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Nuovi farmaci antidepressivi

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Depressione<br />

Farmaci <strong>antidepressivi</strong><br />

Deflessione dell’umore in senso patologico dalla disforia alla malinconia<br />

tetra accompagnata da sintomi:<br />

• emotivo-affettivi<br />

• senso di colpa, inadeguatezza<br />

• neurovegetativi<br />

• alterazioni del ritmo sonno-veglia, del metabolismo, del peso<br />

corporeo, etc<br />

• psicomotori<br />

• senso di vuoto mentale, difficoltà nell’espressione verbale,<br />

alterazione della mimica<br />

• cognitivi<br />

• alterazioni dell’attenzione, della capacità di concentrazione,<br />

della memoria.<br />

NEJM, 2008


Depressione<br />

• primaria<br />

• secondaria ad eventi<br />

(disturbi dell’adattamento)<br />

• indotta da <strong>farmaci</strong><br />

• alcol<br />

• amfetamine<br />

• antagonisti H2<br />

• steroidi<br />

• causata da patologie<br />

Criteri diagnostici<br />

• ereditarietà 37% (anamnesi familiare)<br />

Farmaci <strong>antidepressivi</strong><br />

• periodicità (risoluzione spontanea, ricadute 60% entro 5 anni)<br />

• polarità (unipolare/bipolare).


NEJM, 2011


Patogenesi della depressione<br />

NEJM, 2008<br />

Deficit di monoamine (noradrenalina,<br />

serotonina > dopamina)


Patogenesi<br />

della<br />

depressione<br />

Alterazioni dell’asse<br />

ipotalamo-ipofisisurrene<br />

Aumento del rilascio di<br />

cortisolo<br />

Inibizione della sintesi di BDNF<br />

(Brain-Derived-Neurotrophic-Factor)<br />

NEJM, 2008


NEJM, 2008


Patogenesi<br />

della<br />

depressione<br />

Alterazione dei ritmi circadiani<br />

Nature Rev Drug Discov, 2010


NEJM, 2008


Farmaci <strong>antidepressivi</strong><br />

I <strong>farmaci</strong> <strong>antidepressivi</strong> inducono un aumento della disponibilità<br />

sinaptica di neurotrasmettitori con differenti meccanismi di<br />

azione:<br />

• inibizione del metabolismo<br />

• rimozione del tono inibitorio del rilascio<br />

• blocco della ricaptazione<br />

L’azione antidepressiva non è correlata all’effetto del<br />

farmaco sulla disponibilità di un singolo<br />

neurotrasmettitore, ma è il risultato di complesse<br />

interazioni tra strutture neuronali diverse con profonde<br />

modificazioni dell’equilibrio neurotrasmettitoriale


Inibitori delle monoaminossidasi (I-MAO)<br />

• Iproniazide, primo farmaco antidepressivo<br />

• Uso di questi <strong>farmaci</strong> superato dai <strong>farmaci</strong> più recenti<br />

• Importanti interazioni farmacologiche e con alimenti<br />

• crisi ipertensive<br />

• Inibitori irreversibili: tranilcipromina, fenelzina molti ed<br />

importanti effetti collaterali<br />

• Inibitori reversibili (RIMA): moclobemide, toloxatone, interazioni<br />

con alimenti meno importanti, effetti collaterali meno gravi, ma<br />

frequenti<br />

• sindrome serotoninergica<br />

• edemi periferici<br />

• neuropatie periferiche<br />

• cefalea<br />

• utilizzo in pazienti non responsivi ai triciclici.


Antidepressivi triciclici (TCA)<br />

• Imipramina, composto derivato dalle fenotiazine<br />

• Amine terziarie (imipramina ed amitriptilina) e secondarie (desipramina,<br />

nortriptilina)<br />

• Bloccano con varia potenza la ricaptazione di NA e 5-HT<br />

• Sono molto meno efficaci sulla ricaptazione di DA<br />

• Bloccano con diversa potenza recettori muscarinici, istaminici (H1) ed α1adrenergici<br />

post-sinaptici molti e frequenti effetti collaterali<br />

• Stimolano i recettori α2-adrenergici presinaptici inibizione del rilascio<br />

