sopra, e quin<strong>di</strong> con<br />
l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> aree SIC e ZPS (praticamente tutto il territorio del<br />
Terminillo), le norme <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a dell’ambiente imposte dall’Europa<br />
sono aumentate.<br />
Questa per sommi capi la situazione normativa, in materia <strong>di</strong> fuoristrada,<br />
secondo la Regione, l’Europa e secondo la nostra Associazione.<br />
La situazione oggettiva, invece (in barba a tutto ciò), oggi è drammatica,<br />
confusa, selvaggia, totalmente fuori controllo e purtroppo, bisogna
Tutela Ambiente Montano<br />
riconoscere, con certi ammiccamenti, nemmeno troppo nascosti, da parte<br />
delle Amministrazioni locali che vedono in queste attività senza regole<br />
da rispettare, una forma <strong>di</strong> turismo …… Le nostre montagne sono così<br />
<strong>di</strong>ventate il terreno <strong>di</strong> conquista <strong>di</strong> SuperEroi motorizzati che considerano<br />
un impresa degna della massima risonanza arrivare in cima a Terminillo<br />
o a Cambio (i siti dei moto club sono pieni <strong>di</strong> queste esaltazioni e<br />
<strong>di</strong> numerosi video e foto, come a Cantalice e Leonessa). I fine settimana,<br />
anche quelli invernali, portano sulle strade <strong>di</strong> accesso ai monti, e su tutti<br />
i versanti decine e decine <strong>di</strong> praticanti che si sono dati il passa parola<br />
(vengono anche dalle Regioni limitrofe dove i controlli sono più severi)<br />
per poter scorrazzare liberamente. Il culmine <strong>di</strong> queste scorribande sono,<br />
le moto cavalcate, autorizzate dai Comuni secondo quanto prevede,<br />
purtroppo, la Legge Regionale, dove si radunano 200 o 300 enduristi<br />
percorrendo liberamente oltre un centinaio <strong>di</strong> chilometri sulle nostre<br />
montagne, finendo <strong>di</strong> devastare sentieri segnati e non, spaventando il<br />
poco bestiame che rimane, allontanando la pochissima fauna selvatica,<br />
mettendo a repentaglio la sicurezza degli escursionisti e danneggiando<br />
gravemente il delicato sistema idrogeologico e botanico della montagna<br />
. ………… Cosa fare?<br />
Da quanto su detto è evidente che i fuoristrada privati in montagna non<br />
possono circolare(tolti i pochi casi specifici ben riconoscibili anche con<br />
un minimo <strong>di</strong> buon senso) e quando ne ve<strong>di</strong>amo uno è certo che si tratta<br />
<strong>di</strong> qualcuno che sta commettendo un reato.<br />
A mio avviso, in un paese civile gli stessi citta<strong>di</strong>ni esercitano un controllo<br />
<strong>di</strong>retto sul rispetto delle regole, senza aspettare che intervenga sempre<br />
e solo l’autorità (che come sappiamo è più che mai decimata dalla crisi<br />
economica), denunciando chi trovano in flagrante o segnalando il fatto<br />
all’autorità con le eventuali foto scattate (oggi abbiamo tutti le <strong>di</strong>gitali<br />
che ci permettono anche dei super zoom) .<br />
In ogni caso il tema verrà affrontato per i soci <strong>CAI</strong> della TAM LA-<br />
ZIO, con un aggiornamento regionale che si terrà a Giugno presso<br />
il Rifugio Sebastiani. Saranno invitati esperti in materia sia <strong>di</strong> Diritto,<br />
che <strong>di</strong> Polizia e perché no anche Amministratori, Motociclisti,<br />
bikers, escursionisti, ambientalisti, agricoltori e chiunque<br />
potrebbe essere interessato dal problema. Fermo rimanendo che si<br />
tratterà sempre <strong>di</strong> un aggiornamento <strong>di</strong>dattico e che comunque<br />
avrà per questo dei limiti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione. Mi impegno poi a riportare<br />
su questo giornalino sezionale i risultati dell’incontro.<br />
P agin a 1 1<br />
An n o 6, Nu mer o 38<br />
