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Speciale 28° Raduno Nazionale di Jesi - Associazione Nazionale ...

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ORGANO UFFICIALE DELLA PRESIDENZA DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE GRANATIERI DI SARDEGNA<br />

ANNO LVIII - N. 3 - LUGLIO - SETTEMBRE 2005 - PUBB. TRIMESTRALE - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE ART. 2 – COMMA 20/C DELLA LEGGE 662/96 - FILIALE DI ROMA<br />

Di noi tremò la nostra vecchia gloria.<br />

Tre secoli <strong>di</strong> fede e una vittoria<br />

G. D'Annunzio<br />

<strong>Speciale</strong> <strong>Speciale</strong> <strong>28°</strong> <strong>Raduno</strong> <strong>Raduno</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong><br />

<strong>Jesi</strong>


LA LETTERA DAL DIRETTORE<br />

Numerose pagine <strong>di</strong> questo numero sono de<strong>di</strong>cate al <strong>Raduno</strong> nazionale <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> che, purtroppo, si è dovuto concludere<br />

“al coperto” a causa delle avverse con<strong>di</strong>zioni del tempo che hanno reso impossibile la sfilata nelle vie citta<strong>di</strong>ne,<br />

tanto attesa dai radunisti e dalla gente jesina.<br />

In ogni caso, quello <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, come abbiamo detto nella cronaca, rimarrà un raduno da ricordare, come del resto,<br />

per certi versi, è avvenuto per quello <strong>di</strong> Cuneo. Basterebbe, infatti, considerare il solo livello istituzionale degli<br />

ospiti che hanno assicurato la loro presenza e <strong>di</strong> quelli, come il ministro Martino, che non lo hanno potuto fare<br />

solo per l’inclemenza del tempo, per ritenere che l’<strong>Associazione</strong>, e quin<strong>di</strong> la Specialità Granatieri, ha riconquistato,<br />

a livello <strong>di</strong> immagine e d’importanza, quello spazio che era andato scemando nel tempo.<br />

Le pagine e le foto del <strong>Raduno</strong> hanno reso impossibile poter sviluppare, nella maniera consueta, varie rubriche<br />

(La storia, Ritrovarsi, Offerte volontarie). Molti testi, per questioni <strong>di</strong> spazio, sono stati pesantemente tagliati o rimandati<br />

alla prossima uscita. Ce ne scusiamo con chi ce li ha proposti. Una delle rubriche completamente assente,<br />

poiché rinviata al prossimo numero, è quella, ad esempio, del “Rinnovo delle Cariche”.<br />

In compenso, alla fine della cronaca dell’attività associativa, abbiamo pubblicato l’elenco delle Sezioni in regola<br />

con i pagamenti delle quote e degli abbonamenti 2005. “Senza denari non si cantano messe”, recita un vecchio<br />

adagio suggerito dal buonsenso popolare. E, in linea <strong>di</strong> massima, è proprio così anche per il caso nostro. L’attuale<br />

sistema <strong>di</strong> pagamento delle quote associative, invece, riteniamo che sia abbastanza farraginoso e non chiaramente<br />

definito al punto <strong>di</strong> rendere <strong>di</strong>fficoltosa e quasi ingestibile la loro riscossione.<br />

A questo punto, da parte nostra, non possiamo che sollecitare, un intervento chiarificatore del vertice dell’<strong>Associazione</strong>,<br />

ossia del Consiglio <strong>Nazionale</strong> che, per Statuto, dovrebbe dare le <strong>di</strong>rettive all’organo che dovrebbe attuarle,<br />

ossia, il Comitato centrale (notare il doppio con<strong>di</strong>zionale che lascia intendere che, forse, non avviene proprio<br />

così).<br />

SPERIAMO CHE IL NOSTRO APPELLO NON RESTI LETTERA MORTA.<br />

Direttore responsabile: Antonino Torre<br />

Redazione:<br />

Clau<strong>di</strong>o Conti, Alba Maria Men<strong>di</strong>co,<br />

Guido Tamburini<br />

Segreteria: Feliciano <strong>di</strong> Felice, Corrado Trambusti<br />

–––––––––––––<br />

Autor. Trib. N. 5244 del 22-5-1956<br />

Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (R.O.C.)<br />

n. 1599 del 10 ottobre 2001<br />

–––––––––––––<br />

Composizione: Topsygraph snc - Via Buccari, 3<br />

00195 Roma - Tel. 06/39746446 - info@topsy.it<br />

–––––––––––––<br />

Stampa: Arti grafiche Roma<br />

per conto <strong>di</strong> Grafiche Professionali - Roma - graf.professionali@libero.it<br />

–––––––––––––<br />

E<strong>di</strong>tore: ASSOCIAZIONE NAZIONALE GRANATIERI DI SARDEGNA<br />

00185 Roma, piazza Santa Croce in Gerusalemme, 7<br />

Tel 06/7028289 - Fax. 06/7021752<br />

Presidente Onorario: On. Lino Fornale<br />

Presidente: Mario Buscemi<br />

Vice Presidente: Gianfranco Imperatori<br />

Segretario <strong>Nazionale</strong>: Antonio Lattanzio<br />

Comitato Centrale: Arsenio Rossoni, Guido Tamburini,<br />

Gian Paolo Torrini, Corrado Trambusti<br />

–––––––––––––<br />

CONDIZIONI DI CESSIONE DEL PERIODICO<br />

Una copia Euro 2,00<br />

Abbonamento or<strong>di</strong>nario Euro 5,00<br />

Abbonamento sostenitore Euro 15,00<br />

Abbonamento benemerito Euro 25,00<br />

Una copia arretrata Euro 2,50<br />

Gli abbonamenti possono essere sottoscritti anche me<strong>di</strong>ante il c/c postale<br />

n. 34577007 intestato alla Presidenza <strong>Nazionale</strong> ANGS avendo<br />

cura <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care nella causale: “sottoscrizione abbonamento”<br />

–––––––––––––<br />

Quanto espresso dai singoli autori negli articoli firmati non<br />

rispecchia necessariamente il pensiero dell'e<strong>di</strong>tore e del <strong>di</strong>rettore<br />

La collaborazione al giornale avviene a titolo volontario e gratuito. Tutto il materiale che<br />

perviene in Redazione, anche se non pubblicato, non viene restituito. La redazione si riserva<br />

la facoltà <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare e/o sintetizzare i testi che vengono forniti.<br />

Chiuso in tipografia il 20 ottobre 2005<br />

In copertina: <strong>Jesi</strong>, le Ban<strong>di</strong>ere <strong>di</strong> Guerra del 1° Reggimento e <strong>di</strong> Nave<br />

Granatiere in un abbraccio ideale con le Colonnelle dell’<strong>Associazione</strong>.<br />

2 luglio-settembre 2005<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

<strong>Speciale</strong> <strong>Raduno</strong><br />

nazionale <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong><br />

Guido Vidoni<br />

è andato avanti<br />

Attività<br />

associativa<br />

3-11<br />

Alamari<br />

con le stellette<br />

Il 1° Reggimento<br />

al colle dell’Assietta<br />

13<br />

17<br />

20<br />

Dal 3° Granatieri<br />

alla Riserva selezionata<br />

26<br />

28


Il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> saluto<br />

del Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

I Granatieri<br />

rivolgono, per mio tramite,<br />

un caloroso saluto a tutti i convenuti<br />

ed in particolare: alla più alta<br />

autorità che ha voluto onorarci della sua<br />

presenza, il vice Presidente del Senato,<br />

onorevole professor Domenico Fisichella,<br />

<strong>di</strong> cui sono ben noti i vincoli <strong>di</strong><br />

solidarietà ed affetto verso la famiglia<br />

militare; al Ministro della Difesa, onorevole<br />

professor Antonio Martino, con la<br />

gratitu<strong>di</strong>ne più profonda per l’attenzione<br />

e la sensibilità <strong>di</strong>mostrate verso i<br />

granatieri in armi ed in congedo in un<br />

recente momento particolarmente delicato<br />

per la nostra Specialità (ipotesi <strong>di</strong> scioglimento<br />

della brigata n.d.r); al Capo <strong>di</strong> Stato Maggiore dell’Esercito,<br />

Generale <strong>di</strong> corpo d’armata Filiberto Cecchi.<br />

Il nostro particolare benvenuto vada al Sindaco <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong><br />

ed alla citta<strong>di</strong>nanza tutta la nostra gratitu<strong>di</strong>ne per la calorosa<br />

accoglienza riservataci.<br />

<strong>Jesi</strong> vide entrare i Granatieri <strong>di</strong> Sardegna il 17 settembre<br />

1860, pochi giorni prima della battaglia <strong>di</strong> Castelfidardo,<br />

per congiungersi poi con Garibal<strong>di</strong>, vincitore<br />

del Mezzogiorno, e realizzare così l’Unità d’Italia.<br />

Dopo 84 anni, nell’agosto del 1944, un altro evento<br />

segnò la presenza dei Granatieri a <strong>Jesi</strong> con il rito funebre<br />

per il sottotenente Alfonso Casati, Medaglia<br />

d’oro del Corpo Italiano <strong>di</strong> Liberazione, caduto in<br />

combattimento a Corinaldo, a pochi chilometri da qui.<br />

Questi ricor<strong>di</strong> fanno emotivamente più viva la nostra<br />

partecipazione e più forti i sentimenti che ci ispirano.<br />

Il mio saluto va altresì ai radunisti giunti da tutta Italia<br />

in un’occasione che si ripete perio<strong>di</strong>camente per incontrarsi,<br />

ricordare, rievocare. L’entità della nostra<br />

presenza non è comparabile a quella <strong>di</strong> altre Associa-<br />

Mario Buscemi<br />

zioni d’arma che contano centinaia <strong>di</strong><br />

migliaia <strong>di</strong> componenti. Noi siamo<br />

pochi perché limitato è stato sempre<br />

nella storia il numero dei Granatieri in<br />

servizio ed anche perché – forse - non a<br />

tutti è concesso <strong>di</strong> essere d’alta statura.<br />

Ma siamo pochi anche perché rappresentiamo<br />

un’elite, non solo fra i militari<br />

che hanno annoverato Comandanti e<br />

gregari d’altissimo valore, ma anche<br />

nella società civile.<br />

Non a caso, nel mondo della politica<br />

ben due Ministri dell’attuale Governo<br />

hanno indossato gli Alamari dei Granatieri<br />

e, benché assenti per inderogabili impegni istituzionali,<br />

ci sono oggi affettuosamente vicini.<br />

Vogliamo altresì ricordare i granatieri: Indro Montanelli,<br />

Vittorio Gassman, Vittorio de Sica ed il maestro<br />

Carlo Giulini, nonché - ancora fra noi - lo storico, senatore<br />

professor Gabriele de Rosa, il compositore<br />

Ennio Moricone, il pittore Umberto Sgarzi, i Cavalieri<br />

del Lavoro Luigi Deserti e Gianfranco Imperatori, e<br />

non ultimo, il noto showman Martufello che sarà fra<br />

poco con noi.<br />

Ma anche tanti altri nella vita civile hanno testimoniato<br />

e testimoniano tuttora la loro anima granatieresca<br />

quale espressione genuina <strong>di</strong> gente seria, de<strong>di</strong>ta al lavoro,<br />

con obiettivi onesti e concreti, sorretta da senso<br />

del dovere e dalla volontà <strong>di</strong> far bene ciò che viene<br />

chiesto dalle istituzioni, dalla famiglia e soprattutto<br />

dalla loro coscienza.<br />

Questo, forse, perché sono d’alta statura fisica e morale<br />

e, quin<strong>di</strong>, non solo più aitanti, ma anche - come<br />

si ritiene - <strong>di</strong> carattere più pacato e soprattutto più<br />

fermo e tenace.<br />

SPECIALE RADUNO NAZIONALE DI JESI 2005<br />

luglio-settembre 2005 3


SPECIALE RADUNO NAZIONALE DI JESI 2005<br />

4 luglio-settembre 2005<br />

E tutto questo anche - ci si permetta un pizzico <strong>di</strong> presunzione<br />

- perché hanno appreso alla dura scuola <strong>di</strong><br />

vita, che s’ insegna nei ranghi dei Granatieri <strong>di</strong> Sardegna,<br />

a rispettare quei principi che nel forgiare buoni<br />

soldati, formano anche buoni ottimi citta<strong>di</strong>ni.<br />

Mi rivolgo ora alle Infermiere Volontarie, alle Associazioni<br />

d’arma, alle Forze <strong>di</strong> polizia poi ai reparti qui<br />

schierati in un abbraccio ideale con il loro fratello<br />

maggiore: il Corpo primigenio dei Granatieri. Mi riferisco<br />

ai Carabinieri, alla Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza, ai Riservisti,<br />

ma particolare menzione meritano: la Marina Militare<br />

che ha voluto inviare lo Stendardo <strong>di</strong> nave Granatiere<br />

quale segno <strong>di</strong> antica solidarietà, nonché il<br />

plotone <strong>di</strong> volontarie del 235° reggimento “Piceno”<br />

che hanno voluto partecipare, anche se in servizio da<br />

pochi giorni, quale espressione tra le più interessanti<br />

del nuovo Esercito <strong>di</strong> professionisti.<br />

Alla Ban<strong>di</strong>era del primo ed ai Granatieri in armi vadano,<br />

infine, i nostri più calorosi sentimenti.<br />

Essi sono, per tutti i radunisti, motivi d’emozione profonda<br />

perché ognuno <strong>di</strong> noi rivive in loro la sua gioventù<br />

e per molti un’intera vita <strong>di</strong> soldato.<br />

La loro magnifica Grande Uniforme <strong>Speciale</strong> è il<br />

segno <strong>di</strong> una storia e <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni sempre espresse in<br />

una mirabile sintesi <strong>di</strong> compiti <strong>di</strong> rappresentanza,<br />

presso le massime Istituzioni, e d’impegno operativo<br />

“là dove maggiore è il pericolo”, come recita un antico<br />

motto legato al lancio della granata a mano nel combattimento<br />

ravvicinato.<br />

Così anche oggi i Granatieri chiedono <strong>di</strong> essere presenti<br />

ove maggiore è l’impegno del nostro Esercito,<br />

come fu a Can<strong>di</strong>a, all’Assietta, a Goito, al Cengio, a<br />

Porta San Paolo e, più <strong>di</strong> recente, nelle Operazioni <strong>di</strong><br />

pace in Somalia, in Albania in Bosnia ed in Kossovo.<br />

I Granatieri non sono mai stati soltanto truppe da<br />

parata e non vogliono esserlo neanche nel futuro!<br />

Con questi sentimenti e con la consapevolezza dell’entusiasmo<br />

che fa battere all’unisono i nostri cuori,<br />

ho l’orgoglio <strong>di</strong> concludere:<br />

VIVA I GRANATIERI!<br />

VIVA L’ESERCITO!<br />

VIVA LA NOSTRA ITALIA!<br />

MESSAGGIO DEL PRESIDENTE<br />

DELLA REPUBBLICA<br />

In<br />

occasione del <strong>Raduno</strong> <strong>Nazionale</strong> dei Granatieri <strong>di</strong><br />

Sardegna, a <strong>Jesi</strong> il 17 e 18 settembre 2005, desidero esprimere<br />

il mio più affettuoso saluto a tutti i convenuti alla<br />

tra<strong>di</strong>zionale manifestazione, unitamente all’augurio per la migliore<br />

riuscita dell’evento.<br />

Deferente omaggio rivolgo alla memoria dei Caduti del glorioso<br />

Corpo ed al Medagliere dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong>, simbolo del<br />

valore e de<strong>di</strong>zione al dovere <strong>di</strong> questa Specialità della Fanteria.<br />

Il <strong>Raduno</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> costituisce momento d’incontro tra Granatieri in<br />

servizio e in congedo, accomunati da sentimenti d’appartenenza<br />

al medesimo Corpo militare. Un legame questo che si fonda sul<br />

vincolo <strong>di</strong> fedeltà alla Patria dell’antica “Guar<strong>di</strong>a”, costituita in<br />

Torino nel 1659, da cui gli attuali Reggimenti traggono origine e<br />

sulla memoria <strong>di</strong> una tra<strong>di</strong>zionale de<strong>di</strong>zione al dovere portata, nei<br />

momenti più drammatici, sino all’estremo sacrificio.<br />

Patrimonio spirituale da mantenere vivo e tramandare come<br />

esempio <strong>di</strong> virtù militare.<br />

Con questi sentimenti <strong>di</strong> stima e affetto per i Granatieri <strong>di</strong><br />

Sardegna, la cui storia è così intimamente legata a quella della nostra<br />

Italia, rinnovo il mio augurio unitamente al più caloroso saluto.<br />

CARLO AZEGLIO CIAMPI<br />

Al rientro dal <strong>Raduno</strong>,<br />

il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

ha chiesto che venisse pubblicato<br />

il seguente messaggio:<br />

“Il <strong>Raduno</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> deve essere considerato un<br />

vero successo per la grande partecipazione<br />

<strong>di</strong> Granatieri in congedo che non hanno<br />

temuto il maltempo, per la presenza <strong>di</strong><br />

Reparti in armi ed Autorità <strong>di</strong> livello quanto<br />

mai elevato, per la capacità <strong>di</strong>mostrata <strong>di</strong><br />

reagire con <strong>di</strong>sciplina, flessibilità ed efficacia<br />

alle variazioni del programma imposte dalla<br />

situazione.<br />

Il convivio associativo è stato poi un evento<br />

sociale che farà scuola per il futuro.<br />

Al Comitato organizzatore, al generale<br />

Torrini e soprattutto al Presidente del Centro<br />

regionale delle Marche, granatiere Clau<strong>di</strong>o<br />

Conti, il mio caloroso apprezzamento e la<br />

gratitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> tutti i Granatieri”.


