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La continuità assistenziale ospedale-territorio - Agenzia Regionale ...

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Auditorium Sant ’Apollonia<br />

Via San Gallo 25/A - Firenze<br />

Firenze, 17 Aprile 2012<br />

LA RIABILITAZIONE DOPO<br />

ICTUS E FRATTURA DI FEMORE<br />

IN TOSCANA<br />

<strong>La</strong> <strong>continuità</strong> <strong>assistenziale</strong> <strong>ospedale</strong>-<strong>territorio</strong><br />

Simone Baldi, Azienda Sanitaria Firenze<br />

Firenze, 17 aprile 2012


Indice<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

1 Raccomandazioni da LG e Riferimenti Regionali<br />

2 Titolo sezione<br />

3 Titolo sezione<br />

2


Continuità e Setting Assistenziali<br />

Per il trattamento post acuto dell’ICTUS che per quello della Frattura di<br />

Femore<br />

Linee Guida Nazionali e Internazionali :<br />

•Concordano nel ritenere raccomandato l’accesso all’assistenza<br />

riabilitativa, in <strong>continuità</strong> dall’Ospedale per acuti, per tutti i pazienti con esiti<br />

funzionali utilmente trattabili;<br />

•Concordano nel diversificare gli accessi ai setting riabilitativi di tipo<br />

Ospedaliero, Extraospedaliero e Territoriale in relazione alla valutazione<br />

multidimensionale (clinica, sociale, funzionale) dei bisogni del soggetto<br />

che tenga conto anche delle condizioni funzionali pre morbose.<br />

Gli atti di pianificazione orientano le azioni strategiche secondo questi<br />

obiettivi e principi<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

3


– LG Regione Toscana – agg 2009 Diagnosi e cura dell’ictus<br />

È indicato iniziare il trattamento riabilitativo il più presto possibile, non appena le condizioni generali del<br />

paziente lo consentano. (Raccomandazione 14.7, grado C, da SPREAD 16.02.2007)<br />

È indicato effettuare la riabilitazione intensiva all’interno di una rete riabilitativa appositamente<br />

organizzata, che comprenda sia strutture ospedaliere sia strutture assistenziali extraospedaliere<br />

comunque dotate di specificità. (Raccomandazione 14.8, grado C, da SPREAD 16.02.2007)<br />

Nei soggetti con ictus e lieve disabilità residua è indicato pianificare l’attività di riabilitazione nelle<br />

strutture territoriali. (Raccomandazione 14.9, grado C, da SPREAD 16.02.2007)<br />

Nei soggetti con disabilità residua medio-lieve, in alternativa al ricovero prolungato, è indicata la<br />

dimissione precoce dalla struttura ospedaliera riabilitativa, supportata da un team multidisciplinare<br />

esperto, operativo nella realtà territoriale, che agisca in sinergia o sia costituito dallo stesso team attivo<br />

nel reparto di degenza. (Raccomandazione 14.11, grado A, da SPREAD 16.02.2007)<br />

È indicato che i servizi ospedalieri che ricoverano i soggetti colpiti da ictus adottino protocolli e linee<br />

guida locali di dimissione che prevedano di allertare precocemente il centro di riabilitazione intensiva o<br />

il servizio territoriale di riferimento. (Raccomandazione 14.12, GPP, da SPREAD 16.02.2007)<br />

È indicata la prosecuzione del trattamento riabilitativo presso i centri ambulatoriali di riabilitazione per i<br />

pazienti nei quali è motivato l’intervento di un team interdisciplinare ma non è richiesto un approccio<br />

intensivo. (Raccomandazione 14.15, grado D, da SPREAD 16.02.2007)<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

4


PSR Toscana 2008-2010 - 5.6.1.2 Il percorso <strong>assistenziale</strong> del paziente<br />

con ictus<br />

L’insieme del percorso del paziente con ictus acuto deve rispondere al<br />

requisito fondamentale della <strong>continuità</strong> <strong>assistenziale</strong>.<br />

Con il presente piano si intende assicurare in ogni Azienda Sanitaria<br />

l’erogazione delle seguenti attività:<br />

…………..<br />

• garantire un percorso riabilitativo sia ospedaliero che extraospedaliero<br />

per il 100% dei pazienti con esiti funzionali utilmente trattabili e realizzare un<br />

sistema “in uscita” dalla degenza ospedaliera, tempestivo ed appropriato;<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