Terminillo:Danni specifici sul terreno causati dal passaggio <strong>di</strong> moto, <strong>di</strong> Marco Chiaretti <strong>CAI</strong> LEONESSA<br />
Monte <strong>di</strong> CAMBIO: Alcuni motociclisti<br />
irrompono nei pressi <strong>di</strong> un fontanile su un<br />
gruppo <strong>di</strong> ragazzi in sosta durante<br />
un’escursione della scorsa estate..<br />
Caffe Caffe del del del Corso Corso Corso <strong>di</strong> <strong>di</strong> Marilena Marilena <strong>di</strong> <strong>di</strong> Michele<br />
Michele<br />
Corso Corso Corso Roma, Roma, 13 13 - <strong>Antrodoco</strong> (RI)
J a n u s<br />
L’autunno è la stagione del paradosso. Se<br />
da una parte le giornate si accorciano e<br />
iniziano i primi freschi, dall'altra assistiamo<br />
ad una vera e propria esplosione <strong>di</strong><br />
colori dalle tonalità calde e vivaci. E così<br />
frutta e verdure ricordano i colori<br />
dell’estate appena finita e ne imprigionano,<br />
in succhi dolci e nettarini, il calore al<br />
quale sono maturate, in un arcobaleno <strong>di</strong><br />
tinte e colori. Si passa così dal rosso dei<br />
melograni, al viola dell’uva, all'arancio <strong>di</strong><br />
zucche e cachi, ai colori variopinti <strong>di</strong><br />
mele e pere e poi ancora alle mille sfumature<br />
del marrone <strong>di</strong> noci,mandorle,nocciole,castagne<br />
e funghi,<br />
dal giallo del mais, al verde dei kiwi e al<br />
bianco <strong>di</strong> porri e finocchi e chi più ne ha<br />
più ne metta.... Se poi pensiamo alle serate<br />
più fresche ecco che i primi piatti tra<strong>di</strong>zionali<br />
della cucina me<strong>di</strong>terranea del<br />
nostro paese, come pasta e fagioli,pasta e<br />
ceci, pasta e lenticchie oltre a varie minestre,<br />
creme e zuppe <strong>di</strong>ventano perfetti<br />
primi piatti gustosi, genuini, molto nutrienti<br />
e ipocalorici. Posto <strong>di</strong> rilievo nella<br />
cucina d'autunno lo hanno anche i frutti<br />
del bosco, come castagne e funghi e specialmente<br />
questi ultimi incrementano la<br />
varietà e il gusto delle portate potendo<br />
impiegarli in mille ricette <strong>di</strong>fferenti. La<br />
regina dell'autunno è però l'uva che oltre<br />
ad essere la protagonista principale della<br />
vendemmia e, <strong>di</strong> conseguenza, <strong>di</strong> vino e<br />
grappe, approda anche sulle nostre tavole<br />
o come semplice frutto o in abbinamento<br />
ad altre vivande L’uva da tavola oltre a<br />
garantire gran<strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> fruttosio e<br />
glucosio ha anche un effetto purificante e<br />
rigenerante grazie alle vitamine e ai sali<br />
minerali, soprattutto calcio e potassio,<br />
che possiede in abbondanza.<br />
P agin a 1 2<br />
Ricette<br />
I COLORI DELL’AUTUNNO <strong>di</strong> Anna BOCCACCI<br />
La cucina d’autunno si tinge <strong>di</strong> colori <strong>di</strong>versi,da una parte i ricor<strong>di</strong> estivi sono forti,dall’altra la<br />
gastronomia cambia,dando spazio a piatti più cal<strong>di</strong>,elaborati e dal sapore più intenso.<br />
I LEGUMI Non vanno poi trascurati i<br />
legumi come ceci,fagioli e lenticchie dato il loro<br />
contenuto elevato <strong>di</strong> proteine ad alto valore biologico<br />
che, oltre a fornire un importante apporto<br />
energetico, sono fonte <strong>di</strong> acido folico, vitamina<br />
B1, vitamina H e <strong>di</strong>versi minerali tra i<br />
quali ferro, zinco e magnesio. In autunno è particolarmente<br />
importante seguire una <strong>di</strong>eta equilibrata<br />
che sia in grado <strong>di</strong> fornire il giusto apporto <strong>di</strong> vitamine, sali minerali<br />
e proteine <strong>di</strong> elevata qualità. Insieme a "fibre e antiossidanti", queste<br />
"contrastano l'invecchiamento e prevengono malattie come arteriosclerosi<br />
