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RELAZIONE TECNICA - Autorità di Bacino dei fiumi dell'Alto Adriatico

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AUTORITA' DI BACINO DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE<br />

PROGETTO DI PRIMA VARIANTE AL PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO DEL BACINO IDROGRAFICO DEL FIUME LIVENZA<br />

PROVINCIA COMUNE<br />

CODICE<br />

PERIMETRAZIONE<br />

CLASSE DI<br />

PERICOLOSITA' TIPOLOGIA DISSESTO<br />

Pordenone Tramonti <strong>di</strong> Sotto 0930462700 P4 Aree soggette a crolli/ribaltamenti <strong>di</strong>ffusi<br />

Pordenone Tramonti <strong>di</strong> Sotto 0930461100 P4 Aree soggette a crolli/ribaltamenti <strong>di</strong>ffusi<br />

Pordenone Tramonti <strong>di</strong> Sotto 0930461500 P4 Aree soggette a crolli/ribaltamenti <strong>di</strong>ffusi<br />

Pordenone Tramonti <strong>di</strong> Sotto 0930462000 P3 Aree soggette a frane superficiali <strong>di</strong>ffuse<br />

Pordenone Tramonti <strong>di</strong> Sotto 0932071400 P3 Scivolamento rotazionale/traslativo<br />

Tabella 3.1: Elenco <strong>dei</strong> nuovi <strong>di</strong>ssesti inseriti nel P.A.I. del bacino del fiume Livenza.<br />

Per quanto attiene la valutazione della pericolosità idraulica è importante precisare che le<br />

aree classificate a pericolosità idraulica presenti nel P.A.I.L. non sono state mo<strong>di</strong>ficate. Sono<br />

state, invece, introdotte delle cosiddette ”zone <strong>di</strong> attenzione” per le quali c’è un’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong><br />

possibile criticità, acquisita da nuove fonti conoscitive come ad esempio i già citati Piani<br />

Territoriali <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciali o nuovi stu<strong>di</strong> nel frattempo redatti, e per le quali<br />

saranno necessari opportuni approfon<strong>di</strong>menti (v. paragrafo 4.3).<br />

La Relazione del Piano è stata aggiornata relativamente ai criteri <strong>di</strong> conterminazione e<br />

classificazione della aree <strong>di</strong> pericolosità idraulica e geologica, al fine <strong>di</strong> meglio precisare<br />

l’approccio metodologico. L’affinamento <strong>di</strong> tale importante capitolo è avvenuto sulla base<br />

dell’esperienze maturate durante le progressive fasi <strong>di</strong> adozione e approvazione del Piano e<br />

che possono rivelarsi utili nell’ambito delle eventuali future applicazioni.<br />

In particolare i criteri <strong>di</strong> classificazione della pericolosità geologica sono aggiornati secondo<br />

le ultime determinazioni del Comitato tecnico in merito ai fenomeni <strong>di</strong> trasporto <strong>di</strong> massa.<br />

L’occasione della variante è utile anche per inserire alcuni errata corrige nella Relazione del<br />

Piano stralcio per la sicurezza idraulica del bacino del Livenza – sottobacino Cellina-<br />

Meduna:<br />

- le figure 12.3 e 12.6 sono sostituite con quelle riportate nella relazione del P.S.S.I.<br />

allegato alla presente variante;<br />

- la tabella 12.10 <strong>di</strong> p. 220 (correlata alla figura 12.6) si sostituisce con la seguente:<br />

Tempo <strong>di</strong> ritorno <strong>di</strong> 20 anni Tempo <strong>di</strong> ritorno <strong>di</strong> 100 anni Tempo <strong>di</strong> ritorno <strong>di</strong> 500 anni<br />

Portata al<br />

colmo (m 3 /s)<br />

Volume defluito<br />

(milioni <strong>di</strong> m 3 )<br />

Portata al<br />

colmo (m 3 /s)<br />

Volume defluito<br />

(milioni <strong>di</strong> m 3 )<br />

Portata al<br />

colmo (m 3 /s)<br />

Volume defluito<br />

(milioni <strong>di</strong> m 3 )<br />

tp = 6 ore 20 1,9 48 4,5 75 6,8<br />

tp = 12 ore 69 8,3 128 15,2 198 23,3<br />

tp = 24 ore 179 24,6 293 40,2 420 57,3<br />

tp = 36 ore 201 36,4 322 57,3 458 81,4<br />

- al paragrafo 12.3.1, p. 220, Applicazione del modello al torrente Monticano: nel testo e<br />

nella successiva tabella 12.11 le durate delle precipitazioni pari a 6, 12 e 24 ore sono da<br />

sostituire con 12, 24 e 36 ore;<br />

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