ING6 postura e equilibrio.pdf - Masteringegneriaclinica.It
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Postura ed <strong>equilibrio</strong>
LE BASI NEURALI CHE REGOLANO L’ATTIVITA’ MOTORIA SI BASANO<br />
SU UNO SCHEMA SEMPLICE CHE PREVEDE LA PERCEZIONE DI<br />
UNO STIMOLO, LA SUCCESSIVA ANALISI DI QUESTO<br />
E LA SELEZIONE DI UNA RISPOSTA MOTORIA ADEGUATA
chema generale del Sistema Nervoso Centrale<br />
e Periferico.<br />
trutture che intervengono nel controllo motorio e<br />
<strong>postura</strong>le<br />
recettori
Il controllo<br />
<strong>postura</strong>le
POSTURA<br />
La <strong>postura</strong> è una funzione di stabilizzazione, consolidamento e<br />
mantenimento dell’<strong>equilibrio</strong>.<br />
L’<strong>equilibrio</strong> si raggiunge quando la perpendicolare passante per il<br />
baricentro del corpo, cade all’interno del piano di appoggio, delimitato dal<br />
margine esterno dei piedi.<br />
Questa condizione è definibile con il termine di “pendolo invertito”.Nel<br />
pendolo invertito il perno di oscillazione è posto più in basso della massa<br />
oscillante.<br />
Nel caso specifico, il perno si trova a livello delle articolazioni tibiotarsiche<br />
e tutto il corpo funge da massa oscillante.
PENDOLO INVERTITO
Risposta <strong>postura</strong>le:<br />
CONTROLLO POSTURALE<br />
DELLA STAZIONE ERETTA<br />
Il sistema <strong>postura</strong>le dell’uomo è in grado di rispondere alle<br />
oscillazioni del baricentro date da forze minime (battito cardiaco,<br />
respirazione) con una forza, adeguata e contraria, esercitata in<br />
maniera tempestiva, che consente il mantenimento della stazione<br />
eretta.<br />
Questa risposta è legata a:<br />
Proprietà meccaniche estrinseche dei muscoli;<br />
Meccanismi nervosi riflessi
Tono <strong>postura</strong>le:<br />
lavoro identico e opposto, compiuto dall’apparato locomotore per<br />
mantenere il baricentro nella posizione ideale (all’interno della base di<br />
appoggio.<br />
Il lavoro è svolto dall’intero apparato locomotore.<br />
Varie opzioni di movimenti:<br />
Non necessariamente saranno i muscoli antagonisti alla<br />
direzione della forza esercitata dall’esterno;<br />
Non necessariamente le due forze saranno identiche
Parametri fisici che determinano il lavoro <strong>postura</strong>le:<br />
Massa (peso) corporea ;<br />
Altezza del baricentro rispetto al perno del pendolo invertito<br />
Tono muscolare:<br />
Dipende dalla continua e asincrona attivazione di<br />
singole unità motorie controllate da meccanismi<br />
intraspinali e discendenti (di natura sia automatica<br />
che volontaria)
UATTRO PRINCIPALI GRUPPI FUNZIONALI DI MUSCOLI<br />
CONTRIBUISCONO ALLA STABILIZZAZIONE<br />
POSTURALE DELLA COLONNA VERTEBERALE (CV)<br />
1- Muscoli locali paravertebrali, che stabilizzano i segmenti della CV<br />
(stabilizzazione interna)<br />
2 - Muscoli globali, polisegmentali, paravertebrali che bilanciano<br />
i carichi esterni e minimizzano le forze sulla CV<br />
3 - Muscoli che facilitano la pressione nella cavità addominale<br />
(stabilizzazione della CV)<br />
4 - Muscoli che facilitano la pressione all’interno della fascia
MUSCOLI PARAVERTEBRALI CHE<br />
STABILIZZANO LA SCHIENA<br />
(stabilizzazione interna)<br />
1) Muscoli profondi lombari:<br />
Multifido (e; fl.l; r.);<br />
Rotatori dei lombi (r.);<br />
Interspinali (r);<br />
Intertrasversali mediali e laterali (e; fl.l)<br />
Estensione del tronco;<br />
Stabilizzazione profonda;<br />
Controllo <strong>postura</strong>;<br />
Movimenti oscillatori;<br />
Azioni:
MUSCOLI PARAVERTEBRALI CHE<br />
STABILIZZANO LA SCHIENA<br />
(stabilizzazione interna)<br />
Muscoli lunghi estensori della colonna vertebrale:<br />
Sacrospinale (est.C.V) coperto dalla fascia toracolombare si divide in:<br />
Ileocostale dei lombi;<br />
Lunghissimo del dorso;<br />
Spinale del dorso<br />
Estensori del tronco;<br />
Azioni<br />
Antagonisti del retto dell’addome;<br />
Bilanciano carichi esterni
MUSCOLI ADDOMINALI<br />
L’aumento della pressione addominale contribuisce alla stabilità<br />
del tronco.<br />
Trasverso dell’addome: aumenta la tensione addominale, crea un<br />
cilindro ventralmente nella cavità addominale;<br />
Obliquo interno,obliquo esterno, retto dell’addome:controllano la<br />
stabilità del tronco in modelli direzione- specifica rispetto ai<br />
movimenti di un arto;<br />
Diaframma: è coinvolto anche nel controllo <strong>postura</strong>le del tronco,<br />
aumenta la pressione addominale prima dell’inizio del movimento<br />
degli arti superiori. In tal caso la contrazione è indipendente dalla<br />
fase della respirazione ed è simultanea all’azione del trasverso<br />
dell’addome.