La lettera<br />

del Ministro della Difesa<br />

C arissimo<br />

Generale,<br />

l’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> “Granatieri <strong>di</strong> Sardegna”<br />

celebra quest’anno il suo <strong>Raduno</strong> <strong>Nazionale</strong><br />

nell’ospitale e generosa terra marchigiana.<br />

Nell’occasione, desidero inviare ai Granatieri in servizio<br />

e in congedo il saluto del Governo e delle Forze<br />

Armate che oggi, idealmente, si stringono intorno ai<br />

rappresentanti dell’<strong>Associazione</strong>.<br />

A Lei Generale Buscemi e a tutti i responsabili dell’<strong>Associazione</strong><br />

manifesto il mio sincero, apprezzamento<br />

per la capacità <strong>di</strong> custo<strong>di</strong>re e tramandare le tra<strong>di</strong>zioni<br />

dell’antico e glorioso Corpo, testimoniando<br />

pubblicamente i sentimenti patriottici e l’attaccamento<br />

ai valori militari.<br />

Rivolgo un saluto particolare alle Autorità civili,<br />

militari, religiose ed ai citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> e<br />

delle Marche che ospitano con calore il <strong>Raduno</strong><br />

e accolgono con orgoglio il Tricolore,<br />

i labari e il Medagliere dell’<strong>Associazione</strong>.<br />

Un pensiero speciale e un grazie sincero<br />

sento <strong>di</strong> dover rivolgere, in particolare, a<br />

tutti i Granatieri in servizio oggi impegnati<br />

nelle missioni internazionali a testimonianza<br />

della volontà <strong>di</strong> pace dell’Italia.<br />

Il Corpo dei Granatieri, le cui origini<br />

risalgono all’anno 1659, è il più antico<br />

e ricco <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni delle nostre<br />

Forze Armate. Dalle guerre d’In<strong>di</strong>pendenza<br />

alla prima e alla seconda<br />

guerra mon<strong>di</strong>ale, alla guerra <strong>di</strong> liberazione,<br />

all’impegno, oggi, nelle<br />

missioni umanitarie fuori dal territorio<br />

nazionale, i Granatieri si<br />

sono sempre <strong>di</strong>stinti, in guerra<br />

come in pace, per de<strong>di</strong>zione, capacità,<br />

patriottismo.<br />

Pastrengo, Mola <strong>di</strong> Gaeta, Monte<br />

Cengio, Porta San Paolo, sono alcune<br />

delle tappe che hanno segnato<br />

la storia gloriosa dei Granatieri,<br />

che merita l’ammirazione<br />

e il rispetto <strong>di</strong> tutti gli italiani.<br />

Le gesta compiute in oltre 340<br />

anni dai Granatieri sono un patrimonio<br />

da preservare e rappresentano<br />

una risorsa sulla quale<br />

l’Italia sa <strong>di</strong> poter contare per svolgere, in modo attivo<br />

e responsabile, un ruolo importante nel contesto del<br />

sistema <strong>di</strong> sicurezza internazionale.<br />

Guar<strong>di</strong>amo con speranza e fiducia ai Granatieri<br />

che continueranno a compiere il loro dovere in<br />

coerenza con la lunga tra<strong>di</strong>zione costellata da luminosi<br />

episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> valore e eroismo.<br />

Auguro, dunque, il pieno successo della<br />

manifestazione e Le esprimo i sensi<br />

della migliore considerazione.<br />

ANTONIO MARTINO<br />

Le avverse con<strong>di</strong>zioni atmosferiche hanno reso impossibile, al ministro della Difesa, professor Antonio Martino,<br />

d’essere presente, come d’altro canto aveva promesso, al nostro <strong>Raduno</strong>. L’aereo dell’Aeronautica Militare,<br />

che doveva assicurarne il trasporto da Roma, infatti, nelle prime ore <strong>di</strong> domenica, gli ha comunicato<br />

la propria impossibilità a decollare, lasciandolo, come si suol <strong>di</strong>re, a pie<strong>di</strong>. E’ venuta così a mancare l’occasione<br />

per poter esternargli, pubblicamente, i sensi della più sentita e sincera riconoscenza dei Granatieri<br />

per aver avuto, nonostante i suoi pressanti impegni, la gran sensibilità <strong>di</strong> rispondere, personalmente, a tutti<br />

coloro che avevano sollecitato il suo autorevole interessamento per scongiurare il ventilato scioglimento<br />

della Brigata Granatieri <strong>di</strong> Sardegna.<br />

In ogni caso: GRAZIE SIGNOR MINISTRO, a nome <strong>di</strong> tutti i Granatieri con e senza le stellette.<br />

SPECIALE RADUNO NAZIONALE DI JESI 2005<br />

luglio-settembre 2005 5


SPECIALE RADUNO NAZIONALE DI JESI 2005<br />

I llustre<br />

6 luglio-settembre 2005<br />

Il messaggio <strong>di</strong> saluto<br />

del Ministro Buttiglione<br />

Generale Mario<br />

Buscemi,<br />

impossibilitato a partecipare<br />

per impegni istituzionali,<br />

sono idealmente<br />

presente al nostro <strong>Raduno</strong><br />

nazionale <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>.<br />

Rinnovo la mia profonda<br />

stima per quanto state facendo<br />

per tenere alti il<br />

nome e l’onore <strong>di</strong> una tra<strong>di</strong>zione<br />

alla quale, nel mio<br />

piccolo, mi onoro <strong>di</strong> appartenere.<br />

La prego <strong>di</strong> estendere i<br />

miei più vivi saluti a tutti i<br />

partecipanti.<br />

ROCCO BUTTIGLIONE<br />

I mpossibilitati,<br />

per vari motivi, a partecipare al <strong>Raduno</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, hanno inviato messaggi augurali<br />

<strong>di</strong> saluto: il Presidente emerito della Repubblica, professor Francesco Cossiga; il senatore<br />

Marcello Pera, Presidente del Senato; Il Vice Ministro dei Trasporti, onorevole Mario<br />

Tassone; il Sottosegretario alla Difesa, onorevole Salvatore Cicu; Il Capo <strong>di</strong> Stato Maggiore<br />

della Difesa, ammiraglio Giampaolo Di Paola; la gentile signora Luisa Contigliozzi, moglie dell’<br />

in<strong>di</strong>menticabile Stenio; il presentatore televisivo Massimo Giletti.<br />

L’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> Granatieri <strong>di</strong> Sardegna e i Granatieri in armi, rinnovano, a nostro<br />

mezzo, i sensi della più sincera gratitu<strong>di</strong>ne per l’attenzione e l’affetto <strong>di</strong>mostrato.<br />

L’ingresso della Mostra organizzata dal Museo Storico dei Granatieri. I visitatori nella settimana <strong>di</strong> apertura sono stati circa 10.000


Cronaca <strong>di</strong> un <strong>Raduno</strong><br />

da ricordare<br />

Chi, meglio dell’organizzatore,<br />

poteva fare una cronaca del <strong>Raduno</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>?<br />

Il<br />

<strong>Raduno</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> degli scorsi 17 e 18<br />

settembre ha avuto una lunga ed accurata<br />

preparazione protrattasi per oltre un anno.<br />

Immancabili contrattempi dell’ultimo momento<br />

non hanno inceppato la macchina organizzativa<br />

composta da <strong>di</strong>eci impagabili collaboratori. Solo<br />

la pioggia battente della domenica mattina, che<br />

non ha permesso l’atteso sfilamento per le vie citta<strong>di</strong>ne<br />

<strong>di</strong> tutti i blocchi partecipanti, ha sconvolto<br />

il programma provocando anticipate partenze e<br />

mancate presenze. Coloro che sono rimasti al<br />

grande convivio – oltre mille dei duemiladuecento<br />

prenotati – hanno vissuto forti emozioni nel ritrovarsi<br />

per la prima volta tutti insieme attorno ai<br />

250 granatieri in armi del cui entusiasmo ed allegria<br />

riferiremo in altra parte del Granatiere.<br />

Questa è la sintetica cronaca degli avvenimenti<br />

delle giornate jesine.<br />

L’arrivo<br />

della rapresentanza militare<br />

Assolutamente regolare l’arrivo degli oltre duecento<br />

granatieri <strong>di</strong> Pietralata, agli or<strong>di</strong>ni del colonnello<br />

Meinero e del tenente colonnello Emiliani; la<br />

loro sistemazione e le prove per le varie cerimonie<br />

si sono svolte secondo il solito perfetto e collaudato<br />

rituale. Il merito va, in particolare, ai due coor<strong>di</strong>natori<br />

del 1° Reggimento: il capitano Mauro<br />

Galimi, coor<strong>di</strong>natore generale e il capitano Lucio<br />

Castrichella, coor<strong>di</strong>natore logistico. La perizia degli<br />

Aiutanti Pellicanò e Morlungo ha avuto modo, ancora<br />

una volta, <strong>di</strong> esprimersi appieno nell’esecuzione<br />

dei quadri del Carosello Storico e della Musica<br />

d’Or<strong>di</strong>nanza del 1° Reggimento.<br />

L’apertura ufficiale del <strong>Raduno</strong><br />

Le cerimonie dell’alzaban<strong>di</strong>era, dell’onore ai Caduti<br />

e del trasferimento del Medagliere associativo<br />

alla presenza delle massime autorità citta<strong>di</strong>ne e associative<br />

si sono svolte con la partecipazione <strong>di</strong><br />

numerosi citta<strong>di</strong>ni jesini, richiamati dalla massiccia<br />

promozione del raduno fatta dalla stampa regionale<br />

e locale sollecitata, in particolare, dal nostro<br />

<strong>di</strong>rettotre. Nella cerimonia <strong>di</strong> consegna del Medagliere,<br />

avvenuta nella sala consiliare del Municipo<br />

<strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>, lo scambio <strong>di</strong> cortesie e <strong>di</strong> omaggi tra il nostro<br />

Presidente Buscemi, il Sindaco Belcecchi e il<br />

Presidente del Comitato Organizzatore Conti ha<br />

concluso la prima mattinata del raduno.<br />

segue a pagina 8<br />

SPECIALE RADUNO NAZIONALE DI JESI 2005<br />

luglio-settembre 2005 7


SPECIALE RADUNO NAZIONALE DI JESI 2005<br />

8 luglio-settembre 2005<br />

Il Concerto in Piazza<br />

Posticipato, al termine del Concerto della Banda<br />

reggimentale, il saluto ai partecipanti da parte del<br />

Sindaco Belcecchi e del Presidente Buscemi, granatieri<br />

e jesini, hanno apprezzato il repertorio e l’esecuzione<br />

dei brani musicali proposti e <strong>di</strong>retti dal<br />

Maestro Morlungo, conclusi dal canto dell’inno <strong>di</strong><br />

Mameli.<br />

La Santa Messa<br />

Il rito religioso, officiato nella stracolma Cattedrale<br />

<strong>di</strong> San Settimio, dal Cappellano militare Mons. Pierotti<br />

e dal nostro Padre Defendente, veniva seguito<br />

dagli astanti attraverso la lettura del “messalino”<br />

de<strong>di</strong>cato all’in<strong>di</strong>menticato Padre Chiti, realizzato<br />

dal capitano Giovannetti e dal maresciallo Burganti<br />

presso la tipografia reggimentale <strong>di</strong> Spoleto.<br />

La Mostra<br />

Per la ristrettezza dei tempi ed il protrarsi delle cerimonie,<br />

è mancata l’inaugurazione ufficiale della<br />

Mostra realizzata del Museo Storico. Il maresciallo<br />

Gelsomino Iannarone, alla cui esperienza jesina<br />

dovremmo de<strong>di</strong>care un intero numero del nostro<br />

perio<strong>di</strong>co, ha visto ripagato il suo impegno e<br />

quello dei <strong>di</strong>eci granatieri ai suoi or<strong>di</strong>ni da un inverosimile<br />

concorso <strong>di</strong> pubblico nella settimana <strong>di</strong><br />

apertura della stessa Mostra. Nella foto il sindaco<br />

Belcecchi visita la Mostra accompagnato dal Presidente<br />

Buscemi e dal Direttore del Museo Storico<br />

tenente colonnello Bruno Camarota.<br />

Il Carosello<br />

In un Palasport strapieno, non tragga in inganno,<br />

nelle foto, un settore vuoto del parterre, irraggiungibile<br />

dagli spettatori per l’ingombro dei relativi ingressi<br />

da parte dei granatieri sfilanti nelle uniformi<br />

storiche curate dal maresciallo Alberto Marafini, la<br />

perfetta la regia <strong>di</strong> Stefano e Mauro Pellicanò,<br />

padre e figlio, ha fornito la garanzia del pepetuarsi<br />

<strong>di</strong> una tra<strong>di</strong>zione fatta d’impegno, capacità ed<br />

esperienza a beneficio della più fantasmagorica ed<br />

originale esibizione granatieresca.<br />

Dalla lettura della Levata, magistralmente eseguita<br />

opera dal Tenente Laurano, alla composizione finale<br />

della Granata, la compagnia agli or<strong>di</strong>ni del<br />

Capitano Alessio Pirotti, ha suscitato entusiasmo e<br />

meritato il continuo applauso degli spettatori. Il riconoscimento<br />

alla carriera <strong>di</strong> Stefano Pellicanò da<br />

parte dello Stato Maggiore Esercito, con il conferimento,<br />

dalle mani del Gen. Umberto Caparro,<br />

della Croce <strong>di</strong> Bronzo al Merito dell’Esercito ha costituito<br />

una piacevole, quanto doverosa innovazione<br />

al cerimoniale del Carosello Storico.


Il Senatore Professor Domenico Fisichella, massima autorità istituzionale presente, e gli altri illustri ospiti. Sullo sfondo, si intravedono<br />

ben <strong>di</strong>eci Sindaci che con la loro presenza hanno voluto onorare il <strong>Raduno</strong> dei Granatieri.<br />

La sfilata<br />

L’annunciata e tanto temuta pioggia, ha fatto la<br />

sua comparsa nella notte del sabato, protraendosi<br />

poi, per l’intera giornata della domenica.<br />

L’ammassamento era previsto dalle 10,00 alle<br />

10,45. Dopo continui contatti tra il Sindaco <strong>di</strong><br />

<strong>Jesi</strong> e il Presidente Buscemi, veniva deciso, viste<br />

le avverse con<strong>di</strong>zioni atmosferiche, <strong>di</strong> annullare<br />

lo sfilamento dei reparti e <strong>di</strong> effettuare la cerimonia<br />

<strong>di</strong> presentazione degli stessi alle massime<br />

autorità civili e militari all’interno del Palasport,<br />

allestito, nel frattempo, per una competizione<br />

sportiva.<br />

La <strong>di</strong>sponibilità dell’Amministrazione Comunale <strong>di</strong><br />

<strong>Jesi</strong>, ancora una volta, si <strong>di</strong>mostrava appieno, e,<br />

nonostante la giornata festiva, il gruppo degli<br />

operai del Palasport ripristinava, nel giro <strong>di</strong> un’ora,<br />

il parterre dove alle ore 11,00 aveva inizio lo schieramento<br />

dei reparti passati in rassegna dal Vice<br />

Presidente del Senato, senatore Fisichella, presente<br />

il Capo <strong>di</strong> Stato Maggiore dell’Esercito, generale Filiberto<br />

Cecchi. Nel corso della cerimonia è stata<br />

consegnata dal Presidente del Centro Regionale<br />

delle Marche dei Granatieri, organizzatori del raduno,<br />

la Ban<strong>di</strong>era italiana al Liceo Scientifico Leonardo<br />

da Vinci <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>. Alfiere la professoressa Triccoli<br />

al cui padre è intitolato il Palazzo dello Sport<br />

sede della cerimonia, la ban<strong>di</strong>era è stata consegnata<br />

nelle mani del preside dell’istituto, prof. Renzaglia,<br />

già ufficiale del 1° Reggimento Granatieri.<br />

Il convivio associativo<br />

Terminata la manifestazione sostitutiva dello sfilamento,<br />

i duecentocinquanta militari in servizio e i<br />

circa settecentocinquanta radunisti superstiti raggiungevano<br />

l’Interporto Regionale delle Marche per partecipare<br />

al Convivio. Lasciamo alle immagini, realizzate<br />

dalla Agenzia <strong>di</strong> Produzione Cinefoto TV e Mostre<br />

dello SME, il commento <strong>di</strong> questo memorabile<br />

momento associativo che, come non mai, ha visto accomunati<br />

i Granatieri in servizio e quelli in congedo,<br />

in un clima <strong>di</strong> fraterno e festoso cameratismo.<br />

CLAUDIO CONTI<br />

SPECIALE RADUNO NAZIONALE DI JESI 2005<br />

luglio-settembre 2005 9


SPECIALE RADUNO NAZIONALE DI JESI 2005<br />

3<br />

6<br />

10 luglio-settembre 2005<br />

FOTOCRONACA DEL CONVIVIO ASSOCIATIVO<br />

1<br />

1. Granatieri nell’adunata “rancio”.<br />

2. Il Presidente Buscemi con gli ospiti.<br />

3. Martufello tra i Granatieri.<br />

4. e 5. I momenti più belli: l’inno e il brin<strong>di</strong>si dei granatieri<br />

alle armi con i loro Comandanti.<br />

6. Il Presidente Buscemi, attorniato dai Presidenti<br />

Regionali e dal Gen. Torrini, rivolge il suo saluto ai<br />

presenti e l’elogio agli organizzatori.<br />

2<br />

4<br />

5


Il<br />

La<br />

7 8<br />

7. Il granatiere Fabrizio Maturani, in arte Martufello,<br />

taglia la gigantesca torta lunga 8 metri.<br />

8. Il Comandante del 1° Reggimento Granatieri, colonnello<br />

Meinero riceve, dalle mani del Presidente<br />

del Comitato Organizzatore e a nome <strong>di</strong> tutti i<br />

Presidenti regionali, la medaglia d’oro a ricordo<br />

del raduno.<br />

9. Il Direttore del giornale beato tra le donne.<br />

www.jesi2005.com<br />

sito creato per il <strong>Raduno</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong> rimarrà attivo per tutto l’anno in corso per<br />

dar modo a tutti <strong>di</strong> visualizzare, ed eventualmente scaricare, le più belle foto scattate<br />

dal personale del Centro Cine Foto TV dello Stato Maggiore dell’Esercito e, al tempo<br />

stesso, per essere informati sulle iniziative del post-raduno, come, ad esempio, l’evasione<br />

<strong>di</strong> or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> materiale promozionale già esistente o <strong>di</strong> quello creato successivamente al raduno<br />

stesso (Videocassette, DVD, ecc…). Per coloro che intendano utilizzare il telefono, il<br />

fax o la lettera ricor<strong>di</strong>amo l’in<strong>di</strong>rizzo e i numeri del:<br />

Comitato Organizzatore <strong>Raduno</strong> Granatieri<br />

Via Rossini, 60 – 62010 Villastrada <strong>di</strong> Cingoli<br />

Tel. 0733.616933 – Fax 0733.616904<br />

Rimembranza <strong>di</strong> Levata, il quadro della valente pittrice<br />

marchigiana Maria Micozzi, scelto come immagine<br />

ufficiale del <strong>28°</strong> <strong>Raduno</strong> <strong>Nazionale</strong>, è stato affidato<br />

al tenente colonnello Cammarota, Direttore del nostro<br />

Museo Storico, perché lo esponga accanto alle tante mirabili<br />

opere pittoriche che ornano le sale <strong>di</strong> piazza Santa Croce in<br />

Gerusalemme.<br />

Un ulteriore cimelio va ad arricchire la sala delle nuove acquisizioni<br />

ed è un ulteriore motivo per visitare quello che è considerato<br />

uno dei più bei Musei militari d’Italia.<br />

9<br />

SPECIALE RADUNO NAZIONALE DI JESI 2005<br />

luglio-settembre 2005 11


Guido Vidoni è andato avanti<br />

Era uno dei più anziani Presidenti regionali della ANGS<br />

Il<br />

Presidente del Centro regionale Friuli Venezia<br />

Giulia, Guido Vidoni è deceduto improvvisamente<br />

nella sua residenza <strong>di</strong> Attimis (U<strong>di</strong>ne), lo<br />

scorso 25 luglio, colpito da un male improvviso e inesorabile.<br />

Aveva retto, dopo una lunga militanza nella Sezione <strong>di</strong><br />

U<strong>di</strong>ne come Presidente anche del Centro Provinciale,<br />

l’impegnativa carica in una Regione onusta <strong>di</strong> patrie<br />

tra<strong>di</strong>zioni, con polso fermo e piena de<strong>di</strong>zione, nonostante<br />

i suoi impegni <strong>di</strong> lavoro, e sicuro prestigio<br />

benché, pur avendo titolo sotto le armi ad un adeguato<br />

livello gerarchico, avesse prestato servizio nel<br />

1° Reggimento come semplice granatiere e graduato<br />

nella 1ª compagnia allora comandata dal capitano Di<br />

Nardo nell’ormai lontano 1961; compagnia nella<br />

quale militarono non pochi granatieri nativi nel Nord-<br />

Est, sempre <strong>di</strong>stintisi per <strong>di</strong>sciplina, senso del dovere<br />

e spirito <strong>di</strong> corpo.<br />

Innumerevoli le iniziative da lui intraprese e l’impegno<br />

posto per compattare intenti ed azioni nel gemellaggio<br />

istituzionale delle due componenti etnicosociali<br />

del Centro, operante ai confini orientali ma, comunque,<br />

sempre contrad<strong>di</strong>stinte da un comune carisma<br />

<strong>di</strong> forte, sofferta ed in<strong>di</strong>scussa italianità.<br />

RODIN<br />

Il Vice Presidente del Centro regionale FVG, Renzo Ros e i granatieri Alberini e Valdemarin hanno<br />

organizzato una partecipazione dell’<strong>Associazione</strong> alla cerimonia funebre <strong>di</strong> commiato, svoltasi nel<br />

comune <strong>di</strong> Attimis, degna del personaggio cui si voleva dare l’estremo saluto. Al rito funebre, infatti,<br />

era presente, in unione con il cordoglio del figlio Roberto e della compagna nella vita, signora Letizia,<br />

una nutrita rappresentanza dell’ANGS e numerosi concitta<strong>di</strong>ni.<br />

Fra coloro che hanno presenziato al saluto religioso, ricor<strong>di</strong>amo: il Presidente CR Lombar<strong>di</strong>a, Mario<br />

Bovati; il Presidente del CR Veneto, Paoletti; il Presidente del CP <strong>di</strong> Vicenza Bortolaso.<br />

A titolo personale, hanno partecipato al rito funebre il generale Roberto <strong>di</strong> Nardo e il Presidente<br />

della Sezione <strong>di</strong> Milano, Gian Maria Setti Carraro.<br />

Erano inoltre presenti, con le rispettive Colonnelle, i Presidenti delle Sezioni <strong>di</strong>: Sacile, San Vito al<br />

Tagliamento, Tamai, Zoppola, Trieste, Santa Gorizia, Musile <strong>di</strong> Piave, Eraclea, Latisana, Codroipo, Jesolo.<br />

Spine, Mogliano Veneto, Montebelluna e Bassano del Grappa, con un totale <strong>di</strong> circa settanta<br />

associati.<br />

La Santa Messa è stata concelebrata dal granatiere padre Defendente Belotti.<br />

Vogliamo completare il ricordo <strong>di</strong> questo bravo Granatiere, che per tanti anni<br />

si è de<strong>di</strong>cato con passione e attaccamento all’<strong>Associazione</strong>, con la lettera<br />

che il Presidente <strong>Nazionale</strong> Mario Buscemi ha inviato alla signora Letizia.<br />

