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1 - Voica

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In questo numero...<br />

La conversione è Possible<br />

Ora!<br />

Dio ci Aspetta . -<br />

Tessera VOICA 2008.<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

6/7<br />

8/9<br />

10<br />

11<br />

12<br />

13<br />

14<br />

15<br />

16<br />

Marzo 2008<br />

Volume 6 · Numero 1<br />

Amare Oltre il Soffrire.<br />

All’improvvisio la<br />

Missione.<br />

Togo: progetto casa.<br />

Ritorna l’Immersione Estiva<br />

VOICA Estate 2008.<br />

Tutti Sappiamo Amare.<br />

200 Anni di Bontà<br />

Squadra...Missione!<br />

Cercasi Volontari.<br />

XV Capitolo Generale<br />

Dio Splende su di Noi.<br />

Maria: Una Vita<br />

“Sprecata” per Amore del<br />

Padre. - Novità<br />

VOICA<br />

Via Aurelia Antica, 180<br />

00165 ROME - ITALY<br />

Tel. +39 06 39375103<br />

Fax +39 06 6385885<br />

www.voica.org/en<br />

voica@fdcc.org<br />

Marzo 2008<br />

Notiziario del Volontariato Internazionale<br />

Volume 6 · Numero<br />

Canossiano<br />

1<br />

Un cambio di mentalità, il Passaggio.<br />

Questa è la Nuova Pasqua che siamo<br />

chiamati a vivere.<br />

Lavorare per i poveri è in qualche modo<br />

esigente, il più delle volte non ricompensato<br />

e sempre pieno di sfide. I volontari<br />

fanno molte cose – alcuni costruiscono<br />

case per le famiglie povere, altri pagano la<br />

scuola ai bambini indigenti, alcuni portano<br />

sacchi di farina buona agli affamati, altri<br />

ancora fanno della loro automobile una<br />

ambulanza, la caricano di malati e li portano<br />

all’ospedale.<br />

Facciamo molte cose per i poveri e tutto<br />

deve essere fatto poiché vi è una chiamata<br />

alla giustizia che si compie solo nella<br />

condivisione delle risorse.<br />

Non di meno c’è un modo più raffinato di<br />

fare giustizia ovvero la pratica della genuina<br />

uguaglianza attraverso l’esercizio<br />

della partenership. Bisogna passare dal<br />

lavorare per i poveri al lavorare con i<br />

poveri.<br />

Dobbiamo creare una “comunità” di persone<br />

che condividono quello che sono, gli<br />

uni con gli altri.<br />

“Lavorare con” richiede una conversione<br />

interiore e specifiche scelte pratiche nella<br />

modalità di realizzazione delle attività.<br />

È una domanda di comunione prima di<br />

tutto. È una crescita reciproca dei ricchi e<br />

dei poveri, degli aiutati e di coloro che<br />

aiutano. Infatti, “ le persone senza potere<br />

e vulnerabili mettono in risalto la bellezza<br />

e la luce presente in coloro che sono più<br />

forti: li chiamano ad essere compassionevoli,<br />

ad amare in modo intelligente, e non<br />

solo in modo sentimentale. Coloro che<br />

sono deboli aiutano i più capaci a<br />

scoprire la loro umanità e ad abbandonare<br />

il mondo della competizione per<br />

mettere le loro energie al servizio<br />

dell’amore, della giustizia e della pace.<br />

I deboli insegnano ai forti ad accettare<br />

e ad integrare le debolezze e le fratture<br />

della loro vita che invece essi spesso<br />

nascondono dietro delle maschere.”<br />

Lavorare con i poveri crea una “ vita<br />

comunitaria fondata su relazioni profondamente<br />

cordiali e sulla gioia di<br />

riconoscere la nostra comune umanità.<br />

Scopriamo allora che la relazione inizia<br />

con un’attitudine alla ricettività, accogliendo<br />

gli altri, ascoltandoli, e fidandoci<br />

di loro. Questo porta alla comunione,<br />

che è il “do ut des”dell’amore, dove<br />

ogni persona dà e ogni persona riceve.<br />

La Comunione è fatta di fiducia reciproca<br />

e di rispetto. Richiede umiltà, apertura,<br />

vulnerabilità, una condivisione<br />

non soltanto dei doni e del benessere<br />

dell’altro, ma anche della povertà e dei<br />

limiti di ognuno.”<br />

Questa è la Pasqua: il passaggio<br />

alla comunione con i piccoli e i<br />

poveri. Siano essi l’Angelo che ci<br />

annuncia<br />

la possibilità della vita nuova<br />

Sor. Patrizia Livraga<br />

Coordinatrice Int. VOICA<br />

BUONA PASQUA A TUTTI


Marzo 2008<br />

Volume 6 · Numero 1<br />

Claudio Gitega Burundi<br />

Dicembre 2007<br />

La Quaresima è il tempo forte per<br />

eccellenza della conversione e del<br />

ritorno a Dio. Nella liturgia emergono<br />

continui richiami al senso cristiano del<br />

peccato, all'umile preghiera con cui se<br />

ne domanda perdono, alla carità<br />

operosa con cui si esprime la volontà<br />

di conversione. Valorizzare questo<br />

tempo significa prendere coscienza<br />

della continua chiamata a riscoprire<br />

insieme sia la memoria del proprio<br />

battesimo, sia la memoria del mistero<br />

della Pasqua di Cristo e della nostra<br />

pasqua (PASSAGGIO) uniti a lui.<br />

In questo tempo di grazia l'attenzione<br />

è rivolta a Cristo e all'uomo. Una volta<br />

e per sempre Cristo ha salvato il<br />

mondo portando il creato alla completa<br />

liberazione, e l'uomo di fede può ora<br />

guardare il prima di Cristo in vista di<br />

Lui e il tempo successivo alla sua<br />

risurrezione come lo spazio per comprendere<br />

e approfondire la straordinaria<br />

ricchezza della Pasqua 2 verso cui<br />

camminare e in cui sperare.<br />

La Quaresima allora è il momento<br />

dell'esame di coscienza approfondito,<br />

per conoscere la nostra<br />

miseria e la misericordia di<br />

Dio, il nostro peccato e la sua<br />

grazia, la nostra povertà e la<br />

sua ricchezza, la nostra debolezza<br />

e la sua forza, la nostra<br />

stoltezza e la sua sapienza, la<br />

nostra tenebra e la sua luce, il<br />

nostro inferno e il suo regno.<br />

La quaresima è il tempo per<br />

vivere alcuni principi spirituali<br />

forti come: Conoscere meglio<br />

Dio; pregare; digiunare.<br />

Entriamo dunque nel clima<br />

quaresimale, che ci aiuta a<br />

riscoprire il dono della fede<br />

ricevuta con il Battesimo e ci<br />

spinge ad accostarci al sacramento<br />

della Riconciliazione,<br />

ponendo il nostro impegno di<br />

conversione sotto il segno della<br />

misericordia divina.<br />

L’invito di Gesù a prendere la propria<br />

croce e a seguirlo può apparire duro e<br />

contrario a quanto noi vogliamo, mortificante<br />

per il nostro desiderio di realizzazione<br />

personale. Ma guardando più da<br />

vicino possiamo scoprire che non è<br />

così: la testimonianza dei santi dimostra<br />

che nella Croce di Cristo, nell’amore<br />

che si dona, rinunciando al possesso di<br />

se stesso, si trova quella profonda<br />

serenità che è sorgente di generosa<br />

dedizione ai fratelli, specialmente ai<br />

poveri e ai bisognosi. E questo dona<br />

gioia anche a noi stessi. Il cammino<br />

quaresimale di conversione, diventa<br />

pertanto l’occasione propizia, “il momento<br />

favorevole per rinnovare il nostro<br />

abbandono filiale nelle mani di Dio e per<br />

mettere in pratica quanto Gesù continua<br />

a ripeterci: “Se qualcuno vuole venire<br />

dietro di me rinneghi se stesso,<br />

prenda la sua croce e mi segua” , solo<br />

così giungeremo santificati al giorno<br />

glorioso della Sua Risurrezione.<br />

Claudio Fiorini Diacono,<br />

Volontario VOICA<br />

«Nella sua grande<br />

misericordia<br />

Dio ci ha generato<br />

mediante la<br />

risurrezione<br />

di Gesù dai morti».<br />

Cristo è risorto,<br />

l’uomo è risorto<br />

con Cristo,<br />

vinto è il dolore,<br />

il male, la morte.<br />

La misericordia ha<br />

trionfato.<br />

Ci ha donato<br />

speranza.<br />

«Perciò siete<br />

colmi di gioia».<br />

Cristo è risorto!<br />

Lui, parola del<br />

Padre,<br />

ci ha donato<br />

la Parola,<br />

ci ha donato<br />

la fede.<br />

A noi Chiesa,<br />

suo Corpo<br />

affida la Parola<br />

che salva.


