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Triangolo Rosso - Associazioni Milano

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che non ne potevano disporre<br />

fino al rimpatrio senza<br />

il consenso della divisione<br />

di polizia.<br />

Ad ognuno era consentito<br />

di trattenere 50 franchi svizzeri<br />

e pochi oggetti personali;<br />

gli apparecchi fotografici<br />

vengono presi in consegna<br />

dal comandante svizzero<br />

dei campi d’internamento<br />

(…).<br />

Nel periodo d’internamento<br />

i rifugiati con mezzi avevano<br />

diritto al Taschengeld<br />

o argent de poche, pari a 30<br />

franchi mensili a persona,<br />

prelevati dal conto personale.<br />

(…). Per “liberazione<br />

dal campo”, quindi dal controllo<br />

militare sugli internati,<br />

si intendeva l’autorizzazione<br />

a risiedere in privato,<br />

a dipendenza della au-<br />

22<br />

RAPPORTO GENERALE<br />

COMMISSIONE ANSELMI<br />

torità cantonali di polizia.<br />

La “liberazione” non era un<br />

diritto, ma una concessione<br />

della polizia federale degli<br />

stranieri. Per lasciare il<br />

campo bisogna essere cittadini<br />

italiani (…) e dovevano<br />

avere mezzi finanziari<br />

per almeno un anno, 5.000<br />

franchi, con diritto ad un<br />

prelievo massimo mensile<br />

stabilito, nell’apposito conto<br />

presso la Volksbank a<br />

Berna o un garante che assicurasse<br />

vitto ed alloggio.<br />

La “liberazione” dal campo<br />

si rivelò costosissima,<br />

sicché era alla portata solo<br />

dei più abbienti.<br />

Dalle confisc<br />

Il ruolo decisivo nell’operazione dei<br />

podestà comunali, degli<br />

amministratori dei beni della<br />

comunità semita e dei “parà” del<br />

Raggruppamento Arditi di Tradate<br />

Il 6 dicembre 1943, pochi<br />

giorni dopo “l’ordine di polizia<br />

n. 5” del ministro<br />

dell’Interno Guido Buffarini<br />

Guidi, con cui veniva ordinato<br />

il concentramento in<br />

appositi campi di tutti gli<br />

ebrei di ogni nazionalità residenti<br />

sul territorio nazionale<br />

ed il sequestro dei loro<br />

beni mobili ed immobili in<br />

attesa “di essere confiscati<br />

nell’interesse della Rsi”, la<br />

prefettura di Varese, con una<br />

circolare al questore, ai carabinieri<br />

e ai vari podestà<br />

della provincia, ordinò l’inizio<br />

degli accertamenti per<br />

stabilire la consistenza del<br />

patrimonio degli ebrei italiani,<br />

dei discriminati e dei<br />

cittadini stranieri.<br />

È la prima notizia ufficiale<br />

sull’argomento che anticipa<br />

quella relativa alla più<br />

vasta operazione di sequestro<br />

e di confisca dei beni<br />

ebraici.<br />

Queste foto, scattate da un soldato tedesco, ritraggono un gruppo di ebrei sorpreso nei pressi di Dumenza, estremo lembo di terra

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