Gentile signora Letizia,<br />

la scomparsa del nostro caro Guido ci ha<br />

colpito profondamente. Siamo sinceramente<br />

addolorati e vogliamo esprimerLe questi<br />

sentimenti <strong>di</strong> cuore, al <strong>di</strong> là delle tristi<br />

formalità dell’evento.<br />

Guido Vidoni è stato personaggio esemplare<br />

nella vita dell’<strong>Associazione</strong>, personalità <strong>di</strong><br />

spicco, carattere forte, pieno d’entusiasmo e <strong>di</strong><br />

spirito d’iniziativa. La sua vitalità ed energia<br />

mal si conciliavano con questa improvvisa,<br />

immatura, sconvolgente sorpresa che ci ha<br />

voluto fare, lasciandoci soli.<br />

A Lei, che ci risulta vicina a questo vali<strong>di</strong>ssimo<br />

uomo e Granatiere, rivolgiamo il nostro saluto<br />

commosso, con sentimenti <strong>di</strong> solidarietà e<br />

comprensione, anche se siamo ben consapevoli<br />

che questo nostro ricordo non potrà attenuare<br />

il Suo dolore.<br />

I Granatieri tutti sono sull’attenti ed ascoltano<br />

simbolicamente il suono del Silenzio che una<br />

tromba farà sempre squillare per Lui.<br />

MARIO BUSCEMI<br />

ATTUALITA’<br />

luglio-settembre 2005 13


ATTUALITA’<br />

Tre<br />

14 luglio-settembre 2005<br />

OTTO SETTEMBRE<br />

Una rievocazione che nel tempo ha perso i suoi contenuti originali<br />

anni or<br />

sono,<br />

quello<br />

che ormai è <strong>di</strong>venuto<br />

il gran patron della<br />

cerimonia <strong>di</strong> rievocazione<br />

dei fatti che a<br />

Roma seguirono la<br />

comunicazione dell’armistizio,<br />

fece in<br />

modo che non parlasse<br />

il generale Luigi<br />

Franceschini che,<br />

proprio <strong>di</strong> quei fatti,<br />

era stato personalmente<br />

testimone. In<br />

compenso parlarono,<br />

non si sa a quale titolo,<br />

due ragazzi.<br />

Anche quest’anno, la<br />

rievocazione della Difesa<br />

<strong>di</strong> Roma ad<br />

opera dei Granatieri -<br />

ora <strong>di</strong>venuta impropriamentel’anniversario<br />

della Guerra <strong>di</strong><br />

Liberazione, già festeggiato<br />

il 25 aprile -<br />

è stata fatta senza minimamente<br />

ricordare<br />

i Granatieri, i Lancieri<br />

e gli altri che in<br />

quei tragici giorni<br />

combatterono cercando<br />

<strong>di</strong> contrastare<br />

le truppe tedesche.<br />

Il Presidente nazionale,<br />

generale Mario<br />

Buscemi, ha scritto<br />

una lettera <strong>di</strong> rimostranze al generale Luigi Poli,<br />

organizzatore della Cerimonia, che si è impegnato,<br />

per il prossimo anno, a dare il giusto e doveroso<br />

risalto ai Granatieri <strong>di</strong> Sardegna. Il nostro<br />

Direttore, comunque, per cercare <strong>di</strong> ristabilire la<br />

verità storica, ancora una volta messa in <strong>di</strong>scussione<br />

dal contenuto della cerimonia, ha scritto<br />

l’articolo che pubblichiamo.<br />

Nella mattinata <strong>di</strong> ieri, a Porta San Paolo, si è<br />

svolta l’annuale rievocazione della data dell’8 settembre1943,<br />

data che storicamente fu segnata, nel<br />

tardo pomeriggio, dalla trasmissione ra<strong>di</strong>ofonica<br />

dell’annuncio dell’armistizio concordato, già da<br />

qualche giorno a Cassibile, fra l’Italia e le forze<br />

anglo-americane. Il testo del messaggio era stato<br />

registrato presso gli stu<strong>di</strong> dell’EIAR dal capo del<br />

Governo, maresciallo Pietro Badoglio, prima della<br />

sua partenza – da molti ritenuta forse impropriamente<br />

“fuga” - con il Re e gli altri vertici politici e<br />

militari per Pescara, da dove avrebbe preso le<br />

mosse quello che fu definito il Governo del Sud.<br />

Deposizione della corona d’alloro del Presidente della Repubblica nell’occasione rappresentato<br />

dall’attuale comandante della Brigata, generale Antonio Venci, a quella data in servizio presso la<br />

Casa militare. (foto Ben<strong>di</strong>nelli)<br />

L’annuncio dell’armistizio, nelle forme e nei mo<strong>di</strong><br />

con i quali era stato dato, determinò una situazione<br />

estremamente drammatica per le nostre Forze Armate<br />

che, in molti casi, erano schierate accanto a<br />

quelle tedesche considerate, fino a quel momento,<br />

alleate.<br />

Per alcuni reparti, si arrivò a situazioni <strong>di</strong> un vero<br />

e proprio «tutti a casa», in altri, come a Cefalonia, i<br />

nostri soldati pagarono un altissimo tributo <strong>di</strong><br />

sangue per cercare <strong>di</strong> contrastare la rabbia e la<br />

preponderanza numerica e d’armamento del<br />

nuovo nemico: l’ alleato del giorno prima. A Roma<br />

la situazione fu <strong>di</strong>versa. Già dai primi giorni <strong>di</strong><br />

giugno, era stato messo in atto un robusto <strong>di</strong>spositivo<br />

<strong>di</strong>fensivo a protezione della Capitale in previsione<br />

<strong>di</strong> uno sbarco alleato sulle coste laziali.<br />

Quattro <strong>di</strong>visioni <strong>di</strong> fanteria (Granatieri <strong>di</strong> Sardegna,<br />

Piave, Piacenza, Sassari), due <strong>di</strong>visioni corazzate<br />

(Ariete e Centauro) e due <strong>di</strong>visioni costiere<br />

(220ª e 221ª), si trovarono a contrastare le forze tedesche<br />

costituite dalla 3ª <strong>di</strong>visione corazzata,<br />

schierata inizialmente attorno al lago <strong>di</strong> Bracciano,


e dalla 2ª <strong>di</strong>visione paracadutisti<br />

<strong>di</strong>slocata sulla costa<br />

fra Fiumicino e Ostia.<br />

Per una serie <strong>di</strong> motivi, ancora<br />

non completamente accertati,<br />

la <strong>di</strong>visione Granatieri,<br />

attestata verso il mare<br />

su tre<strong>di</strong>ci caposal<strong>di</strong> posti a<br />

sbarramento delle vie consolari,<br />

da via Boccea a via Collatina,<br />

dovette sopportare,<br />

con il solo rinforzo <strong>di</strong> alcuni<br />

reparti assegnati dopo varie<br />

e numerose richieste, tutto il<br />

peso dell’attacco tedesco alla<br />

Città Eterna. Fra i rinforzi,<br />

particolarmente peso ebbero<br />

i “Lancieri <strong>di</strong> Montebello“<br />

che, dotati <strong>di</strong> carri inadeguati,<br />

praticamente s’immolarono<br />

nella battaglia.<br />

All’annuncio dell’armistizio,<br />

nessuno della Granatieri <strong>di</strong><br />

Sardegna pensò d’abbandonare<br />

lo schieramento come<br />

era successo alla <strong>di</strong>visione<br />

Piacenza schierata in piccole<br />

aliquote nella zona dei Castelli<br />

e alle due <strong>di</strong>visioni costiere che, frazionate in<br />

numerose postazioni, erano state annientate e<br />

prese prigioniere dalle truppe tedesche. Dalle<br />

prime cannonate, sparate contro i tedeschi, alle<br />

ore 21 circa dell’8 settembre da una postazione<br />

nella zona EUR, i Granatieri ebbero sanguinosi<br />

combattimenti, in parecchi casi con esito vittorioso,<br />

con i paracadutisti e i carristi tedeschi.<br />

Al Ponte della Magliana, alla Cecchignola, alla<br />

Montagnola, alla Garbatella, alle Tre Fontane e, da<br />

ultimo, mentre ripiegavano, nella zona <strong>di</strong> Testaccio<br />

– San Paolo, la vecchia truppa <strong>di</strong> èlite,<br />

come li definì il colonnello delle SS, Eugen Dolmann,<br />

fu protagonista <strong>di</strong> sublimi atti <strong>di</strong> valore<br />

degni della sua tricentenaria tra<strong>di</strong>zione. Alle ore<br />

Attività operativa<br />

<strong>di</strong> nave<br />

“GRANATIERE”<br />

Il<br />

8 settembre 2005. Il Presidente <strong>Nazionale</strong> a Porta<br />

San Paolo. Sullo sfondo la Rappresentanza dei<br />

Lancieri <strong>di</strong> Montebello. (foto Ben<strong>di</strong>nelli)<br />

17 del giorno 10 settembre, il<br />

cessate il fuoco, concordato<br />

dagli alti coman<strong>di</strong>, colse i Granatieri,<br />

ormai in ripiegamento,<br />

nella zona <strong>di</strong> Porta<br />

San Paolo. Le <strong>di</strong>visioni Piave,<br />

Centauro e Ariete, erano inspiegabilmente<br />

rimaste lontane<br />

dai combattimenti che<br />

interessarono le zone della<br />

Capitale. Si <strong>di</strong>sse per non meglio<br />

precisate «necessità <strong>di</strong><br />

manovra».<br />

Quella che era la rievocazione<br />

della Difesa <strong>di</strong> Roma ad<br />

opera dei Granatieri <strong>di</strong> Sardegna<br />

è <strong>di</strong>ventata nel tempo,<br />

riteniamo impropriamente,<br />

l’anniversario della Guerra <strong>di</strong><br />

Liberazione, <strong>di</strong> quella guerra,<br />

cioè, che fu formalmente <strong>di</strong>chiarata<br />

solo il 13 ottobre<br />

1943 e che fu condotta, a partire<br />

dal <strong>di</strong>cembre dello stesso<br />

anno, dalle ricostituite Forze<br />

Armate Italiane.<br />

La banda della brigata “Granatieri<br />

<strong>di</strong> Sardegna” e una<br />

compagnia <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> Granatieri e <strong>di</strong> Lancieri<br />

<strong>di</strong> Montebello – ere<strong>di</strong> dei veri protagonisti <strong>di</strong><br />

quei fatti tragici e per certi versi gloriosi – hanno<br />

fatto da cornice alla cerimonia che, oltre a numerose<br />

personalità politiche e militari, ha visto la presenza<br />

del ministro della Difesa, professor Antonio<br />

Martino.<br />

Molto apprezzata dai presenti, l’allocuzione del<br />

Vice sindaco <strong>di</strong> Roma, Maria Pia Garavaglia, che<br />

ha voluto ricordare il sostanziale contributo,<br />

anche in termini <strong>di</strong> vite umane, dato dalle Forze<br />

Armate nell’arco <strong>di</strong> tempo compreso fra il settembre<br />

1943 e l’aprile 1945.<br />

ANTONINO TORRE<br />

da: “IL GIORNALE”del 9 settembre 2005<br />

Maresciallo maggiore dei granatieri<br />

Ottavio Cappiello ci ha inviato<br />

un inserto del “Notiziario<br />

della Marina Militare” che riporta graficamente<br />

l’attività operativa svolta, <strong>di</strong><br />

recente, da alcune nostre navi fra le<br />

quali il Pattugliatore d’altura “GRANA-<br />

TIERE”. A tale nave, ovviamente, siamo<br />

particolarmente legati dagli inizi del<br />

‘900 quando ci fu il varo della primo<br />

vascello, un caccia-torpe<strong>di</strong>niere, con tale nome. Nel 1907, se la memoria non ci inganna, lo stesso<br />

Re Vittorio Emanuele III consegnò la Ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong> guerra alla prima versione del “GRANATIERE” ancorata<br />

nel Porto <strong>di</strong> Ripa Grande sul Tevere, come ricordato da un cippo <strong>di</strong> marmo attualmente conservato<br />

nella Caserma “Gan<strong>di</strong>n”.<br />

Prossimamente, pubblicheremo la storia delle unità navali, che nel tempo hanno avuto il nome della<br />

nostra Specialità, a cura dell’ammiraglio Giulio Cesare Rovinetti.<br />

ATTUALITA’<br />

luglio-settembre 2005 15


ATTUALITA’<br />

16 luglio-settembre 2005<br />

Campagna<br />

per il sostegno al giornale<br />

N ella<br />

serata<br />

del 21 luglio<br />

scorso si è<br />

svolto il tra<strong>di</strong>zionale<br />

incontro <strong>di</strong><br />

mezza estate fra i<br />

<strong>di</strong>rigenti nazionali<br />

dell’<strong>Associazione</strong>,<br />

organizzato e sostenutoeconomicamente<br />

dal granatiere,<br />

professor<br />

Gianfranco Imperatori,<br />

nostro vice<br />

Presidente nazionale.<br />

Nella splen<strong>di</strong>da e<br />

prestigiosa cornice<br />

del piano attico del<br />

Palazzo Assicurazioni<br />

Generali <strong>di</strong><br />

Piazza Venezia<br />

(quello per inten-<br />

Nella foto, da sinistra: il professor Imperatori, il generale Fraticelli, il ministro Buttiglione, il generale<br />

Buscemi, il generale Torre<br />

derci davanti al famoso balcone), sede dell’associazione CIVITA, della quale lo stesso Imperatori è Segretario<br />

generale, si sono ritrovati i massimi vertici dell’<strong>Associazione</strong>. All’incontro, presieduto dal nostro Presidente<br />

nazionale Buscemi, hanno partecipato anche numerosi ufficiali, <strong>di</strong> rango elevato, particolarmente<br />

vicini, per vari motivi, al Corpo dei Granatieri e alcuni autorevoli rappresentanti del mondo industriale.<br />

Fra le alte personalità militari erano presenti: il generale Luigi Fraticelli, allora Capo <strong>di</strong> Stato Maggiore dell’Esercito;<br />

il generale Michele Corrado, decano degli ufficiali dei Granatieri; il generale Giorgio Ruggieri, già<br />

comandante della Brigata Granatieri e attualmente responsabile della Logistica dell’Esercito; l’Ispettore alle<br />

infrastrutture della Forza Amata, generale Pietro Gaeta e il generale Giorgio Battisti, responsabile della Comunicazione<br />

dell’Esercito.<br />

Ospite d’onore della bella serata (che ha consentito, fra l’altro, al generale Torre <strong>di</strong> presentare, anche ai fini<br />

promozionali, l’ultimo numero della rivista “Il Granatiere”) è stato il Ministro Rocco Buttiglione, illustre<br />

socio dell’ANGS per aver svolto il servizio nel 1° reggimento Granatieri <strong>di</strong> Sardegna con il grado <strong>di</strong> sottotenente<br />

<strong>di</strong> prima nomina. Cosa, questa, della quale il ministro è particolarmente orgoglioso.<br />

COSTITUITA L’ARDE<br />

Associazioni Riunite Dell’Esercito<br />

I presidenti delle Associazioni d’Arma dell’Esercito, il 21 marzo u.s., hanno concordemente<br />

espresso l’inten<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>:<br />

● Riunirsi perio<strong>di</strong>camente per esaminare i problemi d’interesse comune nei riguar<strong>di</strong> della<br />

Forza Armata e <strong>di</strong> similari <strong>Associazione</strong> Europee;<br />

● Designare, <strong>di</strong> volta in volta, un portavoce per rappresentare le eventuali esigenze<br />

emerse, coa<strong>di</strong>uvato da un referente;<br />

● Attribuire all’attività congiunta la denominazione <strong>di</strong> “ARDE” (Associazioni Riunite dell’Esercito).<br />

I presidenti delle Associazioni che hanno dato la loro adesione hanno nominato, come<br />

primo portavoce, il generale Mario Buscemi, Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’<strong>Associazione</strong> Granatieri<br />

<strong>di</strong> Sardegna.<br />

L’ARDE ha debuttato a Roma, con un grande evento espositivo nella zona della città militare<br />

della Cecchignola. L’<strong>Associazione</strong> nazionale Granatieri <strong>di</strong> Sardegna, insieme alle altre<br />

associazioni aderenti, era presente con uno spazio espositivo.


E ra<br />

I granatieri<br />

sono tornati a Gaeta<br />

Sono impiegati, dal novembre 2001, nell’Operazione “Domino”<br />

la mattina del 2 Novembre 1860 quando le<br />

forze piemontesi della 1ª Divisione, comandata<br />

dal generale De Sonnaz e costituita dal 1° e 2°<br />

Reggimento “Granatieri <strong>di</strong> Sardegna”, da 3° e 4° Reggimento<br />

“Granatieri <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a”, da due Battaglioni<br />

<strong>di</strong> bersaglieri (il 14° e il 24°), da un’aliquota<br />

dei “Lancieri <strong>di</strong> Novara” ed infine da alcune batterie<br />

dell’ 8° Reggimento <strong>di</strong> Artiglieria, per un complesso<br />

<strong>di</strong> circa 6000 uomini, stabilirono il contatto con l’<br />

Esercito Borbonico in prossimità dei villaggi <strong>di</strong> Mola<br />

<strong>di</strong> Gaeta e Castellone.<br />

La brigata Granatieri era comandata del generale<br />

Alessandro Gozzani <strong>di</strong> Trenville. I due reggimenti<br />

Granatieri erano rispettivamente comandati dal<br />

maggiore Leone Conte <strong>di</strong> Zavagnacco il 1°, e dal colonnello<br />

Carlo Isacca il 2°.<br />

Il giorno 4 <strong>di</strong> Novembre la <strong>di</strong>visione del De Sonnaz,<br />

ribattezzata “Divisione Granatieri”, attaccò il nemico,<br />

ben superiore in numero, sulle sue stesse posizioni.<br />

La resistenza dei soldati borbonici fu tenacissima,<br />

ma i Granatieri si gettarono ar<strong>di</strong>tamente ed impetuosamente<br />

contro le munite posizioni avversarie,<br />

<strong>di</strong>mostrando tutto il loro valore.<br />

Per la bella condotta a Mola <strong>di</strong> Gaeta, come recita<br />

la motivazione, fu concessa alla ban<strong>di</strong>era del 1° reggimento<br />

Granatieri la Medaglia d’Oro al Valor Militare<br />

e, a quella del 2°, la Medaglia d’ Argento al<br />

Valor Militare.<br />

Oggi, a quasi centocinquanta anni da quella storica<br />

battaglia, la fiammeggiante granata metallica, antico<br />

simbolo dei Granatieri, torna a splendere al sole <strong>di</strong><br />

Gaeta. Questa volta l’impegno del 1° Reggimento<br />

“Granatieri <strong>di</strong> Sardegna” è rivolto alla ormai consolidata<br />

condotta dell’Operazione “Domino” finalizzata<br />

alla protezione delle cosiddette “aree sensibili” alla<br />

minaccia terroristica che, per i Granatieri in armi, ha<br />

creato l’occasione <strong>di</strong> tornare nella citta<strong>di</strong>na <strong>di</strong><br />

Gaeta.<br />

Anche in questo particolare e delicato compito, i<br />

Granatieri si sono <strong>di</strong>mostrati all’ altezza della situazione,<br />

espletando il servizio con grande professionalità<br />

ed abnegazione.<br />

Già pronti all’alba per la partenza, i Granatieri hanno<br />

lasciato la caserma “Gan<strong>di</strong>n”domenica 12 Giugno,<br />

agli or<strong>di</strong>ni del capitano Alessandro Crocenzi che ha<br />

condotto la fase iniziale dell’ Operazione per poi<br />

passare il testimone al capitano Giuseppe Rauso.<br />

E’ stata molto importante la collaborazione fra i Granatieri<br />

della sede romana e quelli provenienti dalle<br />

segue a pagina 18<br />

ALAMARI CON LE STELLETTE<br />

luglio-settembre 2005 17


ALAMARI CON LE STELLETTE<br />

18 luglio-settembre 2005<br />

compagnie <strong>di</strong> stanza nella Caserma “Garibal<strong>di</strong>”,<br />

sede umbra del <strong>di</strong>staccamento del 1° reggimento,<br />

poiché ancora una volta ha ricordato a tutti che, pur<br />

operando a <strong>di</strong>stanza, l’obiettivo è sempre uno: essere<br />

parte attiva della stessa Specialità e servire per<br />

l’identico glorioso Reggimento.<br />

Immersi in un paesaggio incantevole della nostra<br />

Italia, lavorare a Gaeta in questo periodo è stato un<br />

privilegio. La piccola citta<strong>di</strong>na, infatti, consente <strong>di</strong><br />

trascorrere le ore esenti dal servizio in maniera più<br />

che rilassata. Ciò ha permesso ai Granatieri <strong>di</strong> raggiungere<br />

il miglior livello operativo rispondendo<br />

allo stress con l’impegno, senza essere con<strong>di</strong>zionati<br />

dai <strong>di</strong>sagi quali la fatica, la lontananza e , non ultimo,<br />

l’incessante caldo.<br />

I meriti della buona riuscita dell’ operazione vanno<br />

certamente all’ efficiente organizzazione <strong>di</strong> comando<br />

che, con costante entusiasmo, ha saputo mettere<br />

tutto il personale nelle migliori con<strong>di</strong>zioni lavorative.<br />

Certi <strong>di</strong> lasciare un buon ricordo alla gente del<br />

M onte<br />

Cengio, 5 giugno 2005. La giornata<br />

non si presentava sotto i migliori auspici,<br />

c’erano nuvole basse e cielo grigio. Probabilmente<br />

era lo stesso clima che accompagnò i<br />

granatieri quando combatterono l’epica battaglia<br />

sull’altipiano <strong>di</strong> Asiago nel maggio - giugno 1916.<br />

Come tutti gli anni numerosissimi i granatieri in<br />

congedo che sono saliti in pellegrinaggio sulla<br />

vetta del monte Cengio provenienti da tante regioni<br />

italiane, alcuni anche da quelle più lontane<br />

luogo, i Granatieri hanno fornito un’ulteriore prova<br />

<strong>di</strong> saper portare con onore i bianchi Alamari.<br />

GRAN. FRANCESCO BARZACCA<br />

E PACO MASSIMILIANO PAOLILLO<br />

89° anniversario della battaglia<br />

<strong>di</strong> Monte Cengio<br />

Celebrata la ricorrenza alla presenza <strong>di</strong> molti Granatieri<br />

del Sud.<br />

Purtroppo, quest’anno i postumi <strong>di</strong> una importante<br />

operazione chirurgica recentemente superata<br />

hanno impe<strong>di</strong>to all’on. Lino Fornale, presidente<br />

del comitato della zona sacra del Cengio, <strong>di</strong> essere<br />

presente, per la prima volta, al tra<strong>di</strong>zionale pellegrinaggio.<br />

