La Cassa 1-2008.indd - Cassa Rurale di Tuenno

Utile e Patrimonio:
patto fra generazioni
Cari Soci, lo scorso anno, in Assemblea
ed in questo stesso spazio,
vi chiedevo, da una parte, una
riflessione sulle intenzioni che potevano
avere le nuove banche che
si stavano piazzando sul nostro
Territorio, dall’altra, un segnale di
fiducia nei confronti della vostra
Cassa Rurale.
La crescita del numero dei Soci e
l’incremento delle masse amministrate
da parte della Cassa sono
state una risposta forte da parte
vostra e da parte dei molti clienti
che la Cassa conta in tutta la Val
di Non. È stata la conferma che la
Cassa può sempre contare sulla
forza e sulla fiducia dei suoi 3.700
Soci e di questo mi sento di dirvi
un sentito grazie.
Alla crescita di cui dicevo prima si
è affiancata una sostanziale stabilità
degli utili di bilancio, se escludiamo,
quest’anno, la plusvalenza
della vendita di parte delle azioni
di Cassa Centrale a DZ Bank, vendita
che ci ha portato un incremento
dell’utile del tutto eccezionale.
L’utile, da una parte, è l’indice di
una azienda guidata bene, dall’altra,
è la fonte con cui si alimenta
il Patrimonio aziendale che, per la
caratteristica di essere indivisibile,
per molti rappresenta l’elemento
con cui viene sigillato il patto fra le
diverse generazioni di Soci negli
oltre 110 anni di vita della Cassa
Rurale. Il Patrimonio è quella fonte
di reddito che ci permette di
svolgere in maniera generalmente
apprezzata il nostro ruolo sociale,
con una serie di interventi sul Territorio
e nei confronti delle Comunità
e che forse non sempre riceve
la necessaria considerazione (anche
quest’anno 936.000 euro di
interventi sociali).
Peraltro il Patrimonio, che chi ci ha
preceduto ha lasciato in eredità,
ci permette di essere anche una
Banca competitiva sul mercato e
questo non perché lo diciamo noi,
ma perché lo testimoniano i numerosi
clienti che a noi si rivolgono
come Banca di fiducia.
Perciò, a chi avesse la tentazione
di storcere il naso di fronte a risultati
importanti, chiediamo di considerare
che le risorse che abbiamo
accantonato sono necessarie per
essere, con continuità, ancora più
vicini al nostro Territorio e per svolgere
la nostra funzione di Banca
a condizioni sempre migliori, non
solo per chi c’è oggi ma anche
per i nostri figli in futuro.
A noi Amministratori guardate voi
Soci, guardano i clienti, guardano
le Associazioni e le Istituzioni che
operano sul Territorio: noi crediamo
di rispondere in modo equilibrato
alle istanze di tutte queste
componenti, senza trascurare di
ascoltare quello che ognuno ha
da dire, purchè lo dica con la voglia
di essere costruttivo e avendo
sempre presente, prima di tutto, il
bene della nostra Cassa Rurale.
Il Presidente
Gino Cristoforetti