di NA<br />

• Fenomeni di adattamento in seguito a somministrazione cronica:<br />

• il rilascio di NA tende a ritornare ai livelli basali<br />

• i recettori α1-adrenergici inizialmente bloccati recuperano la<br />

sensibilità alla NA effetti cardiovascolari<br />

• ridotta espressione di recettori GABA B e NMDA<br />

• stimolazione AMPc PKA CREB BDNF<br />

• L’emivita prolungata permette una sola somministrazione quotidiana<br />

• Gli effetti collaterali compaiono prima degli effetti <strong>antidepressivi</strong> che cominciano ad<br />

apparire dopo 2-3 settimane difficoltà nella compliance<br />

• Controindicati in: ipertrofia prostatica, glaucoma, cardiopatie.


Inibizione NET: desipramina > mirtazapina<br />

Ki (nM)<br />

Selettività NET/SERT: oxaprotilina > maprotilina<br />

TCA


Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)<br />

• Alle dosi terapeutiche bloccano selettivamente il trasportatore<br />

SERT con scarsi effetti sui trasportatori di NA e DA<br />

• Maggiore disponibilità di 5-HT che stimola i recettori effetti<br />

collaterali<br />

• Effetti su altri recettori meno pronunciati rispetto ai triciclici<br />

• Fenomeni di adattamento in seguito a somministrazione cronica:<br />

• down-regulation e desensitizzazione degli autorecettori<br />

presinaptici 5-HT 1A e 5-HT 1D che inibiscono la trasmissione<br />

serotoninergica<br />

• down-regulation dei recettori 5-HT 2A post-sinaptici eccitatori<br />

• iponatriemia (alterata secrezione ADH) più frequente che con i<br />

triciclici p.anziani, sonnolenza e confusione mentale.


Inibizione SERT: paroxetina > bupropione (inibisce DAT)<br />

Selettività SERT/NET: citalopram<br />

Ki (nM)


Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)<br />

Farmacocinetica e modalità di somministrazione<br />

• metabolizzazione epatica con formazione di metaboliti attivi<br />

(fluoxetina, sertralina, citalopram)<br />

• diverse emivite fluoxetina a giorni alterni<br />

• inibizione con varia potenza delle isoforme del CYP da cui<br />

vengono metabolizzati aumento dell’emivita e delle<br />

concentrazioni plasmatiche aggiustamento delle dosi<br />

• biodisponibilità aumentata di citalopram e paroxetina nei pazienti<br />

anziani (> 65 anni) riduzione della dose<br />

• interazioni farmacocinetiche: inibizione del metabolismo di altri<br />

<strong>farmaci</strong> (TCA e neurolettici).


Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)<br />

BMJ, 2010


Antidepressivi atipici<br />

• Antagonisti dei recettori α 2 –adrenergici presinaptici delle terminazioni<br />

adrenergiche e serotoninergiche (mianserina, mirtazapina)<br />

• stimolazione del rilascio di NA e 5-HT<br />

• ridotto blocco di recettori istaminergici ed adrenergici post-sinaptici<br />

• aumento ponderale<br />

• Inibitori selettivi della ricaptazione di NA e 5-HT (SNRI, venlafaxina,<br />

duloxetina)<br />

• nessuna affinità con i recettori istaminergici, adrenergici, muscarinici<br />

• effetti collaterali simili agli SSRI<br />

• duloxetina approvata da FDA per il trattamento del dolore muscoloscheletrico.


Antidepressivi atipici<br />

• Antidepressivi serotoninergici (trazodone, nefazodone)<br />

• blocco della ricaptazione di serotonina, antagonismo dei recettori<br />

5-HT 2 stimolazione della trasmissione serotoninergica<br />

• scarsi effetti su altri recettori.<br />

• Inibitori selettivi della ricaptazione di NA e DA (bupropione)<br />

• meno effetti collaterali degli SSRI<br />

• alternativa terapeutica in p. non responsivi agli SSRI<br />

• indicato nel trattamento per la cessazione del fumo<br />

• Inibitori selettivi della ricaptazione di NA (NRI, viloxazina, reboxetina)<br />

• selettività sul NET<br />

• nessuna affinità con i recettori istaminergici, adrenergici, muscarinici<br />

• alternativa terapeutica in p. non responsivi agli SSRI.