5


Lo stato dell’arte in Toscana sulla <strong>continuità</strong> per L’ICTUS Dati ARS da<br />

fonte flussi correnti - a 7 gg dalla dimissione da Ospedale per acuti<br />

C1=da L 2003 a G 2005 C2 =da L2007 a S 2010<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

6


LG SING 2009 Frattura di Femore – evidenze di grado B<br />

Per i pazienti che prima del ricovero presentavano comorbilità, scarsa<br />

capacità funzionale e bassi punteggi nei test mentali dovrebbero essere<br />

sottoposti a riabilitazione geriatrica in una unità di riabilitazione ortopedica<br />

una anamnesi multidimensionale deve esser rilevata comprendente:<br />

stato funzione e mobilità premorbosa<br />

disponibilità di un un sostegno sociale (in particolare se il paziente ha già<br />

una badante o se qualcuno è disposto e in grado di fornire tale supporto)<br />

attuali condizioni cliniche<br />

stato mentale.<br />

un team multidisciplinare dovrebbe essere utilizzato per facilitare il processo<br />

di riabilitazione.<br />

Sistemi di dimissione supportati dovrebbero essere utilizzati per facilitare<br />

l’uscita dei pazienti con frattura dell'anca anziani e ridurre soggiorno in<br />

<strong>ospedale</strong> per acuti.<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

7


LG NHS 2011 The management of hip fracture in adults<br />

Offrire ai pazienti una valutazione fisioterapia e, a meno che non sia controindicato dal medico<br />

o chirurgico, mobilizzare il giorno dopo l'intervento chirurgico.<br />

Offrire la mobilizzazione pazienti almeno una volta al giorno e garantire il riesame periodico<br />

del fisioterapia.<br />

Considerare le dimissione precoci protette come parte del Programma per la Frattura di<br />

Femore a condizione che il team multidisciplinare rimanga coinvolto, e il paziente: è<br />

clinicamente stabile e ha la capacità mentale di partecipare alla continua riabilitazione è in<br />

grado di svolgere trasferimenti e muoversi per distanze brevi , non ha ancora raggiunto il loro<br />

pieno potenziale di riabilitazione.<br />

Il rapido ripristino delle funzioni di cura del sé è fondamentale per il recupero dalla frattura<br />

dell'anca, in particolare quando l'obiettivo è di riportare il paziente a livelli di funzione e di<br />

residenza preoperatori. Approcci che sono degni di futuro sviluppo includono l’incremento<br />

progressivo della resistenza, dell'andatura e dell'equilibrio, supportata da training, verso le<br />

attività della vita quotidiana, in accordo con il care giver e la famiglia del paziente.<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

8


PSR Toscana 2005-2007 -3.2.6. Il percorso organizzativo ‘Artroprotesi<br />

dell’anca<br />

Il profilo di qualità della prestazione di artroplastica dell’anca è determinato dalla sinergia<br />

tra elementi propri del sistema professionale ed altri di responsabilità del management<br />

aziendale.<br />

Evidenze di letteratura sono concordi nel suggerire alcuni determinanti di qualità<br />

della prestazione di artroplastica dell’anca:<br />

Tempo tra ricovero e intervento per interventi di Endoprotesi da frattura:<br />

Tempo di attesa per ricovero elettivo di artroprotesi;<br />

Percentuale di complicanze registrate (infezioni, etc.);<br />

Proporzione di revisioni sugli interventi effettuati (già valutabile a tre anni); •<br />

Mortalità (aggiustata per rischio individuale);<br />

Criteri di appropriatezza per l’ammissione e per le fasi principali del processo;<br />

Continuità <strong>assistenziale</strong> (riabilitazione successiva all’intervento, strumenti<br />

informativi per l’ammissione e il trasferimento, corretta sequenza delle fasi del<br />

processo <strong>assistenziale</strong>);<br />

Volume dei casi trattati;<br />

Qualità, costo, durata della protesi articolare.<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

9


PSR Toscana 2005-2007 -3.2.6. Il percorso organizzativo ‘Artroprotesi<br />

dell’anca<br />

In relazione alle attività già intraprese si pongono come macro obiettivi del prossimo triennio per il<br />

sistema delle aziende sanitarie toscane:<br />

1.contenere il tempo massimo di attesa per le artroprotesi di anca in elezione entro 6 mesi.<br />