Marzo 2008<br />

Volume 6 · Numero 1<br />

Ricordo la volta che sono andata al Monastero di S.<br />

Antonio e nella sua caverna nel deserto dell’Egitto. Appena<br />

ho varcato la soglia, questa si restringeva in una fessura<br />

irregolare, non c’era nessuna luce che mi guidava.<br />

Sentivo il bisbiglio di coloro che erano entrati nella caverna<br />

prima di me. Davanti a me le persone procedevano<br />

timidamente nella caverna dove S. Antonio era solito<br />

pregare e vivere. Dopo essere entrata con gli altri nello<br />

spazio scuro della caverna, mi sono trascinata fin dietro<br />

all’altare per meditare e pregare fino a quando tutto era in<br />

silenzio. Quando finalmente mi fui addentrata nello spazio<br />

aperto della caverna, i miei occhi si erano sufficientemente<br />

dilatati per vedere nell’oscurità e scoprii la luce brillare<br />

dentro la caverna. Altre persone stavano percorrendo lo<br />

stesso cammino impervio dal quale ero entrata e vedevo<br />

nel debole riflesso della luce, i loro movimenti goffi anche<br />

se loro non potevano vedere me. Alzai la mia mano per<br />

guidarli ma accidentalmente li spaventai. Infatti, quello<br />

che vide inaspettatamente la mia mano sbucare dalla<br />

profondità della caverna dette un urlo!<br />

Era un momento totalmente surreale per me e pensai a<br />

Dio, e a come Lui ci aspetta pazientemente, ci guarda<br />

mentre noi avanziamo nel buio. Lui, che ha già creato un<br />

cammino sicuro davanti a noi, è pronto a guidarci se solo noi ci staccassimo dai nostri averi, dai nostri giudizi e paure e ci donassimo<br />

a Lui. Con Lui, possiamo correre con fiducia nell’oscurità di questa caverna, il nostro mondo, pieno di sassi e ostacoli ardui,<br />

tenendoGli la mano se solo noi la volessimo prendere.<br />

Nicole Roskowoski, Cairo - Gennaio 2008<br />

Vuoi sostenere le attività del VOICA in modo semplice?<br />

Aderisci alla VOICA ONLUS:<br />

Quota annuale:<br />

Volontario Associato: € 20,00<br />

Sostenitore: € 40,00<br />

Benefici:<br />

*riconoscimento quale Associato ad una ONLUS<br />

*Abbonamento a DARE DI PIU’<br />

* Maglietta VOICA<br />

*Agevolazione per alloggio breve presso il centro VOICA a<br />

Roma, previo accordo.<br />

*Alloggio breve gratuito presso le missioni VOICA 3 previo<br />

accordo.


Marzo 2008<br />

Volume 6 · Numero 1<br />

Mi sono sempre considerata una persona generosa,<br />

perché davo l’offerta in chiesa la domenica, partecipavo<br />

all’adozione a distanza di un bambino in India, e contribuivo<br />

alla raccolta di fondi per la costruzione di case<br />

per i senza tetto. Pensavo fosse abbastanza. Ma abbastanza<br />

per chi? Per chi aiutavo o per me? Era abbastanza<br />

per farmi sentire bene? O forse, era abbastanza<br />

per non farmi sentire in colpa perché vivevo nel mio<br />

bellissimo appartamento dotato di acqua corrente,<br />

elettricità, televisione e computer mentre ero consapevole<br />

che c’erano altri che non avevano abbastanza da<br />

mangiare.<br />

Ma era abbastanza per Dio?<br />

Un anno e mezzo in Nurobo, Indonesia, hanno reso<br />

sempre più chiaro che il mio abbastanza non era veramente<br />

abbastanza.<br />

Pensavo di andare<br />

ad aiutare i poveri<br />

che non avevano<br />

abbastanza risorse<br />

per vivere. Alla fine<br />

ho scoperto che ero<br />

io quella che non<br />

aveva abbastanza.<br />

Non avevo abbastanzacomprensione<br />

del vero significato<br />

della generosità<br />

e dell’amore.<br />

Madre Teresa una<br />

volta disse, “Dovete<br />

amare fino a quando fa male”. Non riuscivo a capire<br />

questa lezione fino a quando ho conosciuto la generosità<br />

nella sua forma più pura.<br />

Un pomeriggio io e Lina, una delle mie studentesse,<br />

andammo a visitare la sua famiglia in montagna. Una<br />

volta arrivate, dopo due ore di viaggio, incontrammo<br />

sua zia e suo zio nella loro semplice capanna. C’erano<br />

quattro piccoli fasci di gioia che saltavano attorno alla<br />

capanna alla vista dei loro ospiti. I sorrisi radiavano dai<br />

loro visi e la loro solarità mi accecava proprio come un<br />

raggio di sole. Non feci caso ai loro vestiti lacerati e<br />

sporchi, ma ero attratta solamente dal calore che i loro<br />

cuori emanavano.<br />

Con grande ospitalità, la zia di Lina ci offrì una merenda<br />

locale fatta di radici della foresta mentre conversavamo<br />

piacevolmente sulle ultime novità del villaggio. Sembrava<br />

cosi normale, mi sentivo a casa. Mi sembrava di<br />

essere andata a trovare i miei zii in America, parlavamo<br />

di chi si era sposato o come andavano i ragazzi a<br />

scuola.<br />

Dopo un po’ Lina ed io facemmo una camminata e mi<br />

4<br />

raccontò qualcosa in più della sua famiglia. Mi disse<br />

che la sua famiglia faceva davvero fatica ad andare<br />

avanti. Suo zio era stato male per diversi mesi, ragione<br />

per cui non aveva potuto andare a lavorare nei<br />

campi. Il che significava avere sempre meno cibo a<br />

disposizione. Era diventato estremamente difficile far<br />

crescere quattro figli con niente. Riso e carne erano<br />

solo per le occasioni speciali. La famiglia non poteva<br />

lavarsi spesso perché non aveva abbastanza soldi per<br />

comprare il sapone.<br />

Era sorprendente perché non avresti mai notato da<br />

quella piacevole conversazione e dalla loro accogliente<br />

ospitalità che quella famiglia si trovava in una tale<br />

disperazione.<br />

Prima di andare via, lo zio<br />

di Lina ci chiese di aspettare<br />

qualche minuto perché<br />

doveva andare a prendere<br />

qualcosa- circa 10 minuti<br />

dopo, tornò con delle<br />

pannocchie e un pollo vivo,<br />

erano un dono per me da<br />

portare a casa. Se agli<br />

occhi di un Americano<br />

potrebbe apparire un<br />

regalo insolito, quel dono<br />

rappresentava tutto ciò che<br />

aveva, e lui me lo donò con<br />

un tale amore.<br />

Quel pollo non veniva<br />

donato per obbligo o perché<br />

ne aveva in abbondanza. Lui diede l’unica cosa<br />

che possedeva. Avrebbe potuto venderlo per comprare<br />

alla sua famiglia abbastanza cibo per una settimana,<br />

o avrebbe potuto mangiarlo la sua famiglia. In ogni<br />

caso, diede tutto ciò che aveva per vivere e non<br />

semplicemente ciò che aveva in più. Questo è il<br />

significato della generosità.<br />

E’ come la storia della povera vedova nel Vangelo<br />

( Marco, 12:41-44) che diede le sue due monete come<br />

offertorio nella sinagoga. Gesù vide il sacrificio che lei<br />

aveva fatto, non la somma che aveva dato. Lo stesso<br />

è successo con lo zio di Lina. Entrambi hanno amato<br />

fino a quando fa male.<br />

Mi sento cosi benedetta poiché Dio mi ha dato l’opportunità<br />

di imparare questa lezione d’amore cosi<br />

preziosa che non avrei mai potuto imparare da un<br />

libro o all’università. Dio ha dei modi cosi belli di aprire<br />

i nostri occhi. Lui ha usato un semplice uomo con un<br />

grande amore per aprire i miei occhi, e ha dato il Suo<br />

unico Figlio, fatto semplice uomo con un grande<br />

amore per aprire il mio cuore.<br />

Meghan Kasun<br />

Nurobo 2006/2008.