Tutti i radunisti hanno inviato i migliori auguri <strong>di</strong><br />

una pronta guarigione all’infaticabile presidentissimo<br />

<strong>di</strong> Thiene con l’auspicio <strong>di</strong> vederlo in occa-


sione del 90° anniversario che cadrà nel giugno<br />

2006. Il Presidente nazionale dell’ANGS, generale<br />

Buscemi, conferiva con la sua presenza maggior<br />

lustro all’avvenimento.<br />

Da Roma e da Spoleto sono giunti anche una bella<br />

rappresentanza <strong>di</strong> giovani e possenti granatieri del<br />

1° reggimento condotta dal colonnello Meinero e<br />

formata anche <strong>di</strong> ufficiali e sottufficiali. La cerimonia<br />

è iniziata alle 10.45 con l’alzaban<strong>di</strong>era sul<br />

piazzale del rifugio.<br />

Ai pie<strong>di</strong> del pennone, una squadra <strong>di</strong> sette impeccabili<br />

granatieri con trombettiere hanno presentato<br />

le armi mentre, ai lati del tricolore, erano schierati<br />

quattro granatieri, due con l’uniforme del 1915-18<br />

e due con la grande uniforme speciale caratterizzata<br />

dal colbacco <strong>di</strong> pelo nero.<br />

L’inno <strong>di</strong> Mameli è stato suonato dalla brillante<br />

banda comunale <strong>di</strong> Cogollo del Cengio che era<br />

presente anche con il Sindaco Calgaro.<br />

Dallo schieramento <strong>di</strong> autorità, colonnelle, granatieri<br />

è salito il canto degli italiani le cui note si sono<br />

<strong>di</strong>ffuse dall’erta vetta verso il baratro del “salto del<br />

granatiere” come un omaggio verso coloro che<br />

hanno amato ed amano la Patria.<br />

Erano presenti alla cerimonia, oltre ad una trentina<br />

<strong>di</strong> colonnelle, anche cinque sindaci dei comuni limitrofi,<br />

segno evidente <strong>di</strong> come, a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 89<br />

anni, sia ancora ra<strong>di</strong>cata tra la popolazione vicentina<br />

la gratitu<strong>di</strong>ne per le gesta compiute dai granatieri.<br />

Presso la Chiesa votiva, padre Defendente Belotti,<br />

già granatiere del 2° btg. “Cengio”, ha celebrato<br />

la Santa Messa. Nell’omelia ha ricordato i granatieri<br />

caduti sul monte Cengio e con loro tutti<br />

quelli che, in pace ed in guerra, hanno onorato i<br />

Bianchi Alamari.<br />

Terminato il rito religioso si sono tenuti i <strong>di</strong>scorsi<br />

degli oratori ufficiali. Per primo ha preso la parola<br />

il sindaco <strong>di</strong> Cogollo del Cengio che ha lanciato un<br />

grido <strong>di</strong> allarme sul ventilato progetto <strong>di</strong> profanazione<br />

della zona sacra del Cengio attraverso l’apertura<br />

<strong>di</strong> cave <strong>di</strong> marmo.<br />

Successivamente, il colonnello Meinero – che<br />

aveva ricevuto in tal senso un preciso mandato dall’on.<br />

Fornale – si è prodotto in una appassionata rievocazione<br />

storica dei combattimenti avvenuti dal<br />

22 maggio al 3 giugno 1916 durante i quali rifulsero<br />

le doti <strong>di</strong> abnegazione e <strong>di</strong> eroismo dei Granatieri<br />

<strong>di</strong> Sardegna.<br />

Meinero ha concluso il suo intervento <strong>di</strong>cendo:<br />

«…”dei 6.000 granatieri della brigata giunti nella<br />

zona il 22 maggio 1916, la notte tra il 3 ed il 4<br />

giugno riparavano sul monte Paù solamente<br />

1.300 superstiti. Nella storia dei granatieri la<br />

gloria della battaglia del monte Cengio si affianca<br />

imperitura a quelle dei combattimenti sul colle<br />

dell’Assietta (1747), al castello <strong>di</strong> Cosseria (1797)<br />

e nella <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> Roma (8-10 settembre 1943).<br />

Complessivamente, vennero concesse 7 Medaglie<br />

d’Oro, 70 d’Argento e 215 <strong>di</strong> bronzo in<strong>di</strong>viduiali<br />

al Valor Militare.<br />

Mi piace ricordare che nel 1922, proprio il 3<br />

giugno, venne scelto come il giorno in cui posare<br />

la prima pietra del Museo Storico dei “Granatieri<br />

<strong>di</strong> Sardegna” in piazza Santa Croce <strong>di</strong> Gerusalemme<br />

in Roma. Il 5 giugno <strong>di</strong> 89 anni fa, la brigata<br />

Granatieri ebbe l’altissimo onore <strong>di</strong> ricevere<br />

la terza citazione “a titolo d’onore” sul bollettino<br />

n. 374 del comando supremo “per l’eroica <strong>di</strong>fesa<br />

degli Altipiani”. Sempre oggi – 5 giugno - ricorre<br />

l’85° anniversario della concessione alle ban<strong>di</strong>ere<br />

del 1° e del 2° Granatieri della Medaglia d’Oro al<br />

Valor Militare per l’epico eroismo espresso nelle<br />

operazioni della prima guerra mon<strong>di</strong>ale. Inoltre,<br />

il Re Vittorio Emanuele III°, sempre in questa<br />

stessa data ma nel 1920, concesse - motu proprio<br />

- la Croce <strong>di</strong> Cavaliere dell’Or<strong>di</strong>ne Militare d’Italia<br />

(all’epoca <strong>di</strong> Savoia) alle predette ban<strong>di</strong>ere».<br />

Sempre l’on. Fornale aveva chiesto al colonnello<br />

Meinero <strong>di</strong> pronunciare anche un memore ricordo<br />

del nostro “padre spirituale”, il mitico Fra Gianfranco<br />

Maria Chiti, che in moltissime occasioni era<br />

salito sul Cengio per celebrare la Santa Messa.<br />

I presenti hanno molto apprezzato questi brani del<br />

suo intervento… «... sono certo che la fede in Dio<br />

<strong>di</strong> padre Chiti saprà in<strong>di</strong>carci il cammino che ci<br />

condurrà alla serena rassegnazione <strong>di</strong> non poter<br />

più godere della sua presenza su questa Terra<br />

nella consapevolezza però che staremo <strong>di</strong> nuovo<br />

insieme a lui nella gloria <strong>di</strong> Dio, in quel luogo <strong>di</strong><br />

pace eterna che padre Chiti ha già raggiunto e che<br />

sono certo starà già preparando per tutti noi, con<br />

la sua consueta efficienza organizzativa, poichè,<br />

come egli stesso amava <strong>di</strong>re, un granatiere non<br />

muore mai…“è solamente andato avanti” e ancora….:«Sant’Agostino<br />

ha detto che “quelli che<br />

amiamo ma che abbiamo perduto non sono più<br />

dove erano ma sono sempre dovunque noi siamo”<br />

e sono certo che padre Chiti sia qui, in questo momento,<br />

perché qui sono i suoi granatieri che lui<br />

amava e che, a loro volta, lo hanno ammirato in<br />

vita e che oggi venerano la sua memoria».<br />

Subito dopo, il generale Buscemi ha sinteticamente<br />

segue a pagina 20<br />

ALAMARI CON LE STELLETTE<br />

luglio-settembre 2005 19


ALAMARI CON LE STELLETTE<br />

20 luglio-settembre 2005<br />

ringraziato tutti gli intervenuti, con particolare riguardo<br />

ai numerosi granatieri accorsi con gli alamari<br />

al collo e le variopinte colonnelle. Al termine<br />

dei <strong>di</strong>scorsi, il picchetto in armi, il generale Buscemi,<br />

il colonnello Meinero, alcuni sindaci e numerose<br />

Colonnelle e granatieri hanno raggiunto la<br />

sommità del “salto del granatiere”.<br />

Di fronte al panorama della pianura vicentina, che<br />

si stagliava in lontananza al termine dell’immenso<br />

strapiombo, sono risuonati precisi e marziali gli or<strong>di</strong>ni<br />

del caporale comandante della squadra per gli<br />

onori ai caduti.<br />

Dopo i tre squilli, Meinero ha preso la corona<br />

d’alloro e con energia granatieresca l’ha lanciata<br />

nel vuoto al grido <strong>di</strong> «a me le guar<strong>di</strong>e!».<br />

A quel punto il trombettiere ha suonato le emozionanti<br />

note del “silenzio”. Nell’intensità <strong>di</strong><br />

quegli istanti, tra le commosse e silenti file degli<br />

astanti, come un saluto impetuoso, è passata<br />

una fresca ventata carica <strong>di</strong> quell’afflato spirituale<br />

che pareva voler annodare fra loro i grana-<br />

D omenica<br />

17 luglio 2005, sul Colle dell’Assietta,<br />

in occasione del 258° anniversario<br />

della storica battaglia fra l’esercito austropiemontese<br />

e quello franco-ispano, si è svolta la<br />

38° Festa del Piemonte. La manifestazione, organizzata<br />

dall’<strong>Associazione</strong> “Festa dal Piemont al<br />

Col ad l’Assietta”, con la collaborazione della<br />

“Compagnia <strong>di</strong>j Brande”, del Comune <strong>di</strong> Usseaux,<br />

del Gruppo Storico Pietro Micca <strong>di</strong> Torino e dall’<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> Granatieri <strong>di</strong> Sardegna,<br />

è finalizzata a rendere onore ai pro<strong>di</strong> caduti nella<br />

tieri <strong>di</strong> ieri e quelli <strong>di</strong> oggi. Poi, come ogni raduno<br />

che si rispetti, i partecipanti hanno concluso<br />

la giornata consumando il “rancio” presso<br />

vari ristoranti dell’Altipiano <strong>di</strong> Asiago che portano<br />

nelle loro insegne chiari riferimenti al<br />

corpo dei granatieri.<br />

Gli intervenuti hanno rivolto un sentito ringraziamento<br />

ai <strong>di</strong>rigenti ed ai granatieri delle sezioni<br />

ANGS locali e del Veneto – con in testa il<br />

bravissimo presidente regionale Paoletti – che si<br />

sono pro<strong>di</strong>gati in modo eccezionale per organizzare<br />

questo incontro annuale in perfetta sinergia<br />

con le autorità e le popolazioni locali.<br />

Un arrivederci quin<strong>di</strong> sul monte Cengio il prossimo<br />

anno. Sarà una occasione importante, infatti<br />

sarà il 90° anniversario: 1916 – 2006 e chi ha<br />

gli alamari incisi sul cuore non potrà certo rinunciare<br />

ad essere presente.<br />

La nostra storia è tutto il nostro orgoglio, W i<br />

granatieri !<br />

MICCIA<br />

Il plotone Granatieri del Gruppo “Pietro Micca”.<br />

Dopo 65 anni il 1° Reggimento<br />

torna al Colle dell’Assietta<br />

storica battaglia, senza <strong>di</strong>stinzione <strong>di</strong> nazionalità,<br />

per una vera fratellanza fra i popoli.<br />

La stupenda giornata estiva ha favorito lo svolgimento<br />

della manifestazione, alla quale ha partecipato<br />

un nutrito pubblico. Fra le autorità, spiccava<br />

la presenza del neo presidente del Consiglio Regionale<br />

Davide Gariglio, <strong>di</strong> numerosi assessori e<br />

consiglieri regionali, provinciali e della Città <strong>di</strong><br />

Torino, del Presidente della Comunità Montana<br />

alta Val Susa Mauro Carena, nonché svariati sindaci<br />

ed assessori comunali. Alle ore 9,00, tra lo


stupore generale e per l’orgoglio dei non pochi<br />

granatieri in congedo presenti, è giunta una colonna<br />

<strong>di</strong> mezzi militari che ha riportato al Colle,<br />

dopo 65 anni, la Banda Reggimentale ed un plotone<br />

<strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> Granatieri, gli ere<strong>di</strong> delle<br />

gloriose Guar<strong>di</strong>e che in quei luoghi fermarono le<br />

preponderanti colonne francesi al comando del<br />

generale Belle Isle.<br />

Come da programma, alle 9,30 è avvenuta l’apertura<br />

della manifestazione con l’alzaban<strong>di</strong>era, cui è<br />

seguita la Santa Messa officiata da don Giorgio<br />

Grietti, della <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Pinerolo, in lingua piemontese.<br />

La funzione religiosa si è tenuta nell’immensa<br />

cattedrale all’aperto, in un naturale anfiteatro<br />

sottostante all’obelisco eretto sulla sommità<br />

della testa dell’Assietta, dove venne collocato un<br />

altare costituito da un monolito <strong>di</strong> marmo verde<br />

delle Alpi, proveniente dalle cave della vicina Cesana.<br />

Alla destra dell’altare erano schierati i granatieri<br />

con i comandanti <strong>di</strong> Reggimento colonnello<br />

Massimo Meinero e del battaglione “Assietta”,<br />

tenente colonnello Carlo Emiliani, con al<br />

fianco le rispettive Ban<strong>di</strong>ere Colonnelle.<br />

Alle spalle dei pennoni su cui garrivano, oltre al<br />

Tricolore ed alla ban<strong>di</strong>era Europea, i vessilli delle<br />

nazioni che combatterono quel lontano 19 luglio,<br />

era schierato il Gruppo Storico Pietro Micca e più<br />

in basso i gonfaloni della Regione Piemonte, della<br />

provincia <strong>di</strong> Torino, quello della Città <strong>di</strong> Torino,<br />

decorato <strong>di</strong> M.O.V.M. e dei comuni intervenuti, le<br />

Colonnelle dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> Granatieri<br />

<strong>di</strong> Sardegna ed i gagliardetti dell’<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> Alpini. La Banda <strong>di</strong> Mompantero<br />

ha assicurato l’esecuzione dei brani <strong>di</strong> sottofondo<br />

alla S. Messa e l’ine<strong>di</strong>ta esecuzione del brano<br />

“Cros Bianca”, inno del Piemonte.<br />

Al termine della funzione religiosa, a suggello<br />

della memorabile giornata, il colonnello Massimo<br />

Meinero e il Presidente del Consiglio Regionale<br />

Davide Gariglio hanno provveduto allo scopri-<br />

mento <strong>di</strong> una targa commemorativa. Questa è<br />

stata voluta e composta dallo stesso 91° comandante<br />

il Reggimento Granatieri <strong>di</strong> Sardegna, traendola<br />

da quella posta nel 1940, nella precedente<br />

analoga manifestazione, poi andata persa durante<br />

la Guerra <strong>di</strong> liberazione.<br />

Il colonnello Massimo Meinero, poi, con toccanti<br />

parole, ha ringraziato gli organizzatori della giornata<br />

e ha ricordato la storia dei Granatieri, ere<strong>di</strong><br />

dei pro<strong>di</strong> che combatterono su quel Colle e delle<br />

plurisecolari tra<strong>di</strong>zioni che si rifanno al Reggimento<br />

delle Guar<strong>di</strong>e, dalla fondazione, da parte<br />

del Duca Carlo Emanuele II <strong>di</strong> Savoia il 18 aprile<br />

1659 a Torino, ad oggi. E’ seguito poi un breve<br />

excursus storico a cura del neo Assessore regionale<br />

alla Cultura,<br />

Gianni Oliva.<br />

Successivamente, con<br />

l’impeccabile regia del<br />

generale Guido Amoretti,<br />

su quello che fu il<br />

teatro dello scontro finale<br />

della battaglia del<br />

1747 ove trovò la<br />

morte il generale in<br />

capo francese Belle<br />

Isle, si è svolta la rievocazione<br />

storica della<br />

battaglia con simulazione<br />

dello scontro fra<br />

i figuranti in uniforme<br />

d’epoca ed armati <strong>di</strong><br />

fucili ad avancarica e<br />

cannoni caricati a<br />

salve. A fianco dello<br />

spalto <strong>di</strong>feso dai granatieri<br />

piemontesi vi<br />

erano, quale pubblico<br />

segue a pagina 22<br />

ALAMARI CON LE STELLETTE<br />

luglio-settembre 2005 21


ALAMARI CON LE STELLETTE<br />

22 luglio-settembre 2005<br />

<strong>di</strong> eccezione, i granatieri giunti dalla Capitale in<br />

un ideale “ponte” lungo 258 anni.<br />

Il nutrito pubblico, circa 1.500 persone, e gli attori<br />

della manifestazione si sono poi trasferiti presso<br />

la vecchia casa cantoniera, dove si è potuto degustare<br />

un succulento spuntino a base <strong>di</strong> polenta<br />

e salciccia preparato dall’<strong>Associazione</strong> “Festa dal<br />

Piemont al Col ad l’Assietta” che, trascinata dall’entusiasmo<br />

del presidente Piergiorgio Ricchiar<strong>di</strong><br />

e del granatiere Enrico Tenivella, si pro<strong>di</strong>ga da<br />

quasi 40 anni per la perpetuazione della ricorrenza.<br />

La giornata si è conclusa nel tardo pomeriggio,<br />

dopo un in<strong>di</strong>menticabile concerto in alta<br />

quota che ha messo in evidenza la bravura della<br />

Banda Reggimentale dei Granatieri <strong>di</strong> Sardegna,<br />

magistralmente <strong>di</strong>retta dal Maestro, maresciallo<br />

Domenico Morlungo, nell’esecuzione <strong>di</strong> brani <strong>di</strong><br />

vario repertorio.<br />

I Granatieri che erano presenti <strong>di</strong>fficilmente <strong>di</strong>menticheremo<br />

la memorabile giornata e vogliono<br />

ringraziare <strong>di</strong> cuore il Colonnello Meinero che ha<br />

creduto nell’iniziativa ed ha impegnato i suoi ragazzi<br />

in una così ardua trasferta.<br />

Particolarmente lodevole, l’impegno della Banda<br />

che, dopo aver suonato sino a tarda ora la sera<br />

precedente alle Terme <strong>di</strong> Lurisia, <strong>di</strong>stanti più <strong>di</strong><br />

quattro ore <strong>di</strong> viaggio (v/d cronaca), ha voluto essere<br />

presente, puntualissima, sul Colle dell’Assietta,<br />

<strong>di</strong>mostrando tutta la sua bravura e affidabilità.<br />

“Al prossimo anno ragazzi !”<br />

GIANCARLO SIBILLE, ROBERTO FOLLIS,<br />

VALTER COSTAMAGNA<br />

Concerto a Terme <strong>di</strong> Lurisia<br />

della musica d’or<strong>di</strong>nanza<br />

La<br />

musica d’or<strong>di</strong>nanza del 1° reggimento<br />

Granatieri doveva andare il giorno successivo,<br />

domenica 17 luglio, con una nutrita<br />

rappresentanza del Reggimento sul colle dell’Assietta,<br />

per rievocare, in forma solenne, la battaglia<br />

del 1747, cosa che non era stata più fatta dal<br />

lontano 1940 quando la commemorazione, oltre al<br />

reggimento in armi, vide la partecipazione dell’allora<br />

principe Umberto.<br />

L’occasione è stata magistralmente colta dal Presidente<br />

del CR Piemonte, Sebastiano Gallo, che si è<br />

buttato, come al solito, a testa bassa nell’impresa <strong>di</strong><br />

utilizzare la musica d’or<strong>di</strong>nanza per un concerto da<br />

tenersi la sera del 16 luglio, nella località turistica<br />

delle Terme <strong>di</strong> Lurisia, nel comune <strong>di</strong> Roccaforte <strong>di</strong><br />

