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vano poste in ordine tutte le più belle produzioni patriottiche date
finora in luce nei fogli volanti.
Si stampa in epoche differenti (l0 numero: 16 piovoso, anno
VI1 (14 febbraio), 799 ultimo, 10 fiorile (29 aprile), iniziandosi con
il prospetto del giornale che io trascrivo:
Un vero spirito patriottico mi induce a perpetuare con le
stampe la memoria dell'acquistata libertà.
Quest'epoca fortunatissima deve restare eternamente impressa
nella mente dei tanti patrioti e bisogna che ciascuno si cooperi a
conservare i monumenti, tenendo un esatto registro di tutto ciò che
per mezzo dei fogli volanti si è pubblicato e si pubblicherà in appresso
da bravi cittadini, promotori indefessi della sospirata libertà,
e di coloro che sono preposti al reggimento della Repubblica Na- .
poletana. Quindi per soddisfare a questo oggetto interessante ho
cominciato a render pubblico colle stampe questo Giornale Patriof- ,
tico della Repubblica Napoletana, nel quale fedelmente ho raccolto
quanto finora si è impresso nei fogli volanti, tenendo esatto conto
delle date del testo francese, dove si trova, e della versione italiana
a riscontro. Io non risparmierb fatica per la continuazione di
questo giornale, facendo sempre attentissima ricerca di tutte le più
belle produzioni patriottiche. Salute e fratellanza D.
Seguono .a questo avviso del compilatore, che, come ho già
detto, è ancora un incognito per tutti, proclami di privati cittadini,
di Generali cari al popolo (Moliterno, di Rocca Romana, di Championnet),
per i quali vi è il testo francese a fronte (tutti contenuti ,
nella raccolta citata di C. Colletta e di Aniello Nobile).
Sono intercalati, ogni tanto, da inni corali patriottici, sonori e
roboanti, da cantarsi sotto l'albero della libertà (i migliori sono di
Eugenio . . . . . , di C. Battista Perotti, di Vincenzo Rossi, e di
Monti), da canzonacce piene di volgari insulti ai tiranni, dalle infiammate
filippiche d'un maniaco straniero a nome Bruner, seguiti,
a maggiormente farne risultare il contrasto, dai discorsi semplici e
moderati di Michelangelo Ciccone, e da altri ,del cittadino Alessandro
Vitale (12 piovoso, giorno 11 della Repubblica Napoletana,
pag. 100, vol. I).
Quest'ultimo si dirige ai' patrioti dando loro utili consigli;
uscendo quindi dal solito motivo apologetico ed ampolloso, esso .
dice : a Non vi arrestate, bravi patrioti. Riformate rapidamente questa
terra, estirpatene gli abusi e fate campeggiare una volta la
giustizia e la sicurezza. A voi tocca sostituire l'amor pubblico all'amor
proprio, l'amore dell'altrui bene all' insopportabile ,egoismo,
Biblioteca Nazionale , di Napoli
www.bnnonline.it
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STAMPA PERIODICA DURANTE LA RIVOLUZIONE DEL 1799 39
il sacrificio del proprio interesse allo infiammato impegno di esul-
tare sull'altrui danno, la franca verità filosofica alla vile affannata
adulazione; l'ardore di servire oscuramente al bene universale alla
calunniosa particolare ambizione, l'onestà democratica alla ipocrita
superstizione, la ricca contentezza alla rapacità dell'avarizia, alla
preponderanza di alcuni pochi l'attaccamento insolubile delle fami-
glie, distruggere il vile, insano orgoglio che sinora le ha separate D.
Dopo questa breve parentesi, che è un avvertimento sano e
necessario ai patrioti, anche egli prosegue il discorso col solito
tono declamatorio, per cui mi dispenso di citarlo.
Il compilatore, a dimostrare forse l'impegno del Governo nel fa-
vorire il popolo, sceglie ad hoc gli articoli di legge dati dallo Cham-
pionnet, e le istruzioni generali del potere provvisorio ai liberali,
ai quali si raccomanda di rendere la rivoluzione amabile per farla
amare, farla risultare utile al popolo e alla classe avvilita e sven-
turata dei cittadini, far godere loro dei beneficii di un governo di
cui la eguaglianza e la libertà sono le basi.
Sono incluse nel giornale le accuse salutari di cittadini in-
temerati e insospettabili, quali Vincenzo Troisi della Rocca allo
Championnet contro preti immorali, ignoranti istigatori, corruttori
del popolino che eccitano a disordini, ribellioni e tumulti, dei so-
billatori che 'si valgono dell'ascendente di cui godono per calun-
niare le deliberazioni del Governo provvisorio, versando veleno ed
ispirando odio contro i liberali.
Non manca l'estensore di riportare articoli di legge riguardanti
l'aggio, il cambio, il credito, l'aumento della moneta cartacea e il
conseguente rialzo di tasse a cui la popolazione deve di buon grado
sottostare per riordinare lo stato delle finanze e dare incremento al
commercio.
Il compilatore ancora, pur senza manifestarlo apertamente, fa
comprendere che ciò che le scuole non fanno, essendo la cultura
primaria trascurata, può farlo la religione, che se non è l'istruzione
stessa, è almeno un mezzo efficacissimo per illuminare le anime,
estirpare il vizio e la ignoranza tra il popolino: quelli appunto che
fan tremare per i suoi delitti cui lo spinge la miseria, l'ozio, l'as-
senza di cultura in cui è abbandonato; dà infine una giusta idea
della libertà considerata dai viziosi licenza, dagli ignoranti arbitrio,
dagli ambiziosi mezzo per essere impiegati e promossi, dai vaga-
bondi leva per arricchirsi a discapito dei ricchi.
L'educazione perfetta è là dove i filosofi legislatori, ministri di
religione, tendono tutti concordemente a quel fine.