Tra una settimana sarò in Indonesia…<br />

Ecco dove volano i miei pensieri…<br />

E’ successo tutto così in fretta che le<br />

svariate ore di aereo che mi si prospettano<br />

serviranno soprattutto a realizzare<br />

ciò che sto per affrontare: la missione.<br />

Il mio viaggio comincia da qui, in Via<br />

Bessarione numero 33, in un convento<br />

di Suore Canossiane.<br />

Tre settimane fa, per una serie di<br />

strane “coincidenze”, sono arrivata a<br />

bussare alla porta del <strong>Voica</strong> con la<br />

speranza di partire e la paura di chiederlo.<br />

Non sapevo nulla di questa organizzazione,<br />

non conoscevo chi mi sarei<br />

trovata davanti, cosa avrei ascoltato,<br />

non sapevo se mi avessero dato l’opportunità<br />

di partire, eppure quando ne<br />

sono uscita avevo già la sicura convinzione<br />

che avrei collaborato con loro.<br />

L’idea del volontariato all’estero era da<br />

un po’che mi girava in testa, il richiamo<br />

ad un’esperienza di servizio nel Sud del<br />

mondo accompagnava spesso i miei<br />

pensieri, ma tra il dire e il fare c’è sempre<br />

un oceano di mezzo e così solo a<br />

distanza di molto tempo ho deciso di<br />

partire.<br />

Se avessi potuto, avrei scelto come<br />

meta geografica l’India, da sempre mio<br />

oggetto di studi e di attrazione, qualcuno<br />

ha detto :”L’India ha mille porte per<br />

entrare e nessuna per uscire”, ma<br />

evidentemente non era il momento che<br />

Tu sei ciò<br />

che ami.<br />

Se ami le cose<br />

di esse diventerai uno<br />

schiavo.<br />

Se ami<br />

l'apparenza<br />

diventerai un maniaco del<br />

look.<br />

Se ami diventare un<br />

arrivato<br />

ti sentirai presto un fallito<br />

le mie porte si aprissero, perché mi è<br />

arrivata un’altra inaspettata ed insospettabile<br />

proposta:Timor Ovest.<br />

Timor è un’isola asiatica sopra l’Australia,<br />

per metà Stato a sé (Timor Est) e per<br />

metà Stato Indonesiano (Timor Ovest<br />

appunto!), un posto dove mai avrei<br />

pensato di approdare, un luogo “nonben-identificato”<br />

nel mappamondo della<br />

mia testa, eppure ora sono diretta laggiù,<br />

in una località sperduta, lontana da tutto<br />

e da tutti, ma con una valigia carica di<br />

gioia ed eccitazione.<br />

Questo articolo nasce come esternazione<br />

delle mie emozioni, dei miei pensieri,<br />

ma come faccio a scriverne?<br />

Potrei fare un elenco lungo una pagina<br />

per parlare degli stati d’animo che provo,<br />

degli sbalzi umorali che attraverso.<br />

Passo dall’entusiasmo e l’impazienza di<br />

partire, alla paura folle di non essere<br />

all’altezza e di non essere accettata;<br />

sono preoccupata per la lingua e al<br />

contempo sono convinta che al di là della<br />

comunicazione verbale avrà la meglio il<br />

linguaggio dell’Amore.<br />

Apro il rubinetto e penso che non avrò<br />

più acqua corrente, accendo la luce e<br />

penso che non avrò l’elettricità sempre a<br />

disposizione, sono cosciente della situazione<br />

di disagio in cui vado a calarmi, dei<br />

problemi di igiene e malattie con cui mi<br />

potrei scontrare, ciò nonostante nessuno<br />

di questi pensieri mi spaventa a tal punto<br />

da farmi tornare sui miei passi.<br />

perchè altri saranno<br />

prima<br />

e<br />

sopra di te.<br />

Se ami la verità<br />

diventerai una persona<br />

saggia e serena.<br />

Se ami il prossimo<br />

come te stesso<br />

ti sentirai utile e felice<br />

Marzo 2008<br />

Volume 6 · Numero 1<br />

E’ come se già percepissi la pienezza di<br />

ciò che incontrerò, mi immagino felice e<br />

ricca, profondamente ricca.<br />

Ma allora, come sto?! Sto bene e sono<br />

terrorizzata allo stesso identico momento,<br />

sono felice e triste contemporaneamente,<br />

mi sento spavalda e timidissima,<br />

mi sento coraggiosa e paurosissima, mi<br />

sento sospesa tra due mondi, due<br />

culture, due modi diversi di vivere la<br />

vita, mi sento persa, ma sono sicura<br />

della strada che sto percorrendo.<br />

Mi sento confusa, mi sento viva.<br />

Claudia Spadoni<br />

Febbraio 2008<br />

Claudia (Roma)<br />

"là dove<br />

c'è il tuo tesoro<br />

c'è anche il tuo cuore".<br />

Non dimenticarlo:<br />

tu sei<br />

soltanto e sempre<br />

ciò che ami.<br />

(da "Sole Cuore Amore. Piccolo manuale per<br />

un'esistenza gioiosa", 5 di L Guglielmoni- F.Negri,<br />

san Paolo,<br />

Cinisello Balsamo - Milano 2006 p.69).


Marzo 2008<br />

Volume 6 · Numero 1<br />

Alla fine del 2007, grazie alle tante offerte che hanno ricevuto per i poveri nella missione del Togo, le<br />

nostre volontarie hanno deciso di iniziare un nuovo progetto.<br />

Hanno individuato alcune famiglie che attualmente vivono in condizioni di precarietà e in piccole<br />

case in grave emergenza igienico – sanitaria e con scarsissime possibilità economiche e hanno cosi<br />

deciso di aiutarle costruendo loro una nuova casa.<br />

Questa nuova casa dà loro la possibilità di vivere in un ambiente sano e pulito che non viene gravemente<br />

danneggiato o distrutto ogni volta che piove e dove difficilmente possono entrare i serpenti<br />

grazie alla presenza di porte e finestre.<br />

Avere un ambiente di questo tipo permette alle persone di condurre una vita più sicura, in cui le malattie<br />

più comuni come tosse, mal di gola, catarro, febbre, e la stessa ,malaria si prendono meno facilmente.<br />

La casa tradizionale costruita con la “bou” (fango) e paglia, resta un ambiente malsano e gli stessi<br />

abitanti iniziano a capire l’importanza di costruire case più solide e più sane.<br />

Questo è il primo progetto portato a termine a dicembre 2007:<br />

La casa di questa famiglia<br />

composta da Mamma vedova<br />

e figlio, sta crollando a<br />

causa delle piogge. Oltre a<br />

questo, sorge esattamente là<br />

dove è in progetto la<br />

costruzione di una<br />

nuova strada.<br />

Questa famiglia a breve<br />

sarebbe stata costretta a<br />

dormire in strada e nessuno<br />

si sarebbe preso cura della<br />

mamma perchè vedova.<br />

La vecchia casa era costituita da una sola stanza, le mura fatte di fango e argilla essiccati, che vengono<br />

mangiati facilmente dalle termiti come piatto prelibato. Il tetto era fatto in foglie di palma o di un’altra<br />

erba alta che cresce in Togo, essiccate e sovrapposte. Queste foglie sono solo parzialmente impermeabili.<br />

Le mura e il tetto avevano bisogno di venir cambiati almeno una volta all’anno perché quando<br />

piove marciscono e sono soggetti all’attacco degli insetti che si annidano per trovare casa e per<br />

cibarsi.<br />

La casa nuova è stata fatta in cemento. Una casa fatta in cemento è molto più igienica e previene<br />

l’attacco di piccoli roditori. Il tetto è in lamiera, dura per tanti anni e non piove dentro quindi offre<br />

alla famiglia un 6 ambiente igienico – sanitario molto migliore.<br />

All’interno c’è un solido pavimento che permette alla famiglia di vivere più dignitosamente e lontana<br />

dagli insetti.