Mondovì. Il sogno <strong>di</strong> Gallo, grazie al suo impegno<br />

e alle sue non comuni doti organizzative, si è realizzato.<br />

Il concerto c’è stato e ha visto la partecipa-


zione entusiastica <strong>di</strong> più <strong>di</strong> settecento persone che<br />

hanno potuto ascoltare le musiche, egregiamente<br />

eseguite sotto la <strong>di</strong>rezione del Maestro Morlungo,<br />

ed ammirare la rievocazione storica effettuata da<br />

un gran numero <strong>di</strong> granatieri figuranti nelle uniformi<br />

delle varie epoche.<br />

E’ vero, però, che l’impegno personale non sempre<br />

basta. La riuscita della manifestazione è dovuta, infatti,<br />

anche al sostegno assicurato dal comune <strong>di</strong><br />

Roccaforte <strong>di</strong> Mondovì, nelle persone del Sindaco<br />

Francesco Salvatori e dell’Assessore Renato Occelli,<br />

dal presidente della locale pro-loco, Enzo<br />

Dalmasso, dalla Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Cuneo e da<br />

molte aziende private.<br />

Un aiuto sostanziale e determinante, inoltre, è stato<br />

fornito dal dottor Alessandro Invernizzi, già “cugino”<br />

dei Granatieri per aver militato nei Lancieri <strong>di</strong><br />

Montebello, e dal geometra Valerio Finoli, entrambi<br />

<strong>di</strong>rigenti delle Terme <strong>di</strong> Lurisia, i quali, a titolo<br />

gratuito, hanno messo a <strong>di</strong>sposizione la struttura,<br />

gli impianti e il personale, occorrenti per l’evento<br />

che ha avuto, fra l’altro, un grosso risalto da<br />

parte della stampa locale.<br />

Ospiti d’onore della bella serata, il colonnello Massimo<br />

Meinero e il tenente colonnello Carlo Emi-<br />

Il giorno<br />

7 ottobre 2005,<br />

il generale<br />

Antonio Venci<br />

ha assunto<br />

il comando<br />

della Brigata Granatieri<br />

<strong>di</strong> Sardegna<br />

in sostituzione<br />

del generale<br />

Massimiliano<br />

Del Casale,<br />

destinato<br />

ad un importante<br />

incarico presso<br />

lo Stato Maggiore<br />

dell’Esercito.<br />

Per motivi<br />

<strong>di</strong> spazio, riman<strong>di</strong>amo<br />

la cronaca<br />

della cerimonia<br />

al prossimo numero.<br />

Il Presidente Gallo consegna una targa commemorativa al<br />

Maestro Morlungo.<br />

liani che, insieme al Presidente Gallo, hanno accolto,<br />

all’ingresso, i numerosi spettatori.<br />

L’evento, che ci è stato dettagliatamente raccontato<br />

dal granatiere, professor Angelo Masperone, in<br />

quattro bellissime pagine che non abbiamo avuto<br />

modo <strong>di</strong> poter pubblicare, ha avuto una grossa eco<br />

sulla stampa piemontese.<br />

Cambio del Comandante<br />

della Brigata Granatieri<br />

Venci subentra a Del Casale<br />

ALAMARI CON LE STELLETTE<br />

luglio-settembre 2005 23


FIOCCHI ROSA E AZZURRI<br />

AL REGGIMENTO GRANATIERI<br />

Eleonora<br />

La bella coppia <strong>di</strong> sposi, formata dal capitano dei<br />

Granatieri Alessio Pirotti e dalla gentile signora<br />

Sabrina, è stata allietata dall’arrivo <strong>di</strong> Eleonora,<br />

avvenuto in Roma il 14 maggio 2005.<br />

Alla piccola neonata e ai suoi felici parenti, vadano<br />

i più fervi<strong>di</strong> e sentiti voti augurali <strong>di</strong> tutti i<br />

Granatieri (con e senza le stellette).<br />

✩✩✩<br />

Sabrina<br />

Il 13 maggio 2005, in casa Castello a Napoli, è<br />

stata una giornata veramente lieta. Ha visto la<br />

luce, infatti, la piccola Sabrina, figlia del caporal<br />

maggiore dei Granatieri Vincenzo Castello e della<br />

gentile signora Anna.<br />

Ai felici congiunti ed alla loro piccola, i più sinceri<br />

e sentiti auguri <strong>di</strong> ogni possibile bene da tutta<br />

la famiglia granatieresca.<br />

✩✩✩<br />

Antonio<br />

Ha allietato con il<br />

suo arrivo, avvenuto<br />

a Capua in data 4<br />

aprile 2005, la famiglia<br />

del Sergente dei<br />

Granatieri Lubrano.<br />

Il papà Francesco e<br />

la mamma, la gentile<br />

signora Giuseppina,<br />

non stanno<br />

nella pelle per la gioia <strong>di</strong> aver ricevuto questo bel<br />

maschietto. La famiglia dei bianchi Alamari, nostro<br />

tramite, invia al piccolo nato e a tutti i suoi<br />

cari i più fervi<strong>di</strong> e sinceri auguri.<br />

✩✩✩<br />

Fiocco rosa a casa Ber<strong>di</strong>ni<br />

Di lui, il granatiere Massimo Ber<strong>di</strong>ni, avevamo già<br />

parlato nel 2003 in occasione del suo matrimonio<br />

con la gentile signora Elisabetta durante il quale,<br />

sopra l’abito da sposo, volle indossare gli Alamari<br />

associativi. Ora la giovane coppia è stata allietata<br />

dall’arrivo <strong>di</strong> Giulia. L’evento è stato festeggiato<br />

con un incontro conviviale, tenutosi nell’elegante<br />

ristorante “ZUCA BARUCA”, gestito dal giovane<br />

granatiere Roberto Pangos, al quale erano presenti<br />

alcuni granatieri della Sezione <strong>di</strong> Trieste. Ai genitori<br />

e alla piccola Giulia vadano i più fervi<strong>di</strong> voti<br />

augurali nostri e dei granatieri giuliani.<br />

Gioia in casa Cappiello<br />

Il nostro affezionato lettore, granatiere Maresciallo<br />

maggiore Ottavio Cappiello, ci ha comunicato<br />

con grande gioia la nascita <strong>di</strong> Francesco,<br />

suo 3° pronipote. Il maschietto è arrivato dopo<br />

due femminucce: Virginia e Arianna, rispettivamente<br />

figlie dei nipoti Massimiliano e Alessandra.<br />

Al bravo granatiere e ai suoi numerosi congiunti<br />

gli auguri più sinceri della Redazione e <strong>di</strong> tutti i<br />

lettori. Caro Ottavio, non possiamo che <strong>di</strong>rti: ...<br />

ancora cento <strong>di</strong> questi pronipoti!<br />

✩✩✩<br />

Filippo, per il momento, “guarda le figure”<br />

Con la foto che pubblichiamo, presentiamo a tutti<br />

il lettori il piccolo Filippo, <strong>di</strong> mesi 7.<br />

Il nonno, granatiere Maresciallo maggiore aiutante,<br />

Gianni Grassi, ci ha inviato la foto, con un<br />

malcelato orgoglio, lasciando intendere, fra le<br />

righe, che il bimbo che, “per il momento guarda<br />

le figure” della nostra rivista, potrebbe nel futuro<br />

interessarsi, in maniera più approfon<strong>di</strong>ta, <strong>di</strong> ciò<br />

che la rivista stessa rappresenta, ossia, del Corpo<br />

dei Granatieri.<br />

L’occasione c’è particolarmente propizia per inviare<br />

al bimbo, alla mamma, signora Gianna,<br />

socia “amica” dell’<strong>Associazione</strong> e al nonno<br />

Gianni, i più fervi<strong>di</strong> voti augurali.<br />

✩✩✩<br />

Nozze d’oro dei coniugi Rustia<br />

Si sono sposati l’otto settembre<br />

(data infausta per la storia<br />

d’Italia, ma molto felice<br />

per loro) del 1955, nella<br />

Basilica <strong>di</strong> Santa Croce in<br />

Gerusalemme.<br />

Quest’anno, dopo cinquant’anni,<br />

hanno festeggiato<br />

le Nozze d’Oro al Palazzo<br />

Pontificio <strong>di</strong> Castelgandolfo<br />

.<br />

La felice coppia è formata dal signor Livio Rustia<br />

e dalla gentile signora Alba Maria Men<strong>di</strong>co – valida<br />

collaboratrice <strong>di</strong> questa rivista.<br />

Ai coniugi Rustia, i più sinceri e sentiti voti augurali<br />

della Redazione e, riteniamo, anche <strong>di</strong> tutti i<br />

lettori.<br />

BREVI E LIETE<br />

luglio-settembre 2005 25


BREVI E LIETE<br />

26 luglio-settembre 2005<br />

DAL 3° GRANATIERI ALLA RISERVA SELEZIONATA<br />

Paolo Casolari in tenuta da combattimento<br />

durante il campo d’arma (che<br />

ha giovato molto alla sua linea).<br />

C ongedato<br />

sino al massimo <strong>di</strong> sei mesi l’anno, per essere impiegato nel settore<br />

professionale d’appartenenza.<br />

Casolari, dopo aver passato la visita me<strong>di</strong>ca d’idoneità presso il<br />

Distretto <strong>di</strong> Bologna e svolto un breve corso alla Scuola <strong>di</strong><br />

Guerra <strong>di</strong> Civitavecchia, ha superato brillantemente il mese d’addestramento<br />

formale e operativo presso la Scuola d’Applicazione<br />

<strong>di</strong> Torino. Ha infine giurato, con il grado <strong>di</strong> maggiore e con la<br />

Granatina del 3° sul petto, lo scorso 20 maggio.<br />

Al Granatiere, maggiore ammcom. ris., Paolo Casolari, vadano i<br />

complimenti <strong>di</strong> questa rivista e <strong>di</strong> tutti i commilitoni granatieri,<br />

per il bel traguardo raggiunto e per il suo eventuale impiego sul<br />

territorio nazionale o nei teatri all’estero.<br />

sergente, al termine del servizio <strong>di</strong> leva prestato al<br />

3° Reggimento Granatieri d’Orvieto nel 1985, ha recentemente<br />

giurato fedeltà all’Italia col grado <strong>di</strong> maggiore.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un nostro granatiere, socio della Sezione <strong>di</strong> Modena, il<br />

dottor Paolo Casolari, classe 1960, giornalista professionista da<br />

quasi vent’anni, oggi <strong>di</strong>rigente della Comunicazione al ministero<br />

della Salute, il quale, venuto a conoscenza della possibilità <strong>di</strong> servire<br />

la Patria in <strong>di</strong>visa mettendo a frutto la propria esperienza professionale,<br />

si è arruolato “part time”.<br />

Quest’opportunità è resa oggi praticabile dall’applicazione della<br />

legge “Marconi” (dal nome del primo beneficiario che fu Guglielmo<br />

Marconi) che lo Stato Maggiore dell’Esercito ha saggiamente rispolverato<br />

per reclutare <strong>di</strong>rettamente, dal mondo civile, professionisti<br />

<strong>di</strong> particolare interesse<br />

per la Forza Armata. Così inquadrato,<br />

il personale volontario<br />

entra a far parte della Riserva<br />

Selezionata, riceve un<br />

grado che va da quello <strong>di</strong> sottotenente<br />

a quello <strong>di</strong> maggiore,<br />

in ragione del curriculum<br />

posseduto e dell’anzianità<br />

anagrafica, e può essere<br />

richiamato in servizio,<br />

Il neo-maggiore con le sue figlie, il giorno<br />

del giuramento a Torino.<br />

CAMPIONE DI CICLISMO FIGLIO DI UN GRANATIERE<br />

E nrico,<br />

figlio del granatiere Antonio Gasparotto della Sezione <strong>di</strong><br />

San Vito al Tagliamento, ha regalato una ventata d’orgoglio<br />

alla famiglia dei bianchi Alamari. Egli, infatti, ha conquistato il<br />

titolo <strong>di</strong> “Campione italiano <strong>di</strong> ciclismo su Strada” della categoria<br />

professionisti. Titolo che fa <strong>di</strong> lui una sicura promessa del Ciclismo<br />

Azzurro.<br />

Il giovane campione ha 23 anni è <strong>di</strong>venuto tale, sotto le insegne<br />

della Società “Liquigas-Bianchi”, con al suo attivo varie affermazioni<br />

fra le quali la vittoria conquistata la primavera scorsa in Spagna, al<br />

giro della Catalogna e quella più recente, del 25 giugno 2005, nella<br />

corsa “Italiani <strong>di</strong> Pescara”<br />

nella quale ha<br />

conquistato la maglia<br />

tricolore.<br />

Al neo campione, figlio<br />

<strong>di</strong> un granatiere<br />

che praticava lo stesso sport del ciclismo nella categoria<br />

<strong>di</strong>lettanti, i granatieri <strong>di</strong> San Vito al Tagliamento augurano,<br />

per bocca del loro Presidente, il granatiere Luciano Colussi,<br />

un ra<strong>di</strong>oso e “roseo” (nel senso della maglia) futuro.<br />

A tale augurio si unisce, per nostro tramite, l’intera famiglia<br />

dei bianchi Alamari.


Lettera aperta a “Il Granatiere”: ma <strong>di</strong> chi è Padre Chiti?<br />

Dopo la scomparsa <strong>di</strong> fra’ Gianfranco, sono uscite allo scoperto persone, enti, istituzioni che reclamano il suo possesso<br />

spirituale: “E’ mio… No è nostro …No, vi sbagliate tutti: Lui, fin dalle prime ore, era con noi…”.<br />

In tal guisa, lo reclamano: l’Esercito, l’Accademia militare, la Scuola <strong>di</strong> Viterbo, i Granatieri <strong>di</strong> Sardegna, i parrocchiani <strong>di</strong><br />

Orvieto, le autorità ecclesiastiche, i camerati del 2° conflitto mon<strong>di</strong>ale che lo videro al proprio fianco in cento battaglie<br />

e… da ultimo, anche dei “cinematografari” che da Lui vorrebbero trarre gli spunti per un film. Ma io penso, e ne sono<br />

convinto, che frate Chiti sia <strong>di</strong> tutti quelli che lo hanno amato, stimato e apprezzato, sia quando era in uniforme, sia<br />

quando indossava il saio.<br />

Chiudo gli occhi e mi par <strong>di</strong> vederLo.<br />

Lui lassù, un gra<strong>di</strong>no sotto al Padre Eterno, che ci guarda, sorride <strong>di</strong>etro i suoi occhiali da vista scuri e ci bene<strong>di</strong>ce TUTTI.<br />

ADALBERTO BENDINELLI<br />

Egregio Direttore,<br />

mi riferisco alla lettera da Lei pubblicata<br />

su “Il Granatiere” con la quale un anonimo<br />

caporale VFB dei Granatieri (?) lamentava<br />

che un “baffuto Tenente Colonnello”<br />

dei Granatieri, in occasione della<br />

cerimonia tenutasi il 2 giugno u.s. presso<br />

l’Altare della Patria, aveva “mortificato davanti<br />

a tutti una tra<strong>di</strong>zione che doveva essere<br />

anche la sua”, vietando che il plotone<br />

dei Granatieri si schierasse con i più alti in<br />

testa. Al riguardo, prima <strong>di</strong> rendere noti i<br />

dettagli <strong>di</strong> quanto accaduto, mi consenta<br />

<strong>di</strong> esprimerLe tutta la mia in<strong>di</strong>gnazione<br />

per la Sua “con<strong>di</strong>visione ai crucci” del giovane<br />

granatiere nonchè per il successivo<br />

commento, che “anche questo è un<br />

segno dei tempi”.<br />

Ebbene, egregio Direttore, La informo che in data:<br />

27 maggio u.s. alle ore 09,30 presso il Comando Militare<br />

della Capitale, quale Capo Sezione cerimoniale e Direttore<br />

della cerimonia in argomento, ho presieduto una riunione<br />

propedeutica al fine <strong>di</strong> impartire ai Comandanti le<br />

<strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> dettaglio, emanate dalle Superiori Autorità,<br />

per lo svolgimento della cerimonia medesima.<br />

Nel corso <strong>di</strong> tale riunione, alla quale erano presenti, per<br />

la Brigata Granatieri <strong>di</strong> Sardegna, il Comandante del I Battaglione,<br />

il Comandante della 1ª compagnia <strong>di</strong> formazione<br />

ed il Comandante del Plotone Granatieri, veniva<br />

<strong>di</strong>sposto, trattandosi <strong>di</strong> cerimonia a carattere interforze, il<br />

rispetto dell’omogeneità. In tale quadro, i plotoni delle <strong>di</strong>verse<br />

Forze Armate dovevano essere sistemati in or<strong>di</strong>ne<br />

d’altezza con i più bassi in testa. Quanto precede, pur nell’assoluta<br />

consapevolezza che nelle cerimonie dei Granatieri<br />

si faccia esattamente l’inverso.<br />

31 maggio, durante le prove della cerimonia, veniva notato<br />

che le <strong>di</strong>sposizioni impartite in sede <strong>di</strong> riunione erano<br />

state <strong>di</strong>sattese. Pertanto, vennero da me convocati i Comandanti,<br />

responsabili ai vari livelli (battaglione, compagnia<br />

e plotone), per chiedere loro spiegazioni. Gli ufficiali<br />

mi riferirono che l’accaduto era da imputarsi a semplice<br />

<strong>di</strong>menticanza e, al fine <strong>di</strong> evitare il rior<strong>di</strong>no del Battaglione<br />

e del Plotone schierato, la cosa non ebbe alcun seguito<br />

se non quello <strong>di</strong> invitali ad attenersi scrupolosamente,<br />

il giorno della cerimonia, alle <strong>di</strong>sposizioni impartite<br />

nella riunione del 27 maggio.<br />

2 giugno 2005, all’atto dello schieramento del Battaglione,<br />

per la resa degli onori alla Ban<strong>di</strong>era, constatato<br />

che i Comandanti, ancora una volta, non si erano attenuti<br />

a quanto <strong>di</strong>sposto, venne or<strong>di</strong>nato l’imme<strong>di</strong>ato rior<strong>di</strong>no,<br />

nel senso stabilito, del Plotone Granatieri.<br />

Ciò premesso, mi sia consentito <strong>di</strong> poter affermare che effettivamente<br />

“questo è un segno dei tempi”, ma non nel<br />

senso da Lei sostenuto, bensì nel senso che molti si ritengono<br />

depositari del “verbo” e, pertanto, non sono propensi<br />

ad attenersi agli or<strong>di</strong>ni ricevuti ed alle <strong>di</strong>sposizioni<br />

vigenti.<br />

Cor<strong>di</strong>almente.<br />

TEN. COL. ANTONIO BILANCIA<br />

Caro Antonio, consentimi <strong>di</strong> rivolgermi a Te in questo<br />

modo, vista l’amicizia che ci lega da tanti anni. Sono<br />

veramente rattristato da quanto hai affermato nella<br />

prima parte della lettera. Parlare <strong>di</strong> “in<strong>di</strong>gnazione”, comunque,<br />

mi sembra veramente eccessivo, per aver solo<br />

con<strong>di</strong>viso i “crucci” dell’anonimo granatiere che, ovviamente,<br />

non poteva conoscere certe cose e per aver parlato<br />

dell’accaduto come <strong>di</strong> “un segno dei tempi”, non riferendomi,<br />

cre<strong>di</strong>mi, al Tuo comportamento. Come ve<strong>di</strong>, ho<br />

pubblicato, con piacere e per intero, il Tuo scritto che mi<br />

avevi annunciato al <strong>Raduno</strong> <strong>di</strong> <strong>Jesi</strong>. Era il minimo che<br />

potessi fare per assicurare, nel mio piccolo, una corretta<br />

informazione ai lettori. Sono convinto che anche l’estensore<br />

della missiva che ha dato origine alla “polemica”<br />

(non trovo altro termine per definire lo scambio epistolare!),<br />

possa essere confortato dalle Tue valide argomentazioni.<br />

D’altro canto, la Tua altissima professionalità l’ hai ampiamente<br />

<strong>di</strong>mostrata – ove ce ne fosse ancora bisogno –<br />

nella gestione della situazione critica che si era determinata<br />

a <strong>Jesi</strong>, a causa del maltempo. La cerimonia finale,<br />

da Te improvvisata “sul campo” è stato un vero successo!<br />

E <strong>di</strong> questo te ne siamo veramente grati.<br />

Cor<strong>di</strong>ali saluti.<br />

ANTONINO TORRE<br />

LETTERE AL DIRETTORE<br />

lluglio-settembre 2005 27


ATTIVITA’ ASSOCIATIVAPADRE CHITI<br />

28 luglio-settembre 2005<br />

RICORDATO A VIGNOLA<br />

La figura del compianto Padre Spirituale dell’<strong>Associazione</strong>,<br />