Ki (nM)<br />

Anti-muscarinici: amitriptilina > clomipramina > trimipramina > paroxetina<br />

Anti-H1: mirtazapina > doxepina > trimipramina > amitriptilina<br />

Anti-alfa1: doxepina > trimipramina > amitriptilina > clomipramina > imipramina


BIF, 2001


BIF, 2001


Linee guida per una terapia antidepressiva<br />

1. Il trattamento di un disturbo depressivo deve essere iniziato con un<br />

farmaco antidepressivo<br />

2. Il medico che effettua la terapia deve avere esperienza clinica<br />

nell’utilizzo di almeno due o tre <strong>farmaci</strong><br />

3. Il trattamento va iniziato a basso dosaggio (minimizzare gli effetti<br />

collaterali) e portato a dose piena in una settimana circa<br />

4. Intense variazioni individuali della concentrazione plasmatica<br />

causate da differenze genetiche del metabolismo<br />

5. Se non c’è una risposta clinica entro 2-3 settimane di trattamento si<br />

può valutare il cambiamento di molecola, il trattamento con due<br />

<strong>farmaci</strong> con diverso meccanismo di azione oppure l’aggiunta di<br />

<strong>farmaci</strong> come litio o antipsicotici atipici<br />

6. I potenziali effetti collaterali vanno discussi con il paziente prima<br />

dell’inizio della terapia<br />

7. Valutare la possibile comparsa di ideazione suicidaria per il precoce<br />

miglioramento della fase psicomotoria rispetto ai sintomi umorali<br />

8. Riduzione graduale della somministrazione per evitare la sindrome<br />

da interruzione del trattamento.


Scelta del farmaco<br />

antidepressivo<br />

NEJM, 2005


Durata del trattamento in<br />

terapia antidepressiva<br />

1. Fase acuta 6-10<br />

settimane<br />

2. Fase di continuazione<br />

6-9 mesi dalla<br />

remissione<br />

sintomatologica <br />

l’eventuale cessazione<br />

della terapia va fatta<br />

gradatamente<br />

3. Fase di mantenimento<br />

con lo stesso farmaco<br />

1-3 anni riduce il<br />

rischio di ricadute del<br />

60-70%.


Altre indicazioni cliniche dei <strong>farmaci</strong> <strong>antidepressivi</strong><br />

1. Disturbo ossessivo-compulsivo<br />

2. Disturbo post-traumatico da stress<br />

3. Disturbo di panico (fobia sociale, agorafobia)<br />

4. Enuresi notturna del bambino e dell’anziano<br />

5. Disturbo da deficit dell’attenzione nel bambino e nell’adulto<br />

6. Disturbi psicosomatici associati a patologie internistiche


<strong>Nuovi</strong> <strong>farmaci</strong> <strong>antidepressivi</strong>: agomelatina<br />

Nature Rev Drug Discovery, 2010


<strong>Nuovi</strong> <strong>farmaci</strong> <strong>antidepressivi</strong>: agomelatina<br />

• approvato da EMA nel 2009 per la depressione moderata-grave<br />

• agonista dei recettori della melatonina (Gi) regolazione del ritmo<br />

circadiano<br />

• antagonista dei recettori 5-HT 2C stimolazione della trasmissione<br />

dopaminergica ed adrenergica


<strong>Nuovi</strong> <strong>farmaci</strong> <strong>antidepressivi</strong>: agomelatina


Farmacologia clinica<br />

<strong>Nuovi</strong> <strong>farmaci</strong> <strong>antidepressivi</strong>: agomelatina


Farmacologia clinica<br />

<strong>Nuovi</strong> <strong>farmaci</strong> <strong>antidepressivi</strong>: agomelatina<br />

• 25 mg/os per die prima di dormire<br />

• fino a 50 mg se non ci sono miglioramenti in 2 settimane<br />

• controllare la funzionalità epatica ogni 6 mesi<br />

• sembra non dare sindrome da interruzione del trattamento né<br />

disturbi sessuali<br />

• effetti collaterali moderati che in genere scompaiono dopo le prime<br />

settimane: emicrania, sonnolenza, nausea, diarrea<br />

• CI in insufficienza epatica<br />

• la fluvoxamina e la ciprofloxacina inibiscono il metabolismo della<br />

agomelatina.

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