12.06.2013 Views

Bollettino no. 14 Luglio 2010 - Comune di Lavizzara

Bollettino no. 14 Luglio 2010 - Comune di Lavizzara

Bollettino no. 14 Luglio 2010 - Comune di Lavizzara

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

6<br />

trovassero pronto! Ma certo è gente abituata ad arrangiarsi,<br />

so<strong>no</strong> uomini forti che han<strong>no</strong> imparato<br />

presto ad affrontare le necessità.<br />

Dal mese <strong>di</strong> giug<strong>no</strong> abita<strong>no</strong> la cascina <strong>di</strong> Giacomo<br />

Fiori, <strong>di</strong>rettore dell’Azienda Forestale, a Monte Cima.<br />

Qualche gior<strong>no</strong> fa si era<strong>no</strong> detti d’accordo per<br />

una piccola intervista.<br />

Livio arriva con un lungo ramo in spalla e la maglietta<br />

giallo sole perché è bene esser ben visibili<br />

quando si lavora in bosco, i compagni devo<strong>no</strong> rico<strong>no</strong>scersi<br />

e <strong>di</strong>stinguersi facilmente nel trambusto <strong>di</strong><br />

alberi e tronchi.<br />

“Vengo per le mie domande … tra <strong>di</strong>eci minuti va<br />

bene?”<br />

“Abbiamo pensato <strong>di</strong> invitarti a cena. Un po’ più <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>eci minuti, però! Alle sette è pronta!”<br />

So<strong>no</strong> proprio contenta, vuol <strong>di</strong>re che mi han<strong>no</strong> accettata<br />

e questo mi fa piacere.<br />

Intanto io cerco inutilmente nell’arma<strong>di</strong>o qualcosa<br />

<strong>di</strong> buo<strong>no</strong> da offrire e alla fine mi devo accontentare<br />

delle mele che mi ero portata. Cotte al for<strong>no</strong> con lo<br />

zucchero so<strong>no</strong> buone, ma certo <strong>no</strong>n è granché co-<br />

me dessert. Mentre parliamo prendo solo pochi appunti,<br />

un po’ per inesperienza e un po’ perché mi<br />

piace <strong>di</strong> più così, conversare semplicemente. Tanto<br />

mi ricordo tutto. E se <strong>no</strong>n mi ricorderò <strong>di</strong> tutto, quel<br />

che certo mi resterà sarà il vero <strong>di</strong> questa serata<br />

dove mangio e bevo e parlo insieme a persone che<br />

<strong>no</strong>n co<strong>no</strong>scevo e questo <strong>no</strong>n ci intralcia dal poter<br />

comunicare, <strong>no</strong>n ci ostacola nello scambio <strong>di</strong> impressioni<br />

ed emozioni. Chiedo loro con speranza se<br />

li ama<strong>no</strong> questi posti, se ci stan<strong>no</strong> bene su questo<br />

monte che io amo tanto … “Ma sì … Certo dalla<br />

parte <strong>di</strong> là è peggio …” mi risponde Livio accennando<br />

al paretone scuro che sale <strong>di</strong> là della valle. Io<br />

vorrei che tutti la sentissero questa meraviglia ma<br />

certo è più facile quando è la tua casa. E loro, la loro<br />

casa, la godo<strong>no</strong> soltanto il sabato e la domenica<br />

perché poi il lune<strong>di</strong> “ci tocca fare un’altra volta la<br />

valigia.” Mi <strong>di</strong>co<strong>no</strong> che anche altri boscaioli han<strong>no</strong><br />

lavorato a pulire il bosco e come sia importante il<br />

lavoro <strong>di</strong> squadra. Poter contare sui compagni, potersi<br />

fidare del loro saper fare il mestiere con buonsenso<br />

e responsabilità è fondamentale.<br />

Nel cami<strong>no</strong> due cepponi <strong>di</strong> faggio fan<strong>no</strong> il loro dovere<br />

ultimo. Mi viene in mente che tra poco saluterò<br />

i miei compagni e scenderò alla mia casetta. Di certo<br />

sarà fredda e umida. Mentre <strong>no</strong>i mangiamo e<br />

parliamo la tele è accesa. Cosa <strong>no</strong>rmale per loro.<br />

Prima volta per me. Ma va bene. A loro piace così.<br />

Altri boscaioli han<strong>no</strong> lavorato nel bosco colpito<br />

dalla valanga e in questo scritto <strong>no</strong>n vengo<strong>no</strong> citati.<br />

È mia intenzione ringraziare anche loro, chi era a<br />

monte e chi a valle. Ringrazio i sig<strong>no</strong>ri For<strong>no</strong>ni<br />

Franco e Livio, il sig<strong>no</strong>r Gabriele Dazio, il sig<strong>no</strong>r<br />

Giacomo Fiori.<br />

“Marilena Anzini-Caccia attualmente vive a Loda<strong>no</strong> ed è madre <strong>di</strong> quattro figli.<br />

Già da piccola amava scrivere, da ragazzina inventava storie e più tar<strong>di</strong> ha composto poesie.<br />

La passione per la penna, attraverso la quale esprime le sue emozioni e i suoi stati d’animo, l’accompagna<br />

tuttora nella produzione <strong>di</strong> testi che so<strong>no</strong> spesso de<strong>di</strong>cati alla montagna.<br />

Tra il 2003 e il 2008 ha partecipato a quattro e<strong>di</strong>zioni del Festival dei Festival della città <strong>di</strong> Luga<strong>no</strong> (rassegna<br />

cinematografica <strong>di</strong> montagna a contor<strong>no</strong> della quale si propone pure il premio letterario biennale <strong>di</strong><br />

letteratura alpina Città <strong>di</strong> Luga<strong>no</strong>) vincendo un primo premio, un secondo premio, un terzo premio e una<br />

menzione speciale.<br />

Ha ottenuto pure un rico<strong>no</strong>scimento dal settimanale Azione e, per u<strong>no</strong> scritto e per un racconto dal titolo<br />

“Scrivo, se <strong>no</strong>n a te, caro S., allora a chi?”, nel marzo <strong>di</strong> quest’an<strong>no</strong> ha avuto una menzione speciale<br />

dall’associazione “Dialogare <strong>di</strong> Luga<strong>no</strong>.”

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!