Fra’ Gianfranco Maria Chiti, è stata ricordata<br />

dalla Sezione <strong>di</strong> Vignola. Il Presidente<br />

della Sezione, il valoroso granatiere Augusto Pastorelli,<br />

ha promosso, infatti, insieme al gruppo <strong>di</strong><br />

granatieri della Iª e Vª compagnia che parteciparono<br />

alla Coppa Presidente della Repubblica del<br />

1948 e del 1968, guidato dal granatiere Giuseppe<br />

Montagnani, un rito funebre al quale erano state<br />

invitate tutte le sezioni del Centro regionale<br />

Emilia-Romagna.<br />

La Santa Messa nella Chiesa Plebana <strong>di</strong> Vignola è<br />

stata concelebrata dal parroco, don Gaetano Popoli,<br />

da padre Salvatore Ropa del convento dei<br />

Cappuccini <strong>di</strong> Vignola e da padre Defendente Bellotti<br />

– granatiere – del convento dei Cappuccini <strong>di</strong><br />

Padova.<br />

La figura militare e religiosa <strong>di</strong> padre Gianfranco è<br />

stata rievocata, con bellissime parole, da don<br />

Ropa che, nel periodo 1965-1970, ebbe la ventura<br />

<strong>di</strong> prestare servizio, come aiutante del Cappellano,<br />

presso la Scuola Sottufficiali <strong>di</strong> Viterbo comandata<br />

dall’allora colonnello Chiti.<br />

Al termine della messa, nel più assoluto silenzio,<br />

è stata data lettura della Preghiera del Granatiere.<br />

Alla cerimonia sono intervenuti, guidati dal Presidente<br />

regionale Roberto Padovani, numerosi granatieri<br />

in rappresentanza <strong>di</strong> tutte le Sezioni dell’Emila-Romagna<br />

da Parma a Ravenna; erano inoltre<br />

presenti i colonnelli dei Granatieri Massimo Meinero<br />

e Roberto Toro e il generale Francesco Pellegrini.<br />

Fra tutti i partecipanti è stata effettuata una<br />

raccolta <strong>di</strong> fon<strong>di</strong>, da destinare a beneficenza, che<br />

sono stati inviati al Convento <strong>di</strong> San Crispino in<br />

Orvieto.<br />

Riportiamo, a corredo dell’articolo che per motivi<br />

non noti solo ora abbiamo avuto modo <strong>di</strong> pubblicare,<br />

la bellissima foto ricordo <strong>di</strong> padre Chiti che,<br />

riprodotta in numerose copie, è stata <strong>di</strong>stribuita a<br />

tutti i presenti.<br />

ANTOR<br />

LA SEZIONE DI TAMAI COMMEMORA<br />

MOROZZO DELLA ROCCA<br />

Il giorno 17 aprile, i Granatieri <strong>di</strong> Tamai <strong>di</strong> Brugnera<br />

lo ha de<strong>di</strong>cato, come ogni anno, alla figura<br />

del generale M.O.V.M. Federico Morozzo della<br />

Rocca, cui la locale Sezione è de<strong>di</strong>cata.<br />

La giornata commemorativa ha previsto la Santa<br />

Messa nella Chiesa Parrocchiale e la deposizione<br />

<strong>di</strong> una corona sul cippo che ricorda la fulgida figura<br />

dell’eroico granatiere. La giornata, come avviene<br />

<strong>di</strong> solito in questi incontri, si è piacevolmente<br />

conclusa con un incontro conviviale presso<br />

il ristorante “da Buzi” nel corso del quale è stata<br />

consegnata una targa al Presidente Gianni Rizzetto<br />

per la de<strong>di</strong>zione e l’attaccamento agli Alamari<br />

<strong>di</strong>mostrata in tanti anni d’impegno associativo.<br />

Le cerimonie commemorative hanno visto la presenziata<br />

dal sindaco <strong>di</strong> Brugnera, dottor Ermes<br />

Moras e dal Presidente regionale ANGS, Guido<br />

Vidoni.<br />

Erano inoltre presenti, con i rispettivi Presidenti e<br />

alcuni soci, le Colonnelle <strong>di</strong> Sacile, San Vito al Tagliamento,<br />

Tamai, Zoppola, Jesolo e Musile <strong>di</strong><br />

Piave, nonché rappresentanti delle Associazioni:<br />

Carabinieri, Avieri e Alpini.<br />

SEZIONE DI NAPOLI<br />

Due sono gli eventi che hanno visto come protagonisti,<br />

negli ultimi tempi, i Granatieri campani.<br />

Il primo è stato quello della celebrazione del precetto<br />

pasquale avvenuta, come negli scorsi anni,<br />

nella Basilica pontificia <strong>di</strong> Pompei, insieme ai rappresentanti<br />

delle altre associazioni combattentistiche<br />

e d’arma. Quest’anno l’omelia era de<strong>di</strong>cata<br />

al ricordo dei Caduti della Marina nella battaglia


<strong>di</strong> Capo Matapan <strong>di</strong> cui ricorreva il 64° anniversario.<br />

L’altra occasione d’incontro c’è stata il 18 aprile,<br />

grazie all’impegno organizzativo del Presidente<br />

del CR Campani, granatiere Carmine Formicola,<br />

sollecitato dal Presidente onorario granatiere<br />

dottor Beniamino Cesi.<br />

Il 346° anniversario della fondazione del Corpo<br />

dei Granatieri <strong>di</strong> Sardegna è stato ricordato da un<br />

nutrito gruppo <strong>di</strong> Granatieri campani, con un incontro<br />

conviviale presso il Circolo Canottieri Posillipo<br />

<strong>di</strong> Napoli.<br />

Come sempre avviene quando i granatieri si riuniscono,<br />

non sono mancati momenti <strong>di</strong> commozione<br />

oltre che <strong>di</strong> goliar<strong>di</strong>ca giovialità che ha contagiato<br />

anche gli altri ospiti presenti nel Circolo<br />

che, <strong>di</strong> buon grado e con entusiasmo, si sono uniti<br />

al brin<strong>di</strong>si finale ed hanno così potuto gustare la<br />

splen<strong>di</strong>da torta, guarnita con Alamari e Granata,<br />

approntata per l’occasione.<br />

RADUNO DEL CR SICILIA<br />

Il 24 aprile <strong>di</strong> quest’anno, ha avuto luogo, a Catania,<br />

il 2° <strong>Raduno</strong> regionale dei granatieri siciliani;<br />

in una cornice me<strong>di</strong>evale presso il Castello<br />

Leucatia si è svolta la manifestazione che ha visto,<br />

rispetto alla precedente e<strong>di</strong>zione, una più numerosa<br />

partecipazione <strong>di</strong> granatieri e la presenza<br />

della nuova Sezione <strong>di</strong> Enna.<br />

Il riconoscimento “Granatiere dell’anno”, istituito<br />

già dalla prima e<strong>di</strong>zione del raduno, assegnato a<br />

personalità pubbliche che abbiano contribuito alla<br />

valorizzazione delle tra<strong>di</strong>zioni storiche, umanistiche<br />

e sociali dei Granatieri, è stato assegnato<br />

quest’anno all’onorevole avvocato Enzo Tarantino,<br />

parlamentare nazionale. A lui, pertanto, il Presidente<br />

regionale Rocco Galluccio ha consegnato,<br />

nel corso della manifestazione, il pregevole attestato<br />

in pergamena e la statuetta del granatiere del<br />

1848. Significativa la partecipazione dell’UNUCI<br />

<strong>di</strong> Catania, avvenuta anche nel contesto della collaborazione,<br />

definita a Catania fra tale sodalizio e<br />

l’ANGS. Un vivo ringraziamento dei granatieri siciliani<br />

vada al Presidente UNUCI <strong>di</strong> Catania, generale<br />

Di Silvestri, e al suo attivissimo Vice, tenente<br />

Ferlazzo.<br />

FESTA DEI GRANATIERI A PALANZANO<br />

Come avviene dal 1995, anno <strong>di</strong> costituzione<br />

della Sezione palanzanese della ANGS, il 22<br />

maggio <strong>di</strong> quest’anno si è svolta l’annuale Festa<br />

dei Granatieri <strong>di</strong> Sardegna.<br />

Sulla spinta derivante dall’entusiasmo dell’infaticabile<br />

Presidente della Sezione, granatiere Gino<br />

Capitani, sono saliti nella Valle dei Cavalieri, con<br />

le rispettive Colonnelle, anche i rappresentanti <strong>di</strong><br />

numerose Sezioni ANGS situate fuori della provincia<br />

come, ad esempio, quelli <strong>di</strong> La Spezia, Modena,<br />

Mantova, Reggio Emilia, Bologna, Brescia e<br />

quelli <strong>di</strong> varie associazione d’arma e <strong>di</strong> volontariato.<br />

Il ritrovo è avvenuto in Piazza Car<strong>di</strong>nal Ferrari da<br />

dove, in corteo, con il Gonfalone del Comune e le<br />

Colonnelle delle Sezioni in testa, si è raggiunta la<br />

chiesa parrocchiale nella quale, don Pietro Montali,<br />

ha celebrato una santa messa in ricordo <strong>di</strong><br />

tutti i Granatieri “andati avanti” in pace e in<br />

guerra.<br />

Dopo il rito religioso, i numerosi partecipanti si<br />

sono nuovamente recati nella piazza per rendere<br />

omaggio al monumento ai Caduti.<br />

Il Sindaco <strong>di</strong> Palanzano, Carlo Montali, ha sottolineato<br />

nella sua allocuzione l’importanza <strong>di</strong> manifestazioni<br />

<strong>di</strong> tale tipo “che portano tanto volonta-<br />

ATTIVITA’ ASSOCIATIVA<br />

luglio-settembre 2005 29


ATTIVITA’ ASSOCIATIVA<br />

30 luglio-settembre 2005<br />

riato e unione nei paesi. Unione come quella che<br />

hanno i Granatieri che sono venuti così numerosi<br />

a Palanzano”.<br />

Il Presidente Capitani, molto sod<strong>di</strong>sfatto della riuscita<br />

della manifestazione, ha ringraziato tutti gli<br />

intervenuti che, con la loro presenza, “hanno sottolineato<br />

ancora una volta l’attaccamento all’<strong>Associazione</strong><br />

e ai valori che essa rappresenta”.<br />

Dopo la manifestazione, tutti i Granatieri presenti,<br />

i loro amici e il sindaco Montali, si sono ritrovati<br />

in un ristorante per terminare in allegria la bella<br />

giornata allietati, durante l’incontro conviviale,<br />

dal bravissimo cantante, granatiere Clau<strong>di</strong>o Iotti.<br />

Patrizia Capitani<br />

LA SEZIONE DI LEGNANO<br />

FESTEGGIA I SUOI 80 ANNI<br />

La giornata <strong>di</strong> domenica 22 maggio, a Casorezzo<br />

in provincia <strong>di</strong> Milano, è stata caratterizzata, per i<br />

granatieri legnanesi, da un doppio appuntamento<br />

con la memoria storica. La Sezione, presieduta dal<br />

granatiere Pasquale Piantanida, coa<strong>di</strong>uvato dal<br />

vice Presidente Sergio Carrera e dal Segretario<br />

Enrico Mezzenzana, infatti, ha celebrato l’ottantesimo<br />

anniversario della fondazione e la splen<strong>di</strong>da<br />

figura <strong>di</strong> don Luigi Quadri, cui la stessa è intitolata.<br />

Il valoroso sacerdote, parroco <strong>di</strong><br />

Casorezzo dal 1931 al 1963 e soprattutto cappellano<br />

militare, con il grado <strong>di</strong> tenente, del 2° reggimento<br />

Granatieri inquadrato nella Terza Armata,<br />

con il suo eroico comportamento durante il primo<br />

conflitto mon<strong>di</strong>ale, riuscì a meritare una Medaglia<br />

d’Argento al V.M., una <strong>di</strong> bronzo e la Croce al<br />

merito <strong>di</strong> Guerra.<br />

Un legame, quin<strong>di</strong>, quello tra don Luigi Quadri e<br />

i Granatieri, nato sul fronte del Piave, dell’Isonzo,<br />

del Carso, quando egli si pro<strong>di</strong>gava impavidamente<br />

tra le trincee a confortare e incoraggiare i<br />

feriti, oltre che ad assicurare una degna sepoltura<br />

ai Caduti, nonostante il martellante fuoco dell’artiglieria<br />

avversaria ed il crepitare delle mitragliatrici.<br />

Per questo motivo la Sezione <strong>di</strong> Legnano,<br />

che si onora <strong>di</strong> portarne il nome, ha voluto far coincidere<br />

l’anniversario della sua fondazione con<br />

quello della morte dell’eroico cappellano ricordandolo<br />

solennemente proprio nella sua<br />

Casorezzo, alla presenza del Sindaco, Roberto<br />

Gornati, del Presidente regionale ANGS Mario<br />

Bovati, <strong>di</strong> rappresentanti dell’<strong>Associazione</strong><br />

Combattenti e Reduci e della Consigliera comunale<br />

Tiziana Bottini.<br />

Numerosi i Labari che si sono stretti nel ricordo <strong>di</strong><br />

don Luigi, tra cui quello del Nastro Azzurro <strong>di</strong><br />

Legnano con il Segretario Nicola Fenaroli e delle<br />

Sezioni Granatieri <strong>di</strong> Rho, Milano e Abiategrasso.<br />

Dopo un omaggio floreale alla tomba <strong>di</strong> don<br />

Quadri, nel Campo Santo <strong>di</strong> Casorezzo, la commemorazione<br />

e proseguita nella centrale Piazza<br />

San Giorgio, dove è situato il busto del valoroso<br />

cappellano. Nel corso delle varie cerimonie è<br />

stata molto apprezzata la presenza, in uniforme,<br />

dei caporali del 1° Reggimento Alessandro<br />

Fracassi e Danilo Gabellone inviati da Roma per<br />

l’occasione.<br />

Dopo la Santa Messa, terminata con l’esecuzione<br />

del Silenzio e la lettura della Preghiera del<br />

Granatiere, i numerosi partecipanti si sono<br />

ritrovati per un momento conviviale durante il<br />

quale il Presidente Bovati ha espresso la sua sod<strong>di</strong>sfazione<br />

per la riuscita della manifestazione, ha<br />

ricordato i valori acquisiti con il servizio militare e<br />

ha comunicato come, il temuto scioglimento della<br />

Brigata Granatieri sia stato annullato anche per<br />

l’intervento corale degli iscritti ANGS e degli organi<br />

nazionali dell’<strong>Associazione</strong>.<br />

Enrico Mezzenzana<br />

INCONTRO DEI GRANATIERI<br />

DEL 1/65 DELLA 14ª CARRI<br />

L’<strong>Associazione</strong> i raduni a carattere nazionale li organizza,<br />

con non pochi affanni e preoccupazioni,<br />

ogni tre anni. Loro, da circa quaranta anni, ne<br />

fanno uno ogni anno e sempre in località <strong>di</strong>fferenti.<br />

Sono i Granatieri appartenenti al primo scaglione<br />

del 1965 della 14ª compagnia carri del IV<br />

battaglione <strong>di</strong> Civitavecchia. Quest’anno, in occasione<br />

del quarantennale del servizio militare da<br />

loro prestato nel 1965, i nostri bal<strong>di</strong> Granatieri<br />

carristi si sono riuniti a Cortona (AR), il 29 maggio


2005. L’organizzazione, che spetta ogni anno a<br />

turno fra i componenti del gruppo, questa volta, è<br />

stata curata dal granatiere Giovanni Mammoli.<br />

All’incontro erano stati invitati, purtroppo tutti impossibilitati<br />

ad essere presenti per vali<strong>di</strong> motivi<br />

personali, anche i granatieri Francesco Gentile e<br />

Achille Ristagno, allora capitani comandanti delle<br />

14ª e Antonino Torre, all’epoca comandante del<br />

plotone carri “Lupo”.<br />

Nella foto ricordo che pubblichiamo, si possono<br />

riconoscere (da sinistra verso destra) nella fila superiore:<br />

Mariotti, Tebal<strong>di</strong>, Gregoris, Borga, Gagliardoni,<br />

Bucciarelli Ducci, Permunion, Tanari,<br />

Mammoli; seduti: Bernar<strong>di</strong>, Balboni, Giovagnoli,<br />

Gregori, Stefanelli, D’Aloisio e Piazza; la foto è<br />

stata fatta dal granatiere Ferrari.<br />

L’appuntamento per il prossimo anno è stato fissato<br />

a Desio (MI) e l’organizzazione sarà a cura<br />

del granatiere D’Aloisio, residente nella citta<strong>di</strong>na<br />

lombarda.<br />

IL 2 GIUGNO A CIVITAVECCHIA<br />

La rappresentanza della Sezione ANGS <strong>di</strong> Civitavecchia,<br />

alla cerimonia pubblica per la Festa della<br />

Repubblica. I nostri sono schierati davanti al mo-<br />

numento sito sul lungo mare, <strong>di</strong> recente restaurato,<br />

che ricorda la presenza dei bianchi Alamari<br />

nella città laziale.<br />

LA SEZIONE DI ROMA<br />

OCCUPA IL QUIRINALE<br />

In occasione della Festa della Ban<strong>di</strong>era, rinviata<br />

per motivi contingenti al 6 giugno, si è svolta una<br />

visita guidata al Palazzo del Quirinale antica sede<br />

pontificia, utilizzata come residenza ufficiale, fino<br />

a giugno del 1946, dai quattro Re d’Italia e, da tale<br />

data, dai Presidenti della Repubblica.<br />

Nella visita, organizzata dal Presidente della Sezione<br />

<strong>di</strong> Roma, Bruno Sorvillo, un centinaio <strong>di</strong><br />

granatieri e <strong>di</strong> loro famigliari ha avuto modo <strong>di</strong><br />

sciamare per le preziose sale dello storico palazzo.<br />

Sotto gli occhi attenti e ammirati dei visitatori,<br />

una dopo l’altra, si sono <strong>di</strong>schiuse le stanze<br />

papali colme <strong>di</strong> preziosissimi mobili, affreschi,<br />

quadri e arazzi.<br />

Guida d’eccezione, il generale dei granatieri Antonio<br />

Venci, attualmente in servizio presso la Casa<br />

militare del Presidente della Repubblica Ciampi.<br />

La visita si è conclusa con un breve giro nei bellissimi<br />

giar<strong>di</strong>ni del Palazzo.<br />

Alpha Beta<br />

IL C.R. TRENTINO-ALTO ADIGE<br />

AL MONTE CENGIO<br />

Come ogni anno, i granatieri trentini, con alla<br />

testa il Presidente regionale Bombonato, si sono<br />

recati domenica 6 giugno al Monte Cengio, per<br />

onorare la memoria dei valorosi granatieri che, nel<br />

maggio-giugno 1916, immolarono la loro vita per<br />

fermare il nemico che tentava <strong>di</strong> superare il fronte<br />

vicentino per invadere la pianura.<br />

Al termine delle cerimonie, durante la sosta per il<br />

pranzo, il Presidente Bombonato e il dottor Benedetti<br />

hanno ufficialmente consegnato alcuni “Diplomi<br />

<strong>di</strong> benemerenza” rilasciati dal Presidente<br />

nazionale Buscami. Il primo, che riportava la seguente<br />

motivazione: “In segno <strong>di</strong> riconoscimento<br />

e <strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne, per aver dato prova, attraverso il<br />

tempo, <strong>di</strong> particolare attaccamento agli ideali<br />

della Patria e allo spirito granatieresco”, è stato<br />

consegnato al Presidente della Sezione <strong>di</strong> Trento e<br />

V/presidente del CR Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge, granatiere<br />