Marzo 2008<br />

Volume 6 · Numero 1<br />

Mentre nella capanna non ci sono finestre, la nuova casa in cemento ha delle finestre che permettono<br />

una migliore aerazione dell’ambiente e una maggior illuminazione, cosa molto importante dato la<br />

carenza della rete elettrica.<br />

Vivere in una casa così dà più fiducia alla gente e offre il coraggio di pensare ad un futuro migliore, ad<br />

una educazione, senza doversi sempre preoccupare di rifare i muri di argilla o il tetto di paglia.<br />

La casa è più tranquilla e lo spazio ( due stanze) offre una minima privacy.<br />

Siamo molto felici per la realizzazione di questa prima casa, speriamo che sia possibile continuare con<br />

questo bellissimo progetto a sostegno delle famiglie povere del Togo. Per fare questo ci serve il vostro<br />

aiuto! …insieme possiamo fare tanto per i nostri fratelli poveri!<br />

Costo Effettivo : 930.000 CFA = € 1.420<br />

Tempo di Costruzione : un mese<br />

Materiale usato: cemento, legno, ferro<br />

Dimensioni: 32 mq, due stanze con una o due entrate a seconda delle necessità<br />

Questa è la nuova casa.<br />

E’ composta da due stanze<br />

e un ingresso.<br />

Nella foto sono presenti<br />

da sinistra:<br />

l’impresario a cui<br />

è stata affidata<br />

la costruzione,<br />

Ilaria (Volontaria VOICA a<br />

tempi lunghi),<br />

la mamma e il figlio.<br />

Coraggio! tante piccole donazioni insieme possono donare<br />

una casa a chi non ce l’ha!<br />

PER DONAZIONI:<br />

BONIFICO BANCARIO...<br />

Volontariato Internazionale<br />

Canossiano Onlus<br />

Banca Intesa Sanpaolo<br />

P.le Gregorio VII, 10<br />

00165 Roma ITALY<br />

IBAN IT88 R030 6905 0320<br />

0002 3125 633<br />

BOLLETTINO POSTALE:<br />

Versamento tramite bollettino postale<br />

intestato a VOICA ONLUS<br />

C/C Postale N° 85686830<br />

**** Per favore specificare<br />

la causale del versamento:<br />

TOGO: PROGETTO CASA<br />

NB. Le donazioni a VOICA Onlus<br />

sono fiscalmente detraibili o deducibili.<br />

Si rilasciano ricevute su richiesta.<br />

ASSEGNO...<br />

E’ possibile mandare un assegno<br />

intestato a VOICA Onlus<br />

spedendolo con raccomandata a :<br />

VOICA Onlus<br />

Via Aurelia Antica, 180<br />

00165 Roma<br />

ITALY<br />

E-mail: voica@fdcc.org 7<br />

Tel: +39 06 39375103


Marzo 2008<br />

Volume 6 · Numero 1<br />

8<br />

Africa:<br />

Malawi: NASANAMA - ricostruzione degli ambienti igienici<br />

della scuola materna.<br />

Uganda: KAMPALA - aiuto nellacostruzione della scuola materna<br />

della parrochia di Lueza.<br />

Congo: ARU - oratorio estivo per i bambini e allestimento per la<br />

scuola dei bambini poveri.<br />

Togo: DATCHA - oratorio estivo per i bambini e aiuto nel centro<br />

Medico Sociale S.Backita.<br />

Egitto: CAIRO - oratorio estivo per i bambini e itinerario al Sinai.<br />

America Latina:<br />

Brasile:<br />

PRAIA GRANDE -(Santos) - oratorio estivo per i<br />

bambini<br />

PIABETA’ -(Rio de Janeiro) - oratorio estivo per bambini e ragazzi.<br />

IMPERATRIZ - - oratorio estivo per bambini e ragazzi<br />

Asia:<br />

Timor Ovest:<br />

NUROBO - attività di animazione con i bambini e le ragazze del centro<br />

di formazione della donna. Aiuto nella costruzione di una scuola per i profughi<br />

di Timor Est..<br />

Europa:<br />

Albania:KRUJE E SH. VLASH - attività di<br />

animazione con bambini e ragazzi dei villaggi. Visita<br />

alle famiglie.