Programmazione del movimento<br />
Ogni movimento volontario impone una perturbazione alla <strong>postura</strong><br />
Due meccanismi nel controllo dei movimenti volontari:<br />
Movimenti correttivi per mantenere l’<strong>equilibrio</strong>;<br />
movimento volontario<br />
I muscoli che controllano la <strong>postura</strong> sono attuati prima di quelli che<br />
eseguono il movimento.
Il controllo <strong>postura</strong>le<br />
Senso di posizione, cinestesia, <strong>equilibrio</strong><br />
Ogni movimento inizia da una<br />
posizione di partenza e viene<br />
effettuato in modo che il corpo<br />
mantenga, nel corso<br />
dell’esecuzione, delle posizioni ben<br />
precise che consentano<br />
l’esecuzione ottimale di quel<br />
movimento. Nella vita di tutti i giorni<br />
e, in maggior misura nello sport, il<br />
mantenimento della POSTURA e<br />
dell’EQUILIBRIO giocano un ruolo<br />
determinante ai fini dell’esecuzione<br />
motoria.
Strutture che segnalano e<br />
controllano la <strong>postura</strong> e l’<strong>equilibrio</strong> l <strong>equilibrio</strong><br />
Meccanocettori<br />
Meccanocettori muscolari e<br />
articolari (Propriocettori<br />
( Propriocettori per il<br />
Senso di posizione e<br />
Cinestesia) Cinestesia)<br />
Apparato Apparato Vestibolare
Senso di posizione<br />
Le informazioni sul senso di posizione di un arto<br />
vengono fornite dai<br />
RECETTORI MUSCOLARI (fusi)<br />
RECETTORI ARTICOLARI (meccanocettori<br />
meccanocettori da<br />
stiramento, attivati dallo stiramento della capsula<br />
articolare)<br />
RECETTORI CUTANEI (meccanocettori<br />
meccanocettori che segnalano<br />
lo spostamento della cute durante il movimento o il<br />
mantenimento di una posizione)<br />
Queste informazioni raggiungono il midollo spinale,<br />
arrivano al Talamo e da qui vengono trasferite in<br />
corteccia cerebrale (lobo parietale)
Controllo dell’<strong>equilibrio</strong><br />
dell <strong>equilibrio</strong>
L’APPARATO VESTIBOLARE
L’APPARATO<br />
VESTIBOLARE
Senso di posizione e controllo<br />
dell’<strong>equilibrio</strong><br />
dell <strong>equilibrio</strong><br />
Le informazioni provenienti dai recettori articolari,<br />
muscolari e cutanei vengono confrontate nel<br />
SNC a vari livelli (tronco dell’encefalo,<br />
dell encefalo,<br />
cervelletto, corteccia cerebrale) con quelle<br />
provenienti dall’apparato dall apparato vestibolare che<br />
segnala la posizione e gli spostamenti della<br />
testa nello spazio. I due tipi di informazione<br />
interagiscono tra loro per un controllo ottimale<br />
dell’<strong>equilibrio</strong> dell <strong>equilibrio</strong> e della <strong>postura</strong>.