Enzo Natale.<br />

Altri analoghi <strong>di</strong>plomi, inoltre, sono stati consegnati<br />

ai granatieri: Ettore Montanari <strong>di</strong> Pergine –<br />

alfiere della sezione – ; Luigi Cainelli e Domenico<br />

Raota, consiglieri del Consiglio <strong>di</strong>rettivo della Sezione<br />

<strong>di</strong> Trento, per il loro attaccamento e fedeltà<br />

ai Granatieri <strong>di</strong> Sardegna<br />

La cronaca della bella manifestazione al Cengio,<br />

che ha visto la presenza del 1° Reggimento Granatieri<br />

<strong>di</strong> Sardegna e <strong>di</strong> un gran numero <strong>di</strong> Granatieri<br />

in congedo, è riportata nella rubrica “Alamari<br />

con le stellette”<br />

I GRANATIERI MARCHIGIANI<br />

AL REGGIMENTO “PICENO”<br />

ATTIVITA’ ASSOCIATIVA<br />

luglio-settembre 2005 31


ATTIVITA’ ASSOCIATIVA<br />

32 luglio-settembre 2005<br />

Il 10 giugno scorso, i Granatieri del Centro<br />

Provinciale Piceno hanno presenziato al giuramento<br />

<strong>di</strong> oltre 300 ragazze Volontarie in Ferma<br />

Prefissata per un anno del 2° blocco del 2005, tenutosi<br />

presso la Caserma “Clementi” in Ascoli,<br />

alla presenza <strong>di</strong> numerose Autorità militari e civili<br />

locali.<br />

La solenne cerimonia, svoltasi in una splen<strong>di</strong>da<br />

giornata <strong>di</strong> sole e con una folta cornice <strong>di</strong> pubblico<br />

e <strong>di</strong> famigliari entusiasti, ha visto, tra l’altro,<br />

lo sfilamento delle Associazioni d’Arma e fra<br />

queste, quella dei numerosi Granatieri, come tra<strong>di</strong>zione<br />

vuole “alti e possenti”, delle Sezioni <strong>di</strong><br />

Ascoli Piceno, San Benedetto e Fermo, con alla<br />

testa le rispettive Colonnelle e sotto la guida del<br />

Presidente provinciale Giancarlo Bruni, capitano<br />

della riserva.<br />

Espressioni <strong>di</strong> grande affetto ed apprezzamento<br />

sono state espresse, al termine della cerimonia, ai<br />

granatieri presenti dall’ingegnere Celani, Sindaco<br />

<strong>di</strong> Ascoli Piceno, e dal colonnello Camporeale,<br />

comandante del 235° reggimento.<br />

Chi era presente all’evento ha potuto constatare lo<br />

sguardo compiaciuto del tenente colonnello dei<br />

Granatieri Sossio Andreottola, comandante del<br />

battaglione del 235° RAV “Piceno”, alla vista dei<br />

tanti “baveri rossi con alamari” che testimoniavano<br />

il fervore associativo del Centro provinciale<br />

Piceno <strong>di</strong> recente costituzione.<br />

Sosan<br />

RADUNO DEI GRANATIERI<br />

DELLA PROVINCIA DI BERGAMO<br />

Grazie alla sensibilità delle amministrazioni locali,<br />

i Granatieri <strong>di</strong> Sardegna della Bergamasca<br />

hanno festeggiato, nelle giornate del 25 e 26<br />

giugno scorso, il loro raduno interregionale, coronando<br />

un desiderio da lungo perseguito: l’inaugu-<br />

Le autorità sotto la targa della strada intitolata ai Granatieri<br />

<strong>di</strong> Sardegna<br />

razione a Urgnano <strong>di</strong> un via intitolata ai Granatieri<br />

e, a Calcinate, <strong>di</strong> un monumento in onore dei<br />

“Granatieri <strong>di</strong> Sardegna”.<br />

Presenti alle manifestazioni, numerose autorità,<br />

fra le quali abbiamo notato: il vice Presidente<br />

della provincia <strong>di</strong> Bergamo, conte Bonaventura<br />

Grumelli Pedrocca; i Sindaci <strong>di</strong> Urgnano e<br />

Calcinate, Togni e Finazzi; il Presidente nazionale<br />

ANGS, generale Mario Buscemi; il Padre spirituale,<br />

granatiere don Defendente Belotti; il<br />

Presidente regionale della Lombar<strong>di</strong>a, architetto<br />

Mario Bovati; il Presidente provinciale <strong>di</strong><br />

Bergamo, granatiere Franco Brugali.<br />

Massiccia è stata la partecipazione <strong>di</strong> associazioni<br />

combattentistiche e d’arma e <strong>di</strong> volontariato civile.<br />

L’inaugurazione del monumento. La ragazza, alla sinistra del<br />

Sindaco, è la signorina Valentina Brugali che ha curato il progetto<br />

artistico dell’opera<br />

Oltre alle quaranta Colonnelle delle regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a e Friuli Venezia Giulia, infatti, erano<br />

presenti con le rispettive insegne, rappresentanze<br />

dei Combattenti e Reduci, degli Alpini, dei Bersaglieri,<br />

dei Carabinieri, dei Fanti, dell’Aeronautica,<br />

degli Artiglieri, dell’AVIS, della CRI e della locale<br />

Polisportiva. La cornice musicale è stata egregiamente<br />

fornita dai complessi ban<strong>di</strong>stici dei comuni<br />

<strong>di</strong> Urgnano e Palazzolo.<br />

A dare maggiore risalto alle toccanti cerimonie<br />

dell’inaugurazione, è stata la presenza <strong>di</strong> una rappresentanza<br />

<strong>di</strong> Granatieri del 1° Reggimento, guidata<br />

dal sottotenente Fiorentino, che comprendeva<br />

due militari, molto ammirati, in Grande<br />

Uniforme <strong>Speciale</strong>.<br />

Durante le cerimonie si sono avute le allocuzioni<br />

del Presidente nazionale Buscemi e <strong>di</strong> quello regionale<br />

Bovati che hanno ricordato la storia del<br />

Corpo dei Granatieri, il significato del monumento<br />

e manifestato l’apprezzamento per i <strong>di</strong>rigenti locali<br />

che ne hanno promosso l’e<strong>di</strong>ficazione.<br />

Il corpo del monumento è costituito da un grande<br />

libro in marmo poggiato su una base, dello stesso<br />

materiale, che riporta a gran<strong>di</strong> lettere <strong>di</strong> bronzo la<br />

scritta: “GRANATIERI DI SARDEGNA”. Il tutto<br />

adagiato su una bellissima fontana a vari zampilli.<br />

La Granata, gli Alamari, lo scudetto della Brigata<br />

con la frase: “ <strong>di</strong> noi tremò la nostra vecchia gloria<br />

...” e una statua in bronzo <strong>di</strong> un Granatiere del<br />

1848, a grandezza naturale, riempiono rispettivamente<br />

le due pagine aperte del libro.<br />

La pregevole opera è stata realizzata, su progetto<br />

del Maestro d’arte, la giovane, graziosa e figlia <strong>di</strong><br />

granatiere, signorina Valentina Brugali, dallo scultore<br />

Mario Borsato.


I GRANATIERI PARTECIPANO<br />

AL SALUTO DEL GENERALE D’ARRIGO<br />

E RENDONO OMAGGIO<br />

AI CADUTI DEL CORPO<br />

Lo scorso 19 luglio, a Verona, presso il Centro sportivo<br />

del Support Detachment North-East Italy, il generale<br />

Cosimo D’Arrigo, grande estimatore e amico dei<br />

Granatieri, ha ceduto il Comando delle Forze<br />

Operative Terrestri (COMFOTER) al generale Bruno<br />

Job, per assumere l’importante incarico <strong>di</strong> Sottocapo<br />

<strong>di</strong> Stato Maggiore della Difesa.<br />

Alla suggestiva cerimonia, nel Battaglione <strong>di</strong> formazione<br />

schierato, composto dalle rappresentanze dei<br />

Reparti <strong>di</strong>pendenti, spiccava quella formata dai<br />

Granatieri, come sempre imponenti e perfetti.<br />

Per la circostanza erano presenti il Comandante della<br />

brigata Granatieri, generale Massimiliano Del Casale,<br />

il comandante del battaglione “Assietta”, tenente colonnello<br />

Emiliani e la Colonnella della Sezione <strong>di</strong><br />

Verona con una rappresentanza <strong>di</strong> granatieri in congedo<br />

veronesi. La presenza dei granatieri in armi era<br />

particolarmente propizia per rendere onore, come da<br />

loro espressa richiesta, alla stele commemorativa del<br />

Corpo situata nella centralissima Piazza Brà, <strong>di</strong> fronte<br />

alla celebre Arena. I granatieri Toffanin e Pellegrini,<br />

Presidenti rispettivamente del Centro provinciale e<br />

della locale Sezione, hanno imme<strong>di</strong>atamente aderito<br />

alla richiesta e resa fattibile la piccola ma significativa<br />

cerimonia. Grazie alla <strong>di</strong>sponibilità della Polizia<br />

Municipale <strong>di</strong> Verona, nelle persone del Comandante,<br />

dottor Alatamura e del Capitano Longega,<br />

l’area della cerimonia veniva transennata e resa <strong>di</strong>sponibile<br />

per il tardo pomeriggio.<br />

Alle 19.30, tra la curiosità ed i flash dei turisti in attesa<br />

<strong>di</strong> accedere all’Arena, un drappello <strong>di</strong> Granatieri in<br />

mimetica, agli or<strong>di</strong>ni del tenente Laurano, si schierava<br />

insieme a una rappresentanza <strong>di</strong> iscritti ANGS. Una<br />

corona veniva quin<strong>di</strong> deposta sotto la targa commemorativa,<br />

dopo il rituale<br />

minuto <strong>di</strong> silenzio<br />

in memoria dei<br />

Caduti, e il Presidente<br />

Pellegrini e il tenente<br />

Laurano tenevano due<br />

brevi allocuzioni.<br />

La cerimonia, nel suo<br />

complesso, è risultata<br />

insolita ed esaltante e<br />

ha toccato l’animo e<br />

l’orgoglio dei granatieri<br />

in <strong>di</strong>visa e no, nel<br />

giorno dell’anniversario<br />

dell’Assietta.<br />

Roberto Pellegrini<br />

OTTO LUSTRI ALLA GUIDA<br />

DELLA SEZIONE DI FOSSANO<br />

Essere per 42 anni alla guida <strong>di</strong> una Sezione<br />

dell’<strong>Associazione</strong> non è da tutti. E’ capitato al granatiere<br />

Italo Rulfi della Sezione <strong>di</strong> Fossano.<br />

Il fatto veramente unico ed eccezionale non poteva<br />

essere ignorato. L’impegno del granatiere Rulfi, infatti,<br />

su iniziativa del Presidente regionale Sebastiano<br />

Gallo e dell’attuale Presidente <strong>di</strong> Sezione Clau<strong>di</strong>o<br />

Tallone è stato celebrato solennemente in occasione<br />

della riunione annuale della Sezione <strong>di</strong> Fossano, avvenuta<br />

nello scorso mese <strong>di</strong> giugno. L’esemplare granatiere<br />

ha ricevuto tre importanti riconoscimenti.<br />

Il primo, da parte del Sindaco della città <strong>di</strong> Fossano,<br />

signor Francesco Balocco, che ha consegnato al granatiere<br />

festeggiato una pergamena, finemente miniata<br />

in stile gotico, con la scritta: “La città <strong>di</strong> Fossano con<br />

l’<strong>Associazione</strong> Granatieri nomina il Gra. Sergente<br />

Cav. Italo Rulfi Presidente Onorario della Sezione<br />

Fossanese”.<br />

Il secondo, da parte della Sezione, è consistito nel<br />

dono <strong>di</strong> una Colonnella <strong>di</strong> tipo regolamentare, ma finemente<br />

ricamata in oro, personalizzata con la stessa<br />

scritta della pergamena.<br />

Il terzo, infine, è stato un attestato, a firma del<br />

Presidente nazionale, generale Mario Buscemi, concesso<br />

“per gli alti meriti d’ impegno organizzativo e<br />

patriottico”.<br />

Il granatiere Rulfi, nostro tramite, ringrazia sentitamente,<br />

oltre alle persone già citate nel testo, l’assessore<br />

Maurizio Bergia, il generale Renato Petean, il<br />

vice Presidente della regione Liguria Tonino Fiori, i<br />

Presidenti delle Sezioni ANGS <strong>di</strong> Cuneo, Alba,<br />

Saluzzo, Mondovì, Modena, l’avvocato Anna<br />

Mantini, rappresentante del consiglio provinciale e il<br />

marito della stessa, avvocato Griva.<br />

RICORDATI<br />

A TRIESTE<br />

I FRATELLI<br />

STUPARICH<br />

Presso il Circolo <strong>di</strong><br />

Presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Trieste si è<br />

tenuta un’interessante<br />

conferenza del<br />

professor Adriano De<br />

Vecchi, per la rivisitazione,<br />

a 90 anni <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stanza, della Iª<br />

Guerra mon<strong>di</strong>ale.<br />

Visto il particolare<br />

argomento, non potevano<br />

essere <strong>di</strong>men-<br />

ATTIVITA’ ASSOCIATIVA<br />

luglio-settembre 2005 33


ATTIVITA’ ASSOCIATIVA<br />

34 luglio-settembre 2005<br />

ticate le due Medaglie<br />

d’Oro triestine<br />

– ufficiali dei Granatieri<br />

<strong>di</strong> Sardegna -<br />

Carlo e Giani Stuparich<br />

ai quali, fra<br />

l’altro, è intestata la<br />

Sezione citta<strong>di</strong>na<br />

della nostra <strong>Associazione</strong>.<br />

I lavori, pertanto,<br />

sono stati aperti dal<br />

granatiere Graziano<br />

Valdemarin che ha<br />

ricordato, ai numerosi<br />

presenti, la figura<br />

<strong>di</strong> questi due fulgi<strong>di</strong> eroi dell’irredentismo.<br />

Alla manifestazione, oltre ad un numeroso e attento<br />

pubblico, era presente il generale Andrea<br />

Caso, responsabile del locale comando territoriale.<br />

Dietro al po<strong>di</strong>o dei relatori, per tutta la durata<br />

della manifestazione, ha fatto bella mostra la<br />

Colonnella della Sezione ANGS, quasi a materializzare,<br />

ove ce ne fosse bisogno, il contributo che<br />

i Granatieri dettero agli eventi che si intendevano<br />

ricordare.<br />

Un sobrio rinfresco, offerto dalla Sezione ANGS,<br />

ha concluso la riuscita serata.<br />

AI MARGINI DEL RADUNO<br />

Vista la modesta <strong>di</strong>stanza esistente fra la città <strong>di</strong><br />

<strong>Jesi</strong>, sede del <strong>Raduno</strong> <strong>Nazionale</strong> e quella <strong>di</strong><br />

Pesaro, dove sono conservate le spoglie mortali <strong>di</strong><br />

fra’ Gianfranco Maria Chiti, era scontato – se non<br />

doveroso – che molti granatieri radunisti si recassero<br />

a rendere omaggio alla sua tomba.<br />

Così hanno fatto, e la foto che pubblichiamo inviataci<br />

dal Presidente Roberto Bonini lo documenta,<br />

le rappresentanze dei Granatieri mantovani,<br />

veronesi e bresciani, coor<strong>di</strong>nate dal<br />

Presidente provinciale <strong>di</strong> Brescia, granatiere<br />

Enrico Onofrio. Una santa messa, celebrata da un<br />

frate francescano davanti alla tomba della famiglia<br />

Chiti e la deposizione <strong>di</strong> un omaggio floreale,<br />

sono serviti a ricordare la figura del compianto<br />

Assistente spirituale dell’<strong>Associazione</strong>.<br />

In precedenza, nello stesso luogo erano passati,<br />

per l’identico motivo, i Granatieri <strong>di</strong> Pompei,<br />

come testimoniato dal cuscino <strong>di</strong> fiori già presente<br />

nella cappella tombale.<br />

RICORDATI IN ABRUZZO I CADUTI<br />

IN TERRA AFRICANA<br />

“Onore e gloria ai Granatieri <strong>di</strong> Sardegna caduti in<br />

Africa Orientale e Settentrionale”, così recita l’epigrafe<br />

della lapide collocata nel Sacrario militare<br />

nazionale <strong>di</strong> Chieti a cura dei Granatieri del<br />

Centro regionale abruzzese. La lapide commemorativa<br />

è stata inaugurata nel corso della solenne<br />

cerimonia celebrata lo scorso 24 settembre, nell’ambito<br />

delle manifestazioni del 37° <strong>Raduno</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> dei Reduci e Rimpatriati d’Africa<br />

(A.N.R.R.A.) le cui sezioni, pescarese e teatina,<br />

sono da anni gemellate con quelle ANGS e sono<br />

intitolate alla Medaglia d’Oro al V.M., tenente dei<br />

Granatieri Gioacchino Di Marzio.<br />

Con l’intervento delle massime Autorità provinciali<br />

sono stati resi gli onori militari, e da parte dei<br />

Reduci, ai gloriosi Caduti, le cui spoglie sono custo<strong>di</strong>te<br />

nel Sacrario, con la deposizione <strong>di</strong> una corona<br />

d’alloro portata da due Granatieri in uniforme<br />

storica.<br />

Sono poi state scoperte quattro lapi<strong>di</strong> de<strong>di</strong>cate rispettivamente:<br />

ai Caduti <strong>di</strong> tutte le Armi e Corpi, ai<br />

Carabinieri reali, immolatisi a Culquaber, ai<br />

Caduti <strong>di</strong> El Alamein e, come detto, ai Granatieri<br />

<strong>di</strong> Sardegna che spesero la loro vita nelle guerre<br />

africane, da Adua nel 1896 a Takrouna nel maggio<br />

del 1943.<br />

Ai Gonfaloni della Provincia e del Comune <strong>di</strong><br />

Chieti e alle Colonnelle delle Sezioni ANGS<br />

abruzzesi, hanno fatto ala i Labari ed i vessilli<br />

delle altre associazioni combattentistiche e<br />

d’Arma. Al posto d’onore, il medagliere dell’<br />

A.N.R.R.A., scortato da tre ere<strong>di</strong> <strong>di</strong> altrettante<br />

Medaglie d’Oro al V.M. delle guerre africane.<br />

Un picchetto del 1° reggimento Granatieri <strong>di</strong><br />

Sardegna, in Alta Uniforme <strong>Speciale</strong>, ha fatto da<br />

cornice alle varie cerimonie. I giovani granatieri,<br />

impeccabili come sempre nella forma, sono stati<br />

molto ammirati dal numeroso pubblico che ha potuto<br />

vederli nelle cerimonie <strong>di</strong> sabato sera, presso<br />

il municipio e il monumento ai Caduti <strong>di</strong> Pescara,<br />

e alla sfilata <strong>di</strong> domenica mattina, lungo il viale<br />

Sud della riviera. Le manifestazioni, molto sentite<br />

dalla citta<strong>di</strong>nanza abruzzese, hanno avuto una<br />

vasta eco me<strong>di</strong>atica e sono state molto proficue<br />

per l’attività <strong>di</strong> proselitismo e <strong>di</strong> promozione d’immagine<br />

dell’<strong>Associazione</strong> e del Corpo dei<br />

Granatieri.<br />

Giovanni Scarpelli


Sezioni in regola con il tesseramento 2005<br />

Ora che i contributi ministeriali, per quasi tutte le associazioni d’arma (ci sono invero alcune eccezioni che<br />

non comprendono la nostra), hanno raggiunto livelli <strong>di</strong> vera e propria elemosina, il sostegno economico<br />

degli iscritti, attraverso il pagamento delle quote associative annuali, è <strong>di</strong>venuto per tali sodalizi l’unica fonte<br />

<strong>di</strong> sopravvivenza. Non sempre, però, c’è la coscienza <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong> questa situazione e, troppo spesso, i<br />

Presidenti delle Sezioni non si adoperano in maniera adeguata per raccogliere tempestivamente le quote da<br />

inviare alla Presidenza nazionale.<br />

Per quanto riferito alla nostra <strong>Associazione</strong>, a parte le spese per la realizzazione del giornale che, grazie all’interessamento<br />

del vice Presidente nazionale, professor Gianfranco Imperatori e del nostro Direttore,<br />

Antonino Torre, vengono coperte, quasi interamente, da apporti esterni, i costi <strong>di</strong> gestione risultano molto<br />

elevati. Nonostante i molti accorgimenti messi in atto dal Presidente nazionale, generale Mario Buscemi,<br />

per contenerli.<br />

Riportiamo, qui <strong>di</strong> seguito, l’elenco delle Sezioni in regola con il tesseramento 2005 che deve essere inteso,<br />

per quelle ancora non in regola, come una sorta d’ esortazione.<br />

CR PIEMONTE:<br />

Alba, Biella, Cuneo, Fossano, Grignasco-Novara, Mondovì, Saluzzo, Torino, Tortona-Alessandria, Varallo<br />

Valsesia, Vercelli, Verbania.<br />

CR LOMBARDIA:<br />

Abiategrasso, Bergamo, Brescia, Calcinate, Castel Goffredo, Como, Crema, Desenzano sul Garda, Legnano-<br />

Busto Arsizio, Leno, Lo<strong>di</strong>, Lumezzane, Mantova, Marmiolo, Melzo, Monza, Rho, Urgnano, Vigevano,<br />