e infarto. I legumi sono in<strong>di</strong>spensabili per il nostro organismo al quale forniscono<br />
proteine, sali minerali e fibre che aiutano in maniera significativa<br />
il funzionamento del nostro organismo.<br />
Il termine legumi comunemente usato si riferisce ai semi commestibili delle<br />
leguminose, una famiglia <strong>di</strong> piante coltivate sin dall'antichità.<br />
In realtà è il legume o baccello il vero frutto della pianta, che racchiude i<br />
semi. A volte questi presenta delle strozzature che lo sud<strong>di</strong>vidono in camere:<br />
in questo caso il legume è chiamato lomento. Le leguminose sono <strong>di</strong>ffusissime<br />
in tutto il mondo in quanto ben si adattano a qualsiasi habitat<br />
naturale e offrono una vasta gamma <strong>di</strong> possibili ricette.Si va dai classici<br />
fagioli all’uccelletto alla crema <strong>di</strong> fagiolini per citare ricette che li vedono<br />
unici protagonisti. Caratteristica comune alle leguminose è la presenza sulle<br />
ra<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> un batterio in grado <strong>di</strong> fissare l'azoto atmosferico. Tale proprietà<br />
è sfruttata in agricoltura con la rotazione delle colture per concimare il<br />
terreno in maniera naturale. I legumi sono valide fonti <strong>di</strong> molti elementi<br />
nutritivi essenziali. Il contenuto <strong>di</strong> proteine dei legumi, rappresenta un<br />
grande contributo all'apporto complessivo <strong>di</strong> proteine all'organismo soprattutto<br />
nei casi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ete naturali o vegetariane .E' importante che le proteine<br />
contenute nei legumi vengano associate ad altre fonti <strong>di</strong> proteine per<br />
"completare" il quadro degli aminoaci<strong>di</strong>. Ed è così che l'associazione <strong>di</strong><br />
legumi e cereali consumati nello stesso pasto produce un contenuto <strong>di</strong><br />
proteine pari a quello dei prodotti animali come carne , uova e latte.<br />
I legumi sono fonti energetiche eccezionali; hanno un basso contenuto <strong>di</strong><br />
grassi, salvo eccezioni come la soia e le arachi<strong>di</strong>, ma un alto contenuto <strong>di</strong><br />
ami<strong>di</strong> che forniscono il 65% del loro valore energetico complessivo, forniscono<br />
anche vitamine e sostanze minerali importanti, come le vitamine del<br />
gruppo B, e l'acido folico essenziale per la generazione <strong>di</strong> nuove cellule del<br />
corpo. Particolarmente rilevante la presenza <strong>di</strong> minerali quali potassio, calcio,<br />
magnesio, fosforo, zinco e ferro e, specialmente quest'ultimo, viene<br />
assorbito meglio rispetto a quello <strong>di</strong> origine animale.<br />
Preparazione dei legumi<br />
A molti non piace l'idea <strong>di</strong> cucinare i legumi soprattutto per l' effetto <strong>di</strong><br />
produzione <strong>di</strong> gas nell'intestino (flatulenza) che tendono ad originare. In<br />
realtà, non solo la preparazione dei legumi è semplice, ma con qualche<br />
accortezza si possono preparare piatti appetitosi e ridurre gli effetti indesiderati.<br />
Innanzitutto occorre ricordare che i legumi vanno messi in ammollo prima<br />
della cottura, nel caso <strong>di</strong> quelli secchi fino a 12 ore, poi dopo averli fatti<br />
bollire 10-15 minuti a fuoco vivo è utile aggiungere acqua fresca. Altro
Ricette<br />
piccolo trucco consiste nell'introdurre gradualmente il consumo<br />
<strong>di</strong> legumi nella <strong>di</strong>eta per chi non è abituato ad un uso costante o<br />
a mangiare i germogli dei legumi che, non solo hanno valori nutritivi<br />
più elevati, ma riducono nello stesso tempo la produzione<br />
<strong>di</strong> gas indesiderati nell'intestino.<br />
AUTUNNO IN TAVOLA<br />
Pasta e Fagioli<br />
