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La continuità assistenziale ospedale-territorio - Agenzia Regionale ...

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– LG Regione Toscana – agg 2009 Diagnosi e cura dell’ictus<br />

È indicato iniziare il trattamento riabilitativo il più presto possibile, non appena le condizioni generali del<br />

paziente lo consentano. (Raccomandazione 14.7, grado C, da SPREAD 16.02.2007)<br />

È indicato effettuare la riabilitazione intensiva all’interno di una rete riabilitativa appositamente<br />

organizzata, che comprenda sia strutture ospedaliere sia strutture assistenziali extraospedaliere<br />

comunque dotate di specificità. (Raccomandazione 14.8, grado C, da SPREAD 16.02.2007)<br />

Nei soggetti con ictus e lieve disabilità residua è indicato pianificare l’attività di riabilitazione nelle<br />

strutture territoriali. (Raccomandazione 14.9, grado C, da SPREAD 16.02.2007)<br />

Nei soggetti con disabilità residua medio-lieve, in alternativa al ricovero prolungato, è indicata la<br />

dimissione precoce dalla struttura ospedaliera riabilitativa, supportata da un team multidisciplinare<br />

esperto, operativo nella realtà territoriale, che agisca in sinergia o sia costituito dallo stesso team attivo<br />

nel reparto di degenza. (Raccomandazione 14.11, grado A, da SPREAD 16.02.2007)<br />

È indicato che i servizi ospedalieri che ricoverano i soggetti colpiti da ictus adottino protocolli e linee<br />

guida locali di dimissione che prevedano di allertare precocemente il centro di riabilitazione intensiva o<br />

il servizio territoriale di riferimento. (Raccomandazione 14.12, GPP, da SPREAD 16.02.2007)<br />

È indicata la prosecuzione del trattamento riabilitativo presso i centri ambulatoriali di riabilitazione per i<br />

pazienti nei quali è motivato l’intervento di un team interdisciplinare ma non è richiesto un approccio<br />

intensivo. (Raccomandazione 14.15, grado D, da SPREAD 16.02.2007)<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

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