2.contenere il tempo massimo di attesa tra ricovero e intervento per interventi di Endoprotesi da<br />

frattura entro 24 ÷ 48 ore, con standard tendenziale pari a 24 ore.<br />

3.garantire la <strong>continuità</strong> <strong>assistenziale</strong> del percorso riabilitativo post intervento, nelle modalità<br />

organizzative appropriate.<br />

4.consolidare il progetto ‘Registro intervento di protesi d’anca’ quale strumento culturale, tecnico e<br />

informativo di supporto agli obiettivi organizzativi già definiti.<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

10


Lo stato dell’arte in Toscana sulla <strong>continuità</strong> per <strong>La</strong> Frattura di Femore<br />

Dati ARS da fonte flussi correnti a 7 gg dalla dimissione da Ospedale per acuti<br />

C1=da L 2003 a G 2005 C2 =da L2007 a S 2010<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

11


Indice<br />

1 Titolo sezione<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

2 Il Progetto un solo Paziente –ASL Firenze<br />

3 Titolo sezione<br />

4 Titolo sezione<br />

12


Azienda Sanitaria Firenze<br />

ASL 10 progetto “Un Un solo paziente” paziente<br />

gestione delle dimissioni complesse<br />

in <strong>continuità</strong> continuit dall’Ospedale<br />

dall Ospedale<br />

Paziente con dimissione complessa:<br />

• Impossibilità di rientro al domicilio (necessità di individuare altri<br />

setting assistenziali)<br />

• Possibilità di rientro al domicilio solo con attivazione di intervento<br />

di <strong>continuità</strong> <strong>assistenziale</strong><br />

13


<strong>La</strong> Rete metropolitana di Firenze<br />

Presidio Ospedaliero<br />

S. M. Nuova<br />

Presidi Territoriali<br />

Zona Distretto Firenze<br />

Presidi Territoriali<br />

Zona Distretto Nord<br />

Ovest<br />

Poggio Sereno<br />

Presidio Ospedaliero<br />

S. Giovanni di Dio<br />

Ospedale Palagi<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

Villa Ragionieri<br />

Valdisieve<br />

Don Gnocchi<br />

Frate Sole<br />

Presidio Ospedaliero Borgo<br />

San Lorenzo<br />

Il Pergolino<br />

Presidi Territoriali<br />

Zona Distretto Sud Est<br />

Presidi Territoriali<br />

Zona Distretto Mugello<br />

Istituto Munari<br />

Azienda Ospedaliera<br />

Ulivella e Glicini Careggi<br />

Terme Marconi<br />

Terme Mazzini<br />

Presidio Ospedaliero<br />

S. M. Terme Annunziata Falciani<br />

Santa Chiara<br />

Ospedale P.R.I.M.<br />

Serristori<br />

14


Il progetto “Un solo paziente”<br />

Obiettivo:<br />

Dimissioni tempestive nel setting appropriato per tutti i<br />

pazienti con dimissione complessa<br />

Principi<br />

fondamentali<br />

Stesso percorso di dimissione per tutti gli assistiti dell’azienda<br />

indipendentemente dall’<strong>ospedale</strong> e dalla zona di residenza<br />

<strong>La</strong> dimissione dalle strutture di low care segue lo stesso<br />

percorso<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

15


Principi fondamentali<br />

• <strong>La</strong> valutazione multidimensionale è effettuata<br />

dall’<strong>ospedale</strong> e orienta la scelta del setting<br />

appropriato utilizzando strumenti e criterei comuni<br />

condivisi con i professionisti del <strong>territorio</strong>, in modo da<br />

rendere possibile l’inquadramento del paziente<br />

direttamente da parte dei professionisti che<br />

operano in <strong>ospedale</strong>:<br />

I professionisti che operano sul <strong>territorio</strong><br />

definiscono il piano di assistenza sulla base delle<br />

indicazioni fornite e della disponibilità di risorse<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

16


Principi fondamentali<br />

A ciascun ambito territoriale, in base alle caratteristiche<br />

della popolazione, vengono attribuite come “budget”le<br />

risorse:<br />

‐ricoveri in lungodegenza e cure intermedie<br />

‐riabilitazione ospedaliera e extraospedaliera<br />

‐assistenza infermieristica domiciliare<br />

‐assistenza riabilitativa domiciliare<br />

‐accessi domiciliari medico medicina generale<br />

‐ pronto sociale domiciliare<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