La pasta e fagioli si prepara lasciando<br />
sobbollire a fuoco lento i fagioli e al<br />
termine unendo la pasta fino a completa<br />
cottura, per rendere questa minestra<br />
più densa potrete passare la<br />
metà dei fagioli nel passaverdure .<br />
Preparazione - Sciacquate i fagioli e metteteli a mollo in acqua<br />
appena tiepida per almeno 8 ore. Quin<strong>di</strong> scolateli, metteteli in<br />
una casseruola e copriteli con circa 150 cl <strong>di</strong> acqua fredda.<br />
Salate e fate cuocere lentamente per circa 2 ore. Quando i fagioli<br />
saranno cotti, tritate finissimo cipolla,la carota e il sedano,soffriggetela<br />
insieme alla pancetta tagliata a da<strong>di</strong>ni piccolissimi<br />
con l'olio in una casseruola , poi aggiungete il pomodoro e 1/2<br />
tazza <strong>di</strong> acqua calda. Quando la salsa riprende il bollore, versatela<br />
nella pentola dei fagioli,<br />
mescolate bene e insaporite<br />
con sale e pepe , aggiunte<br />
acqua quanto basta, al bollore<br />
buttate la pasta e fatela<br />
cuocere, mescolandola<br />
spesso. Lasciate un po' intiepi<strong>di</strong>re<br />
la minestra prima<br />
<strong>di</strong> servirla. Per rendere la<br />
minestra più densa, potete<br />
Ingre<strong>di</strong>enti per 4 persone<br />
Ceci 500 g, Pasta piccola 150 g<br />
Olio extravergine1/2 bicchiere<br />
Aglio1 spicchio, Alloro2 foglie<br />
Salsa <strong>di</strong> pomodoro1 cucchiaio<br />
Un rametto <strong>di</strong> rosmarino,<br />
Sale q.b<br />
Ingre<strong>di</strong>enti per 4 persone<br />
Fagioli borlotti secchi 250 g<br />
Pasta all'uovo180 g<br />
Olio extravergine3 cucchiai<br />
Passata <strong>di</strong> pomodoro 2 cucchiai<br />
Carota,sedano,cipolla<br />
Pancetta <strong>di</strong> maiale secca 1 etto<br />
Un pezzetto <strong>di</strong> peperoncino rosso<br />
Pasta e ceci<br />
Preparazione- Lasciate in ammollo i ceci per 12 ore e quin<strong>di</strong><br />
fateli cuocere in abbondante acqua con l'alloro, che toglierete<br />
quando saranno cotti. In un'altra casseruola versate l'olio,<br />
aggiungete l'aglio e fatelo soffriggere; unite poi la salsa <strong>di</strong><br />
pomodoro <strong>di</strong>luita in poca acqua e salate il tutto. Dopo qualche<br />
minuto versate nella casseruola i ceci con la loro acqua,<br />
portate a ebollizione e unite la pasta. A cottura ultimata,aggiugete<br />
un po’ <strong>di</strong> rosmarino, togliete dal fuoco e attendete<br />
qualche minuto prima <strong>di</strong> servire la minestra.<br />
P agin a 1 3<br />
Minestra <strong>di</strong> ceci e zucca<br />
An n o 6, Nu mer o 38<br />
Ingre<strong>di</strong>enti per 4 persone<br />
Ceci secchi 80 g<br />
Polpa <strong>di</strong> zucca 200 g<br />
Aglio, spicchi 2<br />
Carota 1, Sedano 1<br />
Olio extravergine d'oliva<br />
3 cucchiai<br />
parmigiano grattugiato<br />
2 cucchiai<br />
Rosmarino tritato, sale q.b.<br />
Preparazione - Fate ammollare i ceci in una terrina<br />
con acqua per 12 ore.<br />
Spuntate la carota e lavatela; mondate il sedano,<br />
lavatelo e mettetelo con la carota in una pentola<br />
con 8 dl d'acqua e un pizzico <strong>di</strong> sale grosso. Unite i<br />
ceci sgocciolati e la polpa <strong>di</strong> zucca, mettete il tutto<br />
sul fuoco e cuocete per 2 ore e 30 minuti. A cottura<br />
ultimata passate il tutto al mixer e rimettete il<br />
passato nella pentola. Sbucciate l'aglio, lavatelo,<br />
lavate il rosmarino e tritateli insieme. In un padellino<br />
scaldate l'olio e fatevi soffriggere brevemente il<br />
trito <strong>di</strong> aglio e rosmarino che avete appena preparato;<br />
quin<strong>di</strong> mettetelo nella pentola e mescolatelo alla<br />
minestra. Togliete dal fuoco a cottura terminata,<br />
aggiungete il parmigiano grattugiato, trasferite la<br />
minestra in una zuppiera e servitela fumante in tavola.