PPER ER PARTECIPARE<br />

AI AI<br />

PROGETTI ESTIVI ESTIVI 2008… 2008…<br />

•L’iscrizione deve essere effettuata entro il 15 marzo 2008<br />

tramite:<br />

1. compilazione e invio del modulo di richiesta<br />

disponibile sul sito www.voica.org (inviare via posta oppure<br />

via e-mail o via fax) agli indirizzi indicati nel riquadro<br />

Informazioni), è possibile anche fare l’iscrizione on-line;<br />

2. versamento della quota di iscrizione ai progetti,<br />

Euro 50, sul C/C della VOICA ONLUS, Banca Intesa Ag.<br />

81 P.le Gregorio VII,10 00165 Roma, IBAN: IT88 R030<br />

6905 0320 0002 3125 633 oppure tramite versamento su<br />

C/C postale: n° 85686830 Causale: Iscrizione Progetti<br />

Estivi 2008 oppure consegnare la quota al primo incontro<br />

formativo.<br />

3. versamento di euro 20 per la Tessera <strong>Voica</strong> Onlus<br />

2008 che permette di diventare volontario associato<br />

del <strong>Voica</strong> Onlus (modalità di versamento come sopra)<br />

•La partecipazione agli incontri formativi di preparazione<br />

è obbligatoria per tutti i partecipanti. Il corso di formazione<br />

è gratuito, i partecipanti dovranno coprire solo i<br />

costi di vitto e alloggio per la tre-giorni di Aprile 2008.<br />

•Le spese di viaggio, assicurazione, vaccinazioni necessarie<br />

e parte del vitto sono a carico dei partecipanti. Il VOICA<br />

offre ai volontari la logistica del viaggio di gruppo verso la<br />

destinazione prescelta, l’alloggio gratuito e sicuro, la coordinazione<br />

del progetto e l’assistenza durante tutta la durata<br />

dell’ esperienza.<br />

•Ad ogni gruppo di volontari viene affidato il progetto a<br />

cui parteciperanno e, di conseguenza, si impegnano a raccogliere<br />

fondi per il finanziamento del progetto stesso.<br />

•Tutte le esperienze avranno una durata di 21-25 giorni<br />

(Albania solo dieci giorni) e si svolgeranno in agosto 2008.<br />

Solo il progetto in Togo inizierà a luglio.<br />

INCONTRI FORMATIVI:<br />

A Brescia: 15 marzo, 13 Aprile, 18 maggio, 8 e 22 giugno<br />

A Roma: 19 marzo, 17 aprile, 22 maggio, 12 e 26 giugno<br />

Giornate residenziali per tutti: 24-27 aprile a Roma, sede<br />

<strong>Voica</strong>.<br />

Marzo 2008<br />

Volume 6 · Numero 1<br />

Per ulteriori<br />

informazioni e per<br />

sapere le date degli<br />

incontri:<br />

Ufficio VOICA<br />

Via Aurelia Antica, 180 - 00165<br />

Roma 9<br />

Tel. 06 39366914 339 1160529<br />

E-mail voica@fdcc.org<br />

Silvia 340 2680039


Marzo 2008<br />

Volume 6 · Numero 1<br />

SUDAN ... che parola tosta, eh?!<br />

pesante, corposa, calda ma anche profonda<br />

ed emotiva, al cui suono il tempo e<br />

pure il respiro sembrano arrestarsi.<br />

sono qui da fine novembre ormai, e l'<br />

anno al Cairo e' solo nei ricordi, ma tra i<br />

migliori che conservo gelosamente nel<br />

mio cuore.<br />

E' stata una ricca esperienza sia sotto il<br />

punto di vista culturale che spirituale che<br />

sentimentale. Ho incontrato, conosciuto,<br />

riabbracciato, lavorato e vissuto, con<br />

persone che - come mi disse un giorno<br />

una carissima amica – devono avere<br />

una marcia in piu'!<br />

Poi, il momento tanto atteso e' arrivato<br />

ed in men che non si dica mi sono ritrovata<br />

coi piedi coperti di sabbia<br />

rossa,catapultata in un mondo completamente<br />

fuori dalla mia immaginazione,<br />

sola e disorientata per via della quasi<br />

assenza di luci e rumori ma, allo stesso<br />

tempo, confortata da un cielo vicino e<br />

stellatissimo<br />

Quasi tre mesi sono ormai passati da<br />

quella notte, e ancora faccio fatica ad<br />

esprimere cosa vedo, provo e vivo; anzi,<br />

vi diro' che mi sembra quasi che piu' il<br />

tempo passa, piu' la mia "infermita' "<br />

aumenta! quando penso di averne visto<br />

abbastanza, ecco che si propone l occasione<br />

di visitare un altro angolo di terra<br />

bruciata, di essere accolta in un altra<br />

casetta di fango, di stringere mani sempre<br />

piu' sottili e deboli, di ascoltare la<br />

voce di chi vorrebbe tornare a casa, nel<br />

Sud, ma dove purtroppo non ha piu'<br />

niente perke la guerra ha distrutto tutto.<br />

E' fatica rispondere a chi chiede "Com' e'<br />

li' ?" ; verrebbe da dire "e' fame e malattia,<br />

umiliazione e impotenza, miseria e<br />

morte". E come allora giustificare la<br />

risposta "..bene" alla domanda successive:<br />

"tu come stai?" ! sono senza<br />

cuore o cosa?! come si puo' stare bene<br />

pur essendo da 15 mesi lontano da casa<br />

e da tutto cio' che essa 10 rappresenta,<br />

esposti a malattie come la malaria o<br />

qualsiasi cosa d altro che qui non puoi<br />

facilmente curare e vivendo una realta'<br />

quotidiana cosi' cruda?!<br />

il grembo dentro cui nascono e si sviluppano<br />

le motivazioni e le speranze che mi<br />

nutrono e' rassicurante, avvolgente ed e'<br />

rappresentato dalle famiglie che mi<br />

hanno "adottata"!<br />

una e' proprio il Centro Bakhita delle<br />

suore canossiane ( dove vivo!), la missione<br />

vera e propria dove durante la<br />

settimana si svolgono i corsi per adulti di<br />

inglese e computer, cucina e cucito . E'<br />

aperta a tutti, uomini e donne, cristiani e<br />

mussulmani (la maggioranza).<br />

le ragazze che frequentano i corsi sono<br />

dolcissime! non sono stata io ad accogliere<br />

loro, ma loro a volermi parte del loro<br />

gruppo fin dal primo giorno! tra una<br />

lezione e l altra gioco con alcune a<br />

pallavolo; le osservo ridere e divertirsi<br />

come fossero delle bambine. Capisco<br />

dai loro racconti sempre spiritosi che<br />

fuori non possono saltare o prendere a<br />

Federica e i suoi<br />

piccoli amici!<br />

calci una palla! sono donne!<br />

Molti studenti fanno fatica a pagare i<br />

corsi, ma la sete di istruzione e' tale da<br />

portarli a rinunciare ad altro, pur di<br />

studiare.<br />

In Khartoum, dove sono stata ospite<br />

per circa un mese dell altra comunita'<br />

di suore canossiane, mi sono stupita di<br />

come i genitori e la gente in generale<br />

elogi la loro St. Francis School. Stupita<br />

perche' , in un Paese Islamico come e'<br />

di fatto il Sudan, una scuola cristiana<br />

abbia un cosi tale rilievo. L<br />

'educazione e' tutto, e' il futuro della<br />

nazione, e lo stanno dando delle<br />

donne, cristiane, provenienti da Paesi<br />

lontani e piu’ di ogni cosa danno un<br />

esempio di grande valore, come l’<br />

amore a 360* , senza alcun tipo di<br />

preferenza, in una terra dove loro<br />

stesse sono spesso vittime di discriminazione<br />

e di manovre corrotte.<br />

Qui in El Obeid, alla mattina, vado all<br />

asilo che e' della diocesi ma che e'


