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Doc contagiati dal<br />
“MAL D’AFRICA”<br />
Sopra<br />
Vincenzo Riboni,<br />
primario del Pronto Soccorso dell’ospedale di Vicenza<br />
CI SONO TANTE TRACCE DI VICENZA<br />
NEL CONTINENTE AFRICANO MALATO<br />
E BISOGNOSO DI AIUTO. SEMPRE PIÙ<br />
NUMEROSI, INFATTI, SONO I MEDICI<br />
BERICI CHE DURANTE LE FERIE<br />
SI RECANO A PRESTARE SERVIZIO<br />
GRATUITO DOVE L’ASSISTENZA<br />
SANITARIA NON ESISTE<br />
di Franco Pepe<br />
redazione@ilgiornaledivicenza.it<br />
STORIE<br />
Il “mal d’Africa”? E’ una malattia incurabile, in particolar modo<br />
se i pazienti sono gli stessi medici, professionisti affermati in<br />
Italia, sensibili verso le popolazioni per le quali malattie e sofferenza<br />
rappresentano una condizione endemica di vita. Così<br />
molti camici bianchi vicentini approfittano delle ferie per recarsi in<br />
luoghi sperduti del continente africano, dove la presenza di un medico<br />
è un vero e proprio miracolo, un evento del tutto eccezionale.<br />
Esempi di questa forma di solidarietà targata Vicenza ce ne sono tanti.<br />
Quando è ripartito la seconda volta da Yirol, sperduto villaggio, gli<br />
hanno sventolato centinaia di fazzoletti bianchi. Bambini con le stampelle,<br />
ma tutto un popolo sofferente e malato che non ha niente ma<br />
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