17


Principi fondamentali<br />

Gestione informatizzata del processo in rete in modo da<br />

collegare tutti i soggetti coinvolti in tempo reale<br />

Tempistica di segnalazione da parte dell’<strong>ospedale</strong> e di<br />

risposta da parte del <strong>territorio</strong> definita in maniera<br />

rigorosa, condivisa e rispettata<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

18


Azienda Sanitaria Firenze<br />

I livelli di intervento<br />

1) Valutazione oggettiva delle necessità del paziente<br />

2) Gestione condivisa del percorso<br />

3) Allineamento progressivo delle risorse alla domanda<br />

19


Software dedicato<br />

Scheda Clinica – Percorso riabilitativo<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

20


Scheda Clinica 2 – Percorso riabilitativo<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

21


Scheda Clinica 3 – Percorso riabilitativo<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

22


Scheda infermieristica<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

23


Azienda Sanitaria Firenze<br />

Scheda sociale<br />

24


Scheda Funzionale<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

25


Scheda Funzionale<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

26


Azienda Sanitaria Firenze<br />

PRIMA DELLA<br />

DIMISSIONE<br />

IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE A RISCHIO<br />

TEAM OSPEDALIERO<br />

Che ha in cura il paziente<br />

Attua la Valutazione<br />

Multidimensionale<br />

ALGORITMO<br />

PUNTEGGIO ASSEGNATO<br />

Criterio clinico<br />

Criterio Infermieristico<br />

Criterio Sociale<br />

Criterio Funzionale<br />

TOTALE<br />

PUNTEGGIO<br />

Criterio clinico <br />

Criterio Infermieristico ⌧ <br />

Criterio Sociale ⌧ ⌧ ⌧ <br />

Criterio Funzionale ⌧ ⌧ ⌧ ⌧ ⌧ ⌧ ⌧<br />

R H R EH<br />

Percorso indicato LD C.I. RSA t. Terr. C.I. RSA t. Terr.<br />

Il Coordinamento dimissioni complesse Predispone il piano<br />

<strong>assistenziale</strong> in base a indicazioni e disponibilità<br />

27


Standard di servizio dei<br />

Presidi di Riabilitazione<br />

Ambulatoriale<br />

Per la presa in carico<br />

in <strong>continuità</strong> Ospedale<br />

per acuti – Territorio<br />

Inserita nella<br />

procedura Aziendale<br />

per la gestione delle<br />

dimissioni complesse<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

28


Indice<br />

1 Titolo sezione<br />

2 Titolo sezione<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

3 Primi risultati a 9 mesi dall’inizio del Progetto<br />

29


Primi risultati<br />

Dal 30 maggio 2011 al 29 febbraio 2012<br />

• 6256 dimissioni complesse gestite (al netto delle proroghe) di cui<br />

587 pazienti con Ictus (su 957 casi dimessi con indicazione di<br />

riabilitazione neurologica) e 1020 con frattura di femore ( su<br />

2544 casi dimessi con indicazione di riabilitazione ortopedica)<br />

• 85% delle risposte entro 48 h<br />

• Riduzione del 75% dei posti “bloccati” in <strong>ospedale</strong><br />

• Soddisfazione dei professionisti<br />

• Garanzia per i pazienti<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

30


1200<br />

1000<br />

800<br />

600<br />

400<br />

200<br />

0<br />

Dimissioni complesse casi per committente<br />

Dal 30 maggio al 30 novembre 2011<br />

34 3<br />

105<br />

231<br />

116<br />

170<br />

21<br />

116<br />

292<br />

152<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

320<br />

38<br />

44<br />

289<br />

161<br />

N° casi giugno N° casi luglio N° casi agosto N° casi settembre N° casi ottobre N° casi novembre<br />