affidato alle nostre suore. Anche qui<br />

noto con piacere come i genitori, pur<br />

essendo mussulmani, riconoscano e<br />

apprezzino la disponibilita' e la generosita'<br />

di chi si prende cura dei loro<br />

bimbi, nonostante queste persone<br />

portino tutte una croce al collo!<br />

La domenica vado alla messa in Regeba,<br />

un villaggio non poco distante da<br />

noi ma assolutamente povero rispetto al<br />

nostro in cui, non avremo la corrente<br />

tutti i giorni e l acqua che scorre come<br />

vorremmo dal rubinetto, ma si possono<br />

per lo meno vedere costruzioni dignitose<br />

in muratura! questa e' solo una delle<br />

zone raggiunte dai preti missionari, ma<br />

ne ho viste altre dove la casa di fango<br />

rappresenta un lusso a confronto delle<br />

capanne rivestite di stracci, sacchetti di<br />

plastica e arbusti in cui abitano intere<br />

famiglie.<br />

Prendere parte alla messa con queste<br />

persone e' la cosa piu' bella della settimana!<br />

e' una celebrazione assolutamente<br />

semplice ma la luce della fede e<br />

della speranza che trapela dai loro occhi<br />

e la riconoscenza per aver loro portato il<br />

conforto che trovano nella parola di Dio,<br />

la rendono molto suggestiva.<br />

Ho conosciuto un sacco di persone in<br />

questi mesi tra padri,suore e volontari,<br />

persone bellissime provenienti da Paesi<br />

e culture diversi e con diversi compiti da<br />

svolgere ma con la stessa convinzione<br />

nell anima: non cambieremo il mondo,<br />

ma possiamo renderlo migliore!<br />

E possiamo farlo tutti, iniziando ora,<br />

nella nostra famiglia, nel nostro ufficio,<br />

nel nostro quartiere….<br />

Non tutti siamo portati ad intraprendere<br />

l avventura meravigliosa che e’ quella<br />

della missione, ma tutti sappiamo<br />

AMARE !<br />

Quindi forza, c’e’ bisogno di tutto il<br />

vostro amore qui!!!<br />

Allora, non dimenticateci, sosteneteci<br />

con la preghiera e quando qualcosa va<br />

storto, pensate che qualcuno, in quello<br />

stesso momento, riesce a sorridere<br />

nonostante non abbia idea di cosa<br />

voglia dire vivere senza il pensiero di<br />

come fare ad arrivare a sera .<br />

Federica Maifredi<br />

Cairo 2007 - Sudan 2008<br />

“Soprattutto fate conoscere<br />

Gesù perché sia amato”<br />

( S. Maddalena di Canossa)<br />

Questo era il sogno di Maddalena, un<br />

sogno già lungo 200 anni.<br />

La bontà del Signore è grande, è passata<br />

nella storia, da Maddalena fino ad oggi. Il<br />

suo sogno vive, si fa realtà nel servizio e<br />

nel carisma delle Sorelle Canossiane di<br />

tutto il mondo.<br />

Domenica 3 Febbraio a Roma si è celebrata<br />

la festa del bicentenario. 200 anni di<br />

storia Canossiana.<br />

Oltre alle Sorelle, tanti amici laici sono<br />

venuti con gioia per condividere questo<br />

momento di grande festa.<br />

A guidare la Tavola Rotonda che si è<br />

tenuta alle ore 10,00 c’erano: Madre<br />

Marie Remedios, madre generale; Madre<br />

Caterina Geranio, autrice del libro “ I 200<br />

anni della Famiglia Religiosa Canossiana”;<br />

e i prof.ri Tuniz - Airoldi, autori dei<br />

libri “Maddalena di Canossa”. A coordinare,<br />

il Prof. Rino Cona, storico.<br />

Centinaia di persone hanno partecipato<br />

alla tavola rotonda, tutti molto attenti<br />

nell’ascoltare i racconti dei relatori. Tra<br />

un intervento e l’altro, scorreva sullo<br />

schermo le parti di un video che hanno<br />

aiutato i presenti a ripercorrere le orme di<br />

Santa Maddalena. Le sue sofferenze, le<br />

sue lotte, la sua vocazione, i suoi progetti<br />

e il suo sogno che ogni giorno, dopo 200<br />

anni ancora vive e si fa realtà:andare in<br />

tutto il mondo e soprattutto fare conoscere<br />

Gesù.<br />

Dio è grande e buono e, oltre alle religiose,<br />

da tutto il mondo chiama volontari<br />

laici (VOICA) che insieme alle sorelle<br />

Canossiane servono i loro fratelli nei<br />

paesi di missione, anche i più remoti, cosi<br />

come aveva sognato Maddalena, in spirito<br />

di gratuità e amore.<br />

Preghiamo allora tutti insieme perché la<br />

Bontà e la Misericordia del Signore continui<br />

a guidare l’apostolato delle nostre<br />

Sorelle Canossiane verso quel sogno<br />

possibile<br />

dell’AMORE PIU’ GRANDE!<br />

La Redazione<br />

Marzo 2008<br />

Volume 6 · Numero 1<br />

1808: Inizia<br />

l’Istituto<br />

Canossiano<br />

1835:<br />

Maddalena va in cielo<br />

1860:Prima<br />

Avventura<br />

missionaria ad<br />

Hong Kong<br />

1927:<br />

Unione di tutte le<br />

case<br />

Canossiane<br />

1947:<br />

Bakhita va in cielo<br />

1988:<br />

Maddalena<br />

Canonizzata San-<br />

1996:<br />

Nasce il VOICA<br />

2000:<br />

Bakhita<br />

Canonizzata<br />

2008:<br />

Bicentenario<br />

FESTA DEI GIOVANI<br />

ATTORNO A<br />

S.MADDALENA<br />

10-11 MAGGIO 2008<br />

A VERONA 11<br />

Via Saliceto, 3<br />

Parrocchia S.M. Addolorata<br />

Informazioni:<br />

p. Luca 3331446868


Marzo 2008<br />

Volume 6 · Numero 1<br />

Insieme per la Missione.<br />

Il lavoro missionario non è solo lavorare<br />

tra strane persone e in un paese esotico.<br />

Recentemente, Christine Peterson e<br />

Jola Balazy, veterane della missione<br />

Canossiana a Timor Est, si sono ritrovate<br />

per insegnare<br />

un<br />

programma<br />

missionario ad<br />

un largo<br />

numero di<br />

studenti dai 6<br />

ai 14 anni.<br />

Il programma<br />

si è tenuto<br />

nella Chiesa<br />

di Sant’ Anna<br />

in Lawrenceville,<br />

New<br />

Jersey, USA,<br />

dove Christine<br />

è la responsabiledell’EducazioneReligiosa.<br />

Si voleva dare<br />

ai bambini e ai loro genitori un senso<br />

della vita missionaria, del lavoro missionario,<br />

e trasmettere loro una migliore<br />

comprensione delle comunità missionarie<br />

moderne, e della missione della<br />

Chiesa.<br />

Hanno lavorato insieme per una settimana,<br />

e incontrato più di 500 bambini e<br />

i loro genitori. Anche se alcuni dei<br />

bambini erano piccoli, hanno fatto belle<br />

domande, e hanno posto tutte le domande<br />

giuste.<br />

“ Devi lasciare casa per essere missionario?”<br />

ha chiesto una bambina.<br />

“E’ divertente?” ha chiesto un’altra.<br />

“I poliziotti sono missionari?” a chiesto<br />

un bambino con un occhio puntato sulla<br />

sua futura carriera.<br />

12<br />

Chris e Jola sono missionarie esperte, e<br />

il loro lavoro con i bambini durante<br />

diverse nottate nella scuola di Sant’An-<br />

na è una risposta alla prima domanda.<br />

Anche se Jola adesso lavora come<br />

Psicologa in una Casa di Cura in Gran<br />

Bretagna, per un periodo è stata ospite<br />

dalla sua amica Chris nel New Jersey.<br />

Quindi ha potuto dimostrare un’altra<br />

opportunità della vita missionaria: puoi<br />

anche essere in<br />

missione mentre<br />

sei in vacanza.<br />

Certamente anche<br />

se il lavoro missionario<br />

è un lavoro<br />

duro, richiede<br />

preparazione e<br />

dedizione, è anche<br />

ricompensato<br />

profondamente,<br />

utile e divertente. E<br />

si, anche un poliziotto,<br />

nell’aiutare<br />

gli altri al momento<br />

del bisogno, è un<br />

tipo di missionario.<br />

I bambini hanno<br />

fatto poster, cartoline,<br />

segnalibri per<br />

dimostrare la loro<br />

comprensione delle lezioni che hanno<br />

seguito, e alcuni hanno scritto poesie su<br />

quanto sia bello dedicarsi a portare la<br />

meraviglia del Vangelo agli altri. Suor<br />

Beth Dempsey, una suora della parrocchia<br />

di Sant’Anna, ha evidenziato che il<br />

lavoro missionario può essere semplice<br />

come fare delle bancarelle di artigianato<br />

provenienti dai centri missionari cattolici<br />

di tutto il mondo. Il ricavato poi viene<br />

inviato a quelle Missioni.<br />

I giovani studenti hanno visto con grande<br />

interesse un filmato sul lavoro missionario<br />

a Timor Est, il quale mostrava bambini<br />

della loro stessa età giocare e cantare,<br />

imparare e aiutarsi gli uni gli altri - piccoli<br />

missionari loro stessi in un mondo dove<br />

ogni mano che aiuta<br />

è una benedizione.<br />

Iver Peterson<br />

New Jersey 2008<br />

ESERCIZI SPIRITUALI<br />

CANOSSIANI<br />

PER GIOVANI<br />

ESTATE 2008:<br />

Castelli di Monfumo<br />

4-10 agosto<br />

Moccone<br />

21-26 agosto<br />

Informazioni:<br />

Sor. Paola 06 9576561<br />

Alcuni aggiornamenti dal mondo<br />

VOICA.<br />

Attualmente nelle nostre missioni<br />

nel mondo ci sono 20 volontari<br />