J a n u s Attività Sezionali<br />
CLUBALPINOITALIANO<br />
L’invito <strong>di</strong> Janus … da non perdere:<br />
Domenica 04 Novembre<br />
Grotte Grotte <strong>di</strong> <strong>di</strong> Val Val de’ de’ Varri<br />
Varri<br />
NOTIZIE STORICHE:<br />
La grotta esplorata per la prima<br />
volta nel 1929 ha uno<br />
sviluppo sotterraneo <strong>di</strong> 1800<br />
metri percorso quasi per intero<br />
dall'acqua. L'allineamento<br />
M. te Guar<strong>di</strong>a d'Orlando-M<br />
te Piano costituisce l'affioramento<br />
del nucleo Mesozoico<br />
<strong>di</strong> una blanda anticlinale a<br />
<strong>di</strong>rezione appenninica, con<br />
immersione a nord-ovest, la<br />
cui falda nord orientale costituita<br />
in gran parte da formazioni<br />
arenacee, neozoiche è<br />
bruscamente interrotta da una<br />
faglia anch'essa <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione<br />
appenninica. La fronte della<br />
suddetta faglia, che mette a<br />
contatto la formazione Marnoso<br />
arenacea con i calcari<br />
del mesozoico è in<strong>di</strong>viduata<br />
dalla scarpata meri<strong>di</strong>onale<br />
dell'allineamento Monte Faito-Monte<br />
S.Angelo-M. Val<br />
Dè Varri che separa l'area<br />
considerata dalla valle del<br />
Salto.<br />
CLUB ALPINO ITALIANO<br />
<strong>Sezione</strong> <strong>di</strong> ANTRODOCO - Gruppo RASCINO<br />
PROGRAMMA DI MASSIMA<br />
P agin a 1 4<br />
<strong>CAI</strong><br />
ES CURSION IS MO<br />
Ore 7.30 - RITROVO e PARTENZA da <strong>Antrodoco</strong> P.le stazione FS<br />
Ore 8.00 - RITROVO LOCALITA’ GAMAGNA<br />
Ore 8.30 - PESCOROCCHIANO, partenza per escursione ai casta<br />
gneti del CICOLANO<br />
Ore 11.00 - Visita GROTTE DI VAL’DE’ VARRI<br />
Ore 13.00 - Fine escursione e PRANZO presso i capannoni <strong>di</strong><br />
PESCOROCCHIANO<br />
INFO - PRENOTAZIONE<br />
Per informazioni contattare i responsabili escursione PA-<br />
LUZZI G. tel : 338.2623107 e CHIUPPI P. tel 348.5833884<br />
entro e non oltre il giorno 02 novembre <strong>2012</strong> alle ore 20.00.<br />
N.B. Mezzo <strong>di</strong> trasporto Auto propria Sono ammessi alla partecipazione<br />
anche i NON SOCI con versamento della Quota Assicurativa<br />
obbligatoria <strong>di</strong> 8 euro;<br />
Info: cairascino.altervista.org<br />
ran__bruno@libero.it
CLUBALPINOIT ALIANO<br />
A.N.A.<br />
Attività Sezionali<br />
<strong>Sezione</strong> <strong>di</strong> Roma<br />
Gruppo Alpini <strong>Antrodoco</strong><br />
Sede in, <strong>Antrodoco</strong>(RI)<br />
via del ponte, 8.<br />
Capo Gruppo : Antonio Santopinto<br />
tel 347/8211920<br />
P agin a 1 5<br />
An n o 6, Nu mer o 38<br />
Programma Escursionismo <strong>2012</strong> ES C URS IO NIS MO<br />
14-ott SALARIA 150° - ANTRODOCO: GOLE del VELINO Intersezionale<br />
In via del tutto promozionale per le prime due escursioni sono ammessi (solo con <strong>di</strong>fficoltà<br />
T ed E) alla partecipazione anche NON SOCI ; con versamento della Quota<br />
Assicurativa obbligatoria <strong>di</strong> 8 euro. Iscrizioni 36 ore prima dell’inizio escursione.<br />
<strong>CAI</strong><br />
ES C UR S IO NIS MO<br />
ARRAMPICATA SPORTIVA<br />
Nel comune <strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong> sono presenti le seguenti<br />
strutture: Palestra Naturale Outdoor “Parco degli Ulivi” situata<br />