Valtrompia e Valli Bresciane.<br />

CR VENETO:<br />

Bassano del Grappa, Camposampiero, Cerea, Cittadella, Cogollo del Cengio, Cologna Veneta, Conegliano,<br />

Dolo-Riviera del Brenta, Due Carrare, Eraclea, Jesolo, Len<strong>di</strong>nara, Maserada sul Piave, Meolo, Mestre,<br />

Mestrino, Mogliano Veneto, Monselice, Motta <strong>di</strong> Livenza, Murano, Musile del Piave, Padova, Paese, Piove <strong>di</strong><br />

Sacco, Portogruaro, Povegliano, Rosolina, Rovigo, San Donà <strong>di</strong> Piave, San Bonifacio, San Michele al<br />

Tagliamento, Sommacampagna, Spinea, Thiene, Verona, Villabartolomea, Zerobranco.<br />

CR TRENTINO ALTO ADIGE:<br />

Merano, Trento<br />

CR FRIULI VENEZIA GIULIA:<br />

Codroipo, Latisana, Sacile, San Vito al Tagliamento, Trieste, Zoppola.<br />

CR LIGURIA:<br />

Genova, Imperia, Sarzana.<br />

CR EMILIA ROMAGNA:<br />

Alto Frignano, Bologna, Bondeno, Cesena, Concor<strong>di</strong>a sul Secchia, Faenza, San Felice sul Panaro.<br />

CR MARCHE:<br />

<strong>Jesi</strong>, Pesaro, Sassoferrato.<br />

CR TOSCANA:<br />

Castenuovo Garfagnana.<br />

CR UMBRIA:<br />

Amelia, Perugia, Terni.<br />

CR LAZIO:<br />

Ceccano, Ceprano-Ferentino, Civitavecchia, Frosinone, Latina, Roma, Veroli, Viterbo.<br />

CR ABRUZZO:<br />

Avezzano, Chieti, L’Aquila, Lanciano, Loreto Aprutino, Pescara.<br />

CR CAMPANIA:<br />

Pompei<br />

CR PUGLIA:<br />

Torremaggiore<br />

I dati riportati sono stati forniti dal contabile della Presidenza <strong>Nazionale</strong> in data 4 ottobre 2005. Speriamo<br />

che nei tempi <strong>di</strong> composizione e <strong>di</strong> stampa del presente numero, altre Sezioni si siano messe in regola.<br />

ATTIVITA’ ASSOCIATIVA<br />

luglio-settembre 2005 35


SFILERANNO SEMPRE CON LE NOSTRE COLONNELLE<br />

La rubrica “Sfileranno sempre con le nostre colonnelle” è finalizzata a ricordare i soli soci dell’<strong>Associazione</strong> che<br />

hanno lasciato questo mondo per ritornare alla casa del Padre. Si sottolinea: I SOLI SOCI.<br />

Chi segnala il triste evento per la pubblicazione, dovrà comunicare le seguenti informazioni necessarie per la stesura<br />

del necrologio:<br />

Sezione d’appartenenza; Data <strong>di</strong> nascita e <strong>di</strong> morte; Motivi del decesso; Reparto Granatieri nel quale il defunto<br />

ha prestato servizio; Eventuali campagne <strong>di</strong> guerra e decorazioni ricevute; Eventuali cariche associative rivestite.<br />

E’ opportuno, inoltre, che venga inviata una foto originale del defunto e non, come spesso avviene, fotocopie o<br />

copie riprese da giornali. Tutti i testi, comunque, non supereranno le 12 righe, salvo le eccezioni che si potranno<br />

avere a insindacabile giu<strong>di</strong>zio della Redazione.<br />

La Redazione, infine, sarà particolarmente grata a chi, avendone la possibilità, invierà un’offerta come, del resto,<br />

è previsto dal comma 5 dell’articolo 13 del Regolamento dell’<strong>Associazione</strong>.<br />

Felice Miserocchi Bruno Benedetti Michele Gozzini Vando Lanfre<strong>di</strong><br />

FELICE MISEROCCHI<br />

Sezione <strong>di</strong> Ravenna<br />

Dopo una lunga vita da infaticabile lavoratore,<br />

padre <strong>di</strong> famiglia esemplare<br />

e convinto granatiere, il 19 marzo del<br />

corrente anno ci ha lasciato. Socio<br />

fondatore e consiegliere della Sezione,<br />

finché la salute lo ha sostenuto ha<br />

sempre partecipato, con entusiasmo,<br />

all’attività associativa.<br />

Partito militare nel 1938 ed assegnato<br />

al 2° reggimento Granatieri, ha combattuto<br />

in Jugoslavia e, successivamente,<br />

in Albania con le truppe avio-<br />

36 luglio-settembre 2005<br />

trasportate; partecipò alla <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong><br />

Roma del settembre 1943.<br />

Alle esequie erano presenti, oltre agli<br />

amici e parenti, i Presidenti delle<br />

Sezioni <strong>di</strong> Ravenna e Cesena con le relative<br />

colonnelle. Ai familiari le condoglianze<br />

dei Granatieri romagnoli e dei<br />

commilitoni del periodo bellico.<br />

BRUNO BENEDETTI<br />

Sezione <strong>di</strong> Verona<br />

Era della Classe 1911, è andato avanti il<br />

3 marzo 2005. Combattente della<br />

CARLO MARIA GIULINI<br />

Di lui parlammo, dalle colonne<br />

<strong>di</strong> questo giornale,<br />

in occasione del novantesimo<br />

compleanno, ricordandolo,<br />

come ufficiale<br />

del 2° reggimento Granatieri<br />

<strong>di</strong> Sardegna e combattente<br />

sul fronte dei<br />

Balcani nel 1941-1942.<br />

A metà <strong>di</strong> giugno ci ha lasciato,<br />

dopo una vita coronata<br />

da successi conseguiti<br />

in tutti i più prestigiosi<br />

teatri del mondo.<br />

Egli, considerato a ragione uno dei più gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>rettori d’orchestra dei<br />

nostri tempi, è stato sempre orgoglioso <strong>di</strong> aver indossato, anche nel<br />

giorno delle nozze avvenute nel periodo bellico, i bianchi Alamari,<br />

cosa che ebbe modo <strong>di</strong> ricordare anche in numerose interviste.<br />

I Granatieri, in armi e in congedo, si uniscono al dolore dei famigliari<br />

per la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> questo grande artista che, in pace e in guerra, ha dato<br />

lustro all’Italia.<br />

Seconda Guerra Mon<strong>di</strong>ale, è sempre<br />

rimasto molto attaccato ai bianchi<br />

Alamari e alla Sezione <strong>di</strong> Verona. Già<br />

in età avanzata, non è mai mancato,<br />

anche se accompagnato dai familiari,<br />

alla cerimonia annuale del tesseramento.<br />

Ricorderemo sempre il suo<br />

sorriso, la sua allegria e la battuta<br />

pronta. Alle esequie, presente la<br />

Colonnella della Sezione ed una nutrita<br />

rappresentanza d’iscritti, dopo<br />

una breve commemorazione, è stata<br />

data lettura della Preghiera del<br />

Granatiere.<br />

MICHELE GOZZINI<br />

Sezione <strong>di</strong> Calcinate<br />

Era della classe 1938 e, in quanto tale,<br />

militò nel Corpo dei Granatieri nei<br />

primi anni del dopo-guerra nella vecchia<br />

sede <strong>di</strong> Via delle Milizie in Prati.<br />

Ha mantenuto sempre un legame con<br />

i bianchi Alamari, maturato nel periodo<br />

<strong>di</strong> leva, facendo vita attiva nella<br />

Sezione ANGS. E’ venuto a mancare all’affetto<br />

dei suoi cari e dei commilitoni,<br />

il 2 maggio 2005. La notizia ci è pervenuta<br />

tramite il granatiere Luigi<br />

Pelliccioli.<br />

VANDO LANFREDI<br />

Sezione <strong>di</strong> Reggio Emilia<br />

Era della classe 1925. Nel corso della<br />

sua esistenza terrena ebbe la ventura<br />

<strong>di</strong> stringere una grande amicizia con<br />

Fra’ Gianfranco Maria Chiti per il quale<br />

nutriva una gran<strong>di</strong>ssima devozione.


SFILERANNO SEMPRE CON LE NOSTRE COLONNELLE<br />

Ettore Fontana Giovanni Sbroggiò Virginio Berti<br />

E’ venuto a mancare, nel suo paese <strong>di</strong><br />

Bettolino Novellara, il 20 luglio 2005. I<br />

suoi commilitoni, tramite il granatiere<br />

Renzo Giorgi, esprimono alla famiglia<br />

le più sentite condoglianze.<br />

ETTORE FONTANA<br />

Sezione <strong>di</strong> Melzo<br />

Appartenente alla classe del 1926, il<br />

10 giugno del corrente anno è mancato<br />

all’affetto dei suoi cari e <strong>di</strong> tutti<br />

coloro che lo hanno conosciuto e stimato.<br />

Da molti anni era il Presidente<br />

della Sezione che ha <strong>di</strong>retto con entusiasmo<br />

e capacità che trasmetteva<br />

anche ai soci e simpatizzanti. Il ricordo<br />

più tangibile della sua opera è<br />

la realizzazione, nel 1999, del monu-<br />

mento ai Granatieri situato in uno dei<br />

parchi più belli della città. Le esequie,<br />

svoltesi il successivo 13 giugno alla<br />

presenza del Presidente regionale<br />

Mario Bovati e delle Colonnelle e<br />

rappresentanze <strong>di</strong> molte sezioni,<br />

hanno concluso il suo percorso terreno.<br />

GIOVANNI SBROGGIO’<br />

Sezione <strong>di</strong> Mogliano Veneto e<br />

Preganziol<br />

«... Questa è la cronaca della morte <strong>di</strong><br />

un Granatiere che, ligio alle nostre<br />

tra<strong>di</strong>zioni, ha sempre mantenuto<br />

fede al giuramento <strong>di</strong> fedeltà alla<br />

Patria e ai nostri colori». Con queste<br />

belle parole, il Presidente Gianfranco<br />

Rosin, ha voluto ricordare questo<br />

bravo granatiere che «era l’ultimo<br />

della Sezione ad aver partecipato con<br />

<strong>di</strong>sciplina e onore alle operazioni belliche<br />

della 2ª Guerra mon<strong>di</strong>ale».<br />

Nato il 14 luglio del 1922, Giovanni è<br />

venuto a mancare all’affetto dei suoi<br />

cari e dei commilitoni il 16 luglio del<br />

2005, quando aveva compiuto da due<br />

giorni gli 83 anni.<br />

Al rito funebre, che ha visto la presenza<br />

<strong>di</strong> tantissimi granatieri, la<br />

Colonnella della Sezione era portata,<br />

come da sua espressa volontà, dal suo<br />

antico commilitone, il granatiere<br />

Sante Micheletto. Le più vive e sentite<br />

condoglianze alle figlie: Antonella,<br />

Loredana, Sandra e Stefania e ai figli;<br />

Maurizio e Stefano e a tutti i numerosi<br />

nipoti.<br />

VIRGINIO BERTI<br />

Sezione <strong>di</strong> Camposampietro<br />

Classe 1938, all’età <strong>di</strong> 67 anni è venuto<br />

a mancare all’affetto dei famigliari e<br />

dei suoi commilitoni granatieri che lo<br />

ricordano tutti con stima e affetto e<br />

partecipano commossi al lutto della<br />

famiglia.<br />

SIGMUND FAGO GOLFARELLI<br />

Abbiamo saputo della sua <strong>di</strong>partita, avvenuta il 6 luglio scorso all’età <strong>di</strong><br />

92 anni, attraverso l’annuncio fatto pubblicare dalla famiglia su un quoti<strong>di</strong>ano<br />

nazionale e, in data successiva, da una lettera dal figlio Giuliano.<br />

Purtroppo non abbiamo conosciuto <strong>di</strong>rettamente il conte Fago<br />

Golfarelli, ma <strong>di</strong> lui abbiamo sentito parlare dai più anziani come<br />

uomo <strong>di</strong> grande e in<strong>di</strong>scusso valore sia in campo militare, sia in quello<br />

civile.<br />

La sua vita militare cominciata, quale allievo ufficiale dei Granatieri, nel<br />

1931 lo vede, nei due anni successivi, in servizio <strong>di</strong> prima nomina<br />

presso il 2° reggimento Granatieri <strong>di</strong> Sardegna. Viene richiamato alle<br />

armi, per necessità <strong>di</strong> mobilitazione, negli anni che vanno dal 1935 al<br />

1938. Nell’agosto del 1940, chiede <strong>di</strong> essere arruolato come volontario<br />

ed è assegnato al battaglione San Marco della Regia Marina; con tale reparto<br />

svolge importanti missioni <strong>di</strong> guerra nel me<strong>di</strong>terraneo e su vari<br />

fronti del coflitto. Nel gennaio del 1943 viene rimpatriato per una grave<br />

ferita riportata nel Montenegro e inviato al reggimento d’origine, il 2°<br />

Granatieri. L’8 settembre del 1943 lo trova, con il grado <strong>di</strong> capitano,<br />

alla Difesa <strong>di</strong> Roma – nella zona San Giovanni - dove ebbe a meritarsi<br />

una Medaglia <strong>di</strong> Bronzo al Valor Militare che si andò ad aggiungere all’azzurro delle due Croci <strong>di</strong> guerra già<br />

possedute. Nel maggio del 1994 ebbe, quale ultimo riconoscimento al suo in<strong>di</strong>scusso valore, la promozione<br />

al grado <strong>di</strong> generale <strong>di</strong> brigata del Ruolo d’Onore.<br />

Nella vita civile, laureato in Scienze Economiche e Commerciali, iniziò giovanissimo la carriera <strong>di</strong>rigenziale<br />

nel campo della comunicazione e della promozione turistica – settori questi per i quali aveva una naturale<br />

pre<strong>di</strong>sposizione. La sua elevata preparazione professionale lo portò a ricoprire molti importanti incarichi <strong>di</strong><br />

tipo manageriale, a livello nazionale e internazionale. Fu, tra l’altro, <strong>di</strong>rigente generale dell’ENIT.<br />

Nel ricordare la figura <strong>di</strong> questo grande italiano, ci uniamo commossi al dolore della famiglia e <strong>di</strong> quanti ebbero<br />

la fortuna <strong>di</strong> conoscerlo.<br />

AntTor<br />

luglio-settembre 2005 37


SFILERANNO SEMPRE CON LE NOSTRE COLONNELLE<br />

Alfio Barutta Guido Perin Biagio Gnes<br />

ALFIO BARUTTA<br />

Sezione <strong>di</strong> Camposampiero<br />

Dopo una breve ma inesorabile malattia<br />

è venuto a mancare nel passato<br />

mese <strong>di</strong> giugno.<br />

Granatiere esemplare e sempre molto<br />

<strong>di</strong>sponibile verso gli altri, aveva <strong>di</strong>mostrato<br />

le innate doti delle quali <strong>di</strong>sponeva<br />

sia nella vita militare sia in quella<br />

civile. I commilitoni della Sezione, partecipando<br />

al grave lutto che ha colpito<br />

la famiglia, lo ricordano con grande<br />

stima e affetto.<br />

GUIDO PERIN<br />

Sezione <strong>di</strong> Castelfranco Veneto<br />

Un tragico incidente ha stroncato la sua<br />

vita, all’età <strong>di</strong> 80 anni, il 20 marzo del<br />

corrente anno.<br />

Era d’esempio a tutti i Granatieri della<br />

Sezione, alla quale era iscritto da oltre<br />

20 anni, per la sua bontà, <strong>di</strong>sponibilità<br />

e per l’assidua partecipazione a tutte le<br />

attività del Sodalizio<br />

La Colonnella della Sezione e un gran<br />

numero <strong>di</strong> commilitoni hanno partecipato<br />

alla cerimonia funebre svoltasi<br />

nella chiesa <strong>di</strong> Vedelago, suo paese <strong>di</strong><br />

residenza e si sono uniti, con affetto, al<br />

dolore dei famigliari.<br />

BIAGIO GNES<br />

Sezione <strong>di</strong> San Donà <strong>di</strong> Piave<br />

Appartenente alla classe 1923, era stato<br />

combattente con il 3° Reggimento, in<br />

Grecia e in Albania e poi prigioniero in<br />

un campo <strong>di</strong> concentramento in<br />

Germania. E’ venuto a mancare all’affetto<br />

dei suoi cari e dei commilitoni, a<br />

seguito <strong>di</strong> un tragico e fatale incidente.<br />

Era stato per tanti anni un socio molto<br />

attivo della Sezione nella quale rivestiva,<br />

con orgoglio, l’incarico <strong>di</strong> Alfiere.<br />

Erano molti i granatieri che hanno partecipato,<br />

con le proprie Colonnelle,<br />

alle toccanti esequie funebri. Fra gli<br />

altri, erano presenti il Presidente provinciale<br />

Lino Marian, il Presidente della<br />

Sezione <strong>di</strong> Musile, Rino Lorenzon, una<br />

rappresentanza della Sezione <strong>di</strong> Jesolo<br />

38 luglio-settembre 2005<br />

e il Presidente della Sezione d’appartenenza,<br />

Guerrino Zanet.<br />

RENZO TEDESCHI<br />

Sezione <strong>di</strong> Pescara<br />

Il 4 luglio scorso è venuto a mancare all’affetto<br />

dei suoi cari e dei commilitoni.<br />

Granatiere nei ranghi del 2°<br />

Reggimento, partecipò alle operazioni<br />

<strong>di</strong> guerra in Slovenia e Croazia e nella<br />

<strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> Roma del settembre 1943. A<br />

guerra finita, fu tra i soci che ricostituirono<br />

la Sezione ANGS, partecipando,<br />

con passione ed entusiasmo fino alla<br />

fine dei suoi giorni, alle attività del<br />

Sodalizio.<br />

Il Presidente Giovanni Scarpelli, nel comunicare<br />

la notizia del decesso del granatiere<br />

Tedeschi, lo definisce «citta<strong>di</strong>no<br />

integerrimo, probo ed attaccato alla famiglia<br />

e alla Patria». Le condoglianze<br />

più vive alla famiglia.<br />

Senza foto<br />

ANGELINA GENNARI,<br />

Consorte del colonnello Valentino<br />

Tolazzi.<br />

In data dello scorso 9 agosto è venuta a<br />

mancare la sposa dell’eroico Coman-<br />

dante. Era sempre presente alle manifestazioni<br />

granatieresche e partecipò ai<br />

pellegrinaggi dei Granatieri ad El<br />

Alamein, Tobruck e Tacruna dove il<br />

marito Valentino seppe guadagnarsi la<br />

Medaglia d’Argento al V.M. nell’estrema<br />

battaglia in Tunisia.<br />

Il padre, Aurelio Gennari, era stato<br />

Granatiere nella Prima Guerra<br />

Mon<strong>di</strong>ale mentre il fratello Pietro, che<br />

ci ha comunicato la triste notizia, ha<br />

svolto il servizio militare in marina pur<br />

respirando, con tutti i famigliari, “aria<br />

Granatieresca”.<br />

Senza foto<br />

EGIDIO SCARIOZI<br />

Sezione <strong>di</strong> Abiategrasso<br />

Apparteneva alla classe 1924 e, quin<strong>di</strong>,<br />

svolse il servizio <strong>di</strong> leva negli ultimi<br />

momenti del 2° conflitto mon<strong>di</strong>ale. E’<br />

sempre rimasto vicino al suo antico<br />

Corpo d’appartenenza con una costante<br />

presenza nelle attività della<br />

Sezione.<br />

E venuto a mancare all’età <strong>di</strong> 81 anni. I<br />

suoi commilitoni porgono le più sentite<br />

condoglianze alla famiglia.<br />

Senza foto<br />

La Presidenza <strong>Nazionale</strong> dell’A.N.G.S.<br />

e la Redazione de: IL GRANATIERE si<br />

associano al dolore dei familiari ai<br />

quali rinnovano le più sentite condoglianze<br />

e l’invito a continuare, nel ricordo<br />

dei cari granatieri Scomparsi,<br />

ad essere vicini alle loro Sezioni.


Iveco S.p.A.<br />

Defence Vehicles Division<br />

Via Volta, 6<br />

39100 Bolzano - Italy<br />

Tel: ++39-0471-905111<br />

Fax: ++39-0471-905444<br />

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Iveco Magirus AG<br />

Iveco House<br />

Nicolaus Otto Strasse, 27<br />

Station Road<br />

89079 Ulm (D)<br />

WDI7 ISR Watford Herts (GB) Tel: ++49-731-4084409/8<br />

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Fax: ++44-1923-226346<br />

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Avenida Aragon, 402<br />

28022 Madrid - (E)<br />

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