a tempi lunghi che stanno<br />

prestando il loro servizio con<br />

gratuità e amore, proprio nello<br />

Spirito e nel Carisma di Santa<br />

Maddalena di Canossa.<br />

Partiamo dal Continente Africano.<br />

Nella missione del Cairo Nicole<br />

( USA), Cari (USA) e Monika<br />

(Polonia) sono impegnate dallo<br />

scorso dicembre 2007 nell’educazione<br />

dei piccolissimi della<br />

scuola materna, nell’educazione<br />

informale del centro di S. Backita<br />

che svolge corsi di cucito,<br />

informatica, inglese, e morale<br />

per uomini e donne adulti. Tutte<br />

e tre svolgeranno servizio di<br />

volontariato per 1 anno


Nicole sta aspettando di ottenere<br />

il visto per andare in Sudan,<br />

dove raggiungerà Federica<br />

(Brescia) che dopo un anno al<br />

Cairo è ora impegnata nella<br />

missione a El Obeid in Sudan<br />

appunto. Federica completerà i<br />

suoi 2 anni di servizio a dicembre<br />

2008.<br />

In Togo, ci sono 6 volontarie a<br />

tempi lunghi impegnate nel<br />

dispensario VOICA; Maristella<br />

( Magenta ) missionaria laica da<br />

10 anni in Togo, Monica (USA)<br />

tecnica di laboratorio che ad<br />

agosto completerà i suoi 3 anni<br />

di servizio di volontariato, Olivia<br />

(Togo) interprete e assistente<br />

in varie mansioni, Mary<br />

(USA) infermiera in missione<br />

dall’agosto 2007 per un anno,<br />

Ilaria (Bergamo – Italia) anche<br />

lei in missione dall’agosto 2007<br />

lavora nella farmacia del dispensario,<br />

presterà sevizio per<br />

un anno e mezzo, ed Elizabeth<br />

(USA) farmacista professionale<br />

in missione da dicembre 2007<br />

per un anno.<br />

In Malawi, ad insegnare nella<br />

scuola professionale ci sono due<br />

volontarie, Gosia dalla Polonia<br />

insegnante di Inglese e Marcella<br />

dalla Malesia insegnante di<br />

informatica e contabilità<br />

Ed ora il Congo. Patricia (USA)<br />

insegna alla scuola elementare<br />

ed è anche impegnata in tanti<br />

progetti in collaborazione con<br />

le madri della missione, è partita<br />

lo scorso agosto 2007 e presterà<br />

il suo servizio per un periodo<br />

di due anni. Luca (Brescia<br />

– Italia) panettiere è partito lo<br />

scorso dicembre 2007 e si fermerà<br />

per un anno, il primo<br />

fornaio congolese!! Fausto, da<br />

Verona , è un giovane ingegnere<br />

tutto fare che resterà in missione<br />

due anni. Questi sono i<br />

pionieri della missione Congo.<br />

In Brasile abbiamo un solo volontario<br />

a tempi lunghi, Michele da<br />

Vimercate-Italia. Michele svolge<br />

attività di animazione dei bambini<br />

e ragazzi di strada nel centro di<br />

accoglienza della missione e<br />

nell’oratorio. È partito a gennaio<br />

2007 e resterà in missione fino a<br />

gennaio 2009.<br />

A Timor Est Dagmara, dopo due<br />

anni di missione nel 2005/2007,<br />

è tornata per altri 6 mesi per<br />

continuare ad aiutare la missione<br />

di Baucau,<br />

A Timor Ovest, ci sono tre volontarie,<br />

Meghan (USA) veterana<br />

della missione VOICA a Nurobo<br />

che completerà il suo servizio<br />

biennale a luglio 2008, Angela<br />

(USA) impegnata nell’insegnamento<br />

delle ragazze del centro di<br />

formazione della donna e Lucy<br />

(Malesia) medico pediatra. Angela<br />

è partita lo scorso dicembre<br />

2007 e si fermerà 9 mesi mentre<br />

Lucy, arrivata lo scorso agosto<br />

2007 svolgerà il suo servizio per<br />

due anni.<br />

Oltre a questi volontari a tempi<br />

lunghi in questo momento ci<br />

sono altri 5 volontari : Simone di<br />

Verona in Congo, Claudia di<br />

Roma a Timor Ovest, Delfina e<br />

Ilaria da Torino e Roberta da<br />

Lecco in Togo, che si fermeranno<br />

per due/ tre mesi ad aiutare i<br />

nostri volontari nel servizio!!!<br />

Il prossimo corso di formazione<br />

per i volontari a tempi lunghi<br />

inizierà il 15 giugno 2008 alla<br />

sede del VOICA a Roma.<br />

Se ci state pensando, è forse arrivato<br />

il momento di prendere un<br />

pò di coraggio e fare il salto “nel<br />

buio”!<br />

In tutte le missioni sopraccitate<br />

serve aiuto! Tanto aiuto! Molti<br />

volontari ad agosto finiranno il<br />

loro mandato e c’è bisogno si<br />

sostituirli per continuare la mis-<br />

Marzo 2008<br />

Volume 6 · Numero 1<br />

sione che Dio ci ha affidato...fare<br />

conoscere Gesù!<br />

Per il Brasile cerchiamo animatori<br />

per un periodo di 6 mesi in quanto<br />

è molto difficile ottenere il<br />

visto per un periodo più lungo.<br />

Forza allora, c’è bisogno<br />

delle vostre<br />

mani, dei vostri piedi<br />

e soprattutto del<br />

vostro cuore!<br />

La Redazione<br />

Per info chiama<br />

il nostro ufficio<br />

06. 39375103<br />

339.1160529<br />

(Sr. Patrizia)<br />

340.2680039 (Silvia)<br />

oppure manda 13 un’e-<br />

mail<br />

voica@fdcc.org


Marzo 2008<br />

Volume 6 · Numero 1<br />

Martedì 5 febbraio 2008 presso la<br />

Casa Generalizia delle Suore Canossiane<br />

a Roma, in Via della Stazione di<br />

Ottavia,70 è iniziato il XV Capitolo<br />

Generale.<br />

Per 45 giorni le nostre Sorelle Canossiane<br />

staranno riunite per verificare la<br />

situazione della Congregazione, scegliere<br />

la nuova leadership dell’Istituto ed<br />

estendere le linee programmatiche per i<br />

prossimi 6 anni.<br />

Le Sorelle chiamate al Capitolo sono<br />

tutte le rappresentanti delle Province del<br />

Mondo Canossiano più il Consiglio<br />

Generale, ovviamente inclusa la Madre<br />

14<br />

Madre Margaret Peter,<br />

nuova Madre Generale,<br />

con Maristella Bigogno<br />

Generale.<br />

Anche Suor Patrizia, è intervenuta il 9<br />

febbraio per presentare la relazione degli<br />

ultimi 6 anni del VOICA e gli obiettivi del<br />

futuro: più volontari, più sensibilizzazione<br />

dei cuori e più collaborazione tra laici e<br />

sorelle religiose.<br />

Maristella Bigogno, missionaria laica, ha<br />

partecipato ad un’incontro del Capitolo<br />

Sabato 8 Marzo per testimoniare il suo<br />

servizio ai poveri che da dieci anni svolge<br />

con amore e impegno nella missione del<br />

Togo - Africa.<br />

Dal 2002 la Madre Generale del mondo<br />

Canossiano era stata Madre Marie Re-<br />

medios, ma il giorno 1° Marzo, dopo<br />

una settimana di esercizi spirituali e di<br />

discernimento il Capitolo Generale ha<br />

eletto la nuova Madre Generale nella<br />

persona di Madre Margaret Peter di<br />

origine Indiana.<br />

Il giorno 2 Marzo è stato eletto anche il<br />

nuovo Consiglio Generale. Le consigliere<br />

sono: Madre Anna Maria Babbini,<br />

Vicaria Generale (Argentina),<br />

Elizabeth Chamber (USA), Anna Tan<br />

(Singapore), Anna Molinari (Australia).<br />

Il Capitolo si concluderà il giorno<br />

mercoledì 19 Marzo, e così tutte le<br />

Madri Provinciali ritorneranno nelle<br />

loro comunità e riporteranno alle loro<br />

Sorelle tutte le decisioni prese in<br />

questi 45 giorni.<br />

Vogliamo dire un grazie di cuore a<br />

Madre Marie Remedios per la sua<br />

guida, la sua vicinanza il suo sostegno<br />

e il suo amore ai poveri, alle sorelle,<br />

al VOICA e a tutti i volontari in questi<br />

12 anni di servizio nel Consiglio Generale.<br />

Preghiamo per lei perché il Signore<br />

continui a donarle la forza e la<br />

fede per portare avanti la sua missione<br />

nel mondo. Grazie, M.Marie.<br />

Un grande grazie anche a Madre<br />

Mariangela Casagrande, la Madre<br />

Consigliera Generale di riferimento<br />

VOICA degli ultimi 6 anni, per averci<br />

assistito nel cammino con pazienza ed<br />

umiltà.<br />

A Madre Margaret le nostre felicitazioni<br />

e la preghiera perchè il Signore<br />

mandi il Suo Spirito su di Lei ad illuminarle<br />

il cammino e le scelte da prendere<br />

per il bene di tutte le Sorelle, le loro<br />

comunità, e i loro apostolati soprattutto<br />

per il bene dei fratelli poveri.<br />

Ringraziamo Dio nostro Padre per il<br />

dono delle Canossiane alla Chiesa e<br />

all’umanità intera ed insieme a loro<br />

“andiamo in tutto il mondo” per far<br />

conoscere Gesù!<br />

L a Redazione


Monika<br />

Nicole<br />

Saluti dall’ Egitto e un grande CIAO da<br />

Monika, Cari e Nicole. Siamo al Cairo da<br />

3 mesi. A parte l’immondizia e i gatti<br />

randagi sulla strada, la polvere sulle<br />

finestre e il fatto che Nicole sta ancora<br />

aspettando il visto per il Sudan , il sole e<br />

le Benedizioni di Dio splendono su di<br />

noi!<br />

Il centro di formazione per gli adulti ha<br />