alle pen<strong>di</strong>ci del monte Giano (Km 4+100 ss17 per L’Aquila).<br />
Per maggiori dettagli consultare “Falesie d’Abruzzo”. Palestra<br />
artificiale <strong>di</strong> arrampicata sportiva<br />
indoor presso palazzetto dello<br />
sport, composta da un boulder<br />
(5m x 4m) e da una parete attrezzata<br />
(2.5 x 9 m).<br />
T/E<br />
CIPRIANI G.<br />
INGRISANO<br />
18 ott. Sotto Gruppo dell'ALTO ATERNO: Monte CALVO 1898m Seniores ROMA TEOFILI M.<br />
BLASETTI V.<br />
21-ott M. GABBIA 1540m, … alla sagra del fagiolo borbontino!! con VITERBO T TEOFILI M.<br />
28-ott XIII Ed. "Alta via del Marrone" con il <strong>CAI</strong> <strong>di</strong> <strong>Antrodoco</strong> T/E MARINELLI<br />
CIPOLLONI<br />
4-nov PESCOROCCHIANO: Grotta VAL de VARRI - "sagra" - Gr.RASCINO<br />
250 m - 5 ore<br />
T PALUZZI G.<br />
CHIUPPI P.<br />
8 nov. MONTE GABBIA , da Borbona Seniores ROMA T TEOFILI M.<br />
11 nov. SALARIA 150° - AMATRICE, San MARTINO Intersezionale LATTANZIO N.<br />
17-nov<br />
18-nov<br />
M. CATRIA 1701 m-M. CUCCO 1566 m e visita a Gubbio E MARINELLI<br />
R.CIPOLLONI<br />
2-<strong>di</strong>c Natura & Storia: BOMARZO, dalla "Valle dei Megaliti" a Vitorchiano<br />
ORARI ARRAMICATA PALAZZETTO DELLO<br />
SPORT DI ANTRODOCO<br />
MARTEDI 19.00 / 21.00<br />
GIOVEDI 14.00 / 17.00<br />
SABATO 15.00 / 18.00<br />
Oppure a richiesta a seconda della <strong>di</strong>sponibilità del palazzetto,<br />
Contattare:<br />
Cipriani Giandomenico tel. 348/7491439<br />
Ratini Tania tel. 349/8301383<br />
<strong>CAI</strong><br />
T CIPOLLONI L.<br />
CHIUPPI P.<br />
9 <strong>di</strong>c. SALARIA 150° - MONTEROTONDO:Montelibretti - Monterotondo Intersezionale LATTANZIO N.<br />
26-<strong>di</strong>c MONTE GIANO: Brin<strong>di</strong>si alla Chiesetta Alpina <strong>di</strong> Monte Giano T INGRISANO<br />
BLASETTI<br />
6-gen<br />
2013<br />
ANELLO Monte Nuria, mt.1888 da Rif.Borgovelino<br />
"La panondella"!!<br />
Sudoku n° 28<br />
3 9 7 5<br />
2 5 8 6 4 1 9<br />
4 9 6<br />
7 6 2 3 5 1<br />
4 3 5<br />
5 4 1 3 7 9 8<br />
1<br />
3 7 4<br />
8<br />
EAI BLASETTI<br />
CRESCENZI E.<br />
G.A.S. A.<br />
ruppo<br />
rrampicat<br />
portiva<br />
ntrodoco
Marinelli Roberto<br />
Via Marmorale, 73<br />
(Salaria)<br />
<strong>Antrodoco</strong><br />
Tel.Fax: 0746.578079<br />
E-mail: marinro@alice.it<br />
“Roberticola”<br />
“Roberticola”<br />
“Roberticola”<br />
“Roberticola”<br />
“Roberticola”<br />
“Roberticola”<br />
“Roberticola”<br />
“Roberticola”<br />
“Roberticola”<br />
“Roberticola”<br />
“Roberticola”<br />
“Roberticola”<br />
Tabaccheria<br />
Tabaccheria<br />
Tabaccheria<br />
Tabaccheria<br />
Tabaccheria Tabaccheria<br />
Tabaccheria<br />
Tabaccheria<br />
Tabaccheria<br />
Tabaccheria<br />
Tabaccheria<br />
Tabaccheria ------------ E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola E<strong>di</strong>cola<br />
Lotto Lotto Lotto Lotto Lotto Lotto Lotto Lotto Lotto Lotto Lotto Lotto ------------Cartoleria<br />
Cartoleria<br />
Cartoleria<br />
Cartoleria<br />
Cartoleria<br />
Cartoleria<br />
Cartoleria<br />
Cartoleria<br />
Cartoleria<br />
Cartoleria<br />
Cartoleria<br />
Cartoleria<br />
TORCE TORCE<br />
TORCE<br />
COLTELLI COLTELLI SPORTIVI<br />
SPORTIVI<br />
ARTICOLIO ARTICOLIO PER PER LA LA PESCA<br />
PESCA<br />
Piazza del Popolo<br />
02013 <strong>Antrodoco</strong> (RI)