363<br />

22<br />

111<br />

302<br />

150<br />

415<br />

30<br />

172<br />

290<br />

182<br />

396<br />

17<br />

155<br />

337<br />

200<br />

da Struttura Low care<br />

Lung deg, RIA deg, CI<br />

2° step <strong>assistenziale</strong><br />

LOW CARE<br />

TERRITORIO<br />

CASE DI CURA (ACUTI)<br />

OSPEDALI ASF<br />

AOU CAREGGI<br />

da Ospedale per acuti<br />

1° step <strong>assistenziale</strong><br />

31


ICTUS<br />

domanda da H<br />

per acuti<br />

Lungo assistenza<br />

(Cod 60 + CI + RSA)<br />

Giugno 2011‐Febbraio 2011 Febbraio 2012<br />

Analisi della domanda e risposta assegnata<br />

Casi di ICTUS<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

N° casi %<br />

134 22,8%<br />

Assistenza domiciliare 37 6,1%<br />

RIA H 114 19,1%<br />

RIA Eh 222 38,5%<br />

RIA Terr<br />

(Amb+Dom)<br />

79 13,2%<br />

Totali 550 100%<br />

ICTUS risposta<br />

CdC<br />

Lungo assistenza<br />

(Cod 60 + CI + RSA)<br />

*N°<br />

casi<br />

%<br />

136 23,2%<br />

Assistenza domiciliare 35 5,9%<br />

RIA H 268 45,6%<br />

RIA Eh 74 13,3%<br />

RIA Terr<br />

(Amb+Dom)<br />

73 13,0%<br />

Totali 550 100%<br />

*Proiezione sui dati di Ictus in riferimento alla percentuale di<br />

cambi di setting adottata dal CdC -da disponibilità- per la<br />

Riabilitazione neurologica<br />

32


Frattura Femore<br />

domanda da H<br />

Lungo assistenza<br />

(Cod 60 + CI + RSA)<br />

Giugno 2011‐Febbraio 2011 Febbraio 2012<br />

Analisi della domanda e risposta assegnata<br />

Casi di Frattura di Femore da H per acuti<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

N° casi %<br />

66 6,6%<br />

RIA H 177 17,3%<br />

RIA Eh 514 50,3%<br />

RIA Terr<br />

(Amb+Dom)<br />

223 21,8%<br />

Totali 1020 100%<br />

Frattura Femore<br />

risposta CdC<br />

Lungo assistenza<br />

(Cod 60 + CI + RSA)<br />

* N°<br />

casi<br />

%<br />

66 6,6%<br />

RIA H 392 38,4%<br />

RIA Eh 359 35,1%<br />

RIA Terr<br />

(Amb+Dom)<br />

163 15,9%<br />

Totali 1020 100%<br />

*Proiezione sui dati di FF in riferimento alla percentuale di<br />

cambi di setting adottata dal CdC -da disponibilità- per la<br />

Riabilitazione ortopedica<br />

33


Tipologia di setting assegnato : Confronto fra anno 2010 e anno 2011 in<br />

pazienti che hanno ricevuto risposta in <strong>continuità</strong> da H.per acuti<br />

sul 38,1% dei dimessi vivi<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

sul 74,1% dei dimessi vivi<br />

34


Commento<br />

<strong>La</strong> gestione della <strong>continuità</strong>, attraverso la rete informatica e l’utilizzo di criteri<br />

uniformi di valutazione consente di governare l’integrazione <strong>ospedale</strong><br />

<strong>territorio</strong> ponendo al centro il paziente e i suoi bisogni.<br />

Ogni paziente per cui è stata adottata la dimissione complessa prima della<br />

dimissione ha il setting di risposta assegnato<br />

I setting di risposta assegnata non sono ancora del tutto sovrapponibili a<br />

quelli che risultano dal percorso <strong>assistenziale</strong> derivante dalla valutazione<br />

multidimensionale fatta in <strong>ospedale</strong> per acuti .<br />

Ci sono margini per allineare progressivamente le risorse disponibili alle<br />

caratteristiche della domanda rilevata.<br />

<strong>La</strong> conoscenza dei dati di necessità e la messa in rete di tutta l’offerta,<br />

presente in area metropolitana, ha consentito nei primi 9 mesi di attività una<br />

maggiore aderenza fra domanda e risposta assegnata<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

35


Conoscere per comunicare e migliorare<br />

Miranda Ricci<br />

Pina Perillo<br />

Antonio Guarracino<br />

Cristina Rossi<br />

Sheila Belli<br />

Marco Marretti<br />

Elena Braschi<br />

Azienda Sanitaria Firenze<br />

Francesca Bellini<br />

Alessandro Bussotti<br />

Amelia Pizzi<br />

Simone Baldi<br />

Patrizia Fortini<br />

Anna Bonanni<br />

Stefano Cecchini<br />

36

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