avuto il suo grande inizio quest’anno. Le<br />

Suore Canossiane offrono corsi serali di<br />

cucito, inglese, computer, e corsi per<br />

parrucchiera.<br />

Monica aiuta con il corso di cucito ed è<br />

emozionata per l’inizio del nuovo semestre.<br />

Cari trova che insegnare inglese<br />

agli adulti è particolarmente appagante<br />

perché mettono in pratica le loro conoscenze<br />

immediatamente. Inoltre dice, “<br />

Apprezzo molto avere l’opportunità di<br />

lavorare con gli adulti perché mi inse-<br />

gnano molte cose sulla cultura Egiziana e<br />

Sudanese.”<br />

Nella nostra parrocchia, ci sono incontri<br />

settimanali con i ragazzi della scuola in<br />

cui noi aiutiamo ad organizzare giochi e<br />

canzoni. In queste sere ci incontriamo<br />

anche con un gruppo di donne, il gruppo<br />

Bakhita, che fa lavori d’artigianato per<br />

raccogliere fondi.<br />

In un’altra area del Cairo (Arbaunus), si<br />

incontra un’ altro gruppo Bakhita. Loro<br />

sperano di migliorare le loro conoscenze<br />

in cucito e in inglese in quest’anno con<br />

l’aiuto di noi volontarie.<br />

Nell’abituarci a tutto ciò che ci circonda, le<br />

aspettative per la nostra missione diventano<br />

più chiare e i nostri talenti diventano<br />

un offerta al Signore e alla Sua missione.<br />

Spendiamo le mattinate e i primi pomeriggi<br />

all’asilo facendo varie attività. Nicole<br />

sta lavorando nella creazione di una<br />

Marzo 2008<br />

Volume 6 · Numero 1<br />

nuova scienza delle sillabe da includere<br />

del curriculum dell’asilo, mentre Cari e<br />

Monica insegnano inglese, ginnastica e<br />

arte.<br />

Molti bambini sono profughi Sudanesi. Il<br />

loro difficile e a volte triste passato<br />

viene bloccato dalla nostra vista dal loro<br />

sorriso e comportamento giocoso del<br />

quale noi siamo testimoni ogni giorno. I<br />

bambini danno la prova di essere un<br />

esempio per tutti noi qui…a continuare<br />

a muoversi, amare, e sorridere a discapito<br />

delle difficoltà che possiamo incontrare.<br />

Anche noi abbiamo avuto le nostre<br />

sfide. La cultura e le aspettative per le<br />

donne è molto diversa da ogni altro<br />

paese a casa. Con il sostegno e la<br />

conoscenza dei nostri colleghi e delle<br />

suore qui, abbiamo imparato le misteriose<br />

sfumature di questo bellissimo paese.<br />

Ognuno di noi vive le esperienze in<br />

modo diverso e viene sfidato in diversi<br />

modi.<br />

Nel sederci insieme per scrivere questo<br />

articolo e pensando alla nostra missione<br />

fino adesso, Monica ha riflettuto, “ ho<br />

imparato tanto su me stessa, sulle<br />

persone con cui sto e su questo paese.<br />

La cosa più è importante è la mia presenza<br />

qui e non quello che faccio.<br />

Essere qui con gioia e pazienza è ciò<br />

che conta. Da quando sono qui, apprezzo<br />

sempre più quello che mi è stato<br />

dato da Dio e giorno dopo giorno, mi<br />

accorgo che senza Dio non sono niente.<br />

Giorno dopo giorno, vedo quanto ho<br />

bisogno di Lui nella mia vita. Per questo<br />

sono davvero grata.”<br />

Nicole Roskowski (USA), Monika Baczewska<br />

(Poland), Cari Kovach (USA)<br />

Cairo – Egitto, Marzo 2008<br />

*Il 16 Gennaio 2008 Dagmara Kmiec dalla Polonia è tornata a Timor Est per 6 mesi<br />

dopo il suo servizio di volontariato durato due anni e terminato ad agosto 2007.<br />

*Il 3 Febbraio 2008 a Roma, si è festeggiato il Bicentenario delle Suore Canossiane.<br />

15<br />

*Il 9 Febbraio Meghan kasun (USA) è tornata da Timor Ovest dopo quasi due anni di missione per motivi famigliari, ma ad Aprile<br />

ritornerà in missione per finire il suo mandato.<br />

* Il 15 Febbraio 2008 Roberta Laini, una giovane ostetrica di Lecco è partita per il Togo dove presterà servizio nel dispensario<br />

VOICA per alcuni mesi. ( Cont. Alla pagina seguente)<br />

Cari


Marzo 2008<br />

Volume 6 · Numero 1<br />

Firmereste un foglio in bianco per poi<br />

darlo a Gesù da scrivere il testo? Fa<br />

paura vero? Ebbene per una giovane<br />

donna di nome Maria, questo salto di<br />

fede è stato possibile ed ha cambiato la<br />

storia, liberando l’uomo dal peccato e<br />

salvandolo.<br />

Tante volte si “usa” la Madonna come<br />

una bella immaginetta da mettere nel<br />

portafoglio, si indossa la Sua medaglietta<br />

miracolosa o si appende il rosario in<br />

macchina…..ma avete mai parlato con<br />

Lei come una mamma dal cuore grande<br />

e misericordioso? Dal Suo cuore sgorga<br />

senza fine l’amore del Figlio il quale ci<br />

cerca ma spesso trova i nostri cuori<br />

chiusi ed ostinati. Lui allora non entra,<br />

se non c’è spazio Lui non forza la<br />

situazione, è un gentiluomo, ci lascia<br />

liberi.<br />

Penso che pregare Maria, è il miglior<br />

modo per arrivare a Gesù. Maria è l’esempio<br />

della fede e dell’umiltà, è il nostro<br />

modello da seguire e imitare. E’ alla sua<br />

bellezza che dobbiamo puntare…..una<br />

donna vestita di sole con la luna sotto i<br />

piedi e sul capo una corona di 12 stelle!!!<br />

Una volta mi trovai in una semplice cappella,<br />

ricordo di pregare con le lacrime<br />

agli occhi per via di una sofferenza che<br />

stavo vivendo, ma ecco che il mio sguardo<br />

si spostò su una scritta intagliata in<br />

una corteccia e appesa sulla parete in<br />

fondo. La scritta diceva: “ E voi che<br />

passate per la via, fermatevi a pensare<br />

se c’è un dolore più grande del mio”.<br />

Quella frase era di Maria, serva obbediente<br />

del Padre. Subito le mie lacrime si<br />

asciugarono. Una luce di speranza entrò<br />

nel mio cuore.<br />

Anche Maria prima di noi ha sofferto,<br />

come donna, come moglie e come madre.<br />

Ai piedi della croce non ha perso la<br />

fede e la speranza in quel Dio che grandi<br />

cose fece in Lei, anche quando tutto<br />

sembrava difficile ed incerto. Il Signore<br />

con il Suo Spirito Santo le ha mostrato la<br />

strada e lei, in completo silenzio interiore,<br />

umiltà e obbedienza dice: “Fate quello<br />

che Egli vi dirà”.<br />

Gesù sulla croce dice al suo amato<br />

apostolo Giovanni: “Ecco tua Madre”<br />

Gesù in quelle tre parole ha affidato a<br />

tutta l’umanità la Sua Mamma Maria, e<br />

ora è nostra Madre.<br />

Può una madre ai piedi della croce che<br />

piange il dolore del Figlio crocifisso<br />

abbandonare tutti i suoi figli lungo il loro<br />

cammino? Non li condurrà invece sulla<br />

via che il Signore ha tracciato per<br />

ognuno di loro con amore tenero e<br />

materno? Affidiamoci a Maria, preghiamo<br />

perché lei ci conduca per mano alla<br />

casa del Padre. Lei ha trovato il suo<br />

tesoro, ci aiuterà a trovare il nostro se<br />

glielo chiediamo.<br />

Preghiamo il Padre che ci faccia conoscere<br />

Gesù attraverso il silenzio di<br />

Maria.<br />

Prendiamo per mano il Rosario, e non<br />

solo appendiamolo al muro<br />

….camminiamo con la nostra Mamma<br />

Santa sgranando i semi verso il mistero<br />

di Gesù. La preghiera del Rosario è<br />

“l’arma” d’amore più potente. È una<br />

pioggia di rose che cade sul mondo.<br />

E come mi disse un mio amico un<br />

giorno;<br />

“ogni decisione ed ogni scelta<br />

importante della tua vita prendila<br />

con Maria”.<br />

Silvia Zampatti, Roma<br />

(...cont. Da pagina 15)<br />

*Il 22 Febbraio 2008 Ilaria Ciavarella e Delfina Antonelli, due giovani infermiere di Torino sono partite per il Togo per aiutare<br />

nel dispensario per 3 mesi.<br />

*Sabato sera 8 Marzo a Roma è andato in scena un musical dal titolo: Maddalena sempre con noi! Tra gli attori e i partecipanti,<br />

Manuele Sciarra del gruppo VOICA Ghedi ha cantato la canzone composta da lui; “Il Dono”<br />

*Sabato 1 Marzo 2008, Maristella Bigogno, missionaria laica da 10 anni in Togo è rientrata a Roma per dare la sua testimonianza<br />

al Capitolo Generale.<br />

*Il 15 Marzo 2008 alle ore 15,00 a Brescia in Via San Martino, 33 si è tenuto il primo incontro di formazione VOICA per i<br />

volontari a tempi brevi che quest’anno partiranno per i progetti estivi.<br />

Lo stesso incontro per i volontari del Centro – Sud si terrà mercoledì 19 marzo alle ore 20,00 presso la sede del VOICA in Via<br />

Bessarione, 33<br />

16<br />

Roma.<br />

*Il prossimo corso di formazione per i volontari a tempi lunghi inizierà il 15 Giugno 2008 sempre a Roma presso la sede del<br />

VOICA.<br />

GRAZIE DI CUORE PER IL PREZIOSO SERVIZIO DI TUTTI!<br />

CHE IL SIGNORE RICOMPENSI LA VOSTRA GENEROSITA’ IN GIOIA!!!

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