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Speciale 28° Raduno Nazionale di Jesi - Associazione Nazionale ...

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SPECIALE RADUNO NAZIONALE DI JESI 2005<br />

4 luglio-settembre 2005<br />

E tutto questo anche - ci si permetta un pizzico <strong>di</strong> presunzione<br />

- perché hanno appreso alla dura scuola <strong>di</strong><br />

vita, che s’ insegna nei ranghi dei Granatieri <strong>di</strong> Sardegna,<br />

a rispettare quei principi che nel forgiare buoni<br />

soldati, formano anche buoni ottimi citta<strong>di</strong>ni.<br />

Mi rivolgo ora alle Infermiere Volontarie, alle Associazioni<br />

d’arma, alle Forze <strong>di</strong> polizia poi ai reparti qui<br />

schierati in un abbraccio ideale con il loro fratello<br />

maggiore: il Corpo primigenio dei Granatieri. Mi riferisco<br />

ai Carabinieri, alla Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza, ai Riservisti,<br />

ma particolare menzione meritano: la Marina Militare<br />

che ha voluto inviare lo Stendardo <strong>di</strong> nave Granatiere<br />

quale segno <strong>di</strong> antica solidarietà, nonché il<br />

plotone <strong>di</strong> volontarie del 235° reggimento “Piceno”<br />

che hanno voluto partecipare, anche se in servizio da<br />

pochi giorni, quale espressione tra le più interessanti<br />

del nuovo Esercito <strong>di</strong> professionisti.<br />

Alla Ban<strong>di</strong>era del primo ed ai Granatieri in armi vadano,<br />

infine, i nostri più calorosi sentimenti.<br />

Essi sono, per tutti i radunisti, motivi d’emozione profonda<br />

perché ognuno <strong>di</strong> noi rivive in loro la sua gioventù<br />

e per molti un’intera vita <strong>di</strong> soldato.<br />

La loro magnifica Grande Uniforme <strong>Speciale</strong> è il<br />

segno <strong>di</strong> una storia e <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni sempre espresse in<br />

una mirabile sintesi <strong>di</strong> compiti <strong>di</strong> rappresentanza,<br />

presso le massime Istituzioni, e d’impegno operativo<br />

“là dove maggiore è il pericolo”, come recita un antico<br />

motto legato al lancio della granata a mano nel combattimento<br />

ravvicinato.<br />

Così anche oggi i Granatieri chiedono <strong>di</strong> essere presenti<br />

ove maggiore è l’impegno del nostro Esercito,<br />

come fu a Can<strong>di</strong>a, all’Assietta, a Goito, al Cengio, a<br />

Porta San Paolo e, più <strong>di</strong> recente, nelle Operazioni <strong>di</strong><br />

pace in Somalia, in Albania in Bosnia ed in Kossovo.<br />

I Granatieri non sono mai stati soltanto truppe da<br />

parata e non vogliono esserlo neanche nel futuro!<br />

Con questi sentimenti e con la consapevolezza dell’entusiasmo<br />

che fa battere all’unisono i nostri cuori,<br />

ho l’orgoglio <strong>di</strong> concludere:<br />

VIVA I GRANATIERI!<br />

VIVA L’ESERCITO!<br />

VIVA LA NOSTRA ITALIA!<br />

MESSAGGIO DEL PRESIDENTE<br />

DELLA REPUBBLICA<br />

In<br />

occasione del <strong>Raduno</strong> <strong>Nazionale</strong> dei Granatieri <strong>di</strong><br />

Sardegna, a <strong>Jesi</strong> il 17 e 18 settembre 2005, desidero esprimere<br />

il mio più affettuoso saluto a tutti i convenuti alla<br />

tra<strong>di</strong>zionale manifestazione, unitamente all’augurio per la migliore<br />

riuscita dell’evento.<br />

Deferente omaggio rivolgo alla memoria dei Caduti del glorioso<br />

Corpo ed al Medagliere dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong>, simbolo del<br />

valore e de<strong>di</strong>zione al dovere <strong>di</strong> questa Specialità della Fanteria.<br />

Il <strong>Raduno</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> costituisce momento d’incontro tra Granatieri in<br />

servizio e in congedo, accomunati da sentimenti d’appartenenza<br />

al medesimo Corpo militare. Un legame questo che si fonda sul<br />

vincolo <strong>di</strong> fedeltà alla Patria dell’antica “Guar<strong>di</strong>a”, costituita in<br />

Torino nel 1659, da cui gli attuali Reggimenti traggono origine e<br />

sulla memoria <strong>di</strong> una tra<strong>di</strong>zionale de<strong>di</strong>zione al dovere portata, nei<br />

momenti più drammatici, sino all’estremo sacrificio.<br />

Patrimonio spirituale da mantenere vivo e tramandare come<br />

esempio <strong>di</strong> virtù militare.<br />

Con questi sentimenti <strong>di</strong> stima e affetto per i Granatieri <strong>di</strong><br />

Sardegna, la cui storia è così intimamente legata a quella della nostra<br />

Italia, rinnovo il mio augurio unitamente al più caloroso saluto.<br />

CARLO AZEGLIO CIAMPI<br />

Al rientro dal <strong>Raduno</strong>,<br />

il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

ha chiesto che venisse pubblicato<br />

il seguente messaggio:<br />

“Il <strong>Raduno</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> deve essere considerato un<br />

vero successo per la grande partecipazione<br />

<strong>di</strong> Granatieri in congedo che non hanno<br />

temuto il maltempo, per la presenza <strong>di</strong><br />

Reparti in armi ed Autorità <strong>di</strong> livello quanto<br />

mai elevato, per la capacità <strong>di</strong>mostrata <strong>di</strong><br />

reagire con <strong>di</strong>sciplina, flessibilità ed efficacia<br />

alle variazioni del programma imposte dalla<br />

situazione.<br />

Il convivio associativo è stato poi un evento<br />

sociale che farà scuola per il futuro.<br />

Al Comitato organizzatore, al generale<br />

Torrini e soprattutto al Presidente del Centro<br />

regionale delle Marche, granatiere Clau<strong>di</strong>o<br />

Conti, il mio caloroso apprezzamento e la<br />

gratitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> tutti i Granatieri”.

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