COLLEGAMENTI TRA<br />
APPARATO VESTIBOLARE E<br />
RIFLESSI PROPRIOCETTIVI<br />
LE VIE DISCENDENTI<br />
VESTIBOLO-SPINALI<br />
CHE PROVENGONO DAI<br />
NUCLEI VESTIBOLARI,<br />
INFLUENZANO A VARI<br />
LIVELLI I RIFLESSI<br />
PROPRIOCETTIVI<br />
CONTROLLANDO IL<br />
MANTENIMENTO DELLA<br />
POSTURA E<br />
DELL’EQUILIBRIO
Il riflesso vestibolo-cervicale<br />
vestibolo cervicale
Il controllo dell’<strong>equilibrio</strong>:<br />
dell <strong>equilibrio</strong>:<br />
interazione con l’apparato l apparato visivo
Il riflesso vestibolo-oculare<br />
vestibolo oculare
Controllo automatico della<br />
<strong>postura</strong>: i sistemi di controllo<br />
CONTROLLO SPINALE<br />
RIFLESSO DA STIRAMENTO<br />
RIFLESSI TONICI DEL COLLO<br />
REAZIONI POSITIVE E NEGATIVE DI SOSTEGNO<br />
RIFLESSO ESTENSORIO CROCIATO<br />
CONTROLLO VESTIBOLARE<br />
RIFLESSI VESTIBOLARI ORIGINATI DALLE MACULE DI UTRICOLO<br />
E SACCULO<br />
RIFLESSI POSTURALI ORIGINATI DAI RECETTORI DEI CANALI<br />
SEMICIRCOLARI<br />
INTERAZIONI TRA RIFLESSI VESTIBOLARI E RIFLESSI TONICI DEL<br />
COLLO<br />
CONTROLLO VISIVO<br />
REAZIONI VISIVO-POSTURALI<br />
VISIVO POSTURALI
Controllo automatico della <strong>postura</strong>:<br />
le interazioni tra i sistemi di controllo<br />
INTERAZIONE TRA CONTROLLO<br />
SPINALE, VESTIBOLARE E VISIVO<br />
AGGIUSTAMENTI POSTURALI IN<br />
MOVIMENTO<br />
AGGIUSTAMENTI ANTICIPATORI DEL<br />
MOVIMENTO<br />
AGGIUSTAMENTI PRE-COMPENSATORI PRE COMPENSATORI E<br />
COMPENSATORI DEL MOVIMENTO
Controllo automatico della <strong>postura</strong>:<br />
le interazioni tra i sistemi di controllo<br />
La nostra capacità capacit di mantenere la <strong>postura</strong><br />
nello spazio e di muoverci senza cadere<br />
dipende dall’interazione dall interazione delle tre strutture<br />
SPINALE SPINALE<br />
VESTIBOLARE<br />
VESTIBOLARE<br />
VISIVA VISIVA<br />
Vertigini, mal di mare, mal d’auto d auto dipendono<br />
dall’incapacit<br />
dall incapacità di collegare bene insieme questi tre<br />
sistemi. Ad esempio nelle vertigini viene meno il<br />
controllo visivo, perché perch il punto di riferimento è<br />
talmente lontano che il nostro SNC non è in grado di<br />
codificarlo in modo preciso
RIFLESSI POSTURALI<br />
Il sistema spinale, vestibolare e visivo, interagendo<br />
tra loro, danno origine a risposte riflesse dette<br />
RIFLESSI POSTURALI<br />
Originati dai recettori<br />
articolari, muscolari e cutanei<br />
Questi riflessi si dividono in<br />
STATICI e STATO-CINETICI<br />
STATO CINETICI
RIFLESSI POSTURALI<br />
STATICI<br />
Questi sono:<br />
LOCALI (interessano un arto)<br />
SEGMENTALI (interessano più pi muscoli di arti<br />
diversi o del tronco)<br />
GENERALI (interessano tutto l’organismo.<br />
l organismo. Es: Es:<br />
Riflessi tonici del collo, causati da ventro e<br />
dorsiflessione del capo, con variazioni del tono<br />
muscolare degli arti)
RIFLESSI POSTURALI STATO- STATO<br />
CINETICI<br />
RIFLESSI DI ACCELERAZIONE ANGOLARE<br />
(mivimenti mivimenti rotatori)<br />
RIFLESSI DI ACCELERAZIONE LINEARE<br />
(movimenti di progressione lineare)<br />
RIFLESSI LEGATI A MOVIMENTI DI PARTI<br />
DEL CORPO ( movimenti alterni di flessione e<br />
estensione durante la corsa, la marcia o il salto)
LA POSIZIONE OTTIMALE E<br />
IL MOVIMENTO OTTIMALE<br />
Si ottengono grazie<br />
all’interazione all interazione di riflessi<br />
spinali, apparato vestibolare<br />
e sistema visivo e alle<br />
migliori capacità capacit di controllo<br />
di questi sistemi da parte del<br />
soggetto. L’apprendimento L apprendimento e<br />
l’allenamento allenamento di tali capacità capacit<br />
non è solo utile, ma<br />
auspicabile, nelle comuni<br />
attività, attivit , come nello sport e<br />
nell’esercizio nell esercizio fisico in<br />
genere, dove condizionano<br />
spesso il risultato.