strade medievali.pdf - Maria Maltoni
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LE VIE DEI PELLEGRINI
La riduzione dei traffici mercantili e la<br />
frammentazione politica che caratterizzarono il<br />
Medioevo europeo si tradussero nell’assenza di<br />
manutenzione e nel pratico abbandono<br />
dell’eredità romana.<br />
Innumerevoli tracciati che collegavano i grandi<br />
centri imperiali furono completamente<br />
abbandonati, altri rovinosamente trasformati: da<br />
<strong>strade</strong> coerenti e a lunga distanza, a una miriade di<br />
piccole <strong>strade</strong> che collegavano centri sparsi.
Rispetto alle complesse e ben curate costruzioni<br />
viarie romane, le <strong>strade</strong> <strong>medievali</strong> si<br />
contraddistinguevano per un’estrema povertà<br />
strutturale.<br />
Le antiche vie romane erano lastricate, nella<br />
maggior parte dei casi rettilinee e pianeggianti.<br />
Le <strong>strade</strong> <strong>medievali</strong>, che collegavano insediamenti<br />
prevalentemente “in altura” erano invece spesso in<br />
forte pendenza, tortuose, anguste ed irregolari nelle<br />
dimensioni (nei tratti rinvenuti la larghezza oscilla<br />
tra i 2,5 e i 3,5 metri), quasi del tutto prive di opere<br />
murarie come ponti o muri a retta.
L’instabilità politica, le frequenti variazioni dei<br />
percorsi rendevano discontinui e precari gli<br />
interventi di manutenzione delle <strong>strade</strong>, compito<br />
che durante tutto l’Alto Medioevo e fino al XIII<br />
secolo spettava di norma alle pievi.
Le <strong>strade</strong> apparivano<br />
come delle mulattiere,<br />
percorribili a piedi o<br />
tutt’al più a dorso di un<br />
cavallo (privilegio dei<br />
personaggi più insigni) o<br />
di un mulo.<br />
Con il Medioevo era<br />
infatti caduto quasi in<br />
disuso il trasporto<br />
tramite veicoli a ruote e<br />
d’altra parte le ridotte<br />
dimensioni delle <strong>strade</strong><br />
non avrebbero permesso<br />
in molti tratti il passaggio<br />
di carri.
Il selciato<br />
Si sono conservati in alcuni casi tratti<br />
di selciato originari, rinvenibili nei casi<br />
in cui al tracciato medievale non si<br />
sono sovrapposte strutture viarie<br />
successive.<br />
I tratti più rilevanti sinora individuati<br />
in Toscana si trovano nella Valdelsa.
Ponti e guadi<br />
In età medievale si attraversavano i fiumi nella<br />
maggior parte dei casi a guado o con<br />
imbarcazioni.<br />
Solo in prossimità di punti di passaggio di<br />
particolare rilievo si costruivano ponti che, per<br />
le modeste dimensioni e per la struttura precaria<br />
(erano in legno), erano spesso travolti dalle<br />
piene.<br />
Per questa ragione non restano molte tracce dei<br />
ponti più importanti originariamente edificati.
I romei<br />
I pellegrini si spostavano nella maggior<br />
parte dei casi a piedi. Sprovvisti degli agi dei<br />
viaggiatore moderno ed esposti alle<br />
intemperie, viaggiavano muniti di un<br />
equipaggiamento minimo: un mantello, un<br />
cappello a larghe tese, la bisaccia e il<br />
bordone (il bastone con la punta metallica).<br />
E’ difficile quantificare l’entità dei tratti<br />
percorsi quotidianamente dai viandanti si<br />
può ipotizzare una media giornaliera tra i 20<br />
e i 40 chilometri.
Per sostenere ed alimentare<br />
spiritualmente il pellegrino, il<br />
percorso era costellato di<br />
riferimenti alle mete spirituali,<br />
di reliquie sacre, di immagini<br />
simboliche (come le figure di<br />
labirinto raffigurate in molte<br />
chiese, simbolo della<br />
peregrinazione dei fedeli verso<br />
la meta finale).<br />
La strada, grazie al flusso di<br />
pellegrini provenienti da aree<br />
culturali diverse, diventa veicolo<br />
di idee, portatrice di cultura.
Le Mansioni (Luoghi di sosta)<br />
Per assistere i pellegrini sorgevano frequenti lungo il<br />
cammino, in corrispondenza dei luoghi di sosta,<br />
strutture rivolte all’accoglienza e al ristoro.<br />
Gli ospedali in particolare assolvevano alla funzione di<br />
fornire assistenza materiale e spirituale ai viaggiatori.<br />
Con il termine di ospedale (dal latino hospes, ospite)<br />
si intendeva infatti originariamente il luogo dove si<br />
dava ospitalità e assistenza, ma anche il luogo dove vi<br />
si praticavano cure ai pellegrini infermi, da cui<br />
l’evoluzione della parola nell’accezione attuale.
Gli ospizi potevano essere controllati da monasteri, chiese<br />
cittadine o da pievi, in seguito anche da ordini religiosi<br />
legati a Gerusalemme come i templari, o ospitalieri come i<br />
Frati del Tau di Altopascio; dall’XI secolo, con la riforma<br />
della Chiesa, si assistette anche alla formazione di ospizi da<br />
parte di fondazioni ospedaliere laiche.<br />
Ma accanto ai luoghi di accoglienza, che assolvevano al<br />
dovere cristiano dell’ospitalità, non mancavano le strutture<br />
a pagamento come alberghi e locande, che accoglievano sia<br />
commercianti che pellegrini.
Itinerari<br />
I maggiori itinerari <strong>medievali</strong> furono la via romea (o<br />
francigena) che da Roma, attraverso il Moncenisio o il<br />
Gran San Bernardo, portava in Champagne e sino alla<br />
Manica; la via Tolosana che tagliava la Francia<br />
meridionale da est a ovest e portava sino alla penisola<br />
iberica dove, dirigendosi sempre a ovest raggiungeva<br />
Santiago di Compostela in Galizia; la via che grazie al<br />
passo del Brennero congiungeva la Germania a Venezia.<br />
Una importantissima rivoluzione nella direttrice nordsud<br />
ebbe luogo alla metà del duecento quando la<br />
ricostruzione di un grande ponte permise l’apertura del<br />
San Gottardo.
• Circa 800 d.C.<br />
• Circa 900 d.C.<br />
• Circa 1200 d.C.<br />
• Circa 1200 d.C.<br />
• Circa 1250 d.C.<br />
eventi<br />
Carlo Magno prescrive il restauro della viabilità<br />
(soprattutto alpina)<br />
la via Francigena si afferma come strada di<br />
pellegrinaggio e collegamento<br />
la strada del Gottardo diventa la via di<br />
comunicazione fra nord e sud Europa<br />
compare la livella fondamentale strumento per<br />
edificare<br />
viene inventato il martinetto, indispensabile per<br />
sollevare grandi pesi